Una mattina, con Camila Giorgi che si allena in campo… (di Marco Mazzoni)
21/07/2017 16:15 
74 commenti
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Camila Giorgi classe 1991, n.72 WTA
Non è un venerdì come altri. No. Impegni spigolosi, una di quelle mattine ricche di incognite che quando esci di casa pensi “ma chi me l’ha fatto fare…”. Nessuna concessione alla fantasia. E poi fuori l’aria è acre, “puzza di bruciato” per il grosso incendio boschivo di ieri, che ha incenerito il poggio che domina la zona. Passare di lì stamani e vedere in alto quella triste macchia nera invece del verde della boscaglia è un colpo al cuore. Estate maledetta. Troppo calda, troppo sole, anche per la mia auto, già bollente alle 10 di mattina… Per scappare almeno qualche minuto da questo menù tutt’altro che allettante, “facciamo un passaggio al tennis, è di strada”. Vedere i campi, anche di striscio, ti strappa sempre un piccolo sorriso. L’autoradio poi improvvisamente risuona “Enjoy the Silence”, hit della mia band preferita, 4 minuti di elettronica pura che vogliono dire un sacco di cose. Presagio che qualcosa di buono stia per arrivare? Forse sì…
Infatti mentre mi avvicino al club, ancora al volante, dal lato opposto all’ingresso principale, il mio occhio è rapito da una sagoma troppo familiare per passare inosservata. Una chioma bionda corre, velocissima, scappa via dal campo visivo, limitato dal verde circostante. Intravedo per un attimo una racchetta, fende l’aria come un fulmine e scompare dietro la siepe. Mmh. Ma è lei? Non resisto dal fermarmi. Indugio sul da farsi. Ho fretta. E poi, se ho ragione, so che non è il momento di disturbare quando in campo si lavora duro. Scendo a compromessi con me stesso. Piccola pausa, discreta, senza importunare nessuno. Conosco quel posto come le mie tasche, e mi dirigo a piedi in un angolino dove so di non esser visto, ma da dove posso vedere abbastanza. Passo in un millisecondo dalle paturnie di una mattinata che aveva tutto per essere “no” ad un dolcissimo voyeurismo tennistico, scrutando per alcuni minuti Camila Giorgi in campo, ad allenarsi.
Non c’è nessuno intorno, massima tranquillità. Quel cemento ribolle, sotto un sole crudele ma anche sotto la gragnola di pallate assassine che escono dalle corde di “Cami”. Sergio è lì, on court, osserva attento, sposta oggetti, è frenetico ma tranquillo. La figlia sta allenando la risposta, soprattutto di rovescio, in particolare da destra verso sinistra. Pallate ravvicinate, ad altissima intensità, in pieno “Giorgi Style”. Colpi di una fluidità e qualità clamorosa. La sua racchetta si muove con assoluta precisione. Le palle filano via come proiettili di una carabina, a flirtare con le righe. Impatti secchi, di un suono tanto rotondo quanto armonioso per orecchie che gradiscono certe frequenze… Staziona con i piedi in campo, impatta con totale equilibrio. Meraviglia. Ma più che i colpi, come ogni volta che posso vedere la Giorgi dal vivo, sono rapito totalmente dai suoi piedi. La leggerezza e potenza dei suoi appoggi sono la Treccani del nostro sport. Forse la miglior Steffi le era pari. Forse… Un footwok da prendere così com’è, immortalare in un Dvd e da passare ad ogni scuola tennis dello stivale. Prendere più volte al dì, tornare indietro, ripetere la visione come un Mantra alla fine di ogni lezione, alla fine di ogni sessione di allenamento. Quando ti muovi così, quando hai quella qualità motoria, quando hai ricevuto quella educazione all’approccio alla palla, parti 15-0. Sempre e comunque.
