Paganini (prep. fisico di Federer): “Il pieno recupero di Roger richiede più tempo”
25/02/2021 10:52 
72 commenti
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Pierre Paganini insieme a Federer
Pierre Paganini, storico preparatore atletico di Roger Federer, ha rilasciato una lunga intervista al magazine svizzero The Tages Anzeiger, in cui racconta il lungo recupero del campione elvetico dopo i due interventi al ginocchio. Paganini è una figura importantissima nel team-Federer, visto che Roger è riuscito ad avere una carriera così lunga anche grazie all’eccellente lavoro svolto per preservare il suo fisico dagli infortuni. Ad inizio 2020 il fastidio al ginocchio si era aggravato a tal punto da spingere Federer all’intervento chirurgico, rivelatosi poi non del tutto risolutivo e forzandolo di nuovo sotto i ferri la scorsa estate. Ecco alcuni estratti del racconto del Paganini.
“Come procede la preparazione di Roger? Adesso si allena normalmente. Se potessi vederlo diresti: non è infortunato, va tutto bene. Ma non dobbiamo dimenticare che solo quando tutte le tappe del recupero sono finite, la reattività torna a funzionare. Questo è molto importante nel tennis. Ci stiamo lavorando da molto tempo, ed è lì che puoi vedere se il puzzle si è completato in tutti i suoi tasselli. È lì che ci troviamo adesso. Ci è voluta una pazienza incredibile per arrivare a questo punto … È una follia a ripensare quanto è stato lungo il percorso. Parlando di forza, è tornato al livello precedente all’infortunio, ma non si tratta solo di volume della muscolatura, anche di versatilità. Il tennis non è uno sport di forza, ma di resistenza a continui stimoli di reattività. La forza si allena per raggiungere gli obiettivi in campo. Stiamo lavorando molto sulla velocità perché sappiamo molto bene che questo sarà un punto importante”.
“L’infortunio? Non rilascio mai informazioni specifiche sulle problematiche mediche. Posso dire che se un problema esiste da diversi anni, è chiaro che sarà complesso il recupero. Questo ginocchio gli causava problemi da diversi anni, ma poteva tenerli sotto controllo, con una pianificazione adeguata ed esercizi specifici. Lui e l’intero team ci stavano lavorando da molto tempo. Il fatto che un giocatore che ha giocato più di 1500 partite abbia diversi interventi chirurgici sul suo corpo fa parte della vita di un atleta longevo. Roger ha la forza di vedere il lato positivo delle cose. Finché è stato in grado di giocare e allenarsi liberamente, non è stato nemmeno un grosso problema. Quando ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico, si è assunto la piena responsabilità”.
“Il processo è stato lungo, era necessario avanzare lentamente, a passo di lumaca, per non rischiare di avere altre battute d’arresto. C’è stato bisogno di una seconda operazione perché l’articolazione era sovraccarica. La seconda operazione è avvenuta nello stesso punto della prima, questo spiega il perché sia stato necessario un tempo lungo di totale inattività, e quindi un periodo ampio con diverse fasi per iniziare il recupero. Il ginocchio era particolarmente fragile dopo due operazioni. Adesso siamo nel tratto finale per percorso, ma stiamo ancora lavorando “.
“La grande differenza rispetto alla situazione vissuta nel 2016 (il primo intervento ad un ginocchio subito da Roger, ndr) è che quando si è preso una pausa dopo Wimbledon nel 2016, i suoi muscoli erano sempre tonici. Ora abbiamo avuto una pausa totale in cui i muscoli si sono notevolmente deteriorati. È passato molto tempo tra la prima operazione e il periodo di luglio, in cui avevamo stabilito che avremmo potuto ricominciare a lavorare gradualmente. I suoi muscoli non erano più nelle stesse condizioni, gli squilibri erano estremi. I suoi muscoli non potevano sopportare certi carichi di lavoro, avevano bisogno di più tempo. Quando abbiamo ripreso a lavorare, cerchi di fare tutto il possibile. Devi farlo più volte in modo graduale, in modo che il corpo impari a mantenere le ripetizioni a un certo livello; quindi devi fermarti e vedere come reagisce il corpo. Verso l’inizio di ottobre, siamo partiti dal livello più basso. Tuttavia, abbiamo cercato fin dall’inizio di incorporare aspetti di coordinazione. Dovevamo sempre sapere cosa era possibile fare, come il suo corpo reagiva a questo o quello, quante volte era possibile ripetere, e via di nuovo valutare l’intero processo, la fatica, ecc. Tutto, dal minimo movimento dopo l’operazione al punto attuale, per poter tornare giocare di nuovo il suo tennis. È una lunga strada da percorrere”.
