
Rune, il “terzo incomodo” è tornato


“Quando ho subito il break nel primo set, ho pensato che non era necessario colpire ogni palla cercando di spedirla sulla linea per un vincente. Mi sono chiesto: ‘Cosa ha fatto Novak quando l’ha battuto?’. Ho ripensato nella mia testa alla finale olimpica e ho cercato di giocare quello stile, consistente, facendolo colpire molte palle per lui non comode, tenendolo lì nella lotta. Sono molto contento di come sono riuscito a mantenere la calma quando contava, e sono stato davvero coraggioso”. In queste parole c’è tutta l’essenza del “nuovo” Holger Rune, nuovo campione al 500 di Barcellona con una splendida corsa terminata battendo il favoritissimo Alcaraz in finale, ma soprattutto tennista pienamente ritrovato al massimo livello. Abbiamo più volte raccontato le peripezie del tosto danese, altro classe 2003 decollato verso l’élite del tennis… fin troppo presto. Quel n.4 ATP raggiunto nel 2023 era prematuro, e per assurdo dannoso. Può sembrare un paradosso, ma non lo è affatto.
Il tennis è uno sport durissimo. A livello mentale può diventare persino malvagio quando sposta equilibri ancora instabili, creando fratture difficilissime da sanare. Può farti pensare di esser arrivato dove volevi arrivare in un lampo, con qualche settimana di prestazioni top che hanno esaltato il tuo talento. Illusione gravissima se non hai costruito il tuo percorso interiore vivendo e superando difficoltà vere, sostanziali. Se non hai una base abbastanza solida per reggere questa nuova dimensione, la caduta è inevitabile e può incancrenirsi in un vortice perverso quando il tuo carattere è ruvido, con un’autostima esagerata che ti fa perdere lucidità nelle scelte, quando ti porta a non ascoltare per davvero chi ha più esperienza di te e ti ammonisce su quel che sarebbe meglio fare per invertire la rotta. Rune ha vissuto tutto questo, esaltazione per un’esplosione repentina, crollo verticale e un periodo di stasi con tante, troppe scelte sbagliate, che l’ha fatto restare ai margini dei migliori con qualche partita di ottimo livello in mezzo a sconfitte inaccettabili per la sua classe. Rune sembra averlo capito, e averne fatto tesoro.
L’ha raccontato nelle interviste nella settimana di Barcellona, affermando in sintesi di aver riflettuto su come abbia gestito male in passato il suo tempo, i rapporti con i collaboratori – presi e mollati con parziale indifferenza, soprattutto senza la apertura mentale e visione di ascoltare e trarre da loro quel che di buono potevano e volevano dargli. Holger ha scelto di tornare al passato, di rallentare e seguire le orme di un percorso iniziale che tanto bene l’aveva guidato nei mesi dorati della sua prima esplosione. Un bagno di umiltà necessario, frutto di brutte sconfitte e pure diversi fischi di molti stadi che non sempre hanno gradito le sue esternazioni in campo ed atteggiamenti un po’ da bullo. Il danese ha mangiato la sua discreta dose di polvere, ha avuto il tempo per rimuginare e anche sanare qualche problema fisico, in particolare alla schiena, per una discutibile evoluzione del movimento di servizio (basare tutto solo sulla forza e lo strappo muscolare è un errore clamoroso, che paghi a medio termine…). Un tempo necessario a formarlo e farlo riflettere, e ripresentarlo in campo molto, molto forte. Questo infatti, alla fine, è l’aspetto più interessante: il Rune ammirato a Barcellona e già in precedenza ad Indian Wells (con ancora qualche scoria da eliminare dal suo sistema nervoso) è un tennista fortissimo, completo, super competitivo. Non è sorprendente che questa meravigliosa settimana sia arrivata sulla terra battuta.
Rune infatti è un meraviglioso tennista da terra rossa, forse addirittura il più forte di tutti potenzialmente nella nuova generazione, anche di Alcaraz. È un’affermazione un po’ forte, ma se ci pensiamo bene il danese ha davvero tutto quello che serve per eccellere sul mattone tritato. Ha potenza da vendere, sostenuto da due gambe che pompano energia come due pistoni di un motore da GP; ha colpi che possono passare senza problemi da rotazioni discretamente vivaci a strappi piatti tirati a massima velocità; è piuttosto equilibrato tra diritto e rovescio, e riesce anche a tagliare la palla col back per difendersi e cambiare ritmo; con la risposta può spaccare la palla in quattro e soprattutto è un agonista feroce, uno che se gioca sereno e focalizzato non molla niente, uno che sguazza via velocissimo nelle paludi della lotta punto su punto, il suo habitat naturale. Il miglior Rune è l’identikit del tennista ideale a dominare su terra battuta, e per questo già nel 2023 l’avevo indicato come potenziale vincitore a Roland Garros, se non quell’anno nel prossimo futuro. Dopo aver vissuto il suo periodo di maturazione e contrasti, eccolo di nuovo qua, in top 10 e con prospettive clamorose nei prossimi tornei e settimane. Se Holger manterrà la forza fisica, fiducia tecnica e lucidità mostrata al “Godò”, beh, questo è assolutamente da corsa per Madrid, per Roma e soprattutto per Roland Garros.
