Federer vince per la sesta volta l'Australian Open ATP, Copertina

Australian Open: Federer incanta, soffre il ritorno di Cilic ma supera il croato in cinque set. 20esimo titolo dello Slam, Roger leggendario (di M.Mazzoni)

28/01/2018 13:22 107 commenti
Roger Federer classe 1981, n.2 del mondo
Roger Federer classe 1981, n.2 del mondo

Leggenda. Roger Federer vince la finale degli Australian Open 2018, sconfiggendo Marin Cilic in cinque set, regalandosi il sesto titolo a Melbourne e 20esimo Slam in carriera. Cosa dire di fronte a questi numeri, all’ennesimo major vinto a 36 anni “suonati”, con un tennis fantastico. Solo Chapeau, per le grandi emozioni che il suo gioco regala, per la sua classe, per la bellezza di un tennis unico. Una vittoria “annunciata”, vista la forma di Roger ad inizio torneo e le scarse condizioni dei principali rivali. Ma una vittoria meritata, conquistata sul campo, soprattutto oggi in una finale che si era complicata non poco. Federer è partito fortissimo, ha fatto subito sentire la sua presenza in campo, mettendo enorme pressione a Cilic. Un primo set stellare, clamoroso, perfetto. E quando Federer gioca così, con questa qualità ed intensità, è praticamente imbattibile, gioca un altro sport, puoi solo ammirarlo ed applaudire. In questo è stato bravissimo Cilic: ha incassato, ha retto senza crollare, ha preso ritmo, aspettato la chance giusta ed è entrato in partita. Di forza e con merito. Per due volte, visto che nel terzo ed all’inizio del quarto l’allungo dello svizzero pareva decisivo. Invece Marin si è ribellato alla sconfitta, ha ancor più intensificato la sua spinta ed ha ribaltato con grande qualità ed intensità la partita. Tanto che all’inizio del quinto pareva Cilic il favorito, anche mentalmente, visto che Roger era crollato dopo aver giocato benissimo, e gestire questa situazione è terribile. Con i piedi era il croato a comandare lo scambio, fisicamente più pronto, ed alla risposta era efficace. Qua è arrivato il capolavoro di Federer, la spinta interiore del campione. Quasi senza energie, praticamente senza servizio, ha lottato su ogni palla con enorme umiltà, giocando palle insidiose, improvvise, togliendo ritmo al rivale e portandolo ad errori decisivi. Tra games complicati, che Federer poteva perdere ma che invece ha vinto. La svolta decisiva, è scappato via ed ha alzato il trofeo. Una vittoria meritata, conquistata con classe infinita ma anche grande grinta e volontà.

Il match è andato a strappi, tra fasi molto belle e spettacolari, altre scivolate via di puro servizio. Federer ha incantato per buona parte del match e scappato via quando il servizio lo ha sorretto e con i piedi era velocissimo ad anticipare ogni palla; Cilic ha reagito e prodotto un tennis molto potente ed efficace. Unica nota stonata per Cilic: nelle fasi decisive ha ricavato poco dalla prima, ed ha commesso errori gravi col rovescio, che mediamente è il colpo migliore ma che oggi a tratti ha perso. Una finale discreta, inferiore a quella clamorosa dello scorso anno, vinta da un campione immenso diventato ancor più leggendario. Applausi a Roger, che con la coppa in mano scoppia in lacrime, lasciandosi andare e tirando fuori tutta la tensione del momento. Ma anche a Marin, ormai campione vero e pronto a vincere questi tornei. Ecco la cronaca del match.

