Circuito Challenger Challenger, Copertina

Challenger San Benedetto del Tronto: Matteo Berrettini è in semifinale. Ora la sfida con Federico Coria (Video)

21/07/2017 23:08 80 commenti
Matteo Berrettini classe 1996
Matteo Berrettini classe 1996

Matteo Berrettini è in semifinale nel torneo challenger di San Benedetto del Tronto.
Il 21enne romano ha sconfitto nei quarti di finale il portoghese Paolo Sousa, sesta testa di serie in due set.

Domani affronterà in semifinale Federico Coria, classe 1992 e n.273 ATP.




ITA Challenger San Benedetto CH | Terra | e64.000 – Quarti di Finale


CENTRALE – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Jose Hernandez-Fernandez DOM vs Federico Coria ARG

CH San Benedetto
Jose Hernandez-Fernandez
2
4
Federico Coria
6
6
Vincitore: F. CORIA

2. Carlos Taberner ESP vs [2] Marcel Granollers ESP (non prima ore: 18:00)

CH San Benedetto
Carlos Taberner
6
7
Marcel Granollers [2]
4
6
Vincitore: C. TABERNER

3. Benjamin Bonzi FRA vs [4/SE] Laslo Djere SRB (non prima ore: 19:30)

CH San Benedetto
Benjamin Bonzi
6
3
6
Laslo Djere [4]
3
6
7
Vincitore: L. DJERE

4. Matteo Berrettini ITA vs [6] Pedro Sousa POR (non prima ore: 21:30)

CH San Benedetto
Matteo Berrettini
6
6
Pedro Sousa [6]
2
4
Vincitore: M. BERRETTINI

01:27:25
3 Aces 1
0 Double Faults 6
59% 1st Serve % 55%
30/44 (68%) 1st Serve Points Won 16/26 (62%)
18/31 (58%) 2nd Serve Points Won 11/21 (52%)
7/7 (100%) Break Points Saved 3/6 (50%)
9 Service Games Played 9
10/26 (38%) 1st Return Points Won 14/44 (32%)
10/21 (48%) 2nd Return Points Won 13/31 (42%)
3/6 (50%) Break Points Won 0/7 (0%)
9 Return Games Played 9
48/75 (64%) Total Service Points Won 27/47 (57%)
20/47 (43%) Total Return Points Won 27/75 (36%)
68/122 (56%) Total Points Won 54/122 (44%)

229 Ranking 150
21 Age 29
Rome, Italy Birthplace Lisbon, Portugal
Rome, Italy Residence Lisbon, Portugal
6’4″ (193 cm) Height 5’10” (177 cm)
187 lbs (85 kg) Weight 154 lbs (70 kg)
Right-Handed Plays Right-Handed
2015 Turned Pro 2007
0/1 Year to Date Win/Loss 3/1
0 Year to Date Titles 0
0 Career Titles 0
$55,753 Career Prize Money $295,418






COURT 3 – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Pietro Licciardi ITA / Gian Marco Moroni ITA vs Flavio Cipolla ITA / Adrian Ungur ROU

CH San Benedetto
Pietro Licciardi / Gian Marco Moroni
1
3
Flavio Cipolla / Adrian Ungur
6
6
Vincitori: CIPOLLA / UNGUR

2. [1] Luca Margaroli SUI / Tristan-Samuel Weissborn AUT vs Carlos Taberner ESP / Pol Toledo Bague ESP

CH San Benedetto
Luca Margaroli / Tristan-Samuel Weissborn [1]
1
3
Carlos Taberner / Pol Toledo Bague
6
6
Vincitori: TABERNER / TOLEDO BAGUE




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80 commenti. Lasciane uno!

gerulaitis (Guest) 22-07-2017 17:25

@ Ermanno (#1903470)

Ha perso al tie del terzo con uno messo molto meglio in classifica di lui. Ha fatto bene a provarci, altre volte sarà più fortunato. Intanto è apprezzabile la scelta di tentare le quali di un ATP anziché prendere la solita wc da un challenger nostrano

80
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Ermanno (Guest) 22-07-2017 16:09

Altra delusione da parte di Quinzi. Sono veramente dispiaciuto di vedere una speranza del nostro tennis, perdersi cosi penosamente. Me è possibile che faccia 2 partite di qualificazione, le perda regolarmente e poi magari sparisce per 3 mesi? Ma possibile che non riesca a portare a casa 2 o 3 risultati consecutivamente? Mi dispiace ma ho finito di porre le mie aspettative in lui. Lo avevo visto a Milano quando vinse il torneo junior, e come molti ci avevo creduto. Peccato veramente. Forse ha un gioco troppo difficile e dispendioso, ma credo anche che sia fragile di carattere. Non so.

