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Novak Djokovic: il campione è tornato

18/07/2018 08:37 25 commenti
Novak Djokovic classe 1987, ex n.1 del mondo
Novak Djokovic classe 1987, ex n.1 del mondo

Di Novak Djokovic in questi ultimi due anni si è detto di tutto e spesso a sproposito: campione finito, sopravvalutato, giocatore psicologicamente fragile, distratto da questioni extra tennistiche e spesso vittima di facile ironia (la terapia degli abbracci è stata argomento di discussione in qualsiasi forum di appassionati di tennis). Eppure a Wimbledon la musica è cambiata e adesso tutti ma proprio tutti salgono sul carro del vincitore…perché è innegabile che da Wimbledon Djokovic torni da assoluto vincitore.

Nuovamente con il vecchio saggio allenatore Vajda, Djokovic ha recuperato non solo il suo tennis ma anche quella tranquillità mentale che gli ha permesso di tornare ai successi che un campione del suo calibro si merita, senza se e senza ma: Djokovic che conquista un nuovo Slam è una notizia di cui dobbiamo rallegrarci tutti, salutando un giocatore ritrovato e che ha ancora diversi anni di successi (possibili) davanti a sé, intromettendosi come ha sempre ben fatto nel duopolio Federer/Nadal.
Incredibile come la memoria del tifoso medio sia spesso corta e ci si dimentichi di bacheche ricche di trofei: è vero che negli ultimi due anni il serbo ha attraversato un periodo difficile che lo ha visto allontanarsi dalle alte sfere del tennis che conta, è vero che ognuno ha libertà di opinione e può giustamente chiedersi cosa sta succedendo a uno dei più forti tennistici di sempre, ma non va mai dimenticato il rispetto per un giocatore di tal livello.
Cosa giusta sarebbe adesso chiudere il capitolo riguardante questi ultimi due anni e concentrarsi su quello che sarà il futuro di Nole: 13 titoli del Grande Slam sono un bottino che può essere tranquillamente rimpinguato da Djokovic, a partire dai prossimi Us Open, vero banco di prova per stabilire se la quarta vittoria a Wimbledon è stata un fuoco di paglia o un bellissimo rilancio.
Personalmente sono sempre stato convinto che affinché Djokovic tornasse a mettere a segno vittorie importanti e mietere nuovi successi Slam l’unico ingrediente necessario fosse solo ed esclusivamente la vittoria stessa: recuperare il feeling con il successo, ritrovare determinate sensazioni, soprattutto quella di sentirsi il migliore, recuperare la voglia di combattere in campo e quel killer instinct che ha contraddistinto i suoi anni migliori. Ora è tempo di dare seguito a questi meravigliosi Championships che profumano di rinascita.
Nel frattempo, ripeto, non possiamo che salutare con gioia il Nole 2.0: bentornato campione.


Alessandro Orecchio


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25 commenti. Lasciane uno!

alexalex 19-07-2018 21:08

Scritto da Losvizzero
@ alexalex (#2159612)
Il compitino perchè la terra è il suo recinto, essendo il più grande terraiolo mai esistito. §
E finisce qui. Non sminuisco proprio un bel niente. Siete voi che volete solo e soltanto complimenti e tappeti rossi quando si parla di Nadal e non vedete chi è il RE. Eddai! Non ti ho risposto più nell’altro topic non voglio continuare nemmeno qui.

Per quanto riguarda questo Re, per me si chiama Roger Federer, uno dei più grandi di sempre, e non mi sono mai sognato di sminuirlo. Io non voglio nessun tappeto rosso, ma giudizio equilibrato, anche critico se necessario, questo sì.

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Losvizzero 19-07-2018 17:00

@ alexalex (#2159612)

Il compitino perchè la terra è il suo recinto, essendo il più grande terraiolo mai esistito. §
E finisce qui. Non sminuisco proprio un bel niente. Siete voi che volete solo e soltanto complimenti e tappeti rossi quando si parla di Nadal e non vedete chi è il RE. Eddai! Non ti ho risposto più nell’altro topic non voglio continuare nemmeno qui.