Si inizia con Cilic al servizio. Gran prima esterna vincente, l’efficienza della prima sarà decisiva per il suo match. Roger scatta dai blocchi come un centometrista. Fa un passo in avanti e risponde, profondo ed aggressivo Bellissima quella sul 30 pari, un inside out di rovescio “da doppista”, imprendibile. Immediata palla break per Federer. L’occhio di falco “salva” Marin, ma nel punto successivo affossa uno smash in rete. Break Federer, avanti 1-0. Consolida il break tenendo a zero il servizio in poco più di un minuto, sostenuto dalla prima e da colpi precisi ed anticipati. Partenza timorosa del croato, mentre lo svizzero corre come un treno, gioca facile e sicuro, non lascia il tempo al rivale per imbastire una contromossa. Sotto 0-30, Cilic corre a cambiare racchetta, come se non sentisse la palla. Niente, altro dritto largo, e 0-40. Un gran rovescio di Marin interrompe l’emorragia di 10 punti consecutivi persi, ma è ancora palla break… Il rovescio del croato vola via, in pochi minuti 3-0 Federer con doppio break. Il primo set sembra già compromesso, anche perché lo svizzero non sbaglia praticamente niente, è rapido e preciso, attacca la rete e prende il rivale in contro piede. “Divora” il campo e governa i tempi di gioco, rapidissimi. 4-0 Federer. Quinto game, Cilic forza al massimo, spinge, apre gli angoli, ma Roger si difende con ordine e fa rigiocare sempre una palla in più, e mai banale, spesso senza peso o molto angolata. A fatica, Cilic muove lo score, 1-4. Il set scorre seguendo i turni di servizio. Federer chiude 6-2 in sicurezza, un set dominato totalmente in 24 minuti. One man show, di una bellezza tecnica superiore.

Secondo set. Cilic tiene un buon turno di servizio, sembra finalmente entrato in partita. Trova le prime risposte profonde, sui piedi di Roger, che concede qualcosa. 15-30 e 15-40, altro bel rovescio del croato, prime palle break a suo favore. Federer cancella la prima con un Ace; scambia col dritto e cancella la seconda trovando una riga. Pericolo scampato, 1 pari. Terzo gioco, lo svizzero pressa con la risposta, non e Cilic sbaglia. 30-40, palla break per Roger. Si salva con un Ace, confermato da “occhio di falco”. Marin è in difficoltà quando deve gestire un cambio di ritmo del rivale, lavorando con le gambe su palle senza peso: finisce per forzare troppo o caricare eccessivamente, spedendo in rete. 2-1 Cilic, con molta fatica. 2 pari Federer, in un amen. Il croato non riesce a tenere turni di servizio facilmente, ricava poco dalla prima (anche perché il rivale risponde benissimo…), va spesso in difficoltà sulla risposta di Roger perché gli arriva nei piedi o in un angolo. Annulla con la prima di servizio una palla break. Altro game laborioso, sale 3-2. Il set avanza spedito seguendo i turni di battuta. Nono game, lo svizzero lavora col back, aggredisce le seconde del croato. Trova un gran passante di rovescio sul trenta pari, su di un attacco non troppo convinto di Marin. Palla break Federer. Si prende un rischio con la seconda, trovando un Ace sorprendente. Si salva Cilic, con coraggio, 5-4 avanti. Decimo game, Federer si imballa, commette due doppi falli, incluso uno sul 30 pari che gli costa un set point! Se lo gioca molto male Cilic, affossa in rete un rovescio di scambio banale. Ringrazia il 5 volte campione del torneo, bella prima e scambio rapidissimo. 5 pari, chance sprecata per il croato. Si va al tiebreak. Due Ace per Federer, attacca in sicurezza la rete Cilic. 2 pari. Fantastico Roger nel quinto punto, da sinistra lascia partire un rovescio cross micidiale, lunghissimo e angolato, chiudendo poi col dritto in avanzamento. 3-2 avanti. Non demorde Cilic, risposta formidabile di dritto, vincente, 3 pari e poi 4-3 Federer. Bene Marin con la prima, 5-4. E grandissima risposta del croato, chiusa con un dritto violento, 6-4 e due set point. Federer scaglia un Ace di rabbia, 6-5 Cilic, che se la gioca bene, in attacco. Chiude con lo smash. 7-6 Cilic, un set pari. Bravo il croato a contenere la valanga dello svizzero in avvio, entrare in partita, annullare le 3 palle break concesse ed aspettare l’occasione, che è arrivata nel tiebreak, molto bene giocato.

