
Tempesta di punti: la tournée nordamericana pronta a rivoluzionare la classifica ATP?


Inizia il periodo più incandescente della stagione ATP: poco più di un mese e mezzo in cui saranno in palio migliaia di punti nei tornei chiave della tournée nordamericana sul cemento. Washington, i due Masters 1000 di Canada e Cincinnati, e infine il grande appuntamento dello US Open: una sequenza di eventi che può cambiare completamente il volto della classifica mondiale, diventando fonte di enorme pressione per alcuni, ma anche occasione da sfruttare per chi cerca riscatto o sogna una scalata inattesa.
Un calendario da brividi e una classifica pronta a rivoluzionarsi
Sinner e Alcaraz partono da superfavoriti e, insieme, sono i grandi nomi su cui si concentrano attese e pronostici. Ma la storia insegna che proprio in questo periodo, quando la fatica si fa sentire anche tra i più forti, ci sono spesso sorprese e exploit inattesi: l’ecosistema ideale per chi ha meno da perdere e più da guadagnare. E guardando alla classifica ATP, il peso specifico dei punti da difendere è enorme: per qualcuno sarà un incubo, per altri l’occasione di un balzo.
Ecco quanti punti dovranno difendere i protagonisti della top 20 durante la tournée nordamericana di cemento:
1. 🇮🇹 Jannik Sinner: 3.200 punti
2. 🇪🇸 Carlos Alcaraz: 60 punti
3. 🇩🇪 Alexander Zverev: 1.000 punti
4. 🇺🇸 Taylor Fritz: 1.360 punti
5. 🇬🇧 Jack Draper: 1.010 punti
6. 🇷🇸 Novak Djokovic: 100 punti
7. 🇮🇹 Lorenzo Musetti: 150 punti
8. 🇺🇸 Ben Shelton: 550 punti
9. 🇩🇰 Holger Rune: 500 punti
10. 🇷🇺 Andrey Rublev: 1.150 punti
11. 🇺🇸 Frances Tiafoe: 1.710 punti
12. 🇳🇴 Casper Ruud: 310 punti
13. 🇦🇺 Álex de Miñaur: 400 punti
14. 🇷🇺 Daniil Medvedev: 420 punti
15. 🇺🇸 Tommy Paul: 260 punti
16. 🇷🇺 Karen Khachanov: 110 punti
17. 🇨🇿 Jakub Mensik: 216 punti
18. 🇮🇹 Flavio Cobolli: 605 punti
19. 🇦🇷 Francisco Cerúndolo: 310 punti
20. 🇧🇬 Grigor Dimitrov: 510 punti
Djokovic, Medvedev e il rischio-crollo dei big
La lotta per il numero uno sarà il leitmotiv di agosto, ma attenzione: il serbo Novak Djokovic è quello che, tra i top 20, ha meno punti da difendere e per questo motivo può guadagnare tanto – a patto che torni in forma e sfrutti la sua esperienza nei grandi tornei. Con buoni risultati a Canada e Cincinnati potrebbe risalire la classifica fino al top-4, posizione che lo proteggerebbe nei sorteggi dello US Open.
Anche Tommy Paul, Khachanov e Mensik possono approfittare di un periodo “leggero” per tentare la scalata: basta una semifinale o una finale in un torneo importante per stravolgere la propria stagione. Diverso il discorso per Daniil Medvedev, chiamato a difendere meno di 500 punti e determinato a rientrare tra i favoriti assoluti a New York.
Pericoli all’orizzonte invece per chi difende tanto:
Taylor Fritz, Andrey Rublev, Jack Draper e soprattutto Frances Tiafoe dovranno brillare in ogni appuntamento, pena un brusco arretramento in classifica e la perdita di posizioni preziose in vista della volata finale. In questo scenario, ogni partita conta e ogni punto potrebbe fare la differenza tra la conferma e il crollo.
