Alcaraz accetta la sconfitta, ma rilancia la rivalità con Sinner: “Orgoglioso di quanto fatto, Jannik mi ha spinto al limite”
13/07/2025 22:17 
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Carlos Alcaraz nella foto - Foto Getty Images
Non è arrivato il tris a Wimbledon per Carlos Alcaraz, che si è dovuto arrendere in finale a un Jannik Sinner semplicemente straordinario. Il murciano, dopo la sconfitta per 4-6 6-4 6-4 6-4, ha analizzato a caldo la partita in conferenza stampa, tra rammarico, orgoglio e la consapevolezza di aver fatto comunque un percorso di altissimo livello.
“Sempre triste perdere una finale, ma sono orgoglioso”, ha esordito Carlos, “mi porto via tante cose positive da queste quattro settimane. Ho dato tutto quello che avevo, ma ho giocato contro un avversario in una forma incredibile. Esco a testa alta da questo torneo.”
Alcaraz ha poi ammesso di aver sofferto con il proprio servizio, uno dei fattori chiave del match: “Ho avuto una percentuale molto bassa di prime oggi (solo il 53%) ed è stato difficile soprattutto contro uno come Jannik, che è uno dei migliori ribattitori del circuito. So che devo migliorare questa parte del mio gioco.”
Rispetto ad altre sconfitte importanti della sua giovane carriera, come quella alle Olimpiadi di Parigi 2024, Alcaraz si mostra più maturo: “La sensazione è molto diversa. L’anno scorso dopo le Olimpiadi ero molto giù di morale, questa volta invece ho imparato tanto e sono orgoglioso di essere ancora in una finale Slam. Voglio concentrarmi sui momenti belli e dimenticare quelli brutti.”
Inevitabile il riferimento alla rivalità con Sinner, che sta già segnando un’epoca: “Sono felice di condividere questa rivalità con lui, credo sia qualcosa di fantastico sia per noi che per il tennis. Quando giochiamo uno contro l’altro il livello si alza tantissimo, non ho mai visto un’intensità simile altrove. Ci spingiamo a migliorare ogni giorno.”
Parlando della finale, Alcaraz ha evidenziato quanto Sinner sia stato dominante da fondo campo: “Fisicamente mi sentivo bene, ma mentalmente è stato durissimo restare concentrato contro un avversario che ti mette così tanto sotto pressione. In alcuni momenti non sapevo cosa fare, lui era superiore da fondo e restituiva alla perfezione le mie seconde di servizio, mettendomi subito in difficoltà.”
“La chiave del match è stata nel secondo servizio e nei punti regalati. Devo migliorare il modo in cui rispondo e gestisco lo scambio dopo il servizio. Sentivo che lui portava a casa i suoi turni di battuta troppo facilmente. La differenza maggiore oggi è stata proprio la qualità e l’intensità da fondo campo.”
Con questa consapevolezza, Carlos Alcaraz guarda avanti, certo che questa rivalità con Sinner renderà il futuro del tennis ancora più spettacolare: “Ogni partita con lui mi motiva ad allenarmi meglio e a crescere. Siamo solo all’inizio di qualcosa di grande.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Wimbledon, Wimbledon 2025
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@ Alessia (#4438658)
Anche un po’ MUSETTI
I troll italiani anti-Sinner sono fastidiosi, ma pure quelli che oggi maramaldeggiano sullo sconfitto e sui loro sostenitori non sono un bello spettacolo.
Per qualche amico
ma chi è veramente il numero 1 ?
Probabile. Però guardala anche da questo lato: che sia stata proprio la mazzata del rg a dargli questa potente voglia di riscatto? Per il rg ci saranno tante altre occasioni, ma come fu per Nole, sarà sempre il terreno per lui un po’ meno eletto tra i tre. E comunque ci vincerà.
