
Sinner si confessa al Foro Italico: “Sono un ragazzo semplice, bravo a giocare a tennis ma non cambio il mondo” (Video integrale conferenza stampa)


Tra il sollievo di tornare in campo e la consapevolezza di un’attenzione mediatica crescente, Jannik Sinner si è presentato oggi pomeriggio al Foro Italico per l’attesissima conferenza stampa che ha segnato il suo ritorno nel circuito dopo lo stop forzato di tre mesi. Il numero uno del mondo, primo italiano a rivestire questo ruolo in un torneo di casa, ha mostrato la sua proverbiale semplicità davanti a una sala stampa gremita.
“Sono un ragazzo di 23 anni molto semplice. Son bravo a giocare a tennis ma non cambio il mondo”, ha dichiarato Sinner, rivelando in poche parole quella filosofia di vita che lo ha accompagnato anche nei momenti più difficili degli ultimi mesi. Un periodo che, per sua stessa ammissione, ha avuto anche risvolti positivi permettendogli di condividere momenti importanti con amici e famiglia.
Tornando all’imminente esordio nel torneo, il tennista altoatesino non nasconde una certa curiosità: “Il primo punto della prima partita? La cosa più bella è tornare in campo, vedere tanta gente, tanto tifo. Non ho paura, son solamente felice di essere qua. Abbiamo fatto il massimo in questi mesi, siamo qui pronti per giocare.”
La pausa forzata ha offerto a Sinner anche l’opportunità di riflettere sul clamoroso impatto che ha avuto nel panorama sportivo italiano e internazionale: “Ho realizzato di avere intorno a me tanta attenzione anche quando non gioco a tennis”, ha confidato, smentendo al contempo le voci su una presunta relazione sentimentale in corso.
Il periodo di sospensione ha rappresentato un momento di distacco anche dal tennis come spettatore: “Non ho seguito tanto tennis, non ho visto partite, ho ricominciato solo durante Madrid”, ha ammesso, rivelando quanto sia stato importante per lui prendere le distanze per un po’ dal suo mondo professionale.
Con una sincerità disarmante, Sinner ha anche toccato il tema delle pressioni vissute nell’ultimo anno: “Ho sentito molte pressioni nell’ultimo anno, anche perché non potevo parlare con tante persone di quello che mi stava succedendo. I tre mesi sono stati per certi versi una pausa. Sono molto felice di essere tornato e curioso di capire a che livello sono adesso.”
Il successo, ha spiegato, non l’ha cambiato ma qualcosa ha imparato anche sugli avversari in questo periodo lontano dal campo. “Il tennis è molto individuale, ognuno ha il suo team e tante cose da guardare per sé. Mi sono sentito un po’ con Jack Draper, Sonny, e pochi altri. I messaggi di alcuni giocatori mi hanno sorpreso in positivo, me ne aspettavo da altri che invece non sono arrivati ma col tempo andrà tutto bene”, ha spiegato l’azzurro, aprendo uno spiraglio sulle relazioni nel circuito tennistico.
Di sicuro questi mesi gli sono serviti per apprezzare l’importanza della famiglia, delle persone del suo team, di tutti quelli che “vivono ai tuoi ritmi” quando sei un atleta di vertice. “All’inizio ero un po’ confuso, son rimasto con la mia famiglia e ho provato a capire quello che era importante per me. Conosco i sacrifici che ho fatto, le persone fuori dal campo ti danno la forza di continuare a sorridere”.
Ora, con l’energia rinnovata e l’entusiasmo di chi torna a casa, Jannik è pronto ad affrontare la sfida degli Internazionali di Roma, consapevole dell’affetto che il pubblico italiano gli riserva e dell’immensa responsabilità di rappresentare il tennis italiano da numero uno al mondo.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Jannik Sinner, Masters 1000 Roma, Masters 1000 Roma 2025
Riguardando partite vincenti di Sinner anche da slam si notano in realtà molti momenti in cui sembra non giocare al top: anche contro il Francese Moutet o contro McDonald. Anche nella vittoria importante si scorgono margini di miglioramento. Per questo magari l’inattività lo restituirà ancora meno attaccabile ed aggrappato alla resilienza. Potrebbe semmai dominare molto di più se è migliorato in alcuni aspetti ancora non ottimali.