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alexalex 19-07-2018 08:09

@ Losvizzero (#2159581)

Beh, ma così ti contraddici. Anche tu vedi solo quello che vuoi vedere. Su terra Nadal fa la storia, altro che compitino! Sul resto del commento, lasciam perdere. Descrivi una versione delle cose totalmente soggettiva, da antinadaliano puro, quindi inutile intavolare una confronto.

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Losvizzero 18-07-2018 23:50

@ Mozz 22 (#2159365)

Ho espresso la realtà. Nadal ha svolto il suo compitino su terra che è solo quello su cui può puntare con sicurezza ora vincendo 3 tornei uscendo subito a Madrid e miracolato a Roma dalla pioggia. Su erba come sempre la salta fino Wimbledon o al max fa un torneo per testarlo e perchè obbligatori ma tanto lui rema e non ha pretese su questa superficie. Roger ha 38 anni e non arriva riposato a nessun torneo semmai meno acciaccato di quanto dovrebbe. Il tabellone ridicolo da challenger l’ha avuto Nadal e non lui, ripeto. Su erba qualsiasi giocatore in giornata può essere pericoloso, su terra no. Tralascio su Anderson perchè è un’offesa alla mia intelligenza e a chi segue davvero il tennis risponderti.
In definitiva vedi quel che vuoi vedere che non rispecchia la realtà, e allora evita pure di intavolare un discorso.

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-1: alexalex
Francis (Guest) 18-07-2018 23:19

Che gioia ritorno di Nole! La next generation non arriva principalmente perché prima di loro ha la generazione più forte di sempre nella storia del tennis. Ora nessuno dei top3 e’ al suo top, come fisiologico, ma comunque superiore r in grado fi annullare le velleità altrui

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BreakOut 18-07-2018 23:11

@ Tennisaddicted (#2159395)

Tranquillo non sono per nulla nervoso ma grazie per l’interesse manifesto e manifestato. Mi spiego meglio riguardo una cosa: quando scrissi “é solo una questione di click” mi riferivo al fatto che, se non ti piace leggere ciò che scrivo, con un semplice click passi all’articolo successivo o precedente. Altre interpretazioni sono decisamente errate. Buona vita (mi piace di più di buone cose).
Alessandro

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Tennisaddicted (Guest) 18-07-2018 18:07

Scritto da BreakOut
@ Tennisaddicted (#2159004)
Ciao, non vorrei credimi perché la trovo una grossa perdita di tempo ma siccome non amo le menzogne sono qui a scriverti: non ho mai detto che sono interessato esclusivamente ai click e alle visualizzazioni degli articoli, non so come tu lo possa asserire con cotanta convinzione. Repetita iuvant dicevano i latini ma già siamo alla terza: in altre due occasioni ti ho fatto notare che stavi affermando qualcosa di sbagliato su di me e su qualcosa che avrei scritto. Non è piacevole sinceramente, anche perché non ne capisco l’esigenza: sono aperto ai dialoghi e ai dibattiti costruttivi, rispetto chi mi critica e chi esprime punti di vista differenti. Tutto il resto mi piace un po’ meno.
Alessandro Orecchio

Capisco il tuo “nervosismo” per l’articolo che non ha “preso”, ma te l’ho già detto che se vuoi attirare le visite devi scegliere altri argomenti.

Per quanto alle presunte menzogne, se stato tu a scrivere “è solo una questione di click”. Se vuoi ti recupero la risposta dove l’hai scritto. Ora può essere anche che tu abbia cambiato idea, è del tutto legittimo, però dire che io scrivo una menzogna è una menzogna.

Buone cose.

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Luca Martin 18-07-2018 17:56

Scritto da Carramba
Dopo il ballo con la Kerber la moglie lo farà ripiombare nel baratro!

La moglie è sulla stessa linea del ‘guru de noiatri’ Pepe Imaz, da come la vedo io.
Una rompic*****ni spaziale!!