“Roger gioca solo quando sa di poter giocare bene. Ora dobbiamo vedere come reagisce il suo corpo. È importante proteggerlo. Non è paragonabile alla situazione del 2016. È già una grande vittoria poter tornare in campo, giocare e poter dire ‘Sto bene, non vedo l’ora che arrivi la prossima partita’. Al momento è sicuro che giocherà a Doha, poi vedremo se anche Dubai. Aspettiamo di valutare lo sforzo e la reazione del suo corpo dopo i primi incontri”.
La domanda sul ritiro dal tennis Pro è immancabile. Ecco la risposta di Paganini: “Quando deciderà di fermarsi, si fermerà. Perché non puoi più, o non vuoi. Certo, c’è un limite. Ti stai allenando molto duramente in questo momento perché vuoi sapere: dov’è questo limite? E dove mi trovo in relazione a questo? Ed è Roger Federer che lo dice, non io. Stiamo parlando di una persona incredibile. Ciò che viene spesso sottovalutata è la sua pazienza. Senza questa pazienza, il suo ritiro sarebbe arrivato molto tempo fa. Devi avere qualità personali incredibili per continuare i duri allenamento con questa passione”.
“Troppo vecchio per vincere ancora? Penso di no, ma tutto dipende da quanto sei sano. È un po’ presto per rispondere a questa domanda. È anche la quinta generazione contro cui giochi, gli avversari molto più giovani e forti. Penso che Roger sia stato decisivo nell’elevare il livello di tutti, è …quasi “colpa sua”. Quando ha deciso di operarsi, la prima domanda che ha fatto è stata ‘Voglio sapere se potrò giocare di nuovo’, era logico che non volesse pensare alla fine della sua carriera. Ha scelto un percorso che avrebbe richiesto diversi mesi puntando a tornare, non dire addio”.
La passione di Federer per il tennis sorprende anche chi lo conosce da una vita e lo segue costantemente: “Io stesso sono sorpreso dalla sua passione, a volte mi chiedo: perché continua a fare tutto questo? È un fenomeno, non c’è molto altro da aggiungere. Quando abbiamo fatto la prima sessione di esercizi, con dei piccoli ostacoli da saltare, ha saltato il primo che gli abbiamo messo davanti con una certa titubanza… ma visto che andava tutto bene, è diventato euforico, era davvero orgoglioso di averlo saltato. Quando lo vedi queste cose, le emozioni spontanee che ancora prova per le cose più semplici, ti fa sentire giovane, è ricco di vita“.
Piani per il 2022? “Ottima domanda… non voglio svicolare e non rispondere, posso dire oggi che abbiamo sempre un piano A e un piano B. Ma abbiamo ancora pochissime risposte ad alcune domande emerse durante gli allenamenti. Abbiamo bisogno di maggiori informazioni prima di sapere in quale direzione sta andando la pianificazione, e solo provando in campo avremo queste risposte. È presto per pensare ad un futuro così lontano”.
Una intervista interessante (anche perché Paganini parla molto poco con la stampa…), che chiarisce moltissimi aspetti di questi mesi “off” di Roger. Ricordiamo che l’ultimo match ufficiale giocato dallo svizzero è stata la semifinale agli Australian Open 2020 persa contro Djokovic. Quindi il match dei record a Città del Capo con Rafa, con il più grande pubblico mai registrato per un match di tennis, anche se era solo un’esibizione. Da allora Roger non è più tornato in campo.
