Martina Navratilova critica duramente Djokovic e la nuova associazione dei giocatori
03/11/2020 10:46 
41 commenti
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Martina Navratilova
Intervistata dal giornale The Irish Times, l’ex campionessa Martina Navratilova ha parlato di molti temi di attualità. Il suo punto di vista è sempre molto interessante visto il suo grande impegno per i diritti civili, soprattutto nella lotta per l’uguaglianza razziale e sessuale degli sportivi e non. “Considero la lotta per l’uguaglianza delle donne nello sport come una grande opportunità per promuoverla in tutti i settori e oltre lo sport” afferma Martina. “E’ necessario cambiare la costruzione sociale e sovvertire norme e percezioni. Abbiamo un esempio di giovani donne nere che oggi parlano perché vedono cosa sta succedendo. Sono privilegiate perché hanno realizzato qualcosa e sono rispettate per questo. Ma come donne nere, sanno cosa hanno dovuto passare i loro padri e le loro madri. Quindi è bello vederle prendere il toro per le corna. Se avessi avuto Twitter 30 anni fa, io avrei creato l’inferno…“.
In vaste aree del mondo il tema della sessualità è ancora un tabù e si rischiano pene durissime quando ci si dichiara “diversi” e si chiedono uguali diritti per tutti: “È ancora punibile con la morte in alcuni paesi, e certamente ci sono pene detentive. Parliamo di sport e di persone che ricevono la stessa paga, ma le persone sono ancora penalizzate per essere chi sono in tutto il mondo, quindi ci sono molte battaglie da combattere. Ero felice di poter fare la mia parte e aiutare le persone a essere se stesse; aiutare le leggi a muoversi nella giusta direzione. Un giorno non dovremo dirlo. Un giorno non dovremo definirci e dire: “Sono gay, ascoltami!” Un giorno tutto questo non avrà importanza”.
Riguardo alle questioni strettamente tennistiche, chiare e forti e le sue parole sul tema “caldo” della nuova associazione dei giocatori, lanciata da Djokovic appena prima dello scorso US Open. Martina è assai critica: “Non sono d’accordo con questa mossa, ma è una sua scelta. Certamente non sembra di aiuto al suo tennis. Questo è quello che non capisco. Da un punto di vista puramente logico, quando sei un tennista e campione, quando ti impegni al massimo in questo sport, la tua energia è concentrata su quello. Forse fai altre cose per evadere e rilassarti, ma avviare questa associazione? Questo non va bene a nessun livello. Fallo quando smetti di giocare a tennis, è controverso e non utile adesso. Stiamo attraversando il disastro del Covid, e cerchi di dividerci ancora di più quando dovremmo provare a unirci e capire come giocare i tornei in sicurezza, senza che le persone si ammalino e muoiano a causa del virus? Focalizziamoci su questo problema invece di crearne uno di cui non abbiamo bisogno in questo momento”.
Marco Mazzoni
TAG: diritti civili, Djokovic, Marco Mazzoni, Martina Navratilova, Navratilova, PTPA
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@ dyoker (#2647531)
Anche a me i ribelli piacciono, sono con te Dyoker, e mi fa tristezza leggere che una ribelle e contestatrice globale come Martina critichi uno come Nole che cerca di essere anche lui uno voce fuori dal coro, per segnalare che esistono ed hanno diritti anche quelli che non sono “famosi” ma che sono bravi e sono parte indispensabile dell’agonismo tennistico. Non voglio comunque giudicare e prendo sempre quello che arriva magari dopo passaggi giornalistici e traduzioni con un po’ di beneficio di inventario, credo però che la Navratilova abbia perso un’occasione per uscire dal mondo della ammirevole difesa delle donne e degli omosessuali per allargarsi ad un “universo” più vasto, che comprende anche la difesa e la valorizzazione dei diritti dei colleghi tennisti sotto l’aspetto economico e sociale. Mi fa veramente strano che giudichi divisorio un movimento “dal basso” quando lei si è prodigata da sempre per dare voce a chi non è ascoltato, risultando ovviamente scomoda come tutti quelli che vanno coraggiosamente controtendenza, è un po’ come disconoscere quello che ha fatto con coraggio per omologarsi con la mentalità dominante e rinunciare alla battaglia, mi dispiace.
