“Non volevo ritirarmi, ma so cosa succede se non mi fermo. Spero di non aver fatto danni troppo gravi”: Berrettini spiega il doloroso addio a Roma (audio conferenza stampa)
12/05/2025 21:17 
35 commenti
35 commenti
Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 - Foto FITP
Quando Matteo Berrettini si presenta in sala stampa dopo il ritiro dal match contro Casper Ruud, il suo volto tradisce tutta la delusione e la sofferenza di chi ha dovuto abbandonare nuovamente la scena nel torneo che più ama. Nonostante la comprensibile frustrazione, il tennista romano non si sottrae alle domande e cerca di spiegare quanto accaduto sul Campo Centrale del Foro Italico.
“Probabilmente quando mi sono svegliato ieri ho capito che le cose erano un po’ complesse,” esordisce Berrettini, rivelando che i segnali preoccupanti erano presenti già prima della partita. “Poi l’amore che ho per questo torneo, questa città, per mio fratello, per lo sport che faccio, alla fine mi ha spinto a provarci.”
Audio conferenza stampa
Il romano racconta come fino all’ultimo momento abbia cercato di scendere in campo, nonostante le sensazioni negative: “Oggi fino a dieci minuti prima della partita pensavo di non farcela, poi ho detto: vabbè, ci provo, dai. Sono rimasto sorpreso da come il mio corpo ha reagito fino a un certo punto.”
Il punto di svolta è arrivato verso il termine del primo set: “Poi ho risentito un’altra fitta, verso la fine del primo set e da lì in poi non sono più riuscito a stare nella partita, a stare concentrato. Ho dovuto ritirarmi un’altra volta.”
La decisione di fermarsi, spiega Berrettini, è stata presa per evitare conseguenze ancora più gravi: “Non volevo ritirarmi ma poi so quello che succede se non mi fermo: devo stare tre mesi senza giocare, a ogni starnuto salto. Non volevo che risuccedesse quella cosa lì. Spero di essermi fermato in tempo, mi fa abbastanza male ma non credo di essermi strappato ancora. I dottori forse sono stanchi anche loro di vedermi.”
Quando gli viene chiesto se il problema sia nella stessa zona di quello accusato a Madrid, Matteo chiarisce: “È vicino a un punto in cui mi sono fatto male in precedenza, non so che cosa ci sia di sbagliato nei miei (muscoli) obliqui. Le sensazioni purtroppo le conosco bene perché ci sono passato più e più volte.”
Nonostante la delusione, Berrettini cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: “Onestamente una settimana fa non pensavo di giocare il torneo, poi ho fatto una specie di miracolo: aver fatto una partita e averla vinta. Alla fine ne ho giocate due e mezza. È stato qualcosa di importante anche se è ovvio che non volevo finire così.”
Le sue parole finali sono cariche di speranza per il futuro, nonostante le continue battute d’arresto: “Le sensazioni sono, come ho detto prima, che spero di non aver fatto danni troppo gravi, perché non mi va di rimanere a casa e di non giocare.”
L’ennesimo infortunio di Berrettini solleva nuovamente interrogativi sulla fragilità fisica di un giocatore dal talento cristallino, che quando è in salute ha dimostrato di poter competere ai massimi livelli, come testimoniato dalla finale di Wimbledon nel 2021. La speranza è che questo nuovo stop possa essere breve e che il romano possa recuperare in tempo per la stagione sull’erba, superficie su cui ha sempre espresso il suo miglior tennis.
Dal nostro inviato al Foro Italico, Enrico Milani
TAG: Masters 1000 Roma, Masters 1000 Roma 2025, Matteo Berrettini
Sinner
Alcaraz
Zverev
Draper
Fritz
Djokovic
Rune
Medvedev
Sabalenka
Swiatek
Zheng
Loading ...
il top spin c’è dai tempi di borg e non mi pare che molti giocatori abbiano avuto problemi di addominali.
se tu giocassi a tennis sapresti che il top spin non sollecità gli addominali più degli altri tipi di rotazione
Credo che Matteo debba oramai pianificare la sua attività col contagocce!
Se la semplice iscrizione al torneo di doppio gli ha provocato tutto ciò, deve centellinare i tornei e i match che gioca. Purtroppo questo non gli consentirà di tornare tra i top ten, salvo un miracolo, ma l’ alternativa è il ritiro!
