Challenger Szczecin, Rennes, Istanbul e Cary: I risultati con il dettaglio dei Quarti di Finale (LIVE)

Mentre qualcuno sproloquia sul pippero, il bravo Brancaccio zitto zitto…
Complimenti a lui, lo seguo da tanto tempo mi sembra gli sia riuscito l’agognato salto di qualità.
Bravo.

Redazione, forse sul sito dell’Atp, sono state annunciate le novità sui challenger per la stagione 2023.

Scritto da Bec_style
All’estero I nostri ragazzi palesano le loro difficoltà.
Sarebbe bello che si riuscisse a coprire tutte le settimane con challenger italici, anzi magari in alcune settimane abbinare 125 a 80.

Quali difficoltà?? Praticamente con le nostre seconde linee stiamo piazzando ogni settimana uno almeno in semifinale,,,,, voi siete pazzi..

Intanto,un’altra finale Challenger per Vavassori e Brown. Bravi!!!

Scritto da Brufen

Scritto da Carlos Primero

Scritto da Brufen
Arnaldi è cresciuto veramente tanto – peccato che soffra di uno dei casi più gravi di braccinus cagottosus nel nostro battaglione nextgen.

Ha appena iniziato a giocare a questi livelli. Gli vogliamo lasciare ancora qualche partita per abituarsi un po’?
..secondo Piatti ce ne vorrebbero ancora 145…
Ps: Peccato è andata. Ma a parte i due doppi falli nel tie break non ho proprio visto tendenze di braccino, nè oggi nè in tutte le altre partite che gli ho visto fare negli ultimi due mesi.

Scherzi? Contro Skatov a San Marino, contro Galan allo US Open, contro Dutra Silva, contro Brancaccio, contro Moreno… E poi i due casi più eclatanti, in partite che peraltro ha finito per vincere: la finale di Francavilla contro Maestrelli (dove lui stesso ha dichiarato pubblicamente di essersi “cagato di brutto”) e contro Simon a NY: partite che dovevano finire entrambe in due rapidissimi set, e che invece ha finito per complicarsi tremendamente, con crolli sbalorditivi dettati dall’emozione del momento.
Purtroppo ha una tendenza chiarissima a calare quando c’è da chiudere un set o un match particolarmente tirati o importanti. Ripeto, lui stesso lo ammette. E persino Querida Presencia, che oggi mi spollicia di rosso, poche settimane fa lo liquidava seccamente come uno che “non andrà mai da nessuna parte se non la smette di buttare via partite già vinte” (parole più o meno testuali, vado a memoria)
Come dicevo nel commento originale, io sono colpito dal progresso tennistico di Arnaldi, e ammetto che non me lo aspettavo. Lo conoscevo poco, ma fino a questa primavera mi sembrava un “pallettarino” di bassa lega. Invece ho dovuto ricredermi: ha dei numeri di tutto rispetto. L’aspetto mentale-caratteriale, però, ancora latita.

Col tempo verrà anche quello.

Moutet era davvero troppo x Matteo allo stato attuale.

@ Antonio (#3341488)

chiedo venia se non comprendo a sufficienza i tuoi pensieri. Mi applicherò maggiormente. Nel caso chiederò anche delle consulenze con l’obiettivo di tediarti di meno con la mia incapacità nel decodificare ciò che scrivi. ma poichè come ho scritto in un altro post, ho il difetto di perserverare, voglio evidenziare come la gran parte di questi tennisti sono di fatto al primo anno di vera attività ad un certo livello. Quando hanno occasioni senza dover affrontare grandi spese di trasferta (con il rischio di tornare subito a casa) hanno affrontato con valore per esempio le qualificazioni degli Us Open. Cosi come Zeppieri ha fatto un enorme bella figura ad Umago. Chiaramente le mie sono opinioni di una persona che già ha difficoltà a capire un testo in italiano, ma cosi come solo pochi mesi fa qualcuno diceva che eravamo in crisi a livello challenger per poi essere smentito in maniera clamorosa, cosi sono convinto che a breve gran parte dei nostri si troverà fisiologicamente a competere (e con valore) nel circuito Atp. E ho un altra convinzione….che anche in quel momento non riuscirò a capire le tue nuove teorie…concludo dicendoti che ti voglio un sacco bene altrimenti non riuscirei a deliziarmi in queste risposte prendendomi delle mini pause dal lavoro.

