
Musetti, eliminato a Madrid ma soddisfatto: “Ho giocato meglio che a Montecarlo”


Lorenzo Musetti esce a testa alta dal Mutua Madrid Open 2025, battuto in semifinale da Jack Draper con il punteggio di 6-3, 7-6. Nonostante la sconfitta, il tennista italiano ha offerto riflessioni positive sul suo percorso, evidenziando i progressi nel suo gioco e nella sua mentalità.
“Questa settimana credo di aver giocato un tennis migliore rispetto a Montecarlo,” ha dichiarato Musetti in conferenza stampa. “Lì è stato tutto molto bello, ma sono stato una montagna russa. Il livello di questa partita è stato molto alto, con molti punti conclusi da vincenti. È stata una prestazione molto solida da parte di entrambi.”
Il carrarino ha analizzato la partita contro Draper con grande lucidità: “Ho avuto opportunità nel secondo set per brekkare il suo servizio e ho cercato di guidare maggiormente il gioco in quel momento, credo di essere stato molto vicino. Comunque penso che Jack sia in questo momento, se non il miglior giocatore del mondo, uno dei migliori.”
Particolarmente interessante l’analisi che Musetti ha fatto sulla crescita della sua mentalità: “Sto giocando lo stesso tennis di sempre, ma con più fiducia e con più chiarezza sulle cose che devo fare in campo. Ho una mentalità diversa rispetto a prima. Qualche anno fa, questa partita sarebbe potuta finire 6-3, 6-2 perché non avrei lottato fino all’ultimo punto e sarei crollato molto dopo il primo set.”
Interrogato sugli aspetti più impressionanti del gioco di Draper, Musetti ha risposto: “È un giocatore molto completo, è ciò che più mi impressiona di lui. Mi colpisce anche come si difende da fondo campo nonostante la sua altezza. È molto alto e può servire molto bene, cosa che diventa particolarmente difficile per un giocatore con rovescio a una mano, perché ti apre l’angolo.”
La stagione sulla terra battuta di Musetti prosegue con ottimi risultati: dopo la finale a Monte Carlo e la semifinale a Madrid, il tennista italiano si prepara ora per gli Internazionali di Roma, torneo di casa, prima del Roland Garros che concluderà questa fase del calendario.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Lorenzo Musetti, Masters 1000 Madrid, Masters 1000 Madrid 2025
Sporadico.. esci dal corpo di Walden!!!
Caro Marmas, non so se questa risposta verrà letta da qualcuno, perchè siamo al giorno dopo, ieri sera dopo un paio di commenti, me ne sono andato a dormire da quanto ero incazzato. Non sono affatto d’accordo sul fatto che Draper ha asvuto un calo, dopo non essere riuscito a fare il break sull’11 era cotto, ha certo puntato solo su i suoi turni, di battuta, rischiando di perderli due volte perchè non riusciva a mettere una prima, perchè cercava ossessivamente il punto su battuta, Musetti, avrebbe potuto due volte, sul 43 (dove ha anche avuto la pb con la seconda giocata, come è il suo solito, senza un minimo di aggressività) e sul 65, quando era 1530, con di nuovo solo seconde del britannico. Il suo linguaggio del coprpo dopo la vittoria era di uno incrdulo di averla portata a casa.
Musetti da tre anni vince con i numeri 1 2 o 3, ma perde contro il 90 10 o 150. Se avesse perso con Bu non sarebbe stato particolarmente strano. Non ritengo un decisivo passo in avanti che abbia vinto, anche se ne riconosco l’importanza. Ieri mi sono preso, per la prima volta da anni un mucchio di pollici versi per aver scritto che Darderi potrebbe superarlo con il numero di tornei vinti. Non ho detto nulla di offensivo, al momento sono due pari. Certo, è una provocazione, ma significa che, in quasi tre anni, Musetti, pur disputando numerose finali (l’ultima a Montecarlo) non è mai riuscito a vincerne una. Non per la testa, non perchè risponde dai teloni, non perchè gioca il rovescio ad una mano, ma perchè gli mancano alcuni strumenti, di cui solo i campioni dispongono, che permettono di modificare il corso di una partita. Un tempo succedeva con tutti, ora con pochi. Ma sempre di mancanze si tratta.