E’ forte in altura. A parigi in queste condizioni non ha nessuna possibilità. Ruud, Cerundolo, Rune e altri sono più forti di lui. Deve curare la salute e giocare dove può lottare per arrivare alle fasi finali del torneo, cioè sull’erba. Lo ritengo molto inferiore a Sinner e Alcaraz, come outsider però forse di meglio c’è solo Draper. Poi ci sono lui, Rune e Shelton che può essere pericoloso.
Molto d’accordo.
Detto questo, auguro a Matteo la miglior fortuna, ne ha bisogno.
Detto quest’altro, teniamo presente che molte carriere potenzialmente brillanti, sono state letteralmente stoppate dalla condizione fisica. Senza andare troppo lontano da casa, il nostro Camporese. Avrebbe potuto davvero fare molto, molto di più, ma è stato bloccato dal suo corpo.
@ Guidooddounodinoi (#4382082)
Non sono consigli tecnici o rimproveri, sono auspici da tifosi che vogliono bene a Matteo. Personalmente preferirei vederlo ancora per 4 o 5 anni, magari non più ad aspirare a Slam o Top 10, ma con possibilità di vincere qualche 250 o qualche partita con i big, anche avendo un ranking meno nobile, piuttosto che rompersi sempre e terminare la carriera tra un anno. Purtroppo dovrà gestirsi al risparmio per non diversi ritirare, e io non lo vorrei, mi piace tifarlo anche in un 250 contro giocatori dalla 20esima posizione in giù, poi c’è la Davis. Matteo può ritagliarsi ancora qualche anno a buoni livelli, resta il rammarico che senza intoppi fisici sarebbe un Top 10 e poteva vincere uno Slam, è andata così, resterà uno dei migliori italiani di sempre e ci regalerà qualche altra emozione.
Matteo, lascia stare Parigi, rischi di chiudere la carriera, recupera bene, sperando che ti sia fermato in tempo, e punta i tornei su erba, meno faticosi e con meno scambi rispetto alla terra, perfetti per te lo sappiamo. Devi gestirti, sarà quasi impossibile riavere il Berretto dei tempi belli, ma con una oculata preparazione puoi giocare i tornei giusti e vincere qualche 250, anche galleggiando in classifica nei 50/60. Lo so, saresti un top 10, ma il fisico ti ha tradito,i preparatori devono essere bravi e devi riprogrammare i tuoi piani, ridimensionandoli, ma non per questo non potrai ambire ancora a scalpi contro i big e vincere qualche Torneo, se non sarà Wimbledon ma Stoccarda, Parigi ma Amburgo, New York ma Montpellier chi se ne frega, noi ti seguiremo sempre perché dai emozioni, anche in Davis. Non mollare!!!
Purtroppo come le cicale ha cantato (quasi) solo una stagione quella della finale di Wimbledon. Gli strappi a livello addominale e in altre zone guariscono sempre con cicatrici che diventano a loro volta zone di ulteriore debolezza. O si limita a pochi tornei l’anno doppi esclusi o la vedo grigia. Impensabile che possa sostenere 5 set per tutto uno slam. Peccato perché è un giocatore fantastico ma con un fisico di cristallo
Appunto. Arrivati ad un certo livello in singolare, se si è deciso poi di restarci, bisogna parcellizzare ogni singolo movimento, figuriamoci il disperdere energie nel doppio che non può né deve, diventare una sorta di obbligo. Lo dico anche a Jasmine….
È interessante leggere consigli e rimproveri a uno sportivo di 29 anni che è abituato, come ogni sportivo professionista di altissimo livello, a valutare le proprie condizioni fisiche giorno per giorno (a volte anche ora per ora), tutti i santi giorni. Evidentemente ci sono delle occasioni (e questa è una di quelle) nelle quali lo sportivo mette da parte le valutazioni della forma fisica perché sono speciali, forse uniche (giocare a Roma dopo tanti anni, fare coppia col fratello davanti al resto della famiglia sul Centrale della propria città), talmente uniche da accettare il rischio. La storia dello sport è piena di casi simili. Ci lamentiamo dei criceti, gioiamo per i leoni.
hmmmmm su TB Berretto è forte. Certo è un 3/5 e rischia di farsi male e buttare via la stagione su erba…. Decisione difficile
Berrettini un gigante ma con gli addominali di m***a
Che scalogna!
