Djokovic ai quarti con autorità: “Zverev si definisce veterano? E io come dovrei chiamarmi?”
02/06/2025 22:30 
34 commenti
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Novak Djokovic classe 1987 - Foto Patrick Boren
Novak Djokovic ha raggiunto i quarti di finale del Roland Garros con una prestazione di grande autorità, liquidando Cameron Norrie in tre set netti con il punteggio di 6-2, 6-3, 6-2. Nella conferenza stampa successiva, il campione serbo si è mostrato soddisfatto ma sempre alla ricerca della perfezione, toccando temi che vanno dal tennis alla sua filosofia di vita.
“Non so se sia stata la mia migliore partita finora al Roland Garros. È stata una delle migliori, forse non ‘la’ migliore” ha esordito Djokovic con la sua consueta autocritica. “In termini di come stavo colpendo la palla, penso di aver giocato solidamente. Posso sempre aspettarmi di giocare meglio, ma considerando la forma dell’avversario e l’occasione degli ottavi di finale, penso sia stata una partita molto buona.”
Il momento più divertente è arrivato quando un giornalista ha fatto riferimento al prossimo avversario Alexander Zverev come a uno dei “giovani veterani”: “Ha 10 anni meno di me. Si definisce un veterano. Come dovrei chiamare me stesso, allora?” ha risposto Djokovic strappando risate in sala stampa.
La conversazione ha poi toccato un tema più profondo: il rapporto con le nuove generazioni. “Non penso sia qualcosa di speciale. Lo vedo come qualcosa di normale per me” ha spiegato il serbo parlando del suo aiuto ai giovani talenti. “È sempre stato qualcosa che volevo fare: se un giorno avessi raggiunto certe vette nello sport, trasmettere quello che ho imparato alle nuove generazioni per aiutare i nuovi giocatori a essere ancora migliori.”
Djokovic ha raccontato come questo approccio sia cambiato nel tempo: “Questo è stato il caso con Medvedev e Tsitsipas quando stavano emergendo, e con Zverev quando erano davvero giovani. C’erano più conversazioni su colpi, corde che usano, modo di allenarsi o recuperare. Quando arrivano nella top 10, top 5 al mondo, è una dinamica diversa. È normale aspettarselo.”
Il campione ha rivelato anche un’evoluzione nella sua strategia di gioco: “All’inizio della mia carriera, anche se mi piacevano le mie possibilità quando servivo, mi affidavo di più alla risposta, quindi iniziavo rispondendo. Negli ultimi dieci anni scelgo solo di servire. Sento che imposta un tono in qualche modo e mandi un messaggio al tuo avversario: ehi, non ho paura di iniziare servendo.”
Interessante anche la sua riflessione sulle fake news, a proposito di una storia virale che lo riguardava: “È parte del mondo mediatico in cui viviamo oggi. Sembra quasi che chiunque scriva per primo le notizie ottenga più crediti o visualizzazioni, piuttosto che verificare la credibilità della fonte. L’unica cosa che posso dire è che sì, ho aiutato finanziariamente la mia scuola, ma non entrerò nei dettagli.”
Djokovic ha anche parlato della sua passione per la nutrizione e il benessere: “Sono sempre curioso e cerco il prossimo super food o la prossima cosa che può migliorare il mio recupero, resistenza o forza. È la mia più grande passione oltre allo sport. Sto cercando di far crescere la mia presenza in quest’area e di avviare alcune startup nel settore nutrizionale.”
La conferenza si è conclusa con un aneddoto sulla movimentata notte parigina: “Voglio ringraziare il capo della sicurezza che è stato fantastico. A un certo punto era piuttosto teso per il nostro ritorno in hotel. Non ci suggerivano di tornare, forse di trovare un posto dove dormire da qualche parte qui vicino, perché era già passata la mezzanotte e c’erano bombe lacrimogene e auto in fiamme per strada, situazioni davvero pericolose.”
Il riferimento era ai festeggiamenti per la vittoria della squadra di calcio locale: “È comprensibile che la gente sia così eccitata. Primi vincitori della Champions League per questa città. È una delle città più importanti al mondo, quindi stanno tutti festeggiando. Continuerà per diversi giorni, ne sono sicuro.”
Con questa vittoria, Djokovic si conferma in grande forma e pronto per la sfida contro Zverev, in quello che si preannuncia come uno dei quarti di finale più attesi del torneo.
Marco Rossi
TAG: Novak Djokovic, Roland Garros, Roland Garros 2025
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Nole a Sasha: “ho qualcosa in Serbo per te”
In questo momento è chiuso solo dai primi 2 al mondo. Con Zverev e Musetti parte di poco sfavorito ma se la gioca.e comunque se fossi uno di quei 4 spererei di non trovarlo mai dall’altra parte del campo, soprattutto se in giornata di grazia.
Secondo me vince contro Zverev.
Eterno?
Potenziato non credo, il Djokovic di qualche anno fa era certamente più forte di Sinner e lo dico da non simpatizzante del serbo
È comprensibile che per la vittoria di Champions si brucino auto e si debbano lanciare gas lacrimogeni?
Ah, beh, nel calcio probabilmente è normale.
Per fortuna i tifosi degli altri sport sono diversi.
@ Onurb (#4402833)
Lo sai dove abbonda il riso, no?
