Dal Marocco intervista ai fratelli Bessire. “Abbiamo un bel rapporto e siamo inseparabili”

25/07/2017 15:48 15 commenti
Dal Marocco intervista ai fratelli Bessire. "Abbiamo un bel rapporto e siamo inseparabili"
Dal Marocco intervista ai fratelli Bessire. "Abbiamo un bel rapporto e siamo inseparabili"

Fare il tennista a tempo pieno è il sogno di molti ragazzi che svolgono questo sport nei vari circoli sparsi per la penisola. Farlo in compagnia di un fratello, potendo condividere con lui trasferte in giro per il mondo, gioie, delusioni, ansie e pressioni, è il massimo, anche se spesso in doppio.. si litiga. Francesco e Andrea Bessire sono due tennisti romani, rispettivamente classe 1994 e 1999, inseparabili nel circuito. “Io e Andri abbiamo un ottimo rapporto” – afferma Francesco – “nei tornei andiamo sempre insieme e, anche se sono io quello più grande, ci aiutamo a vicenda e impariamo l’uno dall’altro, aiutandoci per qualsiasi cosa dentro e fuori dal campo, però nel doppio dobbiamo migliorare perché litighiamo spesso.”

Ciao ragazzi. Parlatemi di voi: dove vivete e vi allenate?

Ciao a tutti i lettori di livetennis e grazie per questa intervista. Viviamo a Roma e ci alleniamo al Tennis Club Parioli di Roma con il maestro Vittorio Magnelli e Gianluca Pasquini, che cura la parte atletica.



Come é nata la vostra passione per il tennis?

La mia passione (a parlare é Francesco, ndr) per il tennis è nata grazie a mio nonno che giocava e mi portava sempre al Foro, al suo circolo, a vedere il tennis e in seguito anche mio fratello, vedendo me giocare, si è appassionato a questo sport.



La settimana scorsa, il Futures in Marocco ha portato in dote il primo punto Atp di Andrea. Come avete festeggiato?

Andri ha giocato davvero bene contro la testa di serie n°1, anche se poi al terzo set l’avversario si é ritirato. Non abbiamo fatto niente di ché, eravamo concentrati per le partite successive. Ricordo soprattutto l’abbraccio a fine partita, mi ha stretto davvero molto forte ed era emozionato.



Chi è il più talentuoso dei due? Quali sono pregi e difetti del vostro gioco?

Lui (riferito ad Andrea, ndr) è sicuramente più talentuoso di me. I miei pregi sono la calma e la combattività, lui invece è molto devoto al duro lavoro, preciso in campo e forte fisicamente. Difetti non te li diciamo altrimenti li leggono e noi, poi, come facciamo? (ridono, ndr)



Che ruolo hanno avuto la famiglia e i genitori nella vostra carriera?

Loro sono molto importanti e ci spingono a fare sempre meglio e ci aiutano tantissimo da ogni punto di vista, sin da quando eravamo bambini. Sono fondamentali per noi, e senza di loro non saremmo niente.



Sicuramente il loro aiuto è anche economico. Quanto è complicato autofinanziarsi nel tennis, a maggior ragione nel circuito Futures?

Purtroppo è fondamentale, ci vogliono tantissimi soldi. Io (a parlare é ancora Francesco, ndr) faccio tornei Open e lavoro un po’ al mio circolo per accumulare soldi, insegno ai bambini del Sat (scuola addestramento tennis) per poi partire a giugno con i tornei Futures per cercare di fare quello che mi piace di più, cioè viaggiare e giocare a tennis. Andrea invece studia e si allena.



Quali sono gli obiettivi e la programmazione per i prossimi mesi dell’anno?

I nostri obiettivi sono alzare il nostro livello di gioco e imparare ogni giorno qualcosa, crescere sempre di più. Non ci poniamo al momenti obiettivi di classifica, quelli vengono da soli se ti impegni sempre al massimo e lavori bene.



Lontano dai campi da gioco, quali sono i vostri hobbies?

Facciamo quello che fanno solitamente i ragazzi della nostra età, ci piace uscire con i nostri amici e rilassarci leggendo e facendo altri sport come basket e ping pong. Andrea è un tifoso della Roma e segue molto il calcio, a differenza mia che non seguo altri sport.



In famiglia chi è il più coccolato?

Sicuramente io (a parlare é sempre Francesco), lui rosica perché nostra madre, alcune volte, dà più attenzioni a me rispetto a lui, ma deve accettarlo. Sono io il primogenito.



Se non avesse giocato a tennis, cosa avreste voluto fare?

