Out Quinzi Challenger, Copertina

Challenger Quito: Gianluigi Quinzi eliminato al secondo turno da Giovanni Lapentti per 64 75

19/09/2013 21:36 108 commenti
Gianluigi Quinzi classe 1996, n.391 del mondo
Gianluigi Quinzi classe 1996, n.391 del mondo

Gianluigi Quinzi, come da pronostico, è uscito di scena al secondo turno del torneo challenger di Quito ($35.000 H, terra).
Il tennista marchigiano è stato eliminato da Giovanni Lapentti, classe 1983, n.1904 del mondo, ma con un passato da top 120, con il risultato di 64 75 in 1 ora e 37 minuti di partita.

Primo set: Quinzi sul 3 a 2, mancava una palla break, ma Lapentti sul break point metteva a segno un bel vincente di diritto.
Sul 4 pari Gianluigi giocava un game disastroso al servizio, commettendo ben tre doppi falli, con il tennista dell’Ecuador che strappava a 30 la battuta all’azzurro e nel gioco successivo, dal 15-30, Giovanni piazzava tre punti consecutivi, teneva il servizio e portava a casa il set per 6 a 4.

Secondo set: L’azzurro avanti per 3 a 0, nel quarto gioco mancava tre palle per il doppio break ed in qualche modo Lapentti teneva il servizio.
Quinzi sul 3 a 1, pur commettendo ben tre doppi falli, teneva la battuta e dopo aver annullato quattro palle break si portava sul 5 a 2.
Dal 2 a 5 però Giovanni, piazzava un parziale di 12 punti a 3 ed impattava sul 5 pari.
Da segnalare che sul 5 a 3 Gianluigi quando ha servito per il set, sul 30 pari, ha subito un gran passante di diritto del giocatore dell’Ecuador e poi nel punto successivo affossava un rovescio in rete regalando in questo modo il controbreak all’ex DavisMan ecuadoregno.
Sul 5 pari il tennista marchigiano commetteva un altro doppio fallo e cedeva a 15 il turno di battuta, e nel gioco successivo Lapentti, sul 30 pari, piazzava un servizio vincente e chiudeva poi la partita per 6 a 4, mettendo a segno sulla palla match l’ennesimo diritto lungolinea vincente.

CH Quito
Giovanni Lapentti
6
7
Gianluigi Quinzi
4
5
Vincitore: G. LAPENTTI

G. Lapentti ECU vs G. Quinzi ITA
Durata – 01:36:52
4 Aces 0
9 Double Faults 9
62% 1st Serve % 74%
37/46 (80%) 1st Serve Points Won 35/54 (65%)
12/28 (43%) 2nd Serve Points Won 9/19 (47%)
4/5 (80%) Break Points Saved 5/8 (63%)
11 Service Games Played 11
19/54 (35%) 1st Return Points Won 9/46 (20%)
10/19 (53%) 2nd Return Points Won 16/28 (57%)
3/8 (38%) Break Points Won 1/5 (20%)
11 Return Games Played 11
49/74 (66%) Total Service Points Won 44/73 (60%)
29/73 (40%) Total Return Points Won 25/74 (34%)
78/147 (53%) Total Points Won 69/147 (47%


TAG: , , ,
Alessandro6.9 20-09-2013 20:39

@ Cla (#944153)

Quelle non le so neanche io: si possono capire con l’evoluzione delle scelte prossime. E per questo, soltanto guardando indietro a cosa hanno fatto, si può capire..

a oggi sembra che
1) la programmazione per i challenger sudamericani (prevalentemente challenger) continui;
2) quinzi sta bene e non ha problemi di condizioni fisica (al contrario di quello che diciamo)
3) magari ritengono che queste sconfitte sono fisiologiche e non c’è da preoccuparsi (come invece facciamo)

Poi nessuno di noi è così informato da sapere quale sia il programma di lavoro e se non c’è difficoltà a portarlo avanti 😉
Secondo me noi possiamo vedere e farci opinioni su quello che è successo, non su quello che sarà dalla settimana futura e per i prossimi mesi 😉 Anche quello lo capiremo guardando indietro 🙄

108
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Lucabigon 20-09-2013 19:59

@ Alessandro6.9 (#944126)

La scelta delle WC nei challenger europei, A POSTERIORI, si è rivelata certamente un errore. Non mi sembra ci siano dubbi su ciò. Il ragazzo ha perso fiducia e condizione e adesso è in crisi nera.