@ Oldcot@66 (#4438740)
Sono convinto che se non ci fosse stato lo stop di 3 mesi tutto questo ci sarebbe già stato al RG e già quest’ anno grande slam
Ieri Sinner ha fatto una cosa difficilissima, ovvero mantenere il match a livelli freddi di temperatura, che è l’unico modo per aprirsi la strada con Alcaraz senza inguaiarsi. Questo è a mio avviso il vero capolavoro di ieri, che solo con raffiche di prime vincenti e colpi di precisione più che di potenza si è potuto concretizzare. Avere mantenuto la forza mentale sempre al top senza mai biasimarsi nonostante i tanti errori, questo il vero capolavoro. Ha vinto in stile Djokovic, perdendo il primo parziale ma usandolo come eserciziario…solo i veri campioni possono fare tutto questo. Alcaraz si è sciolto molto in fretta sotto la dominanza psicologica di Jannik, e questo sarà per lo spagnolo sempre uno svantaggio. Questo slam vale molto di più di ciò che già è. Segna il salto che serviva a Jannik per scrollarsi definitivamente di dosso le ultime scorie del passato. Per aspera ad astra…
@ MARMAS (#4438678)
Io invece ho la sensazione che il Carlos di ieri non sia stato tanto diverso da quello di Parigi la differenza l’ha fatta l’epilogo perché Entrambi hanno giocato ad un livello inferiore dello scontro precedente, sono convinto che le sorti dei loro incontri siano più nelle mani di Jannik, posso sbagliare ma…
Molto significativo il commento di Rod Laver: “Congratulations to Jannik Sinner on winning his first Wimbledon title in another thrilling contest with Carlos Alcaraz. Their growing rivalry is a gift to our sport, and it’s matched by the genuine respect they show for each other. Win or lose, they compete with joy, class, and sportsmanship. That’s what makes champions”.
Condivido.
Guardando i match ad oggi giocati in effetti è esattamente come dici tu.
Questa partita potrebbe essere lo spartiacque tra l’epoca delle sfide epiche e l’epoca delle grandi piallate.
Anzi, vedendo il match solo dal lato di Sinner sembra proprio poter essere così.
Ieri Jannik non ha giocato un match perfetto e secondo me ha risentito tanto, almeno fino al termine del secondo parziale, delle scorie degli ultimi H2H e della finale parigina.
La sensazione di un margine strutturale abbastanza ampio nel ritmo da fondo in favore dell’altoatesino mi rimane anche a mente fredda.
La sensazione è che Alcaraz per vincere debba fare qualcosa che oscilla tra il leggendario e il sovraumano, mentre Jannik per farlo debba semplicemente giocare tranquillo e trovare il ritmo al servizio e al dritto.
Però non bisogna cadere nell’errore di trarre conclusioni definitive da un match, perché nel tennis la differenza tra una vittoria netta e una sconfitta in rimonta in un match che diventa leggendario è molto più piccola di quanto possiamo percepire dal divano… A maggior ragione quando il tuo competitor è un fenomeno assoluto come il murciano, che ieri in effetti mi è sembrato complessivamente sotto tono o comunque non in grado di accendersi con continuità.
Quindi godiamoci le prossime sfide e vediamo che succede… Io da tifoso di Sinner oggi comunque mi sento molto comodo sul carro targato Bolzano.
Per me la Pellegrini in vasca era interessante davvero, non so voi.
Mauro non so chi sia.
Di Kyrgios mi interessa solo lo stato d’animo. Dev’essere orribile che il suo bersaglio lo abbia totalmente ignorato e abbia vinto Wimbledon!
Nutro un grande rispetto per questo ragazzo sempre molto sportivo e pure molto educato, il rivale “ideale” per il nostro Sinner.
Credo che vedremo molti duelli duri e spettacolari. Per fortuna ora Carlitos è al #2 e non si rischia una finale anticipata in SF.
Tutto gli altri giocatori sono almeno 2 categorie sotto.
PROSSIMO APPUNTAMENTO a Cincinnati, credo, e poi a New York (*-*)
Anche da fondo campo Jannik gli è superiore.
Perché parli col senno di poi selezionando i dati della tua memoria. Anche loro giocarono a volte match orribili fra i tanti capolavori
Non penso proprio per uno che prepara gli Slam nelle discoteche di Ibiza.
