La conferenza stampa del campione del Roland Garros 2025, Carlos Alcaraz: “Una partita non è finita finché l’altro non vince l’ultimo punto”
09/06/2025 00:32 
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Carlos Alcaraz nella foto - Foto Patrick Boren
IL MODERATORE: Congratulazioni, Carlitos, per un’altra vittoria in uno Slam. È stata la partita più emozionante della tua carriera?
CARLOS ALCARAZ: Beh, sì, questa è stata senza dubbio la partita più emozionante che abbia mai giocato finora. Credo che oggi il match abbia avuto davvero tutto: momenti bellissimi, momenti molto difficili. Sono semplicemente molto felice. E orgoglioso di come ho gestito tutto oggi.
Non è stato facile. È la prima volta che rimonto da due set a zero. E credo che non potesse esserci occasione migliore per farlo che nella finale di uno Slam.
DOMANDA: Questa partita verrà probabilmente ricordata come Borg-McEnroe a Wimbledon nel 1980 o Federer-Nadal nel 2008. Cosa provi sapendo di essere entrato nella storia del tennis?
ALCARAZ: Onestamente, se le persone mettono questa partita sullo stesso piano di quelle, è un enorme onore per me. Non so se sia davvero allo stesso livello, perché quei match fanno parte della storia del tennis, della storia dello sport.
Lascio che siano gli altri a parlarne. Ma per me, anche solo vedere il nostro nome legato alla storia del Roland Garros e degli Slam è qualcosa di incredibile. Mi fa felice, ma la discussione la lascio agli altri.
DOMANDA: La prima parte della partita non sembrava all’altezza della leggenda che poi è diventata. Eri sotto due set e un break. Cos’hai fatto per ritrovare energia e cambiare l’inerzia? Il pubblico ti ha aiutato?
ALCARAZ: Beh, dovevo solo lottare. Dovevo crederci fino alla fine.
Quando ha brekkato a inizio terzo set, ho pensato che fosse tutto nelle sue mani. Sentivo che ogni cosa che faceva andava bene: colpi vincenti, niente errori, persino le stecche andavano sulla riga…
Quella era la sensazione. Ma ho provato a cancellare quei pensieri e continuare a combattere.
Ovviamente il pubblico è stato fondamentale per me oggi. Tutto lo stadio era fantastico, ma c’erano alcuni angoli in particolare che mi hanno davvero spinto. Li ringrazio tanto.
Senza di loro, probabilmente, non sarei riuscito a rimontare.
DOMANDA: Non è la prima volta che trovi il tuo miglior tennis nel quarto o quinto set. È successo anche l’anno scorso. Come hai costruito questa capacità di alzare il livello nei momenti decisivi?
ALCARAZ: Ripeto sempre a me stesso che in certi momenti bisogna rischiare, a prescindere da tutto. Che sia il super tiebreak del quinto set o un game cruciale, bisogna andare, senza paura degli errori.
Oggi era tutto una questione di crederci. Non ho mai dubitato di me stesso.
E credo sia per questo che riesco a esprimere il mio miglior tennis nei momenti più difficili.
DOMANDA: Alcuni scambi sembravano irreali. Hai avuto anche tu questa sensazione?
ALCARAZ: Sì, assolutamente. Ci sono stati momenti in cui il livello era folle. Jannik ha giocato ad altissimo livello. In certi frangenti mi chiedevo: “Cosa posso fare?”
Colpiva in modo incredibile, si muoveva benissimo, non sbagliava nulla.
Alcuni punti sembravano davvero irreali, e mi sono anche goduto giocare a quel livello. Penso che anche il pubblico abbia apprezzato. Sì, l’ho pensato: era irreale.
DOMANDA: Uno dei punti chiave è stato sul 6-5 per lui, 15-30 nel quinto, quando hai tirato un dritto incrociato incredibile. E poi ci sono i tre match point salvati. Cosa ricordi meglio?
ALCARAZ: È difficile sceglierne uno. Quei tre match point sono stati qualcosa di incredibile. Ma se parliamo di qualità, forse i punti sul 6-5, 15-30 o 30 pari, vantaggi, 40 pari… quelli li ricordo molto bene.
Ancora oggi non so come ho fatto. Lui dominava quel game, tirava sulle righe. Ma sono riuscito a salvarlo. Forse sceglierei proprio quel game.
DOMANDA: Hai appena vinto il tuo quinto Slam a 22 anni e un mese, esattamente come Nadal. Che effetto ti fa?
ALCARAZ: Devo ancora rendermene conto. È il primo passo, credo.
Vincere il quinto Slam alla stessa età di Rafa… lo prendo come un segno del destino.
È una statistica che porterò sempre con me. Rafa è il mio idolo, la mia ispirazione.
È un enorme onore. E spero che non finisca qui.
DOMANDA: È stata la tua dodicesima sfida contro Jannik. La prima in una finale Slam. Quanto sarà importante per la vostra rivalità?
ALCARAZ: Ogni match contro di lui è importante. Questa è stata la prima finale Slam tra noi, e spero non l’ultima.