Sgomma “Cami”, non si risparmia. Colpisce, torna in posizione e colpisce ancora, sempre più intensa, sempre più precisa. Una palla è aggredita con troppo anticipo, e fila via abbondante. Non si ferma, ma si avventa sulla seguente con ancor più veemenza, con una “cattiveria sportiva” luciferina. Quella palla esce dalle corde secca, velocissima, sarebbe stato un vincente da far saltare in piedi il Centre Court di Church Road. Sembra evidente la soddisfazione per come si sta allenando, ma c’è anche molta concentrazione. Una piccola pausa per dissetarsi e via si cambia lato, ora a sinistra. Stesso esercizio, medesima intensità. Col dritto la palla le va un filo in pancia, si fermano a parlare un attimo, sicuramente si ragiona di dettagli. La sensazione è che niente sia lasciato al caso. Non c’è approssimazione, non c’è tensione. E’ palpabile la voglia di lavorare, di sudare e provare colpi e soluzioni anche sotto questo sole infernale. E’ palpabile che si lavora duro per vincere.
I minuti corrono, è già tardi. Con la stessa discrezione con cui mi sono “imbucato”, me ne vado. Con la tristezza di chi “deve”, ma anche la soddisfazione di chi ha potuto vivere qualche minuto magico, assistendo ad un allenamento di una ragazza che gioca un tennis fantastico. Un tennis che divide, fa sognare ed arrabbiare, ma che non può lasciarti indifferente. Perché Camila è… Camila. E’ diversa. E’ unica, “Odi et amo” per dirla alla Catullo. E’ un talento di rottura. E’ adrenalina pura. Anche in una mattinata un po’ così, segnata dal maleodorante disgusto per i fumi dell’incendio e da una tristezza interiore che non se ne vuole andare, ma che grazie a quei minuti “di Camila” è meno amara.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: Camila Giorgi, Italiane, Marco Mazzoni
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Devo precisare che tutti i miei commenti sono generici, non sono assolutamente rivolti direttamente a qualcuno, sono solo pareri e non vogliono assolutamente essere offensivi….sono solo opinioni personali!
Non è mia intenzione offendere nessuno, se così sembra chiedo scusa, mi sono espresso male.
🙂 absit iniuria verbis
….sognare ad occhi aperti è sempre bello ma a volte si rischia di avere delle allucinazioni….nessun confronto è purtroppo possibile con Steffi Graf…ovvìa!
Solo uno stato di esaltazione, allucinazione o qualcos’altro (un colpo di sole…?) possono far pensare a cose del genere!
Quando Camila vincerà qualcosa di importante allora sì che si potranno fare dei confronti sensati, altrimenti è tutto fuori luogo.
E noi semplici tifosi aspettiamo fiduciosi..ma con i piedi per terra! 😐
Peccato che nell’articolo dettagliato si faccia riferimento all’incendio scoppiato il giorno prima su un poggio (in toscano collina) di Prato (basta digitare incendio Prato del 20/7). Contento te ma hai fatto l’ennesima figura .. …..
Sarà il segreto di Pulcinella, ma c’è gente altrove che spergiura si alleni in un altro comune!
@ Poldo (#1903225)
Ma sì, infatti è un segreto di Pulcinella, oltretutto lo stesso Mazzoni è pratese.
@ Orso (#1903230)
ricordati che un circolo è stato “consigliato” di far allontanare Bolelli quando era in rotta con la Fit. Marco non può dirlo perché quel circolo, se è FIT e non, ad esempio, AICS o altro, rischierebbe di sentirsi tirare la giacchetta… e sono delicato.
Nooooo! Ho stabilito il record negativo di “pollici verso” solo per aver ironizzato su chi scrive sempre dopo una sconfitta che la ragazza non si allena e pensa solo a sfilare! Me tapino, come farò adesso 😎
Ottimo articolo e brava Camila… ma il tennis come ogni sport non è un concorso di bellezza, valgono le vittorie il resto conta poco o nulla. La Graf sarà probabilmente ricordata ancora x 50 anni, lo sarà anche la Giorgi? Non credo proprio, purtroppo
era in un circolo di prato.
La Giorgi è fantastica…infatti è n. 72 del mondo…vuol dire che ci sono solo 71 ragazze al mondo (su miliardi) che giocano a tennis meglio di lei… Solo Federer (o un top Player) ha il diritto di criticare la Giorgi Giorgi…i comuni mortali devono solo stare zitti ed ammirare tanto talento….la Giorgi è bravissima.
