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Dal Foro Italico: Parlano Arnaldi (e la sua allergia), Napolitano, Gigante, Passaro, Cocciaretto (Video delle partite)

09/05/2024 22:38 6 commenti
Stefano Napolitano nella foto
Stefano Napolitano nella foto

Matteo Arnaldi: ITA “Non stavo benissimo oggi, quindi come il pubblico mi ha aiutato tanto, mi ha portato avanti da metà secondo set in poi. Gli devo tanto, senza di loro non credo che avrei vinto oggi. Questo torneo è molto speciale, è sempre stato speciale per me giocare qui a Roma, e oggi ancora di più rispetto a tutte le altre volte che ho giocato.
Allergia più che altro. Ieri è stata abbastanza forte, oggi un po’ meno. Più che altro non respiro benissimo e mi dà un po’ fastidio, ero abbastanza stanco dall’inizio. Non mi era mai successo, non avevo mai sofferto di questa cosa. Si tratta di una novità per me e ancora di più sono contento di come sono stato in campo, di averla portata a casa, perché era tutto nuovo e non era semplice. Sono molto contento da un lato di come ho giocato, e ora cercherò di recuperare i prossimi due giorni e spero di essere ancora più pronto“

Matteo Gigante: ITA “Ricordo tutti gli anni quando venivo qui a vedere le partite con mio nonno, e quell’abbraccio è per lui, mia madre e mia nonna che era a casa. E’ stato indescrivibile.
Sono stati giorni duri però li ho saputi gestire bene grazie al mio team – prosegue con il suo racconto il n.139 del mondo – Mi hanno tenuto a bada facendo le cose per bene e sono molto contento in primis per come ho gestito la partita e poi dopo la pioggia, dopo che ieri ero tornato in camera un po’ stanco: sono state davvero ore lunghe, ma non vedevo l’ora di giocarla questa partita fin da quando ho saputo di aver ricevuto la wild card.
Da quest’anno è come se avessi cambiato totalmente le cose: allenamenti, riposo, il mangiare. Sto diventando un professionista. Sono accadute tante cose in questi anni, tanti momenti di difficoltà, superiori a quelli belli. A Marrakech non sono stato bene negli scorsi giorni per via di un virus, avevo una tonsillite, sono stati giorni duri e solo chi mi è stato vicino come la mia famiglia e il mio team sa quello che ho passato. E’ una vittoria che non è solo mia ma di tutto il contesto che ho attorno.
Oggi ho pensato solo al punto successivo da giocare: è una cosa che quest’anno mi sta riuscendo molto bene e anche nei momenti di difficoltà riesco ad uscirne alla grande. La parola più importante che mi ha detto coach Molisano in questi giorni? Vivacità”.

Stefano Napolitano: ITA “Ricevere una wild card per le qualificazioni non era stata una delusione – sottolinea Stefano – ma è chiaro che quando vieni proiettato nel main draw ti senti una maggiore responsabilità addosso. Per questo sono felice di come ho giocato e di come mi sento. Soprattutto pensando a dove ero un anno fa: sono passati 12 mesi ma in mezzo ci sono state tante cose. Sono orgoglioso di poter riprendere il filo. Mi dispiace solo di non aver potuto giocare con Matteo, sarebbe stata una bella esperienza per me.
Non è un segreto che il mio staff, e in particolare Flavio Di Giorgio alla Magnitudo Training di Verona, sia una delle ragioni per cui sono ancora qui a giocare a tennis, nonostante tutte le difficoltà che ho avuto. Devo a questo team il fatto di potermi giocare questa seconda chance ad alto livello, visto che quando ho cominciato a lavorare con loro le mie condizioni erano decisamente peggiori.
Tecnicamente, per adesso faccio da solo. Da qualche giorno abbiamo chiuso la collaborazione con Giacomo Oradini, che è stato comunque molto importante nell’ultimo anno. Con Jack siamo anche amici, c’è stato un ottimo rapporto ma ho sentito la necessità di andare oltre. Ovviamente lo devo ringraziare perché è stato fondamentale nel percorso degli ultimi mesi, per farmi arrivare dove sono oggi. Sono anche consapevole di dover integrare il mio staff con una persona che mi dia una mano sotto l’aspetto tecnico, vedremo in futuro.
Un anno fa, anche solo per giocare le pre-qualificazioni avevo fatto di tutto. Ma onestamente, a Roma giocherei pure in un torneo di terza categoria, tanto è il fascino di questo luogo. Un anno fa ero iscritto a Monastir in un torneo Itf, ma sono realista: non basta un anno di tempo per riuscire a raggiungere e mantenere un livello da top 100. Si tratta di qualcosa che si deve stabilizzare nel tempo, soprattutto dopo quattro anni molto difficili. Questa di Roma la vedo come una bellissima parentesi ma il lavoro è ancora molto lungo e complesso.
Ognuno ha il suo percorso. Non voglio paragonare la mia storia con quella degli altri perché ognuno, se ha mollato, ha avuto il suo buon motivo per farlo. Non mi sento un sopravvissuto, mi sento uno che ha preso delle decisioni anche difficili a volte, cercando di mantenere viva la speranza di costruire qualcosa”.

