Le nuove leve juniores: i campioni del futuro?
19/07/2014 09:38 
32 commenti
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Stefan Kozlov classe 1998, n.862 ATP
Mentre il mondo del tennis saluta con piacere il definitivo salto di qualità di Milos Raonic e Grigor Dimitrov, mentre assiste con fermento agli exploit improvvisi di Nick Kyrgios e Alexander Zverev e aspetta con ansia l’arrivo di giovani promesse come Borna Coric e il nostro Gianluca Quinzi, la situazione nel panorama juniores assume contorni ben chiari e definiti, regalandoci preziosi spunti su alcuni nomi che sembrano possedere maggiori possibilità di farsi valere nel mondo del professionismo, ricoprendo in alcuni casi il ruolo di campioni del domani piuttosto che quello di buoni prospetti e ottimi giocatori in ottica futura.
Pare doveroso iniziare questa breve analisi partendo da Andrey Rublev: il giocatore russo è l’attuale numero 1 del ranking e in generale ha dimostrato una costanza di risultati nei tornei Slam invidiabile. Rublev ha vinto quest’anno al Roland Garros e vanta già un’esperienza considerevole in tornei del circuito challenger, grazie ai quali ha raggiunto un best ranking in singolare di numero 443 al mondo e appare come uno delle carte vincenti su cui puntare per il futuro, più o meno prossimo. Gli appassionati se lo ricorderanno anche per aver raggiunto la finale al 55esimo torneo Bonfiglio, dove però è stato sconfitto dal pari età e connazionale Roman Safiullin.
Insieme a Rublev, l’altro junior che finora ha fornito le migliori indicazioni è stato senza dubbio il talentuoso americanino classe ’98 Stefan Kozlov: nonostante sia fra i più giovani a essere in alto nelle posizioni del ranking maschile, Kozlov ha raggiunto l’atto conclusivo degli Australian Open e del recente Wimbledon, perdendo in entrambe le occasioni ma manifestando a sprazzi tutto il suo potenziale. Fra gli addetti ai lavori, e fra gli appassionati, Kozlov viene identificato come il giocatore con il miglior talento della sua generazione e l’auspicio migliore che si possa fare è che finalmente gli Stati Uniti abbiano trovato in lui quel tennista in grado di infiammare la folla e fare riappassionare un popolo (sportivo) che da tempo, troppo tempo, aspetta con ansia un nuovo campione dopo varie generazioni di fenomeni che si sono susseguite.
Sempre statunitense ma classe ’96, Noah Rubin è strettamento legato a Kozlov: proprio a Wimbledon, i due hanno dato vita a un affascinante derby, una partita dove la tensione e la voglia di non commettere errori hanno causato proprio l’effetto opposto, con una marea di unforced errors a dominare gli scambi ma con la sensazione viva e positiva, che la posta in palio avesse anche un valore simbolico di tutto rispetto. Riuscire a vincere per essere la nuova speranza del tennis a stelle e strisce, riuscire a vincere per avere il supporto di sponsor e federazione: in questa guerra di nervi, a vincere è stato proprio Rubin, tennista più esperto (un paio di anni a livello juniores cambiano decisamente le carte in tavola) e che meglio ha saputo sfruttare le defaillances dell’avversario nei momenti chiave del match.
Sempre in terra americana incuriosisce il talentino Francis Tiafoe, classe ’98 e da molti indicato come il nuovo Gael Monfils.
Particolare interesse si è generato attorno a Orlando Luz, brasiliano classe ’98, da molti indicato (in maniera assolutamente prematura) come il nuovo Gustavo Kuerten: il desiderio di avere un nuovo beniamino influisce notevolmente su questo tipo di parallelismi e paragoni e il rischio corso è sempre il medesimo in situazioni come queste, ossia che il giovane promettente tennista si smarrisca strada facendo a causa di pressioni costantemente in aumento che tanto ledono alla sua crescita tanto personale quanto sportiva. Luz nel frattempo ha raggiunto la semi finale al Roland Garros di categoria e vinto nel doppio a Wimbledon. Sembra possedere degli ottimi numeri e nonostante delle piccole lacune nei fondamentali (comprensibili per l’età) sembra poter rappresentare al meglio una tradizione e un Paese che da tempo è orfana di risultati di rilievo.
E il resto del mondo, e dell’Europa, cosa fa nel frattempo?
I nostri cugini francesi si confermano come una delle migliori scuole e dei migliori vivai, con giovani tennisti da tenere d’occhio: vanno viste in quest’ottica le due semi finali raggiunte da Quentin Halys al Roland Garros e in Australia, più la vittoria in doppio tutta francese (con Benjamin Bonzi, classe ’96) ma in questo caso a frenare i facili entusiasmi sono il fatto che il giocatore faccia fatica a emergere nel circuito dei grandi, preferendo ancora anni di apprendistato nei tornei juniores, proprio mentre i suoi coetanei, o i classe ’97, già si confrontano con il circuito maggiore.
