Il 2017 di Paolo Lorenzi: dopo New York si è spenta la luce

22/11/2017 08:00 24 commenti
Paolo Lorenzi classe 1981, n.43 del mondo
Paolo Lorenzi classe 1981, n.43 del mondo

Paolo Lorenzi ha giocato l’ennesimo interminabile anno tennistico, con una programmazione monstre che gli ha permesso di regalarsi gioie e ancora una volta traguardi prestigiosi: il 2017 è stato l’anno del best ranking al numero 33 ATP, delle finali a Quito e Umago, della vittoria challenger a Caltanissetta, ma soprattutto l’anno del primo ottavo di finale raggiunto in una prova dello Slam, in quella New York che già in passato aveva regalato sensazioni più che piacevoli. Purtroppo però, dopo questa bellissima prova nel Major statunitense si è spenta la luce e sono arrivate sconfitte in serie che hanno chiuso la stagione con più malumori che sorrisi.

Il classe ’81 ha messo a segno uno score complessivo di 30 vittorie e 36 sconfitte, divise in 9/14 sul cemento outdoor, 20/13 sulla terra rossa, 0/6 sul cemento indoor e 1/3 sull’erba: statistica macchiata da quella che è sembrata una trafila interminabile di L, ma fino a New York Lorenzi ha messo a segno l’ennesima stagione di alto livello.
Paolino dopo un’uscita al primo turno a Doha, inizia davvero l’anno con un 2T tanto a Sydney quanto nello Slam australiano, cedendo solo in 5 set al serbo Troicki: il cemento australiano non è di certo la sua superficie favorita e allora meglio la terra rossa sudamericana in cui ben figura soprattutto a Quito dove raggiunge la finale perdendo solo al tie break del terzo contro lo specialista in altura Estrella Burgos. Si torna al cemento ma il risultato non è ancora dei migliori: anche la tranche composta da Acapulco – Indian Wells – il challenger di Irving – Miami infatti regala poche gioie e poche vittorie.
C’è allora bisogno di tornare vicino casa, per respirare profumi più familiari: a Marrakech perde nei quarti di finale contro il ceco Vesely, a Montecarlo al secondo da Pouille, ancora contro il francesino talentuoso nella semi di Budapest, prima di saltare Roma e il Foro Italico e cedere al secondo turno del Roland Garros contro il bombardiere Isner che nonostante l’altezza sul rosso si destreggia assai bene. È il feudo rosso di Caltanissetta a regalargli un nuovo successo challenger: in finale supera in un derby tricolore Giannessi e si avvicina al best ranking.
Si passa al verde dell’erba, superando anche un turno (contro Zeballos) a Wimbledon, prima di cedere al NextGen Donaldson. È una fugace apparizione però perché si torna subito sul rosso: sulla terra battuta arriva una nuova finale, questa volta a Umago, cedendo questa volta in 2 parziali netti al russo Rublev.

L’estate nordamericana sancisce il punto più alto della stagione: 2T a Montreal, 3T a Winston – Salem, prima di arrivare a New York e raggiungere un’incredibile seconda settimana. Joao Sousa, Gilles Müller, Thomas Fabbiano, sono gli avversari messi in riga prima di cedere lottando in 4 parziali al futuro finalista, il sudafricano Kevin Anderson. Paolo Lorenzi è un cuor di leone che non molla mai, ma in quel preciso momento…si spegne la luce. Dopo gli ottavi nella Grande Mela arrivano infatti 7 sconfitte al primo turno: San Pietroburgo, Shenzen, Pechino, Shanghai, Mosca, Basilea e Parigi – Bercy. Sconfitte che non devono fare preoccupare perché arrivano in un momento della stagione in cui è evidente il calo di forma dell’italiano ma che comunque devono fare riflettere.
Lorenzi giocherà un 2018 ancora da protagonista e il suo tipo di gioco, assai dispendioso dal punto di vista energetico, ha bisogno di una programmazione in linea con i suoi quasi 36 anni (è nato il 15 dicembre del 1981): qualche torneo in meno probabilmente non sarà un dramma, è vero che è il momento ideale per monetizzare e fare cassa rimpinguando il prize money, ma siamo proprio sicuri che non si possa rinunciare a nessun appuntamento? Facendo così forse le 7 sconfitte consecutive con cui chiudere l’anno e minare le certezze in vista della successiva stagione, saranno solo un brutto ricordo.


