Connors sprona Sinner: “Tappati le orecchie e non ascoltare, chi ti ha esaltato finora sarà altrettanto veloce a buttarti giù, io ne so qualcosa”
26/06/2025 09:11 
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Jimmy Connors
Quando la tua forza è sempre stata la determinazione abbinata al lavoro, una forte convinzione che ti porta dritto verso gli obiettivi, si deve continuare così senza ascoltare nessuno, inclusi coloro che ti hanno esaltato ma che sono prontissimi a buttarti giù alle prime difficoltà. Parole e musica di Jimmy Connors, pronunciate nel corso del suo podcast settimanale Advantage Connors nel quale si è soffermato sul momento di Jannik Sinner dopo la bruciante sconfitta a Roland Garros e la prematura uscita di scena ad Halle, per mano di un Bublik in stato di grazia. Due sconfitte che hanno alimentato non poche critiche intorno al n.1, con Alcaraz sempre più vincente in questa fase della stagione, la sua preferita. “Jimbo” ha sottolineato quanto l’ambiente (giornalisti inclusi) del tennis sia volubile, prontissimo ad un voltafaccia repentino, situazione che ha vissuto sulla propria pelle.
“Per Sinner sarebbe meglio mettersi i tappi per le orecchie e non ascoltare nessuno, non leggere la stampa, non ascoltare programmi o qualsiasi cosa succeda e farsi gli affari suoi” afferma l’ex n.1 del mondo statunitense. “Per quanto siano veloci a farti crescere e portarti sul piedistallo, sono ancora più veloci a buttarti giù. È qualcosa che ho vissuto sulla mia pelle, mi hanno messo fuori gioco quando avevo solo 27 anni. Avevo vinto i miei titoli, ero lì a competere ma per loro non potevo vincerne altri. Dicevano che stavo diventando troppo vecchio, non ero abbastanza bravo rispetto a questi nuovi ragazzi che stavano emergendo. Se commetti l’errore di ascoltare a queste cose, ti butterai giù in fretta. Devi sempre tenere bene a mente chi sei, cosa sei e cosa hai da offrire, e continuare a lavorare dritto sulla sua strada. Se continui a lavorare e a impegnarti, ciò che sale può scendere, ma quel che scende rimbalza e torna su, a vincere. È normale nel tennis sia così”.
Connors sprona Sinner a considerare la sua sconfitta a Parigi come un momento bruciante, ma assolutamente positivo: “Non sto dicendo che sia giù in questo momento, ma perdere non è mai bello. Jannik ha perso la finale al Roland Garros, ok, ma voglio dire, è uno dei tornei più importanti! È arrivato lì quasi a vincerla”.
Per “Jimbo” nemmeno la sconfitta di Halle è una sorpresa in assoluto: “Si passa subito all’erba dopo Parigi, è un cambiamento grande. La superficie è diversa e il movimento sul campo è diverso. Anche la palla rimbalza in modo diverso. Ho la sensazione che Sinner, con la settimana di allenamento che ha appena fatto prima dell’inizio del torneo, sarà pronto per giocare a Wimbledon. Non ho alcun dubbio in merito” conclude l’americano.
Il 72enne Connors ha vinto due edizioni dei Championships di Wimbledon (1974, 1982), gioielli scintillanti tra i suoi 109 titoli ottenuti nella sua lunghissima carriera, ancora record assoluto di successi nell’era moderna della disciplina.
Marco Mazzoni
TAG: Jannik Sinner, Jimmy Connors, Marco Mazzoni
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Connors parla a ragion veduta. È stato il protagonista di due grandi rivalità. Con Borg e con Mac. Sulla rivalità con Borg ebbe a dire nel 1980: “l’anno scorso ho giocato 7 volte con Bjorn e non ho mai vinto”.
Sulla rivalità con Mac ebbe a dire, dopo la finale persa a Wimbledon nel 1984: “non ammettero’ mai che lui è il migliore”.
Senza quei due fi mezzo avrebbe dominato almeno per un decennio e avrebbe un bottino di Slam certamente migliore degli 8 che ha in bacheca (meglio, comunque, di
Mac che ne ha 7).
Invidia di che? Si pososno invidiare indifferentemente i primi 50 del mondo per i loro conto in banca, ma chi sceglierebbe di essere Sinner dai cerca di essere realista.
Nessuno dei due era al top, secondo me. Jannik però era meno allenato mentalmente, come è inevitabile che sia dopo quasi 4 mesi senza vero agonismo. Ricordiamoci che Roma è Parigi erano solo il secondo e terzo torneo dell’anno per lui.