Mancano pochi giorni al suo rientro. C’è enorme curiosità per vederlo di nuovo all’opera e capire se il lungo piano di recupero svolto insieme a Paganini ci restituirà quel giocatore tanto amato da milioni di appassionati in tutto il mondo.
Marco Mazzoni
TAG: Federer, intervista Paganini, Marco Mazzoni, Pierre Paganini, rientro Federer, Roger Federer
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@ giò (#2707380)
Beata me??? Bah, credo che l’80 % della popolazione il sabato si riposi..o no?
Un quarto d’ora libero alle 7.30 di mattina?
Beata te…
@ giò (#2706850)
Ti levo la fatica di pensare: avevo un quarto d’ora libero..mi diverte troppo fare la “difensora” di Nole..e le motivazioni non mi mancano di certo, ora più che mai!
@ Annie (#2706747)
10 commenti di Annie su 68…
Su un articolo riguardante Federer…
Dà da pensare…
@ Annie (#2706746)
Perché anche nel tennis non basta il “Tennis”, ci vuole quel quid che hai dentro che non si impara, quella forza che hai o non hai, che è un lasciapassare per tutte le destinazioni, la chiave che apre tutte le porte
@ Annie (#2706743)
E fattene una ragione, è proprio W. 19 la sconfitta più bruciante per Roger e la vittoria più memorabile per Nole, soprattutto se le cose sono andate come hai detto tu!!!
@ Alberto Bonimba (#2706577)
Preso a pallate tutta la partita…ma perché esageri sempre, meno male che sono i tifosi di Nole quelli “accecati” dal tifo! Oltretutto nell’enfasi della tua arringa difensiva scattano le contraddizioni..ma se Roger non suda e non spreca come mai dichiari che ha preso a pallate uno come Nole per più di quattro ore? Elementare Watson, qualcosa non torna..
@ Alberto Bonimba (#2706515)
Le frasi fatte sono ritornelli che non convincono nessuno, e mi devi spiegare perché il “bel tennis” di Federer non è più “dominante” da anni..è ormai assodato che la difesa efficace è fondamentale nel tennis moderno (dove tutti ormai giocano mediamente “bene” e di potenza) per portare a casa il risultato, puoi anche avere gli spunti vincenti ma se la palla ti torna sempre indietro e ben piazzata e qualche errorino ci scappa al servizio, i break a sfavore arrivano ma sicuri sicuri, garantisce Annie
Cambiato peggiorando il gioco.
@ Alberto Bonimba (#2706515)
Sarà anche il tennis, ma di 15 anni fa…nel frattempo qualcosa è cambiato!! E il tennis cambia e non aspetta nessuno, nemmeno chi lo ha rappresentato negli anni passati.
@ Annie (#2706264)
A Wimbledon 2019 da rivedere, tennis stellare di Roger, Djokovic in difesa perenne. Alla fine Roger dopo 3 match ball, ha perso. Calcisticamente parlando l’Italia col ‘catenaccio’ e’ diventata Campione del Mondo ma, non sara’ mai ricordata come la squadra piu’ forte di tutti I tempi. In quel match ha vinto la tattica di Nole anche se poi, e’ stato preso a pallate per tutta la partita.
@ Annie (#2706264)
Ma lui non lo fa per risparmiarsi, non e’ il suo tennis quello di difendersi e tentare poi la giocata finale. Lui e’ il tennis, il manuale vivente di come si dovrebbe giocare, troppo perfetto. IL MAESTRO !
@ Il palpa (#2706364)
Per no parlare dell’armonia del gesto.
@ Il palpa (#2706363)
Ti crescerà il naso come a pinocchio….
@ Annie (#2706264)
https://m.spox.com/de/tennisnet/turniere/atp/1612/Artikel/roger-federer-top-10-ballwechsel.html?utm_referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com%2F
@ deuce (#2706281)
Parla l’invidia…
te è una vita che fai tombola …..
