Wimbledon: Berrettini in finale a Wimbledon. Non è “solo” un sogno, è il risultato di percorso vincente (di Marco Mazzoni)
09/07/2021 20:40 
129 commenti
129 commenti
Matteo Berrettini nella storia dello sport italiano
Grazie Matteo Berrettini. Ti sei regalato un sogno, la finale del torneo più importante al mondo, dove il tennis è nato ed ogni anno celebra la sua bellezza e diversità.
Grazie perché ci hai regalato un sogno, qualcosa di talmente grande che per anni ed anni era peccato anche il solo pensarlo.
Talvolta, per fortuna, i sogni diventano realtà. Accade quando riesci ad incastrare in modo perfetto talento, visione, lavoro, qualità, doti morali, fisiche, tecniche. Quando hai la forza mentale ed il cuore per perseguire con tutto te stesso quel sogno. Quando ci credi, giorno dopo giorno, ti circondi delle persone giuste ed hai la pazienza di perseguire nel lungo periodo un progetto, tenendo duro nei momenti difficili, tenendo i piedi per terra in quelli belli, continuando a lavorare rigando dritto per arrivare al traguardo prefissato. Questo, e molto di più, è Mr. “Hammer” Matteo Berrettini. Primo finalista italiano a Wimbledon nella storia.
Oggi Matteo ha giocato sul Centre Court l’ennesima grandissima partita su erba di questo 2021, dove è ancora imbattuto dopo il successo al Queen’s. E dove domenica si giocherà la coppa, probabilmente vs. Novak Djokovic (Shapo permettendo). Ha vinto 6-3 6-0 6-7 6-4, superando Hubert Hurkacz nettamente, in ogni settore del gioco. Un’altra prestazione splendida, impressionante. Il tabellino dice che ha chiuso la partita con 22 Ace, 60 vincenti e solo 18 errori; 86% di punti vinti con la prima e due su tre con la seconda. Con questi numeri al servizio Berrettini è un vero “Martello”, a tratti ingiocabile. Per tutti.
Ma la prestazione odierna di Berrettini va oltre ai numeri. Quel che mi ha stupefatto ed esaltato è stata la sua presenza in campo. Fin dal primissimo 15. Il suo sguardo era fiero, quello di chi ha dentro di sé una consapevolezza assoluta di trovarsi dove merita. Matteo è stato per tutto il match sicuro, spavaldo, lucido, intenso, attento. Ha perso il terzo set per colpa di un singolo maledetto punto al tiebreak girato male, quella volée toccata con troppa sicurezza a campo aperto. Un attimo che ha pagato caro. La forza del campione è far restare quell’errore (grave) solo un attimo, aver la forza mentale di premere un clic in testa e cancellarlo. Ha ricominciato nel quarto set ancor più forte, “cattivo” concentrato. Con una spettacolare reazione ha subito strappato il game di servizio al polacco ed è volato via. Granitico per tutto il match, non una pausa, non un momento di paura o titubanza. Al momento di servire per il match, è arrivato il doppio fallo sul primo punto. Anche lì: clic. Si cancella e si riparte, quattro mazzate e via. Racchetta che vola per terra, mani sulla testa, e quel sorriso che ha fatto innamorare tutto il Regno Unito (e non solo) di questo bellissimo ragazzo italiano, una splendida persona oltre che un eccezionale campione in campo.
Dove ha vinto la partita Berrettini? Fin dall’avvio, con quella forza e presenza. Hubert ha sentito quella intensità, ha visto davanti un muro, un rivale fortissimo e convinto come non mai. Potente, inscalfibile. Matteo ha vinto servendo come un treno e mettendo grandi dubbi e tensione sul rivale. Il match è partito con equilibrio, ma appena Hurkacz non ha trasformato le chance per l’allungo, tutto nel suo gioco si è inceppato. Colpa sua, ma anche grande merito dell’azzurro, che ha servito alla grande ed ha iniziato a rispondere con qualità. Risposta bloccata sulla prima palla, risposta lunga sulle seconde. Qua Hubert si è “incartato”: persa la prima di servizio, è andato in crisi, divorato dalla tensione. Le sue gambe erano lente ad arrivare sulla palla, il suo braccio trattenuto. Ha iniziato a buttarsi avanti, come per “scappare” dallo scambio, dove Matteo comandava con la botta di diritto e col back di rovescio. Berrettini è stato lucido, ha fatto scorrere il suo tennis senza regalare nulla, senza un calo di tensione.
