Ivanisevic: “Il tennis che conosciamo non ritornerà prima di Wimbledon 2021″
10/05/2020 09:10 
21 commenti
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Goran Ivansevic ha vinto Wimbledon nel 2001
L’ex- tennista croato Goran Ivanisevic è stato intervistato da un giornale locale che gli ha chiesto la sua opinione sulla recente pandemia e gli effetti che sta avendo sul tennis.
“Devo ringraziare innanzitutto tutte le persone che si stanno dedicando a combattere questo virus 24 ore al giorno. Noi ascoltiamo attentamente quello che dicono e seguiamo tutte le raccomandazioni che forniscono, hanno preso molte buone decisioni e li ringrazio per questo. Alcuno cose però non mi sono chiare: gioco a tennis da 40 anni e non ho mai starnutito su una pallina da tennis. Puoi infettarti ovunque, ma non credo che qualcuno starnutirà su una pallina da tennis” ha detto il vincitore di Wimbledon parlando della paura degli esperti che il virus si possa trasmettere starnutendo sulla pallina.
Per quanto riguarda la ripresa delle attività, Goran Ivanisevic ha detto che si stanno organizzando dei tornei nazionali: in Serbia è piuttosto sicuro che si svolgerà, mentre quello in Croazia è ancora incerto. Sulla ripresa dei tornei internazionali invece è stato più pessimista.
“La mia stima più ottimistica è la prossima primavera.
Ho sentito che stanno anche pensando di spostare gli Australian Open per il mese di Marzo [2021], che è anche un’opzione.
Il tennis che conosciamo non ha alcuna possibilità di ritornare prima del Roland Garros o di Wimbledon il prossimo anno. ”
Ivanisevic doveva essere inserito nella International Hall of Fame of Tennis, a Newport, insieme a Conchita Martinez a metà Luglio, ma non è ancora chiaro se la cerimonia verrà tenuta o rimandata ad altra data.
Un Grazie a Mandrake
TAG: Emergenza Coronavirus, Goran Ivanisevic
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Quindi per capirci. Se uno tra Federer Nadal e Djokovic risulta positivo non lo facciamo giocare… Ma a livello mediatico avete idea del finimondo che si scatenerebbe? Soprattutto in ottica slam e quant’altro. Immagina ad un Roland Garros con un Nadal asintomatico costretto a dare forfait… Poco poco che se tra i primi 50 nei trovi 10 contagiati, fanno venire giù l’atp.
Già, senza Nadal avremo campi privi di sudore ed un mondo asettico! Ma va là!
Son certo che tu cerchi disperatamente il pensiero di Orecchio, ma devi accontentarti di Gaz 🙂
Si scherza eh
@ ibson (#2553734)
ovvio che non gioca, dov’è il problema? quando e negativo torna nel circuito
Il problema non è lo starnuto sulla pallina; pensate a Nadal, con tutte quelle gocce di sudore che cadono sul campo dove rimbalza la pallina, se fosse un portatore sano …
Ivanisevic ha pienamente ragione ed io con lui, il tennis che conta non partirà prima della prossima primavera, per tanti motivi. Per quanto riguarda i tedeschi lasciamo stare non abbiamo nulla da imparare da loro su tanti fronti e specialmente sullo sport. Ciao e a presto.
Se uno è positivo evidentemente non gioca.
@ Gaz (#2553706)
Si te li raccomando i tedeschi 😕 Sono quelli che hanno provocato 2 conflitti mondiali, perdendoli entrambi
Mah, io penso che i positivi vadano intercettati e isolati. E che si debba riprendere con le dovute cautele. Nel lavoro come nello spot. Le terapie cominciano a funzionare.
Beh, sono sicuro che Nadal prima di esprimersi abbia cercato su livetennis.it il pensiero di Gaz
E se uno è positivo non gioca? Anche se è asintomatico? E a tutti gli organizzatori lo facciamo? Gli allenatori? I fisioterapisti? Gli arbitri?
Fare previsioni sul quando si tornerà a disputare un torneo importante, ATP 1000 o Slam, oggi è azzardato. Ipotizzare il come disputarlo è ancor più difficile.
Come prima cosa è necessario che la maggioranza delle persone capisca che esiste un epoca precoronavirus e un epoca postcoronavirus e che nulla tornerà come prima. Vita quotidiana, lavoro, viaggi e vacanze, svago, sport: non si tornerà a fare le stesse cose di “prima” allo stesso modo. Non entro fine 2020, non nel 2021.
Acquisita questa consapevolezza collettiva si cercherà di capire come costruire il “nuovo” modo di fare.
Alcune cose si potranno adattare, altre spariranno. Tutto comunque costerà di più in quanto incasserà di meno. Iperturismo, spostamenti di massa, megaeventi, stadi pieni sono pura utopia. E’ realistico pensare che il tennis ( o il calcio, il basket ecc ecc), per sopravivvere debbano giocare senza pubblico o quasi. Potrebbero cambiare tutti i valori tra cui e pesantemente i compensi economici. Alcuni tornei spariranno (anche 1000 tipo Bercy e Shanghai), nel calcio spariranno squadre, famose e meno famose, l’NBA probabilmente dimezzerà i compensi ai giocatori.
Insomma siamo ben lontani dall’idea che “a settembre US Open, poi RG e tutti i 1000 che riusciamo a farci stare”
Non hai capito nulla di quello che dice Ivanisevic, ma fa niente, si vede che parli senza essere informata. Gli appassionati hanno capito di cosa parla.
