Open Court: Roland Garros, tra Nadal e Djokovic il fattore “fatica” (di Marco Mazzoni)
23/05/2019 11:58 
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Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo
Fognini, Djokovic, Nadal. In ordine cronologico, i vincitori dei 3 Masters 1000 su terra battuta in stagione. Se aggiungiamo Thiem a Barcellona, ecco che il lotto è davvero completo. A pochi giorni dall’inizio del Roland Garros, con il sorteggio che si svolgerà stasera, si può iniziare ad analizzare qualche scenario del secondo Slam del 2019. Saranno questi “magnifici quattro” i favoriti a Parigi?Su Djokovic e Nadal non c’è alcun dubbio: il superclassico dell’ultimo lustro resta la finale più probabile. È già stata l’atto conclusivo degli Australian Open, tutto lascia pensare che i due campioni potrebbero di nuovo incrociare le racchette a Parigi dopo la recente finale al Foro Italico. Ci apprestiamo a vivere quindi un torneo “scontato”? Probabilmente no, o almeno ce lo auguriamo… Ecco alcuni fattori da tenere in considerazione, in preparazione alle battaglie sul “rosso”.
Nadal is back
Rafa è tornato. Non solo per la vittoria a Roma, primo torneo in stagione. Rafa al Foro Italico ha convinto sul piano del gioco per un paio di fattori decisivi: ha dominato senza tremare i giocatori “alla portata”, senza sbandamenti, senza titubanze, correndo via come un treno; ha ritrovato lunghezza ed efficacia col dritto. Nella rivincita vs. Tsitsipas e soprattutto in finale vs. Djokovic, il dritto di Nadal ha ricominciato a “rullare” di brutto. Mediamente profondo, veloce, vincente. Non solo il classico top a tanti giri, per buttare fuori il rivale, El Rey ha strappato valanghe di punti con accelerazioni micidiali, quelle dei bei tempi. Questo aspetto tecnico è decisivo per il Nadal 2019. Ormai non vince le grandi partite dalla difesa. Rafa non riesce più, come un tempo, a difendersi in modo incredibile e ribaltare ogni situazione, anche la più disperata, a suo favore. Nadal per vincere contro i forti deve attaccare, deve prendere in mano lo scambio, fare gioco e chiudere l’affondo. Per completare questo schema tattico più offensivo, il dritto è fondamentale. Fino a poche settimane fa, incluso Madrid, il dritto dell’iberico era ancora instabile. A tratti lungo, altri troppo corto, con molti giri ma attaccabile da parte di giocatori potenti e capaci di anticiparlo. A Roma, con condizioni di gioco in fondo non così diverse da quelle del Bois de Boulogne (campi un po’ più lenti) Rafa ha convinto, è salito, ha vinto. Se a questo aggiungiamo che tre su cinque è ancor più difficile batterlo, beh, Nadal sembra – tanto per cambiare! – il favorito al titolo di Roland Garros.
Djokovic c’è, ma la fatica…
Novak ha vinto Madrid, ha fatto finale a Roma. A livello tecnico non c’è molto da dire. Era chiaro che la sua stagione primaverile fosse totalmente focalizzata sul trovare la forma adesso, da Madrid in poi. Puntualmente il “Djoker” c’è. A Roma ha perso la finale, svuotato dalla pazzesca partita vs. Del Potro (vederla dal vivo è stata un’esperienza sublime!) e poi dalla sorprendente partita del “Peque” Schwartzman. Questo è l’unico punto di domanda sul serbo. Sul veloce, o su match non terribili sul piano fisico, è l’uomo da battere tendente all’imbattibile… ma sulla terra di Parigi, riuscirà ad arrivare alle fasi decisive fresco? Per battere Nadal sul Chatrier in finale servirà un Djokovic fresco, veloce, continuo nell’arco del match. Nella finale di Roma dopo un primo set passato a scaricare le tossine dei giorni precedenti, è entrato in partita nel secondo set, vinto; quindi è scomparso di fronte al pressing poderoso del rivale. Up and down preoccupanti… o Nole è invece in controllo? Lo vedremo a Parigi. Di sicuro per lui sarà fondamentale il sorteggio. Riuscire ad arrivare con molte energie alla eventuale finale sarà decisivo. Se fosse costretto ad alcuni match durissimi, con 5 set di battaglia, tra ottavi, quarti o semifinale, potrebbe costargli carissimo….
Fognini, può sognare?