Ogni volta che giochiamo, alziamo entrambi il livello. E credo che per i tifosi sia altrettanto speciale.
Se vuoi vincere gli Slam, devi battere i migliori. E farlo in finale è ancora più bello.
Non credo sia un punto di svolta definitivo. So che Jannik imparerà da questo match e tornerà più forte. E anch’io cercherò di migliorare, capire come fargli più male tatticamente.
Non lo batterò per sempre, questo è sicuro. Ma continuerò a imparare e spero di giocare ancora tante finali Slam contro di lui.
DOMANDA: Hai vinto tre finali Slam in rimonta. Ti piace la pressione di dover rincorrere?
ALCARAZ: Preferisco vincere in tre set, sinceramente! (ride)
Ma quando la situazione è difficile, bisogna lottare. È una finale Slam. Non è il momento di essere stanchi o di mollare. È il momento di resistere, di trovare il proprio momento e andare avanti.
Credo che i veri campioni si formino proprio in queste situazioni. È ciò che i grandi hanno fatto per tutta la carriera.
Cerco di sentirmi a mio agio nella pressione. E non ne ho paura.
DOMANDA: Hai detto che non hai mai dubitato di te stesso. Ma quando eri sotto di tre match point, ci credevi davvero?
ALCARAZ: Assolutamente sì. Una partita non è finita finché l’altro non vince l’ultimo punto.
È vero, ero a un punto dalla sconfitta. Ma tanti giocatori sono tornati da match point sotto, anche in finali Slam.
Volevo essere uno di loro.
Ci ho creduto sempre, anche sotto di tre match point. Ho pensato: “Un punto alla volta”. Uno, poi un altro. Provi a salvare quel game e continui a crederci. Questo è ciò che ho fatto.
Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani
TAG: Carlos Alcaraz, Roland Garros, Roland Garros 2025
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@ Il mio personalissimo cartellino (#4411719)
Condivido in pieno!
In queste gare si perde e si vince per
piccoli dettagli.
La tua osservazione è corretta. Se avesse perso il game (ci stava) forse avrebbe avuto la giusta lucidità sul game dí servizio. Invece i 3 MP mancati hanno avuto un grosso impatto emotivo
Ma qui sono intervenute le divinità del tennis.
Quante finali slam simili ci sono state? Con questo tipo di epilogo? Credo pochissime
A mente fredda, si può affermare che Jannik sia stato vicinissimo a battere il n. 1 su clay. Considerando che è la superficie dove rende meno e che arriva da tre mesi di stop, c’è da essere contenti. Dovrà comunque allenarsi a sopportare la situazione di maggior tifo per Carlos ovunque (ad eccezione della ns penisola), quindi forza Jannik hai le qualità per prenderti le tue rivincite!
Sì esatto. Parla di stecche di Sinner sulle linee ma è stato lui a salvare i match point con recuperi sulle linee… Bravo e fortunato
Cmq pubblico francese insopportabile. Più schierato di quello di Roma… Gli ha dato una grande carica
Non ne sarei sicuro, pur a corrente alternata ha vinto più Slam di Sinner pur essendo più giovane. Sa esaltarsi nei tornei più importanti e non è un caso che ne abbia già vinti 5.
Secondo me la maggior continuità di Sinner sarà importante per il numero uno ma non per il numero di Slam, quello è tutto da vedere ma al momento vedo meglio Alcaraz anche perché nei precedenti comincia purtroppo ad avere un vantaggio significativo (sebbene sempre in partite lottatissime)
Onore e merito ad Alcaraz ma sono convinto che a parti inverse Sinner avrebbe aggiunto tra le dichiarazioni: ho anche avuto un pizzico di fortuna!!
Ma questa sana arroganza, auto convincimento e’ la forza di Alcaraz. Secondo me questo giocatore sarà sempre così con i suoi alti e bassi. Non mi immagino un Alcaraz diverso nei prossimi anni. Più prudente e razionale Prende energia dalle situazioni più incredibili. Per me non sarà mai un giocatore regolare
Ieri gli è andata bene e grazie a Sinner è entrato in una pagina della storia del tennis.
Vedremo tanti duelli ma se il trend degli ultimi due anni sarà questo anche per il 2025 forse li vedremo di più nella parte centrale della stagione.
Ora aspettiamo Wimbledon per avere un altro elemento di analisi
Complimenti Carlos! Bravo! Qualsiasi cosa dici, hai ragione visto che hai vinto! Prima o poi accadrà l’inverso eppoi ne parleremo (karma)! Intanto un appuntino al ns Jannik, gioca qualche doppio in piu’…..così imparerai a mirare e ” cogliere” l’avversario, ecco tutto quello che dovevi fare ieri sullo 0- 40! SVEGLIATIIII! CMQ Forza Jannik, sempre!
Complimenti Carlos! Bravo! Qualsiasi cosa dici, hai ragione visto che hai vinto! Prima o poi accadrà l’inverso eppoi ne parleremo (karma)! Intanto un appuntino al ns Jannik, gioca qualche doppio in piu’…..così imparerai a mirare e ” cogliere” l’avversario, ecco tutto quello che dovevi fare ieri sullo 0- 40! SVEGLIATIIII! CMQ Forza Jannik, sempre!
