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La difficile realtà economica dei tennisti fuori dalla Top 200: la proposta di Taro Daniel

24/06/2025 23:14 4 commenti
Taro Daniel nella foto
Taro Daniel nella foto

È uno dei temi più delicati e discussi nel mondo del tennis: la differenza economica tra i giocatori d’élite e quelli che si trovano nelle retrovie del ranking. Nonostante l’aumento dei montepremi nei tornei più importanti, questi benefici riguardano solo i vincitori o chi arriva alle fasi finali. I migliori possono contare anche su sponsor e solidità economica che permettono loro di viaggiare con ampi team tecnici, senza dover controllare ogni spesa.
Lo scenario cambia radicalmente per i giocatori fuori dalla top 200 o 250. Per loro, la sopravvivenza nel circuito diventa una vera sfida: hotel, voli, stipendi per allenatori e fisioterapisti si trasformano in una pressione costante. Per continuare a giocare, non basta vincere partite: bisogna anche riuscire a finanziare la propria carriera, vivendo spesso con l’ansia di non farcela.
Tra le voci più autorevoli che si sono espresse su questa situazione ci sono Novak Djokovic, che da anni si batte per una maggiore equità, e l’ultimo in ordine di tempo, il giapponese Taro Daniel. Attualmente numero 157 ATP, Daniel ha raccontato al Financial Times la realtà economica di chi, come lui, si trova lontano dai vertici.

Spese nascoste e numeri reali
“Quella cifra che vedete nei montepremi non è reale”, spiega il nipponico. “Prima di tutto, tutto quel denaro lo guadagni in Paesi esteri, quindi una fetta importante va via in tasse. I tornei ti pagano la stanza d’albergo, ma non quella del tuo allenatore. Il mio estratto conto? Almeno 20.000 dollari al mese solo tra hotel, cibo, voli – senza includere gli stipendi al team. Da tennista sei come una piccola azienda, con tutti i tuoi ‘dipendenti’ sempre in viaggio”.
Un esempio concreto: “Se viaggi da Indian Wells a Miami, il volo costa almeno 500 dollari. La maggior parte porta con sé altre due persone (allenatore e fisioterapista) e bisogna aggiungere i bagagli extra. Solo l’andata può costare circa 2.000 dollari”.
Nel 2023, secondo il Financial Times, Daniel ha speso 440.000 dollari e ne ha guadagnati 570.000, chiudendo la stagione con appena 100.000 dollari di attivo: una cifra molto lontana dalla percezione che si ha guardando solo i risultati.

La proposta: un salario garantito per i giocatori fuori dal top 250
Per aiutare chi non riesce a emergere, Daniel ha un’idea chiara: “Gli Slam incassano tra 350 e 500 milioni di dollari l’anno. Si potrebbe garantire uno stipendio di 100.000 dollari a ogni giocatore tra il 300° e il 400° posto, suddiviso tra Slam, ATP e WTA. Sarebbero 8 milioni di dollari per ogni organizzazione: non è una cifra fuori dal mondo”.

La ATP, dal 2024, ha lanciato il programma ‘Baseline’ per garantire entrate minime: 300.000 dollari ai top 100, 200.000 ai giocatori tra 101 e 175 e 100.000 a quelli tra 176 e 250. Tuttavia, il programma non coinvolge ancora i Grand Slam, che potrebbero fare la differenza allargando la platea dei beneficiari e la cifra garantita.
La testimonianza di Taro Daniel non è isolata: tanti tennisti vivono con più “avversari” fuori dal campo che in campo. Il sogno di diventare professionisti resta vivo, ma servono riforme concrete per rendere il tennis davvero accessibile e sostenibile anche per chi non è sotto i riflettori.



Marco Rossi


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4 commenti

Giovanni Battista (Guest) 25-06-2025 06:38

Come salario minimo non sarebbe neanche male….In Italia non vogliamo dare 10000 euro l’anno ad un lavoro di base…..
Comunque poi si scontentano quelli dopo i 400….

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Andrea (Guest) 25-06-2025 06:35

Il tennis è sempre stato uno sport elitario e così resterà i big non vogliono spartire nulla

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Rea (Guest) 25-06-2025 00:14

Scritto da Groucho
Bravo! Io proporrei uno stipendio anche per noi appassionati, una sorta di reddito di cittadinanza tennistica

Vuoi dire che potrei guardare tennis tutto il giorno?????

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+1: Taxi Driver, Setrakian, Irlandero
Groucho (Guest) 24-06-2025 23:35

Bravo! Io proporrei uno stipendio anche per noi appassionati, una sorta di reddito di cittadinanza tennistica

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+1: Taxi Driver
-1: MarcoP