Challenger Kaohsiung, Monterrey, Stockton, Almaty e Campinas: La situazione aggiornata e definitiva

ci sta una settimana di pausa,i nostri hanno giocato tanto quest’estate. Almaty può essere anche più vicina, ma l’assenza di voli diretti la rende difficile da raggiungere quanto Stati Uniti o Messico

Scritto da Gabriele da Firenze

Scritto da Federer.Forever
I nostri tennisti vanno in letargo… buon riposo ai nostri campioni

A fine settembre…

di questi ch il più vicino a roma è almaty: 5.151 km. dopo questa settimana avremo atp a mosca,vienna,basilea, parigi,stoccolma…ch ad ortisei, in francia e germania. qualcuno dei nostri giocherà cosi da poter gabriele vedere qualche wc sprecata e contare i servizi persi dei nostri, quando nel resto del mondo non si vede un break a pagarlo.

Avete ragione, gli italiani dovrebbero giocare 56 settimane l’anno e girare con la DeLorean per minimizzare i tempi di trasferimento. Scandalo! Complotto! Almeno per questa settimana non perderanno il servizio!

I nostri sono già in modalità panettone….comunque se devono fare le figure barbine degli ultimi tempi meglio così,almeno ci risparmiamo qualche scoppola

Scritto da Federer.Forever
I nostri tennisti vanno in letargo… buon riposo ai nostri campioni

A fine settembre… 🙄

I nostri tennisti vanno in letargo… buon riposo ai nostri campioni 🙂

Scritto da mitch
@ nere (#1961228)
Però se non ricordo male Donati quando stava bene fisicamente (per periodi prolungati) le sue trasferte in Canada a suo tempo le ha fatte

vero, però adesso che deve uscire da un brutto periodo gioca solo challenger italiani con wc, almeno ripartisse da qualche future

@ nere (#1961228)

Però se non ricordo male Donati quando stava bene fisicamente (per periodi prolungati) le sue trasferte in Canada a suo tempo le ha fatte

@ Becuzzi_style (#1961584)

credo più a un infortunio; altrimenti perchè non iscriversi a Ortisei invece che a Tashkent?

@ nere (#1961228)

Penso che molto passi anche dal talento, Bega è un ottimo organizzatore come Fabbiano ma non riesce ad andare oltre il suo valore, Berrettini ha mostrato subito di avere un livello superiore e il suo unico torneo finora lo ha vinto sulla terra, dimostrando di poter giocare bene sia su terra che su veloce.
Cecchinato e Giannessi sulla loro superficie viaggiano anche e colgono ottimi risultati anche fuori dai confini quando sono in forma, ma poi occhio e croce il loro livello quello è.
Se invece parliamo dei vari Napolitano, Donati, Quinzi e compagnia per fargli acquisire un livello mi trovo d’accordo più sul discorso di limitare le WC e fargli costruire e sudare una classifica fra future e qualificazioni che il viaggiare fine a se stesso.

Mi sembrava alquanto strano che potesse andare in Cina per un solo torneo…poi sobbarcarsi altri 5/6mila km per andare a Tashkent…e altri 5/6 mila dall’Uzbekistan a Ismaning.
Credo che lo vedremo solo in Germania

@ Campa (#1961141)

Bella domanda

si é cancellato anche Vanni…. 😥

Scritto da Paolo

Scritto da nere

Scritto da mah

Scritto da Guido

Scritto da nere
una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

C’è anche da dire che praticamente con Roma finisce ma stagione su terra in europa quindi ci starebbe pure una settimana di pausa e di allenamento prima di iniziare sul veloce. Che è quello che faranno per esempio Napolitano e Caruso.

Scritto da nere
una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

la comodità? stiamo mica parlando di viaggi di piacere. incredibile che non si riesca a capire la preponderanza dell’aspetto logistico-finanziario nel quadro di una programmazione

questa è diventata una foglia di fico per coprire la scarsa attitudine dei nostri. siamo la nazione con più challenger al mondo, i nostri giocatori sono gli unici che possono giocare un’intera stagione con tornei sul suolo natio e nelle pochissime settimane in cui non c’è un challanger in italia praticamente nessuno prova un viaggio, ma allora giocatori stranieri come i serbi e tanti altri che non hanno nemmeno un torneo in patria in tutto l’anno e devo sobbarcarsi 54 settimane su 54 di lunghi viaggi cosa sono, tutti miliardari? la verità è che le nostre seconde linee sono poco coraggiose e ambiziose. e tra l’altro che si tratti esattamente di comodità lo dimostra il fatto che come diceva qualcuno ieri i nostri scelgono invariabilmente in massa il torneo italiano anche quando spostarsi da una città all’altra ha spese uguali o magari superiori ad un challenger in un paese vicino (frnacia, germania ecc)