@ PensiamociBene (#4376376)
Disse più o meno le stesse cose alla vigilia degli ultimi Australian Open…
@ ualche (#4376204)
Musetti Top9 ha appena giocato una semifinale e una finale Master, Berrettini ha giocato la finale di Wimbledon e vinto 2 volte il Quuens, credo proprio che Sinner non sia il solo e a breve starà in buona compagnia
@ Pippolivetennis (#4376285)
C’è qualcosa che non mi convince, ma non saprei dire cosa. Il rimprovero del connazionale Agut Bautista: il tennista serio, non ritorna a casa alle 7 del mattino. Se è così, molto divertimento, poco allenamento, è difficile farsi un’ idea. Potenzialmente è fortissimo, però….enzo
Sapete il risultato della partita di allenamento di Sinner?È vero che è solo un’allenamento ma da comunque un’impressione su come sta realmente il ragazzo
Penso che vedremo Sinner ancora più forte di quanto lo sia stato nel 2024. Poter staccare (non esserne costretto da un infortunio) da una routine agonistica fatta di partite in successione, viaggi con annesso jet-lag e sovraesposizione a sforzi fisici e mentali ravvicinati non può che portare benefici.
Può essere che io stia scrivendo stupidaggini, però nella mia pratica sportiva ho sempre visto che dei periodi di pausa mi hanno sempre portato a ripartire con qualcosa di più rispetto al punto cui mi ero fermato.
Quindi penso che, anche se magari non già a Roma, nei prossimi mesi lo vedremo dominante e, se così fosse, chissà che anche la sua programmazione dei suoi prossimi anni possa prevedere dei momenti di decompressione.
Qualche punto in meno in classifica è il prezzo che si può ben pagare, per prevenire stress e infortuni. Meglio staccare qualche settimana per ricaricarsi fisicamente e mentalmente, che doversi fermare perché a un certo punto il fisico paga le sollecitazioni eccessive.
In fin dei conti, sono diversi i tennisti che si sono lamentati per il calendario troppo fitto e prolungato; per prendersi delle pause non è necessario esservi costretto da una (ingiusta) sospensione, ma può essere frutto di una programmazione lungimirante.
Mamma mia che noia, risentire le stesse cose da mesi è davvero insopportabile.sempre lo stesso frasario ammuffito e risaputo.per carità niente di che ma sentire le stesse identiche cose da mesi e mesi mette davvero alla prova. Il deserto rosso poi, nella sua endemica difficoltà dell’eloquio è davvero inversamente proporzionale alla sapienza del suo gioco. Induce in un fortissimo stato di narcolessia, parola di insonne. Ne adotterò quindi degli stralci prima di coricarmi, forse mi può servire per incontrare finalmente Morfeo.
Ha solo un viso più rilassato, perché non ha vissuto lo stress dei viaggi e degli incontri per 3 mesi.
Invece guardando l’allenamento sembra molto sciolto e molto reattivo, quindi fisicamente al meglio.
Poi dovrà ritrovare il ritmo e la cattiveria del match vero, ma intanto potrà fare altri 4 giorni di pratica con altri campioni, visto che l’esordio sarà Sabato (sera?).
Bhe! Insomma
Sinner dice: “Vediamo cosa succede al primo turno, e poi si vedrà”.
Questa cosa è parte della sua cifra comunicativa, improntata alla massima umiltà. Anche prima della squalifica lui faceva dichiarazioni del tipo: “Spero di giocare un ottimo tennis, turno dopo turno”.
Ha imparato da Nadal come Sinner stesso ha detto. Non fa proclami come Alcaraz (quando ad esempio dice che l’obiettivo dell’anno è vincere in Australia) o come ha fatto Musetti l’altro giorno (adesso tocca a me vincere un torneo importante) perché i proclami ti tolgono energia e ti danno stress aggiuntivo, mentre un tennista deve assolutamente conservare il massimo di energia mentale fuori dal campo, un po’ come un cantante lirico in preparazione a un concerto smette di parlare (riposa le corde vocali).
