Buon ingresso negli “anta”, caro Roger (di Marco Mazzoni)
08/08/2021 15:25 
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Roger Federer, nato l'8 agosto 1981
Nel 40esimo compleanno di Roger Federer, scelgo di fargli i miei personalissimi auguri senza un contributo storico, celebrativo. Preferisco raccontare come l’ho conosciuto, la mia prima volta con lui di fronte. Parecchi anni fa. Era il 13 aprile 1998…
La palla corre carica d’effetto, uncinata dal dritto già potente di Filippo Volandri, speranza del nostro tennis. È veloce. Fila via sopra la rete, maligna, con un angolo cross importante. I miei occhi sono rapiti dalla sfera che avanza sicura nell’aria tersa di quella domenica mattina di aprile, schivando sicura il polline che gli alti alberi del parco delle Cascine dispensano fin troppo generosamente. Non c’è vento. Il silenzio regna in tribuna tra la centinaia di spettatori accorsi per la finale del più importante evento giovanile fiorentino, ITF Under18. Questa la prima istantanea di quella mattina, appena entrato (di corsa) sul centrale del CT Firenze.
Sono in ritardo, è difficile trovare parcheggio intorno al club, molti hanno pensato di portare i figli al parco approfittando del primo pallido sole primaverile. Entrato di corsa fino all’angolo destro del campo, il mio sguardo è subito calamitato sullo scambio in corso, su Filippo che aveva appena colpito. Su quella palla così liftata da arrampicarsi vigorosa ben oltre il mio sguardo, e che ora arriva giusto dritta verso di me. Quasi che Filippo avesse voluto punire con una “pallata” la mia maleducazione per essermi avvicinato al campo con il gioco in corso.
Resto come sospeso in quell’attimo, seguendo la traiettoria angolata della palla. Sento ansimare, passi rapidi e sicuri marcano la terra rossa fiorentina, che ha conosciuto campioni come Panatta e Ramirez, Muster, Ivanisevic e tanti altri. Entra finalmente nel mio campo visivo l’altro giocatore, per il quale – oltre a Filippo – m’ero spinto nel giorno di pasquetta ’98 sino in riva all’Arno: Roger Federer. Non l’avevo mai visto in faccia. Non sapevo che aspetto avesse. Ignoravo che tipo di tennis giocasse. Svizzero poi, mica un junior svedese o francese… Però alle mie scrupolose indagini non era passato inosservato il suo ranking ITF, n.1 con un anno e mezzo d’anticipo sui canonici 18. La sua racchetta è lo Stradivari del tennis, Wilson ProStaff 85, accessibile solo a pochi eletti. Indizi di qualità.
Con i suoi 350 grammi abbondanti di sostanza e magia, la racchetta di Federer si scaglia con violenta sicurezza sulla palla di Volandri, mulinando nell’aria, a pochi metri dalla mia faccia, uno swing imperioso. Un lampo. Impatto secco, con un leggero spin di controllo, in totale allungo con il braccio ben disteso in avanti ed un minimo gioco del polso, fino a terminare la sua corsa dietro alla spalla sinistra. I miei occhi sono perfettamente ortogonali alla traiettoria di uscita del colpo di Federer. Sgrano lo sguardo, non è possibile… La palla muore subito al di là della rete, stretta, velocissima, imprendibile. Dopo qualche istante di muto sconcerto, qualche spettatore applaude. Volandri guarda allibito. La faccia di Roger non accenna la minima emozione, sprezzante, quasi a dire “Beh? Che c’è di strano?”.
Mi colpisce il suo sguardo molto cupo, intenso. Emana qualcosa di speciale. Mi siedo senza riuscire a staccarmi da quel volto segnato da una profonda inquietudine. Mi scuote, mi aspettavo tutt’altro, e forse per questo mi intriga. Chiedo al mio vicino di posto, un anziano dall’aria sveglia: “Quanto stanno?”. “È avanti l’altro” (che sarebbe Federer). “Ne ha giocati altri di colpi così?”. “Parecchi!”
