Sinner esordirà a Wimbledon martedì Altro, Copertina

Vagnozzi parla da Londra: “Buone sensazioni, Sinner sta lavorando duramente. Cahill? Facciamo spesso delle battute per farlo restare…”

26/06/2025 16:36 11 commenti
Simone Vagnozzi
Simone Vagnozzi

Jannik Sinner sta lavorando intensamente in preparazione di Wimbledon, c’è serenità e voglia di far bene nel più antico e affascinante torneo al mondo. Non è stato facile digerire la doppia sconfitta sofferta da Alcaraz tra Roma e Parigi ma tutto il team l’ha supportato al meglio e si guarda avanti con fiducia. Così Simone Vagnozzi in un’intervista esclusiva rilasciata oggi a RaiRadio 2 direttamente da Londra, nella quale il coach marchigiano ha raccontato qualche curiosità sul lavoro in vista del debutto a Wimbledon (previsto per martedì prossimo), confermando quanto tutti stiano spingendo per la permanenza di Cahill oltre il termine di questa stagione. Per Sinner oggi allenamento sul Centre Court insieme a Medvedev, privilegio consentito a pochissimi. Riportiamo l’intervista di Vagnozzi,

“Jannik sta bene, siamo arrivati qua a Londra da un paio di giorni e ci stiamo allenando” racconta il coach del n.1 del mondo. “Le prime sensazioni sono buone e si sta allenando duramente, quindi speriamo di mettere la giusta benzina per arrivare pronti per il primo turno“. L’intervista si sposta sul peso mentale delle due sconfitte sofferte da Alcaraz nelle finali di Roma e Roland Garros. Due ottime partite, ma altrettante sconfitte. Questa la risposta di Vagnozzi: “A Roma siamo arrivati con tanti dubbi visto che era il primo torneo che disputava dopo mesi, quindi è stata una sconfitta se vogliamo un po’ più dolce. Quella di Parigi sicuramente è pesata di più ma, onestamente, dopo la finale di Parigi nutriamo ancora più stima per Jannik per quello che ha fatto, per come è stato in campo, per tutto quello che ha dato e per come ha lottato. Il giorno della finale è stata dura da accettare, ma il giorno dopo capisci che pur essendo una partita importantissima resta sempre una partita di tennis, ancor più in un momento in cui nel mondo succedono tante cose e noi siamo dei privilegiati, quindi dobbiamo godercela”.

Si parla dell’affiatamento tra i membri del team Sinner, una sintonia che traspare evidente nel suo box nel corso di ogni partita. Simone conferma l’unità del gruppo: “Viviamo h24 insieme, se non ci fosse affiatamento sarebbe difficile arrivare a questi risultati. È necessario trovare questo spirito di gruppo. Sappiamo che l’attore principale è Jannik, è lui che fa la differenza, noi dobbiamo essere lì a supportarlo nel momenti difficili e farlo sentire tranquillo quando tutto va bene, non montarsi la testa anche se con lui è molto facile visto che è un ragazzo umile. Dobbiamo capire come gestire le giornate al meglio, dove migliorare, dove dargli qualche giorno di riposo. Siamo ancora fortunati a fare quello che ci piace, è la nostra passione e affrontiamo tutto con lo spirito giusto”.

Nella finale di Roland Garros, il pubblico si è schierato dalla parte di Alcaraz. Ha avuto un peso su Sinner, ha sofferto la situazione? “Tra Francia e Italia c’è sempre una bella rivalità… Ma è stato Alcaraz, un po’ furbo se vogliamo, a portare il pubblico dalla sua parte visto che era sotto di due set e necessitava di energia, bravo a gestire la cosa. Ma non ci dimentichiamo che due settimane prima (a Roma, ndr) aveva tutto il tifo contro quindi non dobbiamo attaccarci al tifo. A volte è anche bello giocare col tifo contro, ti dà molta motivazione. È stato più positivo per Alcaraz che penalizzante per Sinner”.