Sognare non costa nulla, e quella semifinale a Parigi mai raggiunta sarebbe un risultato spettacolare. Fabio arriverà a Parigi n.11 ATP, straordinario best ranking che lo pone come terzo azzurro dell’era moderna. Però la strada verso la seconda settimana dello Slam “rosso” è sempre piena di ostacoli, ancor più per un talento come Fognini che spesso soffre di cali e vuoti improvvisi, imprevedibili. Anche per l’azzurro ne sapremo di più stasera, dopo il sorteggio. Sembra aver recuperato bene dai problemi fisici, ci auguriamo che abbia un draw onesto, con un paio di match tranquilli per entrare in fiducia con le condizioni e quindi giocarsi le sue chance dal terzo turno. Vederlo tra i favoriti penso sia eccessivo, giochiamo questo torneo match dopo match, con la speranza di non incrociare “uno dei due” troppo presto. E forse anche “gli altri due” sperano di non incrociare il talento di Fognini…
Thiem, la incognita
Dopo la finale a Parigi dello scorso anno, e la vittoria ad Indian Wells a marzo, si pensava che sulla terra europea Thiem avrebbe fatto sfracelli, o comunque sarebbe stato pronto a vincere ogni grande torneo sulla terra battuta. Il successo è arrivato a Barcellona, battendo pure Rafa Nadal; ma quanti alti e bassi… troppi, incluse alcune sconfitte brutte. A Monte Carlo è incappato in una giornata assolutamente no; a Roma si è fatto battere da un ottimo giocatore come Verdasco, ma non è piaciuto il modo in cui ha perso, cedendo nella stretta finale, nella lotta, dove invece dovrebbe essere in grado di dare la zampata. Che Thiem avremo a RG? Bella domanda… Il cambio nel team, senza il severissimo Bresnik in cabina di regia, forse lo ha un po’ alleggerito di tensione, ma non si è visto per ora alcun cambio tattico o tecnico.Continuo a ritenere che abbia chance reali di fare benissimo, forse anche vincere; ma solo trovando un torneo “autostrada”, con vari match facili, perché il suo tennis comporta uno sforzo fisico brutale. Deve assolutamente virare il suo gioco verso la velocità e meno sulla potenza. E magari evitare del tutto Nadal o trovarlo in SF. In finale, in caso di nuovo braccio di ferro, non vedo come Dominic ce la possa fare.
Gli altri
Difficile trovare altri veri pretendenti al titolo, sarebbe una sorpresa enorme. Zverev è perso chissà dove. Da un 2018 in cui era realmente cresciuto sulla terra, quest’anno sta attraversando una crisi nerissima, più agonistica che tecnica. Sasha è molle, crolla da solo, non è fisicamente in grado di imporre il suo tennis. Vista la sua storia molto negativa negli Slam, pare assai difficile che risorga proprio al Roland Garros. Tsitsipas ha fatto un salto di qualità notevolissimo, ma 3 su 5 sul rosso è roba tosta sul piano fisico, dove lui sembra ancora indietro. I quarti potrebbero essere un buonissimo traguardo, immaginare di più francamente sembra ardito.Del Potro ha incantato a Roma, può essere una mina vagante nei quarti, soprattutto se il torneo fosse piuttosto asciutto, con campi secchi e veloci. Attenzione negli ottavi a Coric, grande lottatore ed in netta crescita, come Medvedev, soprattutto se le condizioni saranno veloci. Altri tennisti da evitare all’inizio della seconda settimana per i big sono Schwartzman, che potrebbe essere un bruttissimo cliente per tutti, soprattutto per Federer vista la sua intensità e velocità in campo; Monfils, che potrebbe esaltarsi di fronte al suo pubblico; Djere, che zitto zitto è entrato tra le 32 tds e non regala mai niente. Da seguire come potenziali sorprese il cileno Garin, in rampa di lancio sul rosso nel 2019, ed il giovane Ruud.
Azzurri
Cecchinato difende una cambiale impossibile. Marco a Roma non è piaciuto, vediamo come arriverà mentalmente a Parigi, se l’aria del Bois lo risveglierà, oppure sentirà troppo la pressione. Berrettini è entrato tra le teste di serie, rischia un terzo turno difficilissimo, ma dall’altro lato, magari avrà in ingresso nel torneo non impossibile. Se troverà la continuità al servizio vista vs. Zverev al Foro o quella di Monaco e Budapest, è un cliente bruttissimo per tutti (quasi l’80% di punti con la prima, siamo a livelli record ATP); andrà valutata la sua tenuta, fisica e mentale, sulla lunga distanza. Mi aspetto un bel torneo da Sonego: grande lottatore, sulla terra di Parigi ci sono tutti gli elementi per far bene, speriamo solo non abbia un sorteggio proibitivo. Idem per Fabbiano, anche se quest’anno sul rosso non ha ancora ingranato.