Si dice che gli appuntamenti al buio siano pericolosi, può capitarti di tutto, comprese tremende delusioni. Ma a volte scattano colpi di fulmine, incontri che cambiano una vita. Quel giorno successe a me. Non sapevo cosa sarebbe successo, speravo solo di assistere ad un bel match di tennis, ammirando in campo un “possibile” buon giocatore italiano, contro uno che “si dice” sia un talento. Quel giorno ho conosciuto cosa sia Il Tennis. Alla massima potenza. Ho incontrato, lì a due metri da me, Roger Federer.
L’incontro terminerà 7-6 6-3 per il futuro campionissimo del tennis moderno, con un susseguirsi di colpi straordinari. Un campionario completo di onnipotenza tecnica e tennistica, nonostante la strenua e coraggiosa opposizione di un buonissimo Volandri. Quel pubblico prima ostile ora applaude convinto lo svizzero, restando semmai basito da qualche reazione scomposta di Roger a suoi banali errori che, nonostante il punteggio favorevole, sottolineava con enfasi eccessiva. Lanci di racchetta compresi, schifato da sporadici unforced in mezzo ad una sinfonia tennistica. Infastidito dai suoi errori gratuiti quanto da quelle ciocche di capelli che si ostinava a ordinare con dovizia di lendliana memoria, ma inesorabilmente ribelli dopo ogni scatto felino. Quell’edizione degli Internazionali junior di Firenze non la ricordo solo io. Non sarà facile che passi di nuovo sui courts fiorentini un talento così cristallino. I miracoli difficilmente si ripetono.
Questo il racconto del mio incontro ravvicinato con Roger Federer, per alcuni il più forte di tutti i tempi, divino. Io preferisco definirlo come colui che incarna il tennis più di ogni altro campione da me ammirato in oltre trentacinque anni di passione per questo sport. A detta non solo della mia penna, ma anche di chi ha vissuto una vita intera aggirandosi tra i vari courts del mondo, cavalcando epoche e campioni immortali, forse nessuno meglio di Roger è riuscito ad unire così mirabilmente gli ingredienti che rendono il tennis uno sport così diverso da tutte le altre arti umane, terribilmente difficile ed affascinante. Federer è una Treccani vivente della tecnica classica, ma interpretata in chiave modernissima. Incarna una completezza tecnica assoluta espressa all’ennesima potenza, grazie a cui è riuscito a dominare ogni millimetro del campo e ogni situazione di gioco con totale nonchalance. È un atleta così elastico, esplosivo e resistente da non cadere quasi mai in affanno, rasentando la perfezione stilistica con terribile efficacia. Bello e vincente, anche se fragile nella pugna. Quello che personalmente mi ha sempre impressionato vedendolo giocare è la naturale facilità del suo tennis, quella sensazione di composta onnipotenza che trasuda nella sue giocate. Federer è stato capace di rendere possibili le soluzioni più ardite, il tutto senza mai apparire come un miracolo balistico ma come qualcosa di normale. Per gli amanti dei gesti bianchi, fermi oppositori della strapotenza fisica applicata all’arte della racchetta, tutt’ora ancorati a radici secolari di armonie e leggerezze, Federer è stato una manna dal cielo.
Inutile raccontare oggi, nel giorno del suo 40esimo compleanno, vittorie, imprese, record, ma anche tremende sconfitte e terribili delusioni; gli stenti e dubbi dell’inizio carriera, due lustri di vittorie strepitose, i primati assoluti; quindi il calo, la rinascita, fino al sogno di chiudere alzando di nuovo LA coppa, infranto di qualche centimetro un paio d’estati fa e trasformatosi in un incubo e game over. Per questo, ci sono i libri di storia.
