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Tennis Mastery Summit, un successo da ripetere. Applausi per le masterclass dei coach azzurri

04/12/2023 18:11 Nessun commento
Grande successo per la prima edizione di Tennis Mastery Summit con le masterclass dei big dell'allenamento tricolore
Grande successo per la prima edizione di Tennis Mastery Summit con le masterclass dei big dell'allenamento tricolore

Per raccontare il successo della prima edizione del Tennis Mastery Summit, organizzato da Performance Lab, start up innovativa che sta cambiando il mondo della formazione sportiva, insieme all’Oltrepò Tennis Academy di Codevilla (provincia di Pavia), si può partire dalle parole di Michelangelo Dell’Edera, uno dei pilastri della Federazione Italiana Tennis e Padel, nonché direttore dell’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi: “Eventi come questo – ha detto Dell’Edera – sono determinanti, perché permettono ai maestri, agli istruttori e ai preparatori di vedere dal vivo come lavorano coloro che hanno forgiato e stanno forgiando i campioni azzurri che ci fanno sognare. Un’occasione di aggiornamento professionale che rappresenta un valore aggiunto importante nel proprio curriculum”. Erano davvero in tanti, sui campi coperti dell’Oltrepò Tennis Academy, a seguire le masterclass dei big dell’allenamento tricolore: da Simone Vagnozzi (attuale coach del numero 4 del mondo Jannik Sinner) a Vincenzo Santopadre (che ha portato Matteo Berrettini al numero 6 Atp), passando per Simone Tartarini e Gipo Arbino, al servizio rispettivamente di Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego.

Così si sono potuti ascoltare dalla voce dei protagonisti alcuni dettagli delle sessioni di preparazione di coloro che hanno appena vinto la Coppa Davis. Ma soprattutto si è potuto interagire, fare domande, in un clima familiare e propositivo, grazie alla straordinaria disponibilità di tutti i formatori.

Non sono mancate nemmeno le sorprese, per i circa 200 partecipanti alla giornata. Per esempio, quando Vincenzo Santopadre ha chiamato il collega Vagnozzi come sparring partner per spiegare alcune esercitazioni. Ma oltre che masterclass, quelle in scena all’Oltrepò sono state delle vere e proprie ‘visioni del tennis’ da punti di vista diversi, a volte opposti. E per questo ancora più interessanti. “Siamo orgogliosi – ha spiegato Massimiliano Baroglio, responsabile comunicazione e marketing dell’Oltrepò – di aver ospitato questo evento, che peraltro era andato sold out già con un mese di anticipo. Un evento che ci ha confermato la capacità di questi relatori di trasmettere conoscenze ed entusiasmo. L’idea è che non resti isolato, ma che possa rappresentare il primo appuntamento di una serie”. “Considerato il grande successo sia in termini di pubblico che organizzativo – ha aggiunto il direttore tecnico dell’Oltrepò Tennis Alberto Bovone – si rafforza la nostra idea e la nostra mission di dare seguito a manifestazioni di questo livello, tanto è vero che abbiamo già pensato a nuovi eventi per il prossimo anno”. Oltre ai coach, la giornata ha visto – su un campo apposito – anche le masterclass dei preparatori, con Davide Cassinello (al seguito di Sonego), Damiano Fiorucci (per Musetti) e con la partecipazione di uno dei guru del settore, quel Marco Panichi che da anni cura il fisico del numero 1 del mondo Novak Djokovic. “Un campione esigente – ha spiegato lo stesso Panichi – come del resto è normale che sia per uno che vuole continuare a vincere come sta facendo lui, oltre i 35 anni. Oggi le carriere si sono allungate grazie ai metodi di preparazione, ma Nole ha geneticamente qualcosa di speciale, che lo rende unico”. Tutte le lezioni sono state videoregistrate e saranno pubblicate dal 15 dicembre sul sito di Performance Lab (link per l’acquisto per chi non ha potuto partecipare: https://performancelab16.com/shop/corsi-online/workshop-tennis-online-preparatori-ticket-solo-per-le-registrazioni-online/). L’Academy dell’Oltrepò si lancia così in un futuro che prevede tante iniziative e un supporto adeguato per gli aspiranti professionisti. Inizio migliore di questo nuovo corso, davvero, non poteva esserci.


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