Nella finale di Barcellona è stato agevolato dal problema fisico sofferto da Alcaraz nel secondo set, ma aveva interpretato la partita in modo perfetto. Fisicità, potenza nei colpi ma senza esagerare; è andato sotto ed è risalito, portando Carlos allo stremo sotto una furia di pallate vigorose, controllate, senza strappi eccessivi o rischi assurdi. Carlos è talento puro, può incendiare una partita con vincenti imprendibili, ma se lo agganci nella lotta e gli metti tonnellate di pressione tenendolo nello scambio, alla fine lui dallo scambio esce con un vincente o un errore. Rune è stato lì, l’ha aspettato al varco e l’ha fatto lavorare in tutti i sensi, prendendosi alla fine una meritatissima vittoria. Holger ha il piglio di chi non muore mai, anzi si esalta quando la lotta si fa dura e fa la faccia cattiva. Ha il phisique du role del “Villain” di turno, quello che magari molti detestano ma che alla fine ce la fa e vince. Un ruolo forse per molti scomodo, ma non per lui, che con quel caratterino è perfetto per sfidare i migliori e portarli al limite. Anche il nostro Jannik Sinner, che ha sempre sofferto e non poco contro di lui, per la sua fisicità, per il suo agonismo, per i suoi colpi pesanti e vincenti.
Rune sembra davvero tornato nel posto che gli spetta: la top 10, i grandi tornei, a battagliare con le sue armi e ruvidità contro Jannik e Carlos. Il “terzo incomodo” sembra davvero tornato, ed è una splendida notizia per il tennis. Si può non amare il suo carattere, quei sorrisi beffardi a volte un po’ insolenti, ma come non apprezzare quella potenza, quella completezza tecnica e il grandissimo spettacolo che regala ogni volta che scende in campo con il piede giusto e battaglia alla pari con Sinner, Alcaraz e i migliori. Lo ami o lo odi, ma non ti lascia indifferente. Bentornato, Holger.
Marco Mazzoni
TAG: Holger Rune, Marco Mazzoni
La prima pagina della leggenda l’ha già scritta: n.1 al mondo senza giocare per 3 mesi, adesso c’è da scrivere il resto; mancano solo 14 giorni ormai.
Sperem
E comunque il più forte è Giannino 😉
Seriamente, ha vinto un 500, mi sembra un pò pochino per pensare che possa inserirsi stabilmente al vertice..
Solo 3 mesi fa un sinner al 50% lo ha fatto diventare scemo..
Si ma vuoi mettere a confronto il palmares di Medvedev con quello di Ruud,inoltre Medvedev era nel suo miglior momento,aveva appena fatto finale agli Us Open perdendo in 3 set molto lottato con Djokovic,Ruud è in un brutto momento,a parte la finale a Dallas il suo rendimento è appena da top 50
A me il primo Rune,quello spavaldo e pure maleducato,piacque da subito.Non era un comportamento che suggerirei sia chiaro ma il ragazzino che oltre a giocare bene mostra un carattere forte mi piace,mostra convinzione,voglia di vincere e di non essere succube di fronte ai più navigati del circuito.
Ovviamente ci sono quelli forti e freddi,ben per loro ma in quella giungla gli juniores spesso vengono schiacciati e in qualche modo bisogna mostrare forza,anche “recitando”.
Poi ci dev’essere la maturità,alla spocchia deve subentrare una consapevole solidità.
Rune mi ricordava il primo Agassi e gli perdonavo quel comportamento perché doveva essere una fase.
Sull’essere il potenziale n.1 su terra non so,in generale è stata velocizzata e servizio e dritto (ha un’apertura che mi sembra poco fluida) dovranno dare di più.
Io vedo Sinner potenzialmente superiore a tutti ma nei 5 Alcaraz e Rune ci saranno.