Invece a Sanremo che figura avrebbe fatto? Quella dell’intellettuale? L’invidia, che brutta bestia..
“Senza ascoltare a queste cose”? AI ha colpito ancora.
Già non lo faceva prima Sinner figuriamoci ora.
Se l’avesse fatto sarebbe entrato nei cuori degli italiani decisamente meglio. Ha voluto rimanere distaccato, nella sua Montecarlo, senza presenziare a Sanremo ma monetizzando con qualsiasi spot dove si rende ridicolo.
Questo mi ricorda tanto… :”Grande Paci, sei un Grande! Grande Paci! Sei un grande! Graaanddeee!!”
La giro al contrario: può essere che la stagione di Sinner sotto la pressione di quello che ha subito possa essere stata strasuper proprio per via del suo modo di essere cioè reagire nelle avversità, e con un macigno del genere sia stata una reazione ancora maggiore. Una forma di ribellione mentale.
Mah io non penso, lasciando stare lo scivolone ad Halle, é rientrato ed ha fatto finale a Roma e RG. Al RG ha giocato alla grande, solo che in tutte e due le finali ha incontrato un Alcaraz al top.
109 Titoli ATP, una Leggenda, quello che dice è oro colato. Jimbo Superstar.
in verità ci sono altri fattori e secondo me il più importante è l’impugnatura della racchetta. con una continental, non potrai mai dare rotazioni alla pallina, con una full wester, o peggio l’hawaiian, la pallina volente o nolente uscirà dal piatto corte arrotata. la eastern e semi-western permettono di colpire piatto, ma un dritto con la semi-wester conclude il movimento del braccio forzatamente in maniera tale da dare un po’ di rotazione alla pallina. poi ci sono altri fattori ovviamente, sicuramente l’angolo del braccio sul gomito, dove rispetto al corpo si impatta con la pallina e il movimento del polso. ma, la differenza più grande la fa l’impugnatura.
ma ti pare scarico uno che rientra dopo tre mesi senza incontri e ti fa due finali sul rosso? con la seconda andata come è andata? la valutazione di un incontro non si può limitare solo al risultato, per la storia il vincitore è alcaraz ma la realtà è che sinner è stato quantomeno alla pari e su una superficie non sua, questo non va dimenticato; poi la sconfitta con bublik on fire e sull’erba ci sta vista la prestazione monster del kazako (che poi ha vinto netto il torneo), anche gli alieni ogni tanto perdono
Non vorrei che la pressione a cui è stato sottoposto suo malgrado con la vicenda Clostebol e il ricorso Wada (ingiustamente, ovvio), e alla quale Sinner ha risposto con una fame in campo spaventosa, adesso non avendo più un “motivo” mentale sia più scarico? magari per questa stagione.Il reset totale avverrebbe nel 2026
Ho visto la pagina di Cincinnati con relativo manifesto di presentazione.
Gauff, Shelton ( Americani, ok) e Alcaraz.
Come è possibile che il numero uno del ranking e campione in carica del torneo non venga preso in considerazione dal managment del torneo?
Consiglio di un vecchio saggio che certe situazioni le ha vissute 50 anni fa. Rimando a quel bellissimo articolo di Gianni Clerici dedicato a lui e McEnroe apparso sull’Illustrazione dello Sport in un numero del 1984, direi…
Sinner deve solo analizzare i suoi errori per non ripeterli alla prossima occasione, un consiglio variare di più nelle geometrie programmate a tavolino e soprattutto divertirsi. In campo è troppo teso pensa troppo al risultato, per giocare bene la mente deve essere il più possibile libera (perchè giocatori quando non hanno nulla da perdere spesso fanno la partita della vita, semplice non pensano al risultato)
Sei un grande connors.
Grande Jimbo!
@ Dr Ivo (#4421448)
La posizione del gomito non influisce sulla rotazione che invece è legata alla partenza della testa della racchetta e (soprattutto) al lavoro del polso.
Di seguito un video esplicativo.
https://m.youtube.com/shorts/P8FRHubp3_U
A mio avviso, Jimmy Connors ha indicato a Jannik la corretta via da seguire, ma ritengo che questa rientri in linea di principio anche nel DNA di quest’ultimo.
Ovviamente il tutto va preso cum salis grano e quindi con gli ovvi distinguo.