E dagli subito con le sentenze sui pareri altrui. Ho riportato le esatte parole di Piatti e parto dal presupposto che se siamo qui a scrivere su Live Tennis siamo tutti sulla stessa barca di commentatori da divano e non dovremmo pensare di essere superiori a professionisti addetti ai lavori. Pazienza. In questo topic già ho letto abbastanza liti fra utenti che commentano.
Max non ha capito il piglio con cui l’ho criticato in risposta all’utente Sander che va in cerca di farfalle o forse non ha seguito la chat.
Poi è tutto relativo , è stata scritta in riferimento al ranking che detiene , non è assoluta, poi sì sono molto severo nei confronti di chi apprezzo.
Ahahahah, hai ragione quando dici “vi da fastidio quello che dicono persone che la pensano diversamente da voi sparando minchiate a raffica…”
È vero, avete scritto un poema farcito di “minchiate a raffica ” noi qui le chiamiamo semplicemente “un cavagno di belinate ” è più carino.
Io non devo accondiscendere nessuno.Quando preparavo i pattini da competizione ed un appassionato mi chiedeva come facevo ok,se arrivava quello del “così non vanno montati perché io avevo quelli che mettevo sotto le scarpe (i Gioca per intenderci)”all’ennesima osservazione lo invitavo a farsi da parte. Idem quando preparavo le racchette: chiedere è lecito,confrontarsi pure ma se uno ignorante (che non sa,ma neppure ci mette del buon senso) prende in esame il coach di un top 10 e gli attribuisce l’incapacità di non comportarsi professionalmente diversamente da un torneo under 12 io non rispetto nulla.Tratto il soggetto che scrive fregnacce alla stregua dell’incompetente di turno che in nome del diritto di parola pretende d’essere almeno in parte dalla parte della ragione.
E non basta avere magari giocato qualche volta,bisogna avere la sensibilità in certi ambiti.Ho vissuto con atleti top,ho assorbito,ero con un tecnico della nazionale che mi spiegò perché una nostra promessa non era tale come la si dipingeva,ho visto persone capaci dare input giusti e sbagliati,ho commesso errori casalinghi da padre e coach raccogliendo però la soddisfazione di due ragazze che gareggiano nei college usa,prima in nazionale under ed ora probabilmente in un campionato professionistico.
Ho “ascoltato” ,chiesto e mi sono misurato con chi ne sapeva ma MAI farei affermazioni perché ho ancora il senso del ridicolo.
Non devo essere una bella personcina ma devo essere serio nel mio lavoro e nel mio quotidiano.
Se cerchi chi ti dà ragione qualcuno magari lo trovi, fin’ora benissimo non ti è andata .
E qui chiudo,ho perso tempo ed il mio è prezioso e lo tengo per gli amici e qui ne ho trovati.
Come si chiama la patologia du quando uno fa la vittima ed è lui ad attaccare per primo? Mi sembra “passivo-aggressivo” o no?
Ma perché vi fissate tutti sul rovescio al volo? Per lui la difficoltà di quel colpo non dico sia irrisoria ma certamente non troppo alta. Palleggiando, ovvero decontratto, non ne sbaglierebbe uno neanche a farlo apposta. I lob al volo di controbalzo sistematicamente a un dito dalla riga, o il passante in corsa strettissimi fatto mi pare a DeMinaur, secondo me avevano un tass di difficoltà superiore.
Premetto che non ho visto l’intervista a Piatti, però tu hai scritto che lui ha dichiarato che “Musetti aveva un livello alto e doveva essere avviato subito ai tornei ATP”. Se ha dichiarato una cosa del genere ha detto un’inesattezza. Se invece Piatti ha fatto un discorso generale e non si riferiva a Musetti, allora l’inesattezza l’hai scritta tu.
@ Pier no guest (#4374688)
Spiegazione perfetta, poi vedi che vengono fuori gli altarini?
Mai presa una racchetta in mano: detto tutto 🙂
Oh, io sono ad un livello appena sopra, tennista della domenica in giovane età e raccattapalle da bimbo, ma almeno qualche lezione l’ho presa e la racchetta la so tenere in mano 😛
@ Il cubo di Bublik (#4374678)
Era un troll con quel nick che si spacciava per Maestro 🙂
E ogni giorno riappare con nick nuovi
“Il soggetto ignorante come pochi”….complimenti, devi essere una bella personcina che va oltre il fatto di non rispettare le idee diverse dalle proprie…..