Primo set perso nel torneo per lo svizzero, incapace di monetizzare le chance conquistate.

Terzo set, Federer inizia col servizio. Due Ace, 1-0 avanti. Risponde Cilic, 1 pari. Rispetto all’inizio, adesso c’è davvero partita. Il croato è molto centrato e sicuro, spinge forte e non arretra. Soprattutto Marin ha iniziato a rispondere e mettere in difficoltà lo svizzero con la sua potenza. Il dritto funziona bene, non permette a Roger di governare totalmente i tempi di gioco. Federer ha ritmo al servizio, conduce 2-1, ma ha perso il dominio del campo, e gioca leggermente più corto, permettendo al croato di scambiare di più. Il set avanza spedito, seguendo i turni di battuta. 3-2 Federer. Sesto gioco, si imballa Marin col dritto, aggredisce troppo timidamente una palla corta e maligna del rivale. 0-30. Si scambia, Roger si difende e cambia ritmo, Marin perde la distanza con la palla e sbaglia di rovescio. 0-40, tre palle break per Federer. Risposta profondissima da destra, che muore tra i piedi del croato, lento nel far spazio col corpo. Il suo dritto vola largo, break Federer, avanti 4-2. Sulla spinta dell’allungo, Roger adesso vola in campo, tira un dritto da cineteca, in contro balzo arretrando, colpo di una difficoltà rara. Consolida il break lo svizzero, 5-2 avanti. Resta in scia Cilic, con Federer che quasi si libera del game, rifiatando per servire per il terzo set sul 5-3. Grandi prime di Roger, esterne, imprendibili. 30-0. Poi varia al corpo, bordata in pancia ingestibile. 40-0, tre set point. Ace esterno, letteralmente non si è giocato. Chiude 6-3 Federer, un set durato meno di mezz’ora in cui ha capitalizzato il break del sesto game, non concedendo niente alla battuta. Con questa efficacia della prima e con tanta varietà di angoli e rotazioni, diventa difficile per Cilic far partita, a meno di non servire con altrettanta qualità ed aspettare l’occasione, come è capitato nel tiebreak del secondo.

Quarto set, Cilic inizia al servizio, ed inizia male… da 30-0 commette tre errori (uno clamoroso, dritto a campo aperto spedito lungo) crolla 30-40, immediata palla break per Federer. Serve esterno, ma non troppo forte, Roger legge la traiettoria e col back disegna un cross stretto assai maligno, su cui Marin arriva pesante, rigiocando in rete un tocco per lui non facile. Break Federer, subito avanti 1-0. Roger scappa via, il servizio è chirurgico, i piedi volano in campo. 2-0. Cilic sembra scosso, guarda il suo angolo con un mix di rabbia e sconforto. Marin adesso serve solo esterno, troppo facile per Roger intuire la traiettoria e lasciar lavorare il braccio, che produce meraviglie. Bellissima la risposta di dritto cross che gli vale il 15-30. Il secondo doppio fallo da destra gli costa il 30-40, palla break che già “puzza” di match point per Federer. Bravo il croato a non crollare, governa col dritto ed annulla la chance. Si salva Marin, resta in scia 1-2. Ma lo svizzero adesso sembra in controllo. La prima continua a funzionare bene, si regala anche una smorzata di rovescio favolosa, che fa esplodere la Rod Laver Arena. 3-1 Federer. Il gioco è rarefatto, controllato dai servizi; ad alla risposta lo svizzero ci prova immediatamente, non vuole entrare in scambi faticosi e che potrebbero rimettere in ritmo il rivale. Sesto gioco, Cilic trova due ottime risposte, molto aggressive. 0-30. Doppio fallo di Federer! Quando la partita pareva “in ghiaccio”, ecco il fulmine che riaccende il match. 0-40, tre palle break per Cilic. Basta la prima, dritto molto pesante che lo svizzero non contiene. Break Cilic, che dal baratro del 0-3 si ritrova tre pari e servizio. Momento di tensione e confusione tecnica, molti errori, incluso un doppio fallo di Marin. 30 pari. Si scambia sulla diagonale di rovescio, sbaglia per primo il croato, palla break per lo svizzero. La cancella con coraggio Cilic, attacca e chiude uno smash non facile. 4-3 Cilic. Occasioni sprecate per Roger, adesso indietro nel set. Momento di difficoltà per lui, subisce l’aggressività del rivale, crolla 0-30, perdendo il controllo del gioco, ed anche del dritto. 15-40, due palle break per Cilic. Roger sembra imballato, un calo fisico, poco reattivo. Marin spinge, ma sbaglia col rovescio in uno scambio duro. Ci prova con la risposta cross, ma gli esce di una spanna. Si aggrappa alla prima lo svizzero, momento concitato. C’è lotta, per la prima volta sul servizio dello svizzero. Federer rischia tutto, addirittura Ace con la seconda, a punire Marin troppo spostato di lato; risponde vincente il croato, adesso molto sciolto. Out un rovescio di Roger, altra palla break per Marin. Attacca e se la prende di forza! Break Cilic, dal possibile 0-3 sotto, Marin serve per chiudere il set sul 5-3. Con grande determinazione ed aggressività Marin chiude a zero, 6-3. Bravissimo il croato a non crollare quando tutto sembrava perso, e reagire con grande forza, fisica e mentale. Federer a metà set è quasi scomparso fisicamente dal campo, e con il 36% di prime nel set non può fare partita pari. Non si prospetta un quinto set facile per lui.