Scritto da Antonio
Qualcuno mi sa dire quante semifinali challenger abbiamo raggiunto quest’anno in tornei non italici? Ovviamente escludendo Luca Nardi che ha una programmazione da top player
Non voglio gettare benzina sul fuoco ma questa settimana è proprio emblematica del fatto che i tornei locali numerosi spesso gonfino la classifica degli atleti.

Benzina sul fuoco?????

Ahahahaha ma di che fuoco parli?

Te la canti e te la suoni tu da solo insieme a quegli altri quattro poveracci. Il fuoco lo accendi tu con le tue provocazioni fa quattro soldi basate sul nulla eterno senza contesto e dati. Anzi con contesto e dati che ti spernacchiano e sbugiardano da anni.

Scritto da Antonio

Scritto da luca14
Giusto per inquadrare subito la situazione e prevenire i consueti commenti dei disturbatori ex ultras terzo anello, va detto che abbiamo due ragazzi in quarti di finale in un 125 estero, dove tra le teste di serie avevamo come n.8 solo il buon Cecchinato, che è quasi un ex ormai.
Settimana quindi già più che positiva, indipendentemente da come andrà oggi.

Da dove iniziamo? Per arrivare ai quarti devi vincere due partite che già così non mi sembra chissà che obiettivo poi proibitivo. Ma di queste che partite vinte quanti derby ci sono stati? Uno ciascuno Brancaccio con Cobolli, Arnaldi con Vavassori. Il discorso è sempre quello che si fa sui challenger italici vanno avanti perché sono in tanti e statisticamente è più probabile che avanzi uno di loro. Infatti oggi arrivati ai quarti si fermeranno qui perché affrontano un non connazionale. Giustifico la sconfitta di Arnaldi perché moutet è un top100 fisso da anni con esperienza atp ma se i nostri si fossilizzano in questo challenger andranno incontro a questo destino.
Arnaldi poi come Passaro fino a poco tempo fa era fuori dai 500 quindi questo è il loro primo anno di programmazione di un certo livello e ci sta un qualche disorientamento ma Cobolli e Zeppieri stanno davvero sbagliando

Ma da dove vuoi iniziare tu? Meglio che finisci prima di iniziare

Scritto da Antonio

Scritto da sergio
@ Antonio (#3341396)
quello che non riuscirò mai a capire è come si possa criticare un sistema italia che cerca di favorire i propri giovani tennisti possa essere considerato un nostro problema. E’ cosa dovrebbe fare una federazione se non favorire i propri tennisti nella loro crescita. Lasciando poi loro l’autonomia dell’ulteriore crescita per traguardi più impegnativi (questi non sono compiti specifici di una federazione che in ogni caso, vedi Rianna, continua a seguire anche i suoi tennisti migliori)

Ti rispondo lo stesso benché credo tu abbia difficoltà a comprendere un testo italiano. La mia non era una critica al sistema Italia ma 1 alle lodi eccessive degli utenti che non si rendono conto che la classifica è gonfiata dei challenger italiani che vedono 10-15 atleti al via ogni settimana per forza uno italiano arriva in fondo, è legge statistica 2 al singolo tennista che si programma in piccolo non avendo come obiettivo la crescita progressiva. Una volta approdati in top 150-160 bisognerebbe alternare con le qualificazioni atp invece sono fermi ancora ai challenger su terra, si arriva al punto che non progrediscono più nemmeno in classifica perché per muoversi dal 150 al 100 o vinci i challenger oppure nada dovendo fare punti più punti

Tu hai difficoltà a comprendere. Punto.

Scritto da Bec_style
All’estero I nostri ragazzi palesano le loro difficoltà.
Sarebbe bello che si riuscisse a coprire tutte le settimane con challenger italici, anzi magari in alcune settimane abbinare 125 a 80.