Berrettini ha fatto un capolavoro perché ha fatto sentire la propria sicurezza all’avversario, dicendogli “il servizio non me lo togli” e quindi cambiando continuamente ritmo negli scambi. Mai due palle uguali, botta col diritto e poi diritto toppato, magari stretto; rovescio slice basso e palla senza peso sul diritto di Hubert (situazione tecnica che soffre moltissimo) e poi via avanti a sfidarne il passante. Matteo tatticamente è stato magistrale. Insieme alla sua presenza ed al suo ritmo infernale al servizio ha dominato totalmente i primi due set. Il parziale clamoroso di 11 games di fila è la foto esatta di quella fase del match.
Nel terzo Hubert, perso per perso, si è buttato avanti con coraggio, e finalmente ha ritrovato il servizio. Ha retto bene nel set, l’ha pure vinto, confermando le qualità che l’avevano portato a giocarsi il match più importante in carriera. Ma nel quarto, all’avvio, Matteo è di nuovo salito in cattedra, un break immediato e via, verso il successo.
Ci sarebbero mille altri aspetti tecnici e tattici da sottolineare in questa bellissima e storica vittoria di Berrettini. Come ha gestito bene le palle basse giocate dal rivale; come ha gestito la spinta col diritto, non solo di potenza ma chiudendo benissimo l’angolo col polso e trovando moltissimi cross stretti che hanno mandato in crisi Hurkacz. Tanto altro ancora. Ma meglio oggi chiuderla qua. Rivedremo questa partita mille volte, con il sorriso di aver vissuto emozioni purissime.
“Domenica devo Crederci” le ultime parole pronunciate da Matteo a caldo in campo, subito dopo la vittoria. Noi saremo in trincea con te. Grazie Matteo.
Marco Mazzoni
M. Berrettini 
vs H. Hurkacz 
TAG: Hubert Hurkacz, Marco Mazzoni, Matteo Berrettini, Wimbledon 2021
Sinner
Djokovic
Alcaraz
Medvedev
Zverev
Ruud
Tsitsipas
Hurkacz
Dimitrov
Sabalenka
Gauff
Rybakina
Vondrousova
Zheng
Jabeur
Ostapenko
Loading ...
Panatta e Berrettini sono romani, ma se per il terzo si riferisce a Pietrangeli, allora ci sarebbe da precisare che è nato in Tunisia da padre italiano (figlio di un abruzzese e una napoletana, nato pure lui in Tunisia) e da madre russa; per cui di romano ha ben poco (tra l’altro all’epoca la Tunisia era un protettorato francese, per cui Pietrangeli avrebbe potuto avere la doppia nazionalità italiana-francese, e parlo per conoscenza dei fatti, dato che è il caso di mia madre, oppure solo francese).
Per quanto riguarda le regole della lingua italiana, finché non saremo obbligati a usare il “linguaggio inclusivo” la desinenza plurale maschile potrebbe benissimo indicare entrambi i gruppi. O meglio, se si tratta di donne si scrive “le nostre finaliste”, se si tratta di uomini si scrive “i nostri finalisti nel maschile”, ma se ci si riferisce a enrambi i sessi si usa il plurale maschile “i nostri finalisti Slam: Pietrangeli, Panatta, Schiavone, Vinci, Pennetta, Berrettini”.
Tra l’altro, volendo anch’io peccare di supponenza, italiano, inglese, francese, etc etc…sono aggettivi, per cui si scrivono con la minuscola.