Quinto set, Federer inizia al servizio. Il croato sembra più fresco e pronto sulla palla, Roger non riesce più ad anticipare i colpi. 30 pari. Scambio durissimo, si salva Roger trovando una riga al limite, ma Cilic adesso domina in campo, di fisico. Il dritto dal centro muore in rete, pesante lo svizzero sulla palla, chance di break. Marin affossa in rete la risposta. Ma il croato adesso domina lo scambio, altra palla break. Solo il servizio in questa fase tiene in partita Roger, cancella con la prima. Con grande fatica ed un paio di magie col rovescio, tiene il servizio Federer. 1-0. Secondo game, si va ai vantaggi. Doppio fallo di Cilic! Palla break per Federer. Risponde profondo e angolato Roger, lento coi piedi Marin, affossa in rete. Break Federer, avanti 2-0 e servizio. Il croato non molla la presa, spinge col rovescio, Roger contiene e ritrova un Ace dopo molto tempo. Si va di nuovo ai vantaggi, terzo game di fila. C’è lotta, si soffre da entrambe le parti, alternando qualità ed errori. Con fatica, con le unghie, più di testa che di braccio, Federer vince il terzo game ai vantaggi, avanti 3-0. Il croato muove lo score nel set servendo bene, 1-3. Anche lo svizzero serve preciso, non si scambia, 4-1 Federer. Sesto game, Roger aggressivo nel primo 15, Marin regala nel secondo col rovescio. 0-30. Si scambia sulla diagonale di rovescio, palle sempre più strette, è il croato il primo a sbagliare, 15-40 e due palle del 5-1 per lo svizzero. Se lo gioca con grande lucidità Federer, contiene e spezza il ritmo col back, una palla bassa che Cilic (come altre volte nel match) non gestisce bene, spedendo in rete. Break Federer, 5-1, ad un passo dal 20esimo Slam in carriera. La prima lo sostiene, e come l’anno scorso è di nuovo la verifica di occhio di falco a regalare il match point, un Ace esterno, quanto basta per strappare il 15 decisivo, quello che consegna a Roger la sesta coppa degli Australian Open. Un titolo meritato, incredibile. Ma bravo anche a Marin Cilic, travolto all’inizio ma mai domo, capace di rientrare due volte in match che si era fatto quasi impossibile.

Marco Mazzoni

@marcomazz



La partita punto per punto

GS Australian Open
M.Cilic [6]
2
7
3
6
1
R.Federer [2]
6
6
6
3
6
Vincitore: R.Federer


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107 commenti. Lasciane uno!