Ne mancano 2? Uno per me sarà Fonseca,la palla è la più veloce e il quinto…beh,non credo stabile ma se ci arrivasse quell’altro italiano sarei contento.Muso quinto al mondo anche solo per un saluto alla vetta sarebbe straordinario per i nostalgici del rovescio ad una mano e della fantasia nel gioco “lento”.
Rune a me piace ma sono 2 anni che è molto sottotono, per la vittoria di un torneo seppur importante e giocando bene non mi faccio fregare.
Di certo adesso come adesso scannerebbe tutti compresi Sinner e Zverev, giuisto con Alcaraz senza infortuni se la giocherebbe
Mi permetto di segnalare che poche settimane fa avevo indicato i 4 “dormienti” in Rune, Shelton, Musetti ed Auger Aliassime, auspicando che si “svegliassero”. Direi che tre di loro lo hanno fatto, per il quarto aspettiamo…
Non saprei Detu, io mi annovero di certo tra i critici più “feroci” di Holger, ma non certo nei detrattori.
Io ho sempre detto che è forte,anzi molto forte, ma a distanza dai 2 giocatori generazionali praticamente suoi coetanei.
Anche in Australia, prima della partita contro Jannik ero uno dei pochi, forse l’unico, che si è esposto scrivendo du questi lidi chiaro e tondo che Rune non avesse alcuna possibilità, perché ci credo realmente.
Ha vinto 1 set con Sinner che non si reggeva in piedi, ma non è colpa di Holger, in Australia in molti negli anni raccoglieranno le briciole contro Sinner.
Su terra è diverso, ma comunque lo vedo ben ben sotto i due.
Magari farà uno step in avanti ulteriore e allora sarà una orsa a 3 avvincente.
Speriamo.
Hai detto bene almeno per quanto Ci riguarda, sarò anche fazioso come dice qualcOnurb ma con Jannik non puoi fare altrimenti se hai Davvero capito con chi hai a che fare: il benzinaio sempre a prescindere perché per me è già leggenda..
Sono tutti cagnacci poi arriva l’educatore cinofilo Jannik e gli mette la museruola a tutti… 🙂 🙂
Sono d’accordo perché è ciò che ho sostenuto anch’io in più di un’occasione, tuttavia nella sconfitta di ieri bisognerebbe avere contezza sul se il disagio fisico lamentato da Carlos sia stato o meno un’importante concausa della debacle patita per mano di Olger che probabilmente ha disputato il suo miglior match di sempre !
Beh beh beh, Enzo quando si parla di comportamento roccioso, il riferimento ideale e’ a quello DOLOMITICO piuttosto che a quello anglosassone!
Musica per le mie orecchie!
Onestamente mi sembra leggermente affrettato parlare di Rune come terzo incomodo. Lo metterei decisamente diero ai quei due, in compagnia di Mensik, Draper, e compagnia bella. Vedremo cosa combinera a Madrid, Roma e RG…imho avremo altri vincitori in questi tre tornei.
Qualsiasi giudizio lascia il tempo che trova perché la Vera controprova in questo momento storico è Jannik e su qualsiasi superficie sissignore “qualsiasi” perché qui si parla di “testa” è Jannik è il top anche in quella, quindi vediamo con Sinner a regime cosa succede
Concordo almeno in parte con l’ottimo articolo di Marco, poiché la vittoria in un torneo non è sufficiente a indicare una inversione di tendenza conclamata, rispetto all’attuale incostanza di un atleta seppure fortissimo come il danese. Se però Rune fosse davvero ‘tornato’ ne beneficerebbe il tennis in generale e indirettamente il nostro n. 1, che ha bisogno di stimoli, motivazioni e rivalità importanti per crescere ancora e porsi obiettivi sempre più ambiziosi
Silvy,Inox,Aquila ,Peter e anche altri pro Jannik a prescindere,perché lui (il nr.1) lo merita a prescindere appunto.
E quindi i topi hanno ballato e ballano ancora fino all’ arrivo del gatto Jannik.