Adoro profondamente il tennis di Federer, che considero il più elegante e completo mai visto su di un campo da tennis nell’era moderna, totale, inarrivabile. Ma ammetto di non essere riuscito a tifarlo (tifo, che brutta parola…) come accadde con Edberg, perché Stefan era altrettanto bello, ma più debole e raggiungibile. Vedere lo svedese sfidare eserciti di bombardieri armato solo della sua funambolica grazia mista a coraggio mi aizzava come un soldato d’assalto, pronto a saltare la trincea per accompagnarlo in ogni scontro. Con Roger è più difficile immedesimarsi. Fin troppo perfetto il suo incedere e la sua prestazione, troppo alta da raggiungerla nel mio piccolo mondo, così terreno, così imperfetto. Solo grande, sterminata ammirazione, assaporando lentamente le gioie che regala il suo tennis. I gesti di Roger fanno rivivere il meglio di 500 anni di tennis, una sinfonia dell’arte della racchetta portata ai giorni nostri. È un Lewis Hoad del 2000, scaturito dalla simbiosi tra la classe a tutto campo di Sampras, l’anticipo su colpi piatti di Agassi, la consistenza fisica di un Borg e l’eleganza di un Edberg. Scacco Matto. È l’evoluzione massima della tecnica classica reinterpretata a velocità del futuro. Il suo fisico naturalmente forte, esplosivo e resistente è stato la base indispensabile per consentirgli di arrivare ad un livello di gioco così elevato. Elastico, efficiente, raffinato, mai scomposto. Regale.
Anche i Re, purtroppo, invecchiano. Caro Roger, lo spettro del tuo prossimo ritiro atterrisce i tuoi milioni di tifosi, devastati della prospettiva di perdere non solo il proprio idolo ma uno stile di gioco. È la vita. Tutto scorre, tutto passa. Preferisco vedere l’altra faccia della medaglia, ossia abbandonare una legittima nostalgia e sottolineare quanto mi ritenga fortunato per aver potuto vivere (e raccontare) le gesta di un tennista così sontuoso, bello e impossibile nella sua classe e fragilità. La più bella eredità di Federer non sono i record, le vittorie, le coppe, ma l’aver tramandato un gioco rinnovandolo, alzando l’asticella. Dimostrando che anche nel 2020 si può ancora interpretare i canoni massimi di una disciplina di destrezza alle velocità e consistenze del nuovo secolo. La perfezione non esiste, non è cosa per noi umani. Ma su di un campo da tennis se mai qualcuno ci è andato davvero vicino, questo è stato Roger Federer.
Buon ingresso negli ‘anta Roger. Alla fine, non si sta poi così male…
Marco Mazzoni
TAG: 40 anni Federer, Federer, Marco Mazzoni, Roger Federer, storie di campioni
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A parte il fatto che se metti Villeneuve come il più grande, senza mettere prima Senna, Prost, Schumacher, Fangio e tanti tanti altri ancora, non dovrei nemmeno iniziare la discussione, ma proviamo ad analizzare il resto: marquez?!?!? A parte l’infamata del 2015, provi a vincere in tutte le classi e su tre moto diverse, poi ne ridiscutiamo, Maradona? D’accordo, L’ho visto giocare, e in più di Messi è stato un leader. Mayweather? Ha incontrato per caso gente come un Frazier, un Foreman, o un Liston? No mai, ha incontrato un Paquaio a fine carriera, dove tra l’altro gli ultimi round, avendo acquisito un discreto margine, ha iniziato a scappare sul ring
A Mayweather avevo pensato..Villeneuve ??no dai..non c’entra niente
maradona vileneuve Marc Márquez Floyd Mayweather Jr 0 vittorie 0 sconfitte ad esempio
chi vuol esser lieto sia di domani non vi e’ certezza
Ho messo Ronaldo perché è il più recente,non va bene? mettiamo Maradona o Pelé,Non va bene Lebron James?Torniamo indietro allora e diciamo Michael Jordan,i più giovani non li conoscono, magari ne hanno sentito parlare ma i vecchi elefanti brontolano.. Hamilton resta dov’è visto che è il più vincente di tutti i tempi numeri alla mano
A mio parere Roger Federer è il miglior tennista mai esistito.
Per stile, eleganza, variabilità di colpi etc… non ha uguali.
Ha fatto veramente vedere il lato migliore del tennis.
Non sarà il più forte, quello che avrà vinto più slam, ma va bene così lo stesso.
Godiamocelo finché gioca. Grande Roger!