I love tennis (Guest) 29-01-2018 19:48

@ Marcus91 (#2022810)

Sei il re dei ridicoli,giustifichi le tue critiche e la tua gioia quando ha perso Djokovic e sei pure bugiardo.Nole ha riconosciuto ampiamente i meriti della vittoria di Chung,ha anche scritto un bel post su Twitter.L’unico ipocrita e poco sportivo sei tu.Tranquillo non ho bisogno di scaldarmi,non ne vale la pena con un fazioso come te.

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Haas78 (Guest) 29-01-2018 11:07

Complimenti allo svizzero, grandioso risultato, visto che le parole sono superflue non si può fare altro che applaudire ed ammirare quello che ha fatto per la storia di questo sport e quello che potrà fare nel proseguio

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Marcus91 29-01-2018 11:02

Scritto da I love tennis
@ Marcus91 (#2022503)
Tu stai zitto che sei l’ultimo che puo’ parlare,hai goduto della sconfitta di Nole e sei il tifoso più antisportivo che ho mai letto su questo sito.A me non rode proprio nulla,mi fa solo piacere che un campione come Roger vinca e giochi ancora.Visto che non ti è chiaro,ho detto che per me questi Australian Open,a livello competitivo,sono stati deludenti come gli scorsi Us Open.

Scritto da I love tennis
@ Marcus91 (#2022503)
E aggiungo,e poi non ti rispondo più che non ne vale la pena,che avrei voluto,proprio perchè sono sportivo,a differenza tua,la semifinale Federer-Djokovic,ma capisco perfettamente il tuo punto di vista.E’ più convenevole sperare e godere della sconfitta di un rivale piuttosto che cercare lo scontro diretto.

Chi come ci scaldiamo, forse ho centrato il punto??!! 😆 😆
Comunque ti invito a leggere meglio i commenti, io non ho mai gioito per la sconfitta del serbo, avevo semplicemente detto che non era stato corretto non riconoscere i meriti di Chung…
Poi non essere ipocrita ogni vittoria di Roger, ti inventi qualsiasi cosa per sminuire la vittoria e la sua grandezza, forse giudichi gli altri antisportivi, non accorgendoti che l’unico molto poco sportivo sei te!! Ciao 😀

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I love tennis (Guest) 29-01-2018 01:08

@ Marcus91 (#2022503)

E aggiungo,e poi non ti rispondo più che non ne vale la pena,che avrei voluto,proprio perchè sono sportivo,a differenza tua,la semifinale Federer-Djokovic,ma capisco perfettamente il tuo punto di vista.E’ più convenevole sperare e godere della sconfitta di un rivale piuttosto che cercare lo scontro diretto.

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I love tennis (Guest) 29-01-2018 01:03

@ Mirko91 (#2022572)

E chi ha mai detto che ha vinto per quello? Ma mi trovo d’accordo con quegli utenti,che voi attaccate,che affermano che un leggero favoritismo nel giocare la notte,con le temperature bollenti diurne,ci sia.Poi ovviamente Federer ha dalla sua una longevità non umana ma non ammettere che delle partite le abbia giocate senza il problema del caldo,vuol dire negare la realtà.

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alexalex 29-01-2018 00:52

Scritto da LuchinoVisconti

Scritto da I love tennis
Come sempre i titoloni per Federer si sprecano.Non credo abbia avuto un gioco incantevole e perfetto,in questo torneo non era ai livelli dello scorso anno ma,non avendo avversari all’altezza fino alla finale,gli è bastato preservarsi e quindi fare questa lotta incredibile con Cilic.Diciamo che era destino che vincesse lui,al momento la concorrenza è quella che è.Bravo ad approfittarne e a giocare il suo tennis,ma abbiamo assistito ad uno degli Australian Open più deludenti degli ultimi anni.

Sempre meglio che l’ultimo US Open.

Ogni citazione è puramente casuale…

102
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Alberto Bonimba 28-01-2018 22:30

Scritto da Mattia
@ Alberto Bonimba (#2022231)
C’è del vero, è un fatto. Ma il prestigio te lo devi guadagnare…

Il mio daccordo era ironico !

101
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