79
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ealesia (Guest) 22-07-2017 13:25

Scritto da IlCera
Mi inserisco nel difficile ma interessante dibattito sulla mancanza di top players nosrani.
Le considerazioni fatte qui sotto sono in gran parte condivisibil, certo, ma secondo me non sufficienti.
Per me esiste anche un aspetto psicologico e culturale che limita la fioritura di veri top players. I nostri giovani mi sembrano, parlo globalmente, poco ambiziosi. Si accontentano. Sono generalmente ragazzi educati che cercano di mettere insieme una difficile equazione allenamenti+famiglia+fidanzatina+rapporti FIT+piccola celebrità. Non hanno in generale quella rabbia di arrivare, almeno in giovane età. Si accontentano.
Più tardi, dai 25 anni in su, sembrano poi venire fuori gli ostinati, operai dell’allenamento che, anche senza un talento naturale eccelso, riescono ad emergere ed in alcuni casi anche a togliersi grandi soddisfazioni.
Seconda considerazione che si mescola in qualche modo alla prima. Il ruolo della FIT. Qui mi attirerò gli stralîfi qualche utente ma pazienza.
Il ruolo di una Federazione qual’è? Qualcuno qui sotto dice “creare campioni”. Una Federazione secondo me ha il ruolo di fornire ad un bacino più largo possibile strutture di qualità per giocatori ed aggiungo allenatori. Non solo strutture ma competenze, in un mondo, quello dello sport, dove le tecniche di allenamento evolvono e si modernizzano in maniera velocissima. In questo la FIT appare come una struttura vetusta ed oligarghica. Però una Federazione non crea campioni top 100. Li può aiutare, al massimo, a raggiungere quel livello. Poi il giocatore diventa una Societá personale, che deve essere gestita con doti manageriali e tecniche anch’esse moderne, che devoni includere tutti gli aspetti della preparazione all’evento (tecnici, psicofisici, logistici). Chi crede che Tsisipas, Ruud o Rublev, per citarne alcuni, siano prodotti delle rispettive federazioni, per me si sbaglia. In Norvegia, forse, c’è una Federazione ricca che ha potuto aiutare Ruud & C a salire di livello, certo non la federazîone russa o greca. E poi, comunque, raggiunto un certo livello (diciamo top 100) la federazione in questione si tira da parte. Gli esempi che ho in mente, perfettibili sicuramente, sono Francia e Spagna. Io conosco bene la Francia e posso dire che esistono problemi fra Club e FFT ma certamente non al livello di cui si sente parlare in Italia.

Bravo,non sono d’accordo su tutto quello che scrivi ma le tue parole mi fanno riflettere,quindi a mio modo di vedere qualsiasi opinione che stimola interesse va apprezzata,un piacere leggerti,buona giornata

78
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IlCera (Guest) 22-07-2017 12:24

Mi inserisco nel difficile ma interessante dibattito sulla mancanza di top players nosrani.
Le considerazioni fatte qui sotto sono in gran parte condivisibil, certo, ma secondo me non sufficienti.
Per me esiste anche un aspetto psicologico e culturale che limita la fioritura di veri top players. I nostri giovani mi sembrano, parlo globalmente, poco ambiziosi. Si accontentano. Sono generalmente ragazzi educati che cercano di mettere insieme una difficile equazione allenamenti+famiglia+fidanzatina+rapporti FIT+piccola celebrità. Non hanno in generale quella rabbia di arrivare, almeno in giovane età. Si accontentano.
Più tardi, dai 25 anni in su, sembrano poi venire fuori gli ostinati, operai dell’allenamento che, anche senza un talento naturale eccelso, riescono ad emergere ed in alcuni casi anche a togliersi grandi soddisfazioni.
Seconda considerazione che si mescola in qualche modo alla prima. Il ruolo della FIT. Qui mi attirerò gli stralîfi qualche utente ma pazienza.
Il ruolo di una Federazione qual’è? Qualcuno qui sotto dice “creare campioni”. Una Federazione secondo me ha il ruolo di fornire ad un bacino più largo possibile strutture di qualità per giocatori ed aggiungo allenatori. Non solo strutture ma competenze, in un mondo, quello dello sport, dove le tecniche di allenamento evolvono e si modernizzano in maniera velocissima. In questo la FIT appare come una struttura vetusta ed oligarghica. Però una Federazione non crea campioni top 100. Li può aiutare, al massimo, a raggiungere quel livello. Poi il giocatore diventa una Societá personale, che deve essere gestita con doti manageriali e tecniche anch’esse moderne, che devoni includere tutti gli aspetti della preparazione all’evento (tecnici, psicofisici, logistici). Chi crede che Tsisipas, Ruud o Rublev, per citarne alcuni, siano prodotti delle rispettive federazioni, per me si sbaglia. In Norvegia, forse, c’è una Federazione ricca che ha potuto aiutare Ruud & C a salire di livello, certo non la federazîone russa o greca. E poi, comunque, raggiunto un certo livello (diciamo top 100) la federazione in questione si tira da parte. Gli esempi che ho in mente, perfettibili sicuramente, sono Francia e Spagna. Io conosco bene la Francia e posso dire che esistono problemi fra Club e FFT ma certamente non al livello di cui si sente parlare in Italia.

