Open Court (58) ATP, Copertina

Open Court: la crescita di Borna Coric (di Marco Mazzoni)

29/03/2018 09:20 21 commenti
Borna Coric nella foto
Borna Coric nella foto

Milano, novembre 2017. Le ATP NextGen Finals monopolizzano l’attenzione del mondo del tennis la settimana precedente il Masters di Londra. Giovani under 21 a giocarsi il titolo di “futuro campione di domani” e testare nuove regole, alcune buone, altre meno… Tra i talenti in campo, anche il croato Borna Coric, pochi giorni prima del suo 21esimo compleanno. Per lui tre vittorie nei round robin, poi la sconfitta secca vs. Rublev in semifinale. Ufficialmente per problemi fisici dell’ultimo minuto, Borna non prende parte alla finale per il terzo posto, mettendo un po’ in subbuglio l’organizzazione e chiudendo lì il suo 2017 tennistico. Da bordo campo è stato interessante osservare il tennis di questi giovani. Alcuni mi sorpresero, a partire da Chung. Non solo il coreano vinse il torneo, con pieno merito, ma mostrò l’evidenza delle qualità che lo stanno portando nella top20 ATP, con un livello di gioco molto vicino all’eccellenza. Che botte (con controllo rivedibile) di Medvedev, che talento acerbo Shapovalov, che capacità di accelerare Rublev… E Coric? Ad essere onesto, il croato mi lasciò alquanto perplesso. L’avevo già visto, anche dal vivo, ma l’ultimo contatto non aveva altro che confermato le mie perplessità sul suo tennis: ottimo potenziale, alcuni limiti tecnici, molto disordine. Rivedendo nella mia mente quel che portò in campo a Milano, il livello di gioco che il croato sta toccando nei due Masters 1000 americani ha quasi dell’incredibile. Coric in pochi mesi ha compiuto un salto davvero importante. Inaspettato. Chapeau! A lui, per come ha lavorato bene in inverno ed in questi primi mesi del 2018; e Chapeau a Riccardo Piatti, bravissimo coach che non ha bisogno di presentazione. Dove è migliorato Coric? E qual è la reale prospettiva reale di crescita nel breve periodo? Ecco una piccola analisi, aspettando con grande curiosità il match di quarti a Miami dove sfiderà Alex Zverev. Una partita molto aperta ed assai interessante.

Continuità e Ordine

Quando Coric fece il suo ingresso nel mondo del tennis che conta, ormai un paio d’anni fa almeno, furono evidenti le sue doti atletiche naturali. Alto ma non troppo, molto coordinato, potente e veloce. Elastico non come il miglior Djokovic ma assai reattivo. In difesa, soprattutto col rovescio (colpo naturale) è sempre stato capace di trovare la giocata anche da posizione difficile, sfruttando doti innate di coordinazione. Su questa ottima base c’era bisogno di lavorare molto. Fino a pochi mesi fa, il lavoro non era stato svolto così bene, o almeno non fruttava i risultati attesi. Non sempre Borna riusciva a reggere nelle fasi dure dei match, ed essendo lui un mix tra un contrattaccante naturale ed un costruttore di gioco dal fondo, riuscire a trovare potenza e continuità nella spinta era un tassello fondamentale per la crescita. Troppi alti e bassi, sia fisicamente che soprattutto sul piano mentale, l’avevano un po’ bloccato. Nei suoi match era possibile trovare fasi in cui emergeva dalla lotta, con grande presenza fisica, colpi precisi e continui; molti altri in cui la fiamma si spegneva, l’agonismo scemava, crollando in pause nerissime che gli sono costate match importanti, sia contro rivali più forti che in partite alla sua portata. Di sicuro con Piatti hanno lavorato molto sulla gestione del match: far fruttare le qualità fisiche con il giusto approccio mentale, per non scappare dalla lotta ed anzi tirar fuori il meglio nei momenti decisivi del match. In questo la crescita di Coric è evidente: durante l’ultima trasferta americana ha mantenuto un livello “energetico” ed agonistico notevole, con ben poche pause, e riprendendosi molto velocemente dopo un calo. Oltre alla continuità – fondamentale per il suo gioco – ha sicuramente migliorato l’ordine con cui costruisce lo scambio, si difende e contrattacca. In passato sembrava “improvvisare”, non riusciva a tenere un piano tattico preciso. Passava da fasi passive e superdifensive a momenti in cui sparacchiava, pure con controllo discutibile col dritto, il suo colpo meno stabile. Idem per la gestione dei colpi di inizio gioco, che non erano tra i punti forti. Il Coric di queste ultime settimane ha ben chiaro come stare in campo, che tipo di tennis manovrare nei momenti di difesa, in quelli di costruzione e di attacco. Grazie al lavoro con Riccardo Piatti (fine stratega se ce n’è uno) il tennis di Coric è oggi veramente “percentuale”, o tende a questo tipo di condotta. La migliore per un tennista che ha nella solidità e nella spinta le sue armi. Tutto questo non sarebbe possibile senza un miglioramento sul piano tecnico. Ecco dove a mio avviso sono intervenuti, con ottimi risultati