Se vogliamo entrare nel discorso tennis “giocato” ad alti livelli ( altrimenti devo citarti anche i tornei in Svezia, Bielorussia e Russia), s’è appena concluso un torneo in Germania e l’UTR negli USA, ci sono una decina di tornei nazionali più il torneo di Mouratoglou nel prossimo mese, e la ripresa dei tornei internazionali è in programma per il 13 Luglio prossimo.
Fra l’altro io ho letto stamani che l’Argentina ha imposto il più pesante lockdown finora, bloccando la vendita di biglietti aerei commerciali da e per l’Argentina, con la sola esclusione dei rimpatri, fino a Settembre. Che vuol dire per Del Potro, Schwartzman, e gli altri tennisti che si trovano in Argentina che per uscire dal loro Paese forse possono prendere l’aereo da Montevideo/Santiago del Cile, forse.
Quindi le decisioni non vengono certo prese dal mondo del tennis che, anzi, è attento alle norme sanitarie e alla salute degli umpires e dei giudici di linea ( che non sono giovincelli) e del pubblico nel caso di incontri a porte aperte. Poi ovviamente si può scegliere pure di mettersi alla guida di automobili con gli occhi chiusi. Mi auguro solo che la strada sia abbastanza larga e abbandonata.
@ Paolo (#2553716)
Si guarda caso tutti i positivi sono delle squadre in lotta per non retrocedere, il Dynamo dresda è ultimo .. SVEGLIAAAAAAA lo sport sabato prossimo riparte e molti depressi italiani dovranno farsene una ragione
@ dyoker (#2553697)
ma cosa riprendono che nella Bundesliga 2 ovvero la loro serie b subito due positivi, ma lo volete capire che la stagione sportiva in generale non solo calcistica è finita, Se lo mettessero bene in testa pure i crucchi, altro che primi e secondi
Mah, io proprio ieri sono tornato a giocare a tennis. Fai i tamponi a tutti e problema risolto, senza i 14 giorni di quarantena. Per quanto riguarda i viaggi, quante nazioni sono rappresentate nei top 100? L’atp dovrebbe farsi carico degli spostamenti almeno dei primi 100 goocatori.
Una soluzione sarebbe scegliere una paese e giocare li’ dei tornei ufficiali in successione a porte chiuse. Una santa margherita di pula a livello atp.
Magari proprio in italia, visto che pian piano ne stiamo uscendo.
Goran dice sempre cose interessanti. Sugli starnuti è un po’ più complicata e sicuramente la sua routine sul campo da tennis e l’altezza lo aiuta a distanziarsi da oggetti e persone, come anche Karlovic rimarcava l’altro giorno scherzando (“pratico il distanziamento sociale dal 2001”).
Invece sul ritorno al tennis normale ha fatto un ottimo ragionamento, tenendo in considerazione che Wimbledon non è stato disputato e quindi nella migliore delle ipotesi quest’anno avremo 3 Slams. Il tennis “normale” non tornerà prima dello slam su erba del 2021, per quanto riguarda i punti, e potrebbe non tornare prima del 2022 in generale, cioè considerando pure i tempi perché venga sviluppato E iniettato a tutti il vaccino, per cui non è da escludere neppure la notizia che Ivanisevic riporta in esclusiva, di posticipare l’AO a Marzo.
A questo scenario si aggiungono anche il probabile annullamento dell’off-season a fine anno, di qualche altro torneo per motivi sanitari-logistici, e la possibile stagione lunghissima ma meno densa di tornei che potrebbe delinearsi.
Insomma, il tennis, come lo conoscevamo nel 2019, non tornerà prima del 2022 con una stagione regolare, e non è detto che sia lo stesso. Da questa crisi pandemica può emergere un tennis molto cambiato, con la fusione dell’ATP e WTA e l’eliminazione di molti tornei challenger per aumentare i premi partita medi dei tornei rimanenti.
Benissimo, così nel frattempo i tornei falliscono, i tennisti più modesti si troveranno un altro lavoro, il tennis sparirà dalla circolazione. Tanto a questi miliardari cosa importa? Loro i soldi li hanno, non hanno alcun motivo di andare di fretta. E noi che li abbiamo anche sostenuti per anni
Si puo’dire cio’che si vuole ma sono l’efficienza per antonomasia,nessuna scorciatoia,hanno gestito bene la pandemia senza tutto questo casino in italia e sono pronti per quanto possibile a tornare alla normalita’grazie a disciplina e senso civico.
Per il resto Ivanisevic mi da’lo spunto per ridire quanto gia’dissi oltre un mese e mezzo fa’ e cioe’che avrei messo la firma per una ripartenza a gennaio 2021,ribadita poi da Nadal.Se ci si dovesse sbagliare e dovrebbero esserci le condizioni per ripartire prima tanto meglio ma per gennaio firmerei visto che ci credo poco.Volendo seguire anche il pessimismo piu’estremo potrei dire che anche il 2022 potrebbe saltare.
parole di buon senso , la penso come lui , intanto in germania riparte la bundesliga , devono fare vedere al mondo che sono sempre i primi , d’altronde i tedeschi sono esperti di mondo ideale…
Goran, se in 40 anni non hai mai starnutito su una pallina, si vede che hai una mira scarsa…