Buon Roland Garros a tutti.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: Berrettini, Djokovic, favoriti, Fognini, Marco Mazzoni, Nadal, Open Court, Parigi, Roland Garros 2019, Thiem, Tsitsipas
Sinner
Djokovic
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Medvedev
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Ruud
Tsitsipas
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Jabeur
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Beh…se al 1° o 2° T. prendesse un Bolelli qualificato in gran spolvero come l’anno scorso…un po lo farebbe stancare 😉
quindi il tragitto di Rafa prevede
1t Qualificato
2t Qualificato
3t Goffin
1/8: Basilashvili (dovrebbe arrivarci in scioltezza, unico ostacolo un lontano parente di Gasquet)
quarti: Nishikori o Medvedev o De Minaur o Djere o un Paire in gran spolvero
semi: Federer
che al terzo turno ha sulla sua strada Berrettini (però ha Ruud al secondo turno) poi Schwartzman, Wawrinka e Tsitsipas (per Tiafoe e Cecchinato metterei un ?). Roger potrebbe farcela o potrebbe spuntarla Schwartzman a meno di sorprese al terzo turno…
finale: Djokovic
o Thiem o DelPo che deve affrontare FAA al terzo turno, da questa parte ci sono anche Fognini, Coric, Monfils e Zverev
Nadal ai quarti dovrebbe arrivarci come il fornaio visto a Roma, distribuendo con magnanimità bagel e breadsticks, unica variabile un Basilashvili in the zone che ha la potenza di fuoco per opporsi ad un Rafa non ancora tosto dopo tre partite da Club Méditerranée.
Gli avversari dei quarti arriveranno stanchi quindi non si prevedono drappi rossi per il torlello
in semi una vittima sacrificale per il Minotauro
in finale bisogna vedere fino a che punto si sono scornati Nole, Thiem e DelPo. Tra di loro, ma questi dovrebbero avere vita dura anche con Monfils e Coric, invece Fognini e Zverev penso che o vinceranno in fretta o non dureranno a lungo.
per mè la finale è già scritta e sarà quella di roma , bisogna vedere chi spenderà di meno dei 2 mostri x arrivarci, ovviamente chi avrà speso meno vincerà…
Vado controcorrente e metto Roger tra i grandi favoriti. Non credo vada a Parigi solo per mantenere il ritmo. Non si sarebbe iscritto a 2 tornei su terra prima del RG, mentre per Wimbledon farà un solo torneo preparatorio…anche in Australia 2017 nessuno lo inseriva tra i favoriti.. Io ci spero, e sono convinto che farà un grande torneo
Su Federer neppure un accenno? Dubito che arrivi in semi però neanche menzionarlo mi sembra un po’ troppo.
Sarà come dici tu, magari hai informazioni di prima mano al riguardo, ma nel 2017 ha saltato non solo il Roland Garros, ma l’intero circuito su terra e così come aveva vinto l’Australian Open dopo un lungo e forzato riposo, così vinse pure a Wimbledon nella finale contro Cilic, dopo la pausa primaverile.
Cosa che non si è ripetuta nel 2018 nonostante il medesimo stacco e riposo nel periodo su terra. Per cui magari il ritmo partita non è così determinante per Federer a Wimbledon, vedremo… intanto godiamocelo a Parigi dopo tanto tempo.
Rafa e Nole favoriti d’obbligo, anche se in tutta onestà bisogna dire che pur rimanendo due giocatori straordinari sono ormai lontani parenti dei mostri ingiocabili che erano alcuni anni fa. Detto questo, non escludo un vincitore diverso che azzecchi le due settimane perfette. Allora direi Thiem e Tsitsipas su tutti, mentre Federer se arriva ai quarti in buone condizioni, magari ci prende gusto.
@ nadaluberalles (#2343536)
A Federer interessa solo giocare per non perdere il ritmo match, senza farsi male e senza faticare troppo. E’ consapevole di non aver alcuna chance per il torneo, a meno di una moria generale (Nadal e Djokovic out nella prima settimana), ipotesi questa assurda. L’obiettivo è chiaramente Wimbledon.
Quindi, senza vedere il tabellone, questo vuol dire che ci sono 8 giocatori più forti di Federer sulla terra??
Io ne ho contati 5 sicuri, mi mancano gli altri 3.
