Djokovic non si sente all’ultimo ballo: “Voglio giocare ancora per anni, Wimbledon è la mia chance migliore”
28/06/2025 19:12 
9 commenti
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Novak Djokovic classe 1987, foto getty images
Novak Djokovic si presenta al via di Wimbledon 2025 con il solito carisma e con la consapevolezza di non essere più, almeno sulla carta, il favorito principale per il titolo. Ma nessuno, tra avversari e addetti ai lavori, si azzarda davvero a escludere il serbo dalla corsa al trofeo. Le sue parole nel Media Day del torneo londinese hanno confermato il suo spirito competitivo e la determinazione a restare protagonista.
“Non so se sarà il mio ultimo ballo, il mio desiderio è giocare ancora per anni”
Djokovic, numero 5 del mondo, ha risposto alle domande su un possibile ritiro con la sincerità che lo contraddistingue: “Non sono sicuro che sia il mio ‘ultimo ballo’. Il mio desiderio è giocare ancora diversi anni. Mi piacerebbe essere in salute fisicamente e restare mentalmente motivato per continuare a giocare ad alto livello. Questo è l’obiettivo, ma a questo punto della carriera non si può mai sapere davvero cosa accadrà. Devo ammettere che Wimbledon potrebbe essere la mia migliore occasione, per i risultati che ho avuto qui e per come mi sento in campo.”
Wimbledon, il giardino di Nole
“Negli ultimi sei anni sono sempre arrivato in finale qui,” ha ricordato Djokovic. “Forse Wimbledon è stato lo Slam più costante per me nell’ultimo decennio. Quando vengo qui, mi sento sempre ispirato a giocare il mio miglior tennis. C’è un’atmosfera speciale, fatta di tradizione e di storia, che ogni volta mi colpisce. Entrare nel club è impressionante, si percepisce tutto il fascino di questa manifestazione.”
Motivazione e obiettivi: meno ranking, più Slam
Il serbo ha ammesso che oggi il ranking conta meno: “Ora è leggermente diverso per me: non inseguo più la classifica, ma punto a esprimere il miglior tennis nei tornei dello Slam e a vincerli. Questo non è cambiato. Certo, il mio livello negli ultimi mesi è stato più altalenante rispetto al passato, ma nei tornei più importanti resto competitivo. La costanza che ho avuto negli Slam rimane una delle mie forze.”
Sul momento attuale
“Fisicamente sto bene e anche il tennis c’è, per quanto visto in allenamento. Ho giocato alcune delle ultime partite a livelli molto alti, e questo mi dà ulteriore motivazione. Sulla terra battuta, forse, oggi ho meno possibilità; sull’erba, invece, credo di potermi ancora esprimere ai massimi livelli.”
Djokovic non vuole sentir parlare di “ultimo ballo” e guarda con fiducia al futuro: a Wimbledon ancora una volta sarà uno dei più attesi, pronto a dimostrare – se mai ce ne fosse bisogno – che la leggenda continua.
Marco Rossi
TAG: Novak Djokovic, Wimbledon, Wimbledon 2025
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Certamente è tra i favoriti anche qs anno, sicuramente in percentuale inferiore rispetto ad Alcaraz o Sinner ed aggiungo Bublik come mina vacante,ma purtroppo causa fisica e competitor forti come non mai ogni anno che passa sarà sempre più difficile, dove trovi la motivazione non saprei ma lo ammiro molto anche per qs, oltre che come giocatore ovviamente
@ Annie3 (#4423371)
Brava. Solo perle. Come sempre, del resto
Soprattutto se Sinner non aggiunge geometrie nuove e aggiungo il dritto in corsa fuori campo, suo tallone d’ Achille, dove spesso perde il punto perchè ormai è matematico che incrocia quasi sempre e il suo avversario tranquillamente lo aspetta per fare quello che lui non fa quasi mai…il LUNGOLINEA…oppure alleggerire alzando la palla. Alcaraz, Musetti e molti altri del circuito insegnano
Il grande Nole è sicuramente uno dei favoriti, nessuna meraviglia se raggiungesse la finale.
@ tinapica (#4423293)
Altro che “voli pindarici”!! Qui c’è la scienza, la matematica, ti sarai munito di calcolatrice per conteggiare minuziosamente i numeri di tornei che Novak dovrebbe ancora aggiungere al suo palmares per raggiungere chi avrà magari un torneo più di lui ma impallidisce rispetto al numero totale dei tornei che contano…e niente, sei recidivo, appena Novak apre bocca per metterci, bontà sua, a parte delle sue peraltro sempre lodevoli e coraggiose intenzioni, bisogna dare una soggettiva interpretazione, enunciazione dei pro e contro e un’arida quantificazione numerica…ma per piacere, uno con la storia di Novak, ce lo vedi sulla panchina ai giardinetti? E hai letto le sue dichiarazioni sulla finale al RG? Ma secondo te, non vede come questi giovani hanno capacità, talento ed energie per dominare nel tennis attuale? Poi vuole continuare a sfidare se stesso anche senza garanzie di vittoria? Benissimo, il tennis ci guadagnerà sempre da un campione così, che adesso ha dovuto anche imparare ad accettare le sconfitte, “conditio sine qua non” per protrarre la sua carriera finché il fisico glielo consentirà
Novak è poco lucido, ma se ci vuole provare ben venga. D altronde Roger e Rafa hanno smesso per ginocchia e piede che ne hanno definitivamente compromesso la competitività. Fin quando il fisico regge può provarci
Chiaro che finché’ sarà con questa classifica e con questo livello di gioco punti ai tornei top ed ogni tanto gioca qualche 250, come a Ginevra, X preparazione, vincendolo anche.
Penso, magari sbagliando, che nel momento in cui non si sentirà più competitivo ai livelli assoluti, opterà X i tornei meno importanti X aumentare il palmares.
Se giocasse, come ha dichiarato, fino alle Olimpiadi 2028, 9 tornei potrebbe ancora portarli a casa.
Per me il suo prossimo obbiettivo è eguagliare Federer nel numero di vittorie a
I Campionati londinesi.
Possibilità: 10%, quest’anno.
Poi avrebbe quello di eventualmente superarlo l’anno prossimo.
Possibilità: di difficile calcolo ma, ovviamente, molto inferiori.
Se veramente il suo obbiettivo fossero i 109 tornei di Connors si iscriverebbe a tutti i 250 possibili ed immaginabili ed in capo ad un paio d’anni, stante il suo attuale valore rispetto al resto della truppa, ci riuscirebbe.
Il fatto che neanche ci provi dimostra che non è a ciò che punta.
Questo con buona pace della nostra sodale Annina che non trova opportuno noi si faccia voli pindarici cercando di intuire i retroscena che motivano questi straordinari campioni (e queste campionesse) quando scendono in campo.
Secondo me vuole superare i 109 titoli di Connors e finché il fisico lo sosterrà e sarà competitivo, andrà avanti.