Marco Rossi
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Ranking ATP
@ walden (#4441416)
Sono d’accordo con te ma un piccolo appunto: Alcaraz può fare bene anche sul cemento quando ci sono i più forti, l’anno scorso a Pechino e ad IW. Non conto Miami e Uso 2022 che pur se li ha vinti, nello slam Jannik doveva ancora esplodere ed in Florida, come hai scritto tu, non ha incontrato nessuno di forte.
@ zedarioz (#4441392)
Però aspetta. Io non parlerei di grandi progressi nella continuità, onestamente.
Dove sarebbero?
Da sempre i 3 mesi su terra ed erba sono nettamente il suo periodo preferito e quasi ogni anno ha fatto risultati simili.
Sono 3 anni che arriva in finale a Wimbledon e sono due anni che vince il Roland Garros. L’anno scorso ha avuto l’infortunio che lo ha fatto saltare Roma e lo ha fatto perdere a Madrid, non è una questione di continuità, quindi. E due anni fa ha comunque vinto Madrid e Barcellona, prima di perdere al Roland Garros in semifinale (per crampi, perché non era ancora totalmente formato fisicamente) e di vincere poi Wimbledon. Quest’anno alla fine ha vinto un torneo in più in quel periodo perché ha giocato di più ed era più in forma fisicamente. Ma si parla di un torneo.
Cos’è cambiato?
E’ cambiato che gli scorsi anni prima della fase su terra ha sempre vinto un 1000 sul cemento americano. Miami nel 2022 e Indian Wells nel 2023 e 2024. Quest’anno no, fino ad aprile la sua stagione era decisamente fallimentare.
Quindi anzi mi pare che quest’anno abbia avuto persino meno continuità.
Il periodo tra aprile e luglio non fa testo per lui. Non è quella la prova per i suoi progressi di continuità. Ma il resto dell’anno.
Lo vedremo adesso nei prossimi mesi se avrà fatto grandi progressi nella continuità e grandi progressi sul cemento.
Per adesso non è così e la sua carriera è decisamente sbilanciata tra cemento/indoor e terra/erba. 21 trofei vinti, solo 6 su cemento/indoor. 28 finali raggiunte in totale, ben 21 su terra/erba.
E’ un divario ancora molto grande, contando che la stagione sul cemento è nettamente la più lunga.
Così come è evidente che nella seconda parte di stagione cali parecchio. Solo 2 tornei su 21 li ha vinti dopo luglio (Pechino 2024 e US Open 2022). E nelle 28 finali totali se ne aggiunge solo 1 (Cincinnati 2023). Ok che ci sono più tornei fino a luglio, ma la proporzione non è di certo 2/21 o 3/28. Insomma, i progressi li vedremo quando invertirà la tendenza, ma secondo me non è scontato. Ci sono motivazioni fisiche, tennistiche e mentali parecchio evidenti e parecchio difficili da scardinare.
Il paragone con Sinner e il tipo di crescita che ha avuto lui non è più di tanto pertinente.
Sì ha 1.500 punti da recuperare, considerando che Carlitos ha costruito il vantaggio giocando per 6 mesi e mezzo (quasi 200 giorni) e Jannik per tre mesi in meno (cioè per 110 giorni, pressoché la metà).
Inoltre non possiamo considerare che Jannik ha dovuto passare alcune settimane per tornare focalizzato sulla modalità match.
Quindi, pur avendo giocato la metà di Carlitos, Jannik ha conquistato 6000 punti nel 2025, mentre Carlitos 7540… insomma, valutate voi.
Vincendo a Toronto, Cincinnati, USO e Pechino, anche se Carlitos negli stessi tornei fa sempre finale, Jannik colmerebbe quei 1500 punti e ne farebbe 70 in più. Ma non sono 1500 ma 1540 da colmare, gli resterebbero 30 in più a Jannik. Chi è che firma questo scenario? Ovviamente nel resto della stagione anche non vincendo più tornei deve fare comunque quantomeno gli stessi punti di Alcaraz.