La giornata tipo approcciando Wimbledon: “È tutto molto tranquillo. Abbiamo la fortuna di affittare delle case molto vicino al circolo, andiamo camminando in 10 minuti ogni mattina. Ci sono dei giorni dove facciamo solo una sessione di tennis e una atletica; altri, come ieri, dove invece abbiamo avuto una doppia seduta di tennis. Oggi abbiamo la fortuna di provare il campo centrale con Medvedev, giocheremo per quarantacinque minuti, è da pochi anni che danno questa possibilità”.

Si prenota il Centre Court di Wimbledon? “No, lo danno solo ad alcuni e lo scelgono loro. Quest’anno penso che sia toccato solo a Sinner, Medvedev, Alcaraz e Djokovic. Una settimana prima mandiamo al torneo il nostro programma ideale di lavoro e loro ci prenotano tutti i campi per poterci allenare. Essendo Sinner n.1 del mondo diciamo che abbiamo una corsia preferenziale… gli altri giocatori ogni giorno devono chiedere una finestra per allenarsi all’orario che preferiscono”.

Ultima domanda dell’intervista è su Darren Cahill, membro fondamentale nel team. È uscita lo scorso gennaio – per errore! – la notizia che questo dovrebbe essere l’ultimo anno da coach per l’australiano. Stanno ancora provando a convincerlo a restare? “Sicuramente sì, sarebbe stupendo perché si è creata un’ottima alchimia tra Jannik e Darren ma anche tra me Darren, saremmo felicissimi se lui restasse. Qualche battuta in merito ogni tanto gliela facciamo… quindi vediamo che succederà” conclude Simone.

Marco Mazzoni


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11 commenti. Lasciane uno!

Gios (Guest) 26-06-2025 20:20

Ho seguito la finale del Roland Garros dal primo all’ultimo punto e non mi è piaciuto il comportamento di Alcaraz. Dicono che sia correttissimo, ma per me aizzare continuamente il pubblico in quel modo è stata una mancanza di rispetto nei confronti di un tennista del quale si può discutere qualsiasi cosa, tranne che sia per distacco il n. 1 della correttezza, in campo e fuori. Trovo inutile invece prendersela con il pubblico, quello si qualifica da solo…

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+1: Julien
Pippolivetennis 26-06-2025 19:29

Grande Vagnoooooooooooooo!!!!

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Alex77 (Guest) 26-06-2025 18:39

Scritto da Pikario Furioso

Scritto da Alex77
Sul pubblico di Parigi come quello a Roma da dire che nella nostra capitale, essendoci un italiano in gara ci poteva stare il tifo “contro” Alcaraz, a Parigi invece era diverso.. diciamo che per i francesi veder vincere un italiano a casa loro forse non era proprio il massimo, checchè ne dica chi sostiene che non c’è acrimonia da parte loro, ma è solo astio italico.. poi, bravo Alcaraz, gran trascinatore e amato da tutti quanti volevano la rimonta e ancora partita.. jannik ci sarà rimasto male, come ho letto da qualche parte, ma prendiamolo come un ulteriore stimolo per l’anno prossimo

Il pubblico francese schierato con Alcaraz, non perche’ Carlitos era sotto di due set, non si tifa a corrente alternata. Diciamo che i francesi prefeiscono gli spagnoli agli italiani, a prescindere. Poi c’e’ il discorso legato al tipo di gioco, quello di Alcaraz piu’ spumeggiante… A Londra sara’ diverso, un pubblico piu’ neutrale. Alcaraz strafavorito, va benissimo per Jannik che scarica le responsabilita’ e sciolglie il braccio. Ottimo.

Non lo so Pikario, la gente tifava alcaraz perché sotto e voleva partita e ancora spettacolo per me.. succede quasi sempre che il pubblico tifi quello che sta perdendo.. poi, sul gioco coinvolgente, come anche il modo di fare, di Carlitos anche a fatto la sua parte

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-1: Pikario Furioso
Alex77 (Guest) 26-06-2025 18:34

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Alex77
Sul pubblico di Parigi come quello a Roma da dire che nella nostra capitale, essendoci un italiano in gara ci poteva stare il tifo “contro” Alcaraz, a Parigi invece era diverso.. diciamo che per i francesi veder vincere un italiano a casa loro forse non era proprio il massimo, checchè ne dica chi sostiene che non c’è acrimonia da parte loro, ma è solo astio italico.. poi, bravo Alcaraz, gran trascinatore e amato da tutti quanti volevano la rimonta e ancora partita.. jannik ci sarà rimasto male, come ho letto da qualche parte, ma prendiamolo come un ulteriore stimolo per l’anno prossimo

