Un campione di Wimbledon a Brescia

13/11/2017 23:29 4 commenti
Foto di Alejandro Davidovich Fokina (di Stefano Nicoli)
Foto di Alejandro Davidovich Fokina (di Stefano Nicoli)

Gli sono bastati tre quarti d’ora per lasciare il segno sugli Internazionali Città di Brescia. Alejandro Davidovich Fokina è noto per aver vinto Wimbledon Junior quattro mesi fa, ma l’impressione è che non resterà un successo isolato. Il giovane spagnolo (figlio di uno svedese e di una russa) ha superato Farrukh Dustov con un rapido 6-3 6-4. Gli sono bastati uno scatto in avvio e un break sgraffignato nel cuore del secondo set per avere la meglio sul finalista del 2014, entrato in tabellone grazie al ranking protetto. Dustov è stato fermo da agosto 2016 ad aprile 2017 per un infortunio, e in effetti sta faticando nel ritrovare il livello espresso tra il 2014 e il 2015, quando aveva fatto una fugace apparizione tra i top-100 ATP.

Al di là di questo, Davidovich è piaciuto: lui dice di ispirarsi a Novak Djokovic, ma il suo tennis sprigiona una maggiore fantasia. Nel secondo set si è concesso uno spettacolare tweener fronte rete, da fondocampo. Ha un naturale senso dello spettacolo e un atteggiamento grintoso che piacerà al grande pubblico. Quest’anno voleva chiudere tra i top-500 ATP e ce l’ha fatta. L’impressione è che nel 2018 possa fare irruzione nei quartieri alti, a patto che non si faccia prendere dalle distrazioni tipiche del teenager. A Brescia è seguito da coach Jorge Aguirre, con il quale lavora da cinque anni, e tutti gli appassionati sperano di vederlo al secondo turno contro Andreas Seppi. Lui ha fatto il suo dovere, adesso tocca ad Andreas.


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4 commenti

perugino doc (Guest) 14-11-2017 11:42

junior,campione di wimbledon junior.

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Guido (Guest) 14-11-2017 09:44

Tra l’altro gli spagnoli, a parte i giovanissimi, sono bravi a tirare fuori giocatori anche ad una certa età. Bautista da giovanissimo non era tanto avanti e Ramos nemmeno. Non sono campionissimi ma fossero italiani li avremmo già messi tra i migliori italiani di sempre.

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Roberto (Guest) 14-11-2017 00:57

Senza contare i 4 classe 97 che stanno emergendo..mi riferisco a Taberner,munar clar, Martínez portero e Zapata miralles.

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Denis (Guest) 14-11-2017 00:00

Tra lui e Nicola Kuhn, la Spagna ha del potenziale non indifferente.

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