
Croft: “Djokovic ha perso fiducia e non ritrova la sua ‘winning formula’”


Mentre il tennis azzurro aspetta con ansia il rientro di Sinner a Roma e festeggia Arnaldi nei quarti a Madrid insieme a Musetti, nuovo fantastico top 10, il mondo internazionale della racchetta continua ad interrogarsi sul calo vistoso di Novak Djokovic. Dopo la sconfitta patita a Madrid da Arnaldi e la decisione di saltare il torneo di Roma, suo principale trampolino di lancio per preparare Roland Garros (con ben 6 titoli vinti al Foro Italico), ci si chiede con quali forze, forma a motivazione il serbo affronterà il torneo parigino, dove è necessario aver tantissima benzina per reggere le dure battaglie sul “rosso”. Certamente le quasi 38 candeline pesano nelle gambe del serbo, meno rapido in campo e sempre più in difficoltà nel recuperare le energie partita dopo partita. Nemmeno l’inserimento di Murray nel suo team sembra averlo rivitalizzato, tanto che nel 2025 gli unici momenti di splendore sono stati la bella vittoria contro Alcaraz agli Australian Open e la cavalcata a Miami, stoppato in finale dalla potenza di Mensik. Secondo l’ex tennista britannica Annabel Croft, da anni stimata commentatrice, Novak paga dazio per il tempo che passa ma soprattutto sembra aver perso la sua “winning formula”, quell’aura sugli avversari che gli consentiva in qualche modo di imporre la sua personalità e vincere.
“Sappiamo che il suo obiettivo principale è quello di aumentare il suo bottino di Slam, Novak vuole diventare il più grande tennista di sempre in termini di vittorie nei tornei del Grande Slam”, afferma Croft a Eurosport. “Ma sta diventando sempre più difficile, e in realtà, ho la sensazione che Novak sia un po’ apatico in campo. Non riesce a ritrovare la sua formula vincente. L’anno scorso non ha vinto un Major, il che è stato straordinario perché tutti e quattro i Major sono stati divisi tra Jannik Sinner e Carlos Alcarz e, guardando i suoi risultati, ha subito delle sconfitte inusuali contro giocatori di livello assai inferiore. È evidente che già dall’anno scorso abbia perso fiducia e l’ultima grande partita che credo abbia giocato è stata contro Alcaraz agli Australian Open lo scorso gennaio. Quella vittoria è stata assolutamente fenomenale, degna del suo valore”.
“Da allora non è più lo stesso. Non facile dire cosa stia succedendo, se ci siano distrazioni al di fuori del tennis o se semplicemente non sia contento, o se abbia perso fiducia. Probabilmente è un mix di tutto questo insieme alla fatica di tanti anni di carriera. Ma qualunque cosa stia succedendo, non sembra in gran forma, in vista del Roland Garros, non giocando nemmeno a Roma, come sarà preparato?”.
Croft ha continuato insinuando che Djokovic stia pagando anche il fatto che gli avversari ora lo credono vulnerabile dopo tante sconfitte a sorpresa e questo ha un peso non indifferente. “Tutto sembra molto, molto difficile e in salita, e credo che abbiamo menzionato la parola aura. Molti giocatori ora entrano in campo pensando: ‘Beh, ho una possibilità contro di lui, perché non sta giocando alla grande’. In passato, sarebbero stati in preda al panico chiedendosi se sarebbero riusciti a vincere qualche game, e ora invece sempre più giocatori di ranking inferiore iniziano a batterlo. Tutti sentano di avere una possibilità e questo rende le cose doppiamente difficili per lui.”
Alcuni commentatori non scartano la ipotesi che Djokovic scelga all’ultimo secondo di giocare Ginevra o Amburgo per disputare qualche match prima di Parigi, altri che si dirigerà presto nella capitale francese per intensificare i suoi allenamenti nelle condizioni del torneo. Una cosa è certa: se non giocherà nella settimana prima del secondo Slam stagionale, Djokovic arriverà a Roland Garros con solo due partite disputate su terra battuta, e due sconfitte (Tabilo e Arnaldi).