Sì, sì, va tutto bene. Tranquillo, il signore in camice bianco è un tuo amico, va tutto bene.
@ Potoandavi (#2647530)
Proprio perché il potere è nelle mani di poche famiglie elitarie a rimetterci sono anche le persone comuni bianche ed eterosessuali oltre a tutti gli altri ma adesso il nuovo bersaglio dei finti tolleranti è il maschio bianco etero e così chi detiene il potere si fa grasse risate con ste diatribe perditempo.
@ Enzo (#2647478)
Affermazioni senza alcuna fondamento.
Guarda…il paragone con la Boxe non è così distante dalla realtà…quando ognuno si vuole ritagliare il suo orticello, si perde di vista la globalità e lo sport diventa solo uno show, che man mano perde pure appeal perchè si granularizza.
Sono meccanismi banali…una volta che il vaso è rotto, la forza centrifuga allontana i pezzi e non lo rimetti più insieme.
Te la puoi cavare all’inizio finchè sono attività collaterali al circuito “solido e tradizionalmente riconosciuto”, da cui estrai il valore dei giocatori per allestire l’evento e richiamare pubblico, ma dopo un po’ ci si perde e un Nole diventa simile ad un Berrettini.
Questa roba dice di essere nata per sostenere i giocatori di fascia bassa…per far questo basta un fondo cassa da distribuire a fine anno ai giocatori stessi, costringendo l’atp e l’itf a versare una % dei prize money in modo inversamente proporzionale….nulla si crea e nulla si distrugge…
Forse Gaudenzi se riuscisse in tempi normalizzati a “vendere” il pacchetto tennis alle cifre desiderate, circolerebbero ancora più soldi permettendo meccanismi ancora meno onerosi.
Sì come gli ebrei in Germania nel 43, che codardi invece che arrostire nei campi di concentramento cercavano ostinatamente di mettersi in salvo emigrando in altri paesi, non proprio dei “Braveheart”! Veramente siamo alla commedia (o meglio tragedia) dell’assurdo!
La crisi attuale del tennis è dovuta alla mancanza di campioni USA nel maschile.
Avere solo europei nella top10 o top20 danneggia tanto questo sport. Purtroppo a breve ci sta poco da fare e mi sembra che la federazione americana in generale non sia “furba”. Es. Osaka che si sono fatti sfuggire…
@ Betafasan (#2647794)
Beh, ti credo che le ha rinnegate, hai notato esteticamente il 90% delle ragazze di quel paese??? Lei non sembra proprio la massima rappresentazione, Io ho lavorato li per 3 anni… PS: si scherza dai, potrei passare per sessista in un battito di ciglio..
Perdonami ma, detto che a oggi l’unico “mondiale per club” o paracircuito parallelo l’ha fatto Roger con la Laver Cup, quello che scrivi è in gran parte inesatto
– non ho trovato nulla sulla sovversione dell’ordine, del cambio degli slam, ecc.
– l’atp oggi permette la sopravvivenza dei top 100 e di quei pochi che riescono a entrarci per un pur breve periodo e farsi qualche main draw. Molti tennisti rinunciano a uno staff e altri si indebitano con la speranza di rientrare coi guadagni. Haase, che è stato anche top30, ha dovuto vendere la macchina quando è rimasto fuori dai 100 troppo a lungo. Non ricordo se Cuevas o Giraldo qualche anno fa chiese sui social se c’era qualcuno che poteva ospitarlo visto che non essendosi iscritto a un challenger per tempo non aveva diritto all’ospitalità.