L’ unico che non si e’ comportato da portacolori italiano e’ Barazzutti
@ tonino zugarelli (#2870012)
Sinner 0 per come si è mosso nella questione Olimpiadi, censurato anche da ex grandi firme del rennis del passato (Panatta e Barazzutti), opinione che condivido. E per next gen da ora in poi sempre e forza Musetti, a Sinner non auguro nulla (neanche del male), non è un portacolori italiano, gioca solo per se
Ultimamente il serbo nelle partite più importanti(almeno quelle che ho visto),parte sempre male(Musetti,Nadal,Tsitsipas,anche ieri con il canadese se si fosse trovato sotto 0-2 ,non ci sarebbe stato niente da dire…),poi si trasforma in diesel ed entra in modalità “non sbaglio più “…..se domani accadesse con Berrettini che si esalta in versione front runner ….
@ Dipmario (#2869998)
Signor Mario, mi scuso in anticipo se apparirò supponente ma, veramente, la Lingua Italiana è chiara e dovrebbe aiutare la comprensione perché -a differenza ad esempio dell’Inglese- modifica la desinenza di alcune parole a seconda del genere a cui sono riferite.
Quindi se scrivo finalisti penso che sia evidente che non intendo ampliare l’orizzonte di riferimento alle finaliste.
Saluti
Bravo Marco bel pezzo.
Berrettini ha dato proprio una sensazione di solidità e di avere quel colpo che fa male.
Colpo che il povero Shapovalov non ha avuto ieri.
Ecco perché a mio parere l’esito non è scontato.
Forza Matteo un ultimo sforzo!
É okkio ai punti importanti dove il Joker è maestro.
Daje!
Blablabla lui e blabla te caro Enzo ….. continua a guardati e commentare il ciclismo.
Senza alcuna vena polemica provo a risponderti. Io sono fra i tanti felicissimo e pieno di stima ed ammirazione nei confronti di Berrettini, il campione che aspettavamo da quasi 50 anni..però..credo pure che sia legittimo (e a Berrettini non togli nulla di quello che si è meritatamente conquistato con lavoro e serietà) scrivere come qualcuno ha fatto,che si preferiscano altri giocatori..finché si rimane dentro i confini del buon senso e della buona educazione, personalmente, leggo con interesse tutti i post di coloro che scrivono su Livetennis. Non credo che chi afferma che le armi migliori di Matteo siano servizio e dritto, e che dalla parte del rovescio debba ,possa ,migliorare vada tacciato di incompetenza o invitato a seguire il ciclismo, perché ha osato scrivere una critica. Detto cio,Forza Matteo, regalaci una domenica bestiale!
Temo che domani le possibilità di vittoria rasentano lo 0.
Non è una questione di limiti o capacità, il problema è che quell’altro vuole consacrarsi GOAT e per farlo in maniera perentoria ed indiscutibile deve fare il Grande Slam.
Credo che l’unico ostacolo al serbo sia Nadal agli USOpen perché anche quello farà All in a New York.
Però sognare non costa nulla e tutti ci ricordiamo di Roberta che batte la Williams
@ tonino zugarelli (#2870012)
Oddio, sinner che su erba parte favorito con fucsovics mi sembra esagerato. Basti pensare che ha perso da un draper qualunque al queen’s. Io l’avevo messa in preventivo la sconfitta con l’ungherese
@ becu rules (Not Bec_Style) è come confondere Nadal con Nagal (#2870008)
Se perdesse confermando le statistiche di ieri sarebbe un colpo grosso grosso grosso.
Forse pensa… ora è il mio momento, vecchietto… fatti da parte….
e se il vecchietto non si sposta dopo che lo ho bombardato?
Brutta gatta da pelare… se si incrina qualcosa nella capoccia si rischia grosso…
Tempo di bilanci:
Berrettini 10. Comunque vada la finale.
Fognini 8. Ha vinto le tue partite che poteva vincere e ci ha fatto divertire.
Sonego 7. Ci sta perdere con Federer, ma in tal caso non puoi pretendere più di 7.
Musetti 6. Non ha fatto il miracolo, ma non gli si può rimproverare granchè.