Bravissimo, fortissimo nei momenti topici ma anche fortunato e graziato da Sinner
Fortissimo e, se vogliamo, il primo set lo ha perso per episodi, dopo avere avuto più occasioni per vincerlo. Dopo di che, è un miracolato. Leggo commenti a vanvera, tipo ha dimostrato di essere nettamente superiore sulla terra, e cose del genere. Uno superiore sulla terra aspetta di essere 3-5, 0-40 al quarto per dimostrarlo? Se Sinner avesse messo dentro quella risposta di rovescio, avremmo fatto discorsi completamente diversi, già da ieri pomeriggio alle sette davanti a un aperitivo. Sinner deve recriminare sula percentuale di prime e chiedersi cosa gli è passato per la testa in quel momento. Non ha saputo gestire il contraccolpo psicologico dei match ball. Paradossalmente, se avesse perso in modo “normale” quel turno di risposta, sarebbe andato a servire in tutt’altra condizione mentale e forse l’avrebbe portata a casa. Non ha saputo resettarsi in quel momento.
Il moro dimentica di ringraziare il rosso per il regalo ricevuto….manco lui ci credeva, due set sotto e tre match point da affrontare consecutivi contro
Sara pure bravo ma è la bestia nera x lui
Le cose gli girano sempre x il verso giusto
Speriamo che giri la fortuna
immenso campione
Il servizio, se solo avesse funzionato il servizio…..
Onore ad Alcaraz ma…tanti rimpianti…
Alcaraz ingiocabile nel super Tie-break. Ma questa finale l’ha persa Sinner più che vinta Alcaraz. Servizio al 54%, molti errori, e quei tre match point buttati nel cesso.
Alcaraz ancora non ha la continuità di Sinner…è un giocatore che fa e disfa, ma ha la grande capacità (quella dei campionissimi) di alzare il livello e l’asticella nei momenti importanti, negli snodi delle battaglie sportive.
Ha una fame agonistica simile a Nadal, caratteristica che, esempio, Federer (che resta il più tecnico di tutti ) non aveva.
Sia Alcaraz e Sinner, al momento, sono una spanna sopra gli altri, ma le loro peculiarità tecnico-agonistiche fan sì che, negli scontri diretti importanti, alla fine sia lo spagnolo a prevalere.
Bisogna proprio avere tanto coraggio ed essere senza vergogna per attaccare questo ragazzo coi peggiori epiteti come palestrato urlatore … tamarro e tanto altro solo per il bieco tifo ultras che non ha niente a che vedere con lo sport.
In tanti qui sono così e non concepiscono l’idea che ogni persona può tifare chi voglia ma debba perforza tifare Sinner. E magari chiamano gli altri rosiconi frustrati quando gli unici così li vedono davanti allo specchio. Con Fognini Seppi ma anche Musetti e Berrettini non ho mai visto nulla del genere.
Ah un saluto all’utente ” Alcaraz vincente Roland Garros 2025 se non perde prima ” che avrà già cambiato nick. Ciao ciao
Che vederlo giocare sia meraviglioso sono d’accordo. Ma ha troppi alti e bassi. Non ho dubbi che vincerà più Jannik a fine carriera.
@ Marco (#4411571)
Hai già detto sciocchezze commentando un altro articolo, qui invece abbiamo qualche problemino con la grammatica.
Jannik ha perso la finale ma ha vinto tutto il resto.
Impassibile di fronte alla maleducazione del pubblico, mai frignato con il suo angolo, mai aizzato la folla.
Resiliente, composto, signore
Al momento è il più bravo.
A corrente alternata è anche il più forte.
Vederlo giocare resta una gioia per gli occhi.
Ho curiosità di vedere se in futuro si scambieranno i ruoli: AlcarazGarfia a prevalere sul duro, Sinner su terra ed erba.
Mi sembra che al momento siano talmente più forti che potrebbero anche scambiarsi le superfici predilette, senza che gli altri se ne accorgano.
Complimenti ha Carlos,a differenza di Jannik sui matchpoint point e poi quando ha risposto per rimanere nel torneo non ha perso la testa ed è stato coraggioso,non ha azzardato ma ha fatto capire “se vuoi la partita devi andartela a prendere tu”al tie-brek si è visto chi è il vero fenomeno,uno ha messo sempre la seconda e fatto errori,l’altro ace nonostante tutti dicono che il servizio di Alcaraz sia inferiore a quello di Sinner.Sinner per carità è un campione e si leverà altre soddisfazioni ma Alcaraz è un’altra cosa,è destinato a ripercorrere le orme dei big 3 e quando si stabilizzerà diventando costante in ogni torneo batterà anche i loro record
Si diceva che era incostante che mentalmente non era forte come Jannik, ebbene scordatevi tutto questo perché in questi mesi è maturato ha fatto quei progressi che tutti si aspettavano, sarà una grande rivalità con Jannik su tutte le superfici, ne vedremo delle belle…