E dimmi finto tifoso di Djokovic, chi è stato più grande di Vale e Muhammad Alì, nei loro rispettivi sport, e sugli altri si potrebbe comunque discutere, e in un certo verso potresti avere ragione
Ma stai bene?? Conosci qualche sport almeno?Vuoi dirmi che questi non hanno fatto la storia? Non sono dei numeri uno,sono dei gregari..ma senti questo
Quanta saggezza in 3 parole Michi…e non sto facendo ironia. Se solo si riuscisse a metterci più leggerezza e sarcasmo e meno tifo da curva,da una parte e dall’altra, sarebbe tutto piu bello
Si poteva almeno nominare oggi anche i 21 di FAA…
si parla sempre e soltanto di vittorie, ma di Roger semplicemente ricorderei che in un tennis tecnicamente ed atleticamente sempre più esasperato come quello odierno lui è stato capace di andare a match-ball in una finale Slam a 38 anni
@ ARAZI (#2894386)
Cassius Clay non era il migliore. Era oltre .
Il discorso sta tutto qui…se si considera goat il più vincente allora Nole non ha paragoni, ma se si considera goat il tennista più completo e che gioca il miglior tennis allora Federer non ha rivali… chi non capisce ciò, non capisce di tennis.
@ Jacopo Martini (#2894917)
Neanche per idea
@ Jacopo Martini (#2894917)
NO
Roger Federer sei sempre” il migliore” qualunque età tu abbia,un piacere per gli occhi con il tuo stile unico,non ce ne saranno più come te per le emozioni che susciti…speriamo di vederti ancora giocare anche se non vincerai più come prima!!
Di “tifoso” del serbo è solo e sempre uno, siamo mica raul, bonimba, ggbove, lo svizzero, poldi e tanti tanti, ma tanti altri ancora
Che du cocomeri
Straquoto verissimo
Oggi, 8 agosto 2021, è un giorno speciale, uno dei più grandi tennisti di sempre, Roger Federer, compie 40 anni. Il mondo dello sport si è stretto intorno all’elvetico. Tra gli altri Adriano Panatta ha voluto fare gli auguri all’otto volte trionfatore di Wimbledon con una lunga lettera pubblicata dalla Gazzetta dello Sport.
“Caro Roger, prima di tutto auguri, doverosi, per i tuoi 40 anni. Non ricordo di preciso quando ti ho visto giocare la prima volta, ma ho bene in mente l’impressione che mi avevi suscitato: eri poco più che un ragazzino, ma avevi già qualcosa di diverso rispetto agli altri. Sarà stata l’eleganza dei colpi, la grazia nei movimenti: eri speciale. Sei diventato quello che sei diventato: un giocatore unico, inimitabile, forse il più forte, sicuramente quello che gioca meglio“.
Panatta in alcuni passaggi della sua lettera elogia anche gli altri due componenti dei cosiddetti “Big3” ovvero Novak Djokovic e Rafael Nadal definendoli campioni. Ma Federer gli è entrato nel cuore non solo per quello che è riuscito a dimostrare sul campo da tennis.
“Ma non è solo la tecnica che lo rende unico. Lui è un ragazzo eccezionale, educato, modesto. Roger e Nadal hanno un grande merito: hanno reso più popolare il tennis, ne hanno mostrato il lato più bello“.
Di principio non si può pensare di accontentare tutti. Che sia stolto oppure no, ci sarà sempre qualcuno che non è d’accordo o si lamenta. Anche Maldini è stato criticato dai suoi tifosi il giorno della sua ultima partita… Il tifo va preso per quel che è, un miscuglio eterogeneo di opinioni, spesso farcite di stereotipi, raramente portate con riflessioni equilibrate. Ho letto tanti articoli di Mazzoni, e non posso negare che c’era differenza quando doveva descrivere una vittoria di Federer rispetto ad una dei suoi acerrimi rivali. Ma criticare se si è fatto un articolo per il compleanno di tizio e non per caio rientra nella normale insensatezza/superficialità di gran parte dei commenti che si leggono. Detto questo, l’anti-tifo non si scopre certo oggi, nemmeno su questo sito.
Gran nell’articolo,
Bravo Mazzoni!
Farete gli auguri anche a Djokovic quando sarà l’ora vero? Ah no?
Nadal djokovic federer 3 stili diversi ma è innegabile che come eleganza e bellezza federer sia inarrivabile, un po come paragonare steffi graf a serena williams, l americana ne esce sconfitta.
