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Lucrezia Stefanini: “La mia mental coach mi ha dato una marcia in più, ma c’è ancora molto lavoro da fare”

09/09/2021 23:48 7 commenti
Lucrezia Stefanini ITA, 15.05.1998
Lucrezia Stefanini ITA, 15.05.1998

Federico Fellini, regista dal linguaggio espressivo onirico, sognava spesso di riunire tutti i personaggi dei suoi film in un luogo fantastico e festoso, per poi mettersi a capofila di un corteo danzante come pifferaio magico. Da qualche mese, rimanendo nella nostra umile e non artistica realtà personale, abbiamo deciso di rincontrare alcune tenniste intervistate negli ultimi 4 anni. E’ un percorso a ritroso che spesso ci mette in contatto con ragazze che hanno vissuto una grande maturazione personale, migliorando i propri risultati, crescendo come atlete ma soprattutto come donne. E’ il caso di Lucia Bronzetti, di cui abbiamo parlato qualche settimana fa, ed ora di Lucrezia Stefanini, da noi contattata appena tornata dagli Stati Uniti, dove ha partecipato per la prima volta ad uno Slam, superando anche il primo turno di qualificazione. Mentre redigevamo l’intervista che presentiamo oggi, ci ha chiamato una nostra cara amica, Elisa Tassotti, che molti lettori di livetennis ricorderanno per un simpatico pezzo di qualche anno fa dal titolo “Vi racconto i miei tipi da tennis”, nel quale tratteggiava i ritratti caricaturali di alcune tipologie di tenniste che, da giocatrice, incontrava in campo. Oggi Elisa ha quasi 30 anni ed è istruttrice di secondo grado presso il Circolo del Tennis di Porto San Giorgio, dove peraltro segue una promettentissima 2005 su cui è pronta a giurare (e di cui parleremo presto). Elisa è una ragazza di rara competenza e sensibilità. A proposito di Lucia Bronzetti e Lucrezia Stefanini mi dice “Lucia e Lucrezia sono due ragazze d’oro che ne hanno macinate di ore dentro al campo, supportate da un’educazione familiare e sportiva non indifferente. Quello che si sono guadagnato se lo sono guadagnato dal niente e con tanto sacrificio. Sono un esempio per tante ragazzine, visto che oggi l’umiltà è un valore molto raro”. Proprio così, Lucrezia è la stessa ragazza umile che avevamo incontrato tre anni fa; in virtù di questa sua semplicità, disfatte appena le valigie, risponde con tanta gentilezza alle nostre domande.

Lucrezia, quando ti abbiamo intervistato 3 anni fa ci avevi detto “voglio dare il massimo ogni settimana, il resto verrà da sé”. Mi sembra che la ricetta sia stata indovinata: sei passata da Hammamet per un 15.000 a New York per uno Slam. Raccontaci come è accaduto:

Si, tutt’ora è questa la mentalità, dare il massimo, sia in allenamento che in partita e il risultato è solo una conseguenza di tutto il lavoro fatto insieme al mio team; inoltre ho iniziato un percorso con la mia mental coach, Mara Bellerba, che mi ha dato quella spinta e quella marcia in più che mi mancava.



Nella stessa intervista ci avevi detto che stavi lavorando sull’intensità e sul voler essere ancora più aggressiva in campo. In realtà io ti ho trovata molto riflessiva vedendoti giocare. Tu che cosa pensi?

In effetti sto lavorando molto sull’essere più intensa, sull’ andare a prendere sempre la palla in avanti per levare il tempo all’avversaria, cosa che a questi livelli è molto importante.



Raccontaci come hai vissuto nelle scorse settimane il clima di uno Slam. La preparazione degli incontri, i top player, che cosa hai provato?

È stata un esperienza magica…calpestare gli stessi campi, gli spogliatoi, i players lounge dei big del tennis, è stato veramente bello ed emozionante! Sono entrata nella lista delle qualificazioni un po’ all’ultimo ed infatti ho giocato sul cemento solo un giorno prima del mio esordio agli Us Open, però sono una giocatrice che si adatta facilmente e infatti sono contenta di come è andata !



Con la Gorgodze sei stata perfetta. Mi ha colpito in particolare la calma che esprimevi in campo di fronte ad un’avversaria che, via via che le scappava di mano l’incontro, manifestava agitazione e insofferenza. Si vede che hai lavorato sull’aspetto mentale. Ti sei lasciata andare solo alla fine in un abbraccio con il tuo coach. O è il tuo ragazzo?