I contenuti che hai dato non vanno nel dettaglio, sono generici e poco approfonditi. Denotano poca dimestichezza nell’ambito psicologia ma tanta spocchia dall’altro lato. Ho dato degli spunti, non pretendo di avere ragione ma sono spunti e dovrebbero essere rispettati. Ma qui ormai sono arrivati gli ultras del tennis che non ammettono repliche. Non puoi evidenziare spunti critici perchè non sono tollerati. Brutta bestia il narcisismo e la prepotenza…..
Caro Marco è come l’altro,quello che non ha mai preso in mano la racchetta.
Scorrendo i commenti mi era caduto l’occhio su quello ma soprattutto su un numero (12) tra le parole ovvero la frase,ben distinta,in cui diceva che Tartarini pensa di essere ancora ad un torneo u.12.
Il soggetto , ignorante come pochi,non ha ancora compre che NEL campo un coach ti dice sempre le solite cose,in pochi secondi che diavolo dovrebbe dire? Che sia un Under o un campione “va bene,guarda la palla,entra sulla seconda,non importa se sbagli,bravo lui,forza forza,dai questo, facciamo il primo punto,stai lì” ecc ecc ecc. Tutti messaggi che l’assistito sa già e se li aspetta a conferma così come uno sguardo.Il coach di Medvedev,dopo gli insulti,continuava uguale,non ribatteva (al limite se ne andava) ed a Daniil dopo anni va bene così.
Ultimo aspetto: ma ci rendiamo conto che il grosso del lavoro il coach lo fa alle 8.00 del mattino, quando iniziano gli allenamenti? Durante la partita incide zero,ripete slogan come sempre,il vero lavoro nelle sessioni,negli esercizi,nelle analisi tattiche e pure tecniche.
Calatrava? Ora: capisco che il tennis di Musetti sia altamente estetico, ma cosa se ne fa di un’archistar?
Anche tu sei quello che capisci domani….guarda che sono anch’io genovese…. ve la cantate e ve la suonate, vi da fastidio quello che dicono persone che la pensano diversamente da voi sparando minchiate a raffica….parlando nel tuo caso di razzismo. Sono razzista di me stesso sencondo te? Sono un’autorazzista? Ma va a ciapa di rat fenomeno. Tanti a gettare fango ma ad argomentare non ce la fanno.
Pensa che è tanto banale da usare (a sproposito peraltro) la parola radical-chic che ormai usano tutti quelli che vanno in difficoltà nelle discussioni 😎
#Breaking news#
***ultimora*** (Reuters)
Strappo tra Lorenzo Musetti e il suo coach Simone Tartarini.
Il tennista carrarino ha annunciato di essersi affidato, in previsione di Roland Garros e Wimbledon, al maestro federale Calatrava che assumerà il ruolo di head coach, con conseguente ridimensionamento dello storico coach Tartarini – seguiranno approfondimenti-.
Le ho risposto a tutto ciò che voleva, basta leggere.
Criticare un coach con gestione psico-tattica errata è fuffa.
Come dire viva la pace nel mondo.
Se si vuole criticare un coach si deve entrare nei dettagli e sicuramente parlare di queste cose astratte è perché non si ha idea di cosa c’è dietro la gestione di un giocatore che comunque ad alti livelli è sempre affiancato da uno staff multicisciplinare, a chiamata o contratto, palesata o meno.
Sicuramente escono o più velocemente le stronzate che dici e quelli che produci al mattino…
@ Kenobi (#4374548)
certo che a leggere il tuo commento il servizio è tutto da correggere. non vale la top-10, ma non è poi così male. Il problema di fondo è che si dimentica che è Musetti il datore di lavoro di Tartarini e non viceversa, è Musetti che decide se affiancargli o meno qualcuno, non viceversa, e soprattutto Musetti ha i suoi difetti caratteriali ma non è una persona emotivamente debole o instabile… poi certo sarebbe bello vedere un Ivanisevic o un Becker nel suo team, ma non è affatto scontato che funzionerebbe