Movaccaghè

@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3341589)

come pregio e difetto ho la perseveranza

Scritto da sergio
Vedi Antonio. Un altro italiano in semifinale in terra straniera

Va benissimo spiegare con la competenza che dimostri chissa che non capiscano 🙂
Io ho qualche dubbio ma fai bene nel provare

potete dire ciò che volete ,ma nel tennis il sistema ITALIA funziona nei fatti e infatti basta vedere dove stavano tanti di questi giovani e meno giovani un anno fa compreso il nostro Brancaccio.

All’estero I nostri ragazzi palesano le loro difficoltà.
Sarebbe bello che si riuscisse a coprire tutte le settimane con challenger italici, anzi magari in alcune settimane abbinare 125 a 80.

alla fine, caro antonio, mi trovo costretto a darti ragione. Brancaccio per arrivare in semifinale ha battuto Federico Coria, Flavio Cobolli, Federico Delbonis. In fondo sono tutti derby!

Scritto da Antonio
Qualcuno mi sa dire quante semifinali challenger abbiamo raggiunto quest’anno in tornei non italici? Ovviamente escludendo Luca Nardi che ha una programmazione da top player
Non voglio gettare benzina sul fuoco ma questa settimana è proprio emblematica del fatto che i tornei locali numerosi spesso gonfino la classifica degli atleti.

Se escludiamo anche Brancaccio, Zeppieri, Arnaldi, Darderi, Maestrelli, Cobolli… allora nessuna! 😉

Scritto da sergio
@ me-cir te no (#3341450)
Infatti. Talmente poco proibitivo che ci riescono circa 200 persone al mondo. Poco proibitivo è scrivere un post come facciamo noi.

Considera che scrivere su una tastiera non necessità neanche di una penna…
Ps: dove sono quei geni narratori di sventure che ci raccontavano che in una settimana senza challenger in Italia non avremmo avuto tennisti italiani in semifinale?

Bravo Raul !

Meriti il titolo di Stettino… 🙂

Grandissimo Brancaccio! Che miglioramenti che ha fatto questo ragazzo, sono molto contento per lui, bene anche Arnaldi, peccato per il risultato, ora deve riposare e dare il massimo a Genova

Vedi Antonio. Un altro italiano in semifinale in terra straniera

Scritto da Voglio uno slam

Non possiamo aspettarci sempre qualcuno in semifinale.

Vabbè, intanto per non sbagliarsi uno ce l’abbiamo anche a ‘sto giro 😉

Dai Raul dai

Scritto da Antonio

Scritto da luca14
Giusto per inquadrare subito la situazione e prevenire i consueti commenti dei disturbatori ex ultras terzo anello, va detto che abbiamo due ragazzi in quarti di finale in un 125 estero, dove tra le teste di serie avevamo come n.8 solo il buon Cecchinato, che è quasi un ex ormai.
Settimana quindi già più che positiva, indipendentemente da come andrà oggi.

Da dove iniziamo? Per arrivare ai quarti devi vincere due partite che già così non mi sembra chissà che obiettivo poi proibitivo. Ma di queste che partite vinte quanti derby ci sono stati? Uno ciascuno Brancaccio con Cobolli, Arnaldi con Vavassori. Il discorso è sempre quello che si fa sui challenger italici vanno avanti perché sono in tanti e statisticamente è più probabile che avanzi uno di loro. Infatti oggi arrivati ai quarti si fermeranno qui perché affrontano un non connazionale. Giustifico la sconfitta di Arnaldi perché moutet è un top100 fisso da anni con esperienza atp ma se i nostri si fossilizzano in questo challenger andranno incontro a questo destino.
Arnaldi poi come Passaro fino a poco tempo fa era fuori dai 500 quindi questo è il loro primo anno di programmazione di un certo livello e ci sta un qualche disorientamento ma Cobolli e Zeppieri stanno davvero sbagliando

Anto’, oltre a non capire nulla di tennis, sei anche sfortunato perchè appena spari una boiata del genere, arriva tale Brancaccio e fa a pezzi Federico Del Bonis, andando in semi in un 125 polacco.