Sinner 5. Ha perso da favorito con Fucsovics. 5 perché quest’ultimo ha poi fatto un buon torneo. Altrimenti sarebbe stato 4
La sconfitta per Berrettini non sarebbe così tremenda, perchè nonostante tutto, sa di giocare da sfavorito (e la cosa potrebbe togliergli un po’ di pressione) e sa che tempo un anno o due, ritirati o definitivamente calati i 3 big, andrebbe a competere alla pari con gli altri umani, essendo ad oggi il più competitivo su erba. Certo battere Nole, già vincitore di 5 trofei, a Wimbledon sarebbe un’impresa da leggenda, che lo lancerebbe definitivamente tra i favoriti di tutti i prossimi Slam
La maggior parte degli utenti che denigra Berrettini o è troll, o invidioso o non ha mai preso una racchetta in mano.
Quelli che chiami specialisti spesso sono mezzo falliti che come miglior attitudine hanno il rosicamento.
Binaghi non ha mai insultato Berrettini ma non c’ha mai capito nulla sul suo potenziale, ora prova a redimersi.
Io ad oggi critico Sinner non perché sia un brocco ma perché sta facendo scelte sbagliate ed è mal consigliato.
Così Musetti se non cresce di testa farà la fine di un incompiuto.
Le critiche vanno motivate invece spesso si sente dire:
Berrettini vincerà per sbaglio contro Djokovic, ha un rovescio da top 500, è lento e noioso, incontra solo top 100, etc.. queste non sono critiche ma insulti veri e propri.
Di Binaghi parliamo dal 18 luglio
Schiavone è milanese… ne conta 2, poi 2 pugliesi e una emiliana.
Siamo di fronte ad un crocevia… 50/50
Partita rischiosissima mentalmente per entrambi.
Per tutte le implicazioni psicologiche che da questo scontro nasceranno.
La vittoria di Novak significherebbe aggancio a Rafa e Roger e “Giovani sono sempre qui.. dovete ancora crescere”. Una sua sconfitta gli ricorderebbe di essere umano… con tutti i rischi per il prosieguo della carriera che comporta.
La sconfitta di Berrettini sarebbe tremenda in uno stato di Autostima così alto, con strascichi mentali pesantissimi. (Rino Tommasi, parafrasando un match pugilistico, direbbe … dopo quel match non è stato più lo stesso perchè in quel match ha dato tutto.)
La Vittoria di Berrettini sarebbe la definitiva apertura delle porte del Paradiso.
Forza Forza Matteo… in bocca la lupo.
Oggi Nole si gioca tanto. Con la vittoria aggancia rafa e roger a 20 slam e ipoteca seriamente il gs. Sarà pronto a tutto per entrare nella storia. Il rg ha di sicuro lasciato buone sensazioni a berretto che entrerà in campo per giocarsela. Ma per vincere ci vorrà il miracolo di Don Matteo con la benedizione del Santo Padre.
Ma…direi che non è il momento per un commento di questo tenore…con tutti i suoi difetti, e diciamo pure l’antipatia che trasmette, sto Binaghi qualche merito l’avrà…se potessi riportare tutti i commenti degli “specialisti” che si leggevano sul forum fino a due/tre anni fa, sulle possibilità di Matteo di arrivare nel tennis che conta e di vincere, con quel rovescio che non portava da nessuna parte, quegli spostamenti, e quell’allenatore che bisognava cambiare…..be’ allora Binaghi non era l’unico a non credere in Berrettini!!! Anzi, mi piacerebbe che qualcuno saltasse fuori e facesse un po’ di mea culpa, anche in maniera costruttiva!
Questi sono commenti incredibili. Primo, la tds 8 prima della finale può incontrare al max due con classifica migliore, secondo, se non li trova, trova quelli che li hanno battuti, cioè più in forma. Terzo, adesso discutiamo le leggi dello sport perché deve vincere sempre il numero 1? Una domanda: pensate prima di scrivere?
