Speciale Hawk Eye – Intervista a Oliver Marach: “Le differenze tra singolo e doppio? Per il singolo è importante una buona condizione. Nel doppio bisogna essere veloci e reattivi, e avere organizzazione tattica”

08/05/2013 09:37 5 commenti
Olivier Marach classe 1980, n.59 del mondo in doppio
Olivier Marach classe 1980, n.59 del mondo in doppio

Ecco l’intervista realizzata due settimane fa ad Olivier Marach ex top ten nel doppio. Ovviamente lo ringraziamo per la sua disponibilità.

1)Come mai hai deciso di giocare a tennis?

“Sono stati i miei genitori anche se loro giocavano solo per divertimento infatti non hanno avuto una carriera professionistica”.


2) So che cambi molto spesso il tuo compagno di doppio… è difficile trovare confidenza con lui?

“Devo cambiare spesso il mio compagno di doppio trovandomi con un ranking alto, certamente cerchi un compagno fisso, ma nella maggior parte dei tornei con un ranking tra il 40esimo posto e il 70 sei costretto a cambiarlo. Non ho mai avuto questo problema negli ultimi anni ma ho avuto un brutto incidente ad Amburgo che mi ha portato a saltare la seconda parte di stagione e a stare fermo per 6 mesi”.


3)Cosa accadde ad Amburgo?
“Mentre mi allenavo ho picchiato contro i bastoni di ferro vicino al campo e mi sono rotto il legamento e fratturato il tendine”.


4)So che sei arrivato al 82esimo posto del ranking mondiale in singolare…dopo hai deciso di giocare solo il doppio… Perché? Qual è la differenza tra singolo e doppio?

“Sono stato costretto a cambiare perché ero stato infortunato quasi tutto l’anno e negli ultimi tre mesi ho giocato tutti i più importanti tornei challenger della fine dell’anno. Ho vinto insieme a Kubot 3 dei 4 challenger e così ho deciso di non giocare più il singolare. Dopo noi siamo andati in Australia( Australian Open) per il quarto torneo e abbiamo raggiunto le semifinali. Dopo questo si sono aperte tutte le strade per giocare i tornei più importanti. Abbiamo giocato bene e nei due anni seguenti abbiamo giocato per due volte il Master di Londra. La differenza tra singolo e doppio è la seguente: per il singolare hai bisogno di una buona condizione e ti devi adattare bene. Nel doppio hai bisogno di essere veloce e devi avere una buona reazione, inoltre devi organizzarti tatticamente”.


5)Qual è il tuo colpo migliore? Quale il peggiore? Chi è il tuo giocatore Atp preferito?

Il mio colpo migliore è il dritto e il peggiore è lo smash. Il mio tennista preferito è Roger Federer.


6)Qual è stata la vittoria più importante nella tua carriera? Quale la peggiore sconfitta?

“La mia vittoria più importante è stata quella insieme a Janko Tipsarevic nei confronti dei fratelli Bryan. Non avevo mai vinto contro di loro ma in quel match abbiamo giocato perfettamente. Le peggiori sconfitte sono state sempre contro i Bryan con cui ho perso 5 volte con il risultato di 62 61”.

Nell’unico torneo settimanale successo finale, a sorpresa, di Anastasia Pavlyuchenkova in finale su Carla Suarez Navarro con il punteggio di 7-5 6-2. La spagnola perfetta fino al 5*4 del primo set ha ceduto il servizio proprio nel momento in cui doveva piazzare l’allungo, da quel momento in poi la russa ha dominato la partita e dopo aver vinto 7-5 la prima frazione ha chiuso agevolmente per 6-2. Il cammino delle due finaliste era stato ben diverso; da un lato la Suarez Navarro aveva sconfitto nell’ordine Erakovic,Wickmayer,Puig e Kanepi tutte agevolmente in 2 set ; dall’altro la Pavlyuchenkova dopo aver superato con un doppio 6-4 la Peer, aveva prima vinto soffrendo nel secondo set contro la Cabeza Candela, poi 7-6 al terzo al termine di un match thrilling contro la Vesnina ed in semifinale aveva sconfitto Romina Oprandi in rimonta dopo aver perso per 6-0 il primo set. Con questo successo la russa ottiene il quinto successo nei confronti della spagnola in altrettanto sfide e soprattutto il quinto successo in carriera, il secondo stagionale dopo Monterrey, lo scorso mese di Aprile, il primo su terra per la Pavlyuchenkova da poco seguita da Martina Hingis. Unica azzurra impegnata Francesca Schiavone che dopo aver superato in 3 set la Domingues Lino è stata sconfitta nettamente dalla giovane portoricana Monica Puig con il punteggio di 6-2 6-3. Nella classifica WTA nessuno spostamento nella top ten, a ridosso Maria Kirilenko riconquista la 12esima posizione ai danni di Roberta Vinci. Perdono terreno Vesnina,Kanepi,Erakovic e Tatishvili. Guadagnano posizioni Schiavone,Kuznetsova, la Puig, che con un +14 ora è numero 88 del mondo e la Cabeza Candela che si avvicina alle 100, ora 102 del mondo.