Alessandro Orecchio


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24 commenti. Lasciane uno!

supermac (Guest) 23-11-2017 13:17

Ci puo’ stare un calo per uno della sua eta’,fa gia’ miracoli.

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Haas78 (Guest) 23-11-2017 00:03

@ Game point (#1993148)

😎 😛 😉

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Game point 22-11-2017 21:15

Scritto da Game point
@ LuchinoVisconti (#1993102)
Mamma mia quanti problemi che hai?

Senza punto interrogativo 🙂

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 22-11-2017 20:50

Scritto da pallettaro
@ FVG (#1992787)
E che ci dice quanto sia fallace puntare solo sul rosso.
Ricordo tanti dire che nemmeno outdoor hard doveva giocarci perché impossibilitato dal suo gioco.
Le prime apparizioni importanti, soprattutto a livello slam, furono preoccupanti. Mi fecero dubitare anche a me.
Invece eccoci qui. Con un tennista che in un anno ha tirato su quasi 1 milione di dollari.
Alla faccia di chi continua a menarla con la sola terra.
Terra sì, ma anche veloce. Solo così si campa bene con il tennis.

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 22-11-2017 20:48

Scritto da pallettaro
In parte erano anche tornei indoor, la superficie più ostica per Paolo che paga dazio sulla velocità di palla, la sua (appunto) una delle più lente tra i primi 100. Ha anche poco tempo per le sue perfette geometrie tattiche nelle discese a rete e nelle sue aperture piuttosto ampie.
In ogni caso quando di parla di Lorenzi si deve sempre stendere un tappeto rosso di elogi.
Lorenzi è il nostro fighter, un mito.

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LuchinoVisconti (Guest) 22-11-2017 19:04

E Dio disse: “Sia fatta luce”, e Paolo Lorenzi fu.

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Haas78 (Guest) 22-11-2017 17:02

@ pallettaro (#1992915)

Fa benissimo, certo, magari toglierei 3/4 tornei in certi punti della stagione, per rifiatare un pò ed avere un pò di condizione in più per rendere meglio a livello prestazionale nei tornei che gioca.
Naturalmente è solo my own opinion, vuole continuare così che lo faccia, è che non vorrei esaurisse le energie nellla prima parte di stagione ed andasse in riserva troppo velocemente

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Luca96 22-11-2017 16:04

Un altro anno da incorniciare per Paolo che è riuscito anche a fare dei buoni risultati in doppio chiudendo nei top100. Il calo fisiologico a fine stagione ci sta tutto,ma deve per forza diminuire il numero di tornei giocati. Forza Paolo 😉

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MarcoP 22-11-2017 14:44

A NY gioco’ bene, ma beneficio’ anche di un percorso non tanto ostico.

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-1: Game point, Marcus91
Angelo (Guest) 22-11-2017 14:14

Il tennis é anche questione di classe e signorilitá dentro e fuori dal campo. Paolo come il Volo e Roger é campione anche in questo!!! Grazie avanti cosí!!! Andiamo !!!

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LuchinoVisconti (Guest) 22-11-2017 13:52

Si è spento il sole e chi l’ha spento sei tu
da quando un altro dal mio cuor ti rubò,
innamorare non mi voglio mai più
e nessun’altro cercherò;
io cercherò

Amare un’altro non potrò
amare un’altro non potrò!

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pallettaro (Guest) 22-11-2017 13:18

@ Tennisaddicted (#1992886)

Ovvio, giusto, ed è anche spesato.
Mentre nei challenger vai a casa con niente, qui te vai a casa spesato per una bella vacanza.
Giusto che monetizzi e che giochi tanti tornei, intanto 1 o 2 anni e si ritira.