Pensi veramente che il pubblico dello Chatrier fosse composto solo da francesi con tanto di coccarde e galletti tricolori? Parigi è una città cosmopolita, i francesi veri saranno una minoranza e a guardare lo Slam vengono tantissimi spettatori stranieri, specie in una finale.
Tra l’altro moltissimi parigini sono anche oriundi spagnoli, più degli italiani che sono tanti ma francesizzati da tempo (come dimostrano i cognomi italiani posseduti da gente che in Italia non ha mai messo piede nemmeno in vacanza). I francesi di origine spagnola invece sono una comunità che ancora mantiene l’identità di origine… poi magari si sono francesizzati anche loro nel senso che hanno acquisito certi modi da sbruffoni degli autoctoni, ma questa è un’altra cosa.
Quello che voglio dire è che in quella finale c’era di tutto e che il pubblico era per vari motivi già favorevole ad Alcaraz, all’inizio in modo discreto, poi in modo più aperto e rumoroso per incitarlo alla rimonta. E il rumore, anche se proveniente da un’ala soltanto dell’Arena, è sempre più forte del silenzio o dell’applauso discreto dei neutrali…

Sicuramente non penso fossero tutti spagnoli quelli che tifavano Alcaraz o solo stranieri multietnici ( che guarda caso tifavano la stragrande maggioranza per lo spagnolo anche loro).. francesi in minoranza? Puó darsi, vedremo se, a Wimbledon, in un’altra potenziale finale Sinner \ Alcaraz ci sarà, anche lì, un tifo schieratissimo per lo spagnolo.. curiosità mia

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+1: Pippolivetennis
Dr Ivo (Guest) 26-06-2025 18:07

Scritto da Alex77
Sul pubblico di Parigi come quello a Roma da dire che nella nostra capitale, essendoci un italiano in gara ci poteva stare il tifo “contro” Alcaraz, a Parigi invece era diverso.. diciamo che per i francesi veder vincere un italiano a casa loro forse non era proprio il massimo, checchè ne dica chi sostiene che non c’è acrimonia da parte loro, ma è solo astio italico.. poi, bravo Alcaraz, gran trascinatore e amato da tutti quanti volevano la rimonta e ancora partita.. jannik ci sarà rimasto male, come ho letto da qualche parte, ma prendiamolo come un ulteriore stimolo per l’anno prossimo

Pensi veramente che il pubblico dello Chatrier fosse composto solo da francesi con tanto di coccarde e galletti tricolori? Parigi è una città cosmopolita, i francesi veri saranno una minoranza e a guardare lo Slam vengono tantissimi spettatori stranieri, specie in una finale.

Tra l’altro moltissimi parigini sono anche oriundi spagnoli, più degli italiani che sono tanti ma francesizzati da tempo (come dimostrano i cognomi italiani posseduti da gente che in Italia non ha mai messo piede nemmeno in vacanza). I francesi di origine spagnola invece sono una comunità che ancora mantiene l’identità di origine… poi magari si sono francesizzati anche loro nel senso che hanno acquisito certi modi da sbruffoni degli autoctoni, ma questa è un’altra cosa.
Quello che voglio dire è che in quella finale c’era di tutto e che il pubblico era per vari motivi già favorevole ad Alcaraz, all’inizio in modo discreto, poi in modo più aperto e rumoroso per incitarlo alla rimonta. E il rumore, anche se proveniente da un’ala soltanto dell’Arena, è sempre più forte del silenzio o dell’applauso discreto dei neutrali…

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Pikario Furioso 26-06-2025 18:00

Scritto da Alex77
Sul pubblico di Parigi come quello a Roma da dire che nella nostra capitale, essendoci un italiano in gara ci poteva stare il tifo “contro” Alcaraz, a Parigi invece era diverso.. diciamo che per i francesi veder vincere un italiano a casa loro forse non era proprio il massimo, checchè ne dica chi sostiene che non c’è acrimonia da parte loro, ma è solo astio italico.. poi, bravo Alcaraz, gran trascinatore e amato da tutti quanti volevano la rimonta e ancora partita.. jannik ci sarà rimasto male, come ho letto da qualche parte, ma prendiamolo come un ulteriore stimolo per l’anno prossimo