P.S. Ho mandato una mail ai giudici della WTA cercando di convincerli a non chiamare fuori le palle della Giorgi, almeno quelle vicine alle righe, allegando copia dell’articolo…. Hanno risposto che quando la palla è fuori è 0-15 e non c’è poesia che tenga… 🙂
Complimenti per lo stile, l’articolo si legge tutto in un attimo e rende bene il contesto…giusto non rendere noto il posto, giusto il concetto che cami o la ami o la odi…
È giusto Marco!
A te i miei personali ringraziamenti e complimenti per l’articolo e per la tua sensibilità e per il tuo riguardo al rispetto personale e alla riservatezza.
Ahahah mi fanno sorridere i voti negativi ai post più pro Camila: gli haters della Giorgi sono sempre al lavoro 😆
Bell articolo ma vedere la Giorgi da vicino mi concentrerè i su qualcosa d altro.
@ winter18 (#1903022)
Macché, nessuna paura di ritorsioni. Non faccio giornalismo scandalistico, non faccio scoop… Non ho “padroni”. Analizzo, mi piace approfondire, capire, pensare. Sarà lei, se e quando lo vorrà, a dire dove si allena. Non sono il suo addetto stampa. Buon tennis 🙂
@ Fognini e Giorgi sempre fuori. Siiiii (#1903010)
Di certo!
@ Insalatiera76 (#1903011)
Proust e l’ironia, questi sconosciuti.
Che bello. Ma ti capisco. Camila dal vivo e’ qualcosa di pazzesco.
Ma dove si è verificato questo sogno di mezza estate??? Sono quasi commosso
@ Marco Mazzoni (#1902754)
Ok, quindi potremmo prenderla anche come una sagace invenzione di sana pianta 🙂 . A parte gli scherzi, fa molto figo conoscere dove si allena la Giorgi a dispetto di quei permalosoni della Fit, ma è anche abbastanza triste dover rinunciare alla completezza d’informazione per paura di ritorsioni di vario tipo. Grazie per la tua risposta, ciao.
@ winter18 (#1902704)
Ma come “benino”? Sei veramente ingeneroso!
@ radar (#1902553)
Continuate ad aspettare
La realtà è un altra cosa!
Camila dal vivo è così…è una cosa diversa…il suono della palla…unica!
grande Carl!!!!
@ winter18 (#1902704)
Hai considerato la possibilità che non lo voglia dire??
@ Koko (#1902601)
Il punto debole di Camila è la risposta non il servizio
La grande bellezza di questa pagina è che è una emozione “rubata” ed imprevista, e come tale, improvvisa, fugace ed un po’ misteriosa deve restare.
Le cose carpite per caso, quasi rubate, sono quelle che più restano nella memoria, come i “baisers volés” di Trenet.
@ winter18 (#1902704)
Ciao, non è una omissione, non lo posso (e voglio) dire. È meglio così.
Ma leggiti l’articolo e prendilo per quello che è: la narrazione di un allenamento e le impressioni, le emozioni di un bravo giornalista. Per I veleni hai altri luoghi dove ripetere la nenia.
Non è un errore tenere sconosciuto “quel posto”.
Mica vorrai che Palmieri diventi presidente o direttore generale anche di quel tennis club? 😳
Marco, articolo che hai saputo rendere assai intrigante, l’hai scritto in punta di piedi e hai creato grande pathos
Mi pare una buona osservazione. Camila è un’attaccante pura, purtroppo così è molto difficile vincere, bisogna essere sempre perfetti sulla palla e dominare costantemente lo scambio. Il margine di errore è piccolissimo e poi dall’altra parte c’è un avversario che lo sa…
Il grande mistero di Cami per me resta il fatto che con quella velocità di gambe, che appunto ricorda la Graf, dia sempre l’impressione di essere in ritardo sulla palla nella fase difensiva. Oggi vedevo Bolelli che guardava la palla scorrere lateralmente con espressione impotente e pensavo a Cami, al fatto che anche lei mi dia la stessa impressione … ma lei non è Simone … lei ha delle gambe che sono razzi – missile. Come è possibile??