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ealesia (Guest) 22-07-2017 12:17

Scritto da Shuzo

Scritto da Alecon

Scritto da Insalatiera76

Scritto da pibla
Invece, in merito alla mancanza di un top player italiano da 40 anni a questa parte, nessuna casualità e nessun mistero, ovviamente.
I motivi sono molteplici e sarebbe impossibile elencarli tutti qui, rimane il fatto che da noi giocare a tennis, non intendo le una due orette settimanali bensì le svariate ore al giorno, tutti i giorni, indispensabili per svolgere attività agonistica di un certo livello, comporta dei costi folli, decisamente di più che nella maggior parte degli altri paesi dove comunque vi sono numerose strutture pubbliche che da noi mancano quasi completamente. Se conoscete qualcuno che ha avuto figli che hanno giocato a tennis ad un certo livello, provate a chiedere e sentite cosa vi rispondono.
Tutto ciò fa sì che solo pochissimi si possano permettere di far svolgere ai loro figli un’intensa attività agonistica e questo diminuisce di moltissimo il bacino di utenza da cui il tennis può attingere, tagliando fuori tutta una serie di categorie sociali e di zone del paese, dove magari ci sarebbe più fame di emergere.
Un piccolissimo esempio che vale più di mille parole, il più forte giocatore che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 40 anni, era semplicemente il figlio del custode del circolo tennis Parioli, quindi, la fame delle categorie meno abbienti unita ad un numero potenzialmente infinito di ore di campi a disposizione…
A ciò si aggiunga che l’Italia è un paese che, sportivamente parlando, per tradizione gira quasi del tutto intorno al calcio, che quindi attrae la gran parte del bacino disponibile, in uno sport di squadra a costi infinitamente più bassi del tennis e che il sistema di reclutamento che passa dalle scuole da noi di base funziona poco e male, per niente nel caso del tennis.
Riprendendo un discorso dei giorni scorsi, magari non è vero che noi avremmo rovinato anche Federer, ma magari da noi Roger avrebbe semplicemente giocato a calcio o comunque non avrebbe giocato a tennis perché la sua normalissima famiglia non se lo sarebbe potuto permettere, naturalmente la controprova non l’abbiamo ed è più che altro un paradosso, ma il sospetto che sarebbe potuto esser così c’è e ciò è abbastanza triste…

A me pare un ragionamento convincente. Magari non esaustivo, ma la mancanza di strutture economicamente accessibili alle masse è un fatto. La mancanza assoluta di reclutamento scolastico pure. Aggiungerei che forse il sistema di selezione dei ragazzi di talento che vengono sostenuti dalla federazione non è del tutto meritocratico?

Sul discorso tennis sport per poche tasche non ci piove. E anche sugli altri aspetti toccati. Però il tennis è uno sport dispendioso economicamente un po’ ovunque, magari meno, ma non alla portata di tutti. Quindi le ragioni che spiegano questa mancanza totale di tennisti italiani di vertice negli ultimi 40 anni vanno cercate anche altrove, come ho scritto più approfonditamente in un altro mio intervento.

Molto interessante il commento di Pibla, come anche quelli degli altri. Sono anche abbastanza d’accordo sugli argomenti trattati.
L’unica cosa su cui non mi sento d’accordo è che in Italia, se avessimo avuto un potenziale Federer, non sarebbe stato rovinato ma avrebbe scelto il calcio.
In realtà in passato ci sono stati tanti potenziali fuoriclasse che si sono persi per strada. Uno su tutti, Manuel Jorquera, classe 1978. Prese la cittadinanza italiana a 10-11 anni e fino a 14 anni non aveva rivali, almeno in Italia. Eppure si perse per strada. Ricordo che provò anche a fare causa alla FIT per averlo malgestito. Come lui potrei menzionare tanti altri casi. Inoltre sono convinto che se i vari Camporese, Nargiso e Pescosolido non fossero stati italiani, avrebbero come minimo fatto una carriera tra i top ten!

Ricordo benissimo jorquera,si parlava di un fenomeno,va detto che potremmo tirare fuori almeno altri 10 nomi di promesse sprofondate,io faccio la battuta di caruana che farebbe bene a giocare per gli Stati Uniti per avere una buona carriera,insomma io non dico di fare come la
Francia che negli ultimi 40 anni ha avuto una dozzina di top ten o la stessa Spagna,però insomma anche per sbaglio un Gilles Simon di turno potremmo costruirlo!!!

