Viktor Troicki al rientro oggi a Gstaad, parla della sua vicenda passata: “Non posso mentire. Ritengo sia ingiusto perchè so cosa sia successo realmente. So di non aver mai voluto imbrogliare. Alla fine, ero completamente pulito ed è questa la cosa che più mi fa stare male”

Viktor Troicki classe 1986, n.847 ATP

Viktor Troicki si trova costretto a ricominciare da zero, a ventotto anni. Nel 2011 si era spinto sino alla posizione numero 12 del ranking ATP. Attualmente, è il numero 847 del mondo, ed i suoi ultimi 20 punti scadranno il prossimo 28 luglio.

Tutto ha avuto inizio nell’Aprile del 2013, durante il torneo Master 1000 di Montecarlo. Sostenendo di non sentirsi bene ed avere paura delle siringhe, Troicki non si è sottoposto ad un esame del sangue. Ha solo portato a termine l’analisi delle urine. Secondo il tennista serbo, la dottoressa Elena Gorodilova, incaricata di eseguire i controlli antidoping, gli aveva riferito che avrebbe potuto saltare il test, se avesse documentato la sua condizione all’ITF, con un documento scritto. Tuttavia, Troicki ha ricevuto una sospensione di 18 mesi dall’attività.

Il tennista ha presentato ricorso al TAS, che nella sentenza ha stabilito che ‘Troicki non intendeva evitare il rilevamento di una sostanza proibita nel suo corpo, commettendo comunque un’infrazione della normativa antidoping’. La sanzione nei confronti del serbo, con tale argomentazione, fu ridotta a 12 mesi.

Troicki, che ha portato a termine l’analisi il giorno successivo alla data prestabilita, ammette di continuare spesso a pensare alla circostanza: “Non posso mentire. Ritengo sia ingiusto perchè so cosa sia successo realmente. So di non aver mai voluto imbrogliare. Alla fine, ero completamente pulito ed è questa la cosa che più mi fa stare male“.

Novak Djokovic, suo connazionale ed amico, lo ha pubblicamente difeso durante tutto questo periodo. Si sono allenati insieme nei giorni precedenti ai tornei di Dubai, Miami e Montecarlo, disputatisi quest’anno. Inoltre, Troicki ha accompagnato Djokovic ad Ibiza, all’addio al celibato di quest’ultimo, e ne ha presenziato il matrimonio. “Novak mi ha molto aiutato durante le settimane di preparazione, invitandomi sempre. Ha fatto molto per me e non lo dimenticherò mai“, ricorda Troicki.

Anche il suo allenatore lo ha supportato. Jack Reader ha spiegato ai reporter del New York Times come una clausola del suo contratto con Troicki gli avrebbe permesso di ricevere un indennizzo pari a 100.000 euro se il serbo fosse stato sanzionato per doping, senza però concretizzarla. “Mi sarei potuto permettere delle ottime vacanze. Non ho ritenuto che fosse giustificabile far valere questa parte del contratto. Mi sono accorto che Viktor avesse già sufficienti problemi ed ho preferito sostenerlo. Ora dipende da me, ma soprattutto da lui, ottenere il rimborso. Gli serviranno delle Wild Cards per qualsiasi torneo, Futures inclusi“.

Edoardo Gamacchio