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Open Court: Felix Auger-Aliassime, il talento di un predestinato (di Marco Mazzoni)

15/02/2018 12:21 13 commenti
Felix Auger-Aliassime classe 2000 e n.168 ATP
Felix Auger-Aliassime classe 2000 e n.168 ATP

L’ATP di Rotterdam è da sempre un torneo intrigante. L’albo d’oro è di quelli d.o.c., molte edizioni ci hanno regalato match spettacolari e forti emozioni. Come dimenticare la vittoria di Seppi su Nadal, giusto 10 anni fa, o quella leggendaria di Omar Camporese in finale sullo Zar Ivan Lendl nel ’91, due momenti dolcissimi del nostro tennis in terra “orange”. Il tabellone 2018 del torneo olandese è stato scosso dalla decisione di Federer di scendere in campo per strappare quei pochi punti che lo separano da un clamoroso ritorno al n.1 del ranking, e quindi rischia di passare alla storia come palcoscenico di uno dei record più incredibili del campione svizzero. Inutile girarci intorno, tutto il mondo del tennis è in attesa, la pressione su Roger è discretamente alta, ma inversamente proporzionale è la difficoltà del suo tabellone verso la semifinale, “il D-Day” del suo probabile record.

La faccenda è così importante e seguita nel mondo della racchetta che è passato in secondo piano l’esordio sul tour ATP del giovane canadese Felix Auger-Aliassime. Ingiustamente, perché il giovanissimo canadese (classe 2000!) sta bruciando le tappe verso il tennis che conta, forte di un talento purissimo. Di lui si parla da tempo. Ha già sorpreso e convinto nei tornei di categoria inferiore (incluso il record del Challenger vinto a 16 anni e 10 mesi, primo tennista nato nel 2000 a farcela), tanto che c’era grande curiosità per vederlo in campo nel primo evento di alto livello. Ha perso in tre set una partita lottata ed a tratti spettacolare vs. Krajinovic, ma le sensazioni che mi ha lasciato sono chiare e forti: Felix è un predestinato. Predestinato a diventare un tennista forte, probabilmente fortissimo.

Della sua storia sono già state scritte molte pagine. Preferisco concentrarmi sul suo tennis, descrivendo le attuali (poche) debolezze ed i (molti) punti di forza. La cosa che più mi ha impressionato nel match giocato a Rotterdam? Come è stato in campo. …siamo sicuri che fosse davvero un esordiente? A soli 17 anni? Pazzesco. Felix è partito un filo trattenuto, normalissimo… ma dopo pochi games di assestamento il suo braccio ha iniziato a mulinare accelerazioni notevoli, e tutto il suo tennis è esploso. La presenza, lucidità e sagacia tattica di Auger-Aliassime sono clamorose. Quando Krajinovic lo ha messo sotto nello scambio, Felix non ha mai sparacchiato una palla. Mai. Anche negli scambi più complessi, riusciva sempre a trovare la soluzione tecnica e tattica più adeguata per girare lo scambio a suo favore, o provarci senza prendere rischi assurdi. Qualità incredibile per un ragazzo così giovane. Alla sua età, per trovare tennisti con questa lucidità dobbiamo scomodare gente come Nadal, Hewitt, Wilander, Borg, …tennisti che hanno segnato un’epoca. È presto per dire che Auger-Aliassime farà altrettanto, ma il ragazzo abbina questa presenza ed intelligenza a doti atletiche e tecniche straordinarie, con margini di miglioramento notevoli. Scacco matto.

Il servizio è già un buon colpo, per velocità di esecuzione e precisione con cui trova l’angolo, soprattutto esterno. Deve ancora completare lo sviluppo muscolare, quindi il caricamento sulla palla è modesto. Sicuramente da migliorare l’uso delle varie soluzioni (cerca poco la massima velocità con la botta piatta). La prima già veleggia sicura oltre i 200 km/h, quindi tutto lascia pensare che tra un paio d’anni il suo servizio potrà essere di quelli importanti, e gli frutterà lauti dividendi. È rapido a ritrovare la coordinazione dopo il servizio, anche quando riceve una risposta profonda, ma in quella situazione tende a scappare fin troppo dietro, perdendo campo. In generale, dovrà migliorare proprio la posizione nello scambio, che ancora tende ad essere un po’ arretrata. Se lo “poteva permettere” al livello che ha tenuto finora perché è molto veloce, i suoi colpi hanno un grande controllo e mediamente sono profondi. Però all’aumentare del livello tecnico degli avversari sarà difficile difendere quella posizione senza andare sotto.