Quello che occorre sapere su Sinner è che, come ha più volte ripetuto, odia perdere e tanto più odierà perdere in italia quando l’intero stadio tifa per lui. Quindi non c’è bisogno che sia Sinner a dirci che proverà a vincere il torneo perché come dicevo lui non lo dirà mai.
Sospetto che non sia chiaro a molti che per Sinner è lavoro anche le conferenze stampa, le quali non sono propriamente il luogo dove Sinner fa sapere i suoi veri obiettivi.
Paradigmatico il fatto che nel 2024 nelle ATP finals, Sinner non ha fatto alcun proclama pubblico che intendeva vincere quel torneo, ma il caro buon vecchio Piatti ci ha fatto sapere che in privato Sinner gli ha scritto una cosa del tipo: “Sono pronto, ci sarà da divertirci”.
Poi è chiaro, se durante una qualche partita sentisse qualcosa di strano, sarà prudente come è ogni tennista prima di uno slam.
tranquilli, Sinner non gioca per partecipare, cerchera’ di andare in fondo.
E in faccia non e’ + gonfio, era troppo magro prima.
non sei il solo. l’ho notato anche io subito.
ha sicuramente messo su peso, questo dovuto alla inattività.
però i giornalisti si guarderanno bene dallo scrivere, a meno che questo sarà evidente sugli spostamenti durante le partite che giocherà.
A mio avviso Sinner sarà al top tra un paio di mesi, non prima.
Silenzio omertoso dei commentatori sulla sua dichiarazione più importante
“sono rimasto sorpreso da alcune foto, non ho alcuna relazione”.
Ma infatti nessuno lo segue perchè è un “maître à penser” , ma si paga per vederlo giocare a tennis come si paga per vedere uno spettacolo in altri campi di alto livello
Nessuno pagherebbe per sentirlo parlare onestamente 🙂
Vai e vinci sinner , l’italtennis è con te !!!!
E di Alcaraz cosa pensi in questo periodo Enzo?
No, non solo tu. Sono in parecchi a vederlo con qualche chiletto in più. Boh, magari solo un impressione
Certo che i toscani e su tutti i livornesi quando vogliono stroncare una persona con le parole sono micidiali. Volandri ha impartito una lezione alla ex divina tagliente come una lama di rasoio. Bravissimo.
Mi tengo lontano dalla Sinner-mania, soprattutto per pudore e per rispetto della persona, convinto che gli idoli vengano privati dei diritti personali di base (come ad esempio la libertà di girare per strada senza essere sempre apostrofati).
Però ammetto di capirla, la Sinner-mania.
Riportando il tema sui fatti concreti, innegabili… qualcuno ricorda che l’ultima partita persa da Jannik è la finale di Pechino? Questo significa, senza contare i six kings, dove comunque ho visto giocare forte tutti e scherzare nessuno, che se Sinner vince anche la prossima, allunga la striscia a 22.
Giusto per fare un po’ di ironia, mi chiedo se sono il solo che ha trovato sinistramente inquietante il virgolettato riportato nel titolo perché ti fa pensare a Sinner che inizia il suo discorso dicendo: “Sono un ragazzo semplice …”. E meno male che Sinner non ha usato un altro aggettivo.
Ha dichiarato di puntare al RG, a Roma, mi par di capire, non si aspetta molto, ma conoscendolo un poco, se pur indirettamente, non ci credo molto alle basse aspettative in un torneo dove prende parte… la situazione è sicuramente anomala e nuova per lui, vedremo
Un po’ sembra in effetti…
Il suo obiettivo è superare il primo turno. Lo ha dichiarato lui stesso. Purtroppo ci sono già sicuramente tanti avvoltoi appollIaiati che non aspettano altro che la sua sconfitta
Pollice su
D’accordo al 100%
Ma sono solo io che lo vedo pienotto in faccia ?
