
Alcaraz in “fuga”


“Un uomo solo al comando. La sua maglia è a righe orizzontali. Il suo nome è Carlos Alcaraz”. Mi scuseranno i puristi del ciclismo se ho rubato e manomesso l’iconico proclama col quale Mario Ferretti aprì il collegamento radio del Giro d’Italia 1949 per raccontare una delle imprese più grandiose di Fausto Coppi, la fuga vittoriosa nella tappa Cuneo – Pinerolo, traslandola al momento eccezionale di Alcaraz. Lo spagnolo ha appena vinto il titolo al Queen’s, arrivando dalla clamorosa (per come l’ha ottenuta) vittoria a Roland Garros e adattandosi come un fulmine all’erba, non senza qualche problema ma riuscendo a gestire ogni difficoltà e mettendo in riga uno dopo l’altro tutti gli avversari. Carlos dall’avvio della stagione su terra battuta è nettamente il più forte. È un’affermazione piuttosto “forte”, ma ben supportata da riscontri numerici e dal quel che ci racconta il campo dove, con talento smisurato, gioca colpi eccezionali ed è sempre più sostenuto anche da una maggiore tenuta mentale, sia nelle difficoltà che nella costanza di rendimento.
Alcaraz il più forte: oggi, in questo momento e fase stagionale, è così. Lo dicono numeri: quello al club della Regina è il suo quinto titolo stagionale, che rafforza una striscia positiva di 18 successi consecutivi e 27 partite vinte delle ultime 28 disputate. Inoltre nel 2025 il murciano ha portato a casa 42 partite, nessuno ha fatto meglio; nella Race to Turin comanda con ben 6240 punti, 2240 più del n.1 italiano, gli altri sono talmente lontani che sono oltre l’orizzonte…. “Sì, ma un certo Jannik non ha potuto giocare per tre mesi…” obietteranno in molti. Vero, ma non è certo colpa di Alcaraz, che le partite le ha giocate ed è andato a vincerle, anche contro Sinner sia a Roma che a Parigi, contro un tostissimo Musetti e via dicendo. Contro tutti da quando si è passati dal cemento al “rosso” e poi “verde”. In questo periodo, su queste due superfici, Carlos è avanti a tutti.
Non solo i numeri certificano il momento super (anzi superiore) di “Carlitos”. Quando il più giovane n.1 della storia moderna scende in campo è bellissimo vederlo inventare tennis, con giocate fuori dall’ordinario perché lui e quasi nessun altro hanno tale magia nel braccio. Abilità tecnica ma anche visione: puoi produrre quelle traiettorie e continue variazioni solo se vedi la palla prima, se hai un istinto superiore che ti permette di sentire il campo, la posizione tua e dell’avversario e trovare l’impatto adeguato a sorprendere, con vincenti stratosferici o difese che lo riportano in una posizione di vantaggio anche da situazioni disperate. Ma c’è di più, ed è questo che sta sostenendo come mai il tennis di Alcaraz e che “terrorizza” gli avversari. Carlos nei suoi primi e vincenti anni di carriera è stato un tennista che stra-vinceva o rischiava di perdere. La costanza di rendimento e tenuta non è mai stata nelle sue corde e nei suoi pensieri, tutto si risolveva in fiammate di talento e colpi eccezionali, strappi davvero degni del miglior Fausto Coppi che lo portavano a scappare via e diventare imprendibile. Momenti di gioco superiore che lo portavano al comando con un gap sufficiente a vincere, anche se poi arrivava un calo o disattenzione. Nelle ultime settimane qualcosa sembra essere cambiato, e non è affatto una buona notizia per i suoi avversari.