Sì, conoscevo la Gorgodze, sapevo cosa aspettarmi da lei, quindi sono rimasta concentrata su di me come faccio sempre. Ho lavorato e sto lavorando, come ho detto prima, con la mia mental coach che è stata ed è decisamente fondamentale per la mia crescita. Dietro quell’abbraccio, a fine match, c’è tanto lavoro, dedizione, sacrificio e cuore. Ferdinando e il mio team sanno tutto quello che c’è dietro a questi risultati, ed è per questo che è venuto spontaneo. Si Ferdinando, oltre ad essere il mio coach, è anche il mio fidanzato.



Con la Hart è andata meno bene ma con un po’ di fortuna potevi portare a casa l’incontro, magari sfruttando due palle break a metà del secondo set. Che cosa è successo e cosa cambieresti di quel match?

Sicuramente lei ha più esperienza di me a giocare questi tornei e su questi palcoscenici; nella partita contro di lei mi ha penalizzata un po’ questo, ho avuto le mie chance ma non sono riuscita a finalizzarle, forse sono stata troppo attendista in quei momenti… però, ripeto, l’esperienza è anche questo, prendo il buono da questa settimana e sono molto contenta di come mi sono espressa al mio primo Slam .



Mi ha molto colpito la tua risposta al servizio. Sulla seconda sei sempre un metro in campo. Su che cosa stai lavorando attualmente?

Sì, ho lavorato sull’essere più aggressiva in risposta per prendere subito le redini dello scambio in mano, così da poter comandare il gioco. Stiamo perfezionando il gioco aggressivo, che in certi momenti del match non metto in atto, così come sulla risposta che può essere ancora più incisiva, specialmente sulla seconda delle mie avversarie e sul primo colpo dopo il servizio.



Presentaci il tuo staff:

Il mio coach è Ferdinando Bonuccelli con cui mi alleno da quasi 5 anni, insieme a Marco Salerno che è il mio preparatore fisico, con cui collaboro da quasi 4 anni. Da quest’anno ho iniziato un percorso con Mara Bellerba che è la mia mental coach.



Da junior sei stata n. 51 del rankng ed hai vestito più volte la maglia azzurra. La Federazione ti sta seguendo e supportando in qualche modo?

Sì, la Federazione Italiana Tennis partendo dagli Junior sino ad oggi mi ha sempre seguita e supportata.



La Giorgi ha vinto in Canada, tu e Lucia Bronzetti partecipate agli US Open. Qualcosa si sta muovendo nel tennis femminile. Qual è il tuo pensiero?

Complimenti a Camila, giocatrice straordinaria con doti da grande atleta. Io e Lucia siamo dello stesso anno e la conosco bene, sono contenta che stiamo salendo insieme… e ancora possiamo toglierci grandi soddisfazioni!



In questi giorni nel circuito ATP si è molto discusso della questione del vaccino con la presa di posizione di Murray a favore. Tra le donne discutete di questo e qual è il tuo pensiero?

Si anche io sono favorevole al vaccino, dopo quasi due anni dove il mondo si è fermato, è giusto tutelarsi per ripartire.



Stai per entrare tra le prime 200 al mondo. Quando ti ho intervista eri 468. Tra due anni dove sarai? Quali sensazioni hai rispetto ai tuoi limiti e dove senti di avere più margini di miglioramento?

Ancora non sono entrata nelle top 200 WTA , attualmente sono 202 WTA… Sono cambiate un po’ di cose, ho molto lavoro sulle spalle ed un team che mi ha supportata in ogni mio passo e accompagnata in ogni mia scelta, devo molto a loro. Non so dove sarò tra due anni, ma so che continueremo a lavorare e migliorare dando il massimo come sempre. Ancora c’è molto lavoro da fare, partendo dal servizio e dal primo colpo dopo il servizio.



Dopo la vittoria nel 25000 in Polonia sui social hai voluto ringraziare te stessa. Mi ha colpito molto questo aspetto, quasi come ci fosse un po’ di amarezza in te verso alcuni che ti hanno lasciata sola o non hanno creduto in te. È così e qual era il senso di quello che hai scritto?