Ma scusa Jimbo, se consigli a Sinner di isolarsi, cosa che per me è già nelle sue abitudini, come potrà ascoltare il tuo consiglio?
Scherzi a parte, sappiamo già che Jannik non ha un buon rapporto coi social e coi media e tende a “isolarsi” dalla parte “malata” del mondo, ma non potrà mai farlo del tutto. Impossibile. Ma Jannik da questo punto di vista ha imparato presto grazie al fatto di aver avuto a fianco delle persone che gli hanno insegnato bene come funziona il mondo. Soprattutto di chi ha raggiunto una visibilità come la sua.
Ha avuto e ha tutt’ora solide basi familiari, ha avuto un coach come Piatti che si è fatto le ossa da solo e che ha seguito campioni di un certo livello nel circuito, pertanto avrà saputo prepararlo alla valanga di problemi che la fama ti porta. Aggiungerei che lui stesso ha un certo talento nell’arginare certe critiche.
E poi nel tempo si è accerchiato di persone che gli hanno fatto da scudo in tal senso, penso a Vittur e il suo entourage e Cahill ecc…
Detto questo, il primo caso olimpiadi, i casi di Davis, le questioni divisive sul suo presunto sentirsi italiano o meno, la questione Montecarlo, il secondo caso olimpiadi, la questione Clostebol hanno creato nell’immediato non pochi problemi a Sinner. Ma tutto sommato, forse, hanno forgiare un uomo, hanno trasformato un ragazzo con del talento nel tennis in un Gladiatore con la racchetta al posto della spada, che si potrà piegare ogni tanto ma che non si spezzerà mai. Non si spiegherebbe come possa aver raggiunto certi risultati negli ultimi 20 mesi. Vabbè, ci saranno tanti detrattori che prenderanno a riferimento solamente gli ultimi 2, ma non importa. Ma gli anticorpi che Sinner è riuscito a crearsi a causa (o grazie?) a questa parte volatile, esagerata, spietata, crudele (la stragrande maggioranza delle volte senza un reale motivo per cui attaccarlo) dell’opinione pubblica mondiale sarà uno dei suoi punti di forza.
Perché gli altri punti di forza non serve ripeterli. Anzi, perché no, li elenco per l’ennesima volta: umiltà, educazione, rispetto degli avversari e del pubblico, determinazione, voglia di lavorare, voglia di migliorarsi, resilienza, capacità di mantenere alta la concentrazione………….
Pertanto Jimbo, la sconfitta del Roland Garros non è sicuramente stata indolore, ma penso che tanti come me non siano preoccupati nel medio o lungo periodo.
Grande Jimbo!
In realtà queste dichiarazioni mi sa che le ha copiate da… JS! Che infatti queste cose le sa benissimo, poichè le ripete praticamente quasi ad ogni intervista….
Connors, grande campione, non è mai stato un esempio di saggezza, da giovane era piuttosto sanguigno. In vecchiaia però è migliorato, buon segno, non tutti invecchiando diventano saggi! Mi sono piaciute le sue parole: velocissimi a metterti in un piedistallo, ancora più veloci a buttarti giù! Sinner forse non ha bisogno di seguire questo consiglio, è nella sua natura estraniarsi dalle chiacchiere enzo
Sì infatti, Jannik non ascoltare nessuno, nemmeno Connors
Bella iniezione di fiducia per Sinner!
Bravo Connors!
Quanto ha ragione! Non ascoltare nessuno, parole sante!
Vero, ma secondo me più che aumentare il controllo aumenta la rotazione. Lui così può entrare sulla palla di piatto, e quindi impattando con più forza e velocità, e avere ciononostante una rotazione decisiva anche per il controllo. È del resto una tecnica abbastanza usata nella WTA perché permette di aumentare la velocità di palla senza perdere le misure.
Alcaraz e Rune (molto simili tra loro) invece hanno uno swing più aperto e molto più muscolare che ha un altro vantaggio, quello di far colpire loro la palla da qualunque posizione a braccio sciolto anche su un appoggio precario o mentre sono in corsa laterale (il che spiega certe loro prodezze, ma anche certi cali fisici repentini)
Stavo guardando su YouTube la differenza tra il dritto di Sinner e quello degli altri top…
Il Divino tiene il gomito più vicino al corpo e quindi (in teoria) dovrebbe avere un maggiore (e migliore?) controllo.
https://m.youtube.com/shorts/X34klIK3daE
Ha parlato uno che ha vinto 109 titoli, non l’ubriacone di Canberra!