I numeri in effetti sono impietosi, chiaramente ne Sinner ne Alcaras potranno battere il record di Borg… però! Lo svedese vinse moltissimo ma si ritirò presto, cosa conta alla fine? Il record di precocità o la longevità? Sotto questo aspetto Novax, mi duole ammetterlo, é un fenomeno ( secondo me la sua maniacalità conta relativamente, molto é dalla genetica e fortuna).
Personalmente preferisco i giocatori più estrosi, quelli da alti e bassi, come ci sono alti e bassi nella vita.
Il vincitore seriale, soprattutto da giovanissimo mi sembra sempre un alieno,credo che spesso le vittorie più belle siano quelle in un’ età più matura, quando ti godi anche di più il successo, con maggior consapevolezza.
Secondo me, non bisogna cercare chissà quale strategia per spiegare perchè la finale per Sinner sia andata meglio che a Parigi e non c’entra tanto che a Parigi era appena rientrato (anzi, per me a Parigi questo gli è servito, altrimenti sarebbe arrivato più “a pezzi”, perchè lui nei 2 1000 americani va sempre molto avanti, e a questi tornei si sarebbero aggiunti Montecarlo e Roma e forse Madrid), ma:
a) chi servirà meglio, avrà sempre le chance maggiori di vincere (e forse qua la minore stanchezza ha aiutato JS oppure semplicemente la superficie);
b) appunto, la superficie. Per una volta Fritz ha detto una cosa saggia quando presentava la sua semifinale: più la superficie è veloce, meno è possibile per Carlos recuperare palle “impossibili”: pure qua ho visto vari vincenti di Sinner che, secondo me, a Parigi invece Carlos avrebbe recuperato, dando così via a scambi “interminabili” (che per me avvantaggiano Carlos, che è più “difensore” di Sinner, che invece rende meglio ad attaccare brutalmente e per tenere a lungo questo gioco necessita di poter chiudere il punto in pochi scambi, per cui la terra lo svantaggia, anche perchè lì Carlos può anche usare più rotazioni e “rallentare” lo scambio). E’ un caso che su erba, la superficie meno regolare e che quindi solitamente fa durare molto meno gli scambi, finora negli slam JS abbia battuto 2 volte di fila CA? non penso… (e per me JS, a parte la delusione di Parigi, da quella partita non ha tratto solo pensieri negativi, ma ha visto di poter reggere il gioco di CA pure su terra e per me si sarà detto: “beh, se qua ho retto così bene, allora sul veloce, posso essere il favorito”…).
c) Carlos secondo me era un po’ pìù stanco in finale, appunto, per aver giocato vari tornei più di Sinner (e, indipendentemente dal fatto che uno vada o no molto avanti in un torneo, anche se perdi ai primi turni i meri spostamenti da un torneo all’altro sono molto stancanti per giocatori, visto che si passa dagli Usa all’Europa… tra l’altro CA ha vinto il Queens, mentre JS è uscito presto ad Halle: ed io ho sritto subito in allora che quello per me era un vantaggio per JS in prospettiva Wimbledon…).
Poi certo che devi giocare bene ed essere in forma, altrimenti una finale così dura non la vinci, però secondo me anche questi fattori hanno un po’ contato…
@ Sporadico (#4438535)
Beh non saprei dire se Swiatek ieri abbia proprio giocato al limite…
@ MARMAS (#4438458)
Giusta analisi.
Alcaraz ha ammesso di essere inferiore nello scambio da fondo (lo ha detto anche a Ferrero durante la partita) e ha rischiato molto la seconda, commettendo diversi doppi falli, per non farsi aggredire.
Con percentuali basse di prime in campo, contro la risposta di Sinner, era praticamente impossibile venirne fuori.
Di magie qualcuna ne ha fatta, ma estemporanee, non ha mai dato l’impressione di crederci fino in fondo.
La mia idea, semplificando tantissimo, è che quando la partita è entusiasmante e di livello altissimo, Alcaraz sia un pò favorito, perché quando si esalta sa raggiungere picchi di gioco irraggiungibili per chiunque altro.
Ma se la partita si gioca si livelli più “normali”, che siano buoni, medi o anche bassi, allora il favorito è Jannik, che è più costante, regolare e ha pochissimi cali di rendimento, e con la sua pressione soffocante lascia ben poco spazio di manovra persino a un fenomeno con Carlos
Difficile rispondere caro Givaldo, ma Fedderer&Naddal erano un altra cosa, di questo ho la certezza.