– Il 90% è un numero completamente campato in aria: alla fondazione hanno aderito 150 dei top 500 (30%), altri hanno detto che aderiranno dopo che si saranno fatti un’idea precisa. La percentuale scende tra i top 100 (una ventina di giocatori) e risale man mano che la classifica atp scende, come è naturale aspettarsi visto che i propositi sono di ridistribuzione dal basso.
Ma ogni tanto provare a pensare prima di dare aria alla bocca no?
@ Alecon2 (#2647453)
Io ti approvo in pieno .
Martina ha scelto di “combattere” le sue famose “battaglie” negli USA, dove aveva sempre davanti giornalisti inebetiti ed ossequianti, invece che nella Cecoslovacchia comunista, sua patria e molto più repressiva, dove però rischiava il carcere e quattro calci nel sedere .
Insomma non proprio una “Braveheart”…
@ Enzo (#2647464)
GIUSTO
Una come la Navratilova, che ha rinnegato le sue origini, da cecoslavacca, per vendersi agli Stati Uniti, non puo’fare la morale a nessuno.
Credimi sulla parola. Se un giocatore 200 al mondo “si gestisce” quelle sono le somme.
I prize Money sono solo una parte. Poi aggiungi la seriaA, la Bundesliga, la lega Svizzera e francese (tutte programmate sfalsate), qualche ingaggio diciamo grigio in tornei casalinghi, la partecipazione a 4 quali del gran slam, aiuti federali, un paio di sponsorini locali e vedi che si fa presto ad arrivare a cifre interessanti. Chiaro, niente allenatore personale e scelta dei tornei fatta con un occhio costante alle spese, a dove c’è l’ospitalità ecc
Ormai attaccare Djokovic è diventata una moda : chissà che tra poco non lo accuseranno anche degli attentati terroristici a Vienna… E questo pur di giustificare l’unica verità, che è sempre quella e sempre e solo una, cioè che a tutti i federeriani i nadaliani e i puristi da estremamente fastidio che lui si sia messo in mezzo tra nadal e federer facendo meglio di loro in moltissime cose. A molti(troppi) fa comodo continuare a etichettarlo come l’eterno N.3, dimenticandosi che dal 2010 sono cambiate un po’ di cose… ma siccome il campo da torto a tutta questa gente allora bisogna screditare Nole in tutti i modi possibili.
OK che qualche errore l’ha commesso(il video in discoteca a giugno e la squalifica agli UO peraltro sfigata al cubo sono gli unici che gli imputo veramente), ma adesso basta, Djokovic è un personaggio positivo che fa bene allo sport, non solo al tennis, e chi non la pensa cosi’ è perchè va oltre l’aspetto umano, mettendo davanti l’antipatia sportiva.
Adesso basta!
Credo che Nole con questa nuova associazione volesse solo aiutare i piu deboli economicamente… nonostante tutto cio’ lo distolga dal gioco.
Abbiamo in Italia una ventina di ragazzi classificati la 400 e la 1000 atp, alcuni non sanno come e quando andare a giocare tornei. Male Martina ❗
Per quanto riguarda Nole, sono d’accordo con Martina, questa operazione ptpa mi sembra un classico esempio di traduzione in azione qualsivoglia del nervosismo creato dalla situazione, non molto dissimile da tanti altri esempi di situazioni in equilibrio precario che durante questo periodo sono precipitate semplicemente perchè lo stress ha fatto varcare la soglia.
In questa storia mi stanno cadendo un po’ di idoli.
Djokovic è sempre stato estremamente coerente nel voler aiutare tennisti meno fortunati (tra cui i “mediocri” di Thiem) che, al netto di entrate e uscite, pagano per fare il loro lavoro. Situazione ancora più drammatica ora che di “lavoro” ce n’è pochino.
E’ quello che fa (o dovrebbe fare) un sindacato, nè più nè meno.
La PTPA chiede una ridistribuzione verso il basso degli introiti, a oggi sbilanciato su pochi – tornei e top players.