Marco Mazzoni
TAG: Novak Djokovic
@ il capitano (#4372588)
Comunque finché ha potuto li ha battuti tutti, Sinner, Mensik, Rune, Ruud, non parliamo Alcaraz che recentemente ha dominato non solo sul veloce agli AO ma anche sulla terra di Parigi olimpica…comunque tu la voglia girare, caro Capitano, Novak non ha lasciato niente per strada e dopo aver dominato sulla generazione di mezzo, mediamente già con 10 anni meno di lui, con un numero
incredibile di vittorie ha respinto 35enne gli assalti dei 20enni superandoli con autorità…e vedendo le capacità di Musetti su terra ho ulteriormente rivalutato e ancor più intensamente ammirato l’oro olimpico ottenuto su una superficie che non è la sua preferita. Ora leggo ipotesi complicate, congetture astruse, tanto affaticamento e affanno per non dire semplicemente che a 38 anni anche i campioni arrivano al capolinea tennistico per le inevitabili leggi di natura, è la “normale normalità” di cui ovviamente anche Novak si è dichiarato consapevole, pure scherzandoci sopra, perché adesso certo che perderà anche con meno titolati ma vorrà attingere alle ultime risorse, che magari, chissà, può sentire ancora come giacenti in qualche angolo recondito della sua testa e di cui potrebbe sorprendersi persino lui e divertirsi…del resto, che gli importa, ama il tennis e finché il fisico tiene gioca, fa benissimo, lo sile rimane, la classe è inestinguibile, il suo rovescio ha ancora sprazzi incantevoli, fa sempre notizia e con tanti giocatori non esattamente emozionanti in fondo lui, senza niente da perdere o conquistare, anima ancora il dibattito. Augh, ho detto!!
Sono proprio quei 38 anni il vero problema.
amen
Nole ora è un po’ come un vecchio leone:sa combattere ma le iene hanno preso coraggio e se prima gli stavano alla larga ora gli vanno sotto.
Probabilmente sono successe più cose, tecnicamente la palla non viaggia più finendo per essere alle corde in molti scambi;la tenuta atletica,dovendo faticare di più,si è ridotta;sono scemate le motivazioni,prima voleva la vittoria mentre ora l’orgoglio cerca di non accettare la sconfitta ma sa anche che ora rientra nell’ordine delle cose.
Ultimo,ma forse no: mancano Roger e Rafa,i suoi alter ego,quelli per cui si allenava ogni santo giorno.
I record sono suoi,la pensione è meritata.
La mia classifica personale, perché ognuno dice la sua, è che prima vengono gli slam, che fra l’altro da diversi anni sono le uniche occasioni in cui si gioca 3/5, poi le olimpiadi e poi i mille.
Non credo alla winning formula, credo di più ai 38 anni per spiegare il fatto che non è più il dominatore che era anche solo due anni fa.
Djokovic non è quello di prima ma se fisicamente sta bene questo potrebbe essere solo un enorme gattamortismo finale!
Guardando ultimamente i match di Djokovic la mia impressione è che il fisico c’entri poco e invece che la testa sia stata decisiva. Un vero e proprio crollo mentale. Il match con Arnaldi è pieno di indizi, ad esempio. Niente a che vedere con i fine carriera degli altri due, che avrebbero voluto ma non potevano più. Lui può ma la sua testa non vuole più. Questa deriva mentale ha probabilmente stupito lo stesso Djokovic
La sua winnning formula la trova a Wimbledon.
Perdendo ai primi turni e giocando pochi tornei rimane 5 nel ranking live. La concorrenza o i tanti aspiranti top ten ne devono mangiare ancora tanta di pastasciutta.
Tre sconfitte lo hanno segnato definitivamente:
Sinner che gli annulla 3 match point in coppa Davis.
E Alcaraz che gli toglie il sogno, per due anni consecutivi, di eguagliare le vittorie a Londra di Federer.
L’Oro Olimpico poteva essere il suo dolce epilogo, ma si è fatto ingolosire e ora sta facendo il finale di carriera inguardabile degli altri due alieni.
not gonna happen
ok, due anni, ma a quella età bastano 6 mesi per calare di brutto con le prestazioni. cosa che è successa. la testa non basta più, che è quello che gli ha permesso di vincere l’oro olimpico.
e quando cala la testa, cala anche tutto il resto, motivazioni comprese. e più c’è il calo, più è dura tornare quello di due anni fa, e più farà fatica a ritrovare motivazioni. devo continuare?
ma è assolutamente normale, è la legge della natura.
Parola di commentatrice. Andiamo bene. Continuare a presupporre un quasi quarantenne come se ne avesse 10 in meno ascrivendo le stese che prende al fatto che ha smarrito fiducia e la winnimg formula e non perché oramai non può essere più competitivo con la maggior parte degli avversari pur dovendo continuare a fare la scimmietta griffata per gli sponsor che lo obbligano a continuare la via crucis, facendogli accampare scuse su scuse sempre più imbarazzanti per giustificare le continue emorragie di risultati. A cosa gli sono serviti tutti questi anni di sfolgoranti vittorie se poi non si è nemmeno padroni di darci un taglio prima che la barca affondi per timore panico verso gli sponsor?