Provo a darti una spiegazione. Siamo un popolo che, nel tennis, viene dai fori cadenti e dagli antri muschiosi, cioè da decenni di crisi. Siamo stati in serie “C” di Davis. Poi abbiamo sperato in Bolelli, già osannato quando a Verona veniva a vincere un 10k, poi finalmente Seppi, follia quando Fognini ha vinto il primo mille “ab immemorabilia” , poi Berretto top ten, poi spunta Sinner, oddio c’è Musetti. Adesso wim con Berrettini. Nessuno ha snobbato Berrettini, chi ha parlato di classifica immeritata ha firmato il suo certificato di demenza tennistica, finiamola. Ci si esalta ogni volta per l’eroe di turno, chi ama la polemica è solo da compatire.
Oggi ho temuto di avere le allucinazioni. Per un momento mi è sembrato di vedere in campo Pete Sampras. E invece era Matteo berrettini col suo cappellino alla Sampras che sciabolava e toccheggiava che nemmeno D’Artagnan alla corte di Luigi XIII.
Adesso cari erbivori di tutto il pianeta non vorrei sull’onda dell’entusiasmo sproloquiare di avvento del vero erede di Adriano Panatta almeno fino a quando anche il “moschettiere-berrettini” non avrà vinto il suo torneo “Slam”. E tuttavia, qualcosa sta succedendo. Una rara congiunzione tennistico-astrale si è configurata sui cieli di Wimbledon. Due astri tennistici, uno in formazione e uno di più comprovata grandezza si stanno per allineare sul centrale più erboso di tutta la Via Lattea. Tutto questo afflato astrotennistico soltanto per dire che sono veramente felice di aver assistito a questa partita. Detto questo e giusto per accantonare un istante il delirio astronomico mi preme di sottolineare alcuni miseri dettagli che nulla tolgono comunque allo splendore della vittoria dell’astro italiano. Non mi è piaciuto il modo in cui ha perso il terzo set. Non tanto perché lo ha perso ma per il modo. Mi è sembrato a tratti troppo rinunciatario sui turni di servizio del Polacco. Forse segno di grande fiducia nei propri turni di battuta, ma è anche vero che a questi livelli non puoi lasciare niente. È possibile che il Polacco si sia improvvisamente risvegliato (il classico canto del cigno) d’accordo. Perdere il tie break in quel modo disastroso dopo la facilità con cui ha tenuto i suoi turni di servizio. Qualcosa non torna. È verosimile il classico “passaggio a vuoto” ma certe assenze mentali contro i più grandi rischi di pagarle carissime. Tuttavia, e lo dico in prospettiva della finale, le congiunture tennistico-astrali possono essere imprevedibili. Dunque, “En garde” Matteo! “Allez” attacco e parata, ma soprattutto attacco! Che non ti salti in mente di mettere la sfida con djokovic sul piano del palleggio da fondo campo. Allora, touch, Matteo touch! E portiamo a casa il duello.
Matteo è il più forte e il più sottovalutato dei nostri giocatori. Per una somma di strane congiunzioni i media non se lo filano granché e ha molti meno tifosi sfegatati di Fognini o Sinner o persino Musetti. Poco importa .. sul campo contano i fatti. Matteo quest’anno ha trovato la quadra e ha aggiunto al suo gioco la convinzione di valere la sua posizione e poter aspirare sempre alla vittoria. Oggi è uno dei migliori giocatori al mondo. Lo sa lui e lo sanno i suoi avversari. Lo sa anche il n.1 Djoko che si gioca domenica la sua probabilmente ultima possibilità di Grande Slam. Non avrà vita facile .. forza Matteo!
@ Roger (#2869863)
Quindi era lui, semi-nascosto dietro il cappello pubblicitar-federale, avevo visto bene!
Io detesto Binaghi e quasi tutto quello che la “sua” [sic] FIT combina, ma è giusto tributare loro il merito di aver saputo rilasciare il guinzaglio, con cui per molti anni avevano sempre cercato di tenere in costrizione a sè i nomi più promettenti del tennis nazionale, concedendo quella giusta libertà di azione e decisione ad ogni singolo gruppo di lavoro e contemporaneamente non facendo venir meno qualche sostegno, sia logistico che monetario.
Insomma: la FIT non è (del tutto) estranea all’esplosione attuale del tennis maschile italiano. Resta un mistero come abbiano potuto contemporaneamente dilapidare il capitale d’entusiasmo che le nostre mitiche 4 moschettiere avevano suscitato intorno a quello femminile.