Però è anche vero che nonostante nessuno indichi Nadal nelle previsioni per Wimbledon, lo spagnolo ha fatto 2015 quarti (fermato dai bolidi di Brown ), 2016 assente, 2017 sedicesimi (fermato dalle saette lungolinea di Mueller, ahimé ritiratosi dall’attività nel 2018), e semi 2018 contro Djokovic.
Le prime due sconfitte hanno sorpreso tutti quelli che non s’aspettavano Nadal in finale.
Dall’essere sorpresi per le premature sconfitte a non darlo nemmeno in partenza (ripeto senza vedere il tabellone) ai quarti come affermi per Federer a Parigi, il salto è un volo quasi pindarico.. quasi
Ti dico la verita’ Marco credo che Roger in uno Slam anche se sulla terra lo vedo difficilmente battibile nei primi turni,non ti scordare che a Roma e’ arrivato ai quarti non perdendo realmente contro nessuno,poi 3 su 5 la sua esperienza puo’ fare la differenza contro molti certo non con Nadal o Djokovic ma ripeto non vedo cosi’ scontato non possa arrivare molto avanti.
Nessuna dimenticanza, con tutto il bene che si può volere a Roger, mi stupirei se arrivasse ai 1/4
@ nadaluberalles (#2343445)
Concordo su fogna, gli ottavi però sono obiettivo minimo, sarebbe ottimo arrivare nei quarti. Gli ottavi andrebbero bene per Ceck mentre per Berrettini obiettivo terzo turno che sarà proibivo…fra i big sarà importante vedere se Thiem sarà dal lato di Rafa o di Nole perché entrambi non lo vorrebbero in semi…Roger mina vagante ma Agli ottavi arriva in carrozza…occhio anche a del Po e Schwartzman in ottica quarti di finale…
Secondo me Nole è favorito. Segue Rafa.
Spero in una vittoria finale di Dominic, e magari vedere in finale Delpo.. ma forse è utopia.
Tra i giovanissimi: spero farà bene FAA; Medvedev e Tsitsipas,ad oggi, i più competitivi, più di Coric e Zverev. Dubito avremo italiani ai quarti, agli ottavi m’immagino solo Fognini.
@ nadaluberalles (#2343445)
Medvedev infatti solo da quest’anno ha iniziato a fare bene su terra. Semi a Montecarlo(battendo Nole) e finale a Barcellona. Ha molte piu possibilità di un Fognini, secondo me. Poi tutto dipenderà dal sorteggio.
Finale Fognini-Cecchinato e non se ne parla più 😆
Mah, che dire? Nadal è stra-favorito dopo le convincenti prove romane. Djokovic per me non è il favorito a vincere, ma potrebbe scattare il fattore motivazione per compiere un altro non-calendar Grand Slam, per occupare il gradino minore del podio incontestabile e probabilmente insuperabile di Laver ( 2 GS ). E sfatiamo questo fattore “fatica” che incide solo se il recupero tra due partite è breve, meno di 12 ore, per partite che durano 5 set. Vedo di più Thiem in prospettiva vincitore, sinceramente.
Tsitsipas non capisco perché sia considerato non capace di fare i 5 set?? Ha dimostrato più volte di essere un giocatore che sa vincere lunghe partite. Io lo vedo almeno ai quarti/semi.
Fognini, vabbe’ , se eravamo in Francia avremmo nominato Monfils nei pronostici, ma realmente ha poche possibilità. Io firmerei per averlo agli ottavi. Non penso che possa fare il Cecchinato del 2019.( che a sua volta non si ripeterà, ma penso che arrivi agli ottavi con un po’ di fortuna nei sorteggi, è stato fuori forma da Buenos Aires 2019 in poi).
La sorpresa secondo me non sarà Garin, che ha un tiro troppo scarico per Parigi, ma Auger- Aliassime che potrebbe arrivare molto in fondo, anche troppo per i big.
DelPotro concordo che sia una mina vagante, può far bene, ma ha troppe poche partite giocate, lui è il primo a saperlo infatti ha giocato dovunque tornei in singolare e in DOPPIO per ingranare la marcia giusta.
Shapovalov??? Cilic? Jarry?? Khachanov? Cuevas? Tutti personaggi in cerca di un quarto.
Ah: la risposta al quesito “trova l’estraneo” è Medvedev. Due primi turni nel 2017 e 2018 al RG.
Detto che sono sorpreso non vedere minimamente nominato Federer,per carita’ durissima per lo Svizzero ma un Fuoriclasse come lui non ha meno possibilita’ di vincere a Parigi dei vari Garin,Ruud, Djere,Monfils o Medvedev con tutti il rispetto,inoltre secondo me uno Zverev ad esempio non ha piu’ probabilita’ di vincere dello svizzero.