La possibilità che si resti a lungo numero 1 vincendo meno Slams è un “caso di scuola”, nel senso che prevede il verificarsi di tali coincidenze che non è praticamente possibile. Nel caso specifico, Alcaraz quest’anno sul cemento ha vinto solo a Rotterdam perché non c’era Sinner, poi risultati modesti tranne IW. La stagione è stata lunga, l’hanno in cui ha vinto a FM mancavano i migliori, se analizziamo in generale i risultati in questo periodo non sono esaltanti. Se Sinner ripete la stagione dello scorso anno, anche nell’ipotesi di miglioramento da parte di Alcaraz, non c’è match.
No, perché i punti delle Finals vengono scalati la settimana prima.
Sinner riuscirà a difendere i suoi punti e ne farà altri in più, sicuro.
Grande ed unico Jannik
Perché Sinner sul cemento è quasi invincibile
Solo un infortunio può impedirgli di vincere
Vedremo Sinner è migliorato? Si…Alcaraz sembra più continuo? Si, morale dovremmo vedere una finale di stagione appassionata e bella per gli appassionati di tennis, poi a fine anno vedremo chi sarà ancora numero uno, da tifoso spero Sinner
Carlitos è già ad Ibiza fino a Natale.
Classifica attuale (e classifica live) togliendo i punti indicati nell’articolo:
1 (1). Sinner 8830
2 (2). Alcaraz 8540
3 (3). Zverev 5030
4 (6). Djokovic 4030
5 (4). Fritz 3675
6 (5). Draper 3640
7 (7). Musetti 3200
8 (8). Shelton 2780
9 (9). Rune 2750
10 (12). Ruud 2595
11 (13). de Minaur 2485
12 (16). Khachanov 2480
13 (15). Paul 2360
13 (17). Mensik 2230
15 (14). Medvedev 2210
16 (10). Rublev 2010
17 (19). Cerundolo 1925
18 (18). Cobolli 1755
19 (20). Dimitrov 1645
20 (11). Tiafoe 1230
Esatto.
Per completare: sconfitto primo turno a Cincinnati (10 punti) e secondo turno US OPEN (50 punti)
A 22 anni non puoi dare per scontato niente di Alcaraz.
Quest’anno ha fatto enormi progressi nella continuità. Dopo la parentesi negativa in america non ha più sbagliato un torneo. E fare 6 tornei ad alto livello consecutivi è un segno di grande continuità.
E’ la stessa cosa che dicevano di Sinner: sulla terra e sull’erba non ci sa giocare (e invece solo i ciechi non vedevano che aveva portato al quinto Alcaraz già l’anno scorso al RG in condizioni precarie, oppure che aveva perso a W solo perchè quel giorno stava malissimo, e quasi vinceva lo stesso contro Medvedev).
Io spero che Alcaraz sia in buone condizioni, forse l’unico dubbio è su Toronto perchè magari deve ancora metabolizzare la sconfitta.
Punti da difendere e nr.1 in classifica è l’ultimo dei pensieri di Jannik. Ora si va a caccia di slam.
Sono queste certezze assolute che mi lasciano perplesso. Come si fa ad essere così sicuri?
Soprattutto perché come andrà a finire dipende non solo da Sinner, non solo da Alcaraz, ma anche da quello che faranno i loro avversari, dai tabelloni dei tornei, dalla fortuna/sfortuna, dagli infortuni o dalle influenze…
Invece no: andrà così “certamente” ! Boh…
si però….tutti a parlare dei primi due. ma anche giustamente.
ma qualche considerazione andrebbe fatta anche per l’altro nostro top10, che quasi ci siamo dimenticati che esista.
la grossa incognita è la condizione fisica, detto questo, pochi punti da difendere, pochi pericoli da dietro, e chi è davanti ne difende tanti.
il nuovo musetti, anche come testa e atteggiamento, al netto della condizione fisica, può puntare alla top5.
Non è folle pensare che sinner possa vincere ny 2 dei 3 dei 4 1000 rimasti e le finals, sarebbero 6500 punti…. Tanto, tantissimo ma per niente impossibile… Non sarebbe male fare filotto dopo Wimbledon…. Canada Cincinnati ny
Forse non è chiaro, ma il fatto che Sinner difende circa 3100 punti in più di Alcaraz nella tournee nordamericana significa semplicemente che se Alcaraz e Sinner fanno gli stessi risultati, Sinner perde quei circa 3100 punti in classifica.