76
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Shuzo (Guest) 22-07-2017 11:56

Scritto da sasuzzo
Berrettini ha giocato bene. Al servizio ok (da aumentare le % di prime in campo):non aspettiamoci su terra troppi ace, bisogna guardare più al gran nr di servizi unreturned. Negli scambi lunghi manca un pò di mobilità e palleggio di attesa. Anche un po di fortuna: Sousa non trovava spesso di pochissimo le righe che invece beccava Rublev a Umago. Dritto e rovescio in chiusura già ottimi. Buono nel nascondere le forse troppe palle corte. Oggi favoritissimo contro Coria

Mi auguro che le tantissime righe mancate da Sousa e beccate da Rublev non dipendano dal fatto che il primo ha giocato in Italia e il secondo in Croazia su campo neutro.

75
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Shuzo (Guest) 22-07-2017 11:53

Scritto da Alecon

Scritto da Insalatiera76

Scritto da pibla
Invece, in merito alla mancanza di un top player italiano da 40 anni a questa parte, nessuna casualità e nessun mistero, ovviamente.
I motivi sono molteplici e sarebbe impossibile elencarli tutti qui, rimane il fatto che da noi giocare a tennis, non intendo le una due orette settimanali bensì le svariate ore al giorno, tutti i giorni, indispensabili per svolgere attività agonistica di un certo livello, comporta dei costi folli, decisamente di più che nella maggior parte degli altri paesi dove comunque vi sono numerose strutture pubbliche che da noi mancano quasi completamente. Se conoscete qualcuno che ha avuto figli che hanno giocato a tennis ad un certo livello, provate a chiedere e sentite cosa vi rispondono.
Tutto ciò fa sì che solo pochissimi si possano permettere di far svolgere ai loro figli un’intensa attività agonistica e questo diminuisce di moltissimo il bacino di utenza da cui il tennis può attingere, tagliando fuori tutta una serie di categorie sociali e di zone del paese, dove magari ci sarebbe più fame di emergere.
Un piccolissimo esempio che vale più di mille parole, il più forte giocatore che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 40 anni, era semplicemente il figlio del custode del circolo tennis Parioli, quindi, la fame delle categorie meno abbienti unita ad un numero potenzialmente infinito di ore di campi a disposizione…
A ciò si aggiunga che l’Italia è un paese che, sportivamente parlando, per tradizione gira quasi del tutto intorno al calcio, che quindi attrae la gran parte del bacino disponibile, in uno sport di squadra a costi infinitamente più bassi del tennis e che il sistema di reclutamento che passa dalle scuole da noi di base funziona poco e male, per niente nel caso del tennis.
Riprendendo un discorso dei giorni scorsi, magari non è vero che noi avremmo rovinato anche Federer, ma magari da noi Roger avrebbe semplicemente giocato a calcio o comunque non avrebbe giocato a tennis perché la sua normalissima famiglia non se lo sarebbe potuto permettere, naturalmente la controprova non l’abbiamo ed è più che altro un paradosso, ma il sospetto che sarebbe potuto esser così c’è e ciò è abbastanza triste…

A me pare un ragionamento convincente. Magari non esaustivo, ma la mancanza di strutture economicamente accessibili alle masse è un fatto. La mancanza assoluta di reclutamento scolastico pure. Aggiungerei che forse il sistema di selezione dei ragazzi di talento che vengono sostenuti dalla federazione non è del tutto meritocratico?

Sul discorso tennis sport per poche tasche non ci piove. E anche sugli altri aspetti toccati. Però il tennis è uno sport dispendioso economicamente un po’ ovunque, magari meno, ma non alla portata di tutti. Quindi le ragioni che spiegano questa mancanza totale di tennisti italiani di vertice negli ultimi 40 anni vanno cercate anche altrove, come ho scritto più approfonditamente in un altro mio intervento.

Molto interessante il commento di Pibla, come anche quelli degli altri. Sono anche abbastanza d’accordo sugli argomenti trattati.
L’unica cosa su cui non mi sento d’accordo è che in Italia, se avessimo avuto un potenziale Federer, non sarebbe stato rovinato ma avrebbe scelto il calcio.
In realtà in passato ci sono stati tanti potenziali fuoriclasse che si sono persi per strada. Uno su tutti, Manuel Jorquera, classe 1978. Prese la cittadinanza italiana a 10-11 anni e fino a 14 anni non aveva rivali, almeno in Italia. Eppure si perse per strada. Ricordo che provò anche a fare causa alla FIT per averlo malgestito. Come lui potrei menzionare tanti altri casi. Inoltre sono convinto che se i vari Camporese, Nargiso e Pescosolido non fossero stati italiani, avrebbero come minimo fatto una carriera tra i top ten!