Anche nella scorsa settimana al Queen’s, Alcaraz non ha dato affatto la sensazione di essere al meglio, dominante, irreprensibile. Però… invece di invischiarsi e quindi perdersi in cali di attenzione o farsi divorare dalla tensione e quindi commettere valanghe di errori e rischiare di perdere la partita, ha tenuto molto meglio ed è riuscito a gestire passaggi non facili, avversari aggressivi, arrivare al successo. Nella finale contro Lehecka per esempio ha servito davvero come un treno. Non è il suo standard, molto spesso la prima di servizio gli ha portato punti importanti, ma c’è del nuovo perché quasi sempre all’interno dei match ha vissuto passaggi con poco aiuto dalla battuta e gli avversari ne hanno approfittato mettendolo alle corde. Anche contro Munar, non esattamente uno specialista della superficie più antica del gioco, Alcaraz mica ha giocato bene, ma… in qualche modo ha retto, ha sofferto senza perdersi più di tanto e alla fine la sua classe superiore l’ha portato a vincere. Se Carlos ha fatto un salto di qualità come tenuta e inizia a vincere “sporco”, non solo di prepotenza tecnica ed atletica, la faccenda per tutti gli altri del gruppo si fa nera nera... Non potremo mai dimenticare come ha sconfitto Sinner a Parigi. Ok, Jannik ha mancato i tre stramaledetti MP, ma… Carlos è stato lì, anche quando il nostro l’aveva soverchiato con una potenza e classe formidabili; anche quando aveva subito un clamoroso contro contro break nel quinto al momento cruciale. Charlie mica s’è perso, è rimasto nella partita con le gambe, il cuore e testa. E con quel braccio lì poi cosa vuoi dirgli…
Non è detto che Alcaraz sia diventato nettamente il più forte di tutti, Sinner incluso. Siamo appena passati su erba (dove Carlos ha un record di 29 vittorie e 3 sconfitte in carriera, roba serissima…!) dopo i mesi su terra battuta, e questa è la parte di stagione a lui più favorevole. Nessuno come lui abbina forza fisica, rotazione, gestione di ogni tipo di traiettoria e soluzioni, con mano da fenomeno e resistenza fisica. È il concentrato di condizioni che esalta il suo gioco. Da agosto si torna sul “duro” e così sarà sino a fine anno. Anzi, fino ad aprile 2026. Si tornerà a giocare un tennis dove la spinta, la progressione, l’intensità la fanno da padrone e il nostro Jannik, appena arrivato alla settimana n,55 da n.1 del mondo, ritroverà il suo territorio di caccia preferito. Vedremo se Alcaraz avrà la stessa costanza di gioco e soprattutto la capacità di reggere le fasi di “down” e cavarsela in qualche modo. Ci aspetta un’edizione di Wimbledon estremamente interessante dove Alcaraz sarà nettamente il favorito. Lo dicono i numeri, lo dice il campo: Carlos oggi su erba è il migliore. In questo momento è il più forte. Agli altri provare a batterlo. Alcaraz è in fuga, per riprenderlo e provare a batterlo allo sprint serve qualcosa di straordinario.
Marco Mazzoni
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La “fuga di Alcaraz” si riferisce ovviamente alla Race, dove consolida parecchio la prima posizione
se alcaraz dovesse vincere W, sarebbe quasi automaticamente numero 1 a fine anno. è infatti impossibile che faccia peggio sul cemento americano e sull’indoor dell’anno scorso.
Da notare, però, che l’anno scorso Alcaraz aveva, dopo il Roland Garros, 3900 punti nella race e 2 titoli vinti. Quest’anno 6240 punti e 5 titoli. Qualcosa è cambiato nello spagnolo. La famosa continuità, che Sinner ha trovato 2 anni fa, a 22 anni, guarda caso l’attuale età di Alcaraz, forse è arrivata in casa Spagna.
Non riproietto ma penso siano molto indicativi.
Il livello di Sinner sul duro non é sostenibile per Alcaraz. Lo Spagnolo é avanti nei confronti diretti perché nei tornei preferiti da Sinner, non arriva ad affrontarlo, mentre a situazioni invertite accade ol contrario.
Poi se si pensa che sia cambiato tutto, che Alcaraz vincerà Wimbledon, US e farà il career slam ai prossimi AO, ok. Peró al momento non ci sono elementi per pensarlo.
Certo, difficile che il dopo Wimbledon vada come l’anno scorso, 6mila punti per Sinner e 1000 per Alcaraz non riaccadrà. E infatti come hai visto ritengo che se Alcaraz dovesse vincere Wimbledon, con 3-4 mila punti di vantaggio nella race, diventerebbe presto numero 1, sebbene l’anno scorso il divario sia stato di 5mila. Ma se dovesse vincere Sinner, nonostante rimanga dietro nella race di 500-1500 punti, visto l’andazzo dell’anno scorso mi parrebbe lecito supporre li possa rosicchiare facilmente.
Poi é tutta teoria, ci mancherebbe. Magari Alcaraz e Sinner vanno entrambi fuori al terzo turno di Wimbledon. Magari Sinner vince Wimbledon ed esce male agli US dove trionfa Alcaraz. Peró si ragiona con gli elementi che abbiamo in mano adesso, che sostanzialmente dicono: il numero uno? Parliamone fra tre settimane
Alcaraz è uno scalatore che in questa fase dell’anno compie lo scatto per primeggiare sulle sue superfici preferite.
Sinner il passista che nel corso dell’anno è iù continuo ed alla lunga la spunta.
Negli ultimi 2 anni è andata così. La notizia sarebbe se gli equilibri cambiassero.
Se guardiamo ai fatti, in attesa di Wimbledon, sembra che sia più Sinner che si è avvicinato allo spagnolo sulle superfici morbide, che non il viceversa.
Vediamo intanto come va WImbledon e poi vediamo il resto della stagione.