Poiché lui in classifica ha circa 3400 punti di vantaggio, gli basta fare gli stessi risultati di Alcaraz per conservare il primo posto.
Capiamo che se Sinner avesse perso la finale di Wimbledon il numero 1 lo perdeva quasi sicuramente perché non avrebbe avuto circa 3100 punti di vantaggio ma solo 1600 punti di vantaggio. Cioè con gli stessi risultati di Alcaraz si sarebbe trovato staccato in classifica di circa 1500 punti.
Quando io parlo di parità di risultati, si deve anche capire la seguente cosa: in caso di finali Alcaraz contro Sinner, Sinner sarà obbligato a vincere perché la differenza tra vincere e arrivare secondo è costituita da tanti punti.
Voglio chiarire: preoccuparsi nel caso deve intendersi come “occuparsi”, nel senso che a Sinner non interesserà il percorso di Alcaraz ma si occuperà solo dei suoi avversari, Carlos compreso se lo ritroverà in qualche finale…
La poltrona da #1 la può (più probabilmente) perdere solo il Divino ed invece difficilmente gliela può strappare lo spagnolo!
PS: voglio ricordare che nelle ultime 2 (anche 3?) stagioni il murciano è sempre finito infortunato, evidentemente il suo fisico non regge il peso di una intera stagione, non credete?
Se Carlos fa’ più di 3000 punti nella Giostra Nordamericana, gli asini voleranno, i Politici si pentiranno e i Preti si sposeranno, come Dalla aveva già previsto.
Il cemento è casa sua la vedo difficile che non faccia punti
Caro Antoniov, ti avevo preceduto scrivendo lo stessissimo concetto…
Appunto.
Non fece Montreal
A fine 2025 Sinner sarà secondo nella Race ma saldamente Numero 1 nella Classifica ATP con minimo 1000 punti di vantaggio e questo nel peggiore dei casi, più facile che ne abbia sui 2000 di punti in più visto che su cemento è nettamente superiore.
@ Giampi (#4441308)
E’ anche vero il contrario. Cioè che se Alcaraz nei prossimi 4 mesi fa 5000 punti minimo, su quei campi, su quelle superfici, dopo i 3 mesi che ha fatto tra terra ed erba, in questa fase della stagione, con Sinner presente, avrà fatto una cosa mai fatta in carriera. E in quello scenario vorrebbe dire che fisicamente avrebbe trasceso ogni limite, così come dal punto di vista mentale e di continuità.
A quel punto il numero 1 sarebbe inevitabile e gli si potrebbe solo dire bravo. Ma si deve essere consapevoli che in quel caso Alcaraz avrebbe fatto un qualcosa di straordinario e inimmaginabile persino per lui e i suoi standard. Mai avvicinato prima.
E’ un po’ difficile da immaginare, dopo aver visto la parte di stagione sul cemento nel 2025, dopo aver visto la seconda parte di stagione nel 2024, dopo aver visto la seconda parte di stagione nel 2023. Alcaraz non ha MAI fatto due finali ravvicinate sul cemento. Mai.
Qui per diventare numero 1 a fine anno deve farne anche 3-4 di finali ravvicinate. E non so nemmeno se basterebbero.
Su 21 tornei vinti, solo 5 ne ha vinti sul cemento. E 1 indoor. Nemmeno 1/3, per quella che è di gran lunga però la fase più lunga della stagione. Qui dovrebbe vincere almeno 3 tra US Open, 1000 e ATP Finals.
Ecco, stiamo parlando di questa cosa qui. Di un percorso che per lui significherebbe non solo migliorare quello che ha fatto lo scorso anno (sarebbe facilissimo), ma migliorarlo di 10-100 volte, come difficoltà. E come rivale chi ha?
Solo uno che sul cemento appare imbattibile o quasi ormai da 2 anni.