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Luca Martin 18-07-2018 17:53

Scritto da alexalex
Nole è tornato. Nella partita con Nadal si è rivisto il campione, che non sbaglia mai da fondo, che gioca al meglio i punti importanti, che non ha passaggi a vuoto (salvo qualche punto), che non si fa condizionare da chi c’è dall’altra parte e dal punteggio. Era nell’aria la sua risalita di livello, e mi aspettavo che potesse battere Nadal se avesse vinto i punti giusti! Così è stato, perché il punto di rottura della partita, molto equilibrata, era stato il tiebreak del terzo. Con Nadal avanti 2 a 1 forse Nole si sarebbe fatto prendere da qualche dubbio/sconforto degli ultimi due anni. Nadal ci ha messo del suo con un paio di errori di troppo in quel tie break, il tetto chiuso avrà in parte influito, ma quel che conta è che quel terzo set lo ha vinto Novak.
Djokovic è tornato, forse (e probabilmente) non quasi imbattibile come prima, ma abbastanza forte per competere al massimo livello.

Contro Nadal, Djokovic ha gioco facile (detto in modo semplicistico) Addirittura sulla superficie preferita di Nadal, e in una condizione fino al turno precedente alquanto scarsa, è riuscito a Roma a preoccuparlo e a ottenebrarlo.
Nadal su superfici erbose e sul cemento in questo periodo non ha armi sufficienti per contrastare sia il serbo che Federer.
Ho visto CIlic contro Djokovic, ed è stato tutto il contrario di quanto ho detto prima. Se contro Nadal si ha sempre l’impressione che lo possa domare e dominare, contro il croato, Novak ha mostrato a tratti di subire l’iniziativa dell’avversario e di avere le sue armi spuntate o comunque non così efficienti.

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Luca Martin (Guest) 18-07-2018 17:41

Se rimaneva con il suo vecchio Team e non si faceva ‘intortare’ da quel furbetto di un mago, a quest’ora avrebbe probabilmente 2-3 slam in più.
A ridosso di Nadal o forse davanti visto che ciò che non è tuo è mio:-)
In questo WB è tornato in grande stile, ma poi ha affrontato un Nadal che a mio parere non ha dato il meglio di sé.
Ne deduco che avendo vinto a fatica, contro un Nadal all’80%, anche lui non sia più quello di una volta che triturava e piallava tutti.
Se la mia tesi è giusta, lo vedremo a Flushing Meadows.

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+1: Ken_Rosewall
Mozz 22 (Guest) 18-07-2018 17:40

Scritto da Losvizzero
Più che tornato direi che sta tornando perchè non è nemmeno al 100%, eppure ha battuto Nadal fresco e riposato tra un RG vinto senza fare troppa fatica ed essersi preparato per bene a Wimbledon avendo avuto anche un tabellone ridicolo. Con Roger fuori dai giochi dal miracolato di turno Nadal aveva già l’acquolina alla bocca ma non se lo aspettava nemmeno lui di essere battuto da Nole ne Nole si aspettava di essere già tornato a questo livello per me.
E ora speriamo tornino in fretta Murray e Waw

Forse ti stai confondendo. 1) Fresco e riposato a Wimbledon è arrivato Roger non certo Nadal che ha giocato sul rosso per due mesi pieni vincendo quasi tutto. 2) Quello che ha preparato per bene Wimbledon è stato sempre Roger che ha giocato Halle e Stoccarda mentre Rafa ha assaggiato l’erba solo al primo turno contro Sela. 3) Il tabellone ridicolo l’ha avuto anche Roger fino ai quarti quando ha perso contro un giocatore (Anderson) che con Rafa e Nole fatica a vincere un set ma che non può essere definito miracolato di turno. In definitiva hai espresso poche idee e ben confuse.