No, sono molto grata al mio team e a tutte le persone che mi seguono e per questo li ringrazio sempre e glielo dimostro… semplicemente quella settimana ero andata da sola a giocare e non è stata una settimana facile, ho lottato, combattuto sin dal primo giorno. Ci sono state delle difficoltà che ho superato molto bene e sempre a testa alta…quindi volevo semplicemente ricordare e ricordarmi quanta forza ho dentro da tirare fuori! Il fatto è che quella vittoria me la sono conquistata con il cuore e dando tutta me stessa.



Ti ispiri ancora a Marion Bartoli? E tra le top ten chi senti più vicina a te come gioco e come testa?

Sicuramente guardo con attenzione le mie colleghe che giocano bimani come me, cerco di prendere il buono da tutte ma non ho una giocatrice “preferita”.



Come ha seguito la tua famiglia questa tua maturazione e come sta andando tuo fratello Jacopo?

La mia famiglia mi sta sempre accanto, mi segue in ogni torneo ed a ogni orario del giorno e della notte. Ho iniziato con loro e grazie a loro, quindi sono contenti dei miglioramenti ottenuti. Jacopo sta molto bene, purtroppo ha interrotto la carriera da tennista ma lavora al Tennis Club Carmignano ed è direttore del Tennis Club Bisenzio.



Quali saranno i tuoi prossimi tornei?

Andrò a giocare un 60.000 a Praga in Repubblica Ceca, poi farò una settimana di allenamento e andrò a giocare un WTA.



Tre anni fa mi hai detto che i tuoi più grandi obiettivi nella vita erano essere la migliore nel tennis ed avere una bella famiglia. Sul primo ci stai lavorando e sul secondo? E quanto la tua maturazione tecnica si è accompagnata anche ad una crescita come donna?

Sono molto felice della mia vita e della mia crescita sia tennistica che come donna: ho una famiglia bellissima oltre al mio team che reputo parte della mia famiglia. Sicuramente maturare come donna aiuta a capire meglio questo sport e analizzare con più lucidità molte cose… sono soddisfatta del mio percorso!


Antonio De Filippo


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7 commenti

Ueda 10-09-2021 17:22

Lucrezia è certamente la scoperta più bella del 2021

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Mimmo (Guest) 10-09-2021 16:27

Lucrezia e’ la più umile e sensibile delle tenniste italiane. Si mette sempre in gioco e non spreca gli errori che commette!
Agli US OPEN poche sarebbero state capaci di mettersi in mostra con così poco preavviso, visto la sua ammissione in extremis!
Continua così meriti il meglio, come ti ho scritto su messanger, cara Lucrezia

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radar 10-09-2021 16:13

Non sono anch’io un fan del gioco bimane, ma al di là di questo aspetto tecnico, Lucrezia mi piace molto: dà sempre il massimo, in ogni 15 e ha una voglia matta di progredire e migliorarsi.
L’intervista è parecchio interessante e mette in luce il lavoro svolto col mental coach, un aspetto sempre più preponderante nello sport in generale e nel tennis in particolare.

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Brisbane (Guest) 10-09-2021 09:59

Devo essere sincero, non amo il gioco bimane, non mi appassiona. Ero un grande ammiratore di Monica Seles ma in lei ammiravo più che altro la forza caratteriale, il non darsi mai per vinta, il portare lo scambio dalla sua parte anche quando era in difesa… Tecnicamente vedere un dritto a due mani mi crea una specie di fastidio. Ma è una cosa mia, del tutto personale. Detto questo, ho seguito abbastanza il cammino di Stefanini e non mi sarei aspettato una sua crescita come quella avuta quest’anno. Sicuramente il lato mentale, in questa ragazza, è fondamentale, ed è stata la molla che le ha permesso di portare a casa alcuni ottimi risultati. Ora viene il bello, nel senso che se vorrà provare a competere a livello WTA dovrà mettersi sotto e migliorare tecnicamente. Credo che l’attitudine per farlo ce l’abbia, bisogna vedere quanto i limiti dimostrati sinora sono superabili. Il prossimo anno, in questo senso, sarà molto indicativo. Comunque brava, brava, brava! E, last but not least, grazie alla Redazione per queste interviste che ci offre

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+1: Ken_Rosewall
Nino88 (Guest) 10-09-2021 08:24

Speriamo possa concludere la stagione intorno al n. 150/160 wta

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nicola.pupi 09-09-2021 23:42

Forza Lucrezia ❤️

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+1: Vasco90
Andreas Seppi 09-09-2021 22:34

Bravissima e Bellissima!

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+1: Vasco90