74
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ealesia (Guest) 22-07-2017 11:31

Scritto da Alecon

Scritto da Insalatiera76

Scritto da pibla
Invece, in merito alla mancanza di un top player italiano da 40 anni a questa parte, nessuna casualità e nessun mistero, ovviamente.
I motivi sono molteplici e sarebbe impossibile elencarli tutti qui, rimane il fatto che da noi giocare a tennis, non intendo le una due orette settimanali bensì le svariate ore al giorno, tutti i giorni, indispensabili per svolgere attività agonistica di un certo livello, comporta dei costi folli, decisamente di più che nella maggior parte degli altri paesi dove comunque vi sono numerose strutture pubbliche che da noi mancano quasi completamente. Se conoscete qualcuno che ha avuto figli che hanno giocato a tennis ad un certo livello, provate a chiedere e sentite cosa vi rispondono.
Tutto ciò fa sì che solo pochissimi si possano permettere di far svolgere ai loro figli un’intensa attività agonistica e questo diminuisce di moltissimo il bacino di utenza da cui il tennis può attingere, tagliando fuori tutta una serie di categorie sociali e di zone del paese, dove magari ci sarebbe più fame di emergere.
Un piccolissimo esempio che vale più di mille parole, il più forte giocatore che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 40 anni, era semplicemente il figlio del custode del circolo tennis Parioli, quindi, la fame delle categorie meno abbienti unita ad un numero potenzialmente infinito di ore di campi a disposizione…
A ciò si aggiunga che l’Italia è un paese che, sportivamente parlando, per tradizione gira quasi del tutto intorno al calcio, che quindi attrae la gran parte del bacino disponibile, in uno sport di squadra a costi infinitamente più bassi del tennis e che il sistema di reclutamento che passa dalle scuole da noi di base funziona poco e male, per niente nel caso del tennis.
Riprendendo un discorso dei giorni scorsi, magari non è vero che noi avremmo rovinato anche Federer, ma magari da noi Roger avrebbe semplicemente giocato a calcio o comunque non avrebbe giocato a tennis perché la sua normalissima famiglia non se lo sarebbe potuto permettere, naturalmente la controprova non l’abbiamo ed è più che altro un paradosso, ma il sospetto che sarebbe potuto esser così c’è e ciò è abbastanza triste…

A me pare un ragionamento convincente. Magari non esaustivo, ma la mancanza di strutture economicamente accessibili alle masse è un fatto. La mancanza assoluta di reclutamento scolastico pure. Aggiungerei che forse il sistema di selezione dei ragazzi di talento che vengono sostenuti dalla federazione non è del tutto meritocratico?

Sul discorso tennis sport per poche tasche non ci piove. E anche sugli altri aspetti toccati. Però il tennis è uno sport dispendioso economicamente un po’ ovunque, magari meno, ma non alla portata di tutti. Quindi le ragioni che spiegano questa mancanza totale di tennisti italiani di vertice negli ultimi 40 anni vanno cercate anche altrove, come ho scritto più approfonditamente in un altro mio intervento.

Infatti è una disamina che ha un fondo di verità,io non dico che dovremmo fare come Francia e Spagna,insomma la stessa Bulgaria,la Grecia con tsitipas,la Norvegia con ruud!!!anche in Belgio non credo che giochino tutti a tennis ma ci stanno dando lezioni di tennis….il
Problema sociale c’è ma 40 anni di vuoto non si possono spiegare solo per un problema di costi,un’azienda quando non funziona le colpe sono di chi dirige,decide e osserva…mi sembra chiaro che la
Nostra Fit non ha fatto quello che doveva fare per creare buoni giocatori,non dico federer ma buoni giocatori

73
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NexGenItaly 22-07-2017 10:55

Scritto da stefan
Farà le qualificazioni agli US Open??

72
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sasuzzo 22-07-2017 10:06

Berrettini ha giocato bene. Al servizio ok (da aumentare le % di prime in campo):non aspettiamoci su terra troppi ace, bisogna guardare più al gran nr di servizi unreturned. Negli scambi lunghi manca un pò di mobilità e palleggio di attesa. Anche un po di fortuna: Sousa non trovava spesso di pochissimo le righe che invece beccava Rublev a Umago. Dritto e rovescio in chiusura già ottimi. Buono nel nascondere le forse troppe palle corte. Oggi favoritissimo contro Coria

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Pablo08 22-07-2017 09:55

@ Koko (#1903064)

Vero, ma c’è da dire che Rublev ha una pesantezza di palla e una facilità nel colpire che fanno spavento

70
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arnaldo (Guest) 22-07-2017 08:47

E Il Berre sale…..sale….sale…..sale…..sale…..

