Resoconto a Todi Challenger

Challenger Todi: Greul ed Ungur si contenderanno il Challenger di Todi. Intervistato Simon Greul

19/09/2009 20:34 Nessun commento
Simon Greul è il n.83 della classifica ATP di questa settimana.
Simon Greul è il n.83 della classifica ATP di questa settimana.

Per la prima volta saranno due tennisti stranieri a contendersi la vittoria degli Internazionali di Tennis dell’Umbria. Nulla ha potuto il milanese Arnaboldi, unico superstite della colonia azzurra a Todi, contro i colpi precisi e potenti portati da Adrian Ungur. Un 6-3 6-2 che testimonia la superiorità del tennista rumeno. Ungur, vecchia conoscenza del Tennis Club Todi nel quale si è allenato per diversi anni sotto la guida del coach Alberto Castellani, attualmente occupa la posizione numero 382 del ranking ATP ed in carriera vanta la vittoria nel challenger di Sofia. Partito in sordina e senza i favori del pronostico, con la vittoria di ieri ha conquistato la seconda finale in tre anni agli Internazionali dell’Umbria (nel 2007 si arrese a Stefano Galvani) confermando di trovarsi a casa sul “rosso” tuderte. Ora Ungur se vuole alzare al cielo la coppa più grande deve superare un cliente davvero impegnativo, la testa di serie numero uno del torneo Simon Greul.

Il tedesco, in semifinale, non ha dato scampo alla rivelazione Goffin. Il giovane belga, che si è arreso di fronte alla solidità di Greul subendo un doppio 6-3, esce comunque a testa alta dal torneo e gli applausi che hanno accompagnato la sua uscita dal campo sono il meritato premio per il gioco espresso durante la settimana. Greul, vincitore in carriera di sette challenger ATP, quest’anno ha raggiunto i quarti di finale nel torneo ATP500 di Amburgo e le semifinali nei tornei challenger di Torino, Trani, e Genova. Un curriculum di tutto rispetto che fa pendere i favori del pronostico dalla sua parte. Ungur proverà a ribaltare la situazione.

Nel doppio vince la coppia austriaca Fischer-Oswald che in finale supera il duo spagnolo Santos-Soler per 7-5 6-3.

La finale della terza edizione degli Internazionali di Tennis dell’Umbria si giocherà oggi, sul campo centrale del Tennis Club Todi 1971, alle ore 11.00. Precederà l’incontro l’estrazione della lotteria di beneficenza per la FEDE LUX “Insieme per Federico Luzzi”, associazione fondata ad Arezzo dai genitori e dalla sorella di Federico, per dare un contributo all’AIL nella ricerca contro le leucemie. In palio anche una racchetta appartenuta al compianto Federico Luzzi ed autografata dal numero uno del tennis mondiale Roger Federer.

Andrea Migliorini

Intervista a Simon Greul di Lorenzo Grighi

Era la semifinale più intrigante, quella tra il grande favorito, il tedesco Simon Greul, e la sorpresa del torneo, il giovane belga David Goffin. Alla fine la maggior esperienza ed abitudine a giocare partite di alto livello ha pesato a favore di Greul, che si è garantito l’accesso alla finale con un perentorio 6-3 6-3. La partita si è indirizzata sin dal primo game, quando il tedesco ha strappato la battuta al talentino belga, mettendolo da subito sotto pressione. Goffin non è mai riuscito ad entrare in partita, non sapendo approfittare di alcuni momenti in cui una maggiore lucidità gli avrebbe permesso di riaprire l’incontro. Emblematici i tre break point falliti nel secondo set sul 4-2 Greul, che, se fossero andati a segno, avrebbero permesso a Goffin di servire per riportarsi sul 4-4. Quindi approda alla finale il giocatore che più lo ha meritato, non solo per come ha giocato in questa partita, ma nel complesso in tutto il torneo. Tra lui e la vittoria finale rimane solamente il rumeno Ungur, che ha eliminato in semifinale l’ultimo italiano rimasto, Arnaboldi. Abbiamo intervistato Greul alla vigilia della finale.

Eri arrivato qui a Todi come il grande favorito del torneo. Ora, come da pronostico, ti ritroviamo in finale.

Fa sempre piacere essere il numero uno del tabellone, ma non significa poi granché. C’erano 32 ottimi giocatori, in tornei come questi un passo falso è sempre dietro l’angolo. Comunque sono soddisfatto di come ho giocato finora, mi sono mantenuto concentrato in tutti i match. Ora c’è la finale, nella quale spero di poter mantenere il mio livello di gioco.

In semifinale hai battuto Goffin, la sorpresa di questi Internazionali. Che partita è stata?

E’ stata difficile, non mi aspettavo di trovarlo in semifinale. E’ un giovane di grande talento, sono sicuro che potrà fare molto bene in futuro. Oggi ho giocato al massimo delle mie possibilità, ho cercato di rimanere aggressivo e di metterlo sotto pressione. Dovevo prendere in mano da subito il ritmo del match, perché sapevo che se lo avessi fatto entrare facilmente in partita, alla fine avrebbe avuto la meglio. Fortunatamente per me Goffin è un giocatore ancora inesperto, non sempre continuo, e ne ho approfittato.

Infatti ci sono stati un paio di momenti nel match in cui sembrava che la partita potesse riaprirsi, ma sei riuscito a mantenere la calma, mettendo a segno i punti più importanti.

Sì, è vero. Ad un certo punto ero sotto 15-40, ma sono stato bravo a non farmi prendere dall’ansia e a continuare a fare il mio gioco. Sapevo che la mia esperienza alla fine avrebbe pagato.

In finale te la dovrai vedere con Adrian Ungur. Lo hai già affrontato in precedenza?

Si, ci ho già giocato contro, l’ultima volta due settimane fa, quando l’ho battuto, e prima ancora l’anno passato, quando fu lui ad avere la meglio. E’ un buon giocatore, ma un po’ discontinuo, delle volte gioca in maniera grandiosa, come ieri ed oggi, altre volte meno bene. Io cercherò di fare la mia partita, rimanendo calmo e concentrato. Sono sicuro che sarà una bella finale, tempo permettendo.

Ungur si può considerare un po’ il giocatore di casa, visto che si è allenato per anni proprio su questi campi. Pensi che questo potrà essere un fattore per il risultato della partita?

Sicuramente avrà il pubblico dalla sua parte, ma va bene così, anzi credo che sia una bella cosa che ci sia un giocatore che si può considerare di casa, visto che non ci sono italiani in campo. Anche oggi il pubblico sosteneva il mio avversario, è normale che ci si affezioni al giocatore sfavorito. In ogni caso spero che ci saranno molti spettatori, è sempre stimolante giocare davanti a tanta gente.


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