@ Annie (#2706264)
dimostrano
@ Alberto Bonimba (#2706120)
Ohhh finalmente è stata ammessa l’evidenza..sono stata accusata e apostrofata nel peggiore dei modi quando ho detto che Federer bada più al bel gesto e a preservare l’aspetto che a tentare il tutto per tutto come fa Djokovic per attuare la sua difesa estrema (mai visto Federer arrivare in spaccata su superficie veloce)..certo, a conti fatti, risparmiare energie pesa negativamente sul risultato, come le statistiche di Roger degli ultimi anni sui risultati conseguiti
@ il capitano (#2706117)
Tutto ok, ma allora ti sei espresso male..anche perché venire troppo a rete ormai è sconfitta sicura, vieni passato come un tordo ingenuo..non credo che la mancanza di una o due sortite a rete renda l’aria “viziata”, e credimi, forse non te ne sei accorto, ma le sortite a rete le fanno o meglio “tentano” tutti, con esito altalenante, quando sono consigliate/ obbligate dal gioco, accantoniamo queste frasi fatte che ormai sono scarsamente credibili soprattutto se dette da chi il tennis lo segue e se ne intende
A 40 anni The Magician is back. e saranno uccelli per diabetici
stai in continuazione a dire fesserie pur di idolatrare il tuo serbo. però ogni tanto togli le travi dagli occhi!
questo tuo commento è la riprova di quello che ho già detto: per il serbo (e i fan come te) Roger rappresenta un pesante fardello sulle spalle.
dovete rassegnarvi, il suo mito è irraggiungibile.
@ Armonica (#2706148)
Articolazione sovraccarica, arto sollecitato a continue e sistematiche ripetizioni di sforzo, normale in uomini sui 35 anni in poi, perdita di collageno e conseguente usura della cartilagine, nel caso del ginocchio può portare fuori asse la rotula, infortunio patito in ambito sciistico, calcistico e tennistico naturalmente.
@ Armonica (#2706148)
Doppia artroscopia al ginocchio, in genere è un intervento per correggere, aspirare, suturare o asportare la zona meniscale. Saluti.
Quindi se non si possono più vincere Slam bisogna ritirarsi?
Io comunque non ho ancora capito l’infortunio patito. Che sugnifica articolazione sovraccarica? cosa si è operato? Menischi? Cartilagini? Legamenti? Tendine? Ossa?
Peccato investire tempo a tifare contro uno sportivo…
Sudare è normale, è sport.
@ il capitano (#2706117)
Infatti, se andiamo a vedere I trofei vinti, Maradona non e’ stato un fuoriclasse. Poi scusate se e’ poco, 31 volte in finali Slam …
@ Raul Ramirez (#2706051)
Non so il padre, ma Djokovic figlio, con la sua bella nona coppa agli AO, non mi sembrava propriamente afflitto da un complesso d’inferiorità, anzi, mi sembrava sprizzasse da tutti i pori un gran senso di legittima superiorità..a lui i muscoli stanno tenendo, ha persino sconfitto lo strappetto, ha anche respinto vittoriosamente l’assalto dei giovani, e poi, suvvia, non si rimane n.1 da una vita se si è gravati da un qualunque complesso, pensate a quanti bravi e apprezzati tennisti per un minimo deficit sono incappati addirittura in eliminazioni al primo turno..è questo che mi fa ammirare e rispettare Djokovic, il suo rendere superabili (nella misura in cui lui riesce effettivamente a superarli al di là delle perplessità anche di chi lo apprezza e delle certezze negative di chi non lo apprezza) gli ostacoli fisici ed emotivi che questo sport complesso propone, sempre in agguato, spesso imprevedibili, in questo periodo esasperati dalla pandemia. Non si è sottratto a niente, anzi full immersion in Slam, 1000, Master, ex Coppa Davis..c’è poi una rivalità che lo motiva ulteriormente? Ben venga se è un’incentivo a vincere, ma non è un complesso, inteso come debolezza che non si può permettere e contro cui i campioni sono corazzati, è quello che lo accomuna allo stesso Roger, che probabilmente trova energie pure alla vigilia dei 40 sognando una rivincita sull’erba di Wimbledon
Federer e’ rimasto tanto a lungo al top grazie al suo modo di giocare che e’, molto meno dispendioso rispetto a quello dei suoi rivali. Difficilmente lo si vede sudare anzi, mai visto.