In realtà la soluzione del mistero la conosco benissimo: Cami non si allunga, non colpisce mai la palla da sotto, non alza un pallonetto che sia uno con la punta della racchetta … lei colpisce soltanto in tempo perfetto sugli appoggi … altrimenti spara a casaccio, mira alla rete sapendo di prendere la rete … ma un colpo cioppato mai, perché per lei è eresia allo stato puro, è la negazione del suo approccio aggressivo, è una resa concettuale, che non può essere accettata. Ecco allora che Simone arriva in ritardo per colpa delle gambe e Cami non salva la palla in difesa per una scelta filosofica … il colpo difensivo non è parte della sua visione del mondo…
Articolo per “afezionados” dettagliato nei particolari poi, sul campo, si ha il rovescio della medaglia. Soggettivo più che obiettivo (vedi paragone con la Graf); cosa serve aver un buon gioco di gambe se poi nei momenti cuciali la mente va in tilt.
Marco Mazzoni scrive benino ( se paragonato ad altri redattori del sito è praticamente Proust), ma qui compie un grave errore narrativo. Dove cavolo si trova questo posto?
Con un’altra testa e non con un altro coach, si badi bene, perché tutto (come stare in campo, la scelta del coach…etc…etc…), parte dalla testa, prime 5 tutta la vita e forse anche un paio di Slam portati a casa; ma la testa è quella e non ci possiamo fare nulla, lei è così, prendere o lasciare, io comunque prendo e pazienza se ogni tanto o ogni spesso perde partite assurde, Cami è Cami.
Sempre FORZA CAMILA.
Ah, ma quindi non passa il tempo a farsi i selfie su instagram (semicit.).
Detto ciò, che Camila si alleni tanto duramente quando una Kvitova o la 300 del mondo non è che fosse da mettere in dubbio (al netto di una dose sufficiente di onestà intellettuale), che lo faccia in un periodo – per lei e per le non terraiole – di mini off-season dopo Wimbledon forse un po’ una piccola sorpresa lo è!
@ Stefan Navratil (#1902645)
Anche i servizi decisivi da giocare bene sono allenabili se ci si prepara bene con una idea precisa e ben rodata. Se si va alla Zaza maniera è normale spararla alle stelle buffamente!
Camila ti aspettiamo
@ Koko (#1902601)
Mi è sembrato che in quella partita Camila sia mancata più di testa che di altro. Fare un exploit è difficile ma confermarsi, vedersi e mostrasi al mondo più vincenti di quello che intimamente si sente di essere è molto più difficile, per me le servirebbe un buon psicologo dello sport: fisicamente è ultraumana e tecnicamente è molto meglio di tante colleghe (ad esempio al volo). Visto che si è parlato di Steffi, anche lei era una introversa ma intimamente convinta di essere la migliore (e questo oltre alle gambe strepitose le consentiva di sopperire anche ad alcune lacune tecniche) non credo che la stessa convinzione stia in fondo al cuore di Camila.
Bell’articolo come sempre da parte di Mazzoni! Camila è questa,è odio e amore allo stesso tempo…quando è in forma diventa incontenibile per molte.
@ MD (#1902569)
Quanto meno come risultati 😉
@ Koko (#1902601)
Sì ma ci sta lavorando.
Si può continuare delle ore ad ammirare Camila quando si muove sul terreno, si perde cognizione del tempo che passa affascinati da tanta armonia, da tanto splendore di forme in movimento, da tanta flessuosità potente. Sembra di vivere nella leggenda, e c’è chi le rimprovera di non avere vinto quasi nulla, va bene, ma Camila è unica ed incomparabile, campionesse che hanno conquistato degli slam ce n’è tante.
Articolo davvero molto bello!
Da grande tifoso della Giorgi (e di Fognini), anche se da sempre ho auspicato il passaggio ad un allenatore professionista, devo dare atto al padre Sergio che dal punto di vista degli allenamenti il team Giorgi si è sempre comportato con grandissima serietà e impegno.
Articolo davvero molto bello!