Dritto e colpi di inizio gioco

Ma dove vuoi che vada con quel dritto lì….”. Ricordo perfettamente questa sentenza, sparata da uno spettatore sugli spalti durante un suo match, qualche tempo fa. Lapidario, ma nemmeno tanto lontano dalla verità. Il Borna degli esordi aveva un dritto non adatto all’altissimo livello. Troppo macchinoso, poco penetrante, instabile ed insicuro. Trovava con difficoltà la profondità, se preso in corsa il controllo era spesso deficitario. Magari gli usciva la giocata, ma nel complesso di un match di alto livello era un punto di debolezza terribile, visto che oggi mediamente lo scambio lo si conduce col dritto, anche per chi ha un rovescio naturale. Il Coric 2018 gioca un dritto non eccellente ma assai migliorato. E’ evidente come abbia spogliato lo swing da alcuni passaggi di troppo, trovando un’esecuzione più rapida e un po’ più fluida, e ci sono ancora enormi margini di miglioramento. Mediamente riesce a tenere velocità superiori con miglior controllo, anche se ancora il colpo tende a scappargli via, o lo lavora troppo e la palla non va. Se prende ritmo e può impattare una palla abbastanza pulita, adesso incide e lo tiene abbastanza lungo, riuscendo anche a girarsi e trovare qualche accelerazione improvvisa vincente. Il match vs. Federer a Indian Wells ne è la dimostrazione lampante. Roger quel giorno non era proprio centrato al meglio, ma più volte Coric non solo retto la diagonale ma anche superato lo svizzero con qualche botta davvero potente e precisa. E senza commettere quei tanti errori in manovra che lo avevano sempre penalizzato. Come migliorarlo ancora? Lavorare sul tempo e sull’equilibrio al momento dell’impatto, a volte ancora arretrato; sulla apertura del colpo, che ritengo la parte “debole” dell’esecuzione. Con Piatti hanno spostato lo swing verso un movimento più “scolastico”, ricalcando in parte il lavoro eseguito anni fa (con ottimi risultati) su Ljubicic. Con questi accorgimenti potrà trovare una maggiore profondità media nello scambio, che fa enorme differenza. Oltre al dritto, notevole il salto di qualità nei colpi di inizio gioco. Percentuale di prime più alta, seconde più aggressive, risposte tatticamente più efficaci, alla ricerca di profondità per trovare una migliore posizione in campo. Proprio sulla posizione in campo è stato fatto un lavoro importante, direi decisivo nell’economia complessiva del suo tennis.

Posizione in campo

Coric ha potenza, è veloce, trova bene la corretta distanza dalla palla. Avanzare la posizione in campo più vicino alla riga lo sta portando ad essere un tennista più offensivo e pericoloso. La posizione in campo è sempre determinante, visto quanto corre la palla al massimo livello e l’importanza del rubare il tempo di gioco. Borna non è un tennista che ha nell’anticipo la sua miglior qualità, ma ci sta lavorando. Sul rovescio riesce a sorprendere con qualche accelerazione letale, a castigare il “classico” giocatore che si sposta per lavorare lo scambio col dritto inside out, ma erano giocate una tantum, per uscire dallo scambio e non costruite. Quest’ultima versione di Coric è molto più aggressiva, tende ad imporre maggiormente i suoi ritmi, i suoi schemi, il far correre la palla negli angoli per aprirsi il campo ed entrare. Farlo da una posizione più avanzata è decisivo alla qualità di questo schema offensivo. Non sarà mai un tennista da uno-due, ma l’essersi spogliato da quelle fasi di eccesso di scambi troppo lontano dalla riga di fondo non può altro che aiutarlo a crescere e diventare più pericoloso. Ancora tende a scappare un po’ dietro, ma ci sta lavorando ed i risultati sembrano incoraggianti.

Queste le sensazioni sul Borna ammirato nella doppietta USA di primavera, con Miami ancora da giocare. Viviamo un momento storico molto particolare. Al vertice troppi big sono “rotti”, in calo, invecchiati; i giovani non convincono come solidità, non sembrano ancora “pronti” a sostituirli. Questo nuovo Coric sembra possedere quantità e discreta qualità per salire in fretta, anche dentro alla top20, sfruttando il vuoto attuale. Sarà molto interessante vederlo, con questo “nuovo” tennis, anche sul rosso. Chissà che non possa sorprendere…

Marco Mazzoni

@marcomazz


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21 commenti. Lasciane uno!