Prima che tu faccia l’ennesima sparata, ti avviso che Federico Del Bonis non è di Treviso.

Tanto cambierai nick e continuerai a tediarci come ogni troll che si rispetti…

Scritto da sergio
@ Antonio (#3341396)
quello che non riuscirò mai a capire è come si possa criticare un sistema italia che cerca di favorire i propri giovani tennisti possa essere considerato un nostro problema. E’ cosa dovrebbe fare una federazione se non favorire i propri tennisti nella loro crescita. Lasciando poi loro l’autonomia dell’ulteriore crescita per traguardi più impegnativi (questi non sono compiti specifici di una federazione che in ogni caso, vedi Rianna, continua a seguire anche i suoi tennisti migliori)

Ti rispondo lo stesso benché credo tu abbia difficoltà a comprendere un testo italiano. La mia non era una critica al sistema Italia ma 1 alle lodi eccessive degli utenti che non si rendono conto che la classifica è gonfiata dei challenger italiani che vedono 10-15 atleti al via ogni settimana per forza uno italiano arriva in fondo, è legge statistica 2 al singolo tennista che si programma in piccolo non avendo come obiettivo la crescita progressiva. Una volta approdati in top 150-160 bisognerebbe alternare con le qualificazioni atp invece sono fermi ancora ai challenger su terra, si arriva al punto che non progrediscono più nemmeno in classifica perché per muoversi dal 150 al 100 o vinci i challenger oppure nada dovendo fare punti più punti

@ me-cir te no (#3341450)

Infatti. Talmente poco proibitivo che ci riescono circa 200 persone al mondo. Poco proibitivo è scrivere un post come facciamo noi.

Scritto da me-cir te no

Scritto da Antonio

Scritto da luca14
Giusto per inquadrare subito la situazione e prevenire i consueti commenti dei disturbatori ex ultras terzo anello, va detto che abbiamo due ragazzi in quarti di finale in un 125 estero, dove tra le teste di serie avevamo come n.8 solo il buon Cecchinato, che è quasi un ex ormai.
Settimana quindi già più che positiva, indipendentemente da come andrà oggi.

Da dove iniziamo? Per arrivare ai quarti devi vincere due partite che già così non mi sembra chissà che obiettivo poi proibitivo.

Completamente in disaccordo su questo principio. Vincere due partite di un torneo riesce a un giocatore si e a tre no.

Ma hai letto il resto del commento? Due partite di cui un derby quindi se non c’era Brancaccio c’era Cobolli se non c’era Arnaldi c’era l’altro e oggi saremmo sempre qui a dire wow due italiani ai quarti in un challenger straniero ecc ecc

lo dico in questo momento in cui Brancaccio ho un momento negativo. Se il sistema italiano dei challenger permette ad un tennista di giocarsi la semifinale di un challenger 125 in terra straniera, direi che per una volta qualcosa funziona in italia. E con tutto ciò che non funziona in italia non mi sogno nemmeno di criticare qualcosa che avvantaggia uno sportivo italiano che fa in ogni caso enormi sacrifici da quando probabilmente ha 7/8 anni

Scritto da Carlos Primero

Scritto da Brufen
Arnaldi è cresciuto veramente tanto – peccato che soffra di uno dei casi più gravi di braccinus cagottosus nel nostro battaglione nextgen.

Ha appena iniziato a giocare a questi livelli. Gli vogliamo lasciare ancora qualche partita per abituarsi un po’?
..secondo Piatti ce ne vorrebbero ancora 145…
Ps: Peccato è andata. Ma a parte i due doppi falli nel tie break non ho proprio visto tendenze di braccino, nè oggi nè in tutte le altre partite che gli ho visto fare negli ultimi due mesi.

