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Intervista a Marco Brugnerotto: “L’obiettivo n°1 di quest’anno era iniziare a fare esperienza a livello internazionale, ora invece punto ad entrare nei 1000 Atp”

08/07/2018 09:05 10 commenti
Marco Brugnerotto classe 1996
Marco Brugnerotto classe 1996

È una settimana che non dimenticherà facilmente Marco Brugnerotto. Il 22enne varesino ha raggiunto, nel Futures in Malesia, la prima semifinale in carriera. Il giovane lombardo, falcidiato negli anni da una serie incredibile di infortuni, ha dimostrato di poter essere competitivo anche con avversari più quotati. “È stata una settimana molto positiva dal punto di vista del risultato” – esordisce così Marco quando gli chiedo di parlare del torneo appena disputato a Kuala Lumpur. “Mai mi sarei aspettato di fare così bene al primo torneo qui, dato che non è mai facile adattarsi immediatamente a sei ore di fuso orario e al clima equatoriale che c’è qui, invece sono partito subito molto bene già dalle qualificazioni, che mi hanno aiutato tanto ad entrare nel vivo della competizione.

In tabellone principale non ho giocato sicuramente il mio miglior tennis, ma ho lottato su ogni palla e questo mi ha fatto vincere partite praticamente già perse, purtroppo in semifinale sono arrivato un po’ troppo appagato e scarico non riuscendo ad avere lo stesso atteggiamento delle precedenti partite. Sono comunque contentissimo del risultato ottenuto”

Nel 2018 stai ottenendo risultati positivi anche a livello professionistico. Cosa è cambiato rispetto agli anni scorsi?

“Sicuramente l’aspetto che è cambiato è la continuità. Ero pronto per iniziare a giocare tornei Futures già 5 anni fa, ma purtroppo ho perso 2-3 anni per infortuni vari, caviglia, schiena, entrambi i polsi, mononucleosi e broncopolmonite in serie. Ho ripreso a giocare seriamente solo due anni fa, quando da 2.4 sono stato declassato 2.5, ma in breve tempo sono passato 2.3 e quest’anno 2.2. A quel punto è arrivato il momento di iniziare la mia avventura a livello internazionale”.

Ti alleni a Biandronno con il maestro Eugenio Rossi. Chi sono gli altri componenti del tuo staff e su quali aspetti state lavorando?

“Esatto. Mi alleno nel circolo Isola Virginia e sono seguito appunto dal maestro Eugenio Rossi e dal preparatore atletico Giovanni Amarelli, ma la figura più importante è sicuramente quella di mio padre, Massimo, anche lui maestro, che mi segue in tutto ed è il mio punto di riferimento per qualsiasi cosa. C’è molta armonia tra tutto lo staff e molta libertà sul lavoro da fare, ognuno si fida di quello che si sta facendo. In campo sto cercando di essere più incisivo con il servizio e con il dritto, mentre a livello atletico sto cercando di mettere su qualche chilo di muscoli. Si lavora tranquillamente e senza pressioni di alcun genere”.

Sei un italiano “atipico”, dato che prediligi i campi in cemento. Descrivi il tuo modo di giocare

“Come hai giustamente detto preferisco il cemento, perché sono cresciuto su superfici rapide. Penso che il mio miglior colpo in assoluto sia la risposta al servizio, con la quale riesco spesso a far partire lo scambio a mio favore, mentre devo ancora salire al servizio, soprattutto con la prima palla ed essere più concreto con il diritto, poiché a volte concedo troppi gratuiti con questo fondamentale”.

Nel 2019 ci sarà la rivoluzione nel circuito con l’introduzione dei tornei ITF Transition Tour. Qual è la tua idea su questi cambiamenti?

“Sinceramente non è ancora molto chiaro su come evolverà il tutto. Da quel che ho capito i cambiamenti avranno lo scopo di agevolare i giocatori di bassa e media classifica in modo che possano arrivare più facilmente a premio, ma per far stare in piedi tutto devono organizzare circa 6-7 challenger a settimana. Vedremo, appena sarà attuato il tutto, se sarà un bene o meno”.

Qual è la programmazione per quest’estate?

“Quest’estate giocherò solo Futures per cercare di guadagnare più punti possibili. Adesso sarò impegnato negli altri 2 Itf a Kuala Lumpur, poi l’intenzione è di giocare anche i tre tornei in Indonesia, però stiamo ancora valutando questa opzione”.

A quale giocatore ti ispiri? E a chi credi di somigliare come modo di stare in campo?

“Il mio idolo è sempre stato e sempre sarà Roger Federer, mentre in campo credo di assomigliare a Gilles Muller, mancino come me, colpi piatti e spesso viene a rete”.