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+1: alexalex
Anselmo (Guest) 18-07-2018 16:04

Io sono da sempre un seguace della religione FEDERERIANA (questo WIMBLEDON per noi seguaci di questa religione purtroppo amaro)ma ritrovare un giocatore come NOLE mi fa veramente piacere, perchè era triste vederlo giocare senz’anima, senza spirito, senza vedere gli occhi sgranati, senza (se serve, perché no) rompere racchette, insomma vedere l’ombra (pure sbiadita)del giocatore che era fino a PARIGI 2016.
Purtroppo (personale opinione) quel successo l’aveva privato della sua forza mentale,in più si sono aggiunti problemi di carattere personale e infine gli infortuni.
Perdere con TARO DANIEL è stato a mio avviso il punto più basso degli ultimi anni di NOLE.
Ben ritrovato NOLE
P.S. Ovvio che in una eventuale finale di uno slam contro la Divinità ROGER è ovvio che tifero per il DIVINO

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+1: Luca Martin
Losvizzero 18-07-2018 15:30

Più che tornato direi che sta tornando perchè non è nemmeno al 100%, eppure ha battuto Nadal fresco e riposato tra un RG vinto senza fare troppa fatica ed essersi preparato per bene a Wimbledon avendo avuto anche un tabellone ridicolo. Con Roger fuori dai giochi dal miracolato di turno Nadal aveva già l’acquolina alla bocca ma non se lo aspettava nemmeno lui di essere battuto da Nole ne Nole si aspettava di essere già tornato a questo livello per me.
E ora speriamo tornino in fretta Murray e Waw

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BreakOut 18-07-2018 14:51

@ Tennisaddicted (#2159004)

Ciao, non vorrei credimi perché la trovo una grossa perdita di tempo ma siccome non amo le menzogne sono qui a scriverti: non ho mai detto che sono interessato esclusivamente ai click e alle visualizzazioni degli articoli, non so come tu lo possa asserire con cotanta convinzione. Repetita iuvant dicevano i latini ma già siamo alla terza: in altre due occasioni ti ho fatto notare che stavi affermando qualcosa di sbagliato su di me e su qualcosa che avrei scritto. Non è piacevole sinceramente, anche perché non ne capisco l’esigenza: sono aperto ai dialoghi e ai dibattiti costruttivi, rispetto chi mi critica e chi esprime punti di vista differenti. Tutto il resto mi piace un po’ meno.
Alessandro Orecchio

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alexalex 18-07-2018 13:36

Nole è tornato. Nella partita con Nadal si è rivisto il campione, che non sbaglia mai da fondo, che gioca al meglio i punti importanti, che non ha passaggi a vuoto (salvo qualche punto), che non si fa condizionare da chi c’è dall’altra parte e dal punteggio. Era nell’aria la sua risalita di livello, e mi aspettavo che potesse battere Nadal se avesse vinto i punti giusti! Così è stato, perché il punto di rottura della partita, molto equilibrata, era stato il tiebreak del terzo. Con Nadal avanti 2 a 1 forse Nole si sarebbe fatto prendere da qualche dubbio/sconforto degli ultimi due anni. Nadal ci ha messo del suo con un paio di errori di troppo in quel tie break, il tetto chiuso avrà in parte influito, ma quel che conta è che quel terzo set lo ha vinto Novak.
Djokovic è tornato, forse (e probabilmente) non quasi imbattibile come prima, ma abbastanza forte per competere al massimo livello.

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Carramba (Guest) 18-07-2018 13:25

Dopo il ballo con la Kerber la moglie lo farà ripiombare nel baratro! 🙂

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+1: Andrew02, Luca Martin
Sandro (Guest) 18-07-2018 12:40

@ Tennisaddicted (#2159004)

Su Murray spero e penso anch’io che possa tornare, difatti ho fatto una distinzione rispetto a Wawrinka. Il problema è che un anno di sosta in termini di tennis e quindi anche di classifica a 31 anni non è facile recuperarlo, sempre che stia bene. Devo essere sincero: sarei molto contento se tornasse a vincere uno Slam, magari il suo torneo preferito.