Scherzi? Contro Skatov a San Marino, contro Galan allo US Open, contro Dutra Silva, contro Brancaccio, contro Moreno… E poi i due casi più eclatanti, in partite che peraltro ha finito per vincere: la finale di Francavilla contro Maestrelli (dove lui stesso ha dichiarato pubblicamente di essersi “cagato di brutto”) e contro Simon a NY: partite che dovevano finire entrambe in due rapidissimi set, e che invece ha finito per complicarsi tremendamente, con crolli sbalorditivi dettati dall’emozione del momento.

Purtroppo ha una tendenza chiarissima a calare quando c’è da chiudere un set o un match particolarmente tirati o importanti. Ripeto, lui stesso lo ammette. E persino Querida Presencia, che oggi mi spollicia di rosso, poche settimane fa lo liquidava seccamente come uno che “non andrà mai da nessuna parte se non la smette di buttare via partite già vinte” (parole più o meno testuali, vado a memoria)

Come dicevo nel commento originale, io sono colpito dal progresso tennistico di Arnaldi, e ammetto che non me lo aspettavo. Lo conoscevo poco, ma fino a questa primavera mi sembrava un “pallettarino” di bassa lega. Invece ho dovuto ricredermi: ha dei numeri di tutto rispetto. L’aspetto mentale-caratteriale, però, ancora latita.

Scritto da Antonio

Scritto da luca14
Giusto per inquadrare subito la situazione e prevenire i consueti commenti dei disturbatori ex ultras terzo anello, va detto che abbiamo due ragazzi in quarti di finale in un 125 estero, dove tra le teste di serie avevamo come n.8 solo il buon Cecchinato, che è quasi un ex ormai.
Settimana quindi già più che positiva, indipendentemente da come andrà oggi.

Da dove iniziamo? Per arrivare ai quarti devi vincere due partite che già così non mi sembra chissà che obiettivo poi proibitivo.

Completamente in disaccordo su questo principio. Vincere due partite di un torneo riesce a un giocatore si e a tre no.

Scritto da Antonio
Qualcuno mi sa dire quante semifinali challenger abbiamo raggiunto quest’anno in tornei non italici? Ovviamente escludendo Luca Nardi che ha una programmazione da top player
Non voglio gettare benzina sul fuoco ma questa settimana è proprio emblematica del fatto che i tornei locali numerosi spesso gonfino la classifica degli atleti.

Hai rotto…e bastaaaaaaaa!!!!!!

Scritto da Antonio

Scritto da luca14
Giusto per inquadrare subito la situazione e prevenire i consueti commenti dei disturbatori ex ultras terzo anello, va detto che abbiamo due ragazzi in quarti di finale in un 125 estero, dove tra le teste di serie avevamo come n.8 solo il buon Cecchinato, che è quasi un ex ormai.
Settimana quindi già più che positiva, indipendentemente da come andrà oggi.

Da dove iniziamo? Per arrivare ai quarti devi vincere due partite che già così non mi sembra chissà che obiettivo poi proibitivo. Ma di queste che partite vinte quanti derby ci sono stati? Uno ciascuno Brancaccio con Cobolli, Arnaldi con Vavassori. Il discorso è sempre quello che si fa sui challenger italici vanno avanti perché sono in tanti e statisticamente è più probabile che avanzi uno di loro. Infatti oggi arrivati ai quarti si fermeranno qui perché affrontano un non connazionale. Giustifico la sconfitta di Arnaldi perché moutet è un top100 fisso da anni con esperienza atp ma se i nostri si fossilizzano in questo challenger andranno incontro a questo destino.
Arnaldi poi come Passaro fino a poco tempo fa era fuori dai 500 quindi questo è il loro primo anno di programmazione di un certo livello e ci sta un qualche disorientamento ma Cobolli e Zeppieri stanno davvero sbagliando

Fammi capire: Cobolli e Zeppieri che hanno bisogno di trovare fiducia dovrebbero andare a giocare i tornei Atp, che in questa settimana neanche ci sono, mentre é normale che Moutet, Carballes Baena, Delbonis e Coria che sono superiori ai nostri giochino i challenger? Volevi dire questo?