A questo punto non mi stupirebbe che saltasse anche il RG per puntare tutto sulla stagione sull’erba
Questo dove sta scritto?
Lo slam è una cosa e il titolo olimpico è ben altra cosa.
Sarebbe stato più corretto premettere che trattasi di una opinione squisitamente personale che io rispetto, ma che non tutti condividono e non a torto!
D’altro canto le aspirazioni di Novak Djokovic all’inizio del 2024 non si limitavano al solo titolo olimpico, così come quelle all’inizio dell’anno in corso restavano ancora molto ambiziose e soddisfatte a tutt’oggi solo parzialmente.
Comunque, nessuno può affermare con certezza assoluta che il campione serbo non vincerà il 25° slam, anche se io ci credo poco in tale suo exploit!
@ SlamdogMillionare (#4372578)
Ah ah ah …..occhio perché qualche infatuato pecorone qua dentro ci crede veramente
Ma chi cavolo è questa Annabel?
Per caso cuggina della bella Lara?
(*-*)
io penso che sia il caso di appendere definitivamente la racchetta al chiodo. Non ho mai condiviso questo trascinarsi di grandi campioni è piuttosto triste chiudere la carriera in questo modo, va fatto prima all’apice
Direi 2 anni fa, il 2023 di Nole e’ stato uno dei migliori! 3 slam e qualche 1000, e le Finals.
Su terra tra l’altro.
In ogni caso, mi sembra giusto aspettare Wimbledon per pronunciarsi.
I suoi obiettivi sono gli Slam. Vediamo come si presenterà ai prossimi due
È proprio una questione di aura, di timore reverenziale, ciò che ora hanno Sinner e Alcaraz.
è stanco di prendere sberle .. gliel’avrà ordinato il medico?
@ Fabio C. (#4372562)
Un oro olimpico vale uno slam in termini di prestigio…non un 1000!
Nole punta quest’anno solo a Wimbledon…e non lo dice. In effetti è l’unico slam fattibile per lui. La terra è troppo faticosa ormai e sul cemento outsoor/indoor la concorrenza dei giovani giovanotti è ormai spietata!!! Troppo rapidi e potenti e lui più di tanto non regge…
Al di là dell’età del grande Nole, possiamo dire che i vari Sinner, gli Alcaraz, i Mensik sono di tutt’altra pasta dai vari Medvedev, Zverev, Tsitsipas & Company. Lo stesso Goran Ivanisevic disse che Djokovic avrebbe vinto 30 slam, ma come si suol dire “mai fare i conti senza l’oste”, e di osterie ne sono state aperte diverse ultimamente. 😉
È vecchio, non è che non ha fiducia è che la macchina non va più.
È dal 2023 che lo dico, facendo presente dati e logica ed infatti a parte le olimpiadi non ha vinto più nulla, eppure c’era chi lo metteva al pari di Jannik ed Alcaraz.
Feci presente che un conto sono i picchi ed un conto è la continuità,feci presente che le sconfitte arrivarono da un’eterogeneità di giocatori, non top, eppure giungevano solo le cheerleaders di Novak ad insultare.
Ci sono utenti che dicono che Novak non ha vinto neanche un 250 l’anno scorso, si vede che vincere l’Olimpiade,unico Titolo che gli mancava,in Finale su Alcaraz non è nulla. Che ignoranza in questo Forum.
esatto, la questione è tutta qui. a 38 anni non si può pretendere che abbia le stesse prestazioni anche soltanto di 3-4 anni fa. è logico, è la natura, e c’è poco da fare.
innaturale è continuare a chiedersi perchè abbia dei cali di prestazione.
è tutta una tattica per destabilizzare Sinner per impedirgli di fare il grande slam e vincere più slam di lui
@ Pikario Furioso (#4372552)
…beh, è vero, neanche un 250, ma un oro alle olimpiadi forse, e dico forse, in una carriera come la sua (che probabilmente resterà unica per durata e qualità …) credo valga almeno come un 1000….
A 38 anni non si può chiedere l’impossibile.
Sarebbe stato piu’ corretto dire l’anno scorso non ha vinto neanche un ATP250. Non me ne vogliano i noleiani ma questa e’ la cruda verita’.