Felix è un costruttore di gioco, uno che ama scambiare un paio di palle e poi cercare l’affondo, soprattutto col dritto, colpo già importante. È un attaccante moderno, cerca il punto da ogni posizione di campo, ma riesce anche a difendersi in modo ordinato e contrattaccare, ribaltare lo scambio e prendersi il vincente. Ordine è la parola chiave nel suo tennis. Poche le mosse azzardate, grande velocità di pensiero nel vedere cosa accade nello scambio e reagire, con la soluzione tecnica percentualmente più adeguata. Lui dice che lo guida anche l’istinto nel cercare la giocata, ma personalmente lo ritengo un tennista più tattico, sveglio e assolutamente presente. Cova dentro uno spirito offensivo, gli piace fare gioco e cercare il punto, strappare il vincente, ma senza esagerare. Anche quando segue in avanti un attacco è difficile che lo faccia all’arma bianca. Nei pressi della rete la posizione è rivedibile, ma è estremamente reattivo e riesce a compensare con il riflesso. Soluzioni tecniche un po’ scolastiche ma abbastanza efficaci. Grazie all’innata elasticità muscolare, è bravo a scendere sulle ginocchia per accompagnare una volee bassa, con un controllo discreto. Più efficace quando deve chiudere una volee alta, dove sfrutta esplosività e buona mano.

Nello scambio è bravissimo a passare da un drive carico di spin ad una bordata a chiudere, meglio a sventaglio col dritto. Questo grazie alla combinazione di velocità d’esecuzione col braccio (e fluidità tecnica nel cambiare apertura e chiusura) e rapidità coi piedi nel trovare la corretta posizione nell’approccio. In questa fase Felix è già un grande giocatore. È splendido vedere i suoi piccoli passi e perfetti appoggi nell’approcciare la palla, trovare la miglior distanza (facendo spazio col corpo per l’inside-out) e quindi lasciar lavorare il braccio-spalla per una frustata di dritto notevole, spesso vincente. Ancor più bella esteticamente la sua accelerazione di dritto cross, quando fa un paio di passi laterali ed esplode in un piccolo salto ad aggredire la palla. Incredibile come riesca a tenere un grande equilibrio, in ogni soluzione tecnica ma soprattutto in questo affondo di dritto cross. In volo non si scompone, apre e chiude in un lampo, scaricando sulla palla grande potenza e controllo. Una bellezza. Dove invece dovrebbe migliorare è quando insiste nello scambio da dietro con topspin accentuato: in questa fase (soprattutto quando si difende) tende a scappare indietro col peso del corpo, e se crolla in difesa il controllo diventa problematico.

Aperture brevi e grande velocità nello swing, i gesti sono moderni, assai efficienti con pochissima dispersione di forza e perfetto equilibrio. Eccellente come carica il rovescio passando dalla diagonale al lungo linea improvviso, una fase in cui ha fulminato Krajinovic, incapace di leggere il cambio di traiettoria. Invece quando insiste nella diagonale cross, qualche volta ha perso controllo per un eccesso di rotazione, cadendo col peso del corpo all’indietro. In generale, tende a mantenere il miglior equilibrio quando è lui in controllo, perdendo un filo di tempo quando si difende. Migliorerà anche questo aspetto. Non sembra fidarsi troppo del suo rovescio in back, soluzione che ha usato pochissimo. Potrebbe spingere su questa alternativa, perché il cambio di ritmo è una sua qualità, quindi rallentare per poi accelerare potrebbe destabilizzare il rivale, ancor più quando non riesce sfondare col pressing in progressione.

Come tutti i giovani “esuberanti”, resta nettamente più forte quando tiene in mano il gioco rispetto a quando deve difendersi e “sporcare” lo scambio. Crescere per lui vorrà dire aumentare il minutaggio in cui riesce ad esprimere il miglior tennis. Tecnicamente dovrà lavorare sulla risposta. Ha entusiasmato per certe rasoiate improvvise, soprattutto col rovescio cross, davvero bellissime; ma spesso si è accontentato di una rimessa in gioco centrale e nemmeno così lunga, tatticamente perdente in un tennis di alto livello sempre più veloce ed aggressivo. Atleticamente è un fenomeno, veloce, elastico.

Questo il primo contatto con Felix Auger-Aliassime, talento purissimo. Ne seguiremo la crescita ed i risultati, analizzando più avanti gli sviluppi del suo tennis. Con Denis Shapovalov “rischia” di far diventare il Canada la nazione guida del tennis nel prossimo futuro. Felix compirà 18 anni il prossimo 8 agosto. Una data un tantino particolare, visto che sarà anche il compleanno di un certo giocatore che ha combinato qualcosina nel nostro amato mondo. Predestinato dalla nascita, il nostro Felix…

Marco Mazzoni

@marcomazz


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13 commenti. Lasciane uno!