Ricordiamoci che tra indoor e cemento Sinner negli ultimi 10 grandi tornei a cui ha partecipato ne ha vinti 7, ha giocato una finale e negli altri 2 ha fatto una semifinale e un quarto di finale. E in questi due ultimi casi una volta ha perso praticamente perché ha giocato 2 partite in un giorno, venendo da una tonsillite. E nell’altro caso ha perso da Alcaraz a Indian Wells, l’unico torneo su cemento su cui si trova davvero bene lo spagnolo, ma che purtroppo per lui non è nella seconda parte di stagione. Ecco, Sinner su cemento è un cannibale. E consideriamo pure che quest’anno Sinner arriva a questa parte di stagione molto più riposato fisicamente e mentalmente degli altri, figuriamoci! Un filotto di vittorie (magari non tutte quelle che hai elencato, ma più che altro perché sarebbe difficile incastrarle nel calendario) quindi è molto molto molto probabile.
Quindi insomma, certamente non è impossibile vedere Alcaraz numero 1 a fine anno e dovremo vedere di torneo in torneo.
Ma nonostante il gap di 1500 punti la strada per Alcaraz è comunque in una salita ripidissima.
è inutile fare troppi conti e simulazioni. sarà il campo a parlare.
Mi accontenterei anche della sola vittoria allo US Open. Ma siamo tutti confidenti che Sinner sul cemento è forte, ha meno problemi e può giocare al risparmio.
Poi ripeto bisogna attendere ogni singola partita di ogni prossimo torneo.
ci sono troppe varibili.
Tuttavia se dovesse perdere il numero 1 per pochi punti purtroppo sarà l’ennesima botta di culo dello spagnolo che si ritroverebbe di nuovo numero 1 contro un sinner che non ha giocato 4 mille
ma perchè? ti sembra così strano? mi sembra che abbia ampiamente dimostrato che le capacità le abbia. soprattutto mentali. un torneo alla volta.
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Astenersi perditempo
I punti delle finals si scartano PRIMA delle finals
Guarda, se vince tre 1000 due 500, lo slam e le finals la rivalità con Alcaraz è bella che finita e ci si avvia ad un dominio alla Federer…
Anch’io non capisco questo pessimismo. Sarà che sono ancora sull’onda dell’entusiasmo post Wimbledon, ma sono molto fiduciosa e serena ora che si va sul cemento.
quindi:
tutti i tornei che hai citato li vince sinner.
può farlo? si.
sono 3100 punti in più dei 4400 fatti da alcaraz. ergo, gli recupera i 1500 punti di distacco, e gliene dà altrettanti. possibile? sinner ha tutte le capacità tennistiche e di testaper farlo.
ma è fantatennis. rimane da vedere e da fare un torneo alla volta, come se fossero i match point di djokovic nella prima davis vinta. uno alla volta.
Sinner deve fare 1600 punti più di Alcaraz da qui a fine anno, quindi la possibilità di chiudere al numero uno dipenderà prima di tutto da cosa farà Alcaraz.
Nel frattempo, numero uno e numero due sono funzionalmente la stessa cosa.
Voglio ricordare che c’è un falso mito per cui a fine anno Race e Atp coincidono.
Lo è al 95%, ma non per tutti.
Mi riferisco agli 8 giocatori che giocano le Finals, Finals i cui punti non finiscono nella Race.
Questo che significa?
Che potremmo ritrovarci a fine anno (prima delle Finals) Carlos davanti a Sinner nella Race ma ancora numero 2 del mondo in virtù della finals vinte da Jannik.
Ovviamente poi in base a quanto sarà il distacco dello spagnolo e cosa succederà alle Finals il sorpasso ci potrebbe comunque essere (anzi, diciamo che c’è almeno un 50% di possibilità per me) ma, insomma, il nostro potrebbe “resistere” fino alla fine al numero 1 del mondo anche da numero 2 finale della Race.