Credo di aver avuto conferma di quanto penso da tempo; Alcaraz non è un cuor di leone. Se negli scambi spettacolari, l’avversario ha la meglio, si spaventa, si demoralizza, perde concentrazione e comincia a sbagliare. Un comportamento tipico del carattere latino, in contrasto con quello roccioso anglosassone. Nessuno è perfetto, ognuno ha il suo punto debole. I “secondi” lo hanno capito e ad un certo punto smettono d’incitarlo. Però sono pochissimi i giocatori che potranno sfruttare questa sua debolezza. enzo
Ruud è la bestia nera di Ruud, 6-1 prima dei quarti, poi non possiamo prevedere se è stata la settimana giusta, io spero di no
Il suo tennis a me personalmente piace molto e se mette la testa a posto…
Intanto mi ha dato una soddisfazione facendo fuori il nervosetto borioso… 🙂 🙂
Io aspetterei di vedere cosa combina a Madrid, Roma, e soprattutto al Roland Garros, prima di emettere verdetti.. da bel perdente a migliore di Alcaraz su terra dopo aver vinto un 500 mi sembra un tantinello azzardato come giudizio .. parliamo di un giocatore che, pur essendo stato n.4 del mondo, dove può tranquillamente tornare entro l’anno, non è mai andato oltre i quarti in uno slam… Sinner e Alcaraz restano di un altro livello e dubito che Rune possa inserirsi come terzo incomodo
potrà essere un terzo incomodo quando avrà almeno un palmares alla zverev…
Battendo però Alcaraz in buona forma e soprattutto la sua bestia nera Medvedev dove a quel tempo era considerato il secondo miglior giocatore sul cemento dopo Djokovic
Lo si diceva anche di Jannik quando vinse un misero 500 a Pechino nel 2023.
D’accordo sia con il capitano che con il comandante.
Importante che Jannik ci sia sempre in mezzo a questi.
Musetti? Gli manca lo scatto finale vincente,modesto parere.
Bravo rune hai battuto alcaraz.
Mi permetto di correggerti. Secondo me non è sul lato fisico che Rune ha bisogno di tenere (sotto tale aspetto lui è una bestia e per me non avrà rilevanti problemi, che del resto non ha mai avuto), ma deve “assestarsi” sul piano mentale. Lui a tennis ci sa fare e, semmai, deve solo migliorare un po’ sul lato tattico. Ma se sistema la testa, anche questo verrà di conseguenza e allora potrà veramente essere quello che un po’ tutti pronosticavano, cioè uno stabile competitor fra i primissimi.
Una rondine non fa primavera…i vecchi e saggi detti popolari non sbagliano mai, attendiamo qualche ulteriore conferma, semmai…
Tutto merito del karma e delle dichiarazioni di mamma rune pro Sinner per la nota vicenda. A volte quelli che sembrano i peggiori non lo sono affatto. Tirerà dritto fino al nr 2 il nostro holger ma li si fermerà…
Rune ha già dimostrato (Bercy 2023) di poter giocare più partite ad altissimo livello, è stato 4 al mondo, ha l’età per poter ancora fare una carriera ai vertici (al momento è comunque uno o due gradini sotto Sinner e Alcaraz, lo dicono i risultati). Tsitsi, Rublev, Medvedev e forse anche Zverev fanno parte della generazione di mezzo che non ha vinto praticamente nulla (1 Slam in 4) e ormai la loro traiettoria di carriera cambierà molto poco – magari un titolo tardivo lo potranno anche vincere, ma sarà un episodio isolato. Quanto a Fils ancora non è mai entrato in top 10 (anche se visto il calo generale della generazione di mezzo credo accadrà molto presto) ma soprattutto finora con i big ha ottenuto pochino – ha battuto un paio di volte Zverev – e soprattutto finora negli Slam ha ottenuto zero risultati. Mi aspetto che a Parigi quest’anno si sblocchi ma non lo vedo ancora poter arrivare fino in fondo – almeno alle semi – di un torneo 3/5
Caro Capitano qui dentro eravamo gli unici due (forse Annie) che non abbiamo mai dato per morto e sepolto Rune. Io penso ancora che questo ragazzo (per quanto mi stia simpatico come la sabbia nel costume) sia assolutamente in grado, potenzialmente, di dare fastidio a Jannik & Carlos. Se è in forma e in fiducia è ingiocabile tranne che per loro 2 e Zverev (OK metto anche Djokovic e Medvedev anche se per il primo è iniziato il viale del tramonto e la crisi del secondo resta uno dei misteri gloriosi del tennis)
Io rilancio. Rune farà almeno SF al RG e USO quest’anno (WI, boh, ancora abbiamo una statistica scarsa su Rune erbivoro), se non F almeno in uno dei due GS.
E rilancio pure Zverev: mai darlo per morto e non dimentichiamoci che avendo il diabete gioca con una spada di Damocle in testa.
Vedo positivamente il rientro di Rune a livello tennistico, ma aspetterei altre conferme prima di inserirlo come antagonista di Alcaraz non certo di Sinner, vediamo questi due incostanti cosa combineranno nel 2025 e poi faremo delle valutazioni più affidabili
Vedo positivamente il rientro di Rune a livello tennistico, ma aspetterei altre conferme prima di inserirlo come antagonista di Alcaraz non certo di Sinner, vediamo questi due incostanti cosa combineranno nel 2025 e poi faremo delle valutazioni più affidabili
Sicuramente è un bene per il tennis e lo spettacolo né guadagna, se ci sono più tennisti a lottare per i titoli. Resta il fatto che tutti questi topi hanno ballato anche perché non c’era il gatto…anche questo va detto.