Detto questo anche io penso che i tre nomi piu’ probabili per la vittoria sono Nadal,Djokovic e Thiem,per quanto riguarda Fognini puo’ fare anche molto bene ma non penso vincere,c’e’ comunque grande differenza tra i primi 2 e l’austriaco che anche se fortissimo sulla terra contro i due Fenomeni 3 su 5 difficilmente puo’ batterli tutti e due.
Rimangono Rafa e Nole con il primo secondo me leggermente avvantaggiato,ovviamente se lo spagnolo si presentasse al meglio il serbo avrebbe poche chance di batterlo,quindi tra i due in un eventuale finale dico 60 a 40 per Nadal ma essendo tifoso di Rafa e’ una mia speranza piu’ che una totale certezza perche’ non sono sicuro che lo Spagnolo sara’ al meglio.
Sono curioso di vedere cosa combinerà Berrettini, ora che può far male da entrambi i lati è salito di categoria.
Tsitsipas che lo ha sconfitto a Melbourne, già allora ne parlò molto bene.
La botta d’arresto contro Schwartzman può venire utile dal punto di vista mentale. Come abbiamo visto contro Djokovic, Schwartzman è in discreta forma (Nole era comunque stanco dopo la battaglia con DelPo), quindi è giustificabile perderci.
Quello che invece non va bene è come ha giocato Berrettini contro Schwartzman, molto lento negli spostamenti e quindi con molti errori anche con il diritto, forse bloccato dalla tensione.
OK per via delle ombre non si vedeva bene e il campo del Grand Stand a Roma era quel che era, ma sono problemi che aveva anche Schwartzman, non penso che si possa trovare un alibi in questo.
Al Foro Italico siamo su altri livelli, ma anche nel torneo di qualifica per le NextGen finals di Milano si fece sorprendere, perdendo contro Baldi da favorito.
Forse questa botta di arresto a Roma lo aiuterà a risolvere un eventuale problema di tensione e giocare un gran Roland Garros.
Ps: spero di rivedere un Del Potro competitivo fino alla fine, ma sulla terra avrà bisogno di turni sbrigativi. Più facile secondo me rivederlo in fondo a Wimbledon. Lo stesso vale per Federer. Thiem secondo me farà ancora un grande Roland Garros, ma in uno scontro con Djokovic o il Nadal di Roma potrebbe avere la peggio. Mi aspetto anche uno Tsitsipas molto avanti. Lo spero almeno. Il Roland Garros è un torneo per veri duri, solo chi ha fisico e cervello arriva in fondo.
Già da qualche anno, almeno 6, Nadal non può più vincere contro i migliori se non gioca d’attacco, se non prende rischi, se non serve bene, se si rifugia lontano dalla riga di fondo. E per essere efficace col dritto non deve più cercare rotazioni esasperate, ma avvicinarsi al campo e cercare velocità, anche a discapito dell’altezza della traiettoria sulla rete. A Roma si, in particolare in semi e finale, si è visto come il dritto fosse più teso e veloce, meno arrotato e liftato. Semza giocare così avrebbe fatto molta fatica col greco, come già a Madrid, e forse non ce l’avrebbe fatta contro Nole.
Capitolo favoriti: Fognini lo scarterei a priori, la vittoria a Montecarlo è un fatto più unico che raro; si è presentata l’occasione e lui, con merito, l’ha presa al volo. Ma a Parigi la concentrazione ed il livello di spinta vanno mantenuti per più tempo.
Io credo che il sorteggio sarà fondamentale. Se Nadal trovasse i vari Fognini, Thiem e qualche altro tosto dalla sua parte, non credo che riuscirebbe Nell ennesima impresa. Con un tabellone tipo Roma, avrebbe grandi chance di vittoria finale. Io cmq dico Dominic.
@ Bar (#2343299)
In effetti, certo che ha davvero un impegno difficile
Come sempre perfettamente d’accordo!
Bell’articolo, avrei solo messo Cecchinato nella sezione dedicata a “gli altri”, anziché semplicemente tra gli azzurri, sia per il risultato dell’anno scorso (che non è frutto di un caso, bensì di un feeling con questi campi e con i 5 set), sia perché quest’anno un torneo su terra battuta l’ha già vinto. In sostanza, al RG non dovrebbe godere di meno credito di Djere, Schwartzman, Ruud, Garin, Coric, Medvedev, Monfils.