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dyoker (Guest) 18-07-2018 12:36

nole non ha niente da difendere , chi gli stà davanti si, se il killer è tornato ( personalmente penso che sia all’ 80% ) andrà a caccia della 1 posizione , dove era prima dell’abisso, tanti dicevano che non avesse vinto più nulla , la prima cosa è stata smentita, penso che per Rafa e Roger è veramente una bruttissima notizia se non sarà numero uno a dicembre lo sarà agli australian open, vedrete….

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Sandro (Guest) 18-07-2018 11:55

Hai ragione radar, è già a quota venti. Andare oltre quota venti, volevo dire.

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Tennisaddicted (Guest) 18-07-2018 11:45

Scritto da Sandro
La vittoria di Nole è stata salutata dalla stampa mondiale come il ritorno del grande campione che è riuscito a risalire la china dopo un momento difficile al quale hanno contribuito vari elementi in parte concomitanti: problemi fisici, alcune questioni personali, scelte sbagliate dal punto di vista dello staff accompagnati da guru e santoni che nulla c’entrano col tennis e che hanno tentato di cambiargli carattere e personalità senza, per fortuna, riuscirci. A Wimbledon, dopo alcuni mesi nei quali si era rivisto solo in alcuni momenti il vero Nole, lui è tornato con la giusta temperatura agonistica e la salutare voglia di vincere. Finita la fase degli abbracci è ritornata quella delle braccia festanti al cielo.
Ma Wimbledon – terzo torneo Slam della stagione – come ogni anno serve anche come cartina di tornasole dopo che abbiamo messo alle spalle oltre metà della stagione.
Federer quest’anno ha avuto sull’erba, dove l’anno scorso non ebbe rivali, un momento di appannamento e anche se, nei tornei americani non si è ripetuto come l’anno scorso, ha comunque come obiettivo il ventesimo slam e concentrerà il massimo dello sforzo e della preparazione per ottenerlo. Per questo obiettivo probabilmente sacrificherà punti e tornei.
Nadal almeno per i prossimi due anni non avrà rivali sulla terra. C’è una distanza che a oggi sembra un abisso incolmabile da Thiem e da chiunque altro. Il Nadal di oggi batterebbe il Nadal di dieci anni fa perché è migliorato dal punto di vista tecnico. Oggi è in grado di giocare punti con variazioni di ritmo e colpi che un tempo non conosceva neppure. Il limite di Nadal e l’incognita per il suo futuro dipendono da quanto lo stress fisico agisca contro di lui finendo per usurargli le ginocchia che sembrano l’elemento di maggiore debolezza per il suo rendimento. Come obiettivo ha quello di raggiungere Federer negli slam vinti e i cinque anni di differenza giocano a suo favore. Se poi ci riuscirà è comunque tutto da vedere.
Wawrinka e Murray si riaffacceranno sicuramente (più il secondo che il primo), ma pensare che tornino a vincere tornei slam è è per ora solo una lontana speranza per loro, perché avranno da affrontare una strada in salita e piena di incognite.
Questo Wimbledon ci ha detto anche che la nex gen osannata fino a qualche mese fa perché in grado di ridare nuova linfa, sembra oggi dormire sonni profondi e per ora, né Shapo., né Tsitsi., ma neanche Zverev nonostante un ottimo rendimento primaverile, sembrano in grado di uscire da questo stato di letargia.
Il discorso sulle nuove generazioni andrebbe comunque affrontato in modo dettagliato perché merita approfondimenti da molti punti di vista.

Ottimo commento.
Su Nadal, non penso che abbia problemi particolari alle ginocchia, se ha dei piccoli fastidi è una cosa del tutto normale che non gli impedisce, né gli impedirà, di essere ancora dominante. Su Thiem, penso che abbia l’intensità fisica per poterlo contrastare, la sua debolezza, se così possiamo dire, è una non ancora raggiunta continuità mentale, specie al Roland Garros, che però col tempo può trovare. Con Nadal i bracci di ferro continueranno e non è detto che sia sempre il maiorchino a spuntarla.
Mi trovi d’accordo sulla parabola discendente di Wawrinka, non sarei così drasrico su Murray, il quale, se risolve i suoi problemi fisici (e lui ce l’ha veramente) può tornare a dire la sua negli slam.