Per fortuna Novak non sarà mai roger
Come paragone é discreto daí
Non hai messo un nr.1 neanche per sbaglio
strano veramente che l’ha fatto Federer …..a detta dei suoi qui dentro è un santo
Il Tennis compie quarantanni, auguroni !
Criticare Roger è come criticare C.Ronaldo nel calcio,o Hamilton e Rossi nei motori,oppure Cassius Clay nella box,Lebron James nel basket.Sono grandi che hanno reso celebri i propri sport
Piace o non piace tifoso o non tifoso quando un campione si avvia verso il tramonto perdono tutti…
Non si vorrebbe mai che si avvicina la fine e da 2 anni Federer manca già per via delle sue operazioni…
Questo ci ricorda che i bei 20 anni che tutti abbiamo avuto passano e che noi invecchiamo con questi campioni…
Maratona Paolo Rossi e la nazionale 82 Valentino Rossi Pietro Mennea il Dream team di basket e molti altri…
Oggi è il turno di Roger che ti fa capire che il compleanno va festeggiato solo in età giovanile perché da un punto in poi ogni anno che sommi è un anno in meno di carriera e di gioventù…
Vinci 20 Slam. 60 volte I tornei principali.su tutte le superfici. 7 anni al numero 1.
Solo atletismo?
Ma non veramente non vedere lá técnica di Nole ?
……..
Onore a RF, ma la palma della signorilità in campo, secondo me, tra i fab3 la vince Rafa (non sono un suo enorme estimatore ed esulta sempre con troppa “enfasi”).
Ricordo il tb del quinto in finale a Roma, anno 2005… Roger indica un segno fuori rispetto a una palla ampiamente buona di Nadal, per poi essere smentito dal giudice di sedia. Scena pietosa.
Cmq classe immensa
Su Supertennis stanno celebrando, trasmettendo partite.
Mi aspettavo almeno l’ultima partita significativa della carriera, ossia la finale di W 2019.
Niente.
Non vorrei peraltro il crepuscolo della gloriosa carriera rimanga (come tuttora) il 3-0, con bagel finale, nel suo Regno, da un dinoccolato oscuro polacco…
Meno slam? 20 e 20 non sono uguali?? Almeno aspetta Us Open (tanto sicuro vince Djokovic come le Olimpiadi) e se non vincerà ne vincerà altri nel 2022 per continuare la tua tiritera..
@ marco.mazzoni (#2894171)
Buonasera, spesso sono stato polemico.
Articolo meraviglioso che riporta davvero indietro negli anni. Ho notato con piacere alcune citazioni di personaggi “meno noti”.
Forse meritiamo una primavera di tennis come la scorsa.
Roger è stato un campione di tennis, di stile, comportamento e classe.
Non sta a me (forse neanche a noi) dire se sia 1, 2 o 23esimo.
Buon compleanno almeno si può dire.
E grazie per aver regalato al pubblico match meravigliosi, rivalità fantastiche, vittorie, sconfitte, sempre con grande personalità e grande tennis.
@ Potoandavi (#2894015)
Vedrete che i vari Roger, Rafa quando sarà, Stan, lo stesso simpatia Murray…..mancheranno eccome.
Altra classe, altra pasta!!
Credo,senza voler far polemica, che certi utenti dovrebbero darsi una calmata: veder dare dello “svizzerotto” “pensionato” o “ex-giocatore” a Federer, oppure del “robottino” a Djokovic o dell'”arrotino” a Nadal oltre a non essere elegante lo trovo anche offensivo per giocatori che hanno scritto (ed ancora lo stanno facendo) la storia del tennis.
Nessun dei tre citati ha bisogno di sminuire gli altri due per affermare la propria grandezza:ciascuno a modo suo ha rappresentato qualcosa di eccezionale ed unico per questo sport.