Sinner risentirà della fatica per prepararsi per Parigi?
Alcaraz riuscirà a gestire meglio la stagione sul duro (non scordiamoci che lo scorso anno le Olimpiadi gli hanno portato via energie importanti)?
Per me la cosa più probabile è che gli equilibri non varino troppo.
Sinner ha margini per chiudere numero 1 anche se Alcaraz migliora un pochino sul duro, ma la condizione fisica sarà decisiva nel finale di questa lunga stagione.
Comunque a prescindere da tutto…..io sarei curioso di vedere alcaraz-bublik in questo periodo,visto che non si sono mai incontrati mentre sinner ci ha gia giocato 6 volte
Se Sinner non vince Wimbledon, mi sembra che anche tu gli dai poche speranze di tenere il numero 1.
Considera anche che è molto ingenuo proiettare i risultati del duro dell’anno scorso ai risultati sul duro di quest’anno. Ed è ingenuo non solo perché le cose non sono mai scontate, ma perché uno forte come Alcaraz non è normale che faccia così pochi punti a fine anno anche quest’anno, e anche Sinner non è normale che vinca quasi tutto sul duro, soprattutto quando, come quest’anno, avrà la pressione di un Alcaraz molto avanti nella race.
In particolare non è scontato che Sinner vinca ancora lo US Open, ed è chiaro che se non vince lo US Open, solo un miracolo potrà farlo rimanere numero 1.
In fuga per Alcaraz ci sono 2000 punti ATP che se non riacciuffa a Wimbledon rischia di scendere in Classifica.
Wimbledon determinerà per quante settimane Sinner manterrà il primato nel ranking. Sinner ha poco margine di miglioramento da agosto in poi, confermare quanto fatto lo scorso anno già sarebbe oro, mentre Alcaraz potrà solo migliorare (su questo Sinner non ha potere) avendo collezionato poco più di 1000 punti nel finale di stagione.
I 3 mesi di stop pesano, è fattuale. Ancor più se pensiamo che Sinner dal rientro ha fatto decisamente meglio dell’anno scorso, pur considerando i punti non confermati a Halle.
Dice il saggio…Estykuatshy!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sicuramente con l’altezza che ha Sinner dovrebbe servire molto meglio… è il suo tallone di Achille
@ NICK (#4420092)
Non sembra proprio superiore Alcaraz…era strafavorito con Jannik in finale,si diceva che Sinner fosse lontano anni luce dallo spagnolo su terra ..e avrebbe dovuto essere 3-0per Jannik la finale, ma invece poi gliel’ha regalata….quindi o Alcaraz si sta involvendo,o Jannik lo sta superando….vedremo se e quando lo scavalchera’in classifica, come reagirà Jannik
Il ragionamento è sbagliato dal principio.
Al di là di chi possa tifare contro o tifare qualcun altro ( che sono 2 cose nettamente diverse ) c’è anche chi non tifa nessuno dei 2 ma qualcun altro ancora oppure segue lo sport perchè gli piace senza essere tifoso specifico di qualcuno.
Ma il punto è che questa non è la Davis e non sono le Olimpiadi dove solitamente uno dovrebbe tifare la propria nazione, questo è normale circuito sportivo e uno è libero di tifare chi vuole perchè gli piace come gioca o gli sta simpatico o x i motivi più disparati.
Scusa quando c’erano i Fab4 tu tifavi Fognin Starace Seppi e via dicendo e ti indignavi se non si tifavano gli italiani?
Questo tanti non lo capiscono proprio e non lo capiranno mai.
Il problema del numero 1 è sempre il solito. Se un anno lo fai divinamente, Sinner 2024, l’anno dopo è dura perché ti scalano punti come non ci fosse un domani. A vedere la race e sapendo quanto scalerà Alcaraz da Wimbledon a fine anno, pare quasi ovvio pronosticarlo numero 1 a fine anno. Nel 2026 la frittata si rovescerà, sarà lo spagnolo a dover vincere sempre per confermarsi e gli altri, Sinner in primis, ad approfittarne. E’ così da sempre.
Ahi ahi ahi sior Kenobi anche lei vittima del computer: lei dovrebbe invece seguire i consigli dei veri esperti come Cumpari Lu Fiascu. Lui sì che se ne intende. Pensi che ha perfino previsto, in tempi non sospetti, che Sinner non avrebbe mai vinto con uno più avanti di lui in classifica. Provi a sentirlo ahahaha ahahaha ahahaha ahahaha ahahaha purtroppo è vero il numero radical due mezzi non si batte
GRANDE LO FIASCO!!!
Non ho fatto i calcoli, ma dovrebbe esserci solo 1 possibilità su 4 che Sinenr possa incontrare Djokovic solo in semifinale. Chi sa fare meglio i calcoli, mi corregga se il caso.