Mi manca il bel tennis, quello spettacolare, quello improvvisato, quello dove si viene a rete, colpi che Federer sa fare. Per me i record vengono in secondo piano, ricordo la finale dei mondiali di calcio del 1990 vinti dalla Germania su rigore, partita orrenda che però consacrò i tedeschi “Campioni del mondo”.
Devi soffrire dello stesso complesso di inferiorità dei Djokovic padre e figlio.
Ma se è lui il primo ad affermare che i record sono fatti per essere battuti, ne è consapevole e credo che viva serenamente questa situazione. Lui giocherà finché avrà stimoli sufficienti e finché potrà essere competitivo. Non lo vedo arrancare nelle retrovie del ranking.
Più tempo? Si così passa le 50 primavere.
@ deuce (#2705869)
ma che state a dì…
vi farà vedere lui come si vincono i titoli a 40anni…è un’impresa titanica ma la sua forza e determinazione la trae proprio dall’impresa quasi impossibile..nessuno ci è mai riuscito prima: proverà a spostare il tempo più in là…
Articolo decisamente interessante. Emerge un aspetto che a volte non consideriamo a sufficienza. Ora nel caso di Federer, è eclatante, ma quando si approfondisce la tematica dell’infortunio e dell’integrità o meno fisica, si comprende quanto sia decisiva non solo nella singola partita, ma nell’arco dell’intera carriera. Quante partite, e carriere, saranno state decise da questioni fisiche che noi non sappiamo o che sottovalutiamo. Prendiamo Sinner. Dice, anche giustamente, che la testa nel tennis è quasi tutto, ma un mal di schiena improvviso ne ha pregiudicato il rendimento con Bedene, sebbene lui dica il contrario. Il fisico, almeno la sua efficienza, è un dato imprescindibile per il rendimento ottimale di un atleta ed a volte magari siamo troppo severi per un risultato negativo che potrebbe essere ascrivibile invece ad un infortunio tenuto nascosto o mal recuperato. Forse una volta l’attenzione per la preparazione mirata ad evitare il più possibile incidenti fisici non era così scrupolosa. La situazione col tempo è notevolmente migliorata e ciò ha concorso con altri fattori ad allungare in maniera sensibile le carriere professionistiche degli atleti. A proposito: ho una dannata borsite rotulea…qualcuno conosce la mail di Paganini?
@ il capitano (#2705475)
Caro Capitano, capisco benissimo l’aspettativa per il rientro di Roger..stiamo tutti aspettando con curiosità e, chi più chi meno, con apprensione un momento comunque interessante per il tennis. Ma perché buttare tutto in caciara con queste frasi inquietanti e tendenziosamente ermetiche? Aria viziata perché? Perché aleggia il Covid malandrino? Non individuo altri motivi per giustificare questa tua uscita, credimi, poco felice nei confronti di tutti i tennisti che in questo anno hanno combattuto, sono cresciuti, hanno comunque affrontato, mentre Roger si allenava tranquillo in villa, i disagi di rigide misure precauzionali, le dure fatiche che questo sport impone, garantendo a noi che amiamo il tennis lo spettacolo che ci ha fatto entusiasmare, annoiare, discutere, arrabbiare..
@ deuce (#2705869)
Ti manca aggiungere tutto il tema pubblicitario però! Così fai tombola!
Se parteciperà a Wimbledon per me rimane uno dei 3/4 favoriti.
Quando si ritirerà andremo a vederci su Youtube per vedere cosa faceva Roger con la racchetta….per il mondo lui sarà sempre il Maradona del tennis….
parole sante …..e aggiungo questi che scrivono oggi e i nick basta leggerli sono sempre gli stessi….si sono permessi di mettere in dubbio l’infortunio di Nole in Australia volendo vedere anche le lastre ….non credo neanche io all’infortunio di Federer è stata tutta una farsa per poter tenere il nr.5 in classifica un autentico furto
@ Antosantos (#2705613)
Per l’ansia, ansiolin!,invece per la stupidità nn c’è cura!