(non ho letto i commenti, magari qualcuno lo ha già detto)
Esempio:
semifinale Toronto : 400 punti
Semifinale Cincinnati : 400 punti
Finale US Open : 1300 punti
Finale Shanghai : 650 punti
Finale Bercy : 650 punti
Finale ATP Finals : 1000 punti
Se non sbaglio, anche se non vince un torneo può fare 4400 punti. E quindi diventare numero 1 dopo le Finals anche se per pochi punti
credo che si preoccuperà di più Alcaraz
Adesso non esageriamo. Anche solo Cincinnati, US Open, Shangai e Finals sono 5500 punti e ti sconto gli altri. Dove li fa Alcaraz 4000 punti?
Ma non è vero. Se non vince niente da qui a US Open compreso, ad Alcaraz bastano pochi punti per superarlo, già a New York.
In effetti dopo gli Us Open potrebbero essere molto vicini, se vanno entrambi abbastanza in fondo sia li che nei 2 1000….
Pero` come dico sempre, e` una classifica drogata….Se Alcaraz sara` NR 1 prima di Roma, allora sara` il vero NR 1…..altrimenti lo sara` solo Temporaneamente, perche` in 3 mesi perche` Jannik ha saltato 4 mille e 1 500 (credo…)….
Avevo rimosso…….ricordavo solo secondo turno US Open….beh la vedo dura davvero….a Jannik potrebbe non bastare vincere se lui va abbastanza avanti….
Boh, tutte queste pippe sui punti da difendere non le vedo io.
Una certa valenza il discorso potrebbe averlo un po’ per chi sta dal 3 in giù per assicurarsi una posizione nei primi 4, soprattutto in ottica tds USO, ma francamente non credo che Sinner ne faccia una malattia se proprio dovesse trovarsi al n.2, praticamente nulla cambierebbe nel seeding dei tornei. Ed in ogni caso lo vedo difficile. L’importante è arrivare agli appuntamenti di spicco nel migliore stato di forma.
@ Andreas Seppi (#4441204)
Ma perché, scusa?
Per rimanere numero 1 a fine stagione Sinner deve fare 1500 punti in più rispetto ad Alcaraz.
Sul cemento e indoor, ti sembra così difficile?
Sai quanti grandi tornei ha vinto Alcaraz nella seconda metà dell’anno IN CARRIERA? 1, solo lo US Open del 2022 (TRE anni fa).
Sai quanti punti fece due anni fa in tutta la seconda parte di stagione? 2200.
E’ evidente che il cemento e l’indoor siano le superfici in cui Alcaraz fatica di più.
E’ evidente che invece Sinner in questi tornei sia praticamente imbattile.
E’ evidente pure che Alcaraz in carriera abbia sempre fatto molta fatica nella seconda parte dell’anno.
Ed è evidente che Alcaraz, per un aspetto di natura mentale e proprio di tipo di gioco, fatichi a giocare 11 mesi allo stesso livello.
Alla luce di tutti questi fattori ti sembra così difficile che Sinner rimanga numero 1 a fine anno? Ti sembra assurdo che faccia 1500 punti in più? Sul serio?
Certamente farà più punti rispetto allo scorso anno, questo me lo aspetto. Certamente non ci sarà un divario imbarazzante ed enorme di 5000 punti tra i due in questi ultimi mesi, come lo scorso anno. Certamente non è nemmeno impossibile che Alcaraz lo superi e sarà una gara combattuta. Certamente magari Alcaraz non ripeterà nemmeno il deludentissimo rendimento sul cemento di inizio 2025.
Ma 1500 punti in più in questi tornei è proprio il minimo minimo che mi aspetto da Sinner rispetto ad Alcaraz. Ma davvero il minimo, nello scenario proprio più negativo immaginabile e possibile.
Contrariamente a quanto affermato dai più, per Jannik non è sufficiente ripetere l’incredibile finale dello scorso anno per essere certo del n.1. Matematicamente parlando, Alcaraz potrebbe conquistare la vetta del ranking anche con una serie di piazzamenti dietro Sinner e qualche vittoria nei tornei di non primissimo piano.
.
È vero.
e invece per assurdo può ancora migliorare. l’anno scorso ha fatto quei 6 tornei, ma ha saltato vienna e bercy. se ha lavorato fisicamente bene come dice nulla gli vieta di vincere anche quelli, tra l’altro indoor sul duro, la sua preferita. difficil, ma può migliorare.