Much (Guest) 29-03-2018 23:08

Scritto da marco mazzoni
@ biglebowsky (#2065570)
Nessuna intenzione da parte mia di evitare argomenti scomodi. Solo che qua non è il posto giusto. E rispondere con una frase sibillina ad un argomento complesso non aiuta nessuno, può solo alimentare inutili polemiche. Se hai la bontà di leggere il mio pensiero, cerco di non alimentare mai polemiche inutili, preferisco capire e, se posso, analizzare. buon tennis

Apprezzo la diplomazia di entrambi, ma anche se non sono addentro alla materia come Lebowsky sarei interessato ad approfondire il discorso. Qui dentro dev’esserci lo spazio per trattare argomenti spigolosi come quello proposto. Perchè no con un articolo dedicato che tratto l’argomento con equilibrio …

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marvar (Guest) 29-03-2018 21:26

Magari avere un borna coric in italia…

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Alberto Bonimba (Guest) 29-03-2018 17:16

La zona di Sanremo sta diventando importante per il tennis ! A Sanremo la Bob Brett Academy e a Bordighera ( il primo tennis club in Italia ) l’accademia di Riccardo Piatti !

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marco mazzoni (Guest) 29-03-2018 15:32

@ biglebowsky (#2065570)

Nessuna intenzione da parte mia di evitare argomenti scomodi. Solo che qua non è il posto giusto. E rispondere con una frase sibillina ad un argomento complesso non aiuta nessuno, può solo alimentare inutili polemiche. Se hai la bontà di leggere il mio pensiero, cerco di non alimentare mai polemiche inutili, preferisco capire e, se posso, analizzare. buon tennis 🙂

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biglebowsky (Guest) 29-03-2018 14:54

Scritto da marco mazzoni
@ biglebowsky (#2065491)
ciao, è un discorso molto ampio e delicato che esula dall’articolo, e quindi preferisco non rispondere in questo articolo. ci sarà modo, spero, di riparlarne.
buon tennis

non chiedevo una risposta, la domanda è retorica.
è molto meglio per chi vive di tennis in italia evitare questi argomenti specie se si firma con il suo nome.
sappiamo bene quanto siano vendicativi…….e non ho neppure menzionato tirrenia che da solo (il centro federale) meriterebbe una certa attenzione da parte degli addetti ai lavori sia per i costi sia per i risultati che ha ottenuto e dove non vogliono più andare neppure i dodicenni!

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Dario (Guest) 29-03-2018 14:52

Tanto rumore per nulla a mio avviso.
Stiamo parlando dello stesso idendico giocatore che é arrivato top 50 a 19 anni con un tennis appunto percentuale ai limiti dello stucchevole. Questo serve con il 70 per di prime sul cemento, roba da Wilander su terra!
Indi per cui Piatti(allenatore per me mitizzato) non ha scoperto nessun uovo di colombo. Il ragazzo sta semplicememte a pompa fisicamente come lo era prima di rompersi i legamenti del ginocchio. Altri due mesi di questo tipo di tennis passivente assurdo e finisce di nuovo sotto i ferri. Altro che Piatti

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marco mazzoni (Guest) 29-03-2018 14:38

@ biglebowsky (#2065491)

ciao, è un discorso molto ampio e delicato che esula dall’articolo, e quindi preferisco non rispondere in questo articolo. ci sarà modo, spero, di riparlarne.
buon tennis

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biglebowsky (Guest) 29-03-2018 13:46

mi perdoni marco se sposto il discorso da coric a piatti approfittando della competente disamina.

il motivo per cui la federazione non investe da anni su coach di personalità (e nel caso di piatti si parla di qualcosa di più di un allenatore, ma ce ne sono anche tanti altri) credo sia piuttosto semplice: personaggi di questo livello esigono carta bianca come “conditio sine qua non” per lavorare e la cosa determinerebbe una perdita di potere degli attuali manovratori del vapore che detengono sostanzialmente potere “di vita o di morte” sul tennis italiano.

l’aspetto economico è secondario, penso, per una delle federazioni più ricche del mondo e che non sa come spendere i suoi (nostri?) soldi se si inventa prize money di quel genere per le prequalificazioni degli internazionali e se è in grado di sopportare da anni le perdite milionarie di supertennis; quanto sono costati in 10 anni dieci anni il signor infantino (che ha goduto di due contratti quinquennali a cifre mai comunicate), palumbo, palmieri, barazzuti, galimberti, la famiglia binaghi allargata e compagnia cantante?

e credete che, dalla posizione di comando, possano rinunciare ai loro privilegi?
sembra stupido persino chiederselo.