@ Antonio (#3341396)

quello che non riuscirò mai a capire è come si possa criticare un sistema italia che cerca di favorire i propri giovani tennisti possa essere considerato un nostro problema. E’ cosa dovrebbe fare una federazione se non favorire i propri tennisti nella loro crescita. Lasciando poi loro l’autonomia dell’ulteriore crescita per traguardi più impegnativi (questi non sono compiti specifici di una federazione che in ogni caso, vedi Rianna, continua a seguire anche i suoi tennisti migliori)

@ Antonio (#3341396)

Non capisco la programmazione di Cobolli, sembra che stia puntando solo ai challenger su terra mentre a 20 anni dovrebbe investire sul futuro facendo esperienza su tutte le superfici e soprattutto tentando le qualificazioni ATP non appena il ranking glielo consente. Tra l’altro su sintetico (Australia e US Open) ha ottenuto i migliori risultati della stagione.

Il francese dalle gambe corte e’ un brutto cliente.

Scritto da Antonio
Qualcuno mi sa dire quante semifinali challenger abbiamo raggiunto quest’anno in tornei non italici? Ovviamente escludendo Luca Nardi che ha una programmazione da top player
Non voglio gettare benzina sul fuoco ma questa settimana è proprio emblematica del fatto che i tornei locali numerosi spesso gonfino la classifica degli atleti.

Questa settimana non hanno giocato Passaro, Nardi, Maestrelli dimenticandone qualcuno. Sono in campo giocatori che da poco giocano i challenger. Non possiamo aspettarci sempre qualcuno in semifinale.

Peccato per Matteo, che ha sprecato alcune palle importanti. Nel complesso però conferma le sue potenzialità, delle nuove leve è uno dei più promettenti. Deve rinforzarsi fisicamente e crescere dal punto di vista della mentalità

Scritto da Brufen
Arnaldi è cresciuto veramente tanto – peccato che soffra di uno dei casi più gravi di braccinus cagottosus nel nostro battaglione nextgen.

Ha appena iniziato a giocare a questi livelli. Gli vogliamo lasciare ancora qualche partita per abituarsi un po’?
..secondo Piatti ce ne vorrebbero ancora 145…
Ps: Peccato è andata. Ma a parte i due doppi falli nel tie break non ho proprio visto tendenze di braccino, nè oggi nè in tutte le altre partite che gli ho visto fare negli ultimi due mesi.

Scritto da luca14
Giusto per inquadrare subito la situazione e prevenire i consueti commenti dei disturbatori ex ultras terzo anello, va detto che abbiamo due ragazzi in quarti di finale in un 125 estero, dove tra le teste di serie avevamo come n.8 solo il buon Cecchinato, che è quasi un ex ormai.
Settimana quindi già più che positiva, indipendentemente da come andrà oggi.

Da dove iniziamo? Per arrivare ai quarti devi vincere due partite che già così non mi sembra chissà che obiettivo poi proibitivo. Ma di queste che partite vinte quanti derby ci sono stati? Uno ciascuno Brancaccio con Cobolli, Arnaldi con Vavassori. Il discorso è sempre quello che si fa sui challenger italici vanno avanti perché sono in tanti e statisticamente è più probabile che avanzi uno di loro. Infatti oggi arrivati ai quarti si fermeranno qui perché affrontano un non connazionale. Giustifico la sconfitta di Arnaldi perché moutet è un top100 fisso da anni con esperienza atp ma se i nostri si fossilizzano in questo challenger andranno incontro a questo destino.

Arnaldi poi come Passaro fino a poco tempo fa era fuori dai 500 quindi questo è il loro primo anno di programmazione di un certo livello e ci sta un qualche disorientamento ma Cobolli e Zeppieri stanno davvero sbagliando

Seee Arnaldi, dajeee, controbreak nel 2o set

Qualcuno mi sa dire quante semifinali challenger abbiamo raggiunto quest’anno in tornei non italici? Ovviamente escludendo Luca Nardi che ha una programmazione da top player

Non voglio gettare benzina sul fuoco ma questa settimana è proprio emblematica del fatto che i tornei locali numerosi spesso gonfino la classifica degli atleti.