Il problema è fare le cose come se non esistesse il problema. Devo giocare a Roma e allora gioco anche con avvisaglie negative, Devo giocare con mio fratello e allora non solo gioco a Roma dopo un brutto presagio di pre-infortunio ma mi sciroppo pure il doppio di famiglia! Devo fare lo slam e allora vado a schiantarmi a Parigi. Devo fare bene su erba e allora mi vado a schiantare servendo troppo forte magari contro Draper per me già oggi imbattibile! Insomma Berrettini può avere le migliori intenzioni ma se va contro i segnali del corpo il corpo si incaricherà di bloccarlo andando in autoprotezione. Prima di giocare valuti sempre i segnali del corpo.
Ma proprio perché sei così delicato cosa vai a giocare sto doppio inutile per carità era per tuo fratello ma francamente avrebbe dovuto evitare
E’ mia impressione che il top spin solleciti di molto i muscoli addominali, cosa che non forse succedeva quando i tennisti colpivano di piatto?
Purtroppo la parabola di Matteo somiglia sempre più a quella di Del Potro e di Raonic. Certo, non se lo merita.
Giocare il doppio poi… Una volpe! La generosità verso il fratello stavolta lo ha rovinato.
Ok..ha fatto danni..ma perche giocare doppio ieri sera..perché?????
Spero riesca a tornare per il RG, ma a questo punto mi chiedo con che serenità possa giocare perchè avrà paura di spingere sempre ormai
Se fossi in lui lascerei perdere il RG dove ha 0 possibilità e cercherei di fare come si deve la stagione su erba. Avrebbe 3/4 settimane per prepararsi e riposare se c’è bisogno di riposo per i suoi addominali. Giocando 3 su 5 su terra rischia di fare la frittata.
È affaticamento. Purtroppo non regge lo stress muscolare in quella zona addominale. Fra 8-10 giorni è di nuovo a posto, poi può capitare che di riacutizzi e poi a un certo punto magicamente sparisce per sempre.
È affaticamento. Purtroppo non regge lo stress muscolare in quella zona addominale. Fra 8-10 giorni è di nuovo a posto, poi può capitare che di riacutizzi e poi a un certo punto magicamente sparisce per sempre.
Un gigantesco in bocca al lupo a Berrettini! Non mollare abbiamo bisogno di te! Vedrai che tornerai più forte di prima.
Incrociamo le dita sperando di vederlo nei prati londinesi…
sperando che il problema sia sotto controllo….secondo me se Matteo vuole continuare a fare questo sport deve fare i conti col suo fisico e fare delle scelte oculate : niente doppio e studiare una stagione selezionando i tornei prendendosi i tempi giusti di recupero.
sperando che il problema sia sotto controllo….secondo me se Matteo vuole continuare a fare questo sport deve fare i conti col suo fisico e fare delle scelte oculate : niente doppio e studiare una stagione selezionando i tornei prendendosi i tempi giusti di recupero.
Bisogna capirlo, vive di tennis, e la paura di doversi fermare è tanta. Ogni doloretto lo mette in ansia. Se vuole continuare a giocare, deve diradare gl’impegni. Peccato, scontata la partita di Sinner e Matteo in forma, con Ruud, ci sarebbe stara grande battaglia. enzo
Una riflessione va fatta. Il suo tipo di tennis lo disintegra. Gioca 1 o 2.mesi..poi crack. Se non e’ qua e’ la. Se non e’ qui e’ li. Ovunque. Ci sono dei punti supercritici. Ogni volta tornare e’ dura. Ritrovi forma e fiducia e zac. A 30 anni poi il declino e’ inevitabile
Non c’è che fare. Il soma È troppo pesante e troppo ingombrante. Il fisico non regge a troppe sollecitazioni psico nervose. Può prendere tutte le precauzioni che vuole ma quando il gioco si fa troppo duro e durevole e gli avversari impongono il n deciso cambio di marcia il fisico si mette a sbraitare e si ferma.
Fossi in Matteo recupererei e punterei tutto sui tornei erbivori, a costo di saltare Parigi.
Occhio che Nadal con Fritz per non fermarsi in semifinale per un infortuneo al costato si giocò tutto il finale di carriera (mi ricordo la moglie e il padre urlargli di finirla)….certo il majorkino era già fracico dalla carriera immensa ma quella presunzione di vincere lo minò definitivamente
Torino 2021 contro Zverev sembra ieri
Spero che i dottori gli diano buone notizie, Matteo secondo me è un tennista fantastico, anche ora che deve “dosare” la sua forza
Forza Matteo. Almeno sono riuscito a vederti dal vivo e a farmi un selfie con te <3
Quindi, ahimè, salutiamo la stagione su terra e il RG
Purtroppo il problema è sempre lo stesso e ormai se lo porta dietro da anni….