Mah è un discorso che cmq nn ha un senso compiuto, ovvero anche dando tutto per buono si tratta di un comportamento “logico”, il fatto che i serbi e tanti altri nn possano farlo nn significa che se potessero nn lo farebbero.
Si crea un’accusa su un ragionamento che è cmq corretto e cioè programmare la stagione cercando il livello più adatto al prezzo più basso, nn vi è assolutamente motivazione logica per cui un tennista di base a Foligno tra un torneo a Caltanissetta e uno Budapest dovrebbe scegliere il secondo.
Mi sembra uno dei tanti argomenti coi quali si critica per partito preso ma senza riflettere.

per me è una questione di crescita mentale. Nei tornei italiani trovi sempre gli stessi avversari, tra i quali molti compatrioti che conosci a memoria, sei circondato da un’ambiente di allenatori, giocatori e organizzatori che conosci, parli sempre la tua lingua, sei insomma in un ambiente semifamiliare rassicurante. muoversi all’estero significa confrontarsi con altre realtà, giocatore contro altri avversari, stare fuori dal nido e quindi crescere più rapidamente. secondo me per un giovane in crescita questi sono tutti fattori fondamentali per la crescita che andrebbero incoraggiati. se parliamo di giocatori già arrivati al loro vicino top, sui 26-27 anni che veleggiano intorno al 200 250 300 atp capisco e difendo il tuo ragionamento, perchè a quel punto ottimizzare costi benefici diventa fondamentale, ma se parliamo dei 95-96 che dovrebbe fare esperienze e crescere sia tatticamente che mentalmente trovo veramente controproducente che giochino sempre e solo in italia e su terra. tra l’altro per loro dovrebbe esserci l’aiuto della federazione e credo che sarebbe un aiuto più intelligente pagargli delle trasferte che non dargli sfilze di wc come hanno fatto per esempio con donati in questi mesi. non è un caso che i nostri migliori giovani in classifica sono berrettini che ha da subito dimostrato di voler assecondare le sue qualità sul veloce viaggiando più di tutti gli altri e napolitano che quantomeno alterna tornei casalinghi con trasferte anche impegnative (vedi la semifinale di vancouver). e anche tra i più anzianotti gli unici che sono stati per tanti anni nelle retrovie e sono stati capaci di arrivare laddove non sembrava possibile, anche se in maniere diverse, sono stati giocatori che hanno viaggiato tanto (lorenzi, fabbiano e anche vanni). come vedi una riflessione, condivisibile o meno, c’è, nessun partito preso

Scritto da nere

Scritto da mah

Scritto da Guido

Scritto da nere
una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

C’è anche da dire che praticamente con Roma finisce ma stagione su terra in europa quindi ci starebbe pure una settimana di pausa e di allenamento prima di iniziare sul veloce. Che è quello che faranno per esempio Napolitano e Caruso.

Scritto da nere
una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

la comodità? stiamo mica parlando di viaggi di piacere. incredibile che non si riesca a capire la preponderanza dell’aspetto logistico-finanziario nel quadro di una programmazione

questa è diventata una foglia di fico per coprire la scarsa attitudine dei nostri. siamo la nazione con più challenger al mondo, i nostri giocatori sono gli unici che possono giocare un’intera stagione con tornei sul suolo natio e nelle pochissime settimane in cui non c’è un challanger in italia praticamente nessuno prova un viaggio, ma allora giocatori stranieri come i serbi e tanti altri che non hanno nemmeno un torneo in patria in tutto l’anno e devo sobbarcarsi 54 settimane su 54 di lunghi viaggi cosa sono, tutti miliardari? la verità è che le nostre seconde linee sono poco coraggiose e ambiziose. e tra l’altro che si tratti esattamente di comodità lo dimostra il fatto che come diceva qualcuno ieri i nostri scelgono invariabilmente in massa il torneo italiano anche quando spostarsi da una città all’altra ha spese uguali o magari superiori ad un challenger in un paese vicino (frnacia, germania ecc)

Mah è un discorso che cmq nn ha un senso compiuto, ovvero anche dando tutto per buono si tratta di un comportamento “logico”, il fatto che i serbi e tanti altri nn possano farlo nn significa che se potessero nn lo farebbero.
Si crea un’accusa su un ragionamento che è cmq corretto e cioè programmare la stagione cercando il livello più adatto al prezzo più basso, nn vi è assolutamente motivazione logica per cui un tennista di base a Foligno tra un torneo a Caltanissetta e uno Budapest dovrebbe scegliere il secondo.
Mi sembra uno dei tanti argomenti coi quali si critica per partito preso ma senza riflettere.