Non so…si sono scritte frasi analoghe per Rublev, Tsitsipas etc., che poi tornati ad una continuità ad alto livello non lo sono per nulla. Fils a Montecarlo pareva prossimo rivale di Alcaraz, e nel torneo successivo ha fatto lo sparring partner di Carlos, che, dal canto suo, quest’anno gioca alternando soluzioni splendide ad altre confuse e infarcite di gratuiti. Temo per tutti loro, Rune incluso, che non sia Jannik a tornare pari o ulteriormente progredito dopo la pausa forzata. Sinceramente in quesi mesi s’è visto troppo tennis up and down, è sembrato quasi un circuito wta potenziato tanta l’incostanza dei protagonisti. E poi mancando Sinner, non si può essere certi che a giocarsi i titoli post AO sarebbero stati i finalisti vari che abbiamo visto. Per ora Rune s’è rivisto, ma se sia tornato per essere ciò che è stato, io non sarei allegro fossi in lui. Se invece si fosse ‘riforgiato’, allora sarà altra storia.
La dichiarazione che è potenzialmente il più forte di tutti su terra non mi trova per niente d’accordo.
Questo era comunque un ATP 500 dove in contemporanea se ne giocava un altro, mancavano sia Jannik, sia Zverev.
Nel RG ha fatto massimo i quarti di finale con 2 finali 1000 su terra.
Ha un ELO su terra che lo pone come best ranking al sesto posto.
Jannik ha una semifinale da post infortunio ad esempio.
Comunque Djokovic ha tracciato la via tattica per molti , ha insegnato indirettamente come battere un disordinato Alcaraz.
A mio avviso ne è consapevole pure Musetti e vorrei vedere un match senza handicap tra i due.
Un 500 é pochino per arrivare alle conclusioni dell’articolo. Ma il click mentale pare esserci, il talento c’é sempre stato, quindi tutto é possibile. La nuova generazione pare aver messo la freccia sui Medvedev, Rublev, Ruud, etc. Con Draper, Mensik, Muso, Fils, Shelton, probabilmente presto avremo quasi tutti 2000 in top ten. Dei 90 resisteranno solo Zverev e forse Fritz e De Minaur, questa pare la tendenza poi vediamo
Allora, sicuramente da qualche mese è un Rune diverso, migliorato di molto e tornato quasi al livello passato e in grado
di essere un gran brutto cliente anche per Jannik se saprà mantenere questo livello a Roma e Roland Garros.. detto ciò, aspetterei a dichiararlo potenzialmente il più forte di tutti su terra, ci vogliono ben altre conferme a parer mio
È tornato sulla retta via Holger Rune, a differenza di qualcun’altro che alterna alti e bassi, ma che qui viene proclamato il Messia da alcuni anni. Se si mantiene fisicamente a posto, sono uccelli Paduli per molti.
Nei confronti diretti Holger e Carlos sono 2-2.
Ma anche la precedente vittoria di Holger era per infortunio (Alcaraz si ritirò a fine secondo set).
Anche con SInner ha vinto due volte, una per ritiro e nell’altra Sinner avrebbe potuto ritirarsi.
Per qualche tempo si parlava di lui come di un terzo incomodo ed è pur vero che “è tornato” nel senso che si torna a parlare di lui dopo essere completamente scomparso dagli schermi radar.
Per un titolo vinto dopo piùdi2 anni…lo si diceva anche di Shapovalov dopo Dallas che aveva svoltato e subito dopo è tornato il solito,questi giocatori dal grande talento sono troppo inconstanti.Quando sono centrati sono difficili da battere per chiunque ma per far sì che giochino in questo modo per un’intera settimana si devono allineare i pianeti,non mi sorprenderebbe se a Madrid e Roma Rune uscisse ai primi turni
Vince Mensik… vincerà tutto Mensik, vince Fils, vincerà tutto Fils, vince Rune… vincerà tutto Rune; il problema per tutti loro è avere e dare continuità al proprio tennis.. un pò come fa Lorenzo il Modesto, che ha finalmente raggiunto la top10.. eh, cosa? Non l’ha ancora raggiunta? Ehhh, vabbè, ma adesso Rublev scarta 1000 punti…
ne vedremo delle belle tanti giovani forti
Ha solo vinto un atp 500 battendo Alcaraz non al meglio. Calma!!!