69
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fantasista (Guest) 22-07-2017 08:47

Scritto da pibla
Invece, in merito alla mancanza di un top player italiano da 40 anni a questa parte, nessuna casualità e nessun mistero, ovviamente.
I motivi sono molteplici e sarebbe impossibile elencarli tutti qui, rimane il fatto che da noi giocare a tennis, non intendo le una due orette settimanali bensì le svariate ore al giorno, tutti i giorni, indispensabili per svolgere attività agonistica di un certo livello, comporta dei costi folli, decisamente di più che nella maggior parte degli altri paesi dove comunque vi sono numerose strutture pubbliche che da noi mancano quasi completamente. Se conoscete qualcuno che ha avuto figli che hanno giocato a tennis ad un certo livello, provate a chiedere e sentite cosa vi rispondono.
Tutto ciò fa sì che solo pochissimi si possano permettere di far svolgere ai loro figli un’intensa attività agonistica e questo diminuisce di moltissimo il bacino di utenza da cui il tennis può attingere, tagliando fuori tutta una serie di categorie sociali e di zone del paese, dove magari ci sarebbe più fame di emergere.
Un piccolissimo esempio che vale più di mille parole, il più forte giocatore che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 40 anni, era semplicemente il figlio del custode del circolo tennis Parioli, quindi, la fame delle categorie meno abbienti unita ad un numero potenzialmente infinito di ore di campi a disposizione…
A ciò si aggiunga che l’Italia è un paese che, sportivamente parlando, per tradizione gira quasi del tutto intorno al calcio, che quindi attrae la gran parte del bacino disponibile, in uno sport di squadra a costi infinitamente più bassi del tennis e che il sistema di reclutamento che passa dalle scuole da noi di base funziona poco e male, per niente nel caso del tennis.
Riprendendo un discorso dei giorni scorsi, magari non è vero che noi avremmo rovinato anche Federer, ma magari da noi Roger avrebbe semplicemente giocato a calcio o comunque non avrebbe giocato a tennis perché la sua normalissima famiglia non se lo sarebbe potuto permettere, naturalmente la controprova non l’abbiamo ed è più che altro un paradosso, ma il sospetto che sarebbe potuto esser così c’è e ciò è abbastanza triste…

Sacrosanta verità…… quoto in toto. ➡

68
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Guido (Guest) 22-07-2017 08:00

Scritto da Koko

Scritto da becu rules
E grande Berretto, e aggiungo (concetto già espresso) avesse le 10/12 WC all’anno per tornei del circuito maggiore come Rublev – che tra l’altro a Umag aveva perso anonimamente all’ultimo turno di quali e ripescato come LL – e sarebbe top 50 in un annetto…invece a spalare m..elma con WC nei terrosi challanger italici, dove il livello è altissimo e pieno di cagnacci, ci metti il triplo del tempo a salire in classifica, quando se fai anche 2 turni ti trovi con una manciata di punti

Ma infatti Rublev può permettersi di rischiare tutto per fare il colpaccio contro i top trenta ed ha diversi tentativi tra quali e WC per fare la partitona mettendo a frutto le sue doti. Percentualmente a volte gli andrà male e raramente otterrà il colpaccio vero in cui tutto gli resta in campo anche fortuitamente! E’ facile a quel punto scalare rapidamente se imbrocchi il 250 o il MS o lo slam giusto. Ma il difficile viene quando dovrà confermarsi a quei livelli con la pressione di non poter sparare in maniera spensierata! Coric è abbastanza crollato perchè non sa più sparare spensieratamente come prima.

Be insomma, Coric non e più cresciuto ma proprio crollato non direi.

67
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Virgili Federer 6-1 6-0 (Guest) 22-07-2017 07:40

Ma Matteo non è andato in vacanza??

66
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Tifoso degli italiani (Guest) 22-07-2017 01:41

Scritto da stefan
Farà le qualificazioni agli US Open??

Certo!

Grande Matteo!

65
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Cristian (Guest) 22-07-2017 01:34

Matteooooo!!!
Ragazzi, fa bene anche a giocare su terra, questa superficie fa accumulare esperienza che ti porti dietro, anche il solo provare cose nuove o tirare più in spin,è logico che il cemento bacia il suo gioco alla boom-boom, tornerà anche a fare tanti aces con il cambio di superficie, non fate sempre i melodrammatici !!!forza Berrettooo!

64
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Nic (Guest) 22-07-2017 01:00

Scritto da stefan
Farà le qualificazioni agli US Open??

Era già dentro con la vecchia classifica per cui…

63
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+1: NexGenItaly
Lucas (Guest) 22-07-2017 00:56

Scritto da IlCera
Comunque Best Ranking per Matteo intorno alla posizione 200 ATP

199

62
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stefan (Guest) 22-07-2017 00:04

Farà le qualificazioni agli US Open??