E comunque in particolare per Sinner c’è invece ben poco da ridere, perché una volta battuto (speriamo) Bublik dovrà stare molto ma molto attento perché il vincente della super sfida Sasha-Nole si sentirà mentalmente lanciatissimo in orbita
@ pablito (#4402789)
Storia non geografia
Pardon: a Sarajevo i bosniaci furono massacrati dai serbi quando c’era ancora la Jugoslavia. Tribunale dell’Aja
Per la precisione: a Sarajevo i bosniaci furon massacrati
Dai che tra poco vai in pensione.
Mai una parola su sinner mi raccomando
Nonnetto!
Djokovic raggiunge per 16 anni di fila almeno i quarti di finale al RG. un altro record impressionante e, credo, inavvicinabile.
Un po’… vetusto ? 😉
Redazione cancellate i messaggi poi lasciate questi…
🙁 🙁
@ Ale Firenze (#4402838)
Beh…allora e’ il più simpatico che si sia mai visto.
@ supermagnus (#4402768)
È vero.
Certo che se nel circuito non fossero arrivati quei 2 e fossero rimasti solo i “mezzi giocatori” degli altri top 10 attuali, per di più vari dei quali attualmente in bassa forma (tipo Rune, Zizì, Meddy, ecc.), vuoi vedere che, anche complici i diversi tabelloni ed il minor stress a cui il suo fisico sarebbe stato sottoposto, tra lo scorso anno e quest’anno avrebbe incrementato (e non di poco) il suo record slam??
Simpaticissimo….quando vince…
Il suo declino è evidente….. Non è più forte come prima, ma comunque esprime ancora un gioco e esperienza superiore a tanti giocatori, chiaramente nei tornei importanti non è più il favorito considerando l’età
Il suo declino è evidente….. Non è più forte come prima, ma comunque esprime ancora un gioco e esperienza superiore a tanti giocatori, chiaramente nei tornei importanti non è più il favorito considerando l’età
@ Marco60 (#4402776)
Come al solito tu fai ridere…rosicare rosicare
@ beta (#4402738)
Sei il più divertente di tutti gli odiatori rancorosi del serbo….divertente perché sei ridicolo….in questo forum non intervieni e non scrivi mai,solo 2 righe erudite quando si parla di djoko….quando si ritirerà lui,immagino ti ritirerà anche tu qua dentro…d altronde cosa sai dire oltre all astio x djoko? Niente ,lo zero assoluto
@ Marco60 (#4402776)
Rilassatevi, non ha speranze con Sinner. Ma non era un ex giocatore? Si nota che ancora lo temete.
Comunque l’ avere finalmente un numero uno italiano da un anno non dovrebbe portare gli appassionati ad essere intolleranti in questo modo eccessivo verso Djokovic, pure oggi durante il math pazzesco di Jannik si leggeva di percorsi e tabelloni facili di Nole nell’ arco della sua carriera ma stiamo scherzando? Un fenomeno che fino al 2023, da ben prima che iniziasse a prendere scoppole sistematiche da Sinner, era osannato da molti, adesso diventa un giocatore che vince solo di culo? Questa ricostruzione è assolutamente inaccettabile, dai quarti di finale alla finale nel decennio di dominio Djokovic ha sempre affrontato i top più forti, e anche quegli stessi top spesso e volentieri passeggiavano ai primi turni. Ripassatevi i grandi nomi che ha battuto dai quarti in poi e ne riparliamo. Altra questione. A me, da italiano, va benissimo che Jannik vinca dominando gli avversari, però bisognerebbe che molti fossero più onesti intellettualmente. Quando per un decennio è stato il serbo a dominare( e il suo gioco e quello di Sinner si assomigliano molto) si diceva che era noioso, robotico e privo di emozioni. Ora che a stramazzare gli avversari con un gioco simile ma potenziato è il nostro, lo si esalta giustamente con lodi sperticate e si criticano anzi gli italiani che non si emozionano con lui in campo. Questo doppiopesismo è francamente ridicolo.
“Vecchio, sei diventato vecchio, con tutta quella forza che c’è in te, vecchio si…”
Geografia !
Sarajevo è in Bosnia.
Lui è di Belgrado, che sta in Serbia.
Non confondiamo i broccoletti con gli spinaci. 😉
È comprensibile che la gente sia così eccitata per una vittoria sportiva? Cioè distruggere cose ed ammazzare persone per una vittoria?
Più che eccitata direi delinquenti , non trovo difficile credere che un sostenitore della Grande Serbia degli ultra nazionalisti trovi normale sventrare una città.
Forse a Belgrado.
Congedante?
Come al solito comincia con i suoi mezzucci verbali pre-match per cercare di condizionare mentalmente gli avversari che lui teme. E con Zverev la storiella potrebbe anche funzionargli, con qualcun altro no.
ah,secondo lui è normale che devastino una citta’ con 700 arrestati 200 feriti e due morti?negozi sventrati e sciacallaggi di ogni tipo,normale?e durera’x giorni?boh forse a Sarajevo funziona cosi’.
😆 veterano è uno anziano ma solo maturo: Djokovic è aspirante all’obsolescenza tecnica.
Che c… vuole? Deve sempre mettersi davanti lui?
è sicuramente corretto dire che Zverev è un grande esperto, punto. Cosa c’entra il dj?
Impressionante come riesce ancora a vincere e bene nonostante faccia più fatica. I 38 anni sono l’età dove di solito si ha un declino evidente, è successo praticamente a tutti da Federer a Monfils, curioso di vedere dove saprà arrivare.