@ Antosantos (#2894228)
Stai parlando di qualcosa che non è tennis, è solo puro atletismo, muro di gomma, peraltro sostenuto da un basso livello di personalità che a tratti si lascia intravedere(vedi finale di partita con berrettini a Parigi 2021(mi pare)), ed in quello Sarà pure numero uno. Ma solo in quello. Se poi ti accontenti solo dei numeri, beato te, povero. Mokela. Saluti e baci( di Giuda)
Ma infatti. Una celebrazione di un campione che viene rovinata da pochi frustrati che fanno distinguo e contano quanti articoli vengono dedicati a quello o a quell’altro. Mah!
Peccato, ottimo ricordo però. Anche per via del tennis alle Cascine.
@ maddalena (#2894057)
Falso, forse qualcuno un po’ sopra le righe, però a differenza dei tifosi di Federer non ho mai letto parole offensive. Detto qs, auguri a Roger, benvenuto nel club degli anta, dal quale non uscirai, e spero di vederlo in azione per almeno altri 2 anni,
@ marco.mazzoni (#2894171)
Purtroppo è il benaltrismo che impera: parli di tizio ed il tifoso “malato”,quello che trova nelle vittorie del proprio idolo la soddisfazione per i propri insuccessi(perché non può essere che così quando anziché parlare di sport si denigra chi la pensa diversamente da te) s’indigna se non parli del suo preferito. Ai 40 di Nole e di Rafa ci sarà il meritato articolo(sono giovani, manca ancora un bel po’) e l’autore con rispetto li onorerà.Ma il giornalista, non dimentichiamolo, non fa mera cronaca, non snocciola puri dati, ma esprime rispettosamente anche una legittima preferenza( a volte contrastata come per Clerici che amava McEnroe ma l’uomo cozzava con i principi etici dello Scriba) . Ma tanto il tifoso ossessionato non s’accontenta delle lodi: le pretende sperticate con tanto di genuflessioni. È una battaglia che non vale la pena combattere.
@ Antosantos (#2894228)
Sei veramente furi di zucca, nn contento con sminuire a una persona che professionalmente fa il suo lavoro, ti metti il pollice verde in segno di auto accettazione, fai pena!
anche io ho già due maroni di Raul !!! prima c’era Bonimba che ha cambiato nick ….
Diciamo la verità: I tifosi di Nadal non ne parlano neanche piu’. Sono loro i primi a sapere che Rafa è stato il piu’ grande di sempre sul tritato. Poi pero’ alcuni numeri ( tipo 370 settimane al Nr. 2 e solo 209 al 1) sono troppo negativi.
I tifosi dello svizzerotto, tra cui metterei anche il giornalista, invece si attaccano sempre alla bellezza e allo stile. Solo quello è rimasto. I numeri, almeno 50 settimane in meno al nr 1, meno Slam, scontri diretti penosi, etc etc. vengono trascurati perchè ormai o parli di Basilea / Halle / tornei 250 oppure lo svizzerotto soccombe di brutto.
Il nostro buon giornalista, non contento, fà ottimi articoli sull’ ex giocatore ( 6 tornei e 19 partite negli ultimi 2 anni).
Per colui che sta riscrivendo la storia di questo sport… Nulla…
Bene cosi. Aspetto l’articolo quando sarà Gran Slam, 25 Slam e 400 settimane al Nr.1. O volete anche i 9 Wimbledon cosi la smettete di chiamare Re uno che da 11 anni ( febbraio 2010 ) prende sberle costantemente ?
Lo “sportivo” solo per vendere … Ma non scherziamo su…
Approvo
Tanti Auguri immenso Re
esatto stessa cosa che pensavo…
..destinati ad estinguerci
@ antosantos (#2894124)
Si sogna, se incontra un Musetti ben centrato, con il suo gioco vario e imprevedibile esce subito ai primi turni. Il più grande di tutti fino a quando non incontra uno che sa produrre tennis e che non la butta semplicemente di la. Come per altro ha fatto roger.
…non prese l’incrocio delle righe ….infatti Federer non chiamò il ciclope …dammi retta l’avrebbe chiamato avesse avuto dubbi atroci….non prese neanche la riga e finì almeno un bel metro prima della riga di fondo…vedo che non ricordi molto bene vattelo a rivedere…
Incommensurabile!
ma a 40 anni è giusto avere la maturità di cambiare vita e fare altro.
poi se vuole giocare un torneo ogni tanto, libero di farlo, ma come 150esimo del ranking…..
spero, in cuor mio, che non si ostini a giocare fino a diventare l’ombra di se stesso…..