“Sono un ragazzo semplice, bravo a giocare a tennis ma non cambio il mondo”.E cosa gli vuoi dire.
Tra lui e gli altri un abisso,detto con rispetto e senza offendere nessuno.
Evvai sinner.
Io penso che quando dice “sono amici” vuol dire “sono Amici”. Provo a spiegarmi: quanti amici veri avete o avete avuto nella vita? Al di là delle mille mila conoscenze piacevoli? A me a 54 anni mi bastano le dita delle mani. Ecco io credo che quei due sono una cosa grande per Jan, ben oltre il tennis, pure più di Matteo B.Va beh, forse sono stato banalotto ma mi è scappato dalle dita
Ma la prima domanda in italiano dal Corriere, non capiva proprio l’inglese il nostro giornalista che gli ha ripetuto la domanda fatta prima e la risposta di Jannik era stata chiara (non ho ancora visto quasi nessuno fra i giocatori). Che pena le domande comunque…il giornalismo sportivo e’ a livelli proprio bassi.
Ora sono tutti pieni di aspettative verso di lui, forse troppe. Deve vincere, non può fare altro. Ma ci sono tante battaglie da fare, avversari che lotteranno con il coltello tra i denti pur di batterlo. Eppure, io lo ringrazio già per quel tanto, tantissimo che ha fatto. Anche se non vincesse più una partita, avrebbe dato così tanto a noi tifosi …. ma ci pensate a quei tre Slam … non sembrano ancora un sogno … Australian Open 2024, finale contro Medvedev. Match ball. Quel dritto lungolinea … un’emozione così grande che posso comparare soltanto con quella provata quando mi hanno posato tra le braccia il primo figlio appena nato …
Attesa enorme nei suoi riguardi! Lo sanno tutti che è l’unico a poter vincere un torneo mille o Slam, degli altri si spera solo in buone prestazioni. enzo
@ Kenobi (#4376183)
Penso che lo sappia, ma proprio per la sua tendenza a mantenere sempre un basso profilo tenda a non attribuirsi responsabilità e/o meriti sull’influenza positiva dei suoi comportamenti.
Altre volte ha detto che spera di essere da esempio per i ragazzi per il suo modo di impegnarsi e fare tutto il possibile per sfruttare il proprio talento.
Non sono d’accordo con Jannik quando dice che non cambia il mondo. Proprio perché è di un’umiltà disarmante e si comporta con coerenza e rispetto, ha un impatto molto più profondo di quanto immagini.
Essere il numero 1 in uno sport così seguito, ed esserlo con un profilo umano e morale così elevato, comporta inevitabilmente delle ricadute positive: sulla cultura sportiva, sui giovani, sulle future generazioni.
Viviamo in un’epoca in cui ogni gesto, ogni parola viene amplificata — altrimenti non esisterebbero le sponsorizzazioni e gli influencer. E se questa amplificazione riguarda una figura esemplare, può davvero orientare, ispirare e rafforzare valori positivi in un pubblico molto vasto.
Forse non cambieranno il mondo da soli, ma certi atleti possono sicuramente contribuire a renderlo un po’ migliore.
Ha testualmente detto “piano piano, passa…” dopo aver detto che qualcuno lo ha sorpreso con dei messaggi mentre altri da cui si aspettava qualcosa non si sono fatti vivi.
Diciamo che purtroppo il tempo in cui andava d’accordo con tutti e aveva belle parole per tutti è finito. E’ un mondo molto individualista ed aver dominato in lungo e in largo ha generato molte invidie.
Come dice lui, se ne farà una ragione. Piano, piano, passa…..
Bentornato a casa Jan
Il nostro campione ha potuto testare il valore di alcune amicizie “interessate” e rendersi conto che ha intorno pochi avversari e molti nemici.
Ma “molti nemici” significa anche “molto onore” e saranno dolori per tutti!
Possibile che non si riesca a vedere il suo allenamento live?
Binaghi, se ci sei batti un colpo!
L’Alieno è tornato