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WTA 125 Roma: Eliminate ai quarti di finale Tyra Grant e Dalila Spiteri

18/07/2025 22:01 Nessun commento
Tyra Grant - Foto Mattia Martegani
Tyra Grant - Foto Mattia Martegani

L’ATV Bancomat Tennis Open è pronto ad entrare nelle fasi decisive con le imminenti semifinali. Tanto pubblico è accorso sugli spalti del Circolo Antico Tiro a Volo in occasione dei quarti di finale del torneo WTA 125, che ha assistito all’uscita di scena delle italiane Tyra Grant e Dalila Spiteri. Le due rappresentanti del tennis azzurro partivano sfavorite nei rispettivi match contro Darja Semenistaja e Tamara Zidansek e non sono riuscite a ribaltare i pronostici. La diciassettenne Grant si è arresa alla seconda testa di serie del torneo con il punteggio di 6-2 7-5. In contemporanea su campo 2 Zidansek, semifinalista del Roland Garros 2021, si prendeva la vittoria su Spiteri per 6-2 6-1. La tennista siciliana dopo l’incredibile rimonta di due giorni fa, non è stata in grado di recuperare per il match di quarti di finale. Nella semifinale di domani Zidansek se la vedrà contro la croata Petra Marcinko, capace di spazzare per 6-2 6-0 la prima testa di serie Varvara Lepchenko. Per Semenistaja invece ci sarà la sfida contro la terza testa di serie e campionessa in carica Oksana Selekhmeteva, che ha rimontato la sedicenne Oktiabreva con il punteggio di 3-6 6-4 6-3.

Vinci all’Antico Tiro a Volo in nuove vesti – Da inizio torneo, tra le tribune del Circolo Antico Tiro a Volo, c’è una presenza fissa che non passa inosservata. Roberta Vinci – ex numero 7 del mondo, finalista degli US Open 2015 e quattro volte campionessa di Fed Cup – ha cambiato prospettiva. Lo fa al fianco della Federazione Italiana Tennis e Padel, con un nuovo ruolo: potenziatrice dei team di Lisa Pigato e Nuria Brancaccio. “È una collaborazione iniziata da poco – racconta Vinci – lavoro a stretto contatto con i team di Lisa e Nuria. Il mio compito è quello di supportare l’entourage tecnico, offrendo la mia esperienza sia ai coach che alle ragazze. È un ruolo stimolante, mi piace mettermi in gioco in un modo diverso. Il torneo? Qui a Roma ho trovato una location bellissima e si respira una bella atmosfera”. Vinci non ha seguito solo le sue “assistite”, ma ha tenuto d’occhio anche le altre italiane in gara. Tra queste c’è anche Tyra Grant: “È alta, potente, ma ha anche un tocco raffinato. Questo è un aspetto su cui può lavorare molto. È giovane, ha già vinto due partite lottate e mostra idee chiare in campo. Dovrà essere brava ad abbassare un po’ le aspettative: quando sei sotto i riflettori, devi imparare a gestirli. Ma sicuramente sarà un nome che sentiremo”. Uno sguardo al futuro, ma anche un pensiero al presente. Vinci si dice ottimista sul movimento femminile italiano, spesso dato per “orfano” dopo l’epoca d’oro delle Fab Four: “Dopo di noi dicevano che non c’era nessuno, ma si sbagliavano. Paolini , ad esempio, è stata criticata in passato per il fisico minuto, ma ha dimostrato il suo valore: due finali Slam, il trionfo a Roma, un oro olimpico. Non sono risultati che arrivano per caso. È cresciuta tantissimo, ha limato gli errori ed è diventata un’atleta completa. Ora gestisce le partite con grande maturità”.


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