61
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-1: NexGenItaly
Alecon (Guest) 21-07-2017 23:50

Scritto da Insalatiera76

Scritto da pibla
Invece, in merito alla mancanza di un top player italiano da 40 anni a questa parte, nessuna casualità e nessun mistero, ovviamente.
I motivi sono molteplici e sarebbe impossibile elencarli tutti qui, rimane il fatto che da noi giocare a tennis, non intendo le una due orette settimanali bensì le svariate ore al giorno, tutti i giorni, indispensabili per svolgere attività agonistica di un certo livello, comporta dei costi folli, decisamente di più che nella maggior parte degli altri paesi dove comunque vi sono numerose strutture pubbliche che da noi mancano quasi completamente. Se conoscete qualcuno che ha avuto figli che hanno giocato a tennis ad un certo livello, provate a chiedere e sentite cosa vi rispondono.
Tutto ciò fa sì che solo pochissimi si possano permettere di far svolgere ai loro figli un’intensa attività agonistica e questo diminuisce di moltissimo il bacino di utenza da cui il tennis può attingere, tagliando fuori tutta una serie di categorie sociali e di zone del paese, dove magari ci sarebbe più fame di emergere.
Un piccolissimo esempio che vale più di mille parole, il più forte giocatore che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 40 anni, era semplicemente il figlio del custode del circolo tennis Parioli, quindi, la fame delle categorie meno abbienti unita ad un numero potenzialmente infinito di ore di campi a disposizione…
A ciò si aggiunga che l’Italia è un paese che, sportivamente parlando, per tradizione gira quasi del tutto intorno al calcio, che quindi attrae la gran parte del bacino disponibile, in uno sport di squadra a costi infinitamente più bassi del tennis e che il sistema di reclutamento che passa dalle scuole da noi di base funziona poco e male, per niente nel caso del tennis.
Riprendendo un discorso dei giorni scorsi, magari non è vero che noi avremmo rovinato anche Federer, ma magari da noi Roger avrebbe semplicemente giocato a calcio o comunque non avrebbe giocato a tennis perché la sua normalissima famiglia non se lo sarebbe potuto permettere, naturalmente la controprova non l’abbiamo ed è più che altro un paradosso, ma il sospetto che sarebbe potuto esser così c’è e ciò è abbastanza triste…

A me pare un ragionamento convincente. Magari non esaustivo, ma la mancanza di strutture economicamente accessibili alle masse è un fatto. La mancanza assoluta di reclutamento scolastico pure. Aggiungerei che forse il sistema di selezione dei ragazzi di talento che vengono sostenuti dalla federazione non è del tutto meritocratico?

Sul discorso tennis sport per poche tasche non ci piove. E anche sugli altri aspetti toccati. Però il tennis è uno sport dispendioso economicamente un po’ ovunque, magari meno, ma non alla portata di tutti. Quindi le ragioni che spiegano questa mancanza totale di tennisti italiani di vertice negli ultimi 40 anni vanno cercate anche altrove, come ho scritto più approfonditamente in un altro mio intervento.

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max (Guest) 21-07-2017 23:47

@ IlCera (#1903041)

Esattamente! Al numero 199! Grande Berretto!! Speriamo continui cosi!

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+1: Gabriele da Firenze, NexGenItaly
Koko (Guest) 21-07-2017 23:41

Scritto da becu rules
E grande Berretto, e aggiungo (concetto già espresso) avesse le 10/12 WC all’anno per tornei del circuito maggiore come Rublev – che tra l’altro a Umag aveva perso anonimamente all’ultimo turno di quali e ripescato come LL – e sarebbe top 50 in un annetto…invece a spalare m..elma con WC nei terrosi challanger italici, dove il livello è altissimo e pieno di cagnacci, ci metti il triplo del tempo a salire in classifica, quando se fai anche 2 turni ti trovi con una manciata di punti

Ma infatti Rublev può permettersi di rischiare tutto per fare il colpaccio contro i top trenta ed ha diversi tentativi tra quali e WC per fare la partitona mettendo a frutto le sue doti. Percentualmente a volte gli andrà male e raramente otterrà il colpaccio vero in cui tutto gli resta in campo anche fortuitamente! E’ facile a quel punto scalare rapidamente se imbrocchi il 250 o il MS o lo slam giusto. Ma il difficile viene quando dovrà confermarsi a quei livelli con la pressione di non poter sparare in maniera spensierata! Coric è abbastanza crollato perchè non sa più sparare spensieratamente come prima.