@ Gepp (#2894113)
Parla per te
Tutto vero. Ma è quello che si legge a parti invertite ogni volta che c’è un articolo su Nadal o Djokovic. C’è un astio profondamente malato verso gli avversari dell’uno o dell’altro. Molti dei tifosi federeriani che commentano serenamente oggi hanno insultato o denigrato Nadal o Djokvoic ieri. Se ti mobiliti per Roger, fallo anche per gli altri due.
Va bene tutto, ma l’incrocio delle righe di sicuro non lo ha mirato. Ho visto la partita, è stata una risposta trovata così! Poi è certamente stato bravo a far ripartire la rimonta da quel punto.
Ma basta…
@ nastase (#2894041)
Musetti e Cobolli giocano a golf
Roger sei e sempre sarai il numero uno per chi ama il tennis.. tutti gli altri lo saranno forse solo per le statistiche
FANTASTICA
Ognuno è libero di scrivere e commentare come meglio crede. Dispiace vedere che quasi tutti la buttano sul veleno, sulla polemica sterile, sull’odio, quando in realtà c’è solo un compleanno di mezzo, di una persona perbene che nessuno di voi conosce personalmente peraltro.
Viviamo proprio in una società disastrata. L’ennesima occasione persa.
Buona finale di Sinner a tutti.
@ Gepp (#2894113)
aggiungerei: nè signorilità. Che Federer fuori dal campo da tennis sia un po’ anonimo è vero, ma Nole negli ultimi tempi si è rivelatoB…
Io lo vidi per la prima volta in Coppa Davis . Era in coppia con Rosset. Non aveva mezze misure e tra un vincente e l’altro si incazzava che Fognini sembra un’educanza. Però il campione si vedeva già. Grazie per lo spettacolo che mi hai regalato in questi anni.
Il suo problema è che anche con altri 10 Slam non avvicinerà mai di 1 cm il Tennis sublime che solo il Goat ha saputo mostrare.
Manco il compleanno vi va bene..vi mettete a discutere se è meglio Djoko o Roger ecc.. Peggio delle suocere
BUON COMPLEANNO “Re” di questo Sport
80 settimane? Non si può fare prima? Io ne ho già due maroni!!!
Sopratutto quelli che contro ci perdono regolarmente
Lunga vita al re
Tra i tanti aspetti che temevo se ne sarebbero andati con il ritiro di Roger c’era il rovescio ad una mano. Mi apprestavo a guardare un tennis discretamente monotono, sicuramente eccellente per intensità ma insomma un po’ “povero”.Tsitsipas, e spero il nostro Musetti, fanno invece ben sperare di vedere, centellinato, un back con approccio alla rete (alla Edberg) o di controbalzo come questo quarantenne ha saputo mostrarci spesso mostrarci.
Non ti preoccupare, manca poco
80 settimane ed altri 5 slam ( di cui 3 wimbledon per essere il Re)
Complimenti a Mazzoni per l’articolo. Per gli amanti del tennis dei gesti bianchi Roger è stato l’ultimo vero grande rappresentante di una categoria che purtroppo va ad estinguersi. Inutile e pretenzioso volere stabilire se il migliore o no di sempre, di certo ha segnato un epoca come pochi altri. Tra qualche anno ,quando anche Rafa e Novak diranno basta,sarà difficile trovare tanta qualità concentrata tutta nella stessa epoca
Chissà se prima o poi ti accorgerai del complesso di inferiorità che ti affligge?
Non sono un suo tifoso ma…
8.8.81
Tre volte infinito…
Chi vuol capire, capirà.
Auguri a colui che meglio ha incarnato la sintesi di eleganza e vittoria.
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2894010)
il serbo invece non ha ne personalità ne onestà, il giorno nel quale si leverà dal circuito saranno tutti più contenti.
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2894010)
Non sono d’accordo. Ognuno aiuta come meglio sa fare. Il tennis con Roger è diventato super popolare e i prizemoney stellari che vediamo oggi sono soprattutto merito suo. Lui aiuta in questo modo nole lo fa in un altro visto che è più sindacalista. Comunque entrambi hanno migliorato il tennis.
