Matteo Berrettini dopo l’approdo in finale a Stoccarda: “La chiave del match è stata l’essere riuscito a strappargli il servizio per primo” (Con il video della semifinale con Struff)

15/06/2019 18:04 12 commenti
Matteo Berrettini classe 1996
Matteo Berrettini classe 1996

Matteo Berrettini ITA: “Non è stata una partita semplice dato che Struff è un avversario solido e molto pericoloso su questa superficie- Per questo sono stato molto concentrato sul servizio, però lui ha avuto un paio di palle break prima di me, che sono riuscito ad annullare. La chiave del match è stata l’essere riuscito a strappargli il servizio per primo, da quel momento in avanti mi sono sentito ancora più fiducioso e convinto dei miei mezzi, anche se su erba non si può mai sapere… Voglio comunque fare i complimenti a Jan-Lennard per la stagione che sta vivendo. La finale? Ora farò stretching e defaticamento per cercare di arrivarci nel modo migliore possibile, anche dal punto di vista fisico”.


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ItalyFirst (Guest) 16-06-2019 16:35

Mi piace essere sintetico…

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gio’ (Guest) 16-06-2019 13:52

@ ItalyFirst (#2362089)

Ogni giorno sempre più conciso e succinto….

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Super sonego (Guest) 16-06-2019 10:01

Scritto da ItalyFirst
Pubblico il mio post sulla finale in questo 3d per merito della mia furbissima mogliettina.Rispondendo in maniera convinta ed affermativa alla domanda “Ti piacciono molto i tornei sull’erba?”, sto per accompagnare questa diavolessa in giro per centri giardinaggio alla ricerca di nanetti ornamentali per il nostro bel giardino. Non so se ridere o piangere.
Berrettini – Felix Auger -Aliassime
Ricordiamoci di Stoccarda. Se la stagione sul rosso ci ha consegnato un giocatore di tennis vittorioso e rampante, Stoccarda, indipendentemente dal risultato della finale odierna, ci restituisce un tennista a tutto tondo, completo, competitivo anche sull’erba, e soprattutto giocando da erba. Al di là dei colpi che possiede, il prodigioso step è stato possibile grazie all’arma vincente del nostro giocatore, ossia l’intelligenza tennistica che lo contraddistingue, unitamente al suo talento, naturalmente: è stato in grado di innalzare il livello del suo gioco con accelerazione esponenziale, capitalizzando in maniera proficua anche gli insegnamenti reconditi che le sconfitte suggeriscono ai saggi perdenti. Me li immagino, lui e Santopadre, alla mattina del giorno successivo ad una sconfitta, davanti ad un bel vassoio di maritozzi dietetici e caffè nero amaro, intenti ad analizzare i motivi dello smacco subito e pianificare il lavoro quotidiano per migliorarsi: “Aho, a Matte’, mo’ annamo a zompicà a caterve su li graddoni de Piazza de Spagna!”. Oggi in finale incontra il canadese Felix Auger -Aliassime, che ha usufruito in semifinale del ritiro del connazionale Raonic per infortunio, ritiro di cui mi dolgo profondamente poiché la finale Raonic – Berretto, me la sarei proprio goduta da morire. Felix, metà canadese, meta’ togolese, 18 anni, 21° nel Ranking, suo B.R., primo nickname “FA2”, e qui ci arrivo, secondo nickname “OGR”, e qui non ci arrivo più, 193 cm per 88 kg, non lo avrei mai detto, è un mostro di precocità, a 14 anni risale infatti la sua prima partita vittoriosa in un torneo Challenger. Ottima carriera da juniores, vincitore degli US Open nel 2016, 2 finali sul rosso perse nel 2019, a Lione e Rio de Janeiro, semifinale a Miami sul cemento sempre nel 2019, non è più un notevole prospetto del circuito ATP , bensì ormai una solida certezza. Ha raggiunto la finale a Stoccarda, battendo in successione Gulbis, Simon, e Brown, partita questa in cui è stato graziato dal Rastatennista tedesco che ha sbagliato malamente una volee elementare, per lui, su match point a favore. Felix il Gatto, come i felini infatti è agile e fulmineo e se sfodera gli artigli fa parecchio male, è il perfetto prototipo del tennista moderno: distruttivo attaccante da fondo, con ottimi fondamentali ma in grado di seguire, spesso, i suoi colpi a rete giocando volee di pregevole fattura. Produce ottimo tennis su tutte le superfici, come dimostrano i risultati fin qui ottenuti e le pareti di casa Felix sono ormai tappezzate dai trofei delle prestigiose prede cadute nella sua trappola tennistica, come Shapo, Coric, Tsisti, Fognini e Pouille . Partita difficile per Matteo, che dopo aver sconfitto Kyrgios, Khachanov, Kudla e Struff, non può e non deve fermarsi proprio ora, sul più bello. Matteo il “Polivalente” deve giocare come ha fatto fin qui, esibendo il suo tennis erbivoro sontuoso e vincente, evitando per quanto possibile gli scambi da fondo, essendo il canadese decisamente superiore in questa fase di gioco, troppo mobile, preciso ed aggressivo per poterlo contrastare efficacemente. Deve tenerlo con la testa sott’acqua, si sa che i gatti non la amano per niente, accorciando gli scambi con vincenti o discese a rete risolutive, sfidando le doti di passatore del canadese, onde evitare che Felix prenda in mano le redini del gioco, pressando a sua volta il nostro Berretto. Ho assistito alla partita tra FAA e l’effervescente ma un po’ evanescente Dreddy, in cui le continue discese a rete del tedesco hanno destabilizzato il canadese a tal punto che ha rischiato seriamente il tracollo. La sua “debolezza” forse risiede proprio in questo, ossia sottoposto ad attacchi reiterati perde lucidità, arrivando a sbagliare colpi semplici e scelte delle giocate: il piano di battaglia del nostro astuto centurione romano non può essere che uno ed uno solo, ossia pressione, pressione ed ancora pressione.
Daje a Berre’ !!!

