Il 2017 di Simone Bolelli: un nuovo tentativo di rinascita

05/12/2017 07:53 8 commenti
Simone Bolelli classe 1985
Simone Bolelli classe 1985

Simone Bolelli ha vissuto un 2017 purtroppo familiare: l’ennesimo grosso infortunio alle spalle e la voglia di ripartire, ancora una volta, per confrontarsi con tornei e avversari consoni al suo tennis, con una classifica da scalare e le voci da scacciare che lo volevano oramai esausto, senza voglia di combattere e prossimo al ritiro. Classe 1985, Chicco ha invece messo in mostra tutta la sua caparbietà e deciso di ributtarsi in campo, per una nuova rinascita. Va detto che l’obiettivo è stato compiuto, però solo in parte: chi si augurava un ritorno in top100 entro la fine dell’anno è stato purtroppo smentito ma il suo gioco è stato di buon livello, a tratti ottimo, e in alcuni grandi appuntamenti è venuto fuori alla grande, dimostrando che Simone Bolelli ha ancora vita tennistica di fronte a sé.

È stato un 2017 nel complesso da 28 vittorie e 17 sconfitte, suddivise in 3/2 su cemento outdoor (un po’ poco per il tennis che Simone può esprimere…), 14/9 su terra rossa, 6/4 su duro indoor, 1/1 su tappeto e 4/1 su erba. Simone inizia l’anno sulla terra rossa argentina, perdendo al primo turno delle qualificazioni di Buenos Aires ma raggiungendo la semifinale al challenger di Santiago del Cile battendo buoni giocatori fra cui il nostro Giannessi e l’argentino Leonardo Mayer. Tornato in Europa Simone si regala un breve passaggio sul duro indoor francese del challenger di St. Breuc dove si ferma però al secondo turno. Meglio tornare sulla terra battuta, soprattutto se vicino casa.
La primavera su terra rossa di Simone inizia nel territorio amico di Montecarlo (sua residenza) dove però non supera le qualificazioni: fa meglio al challenger di Ostrava dove raggiunge i quarti di finale e soprattutto al Roland Garros dove non solo supera le quali (W contro Garin, Marterer e Cecchinato) ma regola al primo turno il francese Mahut, prima di cedere combattendo (soprattutto nel primo parziale) all’austriaco Thiem, uno dei favoriti alla vittoria finale. Buona iniezione di fiducia, ma purtroppo gli acuti in stagione come questo parigino saranno sporadici, mancando una certa continuità per assurdo negli appuntamenti più “facili”.
Si continua sul rosso con i 2T ai ch di Caltanissetta e Todi prima di volare a Londra sull’erba di Wimbledon dove mette a segno un altro grande exploit: superate le qualificazioni mettendo a segno una bellissima vittoria 11/9 al terzo del primo turno contro Sam Groth, Bolelli si guadagna un secondo turno del main draw battendo Lu e cedendo al francese Tsonga.
Dopo Wimbledon Simone raggiunge i quarti di finale al challenger olandese di Scheveningen su terra battuta, prima di passare direttamente a New York e al suo cemento outdoor senza tornei di preparazione: il filotto Slam purtroppo si chiude con l’ultimo Major di stagione, perché Bolelli inaspettatamente cede al turno decisivo delle quali all’abbordabile (per lui…) Vincent Millot. Non dev’essere una botta facile da superare, perché da questo momento Simone fatica.
2T al challenger di Istanbul (L contro Bublik) prima di passare alla stagione indoor, anche questa avara di soddisfazioni: Simone supera le quali a Metz ma cede al primo turno a Granollers in un match che poteva e doveva vincere, supera le quali a Stoccolma ma viene sconfitto dal serbo Troicki all’esordio nel tabellone principale, prima di fallire le Q di Vienna e finire la stagione con un secondo turno al challenger di Eckental.

Difficile la sfida che si prospetterà nel 2018, ma sicuramente accattivante: risalire dall’attuale numero 172 del ranking verso lidi migliori non sarà facile ma sono certo che Simone tenterà ancora un colpo ad effetto. Il tennis nel suo piatto corde può decisamente aiutarlo nel compiere l’intento.


Alessandro Orecchio


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8 commenti

Ciozz 4.4 (Guest) 06-12-2017 09:32

Scritto da Elios
Ragazzi non capisco questo pessimismo. Bolelli ritornerà sicuramente tra i primi 100 e darà la caccia a qualche titolo challenger o forse ad una finale in un 250 sul veloce. Io sono straottimista. Forza chicco

Vorrei essero anche io ma la seconda parte del 2017 è stata fallimentare. Vorrei che livetenis pubblicasse una intervista a Simone per capire consa è successo nella seconda parte dell’anno. Forza redazione..

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Elios (Guest) 05-12-2017 21:49

Ragazzi non capisco questo pessimismo. Bolelli ritornerà sicuramente tra i primi 100 e darà la caccia a qualche titolo challenger o forse ad una finale in un 250 sul veloce. Io sono straottimista. Forza chicco

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Ubaldo (Guest) 05-12-2017 15:40

Scritto da Silvennis
Pensare che 10 anni fa,qui a Torino,mi sembrò più forte di Fognini.. Molta sfortuna ma anche,forse,nei momenti migliori poca cattiveria. Splendida persona merita ancora tante soddisfazioni. Forza Bole!

Ma, sai, qualche anno fa mise in grosse difficoltà un certo Roger, indiscusso nr.1 al mondo (allora, e per classe anche adesso), quindi che ti fosse sembrato meglio di Fognini non è tanto strano.
Il tennis è una brutta bestia. Per chi, facendo raffronti con l’atletica, è velocista o anche solo 400entista, è durissima, un 800tista può vincere un incontro ogni tanto, per vincere un torneo devi essere almeno esperto nei 1500, uno slam nei 5000, minimo

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Gianfranco (Guest) 05-12-2017 13:44

Quest’anno ha giocato soltanto 17 tornei !!! Come è possibile rientrare nei top100 con questa programmazione ?

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Shuzo (Guest) 05-12-2017 12:24

Quello che non mi convince di Simone è che oltre alla consueta discontinuità di rendimento, i suoi stessi acuti non sono più acuti come prima. Sì, la volontà di provarci c’è tutta, come anche l’impegno. Tuttavia sembra che le sue armi facciano meno male di un tempo. Ad esempio con il servizio oggi realizza molti meno ace. Forse pesano gli infortuni vari, tuttavia il suo rendimento ne risente. Se sta bene, il suo fisico è realmente di nuovo integro e le motivazioni sono al top, può ancora avere almeno un paio di stagioni ad alto livello, vedremo come se la caverà il prossimo anno, dopotutto, con tutti i suoi limiti, Simone è pur sempre stato capace di tornare tra i top200 dopo essere sceso oltre la 600-esima posizione.

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Guido (Guest) 05-12-2017 09:48

Ormai per stare nei 100 serve essere continuo tutto l’anno e Bole non credo possa riuscirci. Potrebbe ancora fare qualche bel risultato, magari proprio negli slam come nel 2017, ma non penso riuscirà piu a tornare nei 100.

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Silvennis (Guest) 05-12-2017 09:25

Pensare che 10 anni fa,qui a Torino,mi sembrò più forte di Fognini.. Molta sfortuna ma anche,forse,nei momenti migliori poca cattiveria. Splendida persona merita ancora tante soddisfazioni. Forza Bole!

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Ciozz 4.4 (Guest) 05-12-2017 09:15

Mah.. bruttissime sconfitte da Luglio in poi. Non so se dovute a calo fisico, motivazionale o altro.. perchè non pubblicate un bella intervista con Simone?

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