Sul quando, anche io penso che questo impegno gli distolga energie da altro, ma d’altronde è presidente del consiglio dei giocatori ADESSO.
Comunque il 2020 passerà alla storia del tennis più per gli attacchi a Nole che per i tornei giocati, questo è poco ma sicuro.
Ho letto alcuni dei commenti che hai provocato e francamente mi sono sembrati un po’ esagerati. Sicuramente si poteva fare qualche distinguo e precisazione ma non c’è dubbio che gli attacchi rivolti a te, ne meritino molti di più. Comunque non voglio parlare di ciò.
Sono le dichiarazioni di Martina che voglio commentare. Io ho sempre ammirato la campionessa ceca come persona per le scelte coraggiose (e legittime) compiute nella sua vita, però confesso che quanto ha dichiarato stavolta, non mi è affatto piaciuto. Accusa Djokovic di avere sbagliato nel realizzare la PTPA in quanto questo sarebbe, a sua dire, la causa dei cattivi risultati da lui ottenuti ultimamente e poi perché in epoca di Covid ci sarebbero cose più importanti a cui pensare. Sicuramente è legittimo considerare la PTPA come una iattura, ma allora perché invece esalta le lotte per i diritti delle donne, degli omosessuali e degli afro-americani? Soprattutto visto che, come lei stessa ha ammesso, sono stati fatti grandissimi passi in avanti in tali ambiti! Non si dovrebbe considerare prioritario il Covid anche in merito a queste altre questioni?
Al contrario la lotta per salvaguardare i guadagni dei giocatori non di prima fascia è tutta da compiere. Oggi il tennis, sia in campo maschile che femminile, è uno sport dove se non sei un campione, fai la fame. Invece trovo molto lodevole che un giocatore ricchissimo come il fuoriclasse serbo, che potrebbe benissimo ignorare il problema, se ne occupi in prima persona mettendoci anche la faccia! Se poi questo è stato veramente la causa del suo pessimo match contro Sonego, allora merita una lode doppia, perché nella vita non c’è solo il tennis. In questo senso non c’è dubbio che Djokovic avrebbe meritato più rispetto da parte di Martina. Sono anche convinto che se fosse stata una tennista a realizzare la PTPA e poi questa ipotetica giocatrice fosse stata criticata da un ipotetico grande campione del passato di sesso maschile, costui sarebbe stato ricoperto da una valanga di accuse di maschilismo. Tuttavia do atto a Martina Navratilova di avere risparmiato tali accuse a Novak!
Alecon2: non servono dislike a questo tuo commento che proponi come verità. E’ già pietoso e ridicolo che parla da solo.
Bene la Navratilova per quanto riguarda la sua lotta all’eguaglianza, però quello che non mi torna è una cosa. Il messaggio lanciato da Djokovic per questa nuova associazione è quello di dare un riequilibrio e una maggiore perequazione economica tra i tennisti, la Navratilova, dovrebbe essere favorevole, non capisco quindi la presa di distanze.
Il problema del Covid come motivazione teoricamente dovrebbe andare ancor più dalla parte dell’aiutare i tennisti dalla 150sima posizione in su visto che si è giocato e guadagnato poco. C’è qualcosa che non mi torna…
Martina invece notoriamente si è sempre appecorata invece, per piacere… dipende sempre da che parte si guarda la cosa anche un terrapiattista è un ribelle dalla suo punto di vista ciò non toglie che sia un imbecille (non mi riferisco minimamente a Nole che oltretutto mi sta simpatico).
Dice delle cose assolutamente condivisibili. Rilevo che questo sito attrae innumerevoli tifosi di Nole e che qualsiasi onesta critica viene duramente commentata. Viene il sospetto che i tifosi di Nadal e soprattutto quelli di Federer non frequentano questo sito oppure tengono, così come i loro idoli, un profilo basso.
Navratilova ha chiesto asilo politico a 19 anni, prima di iniziare a vincere.