La partita contro kachanov non l hai vista…. le analisi si fanno anche con i numeri…. e i numeri ti contraddicono su alcune considerazioni…..

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ItalyFirst (Guest) 16-06-2019 09:35

Pubblico il mio post sulla finale in questo 3d per merito della mia furbissima mogliettina.Rispondendo in maniera convinta ed affermativa alla domanda “Ti piacciono molto i tornei sull’erba?”, sto per accompagnare questa diavolessa in giro per centri giardinaggio alla ricerca di nanetti ornamentali per il nostro bel giardino. Non so se ridere o piangere.

Berrettini – Felix Auger -Aliassime

Ricordiamoci di Stoccarda. Se la stagione sul rosso ci ha consegnato un giocatore di tennis vittorioso e rampante, Stoccarda, indipendentemente dal risultato della finale odierna, ci restituisce un tennista a tutto tondo, completo, competitivo anche sull’erba, e soprattutto giocando da erba. Al di là dei colpi che possiede, il prodigioso step è stato possibile grazie all’arma vincente del nostro giocatore, ossia l’intelligenza tennistica che lo contraddistingue, unitamente al suo talento, naturalmente: è stato in grado di innalzare il livello del suo gioco con accelerazione esponenziale, capitalizzando in maniera proficua anche gli insegnamenti reconditi che le sconfitte suggeriscono ai saggi perdenti. Me li immagino, lui e Santopadre, alla mattina del giorno successivo ad una sconfitta, davanti ad un bel vassoio di maritozzi dietetici e caffè nero amaro, intenti ad analizzare i motivi dello smacco subito e pianificare il lavoro quotidiano per migliorarsi: “Aho, a Matte’, mo’ annamo a zompicà a caterve su li graddoni de Piazza de Spagna!”. Oggi in finale incontra il canadese Felix Auger -Aliassime, che ha usufruito in semifinale del ritiro del connazionale Raonic per infortunio, ritiro di cui mi dolgo profondamente poiché la finale Raonic – Berretto, me la sarei proprio goduta da morire. Felix, metà canadese, meta’ togolese, 18 anni, 21° nel Ranking, suo B.R., primo nickname “FA2”, e qui ci arrivo, secondo nickname “OGR”, e qui non ci arrivo più, 193 cm per 88 kg, non lo avrei mai detto, è un mostro di precocità, a 14 anni risale infatti la sua prima partita vittoriosa in un torneo Challenger. Ottima carriera da juniores, vincitore degli US Open nel 2016, 2 finali sul rosso perse nel 2019, a Lione e Rio de Janeiro, semifinale a Miami sul cemento sempre nel 2019, non è più un notevole prospetto del circuito ATP , bensì ormai una solida certezza. Ha raggiunto la finale a Stoccarda, battendo in successione Gulbis, Simon, e Brown, partita questa in cui è stato graziato dal Rastatennista tedesco che ha sbagliato malamente una volee elementare, per lui, su match point a favore. Felix il Gatto, come i felini infatti è agile e fulmineo e se sfodera gli artigli fa parecchio male, è il perfetto prototipo del tennista moderno: distruttivo attaccante da fondo, con ottimi fondamentali ma in grado di seguire, spesso, i suoi colpi a rete giocando volee di pregevole fattura. Produce ottimo tennis su tutte le superfici, come dimostrano i risultati fin qui ottenuti e le pareti di casa Felix sono ormai tappezzate dai trofei