Scritto da mah

Scritto da Guido

Scritto da nere
una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

C’è anche da dire che praticamente con Roma finisce ma stagione su terra in europa quindi ci starebbe pure una settimana di pausa e di allenamento prima di iniziare sul veloce. Che è quello che faranno per esempio Napolitano e Caruso.

Scritto da nere
una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

la comodità? stiamo mica parlando di viaggi di piacere. incredibile che non si riesca a capire la preponderanza dell’aspetto logistico-finanziario nel quadro di una programmazione

questa è diventata una foglia di fico per coprire la scarsa attitudine dei nostri. siamo la nazione con più challenger al mondo, i nostri giocatori sono gli unici che possono giocare un’intera stagione con tornei sul suolo natio e nelle pochissime settimane in cui non c’è un challanger in italia praticamente nessuno prova un viaggio, ma allora giocatori stranieri come i serbi e tanti altri che non hanno nemmeno un torneo in patria in tutto l’anno e devo sobbarcarsi 54 settimane su 54 di lunghi viaggi cosa sono, tutti miliardari? la verità è che le nostre seconde linee sono poco coraggiose e ambiziose. e tra l’altro che si tratti esattamente di comodità lo dimostra il fatto che come diceva qualcuno ieri i nostri scelgono invariabilmente in massa il torneo italiano anche quando spostarsi da una città all’altra ha spese uguali o magari superiori ad un challenger in un paese vicino (frnacia, germania ecc)

ma Gaio andrà in kazakistan ??

Scritto da Guido

Scritto da nere
una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

C’è anche da dire che praticamente con Roma finisce ma stagione su terra in europa quindi ci starebbe pure una settimana di pausa e di allenamento prima di iniziare sul veloce. Che è quello che faranno per esempio Napolitano e Caruso.

Scritto da nere
una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

la comodità? stiamo mica parlando di viaggi di piacere. incredibile che non si riesca a capire la preponderanza dell’aspetto logistico-finanziario nel quadro di una programmazione

Scritto da nere
una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

C’è anche da dire che praticamente con Roma finisce ma stagione su terra in europa quindi ci starebbe pure una settimana di pausa e di allenamento prima di iniziare sul veloce. Che è quello che faranno per esempio Napolitano e Caruso.

una settimana in cui non c’è un challenger in italia e improvvisamente, caso strano, la partecipazione dei nostri è nulla. abbastanza indicativo della fatica a rinunciare alle comodità che frena tanti dei nostri a migliorare

Scritto da mitch
Viste le ultime uscite, forse è giusto fermarsi un attimo.

Esatto …

Scritto da Becuzzi_style
@ Guido (#1961023)
Mi sa che non ci entra…ora è 102 live…Non ha nulla da difendere, ma tendenzialmente con quei punti dovrebbe scendere a fine anno di qualche altra posizione.
Non lo vedo iscritto a nessuna parte…cmq potrebbe farsi la tournée sudamericana a partire dal 22/10…..Lima, Guayaquil, Montevideo, Santiago e Rio…tutti tornei per lui.
Non credo che lo vedremo giocare sul duro…

Mah, non è andato mai in sud America, secondo me farà forse qualche torneo indoor tanto per provare ma di fatto credo abbia chiuso qua. Potrebbe anche farcela a stare dentro perché in Australia magari qualcuno non va.

@ Guido (#1961023)

Mi sa che non ci entra…ora è 102 live…Non ha nulla da difendere, ma tendenzialmente con quei punti dovrebbe scendere a fine anno di qualche altra posizione.
Non lo vedo iscritto a nessuna parte…cmq potrebbe farsi la tournée sudamericana a partire dal 22/10…..Lima, Guayaquil, Montevideo, Santiago e Rio…tutti tornei per lui.
Non credo che lo vedremo giocare sul duro…

Più che un attimo, 3 mesi! Cecchinato finisce sempre la sua stagione a fine settembre. Speriamo che i punti fatti gli bastino a stare dentro in Australia, perché é un po’ al limite.

Viste le ultime uscite, forse è giusto fermarsi un attimo.