Francesco Passaro: ITA “Magari fossero così tutte le settimane: mi sto godendo ogni singolo punto e ogni singolo momento di questo bellissimo torneo, e vivere quest’atmosfera per me è un qualcosa di incredibile. E’ un torneo ricco di emozioni, una montagna russa continua, diciamo che sta andando bene. Il pubblico è davvero caldo, il Pietrangeli è il mio campo preferito ed è stato un onore averci giocato e vinto una battaglia così.
Ho sognato a come battere nel primo game, non è stato semplice, c’era molta tensione: sapevo che la partita poteva finire subito o durare di più come è poi stato e sono contento di come ho gestito le emozioni e il palcoscenico che si era creato. Per me era una delle prime volte di fronte a tutto questo pubblico in un contesto così importante.
Una vittoria che deve “darmi molta consapevolezza dei miei mezzi che è la cosa che mi manca un po’ di più. Il mio team ha molta fiducia in me, sa cosa posso fare, mentre io prima di questo torneo non avevo chiaro fin dove potevo arrivare. E dovrà essere una consapevolezza da portare in campo in tutti gli allenamenti e nei prossimi tornei che non saranno al Foro Italico.
Oggi a livello mentale mi sento più maturo, ho ampliato il mio bagaglio di tattica: è stato un anno di esperienze, positive e negative, è stato importante, ho imparato tante piccole lezioni che oggi riverso in campo per essere più competitivo. Sto lavorando bene tutti i giorni e i risultati sono frutto di impegno e passione.
Non so bene fin dove posso arrivare e alle volte c’è la paura di non riuscire a raggiungere il mio obiettivo: loro (il mio team, ndr) mi supportano, mi aiutano nei momenti brutti, dopo qualche sconfitta contro giocatori di classifica più bassa dove tendo a buttarmi giù. Sono stati davvero fondamentali nel farmi credere nel percorso e nel lavoro quotidiano”.