delle prestigiose prede cadute nella sua trappola tennistica, come Shapo, Coric, Tsisti, Fognini e Pouille . Partita difficile per Matteo, che dopo aver sconfitto Kyrgios, Khachanov, Kudla e Struff, non può e non deve fermarsi proprio ora, sul più bello. Matteo il “Polivalente” deve giocare come ha fatto fin qui, esibendo il suo tennis erbivoro sontuoso e vincente, evitando per quanto possibile gli scambi da fondo, essendo il canadese decisamente superiore in questa fase di gioco, troppo mobile, preciso ed aggressivo per poterlo contrastare efficacemente. Deve tenerlo con la testa sott’acqua, si sa che i gatti non la amano per niente, accorciando gli scambi con vincenti o discese a rete risolutive, sfidando le doti di passatore del canadese, onde evitare che Felix prenda in mano le redini del gioco, pressando a sua volta il nostro Berretto. Ho assistito alla partita tra FAA e l’effervescente ma un po’ evanescente Dreddy, in cui le continue discese a rete del tedesco hanno destabilizzato il canadese a tal punto che ha rischiato seriamente il tracollo. La sua “debolezza” forse risiede proprio in questo, ossia sottoposto ad attacchi reiterati perde lucidità, arrivando a sbagliare colpi semplici e scelte delle giocate: il piano di battaglia del nostro astuto centurione romano non può essere che uno ed uno solo, ossia pressione, pressione ed ancora pressione.
Daje a Berre’ !!!

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Super sonego (Guest) 16-06-2019 07:25

Possiamo dire che è arrivato…. ora visto che abbiamo un tennista forte che riesce a battere pure top 10 (spero che anche sonego arrivi li) cerchiamo di non essere troppo critici se perde qualche partita….. noi italiani (su berrettini e cecchinato) siamo molto bravi a salire sul carro è scendere nel giro di pochi secondi (E direi anche in modo impressionante)…..ricordatevi che credete ancora in 1 che gravita nel 250 atp….

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Silvana Pilla (Guest) 15-06-2019 23:05

Bravissimo Matteo,stai andando fortissimo.

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francescok (Guest) 15-06-2019 21:25

Mamma mia che polemici. Viva l’imperfezione!

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Morenomcrae (Guest) 15-06-2019 21:02

Di Berrettini più di tutto mi piace la personalità nell’affrontare i momenti delicati!

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gio’ (Guest) 15-06-2019 20:22

Scritto da Zoff

Scritto da Brisbane
Dopo la finale??? Ma chi scrive i titoli???

Ma soprattutto, chi li legge?

Eh sì, “approdo” è una parola difficile… Mica tutti capiscono…

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Zoff 15-06-2019 20:12

Scritto da Brisbane
Dopo la finale??? Ma chi scrive i titoli???

Ma soprattutto, chi li legge? 😎

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+1: sarvuccio
Caggiangy 15-06-2019 19:26

Non criticare se non leggi c’é scritto approdo in finale

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Brisbane (Guest) 15-06-2019 18:44

Dopo la finale??? Ma chi scrive i titoli???

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+1: Luca96
-1: thereisonly1mark, Alby bomber