Ed è proprio questo il punto, se Sinner incontra Djokovic ai quarti la mia previsione non vale, se lo incontra in finale la mia previsione non vale. Vale solo se lo incontra in semifinale. Voglio dire che se dopo la coincidenza che Alcaraz ha vinto il Queens come nel 2023, che Bublik ha vinto Halle come nel nel 2023, ci aggiungiamo anche la coincidenza che ha solo 1 possibilità su 4 di avvenire, che Sinner possa per sorteggio incontrare Djokovic solo in semifinale come nel 2023, allora vedo tutto apparecchiato perché si ripeta il verdetto di Wimbledon 2023.
Ma tutta questa certezza che Alcaraz andrà al numero 1 presto, é per via della sconfitta di Sinner con Bublik?
Perché si pensa che dopo Parigi si sia rotto qualcosa?
La situazione ad oggi é questa:
-duro: Alcaraz non ha dimostrato miglioramenti. IW e Miami sono andati così così. Sinner resta quello che a Torino batteva tutti in due set e anche agli AO lasciava le briciole. Alcaraz al momento non si puó manco definire il numero 2 sul duro, negli ultimi 12 mesi non ha dimostrato superiorità su Zverev, Fritz e Draper
-terra: Alcaraz é il numero uno, come lo era l’anno scorso. Ha fatto più punti, avendo potutod giocare più tornei. Sinner é il numero 2 in solitaria, molto più vicino al numero 1 che a quelli sotto.
-erba: vediamo! C’é un solo torneo per giudicare, il prossimo. Alcaraz ci arriva bene, Sinner no. Ora vi chiedo: quanto é mai contato nel tennis, arrivare ad uno slam vincendo il torneo precedente? La forma con cui i due affronteranno le due settimane non si puó desumere da come sono andati Queens e Halle. Alcaraz é favorito per storia più che per forma, ma Sinner é ancora li. Se gli ha tenuto testa a Parigi, non vedo perché non lo possa fare in una evdntuale finale a Wimbledon.
Quindi Wimbledon crocevia: gli scenari.
1) vince Alcaraz e Sinner perde presto da un outsider. Sinner sarebbe ancora il numero uno legittimo, contrariamente al parere di quelli che pensano che la classifica si faccia sui risultati degli ultimi 4 mesi. Infatti negli ultimi dodici mesi, in questo scenario, i due avrebbero due vittorie slam a testa, 2 mille a testa e 3 500 contro le finals. Ma Sinner avrebbe piazzamenti migliori.
Certo a fine anno il numero 1 sarebbe sicuramente lo Spagnolo. Con 4mila punti di vantaggio nella race e 7mila circa in palio fine a fine anno, non se lo farebbe sfuggire.
2) Alcaraz vince Wimbledon in finale su Sinner. Avremmo un numero uno del mondo finalista in 4 slam e vincitore in 2, e un numero vincitore in 2 ma con piazzamenti inferiori. Per gli altri tornei varrebbe quanto rilevato al punti precedente. Con quasi 3mila punti di vantaggio Alcaraz dovrebbe prendere il numero uno a fine anno, ma dovrebbe migliorare il suo rendimento sul duro e magari sperare che Sinner si inceppi: l:anno scorso dopo le Olimpiadi Sinner fece circa 5mila punti in più di Alcaraz
3) Sinner batte Alcaraz in finale. A parte l’impatto psicologico, avremmo un numero uno del mondo più che legittimo, 3 slam e una finale su 4. Tipo il Federer del 2005, meno solo del Djoko 2015-2016. Alcaraz avrebbe circa 1500 punti in più sulla race, ma l’inerzia sarebbe dalla parte di Sinner. Anche miglioramenti sul duro dello Spagnolo potrebbero portarlo temporaneamente al numero 1 ma un rush finale in cui Sinner considerasse anche Bercy lo vedrebbe favorito nella classifica di fine anno. Poi potrebbe riesserci ribaltoni anche agli AO 26, per stabilizzarsi quando Sinner giocherà i tornei che non ha potuto giocare quest anno.
4) Sinner vince Wimbledon e Alcaraz esce presto. Puó succedere anche questo. Le sorprese sono sempre successe. Sinner é di gran lunga il numero 1, tranne che su terra dove é comunque molto vicino. In race Alcaraz difenderà 500 puntu, l’anno scorso dopo Wimbledon erano più o meno alla pari, lo Spagnolo aveva il fardello Olimpiadi, ma insomma in una situazione del genere Sinner rimarrebbe in cima per molto tempo ancora
Eh si, è così. Ora aspettiamo il sorteggio.
Che sarà determinante, inutile che ci prendiamo in giro. Io a Parigi già dal sorteggio mi son vista Alcaraz con la coppa, e infatti…