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E la vicina Spagna? Come si prepara ad affrontare il difficile cambio generazionale del dopo Nadal? La situazione appare non essere delle migliori, con pochi giocatori al momento veramente degni di nota, eccezion fatta per il classe ’97 Jaume Munar, arrivato recentemente all’atto conclusivo del Roland Garros junior: un giocatore che fa della regolarità il suo marchio di fabbrica ma che sembra avere del potenziale facilmente esprimibile anche sulle altre superfici. Anche in questo caso la strada è ancora lunga, le lacune e i difetti da smussare appaiono esser tanti e l’impressione è che si tratti di un giocatore che deve ancora formarsi, come un diamante grezzo dall’indiscusso valore ma da forgiare.
Una curiosità infine accomuna tutti questi giocatori presi in analisi: sono tutti destrorsi e giocano il rovescio a due mani, fatto che in un’epoca tennistica in cui il tocco è sempre più raro non stupisce per nulla.
Alessandro Orecchio
TAG: Jaume Antoni Munar Clar, Kozlov, Mondo Junior, Notizie dal mondo, Rublev
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Ma come fate a conoscere tutti questi giocatori??? 😯
@ intrepid (#1120632)
grazie!
a mio parere: più che rubin o kozlov io tra gli americani punterei su mcdonald che ha un tennis niente male. poi thiemdi sicuro continuerà la sua ascesa non so fino a dove. anche safiullin e rublev paiono buoni buonissimi prospetti, non perchè sono giunti in finale al bonfiglio( che non vuol dire nulla a vedere da dove si trovano ora vecchi finalisti come Ofner e horansky purtoppo…). attenzione anche a liam broady che ultimamente sta salendo. poi coric è ottimo e sa giocare davvero bene a tennis..e la sparo lì: milojevic sarò il nuovo nole, khachanov ymer montgomery couacaud silva rubin barrere veger boh. ad ogni modo forza quinzi e donati!!!
@ intrepid (#1120632)
…dalla sdraio col telefono impiastricciato di sale, ho fatto il massimo per onorare il mio cazzeggio tennistico quotidiano….
Ho lasciato indietro…
Luz gran dritto, veramente pesante per l’età, ma più indietro di rovescio e servizio già da pro ma non velocissimo, si muove abbastanza bene e se sistema il rovescio sulla terra diventa scomodissimo
Khachanov bel servizio, abbastanza bilanciato ma meglio di rovescio, si muove bene per l’altezza oggi non ha un winner vero e proprio, ma è già quadrato, bisognerà vedere quanto salirà in velocità
Mmooh altro ragazzo con belle accelerazioni ad oggi mi sembra ancora un po’ scomposto tecnicamente…vediamo come si consolida
http ://live-tennis.eu/rankings_under_21
Non l’ho mai visto giocare, ma ho visto una foto sulla panchina della squadra di Davis e una sua gamba e’ uguale al mio tronco.
Il microbusto di Raonic e due gambe lunghe di Garin e “transformer” diventa realta’.
Qualcuno aveva scritto mirabilie anche di Kakanov, dove e’ finito?
purtroppo ha delle gambe talmente grosse che non trova più pantaloncini adatti per giuocare il giuoco del tennis
avete per caso un link con il ranking di tutti i giocatori dal 93 in poi?
e di milojevic ched dite? non mi pare male.. intanto thiem sale eh 🙂
@ l Occhio di Sauron (#1120513)
Anche Gianmichele non suonerebbe male! 😉
@ wafer (#1120543)
😉
a parte gli scherzi bisogna che si muova..
gli altri non aspettano!
😆 😆 😆
Mi hai fatto morire dal ridere!
se non si mette a vincere qualche partita la prossima volta sarà “Gianfranco”.. poi “Giovanni”.. e infine “Gaetano” 😆 😆 😆
di Garin non parla più nessuno?
e’ una pratica archiviata?
@ Cataflic (#1120392)
concordo.
safiullin come stile e movenze sembra il nuovo berdych, come testa non possiamo ancora sapere.
kozlov deve iniziare a tirare più forte perchè non puoi sempre disegnare la ragnatela e incartare gli avversari.
zverev e kyrgios sono gli unici, per adesso, ad aver mostrato un tennis da primi 50 al mondo.
GQ ha rovesci troppo piatto , servizio scarso e dritto efficace solo su terra, ma è uno che da fastidio e ha il senso del match oltre qd avere ampissimi margini di miglioramento.