Tommy Haas non smette più di stupire. Il veterano tedesco conquista il torneo di Monaco mettendo in mostra tutto il suo talento, mostrando un repertorio molto più vasto di quello che in media possiedono i giocatori del circuito. Freschezza atletica, intelligenza tattica e completezza tecnica, sono le armi con cui Haas sta costruendo la sua nuova giovinezza con un rendimento che per ora è da top 10 e che anche se non lo porterà a battere il suo best ranking (n.2) potrà regalargli una classifica di tutto rispetto.

Haas e Federer capeggiano la schiera di tennisti over 30 che ancora ottengono risultati di prestigio nel circuito; non c’è dubbio che i nuovi metodi di allenamento e l’attenzione degli atleti ai minimi dettagli possano aver prolungato la carriera professionistica di qualche anno ma d’altro canto bisogna ammettere che questo vale solo per quei tennisti dal talento puro che riescono a giocare senza molta fatica. Nei prossimi anni vedremo se questa tendenza sarà confermata e se dipende anche da un ritardo del ricambio generazionale, dovuto alla maggior importanza che ha acquisito la componente fisica nel tennis.
Tornando al torneo di Monaco, Haas ha dovuto affrontare un tabellone piuttosto complesso considerando la categoria del torneo (un Atp 250): Gulbis nel match di esordio è stato l’unico a portare Haas al terzo set dimostrando ancora una volta di essere un giocatore in ripresa; nei match successivi Haas ha dovuto affrontare ben due connazionali (Mayer e Kohlschreiber) oltre alla semifinale vinta con il croato Dodig.
Tra gli incontri più interessanti ci sono stati proprio i derby tedeschi che hanno messo a confronto giocatori con stili di gioco molto personali, noti agli assidui frequentatori del circuito. Il torneo di Monaco fotografa a pieno la situazione attuale del tennis tedesco che a parte Haas ,appartenente alla scorsa generazione, sforna giocatori di talento e dal tennis vario ma non all’altezza dei migliori, giocatori che vanno a caccia di tornei 250 e che di rado ottengono risultati di rilievo nei tornei più prestigiosi.

L’altro torneo settimanale, il torneo portoghese dell’Estoril è stato caratterizzato dalle defezioni del campione uscente Del Potro, oltre che di Monaco e Anderson che hanno privato il torneo di alcuni sicuri protagonisti. Al termine di una grande settimana di tennis si è imposto Stanislas Wawrinka, il giocatore che più aveva impressionato nei primi turni del torneo, confermandosi in finale su Ferrer in due set.
Il tennista elvetico sembra aver ritrovato la forma dei primi tornei dell’anno dopo un periodo di leggero appannamento soprattutto fisico. Facilitato da un tabellone non molto impegnativo e da un Ferrer non molto ispirato, Wawrinka si è aggiudicato il torneo smarrendo per strada un set contro lo spagnolo Carreno Busta, uno degli scalatori del ranking, e un set contro Ramos all’esordio nel torneo.
Se per Wawrinka è stato un torneo positivo, non lo è stato di certo per Ferrer che è sembrato in migliore condizione rispetto a Barcellona ma non ancora ai suoi livelli. Lo spagnolo ha pagato a caro prezzo la finale di Miami e un avvio di stagione molto intenso e spera di ritrovarsi al più presto in vista del Roland Garros.


Alessandro C.
Gianni Pagano
Daniele Sforza
Andrea Giuseppe Rossi


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5 commenti

verygabry 08-05-2013 20:35

Scritto da groucho
Giocare il doppio è più difficile perché devi trovare un compagno e due avversari. Col singolo si hanno meno problemi perché devi trovare solo l’avversario. La cosa più facile è giocare al muro, ma devi sempre trovare un muro.

Si ma devi spostarti di meno e hai sempre una spalla su cui contare… grande marach e grandi voi che riuscite a intervistare personaggi di questo calibro…

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groucho (Guest) 08-05-2013 13:47

Giocare il doppio è più difficile perché devi trovare un compagno e due avversari. Col singolo si hanno meno problemi perché devi trovare solo l’avversario. La cosa più facile è giocare al muro, ma devi sempre trovare un muro.

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psycofognini 08-05-2013 13:22

la peggiore sconfitta* errore di scrittura sorry 😉

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matteo (Guest) 08-05-2013 10:24

Marach nel 2006 al challenger di Napoli al secondo turno di quali dove era alla posizione 82 del rankink mondiale perse da Enrico Fioravante in quel momento sedicenne…sara stato questo che lo ha costretto a cambiare aria…

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Makiri 08-05-2013 09:50

bell’intervista 😀

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