Andri ha sempre sognato di fare il tennista, mentre a me sarebbe piacuto fare un lavoro che comunque mi permettesse di vedere il mondo e viaggiare molto.



Una domanda solo per Andrea, come mai hai giocato pochissimo a livello junior, nonostante lo sei tutt’ora?

Purtroppo costa molto girare, e avendo poche risorse, abbiamo deciso con il mio staff di puntare su tornei Open e Futures. I tornei under 18 servono se arrivi nei 100 e giochi gli slam, altrimenti gli altri gradi bassi sono come giocare degli Open con montepremi. Sono andato assieme ad altri della mia età con la Federazione in Sud America, per il resto poco e niente, solo qualcuno in Italia perchè vicini.



Ora una domanda solo per Francesco, tra dieci anni ti vedi solamente maestro di tennis o tennista professionista?

Chi lo sa, spero tennista professionista, ma probabilmente maestro per aiutare altri giovani a fare meglio di me.



Concludiamo l’intervista con la classica domanda di rito. Qual è il vostro sogno nel cassetto?

Arrivare nei primi 100 Atp anche se è un sogno molto molto difficile, ma daremo il massimo per riuscirci.


Antonio Galizia


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15 commenti. Lasciane uno!

Marco Rossi (Guest) 26-07-2017 08:54

Scritto da becu rules

Scritto da ninho

Scritto da Marco Rossi
Un grosso in bocca al lupo anche ai fratelli Bessire…
… e propongo la stessa domanda fatta all’altro ragazzo in cerca della sua strada tra i professionisti: mi sapete dare la definizione di ‘tennista professionista’ secondo il vostro punto di vista? Chi è un ‘tennista professionista’? Chi può dirsi ‘tennista professionista’? Ad esempio c’è chi si autodefinisce ‘tennista professionista’ in base al fatto di aver raggiunto la posizione numero 700 and counting in doppio senza mai aver avuto un ranking in singolo… Insomma, quando, secondo voi, un tennista può dirsi un ‘tennista professionista’? È necessario raggiungere un certo ranking? È necessario raggiungere un certo prize-money per coprire le spese autofinanziando l’attività? È sufficiente fare attività a tempo pieno, indipendentemente dai risultati? Quando?

professionista è chi gioca abitualmente nei tornei Futures, per me. Anche se per guadagnare nel tennis devi essere almeno nei primi 200 al mondo!

Sono d’accordo. Professionista è chi compete in manifestazioni ufficiali, almeno a livello di futures, e che ottiene una classifica minima che gli da accesso a prize money anche minimi con una certa frequenza, organizzandosi in maniera continuativa e sistematica nel giocare tornei, allenarsi, in modo che tale attività sia svolta in maniera totalmente prevalente, come un qualsiasi lavoro. Sennò sarebbe come dire che libero professionista o imprenditore o consulente è solo quello che guadagna (tanti) soldi. E’ chiaro che chi non riesce a rendersi indipendente sarà più facilmente costretto a lasciare più in fretta la ‘professione’ di tennista, così come un libero professionista che ha più costi che entrate sarà costretto a chiudere o a cambiare attività dopo un certo periodo di tempo

Sono totalmente d’accordo a metà 😉
“Becu”, secondo la tua definizione, tu non sei un tennista per il fatto del prize-money, allora…

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JImboMito (Guest) 26-07-2017 01:11

professionista è anche chi, pur navigando magari in posizioni di retrovia nella classifica ATP, partecipa alla serieA in Italia, Francia e Germania, dove sono ben remunerati.
Unendo le varie entrate, ci campano…

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becu rules (Guest) 25-07-2017 22:48

Scritto da ninho

Scritto da Marco Rossi
Un grosso in bocca al lupo anche ai fratelli Bessire…
… e propongo la stessa domanda fatta all’altro ragazzo in cerca della sua strada tra i professionisti: mi sapete dare la definizione di ‘tennista professionista’ secondo il vostro punto di vista? Chi è un ‘tennista professionista’? Chi può dirsi ‘tennista professionista’? Ad esempio c’è chi si autodefinisce ‘tennista professionista’ in base al fatto di aver raggiunto la posizione numero 700 and counting in doppio senza mai aver avuto un ranking in singolo… Insomma, quando, secondo voi, un tennista può dirsi un ‘tennista professionista’? È necessario raggiungere un certo ranking? È necessario raggiungere un certo prize-money per coprire le spese autofinanziando l’attività? È sufficiente fare attività a tempo pieno, indipendentemente dai risultati? Quando?

professionista è chi gioca abitualmente nei tornei Futures, per me. Anche se per guadagnare nel tennis devi essere almeno nei primi 200 al mondo!