@ Roger (#2869863)
Quindi era lui, semi-nascosto dietro il cappello pubblicitar-federale, avevo visto bene!
Io deetsto Binaghi e quasi tutto quello che la “sua”
@ enzolabarbera1938@libero.it (#2869769)
Apprezzo il “punch”, nello spirito della riaffermazione della Lingua Italiana fin dalla sua grafia, decisamente meno il “pò”.
Comunque non lo so.
@ GERULA.IT.IS (#2869882)
Quindi, mi par di capire, si tratterà di vedere se da fondo campo domani Berre sarà migliore di Sciupo ieri, perché a quanto vidi fu proprio a rete che Djokovic fece la differenza a suo favore.
Sono abbastanza d’accordo. Ma non nutro molta fiducia a riguardo perché i passanti di rovescio gli riescono piuttosto bene, quando gli riescono, cioè uno su tre (che non è male considerando che è quello il suo lato debole), ma quelli di dritto, il dritto in generale, se eseguito in corsa andando verso destra ieri riusciva con pari frequenza, che da quel lato è insufficiente; per lui, ma soprattutto per far seri danni a Djoko, che oggi passerà certo un paio d’orette a studiare le immagini registrate.
Per me stanno 70-30, a favore di Nole, ovviamente.
Daje Matte’!
io tifo federer! Quindi nole non lo tiferei nemmeno per sbaglio. Però a differenza di altri sono pronto a dichiarare che Nole è il giocatore più forte della storia del tennis perchè ha dimostrato più di roger e rafa.
I miei sono commenti obbiettivi. Come pensate a livello attuale che berrettini possa battere Nole. Ci vuole una giornata storta di nole e una perfetta di berrettini.
Dai ragazzi siate obbiettivi.
Potete sognare quanto vi pare non costa nulla!
Voi su questo forum siete accecati dal tifo. Questa è la vera notizia. Siete tutti pronti a dichiarare che gli italiani sono i migliori di qua e di la perchè siete italiani.
Quello che dico è siate obbiettivi e ammettete che nole è il migliore e che qualunque tennista ha meno dell’1 cento di chance di batterlo su erba.
Ma il discorso vale come per berrettini per tutti gli altri tennisti in classifica atp.
Mettete tutti dislike che volete fate semplicemente ridere.
Questo forum è un forum di fanatici che è pronto a rinnegare la realtà pura e cruda.
Detto questo vi saluto per sempre.
Non si possono avere conversazioni genuine su questo forum.
Rimanete nella convinzione che i fab possono essere battuti e non che le sconfiette invece sono solo frutto del declino fisico e degli anni e non meriti degli altri.
Continuate a dire che Sinner sarà il prossimo dominatore del tennis mondiale quando in realtà se tutto va bene avraà una carriera da top ten. Certo potrà vincere gli slam ma col ritiro dei fab lo slam lo può vincere pure il numero 100 del mondo perche questa generazione come le precedenti fa ridere rispetto a quei 3.
Sai che vi dico crogliolatevi nelle vostre convinzioni e continuate a dire stronzate come che cecchinato è top 5 sulla terra mentre invece prende gli schiaffi da un ragazzino di 18 anni come Tal Musetti molto futuribile di Sinner al momento.
Cuocetevi nel vostro brodo e coninuate a sperare che gli italiani sono i migliori.
Berrettini è un signor tennista ed è arrivato in finale battendo 0 top ten come tutto quest’anno.
Mettevelo in testa non battera mai nole. Se non per demeriti del serbo.
Mi sono dilungato fin troppo.
Concludo forumisti di live tennis fate ridere
Ultimo posto addio e continuate a sognare…. tanto non costa nulla
Peccato che anche lui come te non dica cose esatte. Intanto ha battuto thiem e bautista all’ATP Cup e entrambi top ten. Più siccome ci son le classifiche bloccate, guardiamo alla race. Battuto karatsev a Belgrado e hurckaz entrambi top ten race atp