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nastase (Guest) 22-11-2017 13:14

sono d’accordo, anche se deve rendere onto che è al count down…

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beppi (Guest) 22-11-2017 13:05

Non e’ mai stato qsto tennista eccelso….. anzi ho una mia opinione, che il suo tennis e ‘ da 150 al mondo……Comunque penso che ha ottenuto molto d i piu di quelle che erano le sue possibilita indi traendo le debiti conclusioni l’ anno prossimo di qsto perido sara’ fuori dai primi 100. Io la penso cosi’!

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+1: Sottile
-1: Game point, Marcus91
mariano (Guest) 22-11-2017 12:49

Secondo me non ce la fa più. E’diventato troppo vecchio. E’ meglio che si ritira prima di fare figuracce. Lo dico perché lo stimo!!!

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-1: Marcus91
Guido (Guest) 22-11-2017 12:46

É vero che indoor rende meno ma è anche vero che l’anno scorso era riuscito a vincere parecchi primi turni a fine stagione. Secondo me dobbiamo aspettarci un calo per la prossima stagione. Quasi nessuno dei 37enni quest’anno é riuscito a mantenersi tranne Estrella che però deve la sua classifica quasi del tutto alla vittoria a Quito. Credo che Paolino debba essere contento se chiuderà il 2018 nei primi 100.

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+1: Nole fan
Tennisaddicted (Guest) 22-11-2017 12:17

Purtroppo Orecchio non ha compreso che la forza di Lorenzi è proprio quella di disputare tanti tornei, permettendosi molte eliminazioni al primo turno ma anche più possibilità di avanzare qua e là, raggranellando punti e premi. Io spero che anche nel 2018 continui così.

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+1: Game point, Nole fan, Marcus91
Gigetto (Guest) 22-11-2017 11:06

Se gli si e’ spenta la luce a lui, a qualcun altro invece non si accende neppure se gli dai fuoco e si accontenta di veleggiare nelle solite posizioni

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Tony71 (Guest) 22-11-2017 10:48

Se ce uno che sa programmare è Paolo forse qualche infortunio verso fine anno lo ha penalizzato ma si ritroverà mito indissolubile

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pallettaro (Guest) 22-11-2017 10:01

@ FVG (#1992787)

E che ci dice quanto sia fallace puntare solo sul rosso.
Ricordo tanti dire che nemmeno outdoor hard doveva giocarci perché impossibilitato dal suo gioco.
Le prime apparizioni importanti, soprattutto a livello slam, furono preoccupanti. Mi fecero dubitare anche a me.
Invece eccoci qui. Con un tennista che in un anno ha tirato su quasi 1 milione di dollari.
Alla faccia di chi continua a menarla con la sola terra.
Terra sì, ma anche veloce. Solo così si campa bene con il tennis.

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+1: Marcus91
pallettaro (Guest) 22-11-2017 09:57

In parte erano anche tornei indoor, la superficie più ostica per Paolo che paga dazio sulla velocità di palla, la sua (appunto) una delle più lente tra i primi 100. Ha anche poco tempo per le sue perfette geometrie tattiche nelle discese a rete e nelle sue aperture piuttosto ampie.
In ogni caso quando di parla di Lorenzi si deve sempre stendere un tappeto rosso di elogi.
Lorenzi è il nostro fighter, un mito.

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+1: Marcus91
Haas78 (Guest) 22-11-2017 09:16

Stagione encomiabile fino agli USO, seguito da un inevitabile calo fisiologico, certo è che sarebbe meglio programmarsi privilegiando qualche torneo on clay per far risultato ed eventualmente tralasciare qualche trasferta stancante per arrivare più performante in altri tornei e superare qualche turno in più (cosa che vedo difficile da accettare per il Ns Paolino 😉 )

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FVG (Guest) 22-11-2017 09:04

Lorenzi ha superato il career prize money di Volandri. Al netto degli infortuni di Filo é un dato impressionante e inimmaginabile solo un paio di anni fa.

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gisva 22-11-2017 08:28

I rimpianti sono più per l’aver dovuto rinunciare ai 1000 sulla terra per aver giocato troppo prima, che non la parte finale della stagione. Ci sta di giocare qualche torneo sottotono. Anche solo per monetizzare. I risultati che avrebbe potuto fare, non avrebbero certo cambiato il giudizio su una stagione già ottima…

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+1: Marcus91