Un pronostico su Wimbledon. Chi vince e quale sarà la sorpresa del torneo?

“Secondo me a Londra parte sempre favorito per la vittoria Federer, ma la sorpresa potrebbe farla Tsitsipas, l’ho visto giocare molto bene in questi giorni, infine mi dispiace per la sconfitta di Kyrgios, per me il più forte tra i giovani”.

Quali obiettivi hai per questo 2018 in termini di classifica e gioco?

“L’obiettivo n°1 di quest’anno era iniziare a fare esperienza a livello internazionale, chiaramente adesso in termini di classifica spero di entrare presto nei 1000. A livello di gioco invece mi accorgo che devo ancora salire per essere competitivo contro i 300/400 Atp, sicuramente giocare partite del genere mi aiuterà tantissimo nel mio obiettivo”.

Classica domanda di rito. Qual è il tuo sogno nel cassetto?

“Il sogno è quello di entrare nei primi 100 Atp, ma non mi dispiacerebbe anche calcare i campi di Wimbledon..”


Antonio Galizia


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10 commenti. Lasciane uno!

pippo (Guest) 10-07-2018 01:58

intanto di nuovo in main draw in Malesia.. forza Marco!!

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cataflic (Guest) 09-07-2018 08:17

Scritto da ilpallettaro
ragazzo simpatico e dal tennis molto piacevole.
purtroppo non ha nessuna possibilità di arrivare nei top 100, limiti tecnici troppo marcati. fa benissimo a provarci finché ne avrà voglia e finanza, poi sarà un ottimo maestro.

Paragonato a Basso?

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ilpallettaro (Guest) 08-07-2018 21:17

un bel po’ di volte, visto che gioca tanto in italia.
è un ottimo giocatore dilettante, ma il circuito pro richiede un’altra complessità di palla, a cominciare dal servizio.
avesse 16 anni, ti direi che il sogno è lontano perché inventarsi una palla che non si ha è molto difficile. alla sua età, ci vuole più che un mezzo miracolo un miracolo e mezzo.

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Vitriol (Guest) 08-07-2018 20:14

Simpatica intervista e un augurio al ragazzo, ma non imparare tutto o solo dal padre!

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Truepassion (Guest) 08-07-2018 15:26

@ ilpallettaro (#2150784)

Perdonami, posso chiederti almeno quante volte l’hai visto giocare? Per dire una cosa del genere spero tante… purtroppo o per fortuna nel tennis non conta solo la tecnica… il ragazzo ha voglia e determinazione… ed io che l’ho visto giocare più volte ti dico che ha una velocità di palla e di gambe al di sopra della media.. detto questo non sto dicendo che arriva primi 100… ma non lo scarterei a priori.. se trova continuità, fisico e sistema 2/3 cosine ne sentiremo parlare a livelli più alti..

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+1: frospido, Marcus91
ilpallettaro (Guest) 08-07-2018 14:33

ragazzo simpatico e dal tennis molto piacevole.
purtroppo non ha nessuna possibilità di arrivare nei top 100, limiti tecnici troppo marcati. fa benissimo a provarci finché ne avrà voglia e finanza, poi sarà un ottimo maestro.

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-1: ste.nirvana
Wuatmaster (Guest) 08-07-2018 12:51

Il solito grande Galizia…..

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+1: Marcus91
AndryREAX 08-07-2018 11:08

Visto alle prequali, giocatore piacevolissimo ma con un tennis troppo rischioso per diventare efficace con continuitá, a meno di una gran crescità in tutti i fondamentali. È comunque uno che, nella giornata giusta, è giá in grado di esprimere un ottimo livello di tennis.

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+1: Marcus91
Shuzo (Guest) 08-07-2018 11:04

Da questa intervista Brugnerotto ispira sicuramente molta simpatia e viene naturale augurargli il meglio. Non avendolo visto giocare mi chiedo però quali possano essere i suoi limiti come giocatori. Se poi ha un gioco alla Gilles Muller, ha bisogno di essere piuttosto alto per arrivare ad alti livelli e necessita anche di un ottimo servizio, cosa che ha ammesso di non avere, almeno al momento.
Comunque la serietà e la voglia di lavorare adeguatamente sembra non mancargli e questo può condurlo almeno a tirar fuori ed esprimere il meglio del suo potenziale.

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+1: frospido, giuly97top10
pippo (Guest) 08-07-2018 10:50

Habemus l’intervista di Brugnerotto. Incredibile la redazione, l’altro giorno lo dissi per scherzo che ci sarebbe stata la sua intervista, ed oggi la pubblicano. Forse vi ho dato lo spunto..

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