Lendl ha giocato in Davis per l’allora Cecoslovacchia nel 1985 a 25 anni e dopo aver vinto a Parigi.
Almeno sii preciso, ma non si capisce se ce l’hai con lei in quanto donna, in quanto ex ceca ora U.S.A. o in quanto omosessuale.
ormai criticare djokovic va di moda , quindi ma si martina ci mancavi solo tu , x sbottare così avrai qualche scheletro nell’armadio anche tu 😉
djokovic è un ribelle e in questo mondo a me i ribelli piacciono cara martina…
@ Alecon2 (#2647453)
La tua verità quindi sarebbe la verità assoluta, bene, sei un fenomeno. La violenza sulle donne, l’ odio per gli omosessuali e il razzismo sono piaghe molto molto diffuse se è vero che il potere mondiale è nelle mani di poche famiglie bianche da alcuni secoli, quelli come voi che confondono causa effetto terrorizzati di perdere i propri privilegi che in quanto uomo eterosessuale bianco non ha dovuto fare un ciufolo per conquistare mi fanno solo ridere, anzi ci metto anche una punta di disprezzo caro il mio incel.
Martina deve difendere i suoi interessi di bottega che sono lo Status quo del sistema ATP e WTA. Comparsate a go go che gli garantiscono le Federazioni con annesso gettone presenza e inviti vari dei Tornei. Semplice.
Ottimo commento!
La verità lasciala a chi la conosce e non sei sicuramente tu! Avrebbe potuto fare come la Mandlikova, fingere un orientamente sessuale che non aveva, accettare le imposizioni di un regime oppressivo come quello vigente allora in Cecoslovacchia, tanto a giocare a Wimbledon l’avrebbero mandata comunque, era loro interesse, e sposarsi con uno straniero per cambiare nazionalità senza creare imbarazzi al regime (per poi divorziare poco dopo). Invece a 18 anni(!) decide di abbandonare tutto, compresi i famigliari (che l’hanno sempre sostenuta ben consapevoli che avrebbero subito la rappresaglia del regime) e chiedere asilo politico negli USA dove aveva una sola amica, Chris, e girava per le strade degli Stati Uniti guardandosi dietro le spalle per paura che qualcuno improvvisamente la spingesse in un furgone e la faccesse sparire per sempre in stile KGB, oppure controllare costantemente i piani di volo degli aerei da prendere per essere sicura di non sorvolare paesi della cortina di ferro dove magari per una emergenza l’aereo avrebbe potuto atterrare, e tutto questo fino al 1984 quando ottenendo la cittadinanza USA potè finalmente sentirsi al sicuro. Tutto ciò per motivi economici (quando già rispetto agli altri cittadini cechi era per forza, essendo una atleta, una privilegiata)? Ma per piacere! Amava il tennis e non poteva sopportare le imposizioni che le impedivano di provare ad essere la migliore; pagandone il prezzo fece delle scelte coraggiosissime, poi può piacere quello che dice e come lo dice (forse una donna troppo diretta dà fastidio?) ma negare che è stata un esempio di coraggio e sincerità vuol dire davvero essere in malafede!
Non penso sia così. Mi riferisco all’ultima parte. Più volte ho letto interviste di giocatori che si barcamenavano tra la centesima e duecentesima posizione che andavano in rosso. Di sicuro il n250 del mondo non porta a casa 250k€ puliti. E nemmeno sporchi
Forse Martina prima di esprimere giudizi sull’operato di Djokovic dovrebbe capire per quale motivo ha fondato l’associazione. Parla con Nole cara Martina!
Forse il disegno non ti è chiaro. Lo scopo è di sovvertire completamente la struttura attuale, compresi i regolamenti, le sedi dei tornei, i gran slam ecc ecc. Per semplificare decine di tornei/piqué o tornei/Adria, esibizioni libere e sigle diverse. È successo nel pugilato, sono entrati nel giochino personaggi di dubbia fama (a dire poco) e in 20 anni il pugilato è sparito.