Elisabetta Cocciareto: ITA “Ho iniziato molto fallosa. Lei è molto intelligente, varia molto: mi ha sorpreso con una palla corta sul primo punto. E poi ha continuato a farne parecchie, che su questi campi rendono tanto, e lei ha una buona mano. In questo periodo sta giocando davvero bene: l’ultima volta l’avevo incontrata a Guadalajara, un torneo che amo particolarmente perché è quello dove ho raggiunto la mia prima semifinale WTA, e lei sbagliava molto di più. Oggi sbagliava meno, correva tanto ed io ho dovuto giocare veramente bene per ribaltarla. Ieri sono stata un po’ fortunata con l’interruzione per la pioggia perché ho avuto il tempo di pensare a come giocare, di rilassarmi un po’ perché mi sentivo particolarmente tesa e credo che questo mi abbia aiutato a vincere.
Ho cercato di lottare su tutti i punti, giocando bene o giocando male non importava. Il mio allenatore ieri mi aveva ripreso soprattutto perché mi stavo tirando fuori dalla lotta. E lottare nel tennis è una cosa fondamentale soprattutto per me che sono normodotata (sorride). Quindi devo combattere e correre tanto: è per quello che sono fiera di quello che ho fatto oggi. Sicuramente è bellissimo vedere l’entusiasmo del pubblico: i risultati di Jannik, e prima di Berrettini e Fognini, e poi quelli di noi ragazze, di Jasmine, hanno fatto tanto. Mi sento fiera di fare parte di questo movimento perché a livelli diversi ognuno dà il suo contributo. E’ bello far emozionare il pubblico ed oggi sentivo che tifava, che era contento: nei momenti difficili questo mi ha aiutato tanto.
Alla fine della scorsa stagione ho avuto un problema alla spalla ed un virus che mi ha debilitata parecchio: in BJK Cup ho giocato in doppio solo grazie alla bravura dello staff medico. Poi ho avuto difficoltà a riprendermi anche perché oramai gioco solo contro avversarie fortissime e prima non mi capitava così spesso. Inoltre ho perso partite tiratissime, per esempio contro Potapova o con Garcia, ma questo fa parte del gioco”.
Sicuramente in generale devo alzare il mio livello perché il tennis sta diventando sempre più aggressivo: io sono una contrattaccante, non posso giocare come Sabalenka e quelle come lei ma so che devo comunque fare gioco e spingere sempre, perché adesso se accorcio un attimo le mie avversarie mi prendono subito il campo. Contro Garcia dovrò fare sicuramente quel che ho fatto nel secondo e nel terzo set quando l’ho affrontata l’ultima volta (primo turno WTA 125 di Rouen a metà aprile; ndr): essere aggressiva, e rispettare il mio piano di gioco. So che sarà una partita difficile ma non vedo l’ora di entrare in campo”.


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6 commenti

Annie (Guest) 10-05-2024 12:06

@ Annie (#4037888)

P.s. bravissimi anche Passaro, che ho visto a tratti ma che ha sfoggiato carattere, determinazione e ottimi vincenti, e Nardi nonché Napolitano intanto approdati ad un meritato secondo turno

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Annie (Guest) 10-05-2024 11:56

Ha detto bene Bertolucci: gli italiani a Roma o fanno molto bene o molto male, perché le troppe aspettative condizionano o positivamente o negativamente e quelli più emotivi o anche più noti spesso non ci guadagnano dal “giocare in casa”..per esempio un ragazzo che sinceramente non avevo mai visto giocare, Gigante, non avendo credo niente da perdere ha confezionato una bellissima partita, a scapito di Zeppieri che aspetto sempre al salto di qualità che purtroppo continua a non arrivare. Più trattenuti e soggetti a pressione invece Arnaldi (anche soggetto ad allegie stagionali) e
Sonego..il primo si è sciolto, per fortuna, giusto in tempo per vincere lo sprint finale (e comunque complimenti all’avversario, non mi è dispiaciuto per niente), Sonego troppo nervoso con un Lajovic che invece fa della calma e della concentrazione, oltre che di un tennis non potente ma sapientemente controllato e finalizzato, le sue doti vincenti.

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Igo 10-05-2024 07:51

Gigante colpito da tonsillite a Marrakesh? E ne è uscito da poco? Che sia lo stesso del Berretta? Complimenti al virus marocchino…

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Giallu (Guest) 10-05-2024 06:54

Bellissime e intelligenti parole di Betta

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Edoardo (Guest) 10-05-2024 01:46

Scritto da velenopuro
Per ora siamo a 8 al secondo turno
E per fortuna che qualcuno (manco mi ricordo il nick, un nesci..) aveva detto che oggi sarebbe stata una strage.
Qualcuno sa quale sia il record di ammessi al secondo turno?
Di qualsiasi nazione

Per noi totale di 13, 9 uomini e 4 donne al secondo turno. Mai successo, bravissimi!!!

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+1: Betafasan
velenopuro 09-05-2024 23:07

Per ora siamo a 8 al secondo turno
E per fortuna che qualcuno (manco mi ricordo il nick, un nesci..) aveva detto che oggi sarebbe stata una strage.

Qualcuno sa quale sia il record di ammessi al secondo turno?
Di qualsiasi nazione

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