Carlos scusa… cerchiamo di non menare il can per l’aia… banale dire che Jannik ti abbia spinto al limite! Chiunque giocasse una finale di Wimbledon, e con chiunque se la dovesse vedere, giocherebbe comunque al limite. Più corretto dire, questi si, che oggi Jannik ha messo in luce i TUOI limiti, che afferiscono principalmente alla sfera emotiva. Buona notte Carlos!
Stanotte dura dormire per Carlos
Carlitos sa benissimo che il match di oggi rappresenta un netto spartiacque e che da oggi in poi nei loro scontri diretti nulla sarà più come prima… e che si possono aprire praterie e consapevolezze anche per i mattoni triturati nella mente di Jannik
Poldiiiii Mauroooo
Qualcosa è mancato ad alcaraz, quel qualcosa che gli ha fatto vincere a Parigi e che qua non è stato in grado di replicare forse a causa di sinner che ha giocato senza respirare e senza farlo respirare. In ogni caso una prestazione opaca di alcaraz e un prestazione alla sinner di sinner. Allo spagnolo è mancato quel guizzo genialoide che lo ha fatto uscire dalle secche galliche in cui stava per arenarsi. Mi è parso affaticato e un po’ appannato di testa e concentrazione, tutto il contrario di sinner che non ha lasciato niente al caso…
Ok, con un altro distinguo, il solito problema del conteggio dei gratuiti. Oggi praticamente non c’erano gratuiti, si è visto che era praticamente impossibile a tutti e due giocare palle interlocutorie: l’altro era pronto come un falco a prendersi il punto. Entrambi erano maledettamente sotto la pressione avversaria, per cui non è stata una partita a braccia sciolte, bensì a braccio di ferro. Ha vinto quello più duro, che sapevamo già chi fosse.
Molto onesto Carlitos a riconoscere la superiorità di Jannik da fondocampo.
Meno lucido, secondo me, nel sottolineare il solito numero magico che tutto spiega (% di prime, in questo caso 53).
Vogliamo associare qualche altro dato?
15 Ace, 7 doppi falli, 51% di punti sulla seconda… Questi numeri spiegano che la percentuale di prime discende dal fatto che Jannik ha preso il controllo del gioco da fondocampo anche con un certo margine e Carlos è stato costretto a cercare molto il vincente con la prima di servizio.
Alle volte non è facile capire il rapporto di causa / effetto tra rendimento al servizio e rendimento negli altri settori del gioco.
In questo caso la situazione mi sembra invece piuttosto chiara.
@ Di Passaggio (#4438390)
Verissimo il tema sul servizio. Ma oggi tatticamente è stato più bravo rischiando di più. Ha fatto l’Alcaraz in un certo senso. Vedo a freddo due dati.
Ha fatto 40 gratuiti contro i 36 di Alcaraz e 30 punti andando a rete contro i 17 dello spagnolo.
Sono due numeri contrastanti ma che secondo me spiegano tanto di questa partita.
E poi in risposta è superiore. Ma questo era già assodato
Dopo la partita mi viene da dire che a questo livello, iperuranico, il servizio da solo non ti fa vincere, ma se quel giorno il servizio latita, sarà facile la sconfitta.
I due, poiché ogni tanto avevano entrambi alcuni pericolosi cali nella prima, hanno rischiato una serie impressionante di seconde temerarie.
Da un po di partite a sta parte chi vince il 1 set poi puntualmente perde la partita. Oggi jannik il 1 set, vista sta cosa, glielo ha lasciato vincere,,,solo per scaramanzia 😆
Eppure, a fronte di tanta gioia, rimangono 3 dubbi:
-A che ora gioca Kyrgios?
-A che ora scende in vasca la Pellegrini?
-A che ora scriverà Mauro?
Per Alcaraz non sarà mai facile, d’ora in poi, imporsi su Sinner.
Goduria immensa. Più che un 6-4 periodico, per noi sarà un 69 perpetuo.