107
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Cla 20-09-2013 19:12

Scritto da Alessandro6.9

Scritto da Cla
Io non capisco come si possa, seduti dietro a un pc, spiegare a un team di professionisti quale programmazione devono dare al loro assistito.
Io non ho le competenze, non so voi.
Inoltre ragioniamo spesso per deduzioni, senza conoscere i fatti.
Per esempio perchè Quinzi à andato a giocare in Colomnia e Ecuador sulla terra? Possibile che siano dei pazzi furiosi che mandano allo sbaraglio la piú grande promessa italiana degli ultimi decenni?
Non che non possano sbagliare, nè che non li si possa criticare, ma mi sembra che abbiamo pochi argomenti, se non sensazioni.
E’ ovvio che ci siano dei motivi di fondo piú che validi e ben ponderati.
Tra l’altro, non per fare della dietrologia, ma se fosse rimasto in Italia accettando varie wildcard, cosa avremmo detto? “Ah il solito italiano mammone, che rimane a casa coccolato dalla federazione, non crescerà mai, deve andare a farsi le ossa in Sudamerica!” O mi sbaglio?

Se è per quello sarei curioso di sapere quanta voce in capitolo ha GQ su ciò che deve fare, quanto riesce a imporre le sue decisioni e quanto spazio gli diano nel decidere. Sarebbe molto interessante capire se lo stanno assecondando o se veramente tutto parte dal suo staff.
Ora, io credo che se si guarda al ritmo Us.Open, Calì e Quito in 3 settimane, una cosa si comprende, senza sbagliare:
Quito era un obiettivo e ci tenevano. Ed era un obiettivo per fare punti e recuperarne molti che gli usciranno da qui a fine anno.
Si capisce che era un obiettivo, perché si è andati a Cali, nonostante una condizione fisica non buona. E in quelle condizioni ci vai soltanto se poi hai in programma un torneo ad altitudine ancora maggiore.
Si intuisce poi un’altra cosa: il circuito sudamericano (tornei Petrobras) sulla terra lo si deve fare e resta un obiettivo. Benissimo, evidentemente il suo staff ritiene che tutto vada bene così e non ci siano problemi di condizione come invece sembra (allora ci stiamo sbagliando tutti).
Terza cosa: la preparazione per il 2014 probabilmente parte dal sudamerica. Non prima, credo, di avergli dato almeno un mese di riposo e di svago.
Io vedo una cosa: tutti vogliono sapere cosa succederà dalla prossima settimana, i programmi dei tornei che disputerà ecc… però quasi nessuno ha provato a parlare apertamente di errori nella programmazione estiva. E di errori oggi se ne cominciano ad intravedere. E sai perché? perché anche tra gli utenti del forum sono molti quelli che non vogliono ammettere gli sbagli nelle valutazioni che hanno fatto fino a due mesi fa.

Ma quali sono le valutazioni che ha fatto lo staff di Quinzi?

106
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Hoila Seppi (Guest) 20-09-2013 18:45

Scritto da Koko

Scritto da Hoila Seppi
io credo che a questo punto della carriera sia piu´importante migliorare a livello tecnico e atletico piuttosto che andare ad avventurasi in posti esotici tipo Quinto o in Egitto a prendere qualche punto.
La classifica non e´importante visto che avendo vinto Wimbledon Junior, il ragazzo come Trevisan puo aspirare ad almeno 2 anni di wild card in giro per l´italia e quindi migliorare la classifca anche l´anno prossimo. Che senso ha fare viaggi allucinanti e giocare in condizioni ambientale dove non si gioca mai (altura) perdendo inoltre una settimana di allenamento sapendo che vi sono giocatori si di bassa classifica ma molto piu´allenati a giocare in altitudine.
Credo che sia meglio miliorare il giocatore a livello tecnico che raccimolare punti in Irak, Pakistan, Columbia, madagaskor o chi per sia.

Ti do ragione sulla non necessità del posto esotico per far punti facili e infatti ho criticato i tornei ripetuti in Egitto quando in Italia c’erano fior di 15k adatti a Quinzi.
Per il sudamerica ho una opinione un pò diversa nel senso che Quinzi ha un pò la sua base li con l’allenatore attuale Medica e la frequentazione di Tandil. Quello è dunque anche il suo playgroung quando non è in Italia. Quindi non lo vedrai sballottato in Asia o in Africa nei prossimi tornei ma girerà per luoghi d abbastanza consueti del sudamerica adattandosi sempre meglio alla loro estate e facendo come uno che gira per l’europa del sud in primavera. E’ una scelta che potrà rendere o meno ma non la vedo così irrazionale come l’Egitto turistico e poco formativo dei Safwat come spauracchi. Alla fine magari rimane li anche per la preparazione invernale usufruendo dell’estate australe per cui comunque va ad abbinare tornei e allenamento in loco.

be si in efetti e lúnica spiegazione logica. Grazie.

