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Combined Roma: è grand’Italia al Foro Italico! La Vinci saluta e arriva il giusto tributo

14/05/2018 23:53 4 commenti
Roberta Vinci classe 1983
Roberta Vinci classe 1983

Cominciano gli Internazionali d’Italia e finalmente è grand’Italia: una giornata da sogno per i nostri tennisti che tante volte abbiamo desiderato e che tante volte ci è sembrata una pura utopia.

Fra gli uomini vincono infatti Fabio Fognini che gioca un tennis demolitore contro il francese Monfils (crisi per Gael?), Marco Cecchinato in 3 set combattuti contro uno specialista del rosso come l’uruguagio Pablo Cuevas e il più futuribile delle nostre nuove leve, quel Matteo Berrettini che gioca un tennis brillante e pieno di vincenti, supera in un derby nextGen l’americano Tiafoe in due set e regala ottime sensazioni.
Se gli uomini festeggiano (con Sonego sono già 4 i maschi al secondo turno), fra le donne escono Schiavone in 3 parziali contro la Cibulkova dopo aver lasciato in campo l’anima come di consueto e Roberta Vinci al passo d’addio: la tarantina prima dei fiori e del giusto tributo sembra poter rimandare almeno di un incontro l’addio definitivo al tennis pro, ma poi subisce il prepotente ritorno dell’avversaria Krunic e cede in 3 set. Ci sono stati i soliti tocchi deliziosi, le palle corte imprendibili, il gioco di volo tanto raro nel tennis femminile attuale ma alla fine la benzina è (comprensibilmente) finita e sono arrivati i saluti. Non bastano le parole per descrivere il bene fatto dalla Vinci al tennis femminile: insieme a Pennetta, Errani e Schiavone ha fatto parte di una generazione d’oro, regalandosi e regalandoci risultati unici e forse, irripetibili. Insieme a due “mostri sacri” azzurri come Vinci e Schiavone, saluta purtroppo il Foro Italico anche Camilla Rosatello, forse già appagata dall’aver conquistato la wild card attraverso le pre quali e spazzata via dall’estone Kanepi in due.

Fra gli uomini Nishikori ha battuto Feliciano Lopez riproponendo (in parte) il bel tennis visto a Montecarlo, un Novak Djokovic sempre a suo agio a Roma in due rapidi set contro Dolgopolov (la miglior versione del serbo sul rosso 2018), lo spagnolo Carreno Busta faticando in 3 contro lo statunitense Donaldson, un ottimo Goffin contro l’argentino Leo Mayer, l’altro spagnolo Ramos – Vinolas contro Delbonis, Paire nel derby con Gasquet, Bedene su Muller, Edmund in 3 sul tunisino Jaziri confermando il buon momento sulla terra battuta, mentre piange la giovane Russia con Medvedev che cede all’olandese Haase e Khachanov che subisce le variazioni di Kohlschreiber e cede in tre tiratissimi set.

Fra le donne la Osaka vince il braccio di ferro con l’Azarenka (asfaltata la bielorussa), Madison Keys supera la russa (in crisi di risultati) Pavlyuchenkova, imitata dalla britannica Konta contro la Rybarikova, l’estone Kontaveit che distrugge con un duplice 6/1 Coco Vandeweghe (pessima partita dell’americana), la croata Donna Vekic contro Carla Suarez Navarro, la Van Uytvanck in 3 contro la Stosur, la Martic contro la Tsurenko, la cinese Zhang contro la Buzarnescu (ci si aspettava di più dalla rumena…) e la Gavrilova contro la Vikhlyantseva. In serata chiudono la giornata Stephens – Strycova: l’americana soffre le geometrie della ceca nel primo parziale e ha bisogno di una bella rimonta per raggiungere il secondo turno.
Nei doppi femminili Errani e Trevisan si regalano una bella vittoria mentre escono Chiesa e Matteucci, con Deborah apparsa limitata da un probabile infortunio.
Tanti match, alcuni davvero interessanti: e domani si ricomincia, con la speranza che i colori azzurri continuino a brillare.


Alessandro Orecchio


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4 commenti

Max72 (Guest) 15-05-2018 11:17

A proposito di tenniste italiane, ho visto nel tabellone femminile 3 lucky loser, purtroppo non c’è Camila Giorgi. Come è esattamente il criterio del sorteggio?

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Giangi (Guest) 15-05-2018 11:09

Non ho visto la partita fra Fognini e Monfils, ma avevo visto quest’ultimo in allenamento domenica pomeriggio contro Pouille.
Monfils mostrava nettamente di non aver superato i problemi alla schiena ed al collo, era tutto incerottato (appunto schiena e collo) e si lamentava con il suo coach di avere grandi problemi soprattutto nei movimenti che lo portavano a muovere il collo a fine colpo, tanto che il coach lo massaggiava spesso e il gioco ne risentiva.

Tutto questo per dire che come al solito Fognini viene denigrato se perde e poi se vince con un Monfils a pezzi viene osannato come “demolitore”

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Fede-rer 15-05-2018 09:51

Un paio di appunti ad un articolo tutto sommato veritiero.

1) Ieri ho assistito dal vivo al match della Rosatello dal primo all’ultimo punto e non era affatto appagata dall’aver centrato la WC tramite le pre-quali! Tra l’altro sarebbe anche grave se ciò fosse accaduto! Semplicemnte c’era ancora una differenza piuttosto netta di peso di palla tra le due giocatrice ma, soprattutto, di esperienza nei momenti importanti della partita. E’ giustissima la vittoria della Kanepi ma il punteggio è onestamente piuttosto bugiardo. Games spessissimo ai vantaggi, 17 palle break avute dalla Kanepi delle quali 5 concretizzate, 12 palle break avute dalla Rosatello delle quali 1 sola sfruttata. Il match si è deciso su tale statistica. Entrambe le giocatrici hanno fatto molta fatica a tenere il servizio dilungandosi in games lottatissimi e con molte palle break. La differenza è che la Rosatello ne ha convertita solo una mentre la Kanepi 5… E’ stata una questione di killer instinct e di esperienza. La Rosatello è partita un po’ contratta ed è chiaro che ha “sentito” parecchio la partita.

2) Mi pare rischioso affermare che sia stato il miglior Djokovic del 2018. Ho assistito al suo primo set e Dolgopolov è stato davvero un ostacolo trascurabile che non lascia presagire nulla sulla condizione di Djokovic il quale, limitandosi al compitino ed aspettando senza minimamente forzare l’errore dell’ucraino che arrivava puntualissimo ad ogni 15, non ha dovuto praticamente fare nulla per portare a casa il match. Sospenderei il giudizio in vista di impegni più probanti. C’è da dire che stavolta Nole ha un tabellone davvero favorevole fino alla semifinale. Mi stupirebbe davvero se non riuscisse ad arrivarci.

3) E’ vero, la vittoria della Osaka sulla Azarenka è stata molto netta. Ho assistito al secondo set, bielorussa fallosa ed apparentemente poco concentrata. Tennis speculare ma molto piu profonda e continua nella spinta la Osaka che inizia a trovarsi molto meglio sulla terra. Non mi piace mai però, in un articolo giornalistico, leggere espressioni del tipo “Asfaltata la bielorussa”… Le trovo sempre poco eleganti e non credo siano così necessarie per rendere l’idea!

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Giorgio il mitico (Guest) 15-05-2018 04:27

Onore a questa grande tennista, il suo capolavoro di New York contro Serena Williams resterà sempre una vittoria leggendaria !

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