Ecco migliorare è difficile, due master 1000, una finale 500, uno slam e la vittoria alle Finals su sei tornei mi pare difficile da migliorare..se conferma il finale di stagione del 2024 sarebbe fantastico…e se lo conferma rimane n.1 qualunque cosa faccia Alcaraz…
Secondo me la top 20 a fine anno potrebbe essere molto diversa da quella attuale. Ci sono molti giocatori che devono difendere praticamente tutto il loro patrimonio di punti nei prossimi 4 mesi, e gente che invece nelle ultime settimane ha fatto bene e da qui a fine stagione non difende praticamente nulla.
@ Max (#4441229)
A Toronto non ha partecipato, a Cincinnati subito fuori (10 punti), a US Open 2.do turno (50 punti)
Lo scorso anno non ha giocato in Canada per recuperare dalle olimpiadi, a cincinnati ha perso agli ottavi da monfils e agli us open al secondo turno da van de Zandschulp.
Io invece credo che, quando si incroceranno, sarà più lo spagnolo a preoccuparsi che non l’italiano 🙂
@ Max (#4441229)
Saltato Canada, uscito subito a Cincinnati (contro Monfils) e al secondo agli Us Open (contro VdZ). Era cotto fisicamente e soprattutto mentalmente dopo Wimbledon + Olimpiadi
Cioe` fatemi capire….Alcarz ha fatto 60 punti tra US Open e i 2 Master mille che lo precedono??? Come e` possibile? Ha perso sempre al primo turno? Non mi sembra
Quindi siccome adesso Sinner ha 3430 punti di vantaggio su Alcaraz e nel “pacchetto” Canada – Cincinnati – USO ne scala 3200-60 = 3140 in più del rivale, se lo Spagnolo in questo pacchetto ne fa 300 in più del nostro, diventa il numero 1 dopo New York.
Spero ovviamente di no, anzi sulla carta il trittico dovrebbe portare il nostro a ridurre la distanza nella race. Peró meglio essere mentalmente pronti a tutto
Se Sinner conferma più o meno i punti dello scorso anno, non ha problemi a chiudere in testa il 2025.
Direi che è la cosa più probabile
… Ma è più probabile il contrario.
Non capisco questo maniavantismo, magari lo fate per mantenere il profilo basso e nn gufare indirettamente Jannik, cmq per me rimane primo agevolmente, rivincerà US Open e Atp Finals, alla fine di Wimbledon lui era bello fresco mentre il murciano bello cotto e depresso, ora arriva il cemento e Jan farà quello che ha fatto Alky sulla terra, inoltre per alcuni, lasciate perdere calcoli e matematica…nn fa per voi
Credo che Sinner si preoccuperà di Alcaraz solo nel momento in cui se lo troverà dall’altra parte del campo!
Secondo me la cosa più probabile è che Sinner perda la prima posizione prima delle Finals e lo riconquisti subito dopo. Se dovesse proprio andare male, lo riprenderà ad inizio 2026, dove ha una sfilza di tornei senza punti.
In realtà dipenderà molto da Alcaraz non sempre brillantissimo in questa fase della stagione, Jannik alla fine credo si avvicinerà molto ai punti fatti l’anno scorso….staremo a vedere
Continuo a leggere commenti pieni di “angoscia” … Oddio, Sinner ha una montagna di punti da difendere… Oddio, Sinner deve recuperare circa 1500 punti da Alcaraz … Io sinceramente mi diverto. Ma se anche i sassi hanno visto come e quanto è migliorato su ogni superficie e in ogni condizione, se anche i sassi hanno capito che è legittimamente e decisamente il numero 1 assoluto, con una tonnellata di punti sopra il vero numero 2, perché mai si dovrebbe temere che , ora che ulteriormente migliorato, non riesca a ripetere o persino migliorare quanto fatto un anno fa??