A Orecchio faccio notare che Djokovic non è un argomento tiraclick, per cui gli consiglio di cambiare obiettivi, visti i suoi dichiarati intenti di fare numeri (a scapito della qualotà, aggiungo io).

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radar 18-07-2018 11:44

Scritto da Sandro

Federer quest’anno ha avuto sull’erba, dove l’anno scorso non ebbe rivali, un momento di appannamento e anche se, nei tornei americani non si è ripetuto come l’anno scorso, ha comunque come obiettivo il ventesimo slam e concentrerà il massimo dello sforzo e della preparazione per ottenerlo. Per questo obiettivo probabilmente sacrificherà punti e tornei.

Federer è già a quota 20 Slam…

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Sandro (Guest) 18-07-2018 11:32

La vittoria di Nole è stata salutata dalla stampa mondiale come il ritorno del grande campione che è riuscito a risalire la china dopo un momento difficile al quale hanno contribuito vari elementi in parte concomitanti: problemi fisici, alcune questioni personali, scelte sbagliate dal punto di vista dello staff accompagnati da guru e santoni che nulla c’entrano col tennis e che hanno tentato di cambiargli carattere e personalità senza, per fortuna, riuscirci. A Wimbledon, dopo alcuni mesi nei quali si era rivisto solo in alcuni momenti il vero Nole, lui è tornato con la giusta temperatura agonistica e la salutare voglia di vincere. Finita la fase degli abbracci è ritornata quella delle braccia festanti al cielo.

Ma Wimbledon – terzo torneo Slam della stagione – come ogni anno serve anche come cartina di tornasole dopo che abbiamo messo alle spalle oltre metà della stagione.
Federer quest’anno ha avuto sull’erba, dove l’anno scorso non ebbe rivali, un momento di appannamento e anche se, nei tornei americani non si è ripetuto come l’anno scorso, ha comunque come obiettivo il ventesimo slam e concentrerà il massimo dello sforzo e della preparazione per ottenerlo. Per questo obiettivo probabilmente sacrificherà punti e tornei.
Nadal almeno per i prossimi due anni non avrà rivali sulla terra. C’è una distanza che a oggi sembra un abisso incolmabile da Thiem e da chiunque altro. Il Nadal di oggi batterebbe il Nadal di dieci anni fa perché è migliorato dal punto di vista tecnico. Oggi è in grado di giocare punti con variazioni di ritmo e colpi che un tempo non conosceva neppure. Il limite di Nadal e l’incognita per il suo futuro dipendono da quanto lo stress fisico agisca contro di lui finendo per usurargli le ginocchia che sembrano l’elemento di maggiore debolezza per il suo rendimento. Come obiettivo ha quello di raggiungere Federer negli slam vinti e i cinque anni di differenza giocano a suo favore. Se poi ci riuscirà è comunque tutto da vedere.
Wawrinka e Murray si riaffacceranno sicuramente (più il secondo che il primo), ma pensare che tornino a vincere tornei slam è è per ora solo una lontana speranza per loro, perché avranno da affrontare una strada in salita e piena di incognite.
Questo Wimbledon ci ha detto anche che la nex gen osannata fino a qualche mese fa perché in grado di ridare nuova linfa, sembra oggi dormire sonni profondi e per ora, né Shapo., né Tsitsi., ma neanche Zverev nonostante un ottimo rendimento primaverile, sembrano in grado di uscire da questo stato di letargia.
Il discorso sulle nuove generazioni andrebbe comunque affrontato in modo dettagliato perché merita approfondimenti da molti punti di vista.

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+1: Andrew02, ASHTONEATON
Fantumazz 18-07-2018 09:30

Bentornato Nole e… bravo Orecchio per il bellissimo articolo

3
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Reax84 (Guest) 18-07-2018 09:12

Grandissimo Wimbledon giocato da un grande campione

2
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Angelo 18-07-2018 09:07

Gli occhi di Nole sono tornati vivi. 😎

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