Lui non capirà molto ma te quanto a sportività…
Non amo federer come personaggio (come tennista ovviamente non c’è niente da dire) perché fuori dal campo ha la personalità di una acciuga ed è sempre fastidiosamente politically correct ma gli auguro di riuscire a vincere un altro slam (se possibile battendo in finale nadal e non Nole)
no nadal lui idolatra il serbo.
Di pazienza ne ha tanta Roger! A sopportare la moglie….
@ Luca Martin (#2705585)
@ gene61 (#2705476)
@ CITRO1960 (#2705438)
@ pippo (#2705486)
@ Il palpa (#2705499)
@ Stefano (#2705527)
@ Luca Martin (#2705585)
@ fabrizio (#2705624)
@ Thiago (#2705725)
Straquoto
@ il capitano (#2705475)
@ Raul Ramirez (#2705466)
Concordo
@ Morbidone (#2705755)
Giusto
Caro Thiago
i famosi odiatori seriali di solito sono ben distribuiti contro i vari campioni
Ogni giorno invece di leggere commenti sulle partite o di sano tifo per i propri beniamini, i commenti assurdi, volgari e anche violenti si susseguono contro questo o quello solo per dare sfogo a insane fobie.
Quello che é ridicolo e che questi credono che a Roger, Nole, Rafa, Jannik, Fognini freghi veramente qualcosa delle gran minchiate… ahhhhahhhhahhh
Non stupirti ma di personaggi così purtroppo questo forum é pieno ed è un vero peccato che queste brutte situazioni non vengano moderate!
@ Antosantos (#2705613)
Tu proprio di sport non capisci…
Vergogna
antostantos o come si chiama è il semplice troll del web che va ignorato
Un uomo che ha avuto tanto dalla vita, non riesce a dire basta perché teme che un altro campione arrivi a 21 prima di lui. Che pena, quando è finita bisogna avere il coraggio di sapere accettare la realtà …
Vieni fuori con valori che non si rispecchiano in Federer
Tutte apparenze e legato solo ai soldi
Vergognati per il tuo commento
@ Antosantos (#2705613)
Tifare contro e godere delle sconfitte altrui con questa virulenza verbale è il classico esempio della Non cultura sportiva.
Brutte parole, contento te… Se la ns società va male, è anche colpa di queste condotte. Il tuo Nadal si vergognerebbe di te. Tristezza.
Caro mio, quando gioca Federer il mondo si ferma per guardarlo, anche se gioca con il nr. 300.
Da grande tifoso di Rafa posso solo augurare un rientro senza problemi per una leggenda dello Sport come Roger e sopratutto qualità ancora più importante grande uomo da quello che si percepisce anche fuori dal campo.
Ex giocatore che vuole rimanere solo per dare l’impressione d’essere li, brillare per luce riflessa. Visto che Djokovic e Nadal riecono a vincere ed essere competitivi, lui, non ritirandosi, vuol dare la sensazione che stia li a lottare per qualcosa
Lo aspetto ansioso per vederlo soccombere contro il numero 300 al mondo
Intervista di grande interesse. Speriamo ritorni presto. La sua gioia spontanea e fanciullesca è sorprendente e molto educativa.
Comunque andrà saremo sempre con te roger
@ il capitano (#2705475)
Puoi dirlo forte!
Vamos Roger!, Sarò felice a prescindere come andrà! Let’s go Roger let’s God!
che tu vinca o che tu perda forza Roger, …….
articolo interessante.
Auguro a Federer di guarire prima possibile e di tornare a giocare per il bene del tennis
🙂 )
Il ritorno di Roger sarà una boccata di ossigeno dopo un anno di aria viziata.
Mister Tennis torna presto !!!
Testo lunghissimo.
Pesante portarlo a termine con interesse per chi non sia fan sfegatato e creda ancora in un recupero e presenza sportivamente competitiva, e non solo di immagine.
40 anni fra poco, con oltre 20 di attività ai massimi livelli.
Chiedere ancora ?
FORZA ROGER !!!