Sono d’accordo. Professionista è chi compete in manifestazioni ufficiali, almeno a livello di futures, e che ottiene una classifica minima che gli da accesso a prize money anche minimi con una certa frequenza, organizzandosi in maniera continuativa e sistematica nel giocare tornei, allenarsi, in modo che tale attività sia svolta in maniera totalmente prevalente, come un qualsiasi lavoro. Sennò sarebbe come dire che libero professionista o imprenditore o consulente è solo quello che guadagna (tanti) soldi. E’ chiaro che chi non riesce a rendersi indipendente sarà più facilmente costretto a lasciare più in fretta la ‘professione’ di tennista, così come un libero professionista che ha più costi che entrate sarà costretto a chiudere o a cambiare attività dopo un certo periodo di tempo

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+1: Ken_Rosewall
ninho (Guest) 25-07-2017 22:06

Scritto da Marco Rossi
Un grosso in bocca al lupo anche ai fratelli Bessire…
… e propongo la stessa domanda fatta all’altro ragazzo in cerca della sua strada tra i professionisti: mi sapete dare la definizione di ‘tennista professionista’ secondo il vostro punto di vista? Chi è un ‘tennista professionista’? Chi può dirsi ‘tennista professionista’? Ad esempio c’è chi si autodefinisce ‘tennista professionista’ in base al fatto di aver raggiunto la posizione numero 700 and counting in doppio senza mai aver avuto un ranking in singolo… Insomma, quando, secondo voi, un tennista può dirsi un ‘tennista professionista’? È necessario raggiungere un certo ranking? È necessario raggiungere un certo prize-money per coprire le spese autofinanziando l’attività? È sufficiente fare attività a tempo pieno, indipendentemente dai risultati? Quando?

professionista è chi gioca abitualmente nei tornei Futures, per me. Anche se per guadagnare nel tennis devi essere almeno nei primi 200 al mondo!

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giuly97top10 25-07-2017 21:13

@ Papero (#1906597)

Esatto, la discriminante è proprio quella. Il resto è considerato “attività amatoriale”.

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Papero 25-07-2017 19:51

@ Marco Rossi (#1906552)

Secondo me è chi riesce a vivere facendo solo tennis.

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Luciano.N94 25-07-2017 19:51

Scritto da nole
I famosissimi fratelli Bessire…e chi non li conosce

Beh tu perché ti metti il nome di Djokovic credi di essere conosciuto più di loro? Commento sprezzante al massimo. Forza ragazzi avanti tutta!

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Marco Rossi (Guest) 25-07-2017 19:07

Un grosso in bocca al lupo anche ai fratelli Bessire…
… e propongo la stessa domanda fatta all’altro ragazzo in cerca della sua strada tra i professionisti: mi sapete dare la definizione di ‘tennista professionista’ secondo il vostro punto di vista? Chi è un ‘tennista professionista’? Chi può dirsi ‘tennista professionista’? Ad esempio c’è chi si autodefinisce ‘tennista professionista’ in base al fatto di aver raggiunto la posizione numero 700 and counting in doppio senza mai aver avuto un ranking in singolo… Insomma, quando, secondo voi, un tennista può dirsi un ‘tennista professionista’? È necessario raggiungere un certo ranking? È necessario raggiungere un certo prize-money per coprire le spese autofinanziando l’attività? È sufficiente fare attività a tempo pieno, indipendentemente dai risultati? Quando?

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Elio 25-07-2017 18:39

Magari una carriera alla Bryan Brothers 😉 ❗

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+1: Elio
Effetto Roger 25-07-2017 18:16

Scritto da nole
I famosissimi fratelli Bessire…e chi non li conosce

io ho giocato (e perso) con Francesco

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+1: Ken_Rosewall
ninho (Guest) 25-07-2017 16:44

cavolo davvero bella intervista. Complimenti alla Redazione..

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nole 25-07-2017 16:35

I famosissimi fratelli Bessire…e chi non li conosce

4
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+1: S.re10
-1: Fabiofogna, Proprio lui, Virgili Federer 6-1 6-0, Ken_Rosewall, Papero, ASHTONEATON, Luciano.N94, asp, kaishaku
Tony_65 (Guest) 25-07-2017 16:35

In bocca al lupo ad entrambi!

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Shuzo 25-07-2017 16:20

Molto simpatici!!!!

2
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Ken_Rosewall 25-07-2017 16:13

Due bravi ragazzi! in bocca al lupo per il futuro

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