@ giò (#2894074)
Nn aspetto altro che il commento che dico il papiro di Annie! Di penna ostile, confusa e pesante!…..
@ maddalena (#2894057)
È vero Maddalena,ma nn preoccuparti sai dopo lo us open si stingueranno lentamente….
due righe scritte assolutamente banali ….se parli solamente di tifosi vorrei vedere se i tifosi di Federer qui dentro non sono altrettanto insopportabili
Complimenti per il rispetto
ma dai Mazzoni non lo dire che lanciava le racchette che nessuno dei suoi ci crede….lo credono anche immacolato in quello…come quelle dichiarazioni dopo la semi US Open 2011 tacciate da The Guardian antisportive solo perchè qualcun’altro si è permesso di annullare il primo dei 2 match ball con una risposta bruciante di dritto incrociato sulla sua prima di servizio …un colpo considerato “fortunato” perchè evidentemente non l’aveva fatto lui….se lo fa lui è solo bravura invece se lo fanno gli altri è solo fortuna ….bel modo di interpretare il tennis…complimenti….quanto brucia perdere eh?
Auguri Roger, grazie di tutto
Ormai occorre osservare il nuovo decalogo dei Testimoni di Nole:
– Io sono il GOAT tuo, non avrai altro GOAT all’infuori di me
– Non nominare il nome di Roger e Rafa (se non per gli scontri diretti)
– Ricordati di santificare la Serbia
– Onora MIO padre e MIA madre
– Non volleare
– Commetti pure atti impuri, ma non farti beccare
– Non smashare
– Non dire falsa classifica ATP
– Non desiderare i tennisti (altri)
– Non desiderare i trofei d’altri
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2894038)
Rosica, rosicone!
@ antosantos (#2893997)
Quella potevi risparmiartela, comunque il tuo caro vegano è finito e oggi si celebra al più grande della istoria! Let’s go roger let’s god!
Non sono un fans di Djokovic ma lo rispetto. I suoi tifosi, almeno quelli che postano su queste pagine, sono davvero insopportabili.
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2894010)
se avere personalità significa comportarsi come nole a Tokyo… beh meglio non averne!
Il più grande di ogni tempo, e mi dispiace che anche oggi i tifosi del serbo devono rosicare… Il tennis in Italia non avrà lo stesso crollo che avrà il motociclismo del dopo Valentino solo perché Sinner e Berretto promettono scintille, ma l’uscita dal circuito di Re Roger, imminente, firmerà la fine dell’epoca d’oro dello sport prima dell’avvento dei baseballisti e golfisti…
Già siamo accerchiati dai fedalini, se ti metti pure a fare sti post deliranti non fai altro che fare il loro gioco.
Sembra un ragazzo
Auguri vecchio Roger e non mollare. Il tennis ha ancora bisogno di te. Oggi Non contano Vittorie sconfitte tifo avversari simpatie preferenze, è solo il 40 esimo compleanno di un ragazzo che ha dato tutto per il suo sport e verrà ammirato per sempre anche dai fan dei suoi avversari più acerrimi. Chapeau vecchio Roger, buon compleanno !!!
Probabilmente uno dei commenti più … mai letti su questo sito, complimenti.
Non certamente il più forte ma di sicuro il più importante tennista di ogni epoca. Peccato che non sia stato in grado di sfruttare la sua enorme influenza e popolarità per esporsi un po’ di più e risolvere quei problemi che ancora minano il circuito.
Ma si sa, con la personalità si nasce. E lui, modestamente, non lo nacque.
Auguri cmq.
Che persona triste che sei. Il tuo Djokovic si vergognerrbbe di te.
Grande articolo! E grazie per aver citato un certo Ramirez…
Bravo Roger
Devi essere Felice per aver visto da vicino il più forte di sempre
Allo UsOpen si chiude il cerchio
Con il gran Slam gli potrai dare la tua coppa
Da Laver Cup a Djokovic Cup
Sei immenso
Idea geniale!
Tanti tanti auguriiiiiiiiiiiiii