Kokkinakis ha velocità di braccio, un bel dritto ed un ottimo servizio, peró si è giá infortunato e non è un bel segnale
Zverev è molto bilanciato e quadrato, fa tutto bene, meglio di roveacio, fino a ieri era una testa matta, chissà se ha messo a posto la cabeza
Kozlov ha un gran braccio, il migliore, ma è basso e lento di piedi
Kyrgios basa molto sul servizio eccezionale ed ha una potenza enorme ma anche lui si è già infortunato più volte
Coric ha un bel braccio ed è molto bilanciato, senza particolari difetti
Safiullin ha potenza da vendere, ma è un po legnosetto
Rublev ha talento ma deve abituarsi a sudare i match, oggi vince al 90% col braccio come kozlov
Tiafoe è un animale e tira già del missili adesso, sarà difficilmente inquadrabile in logiche di gioco ordinatissime
Fuciliamo il giornalista ha scritto Gianluca invece di Gianluigi!!! Ma chi legge è interessato al contenuto o cerca solo l errore stupido?!?!
Vero, però ormai sono una minoranza e sopratutto chissà cosa avrebbero combinato con quei 10cm in più e servizio più incisivo…
Kozlov può ancora crescere (anche se dall’anno scorso non mi sembra sia cresciuto), però se non lo fa sotto il metro e 80 sarà svantaggiato rispetto agli altri
io rublev l’ho visto solo una volta in finale del bonfiglio con safiulin, ora io non so se quella partita sia stata un caso ma se rublev è il miglior talento o uno dei migliori della sua generazione allora safiuilin è un fenomeno assoluto di quelli che ne nascono uno ogni 15 anni. Dal servizio al dritto al rovescio in quella partita tirava delle sassate impressionanti con rublev che non c’ha capito NULLA.
rubin non ha le armi per giocare con i grandi
Sono ottimista sul futuro prossimo dell’Italia: siamo tra coloro che avranno minori problemi a confermarsi
spero che questo Gianluca sia davvero una promessa …non come Gianluigi….
Kokkinakis, Chung e Lee ???
é vero, però non è basso basso mi pare 1.77-1.78 e considerato che ha 16 anni potrebbe ancora crescere…
Rubin ad esempio ha 18 anni ed è più basso di Kozlov, se sono forti arriveranno in alto.
Nei primi 15 ci sono giocatori come Nishikori, Ferrer e Fognini che non arrivano al metro e 80
@ bunga bunga (#1120289)
guarda che giocare sulla terra è il miglior insegnamento per i ragazzini ,giocare su terra ti fa faticare,ti fa fare e capire geometrie che su altre superfici non potresti mai fare,qualsiasi giocatore del mondo dovrebbe iniziare a giocare su terra,poi o sei fed sampras e non ne hanno bisogno altrimenti non esiste miglior allenamento perchè ti fai il fisico e la testa.
a me non piace quinzi ma italiani maturano piu tardi rispetto ad altri quindi potrebbe cmq esplodere e non mi sorprenderei se qualcuno nominato qui nell’articolo finirà nell’oblio il tennis sport strano come nessun altro,chi meno te l’aspetti arriva e il cavallo su cui punti fallisce. io vedo rublev saffiul prossimi numeri 1 a meno che non si faccia male kyrgios altrimenti il trono sarà suo e farà male a tutti compreso a zverev.kozlov ha i piedi troppo lenti e se non li migliora ora che è un ragazzino non li migliora piu perchè continuerà a crescere e a svilupparsi,devono lavorare su quello perchè dopo sarà troppo tardi
Speriamo davvero per Gianluca Quinzi! (che è il fratellino piccolo) 🙂
Kozlov bisogna vedere se crescerà ancora. Ormai tutti quelli che emergono sono spilungoni. Zverev e Kyrgios sono entrambi sul metro e 95 cm…non pensno sia solo un caso
@ bunga bunga (#1120289)
Magari fosse così….essere fortissimo su terra battuta ti consente senza alcun problema di essere un top ten a vita.
Un caro saluto.
quinzi non ha colpi vincenti, è solo un pallettaro e quindi non potrà mai essere un campione di alto livello, purtroppo è quello che si insegna in italia da 40 anni. Si è sempre preferito ottenere qualche risultatino da Jr da poter esporre in bacheca piuttosto che creare potenziali campioni. BISOGNA PARTIRE DAI COLPI VINCENTI!!!!! SOPRATTUTTO IL SERVIZIO!!!! NON E’ IMPORTANTE SE PER ANNI SI BUTTANO SUI TELONI!!!! BASTA CON LA TERRA BATTUTAAAA!!!!
Tiafoe è americano
E il coreano Duckhee lee?è 98 come kozlov ma 775 atp quindi quasi 100 posti avanti a lui o 300 posizioni avanti a Luz
Gianluca Quinzi? Redazione!