Il pubblico francese schierato con Alcaraz, non perche’ Carlitos era sotto di due set, non si tifa a corrente alternata. Diciamo che i francesi prefeiscono gli spagnoli agli italiani, a prescindere. Poi c’e’ il discorso legato al tipo di gioco, quello di Alcaraz piu’ spumeggiante… A Londra sara’ diverso, un pubblico piu’ neutrale. Alcaraz strafavorito, va benissimo per Jannik che scarica le responsabilita’ e sciolglie il braccio. Ottimo.

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+1: marcauro
Jannik Uber Alles (Guest) 26-06-2025 17:55

Non vedo l’ora di scoprire il tabellone con i primi turni di Sinner !!!

5
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+1: Sonj, marcauro
MARMAS 26-06-2025 17:50

In merito alle ultime sconfitte con Alcaraz credo che il rischio che corre JS e a cui deve prestare molta attenzione è quello di voler “over performare”.
La forza di JS è quella di essere sempre focalizzato su quello che succede dalla sua parte della rete… Cercare di trovare nel corso dei match e dei tornei il suo miglior tennis, andare in progressione senza strafare, spingere via via più forte ma regalando poco, calcolare i rischi come un computer ed alzare il margine di rischio in primo luogo quando il suo feeling consente di farlo.
JS non deve modificare questa sua impostazione che, al di là di isolate sconfitte, è un’impostazione assolutamente vincente.
Ovvio che deve tenere conto anche del contesto e dell’avversario… Adottare gli accorgimenti tattici necessari, cercare di salire a livello atletico e di concentrazione nei momenti chiave, ma senza mai strafare.
Deve rimanere consapevole della sua forza e del fatto che se trova il suo miglior tennis è superiore a tutti, Alcaraz compreso.
Deve quindi evitare che il tarlo delle recenti sconfitte con il murciano lo induca a pensare, anche inconsciamente, che per battere CA deve fare cose superiori alle sue possibilità o prendere rischi che vanno contro il suo tennis percentuale.
I dritti in corsa da 4 metri fuori dal campo a 140 Km/h a cercare la riga lasciamoli tirare a Bublik… Jannik deve continuare a giocare il suo tennis di ritmo, spinta e rischi calcolati e se poi l’avversario si dimostrerà superiore gli si stringe la mano e gli si fanno i complimenti.

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+1: antoniov, trebaldi, Lob, Sonj, marcauro
Koko (Guest) 26-06-2025 17:41

Bah è il gioco di Alcaraz che lo fa tifare sommato allo schierarsi con chi sta perdendo. La forza mentale di Sinner è tale che può vincere anche in quelle condizioni. Inutile vittimizzarsi.

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Sonj 26-06-2025 17:25

Già stravedevo per Sinner ma dopo Roland Garros la mia stima nei suoi confronti è aumentata di dismisura. Parallelamente quella per Alcaraz si sta trasformando quasi a ripugnanza a causa di tutti quei gesti con cui aizzava il pubblico, un branco di scimmie che non era altro.

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+1: omerjno, Krik Kroc, Don Budge fathers, marcauro, il capitano, Julien
Alex77 (Guest) 26-06-2025 17:21

Sul pubblico di Parigi come quello a Roma da dire che nella nostra capitale, essendoci un italiano in gara ci poteva stare il tifo “contro” Alcaraz, a Parigi invece era diverso.. diciamo che per i francesi veder vincere un italiano a casa loro forse non era proprio il massimo, checchè ne dica chi sostiene che non c’è acrimonia da parte loro, ma è solo astio italico.. poi, bravo Alcaraz, gran trascinatore e amato da tutti quanti volevano la rimonta e ancora partita.. jannik ci sarà rimasto male, come ho letto da qualche parte, ma prendiamolo come un ulteriore stimolo per l’anno prossimo

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+1: marcauro