Il circuito atp non è esente da imperfezioni (calendario, sedi dei 1000, distribuzione dei premi ecc) ma salvaguardia l’essenza stessa del tennis che è un regolamento valido per tutti e i Grand Slam.
Con Djokovic vedrai spuntare quadrangolari con con set ai 4, mondiali per club, pseudo circuiti che durano quanto dura lo sponsor di turno.
Il 90% dei giocatori sta con Federer e Nadal perché con loro e grazie a loro sono diventati ricchi e possono giocare in un circuito che li fa vivere bene (qui devi credermi sulla parola, fino al 200/250 ovvero i giocatori atp vivono BENE, quello messo peggio porta a casa 250 k€ puliti, anche se poi piangono miseria)
Non meriti nemmeno dislike o attacchi.
@ Alecon (#2647453)
Concordo.Tennista straordinaria ma quando tocca altri temi meglio riguardarsi una sua partita
femminismo tossico?…antirazzismo retorico?….e poi invece si deve protestare per una squalifica cmq dettata da regole ben precise…..davvero un post senza senso (ovviamente parere personale come il tuo).
Mettiti il cuore in pace, non esiste la persona perfetta. Ma qui sbagli parecchio.
Martina è stata avanti 30 anni sui diritti delle donne. Ha fatto outing fine anni 70, prima dopo Billie Jean King e per moltissimi anni unica a farlo. Solo questo le sarà costato milioni di dollari in mancati contratti pubblicitari.
Ha portato il tennis in una posizione unica nello sport faccendo in modo che donne e uomini fossero trattati economicamente alla pari dai tornei.
Infine è oggi assai critica sulla deriva del movimento LGBT, cosa che le procura non pochi attacchi da parte degli estremisti di tale movimento.
Palesemente lei ha degli interessi economici: fa parte del sistema, e come madrina, invitata speciale, etc ha ancora un guadagno dall’essere allineata.
Non vedo che guadagno possa invece avere invece Djokovic: il focus principale della nuova associazione è distribuire più soldi a chi sta sotto la centesima posizione.
Non direi che lo riguarda personalmente.
E si capisce invece perchè alcuni altri TOP siano contrari
Nessun attacco, ma una visione molto parziale del mondo in generale, peraltro senza aver vissuto i suoi travagli sia politici, sia sportivi, sia personali.
Come Lendl ha lasciato la Cecoslovacchia che l’aveva fatta diventare una campionessa a costo zero, per sbarcare negli USA per ragioni economiche ( anche se ovviamente lo hanno sempre negato). Oggi diffonde femminismo tossico made in USA condito da un po’ di retorica antirazzista. Farò collezione di dislike e di attacchi, ma è giusto scrivere la verità.
Mah pensavo che le critiche di Navratilova vertessero sul fatto che l’associazione di Djokovic è composta solo da uomini, invece i rimproveri non mi paiono centrati. Djokovic fonda questo “sindacato” mentre ancora gioca? Ma saranno fatti suoi. O teme conflitti di interesse? Agli US Open nessuno dell’associazione ha protestato contro la squalifica di Nole.
Bisogna stare tutti uniti contro il Covid-19? Certamente ma per adesso non si vedono azioni divisive a questo riguardo.
Grande Martina! Se avesse avuto questo coraggio anche sui campi da tennis quaranta anni fa, invece che farsi assalire spesso dai sui demoni nei momenti clou dei tornei, Serena si sarebbe ritirata da un pezzo per impossibilità manifesta di avvicinarsi ai suoi records. Ma il bello di Martina, quello che rendeva
speciali le sue vittorie, oltre naturalmente il suo grandissimo tennis, era proprio la sua fragilità e questa capacità, solo talvolta, di andare oltre se stessi e i propri limiti, soprattutto auto prodotti: un esempio di volontà di libertà e autoderminazione che trascendeva il tennis e tracimava nella vita di tutti!