Da grande tifoso della Giorgi (e di Fognini), anche se da sempre ho auspicato il passaggio ad un allenatore professionista, devo dare atto al padre Sergio che dal punto di vista degli allenamenti il team Giorgi si è sempre comportato con grandissima serietà e impegno.
Ma, paragonarla a …Graf 😮 , anche solo per la leggerezza e potenza dei suoi appoggi (ci vuole anche precisione), mi sembra esagerato ❗ Ho avuto la fortuna di vedere Steffi al RG, e prima di lei (ero ragazzino) la Goolagong (grandissima tennista), e per me non c’è paragone che tenga !
Mi spiace ma non sono d’accordo con il signor Mazzoni, che stimo molto.
Rispetto il suo parere, ma non concordo. Poi la partita vera, e ben altra cosa… 💡
bravissimo Marco!!!
😳 ❗
Secondo me, tutte le polemiche di questi anni sono scaturite da un malinteso: Camila non è una tennista; Camila è un’esperienza mistica…
Bene allenarsi in quello che si sa fare in maniera spettacolare ma ci vorrebbe una sessione bella lunga e da esperti al servizio per fare un deciso salto di qualità. Una Giorgi sicura alla battuta con allenamenti situazionali e mirati mandava a casa in scioltezza 6-3 6-3 la miss simpatia campionessa di Parigi.
Ci si può trovare in disaccordo sulla gestione delle partite della Giorgi, sul numero dei doppi falli, sulla sindrome del braccino, ma almeno dal punto di vista fisico ho avuto sempre la sensazione che la marchigiana fisicamente sia superiore a molte delle sue avversarie, anche se questo non è certo sufficiente per vincere le partite.
Si sa che Camila é poesia allo stato puro, ho visto tanti video dei suoi allenamenti e l’intensità di gioco di piedi e di colpi é impressionante, molto superiore a quella straordinaria che già esprime in partita… E sinceramente secondo me il paragone in rapidità con Steffi va a pennello e Camila secondo me é pure superiore peccato non lo sia in termini di risultati…
Speriamo vada bene a Washington!
Vamoooss
Marco Mazzoni è la miglior “penna” in Italia se si parla di tennis e mi piace anche la sua prosa aldilà del tennis.Molti scrittori della domenica e giornalisti leccapiedi della Federazione dovrebbero prendere esempio da lui, ma forse per costoro, è un esempio troppo alto.
la poesia è bellissima, peccato che nel tennis contino i risultati
Con la leggerezza parti 15-0.
Ma anche con un doppio fallo al servizio l’avversaria parte da 0-15.
“forse la miglior Steffi le era pari”.
Forse.
Secondo me sì, le era pari.
Forse anche superiore, per alcuni aspetti.
Incendi… troppo caldo, troppo sole…. ma anche troppi piromani.
Bravo Mazzoni, bell’articolo.
Diciamo che sei stato facilitato dal soggetto 😉
Quale sarebbe il club dove si allena Camila?
Bell’articolo, ma accorcerei la parte intimistica
Grazie per averci portati lì.
Bravo Marco!
@ S.re10 (#1902550)
Piacevole, e complimenti per la resistenza, in effetti questo clima ci sta provando
Splendido quadro offerto da Marco Mazzoni.
Per tutti gli appassionati di tennis è musica per le orecchie.
Sì, Cami è unica, non c’è dubbio: talento puro da cavalla pazza e di razza.
E come tutti i talenti puri non è possibile prevedere quando esploderà…
Grande Mazzoni, hai raccontato alla perfezione l’essenza di quello che il tennis di Camila produce a chi ha la fortuna di vederla dal vivo.
Articolo stupendo..bravo marco
Bell’articolo, complimenti!
Non sei riuscito alla fine a chiederle i prossimi impegni sportivi?
Articolo molto bello. Davvero. La mia domanda, scevra da ogni polemica, è: dov’è, durante le partite, questo magnifico esemplare di tennista descritto? Sono anni che sto lì ad aspettare un’esplosione che mai arriva. Complimenti per questo momento magico che ha voluto comunque regalarci.
Bell’articolo 🙂