A questo punto bisogna smettere di guardare la classifica ma solo la race…ci sono più o meno sette tornei, Alcaraz è avanti di 1.500 punti e chi farà meglio tra i due sarà n.1 a fine anno..la mia previsione è, Alcaraz sarà n.1 dopo gli US open e Sinner a fine stagione…
Ci riuscirà tranquillamente.
Salvo il crollo di fine anno per Alcaraz ( come anno scorso) temo che Jannik perderà la n.1
Da adesso fino alle finals Sinner deve recuperare 1500 punti su Alcaraz
Al di là della lotta tra Sinner e Alcaraz, anche sotto c’è una bella lotta per aggiudicarsi la qualificazione alle Finals, sarà molto interessante vedere cosa succede.
Penso sia difficile per JS chiudere numero 1 quest’anno, nonostante i tornei indoor siano quelli che in assoluto sono più adatti a lui, visto che CA l’anno scorso ha fatto pochi punti (salvo però che non abbia la solita “crisi fisica”: in realtà CA è ancora molto giovane, dovendosi ancora formare, quindi di solito paga fisicamente la seconda parte della stagione, specie se va molto avanti a New York… non so se già da quest’anno possa rendere al top per 10 mesi filati: forse ci vorranno ancora 1/2 anni per questo).
Detto questo, il numero 1, per la storia del tennis, è si molto importante, ma non così tanto come si potrebbe pensare…
Esempio: se per qualche stramba situazione A resta per tot anni di fila n.1 vincendo in tutto 10 slam e B invece resta per per lo stesso periodo n.2 vincendo però 20 slam, B nella storia del tennis è più forte di A.
In conclusione: il numero 1 è molto importante perchè di solito chi lo deteniene è quello che alla fine vince più slam degli altri, ma, se per qualsiasi motivo non fosse così, perde importanza: forse l’avrà per gli sponsor che pagano un bonus a fine anno per il n.1, ma la storia del tennis la fanno le vittorie slam…
Altrimenti il palmares nel tennis non esisterebbe e si direbbe: “eh chi resta n.1 per più tempo è il GOAT, è molto meglio fare tante finali slam e perderle tutte per accumulare punti anzichè riuscire a vincerne alcuni ma poi perdere punti nel resto del tour ATP…”.
Sono convinto che Sinner baratterebbe volentieri la perdita momentanea del n. 1 in cambio della vittoria allo US OPEN.
In realtà se mantiene il suo livello standard sul cemento, probabilmente continuerà ad avere un vantaggio di sicurezza sullo spagnolo. Difficile immaginare sinner uscire prima della finale in tutti e due i master 1000.
Secondo me è favorito netto a Toronto mentre a Cincinnati ascolterà il suo corpo e vedrà se è il caso di spingere a tutta in vista dello US Open o prenderlo come un allenamento in vista dello slam.
Di fatto partono alla pari i due fenomeni. Jannik dovrà praticamente finire sempre davanti a Carlitos…
La buona notizia è che dopo Nole quello che difende meno punti è Musetti…
Ovviamente si tifa anche per Musetti, che se non si fosse infortunato al RG sono certo avrebbe raggiunto almeno le semi con Alcaraz a Wimbledon (aveva un tabellone comodo e Fritz già lo aveva battuto l’anno scorso)… è un po’ la curiosità di tutti: riuscirà finalmente Lorenzo ad adattarsi anche al cemento, dove deve essere più aggressivo e non può certo giocare come su terra?
Sapevo che nel 2024 Alcaraz aveva avuto una tournée disastrosa, ma che fosse addirittura quello con meno punti da difendere in Top20 non me lo aspettavo proprio.
Sinner ha un leggero vantaggio in termini di freschezza per via dei 3 mesi di sospensione, ma a questo punto non credo faccia così tanta differenza. Difendere 3.200 punti sarà improbo pure sull’amato cemento.
Sarà importante razionare le energie per non arrivare a New York scarichi.
Sicuramente Alcaraz riducerá il gap in classifica, ma Sinner sul cemento è il favorito… dopo Wimbledon sono certo che il numero 1 del ranking si deciderà a Torino, alle atp finals, prima resterà in vetta Jannik