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+1: Andreas Seppi
alfredo94 29-03-2018 13:05

Ma io ho sempre pensato che potesse ambire a diventare un top 10 ,spesso giocatori come lui e chung dalle notevoli qualità atletiche e mentali vengono sottovaluatti a discapito di giocatori più potenti ,dimenticando che gli ultimi numero 1 sono stati djokovic murray e nadal . Penso che soprattutto in ottica slam siano ancora più pericolosi 3/5 dopo il ritiro dei big il croato e il koreano possono ambire a vincere slam ,si avrà magari una situazione simile al femminile con slam molto aperti e vari vincitori che però non arriveranno ai numeri dei djokovic federer nadal come numero di slam.

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Tennisaddicted (Guest) 29-03-2018 12:08

Scritto da intrepid

Scritto da Pier95
@ Tennisaddicted (#2065251)
Sono d’accordo con te, non capisco perchè la FIT non lo ingaggia.. forse anche Piatti non piace come viene gestita?
Su Coric l’ho intravisto contro Federer e devo dire che è migliorato già fisicamente era apposto ora che ha migliorato anche la tattica diventa pericoloso affrontarlo. Per ora vale la top 30 poi se continua così la top 20 o addirittura la top10

da anni fa il coach ai massimi livelli; che motivi potrebbe avere per svernare in fit? non accetterebbe mai

La FIT preferisce spendere per Bahamonde… Bah

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Fesc50 (Guest) 29-03-2018 11:43

Scritto da Elisa
Sempre un piacere leggere Marco Mazzoni

Esatto

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Fesc50 (Guest) 29-03-2018 11:43

Scritto da sognodisole
borna dai tempi degli itf quello con piu’ palle…un sacco di partite vinte al terzo…non molla mai..grande borna,non da adesso

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intrepid 29-03-2018 11:36

Scritto da Pier95
@ Tennisaddicted (#2065251)
Sono d’accordo con te, non capisco perchè la FIT non lo ingaggia.. forse anche Piatti non piace come viene gestita?
Su Coric l’ho intravisto contro Federer e devo dire che è migliorato già fisicamente era apposto ora che ha migliorato anche la tattica diventa pericoloso affrontarlo. Per ora vale la top 30 poi se continua così la top 20 o addirittura la top10

da anni fa il coach ai massimi livelli; che motivi potrebbe avere per svernare in fit? non accetterebbe mai

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+1: mazingaz
Roberto (Guest) 29-03-2018 11:08

Sarà anche miglioratissimo ma negli ottavi è sembrato in balia del tennis di shapovalov, che nn fosse stato x il disgraziato decimo game del terzo avrebbe meritato lui.
Coric può arrivare in top ten, nn di più il canadese in vetta

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Pier95 (Guest) 29-03-2018 10:48

@ Tennisaddicted (#2065251)

Sono d’accordo con te, non capisco perchè la FIT non lo ingaggia.. forse anche Piatti non piace come viene gestita?

Su Coric l’ho intravisto contro Federer e devo dire che è migliorato già fisicamente era apposto ora che ha migliorato anche la tattica diventa pericoloso affrontarlo. Per ora vale la top 30 poi se continua così la top 20 o addirittura la top10

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Giuk (Guest) 29-03-2018 10:48

Indubbiamente un ottimo giocatore che potrà ambire ad una bella carriera da top 10, diciamo un Ferrer 2.0!

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+1: mazingaz, BetAce
Elisa (Guest) 29-03-2018 09:52

Sempre un piacere leggere Marco Mazzoni

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sognodisole 29-03-2018 09:46

borna dai tempi degli itf quello con piu’ palle…un sacco di partite vinte al terzo…non molla mai..grande borna,non da adesso

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I LOVE BOBO (Guest) 29-03-2018 09:36

lo scorso anno coric perse una dozzina d volte al primo turno. sembrava dovesse essere la delusione Next gen e invece in pochi mesi….

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Tennisaddicted (Guest) 29-03-2018 08:59

Piatti non sarà un personaggio facile, sarà pure opportunista e bravo a “sfruttare” le situazioni, ma cavoli ottiene risultati! La FIT guarda e ringhia?

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+1: mazingaz
alexalex 29-03-2018 08:58

Anche io trovo che sia migliorato tantissimo nella gestione del match. Fisicamente è molto più preparato ed è diventato abile nel mantenere le traiettorie profonde con continuità, nello scambio e nella partita. Promette di essere un ottimo regolarista, che però manca di una soluzione definitiva secondo me. Per quanto riguarda il dritto, ho l’impressione che colpisca spesso troppo frontalmente.

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