Losvizzero 15-02-2018 20:53

@ MD (#2034311)

Perchè Roger sia lodato, non è certo un fiore che sta sbocciando…abbiamo bisogno di cominciare a riversare le nostre speranze su qualcun altro. Uno che sa giocare e che sa stare bene in campo quanto fuori, tipo Goffin.

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+1: Ken_Rosewall, Marcus91
Giangi (Guest) 15-02-2018 18:26

Vista la partita in diretta .
Francamente mi è piaciuto ma – forse anche colpa del commentatore di supertennis che fastidiosamente non mancava di commentare come “strepitoso” qualsiasi colpo tirasse – non l’ho trovato tale da qualificarlo come sicuro prossimo Top Five. Sicuramente da Top 30.
Quello che ho notato è l’eleganza nel muoversi e nel colpire, da questo punto di vista molto meglio dei vari rublev, chung ecc.

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clipo 15-02-2018 17:51

Il Canada vincerà presto l’insalatiera della Davis

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cataflic (Guest) 15-02-2018 17:42

Per me da sempre un predestinato. Per ora mi lascia un po’ incerto il dritto quando non lo esegue in anticipo “a la Roger”, perde peso e penetrazione, molto meglio mediamente il rovescio in cui lo trovo più composto e naturale.
È giovane e bisognerà vedere quale sarà la sua velocità di regime al 100%.

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gab (Guest) 15-02-2018 17:20

…Rublev…se trova un filo di continuità in più è già un top 10… il suo “killer instinct” è già quello dei grandi…

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Nadaliano 15-02-2018 16:47

@ MD (#2034311)

Il problema è che quando smetteranno Federer, Nadal e Djokovic (in ordine di importanza), sarà un duro colpo per il tennis….davvero, immaginatevi gli slam senza questi 3 giocatori ai nastri di partenza.

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Haas78 (Guest) 15-02-2018 15:54

@ MD (#2034311)

Bravo

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Haas78 (Guest) 15-02-2018 15:54

@ pallettaro (#2034227)

Concordo,certo che farebbe comodo al Ns movimento un giocatore del genere 😉

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MD (Guest) 15-02-2018 15:33

Con tutto il rispetto, mi pare per ora destinato a ingrossare le fila dei pretendenti al prossimo nr. 1.
Quanti saranno ormai, una quindicina?
Ognuno dei tennisti “scomodati” (Agassi, Wilander, Nadal, ai quali aggiungerei Becker) intorno ai 18 anni aveva vinto da solo più di tutta la Next Gen messa insieme, che può vantare poco oltre al Master 1000 di Zverev.
Mi sembra che ci sia una certa “ansia da Messia”. Si cerca affannosamente il fenomeno tra i giovani, come se il dono del tennis fosse un tartufo nascosto sotto terra.
Non preoccupatevi, che quando sulla scena si affaccerà un fenomeno lo vedranno tutti.

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kasabian (Guest) 15-02-2018 14:37

assolutamente scettico su tutta la nex gen a parte lui, sembrá avere quel qualcosa in piu’ ma sembra si infortuni spesso.

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Luca da Sondrio (Guest) 15-02-2018 13:54

Analisi perfetta. La vedo esattamente così anch’io, caro Mazzoni. Auger-Aliassime mi piace tantissimo.

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pallettaro (Guest) 15-02-2018 13:28

Vista l’età, come è facile intuire, emerge chiaramente il fatto che sia precocissimo.
Già sviluppato fisicamente e sufficientemente potente, dimostra 3 anni di più almeno. Dal viso si vede che è un bambino, dal fisico no. Anzi.
Dal punto di vista tecnico non mi ha entusiasmato.
Non ho visto cose così incredibili a parte il dirittaccio anomalo lungoliena.
Certo, fa tutto bene. Non ha pecche tecniche, ha solo da legare i suoi colpi ad un gioco.
Niente di già visto, ma vorrei sottolineare un suo colpo per me innovativo nello stile e nell’efficacia.
Gioca un tremendo lungo linea di diritto, totalmente aperto, non bello da vedere, ma tremendamente efficace. Filip, pur essendo ottimo in difesa, non è riuscito nemmeno a capire dove avrebbe tirato. Ne ha tirati 3 o 4 da paura.
Per il resto è un ottimo prospetto, ma per incoronarlo c’è tempo.
Per dire, a me a questa età mi aveva impressionato di più Kyrgios.

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+1: Ken_Rosewall
borg (Guest) 15-02-2018 12:36

vediamo un po’dove arrivera’, da qui alla TOP 10 la strada è insidiosa…personalmente vedo meglio shapovalov….

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