105
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Alessandro6.9 20-09-2013 18:13

Scritto da Cla
Io non capisco come si possa, seduti dietro a un pc, spiegare a un team di professionisti quale programmazione devono dare al loro assistito.
Io non ho le competenze, non so voi.
Inoltre ragioniamo spesso per deduzioni, senza conoscere i fatti.
Per esempio perchè Quinzi à andato a giocare in Colomnia e Ecuador sulla terra? Possibile che siano dei pazzi furiosi che mandano allo sbaraglio la piú grande promessa italiana degli ultimi decenni?
Non che non possano sbagliare, nè che non li si possa criticare, ma mi sembra che abbiamo pochi argomenti, se non sensazioni.
E’ ovvio che ci siano dei motivi di fondo piú che validi e ben ponderati.
Tra l’altro, non per fare della dietrologia, ma se fosse rimasto in Italia accettando varie wildcard, cosa avremmo detto? “Ah il solito italiano mammone, che rimane a casa coccolato dalla federazione, non crescerà mai, deve andare a farsi le ossa in Sudamerica!” O mi sbaglio?

Se è per quello sarei curioso di sapere quanta voce in capitolo ha GQ su ciò che deve fare, quanto riesce a imporre le sue decisioni e quanto spazio gli diano nel decidere. Sarebbe molto interessante capire se lo stanno assecondando o se veramente tutto parte dal suo staff.
Ora, io credo che se si guarda al ritmo Us.Open, Calì e Quito in 3 settimane, una cosa si comprende, senza sbagliare:
Quito era un obiettivo e ci tenevano. Ed era un obiettivo per fare punti e recuperarne molti che gli usciranno da qui a fine anno.
Si capisce che era un obiettivo, perché si è andati a Cali, nonostante una condizione fisica non buona. E in quelle condizioni ci vai soltanto se poi hai in programma un torneo ad altitudine ancora maggiore.
Si intuisce poi un’altra cosa: il circuito sudamericano (tornei Petrobras) sulla terra lo si deve fare e resta un obiettivo. Benissimo, evidentemente il suo staff ritiene che tutto vada bene così e non ci siano problemi di condizione come invece sembra (allora ci stiamo sbagliando tutti).
Terza cosa: la preparazione per il 2014 probabilmente parte dal sudamerica. Non prima, credo, di avergli dato almeno un mese di riposo e di svago.
Io vedo una cosa: tutti vogliono sapere cosa succederà dalla prossima settimana, i programmi dei tornei che disputerà ecc… però quasi nessuno ha provato a parlare apertamente di errori nella programmazione estiva. E di errori oggi se ne cominciano ad intravedere. E sai perché? perché anche tra gli utenti del forum sono molti quelli che non vogliono ammettere gli sbagli nelle valutazioni che hanno fatto fino a due mesi fa.

104
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
barra de boca 20-09-2013 18:12

@ Lucabigon (#943942)

lo so intendevo quello cmq un sali scendi verso la 20 esima poi fermarsi li per un pò e magari salire e poi riscendere ma non lo vedo top. massimo nei 10 ma proprio a tirare la cinghia

103
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Alessandro6.9 20-09-2013 17:52

Scritto da quinzi dellu porto
Forse a giocare dei challenger in centro-europa sul duro indoor non era meglio ? È stayo l’unico europeo a giocare a Quito

Si vabbeh… ciao…. spariamola sempre più grossa!!!
Non riesce a vincere una partita sulla terra e pensi che sia meglio andare indoor in europa?
Tecnicamente sa giocare servizio e dritto (minima condizione per avere qualche chanche di giocarsi una partita)?
Tecnicamente sa giocare di volo?
Perché se non sa giocare l’uno e l’altro l’indoor per lui è un tabù.
Senza contare che ci deve entrare nei tabelloni e le wc non gliele regalano, dovendo passare per le qualificazioni

Continuate tutti a parlare di challenger di qua, challenger di là, come se miracolosamente da una settimana all’altra possa vincere più di due partite in fila… e possa miracolosamente diventare quello che oggi ancora non è.
Bisogna prescindere da tutti i discorsi tecnici e avere soltanto fede per credere questo.
Ci vuole pazienza e l’umiltà di capire che bisogna riflettere e fare un passo indietro. Il rischio è lavorare il doppio dopo per recuperare anche psicologicamente il ragazzo e impiegare il triplo del tempo per la sua crescita.

102
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
quinzi dellu porto (Guest) 20-09-2013 17:10

Forse a giocare dei challenger in centro-europa sul duro indoor non era meglio ? È stayo l’unico europeo a giocare a Quito

101
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!