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+1: Pablo08
Gino (Guest) 21-07-2017 23:39

Che giocatore!! Benedico quel giorno in cui a roma gli ho chiesto 1 foto…è il migliore dei nostri giovani

57
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+1: Sottile, ibson
Giovanni (Guest) 21-07-2017 23:36

Una vittoria importante perché viene dopo uno stop per infortunio che dimostra anche il carattere di questo meraviglioso ragazzo

56
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Tomax (Guest) 21-07-2017 23:35

Io lo vedo bene in autunno in una bella trasferta asiatica. Son convinto che anche con un po’ di fortuna può avvicinare già quest’anno i 100 ed avvicinare il tabellone di melbourne

55
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IlCera (Guest) 21-07-2017 23:34

Comunque Best Ranking per Matteo intorno alla posizione 200 ATP

54
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+1: NexGenItaly
Lupen (Guest) 21-07-2017 23:29

E’ lui, e’ lui, e’ lui quello che aspettavamo !!!!!

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+1: ibson, NexGenItaly
Gabriele da Firenze 21-07-2017 23:28

Scritto da Insalatiera76

Scritto da pibla
Invece, in merito alla mancanza di un top player italiano da 40 anni a questa parte, nessuna casualità e nessun mistero, ovviamente.
I motivi sono molteplici e sarebbe impossibile elencarli tutti qui, rimane il fatto che da noi giocare a tennis, non intendo le una due orette settimanali bensì le svariate ore al giorno, tutti i giorni, indispensabili per svolgere attività agonistica di un certo livello, comporta dei costi folli, decisamente di più che nella maggior parte degli altri paesi dove comunque vi sono numerose strutture pubbliche che da noi mancano quasi completamente. Se conoscete qualcuno che ha avuto figli che hanno giocato a tennis ad un certo livello, provate a chiedere e sentite cosa vi rispondono.
Tutto ciò fa sì che solo pochissimi si possano permettere di far svolgere ai loro figli un’intensa attività agonistica e questo diminuisce di moltissimo il bacino di utenza da cui il tennis può attingere, tagliando fuori tutta una serie di categorie sociali e di zone del paese, dove magari ci sarebbe più fame di emergere.
Un piccolissimo esempio che vale più di mille parole, il più forte giocatore che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 40 anni, era semplicemente il figlio del custode del circolo tennis Parioli, quindi, la fame delle categorie meno abbienti unita ad un numero potenzialmente infinito di ore di campi a disposizione…
A ciò si aggiunga che l’Italia è un paese che, sportivamente parlando, per tradizione gira quasi del tutto intorno al calcio, che quindi attrae la gran parte del bacino disponibile, in uno sport di squadra a costi infinitamente più bassi del tennis e che il sistema di reclutamento che passa dalle scuole da noi di base funziona poco e male, per niente nel caso del tennis.
Riprendendo un discorso dei giorni scorsi, magari non è vero che noi avremmo rovinato anche Federer, ma magari da noi Roger avrebbe semplicemente giocato a calcio o comunque non avrebbe giocato a tennis perché la sua normalissima famiglia non se lo sarebbe potuto permettere, naturalmente la controprova non l’abbiamo ed è più che altro un paradosso, ma il sospetto che sarebbe potuto esser così c’è e ciò è abbastanza triste…

A me pare un ragionamento convincente. Magari non esaustivo, ma la mancanza di strutture economicamente accessibili alle masse è un fatto. La mancanza assoluta di reclutamento scolastico pure. Aggiungerei che forse il sistema di selezione dei ragazzi di talento che vengono sostenuti dalla federazione non è del tutto meritocratico?

Sono d’accordo con il post di Pibla e assolutamente d’accordo con l’ultimo punto che hai scritto tu, quello della selezione dei ragazzi da parte della federazione. A ciò aggiungo che non abbiamo chi è in grado di far crescere questi ragazzi che sì, arrivano a volte a buoni livelli ma poi più di lì non vanno.
Andarsene, quindi, all’estero? Forse sì…

52
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Santopadre(dei forum) (Guest) 21-07-2017 23:22

Che Berrettini ragazzi

51
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Gabriele da Firenze 21-07-2017 23:16

Primo set davvero fantastico, con Matteo in grande spolvero.
Nel secondo ha avuto piccoli passaggi a vuoto che, non avendo più quel servizio boom-boom col quale risolveva tanti game di battuta (ricordo che in un match oltrepassò i 25 ace!) ora deve risolvere giocando. Avevano detto che gli avrebbero fatto giocare solo un paio di tornei o al massimo tre su terra mentre è di oggi la notizia che farà anche Cortina come wild card…

50
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-1: ibson
Sottile 21-07-2017 23:16

Per consolarmi dalla delusione Fognini ad Umago ho assistito allo splendido match di Berrettini. Questo ragazzo può tranquillamente arrivare ( e restare stabilmente) nei 60
Adesso con Coria…beh, non voglio dire niente, ma mica è forte come il padre 😐

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Insalatiera76 21-07-2017 23:16

@ Ermanno (#1902597)

Ti metto in bocca le parole che sono figlie naturali del tuo ragionamento. E se uno sviluppa il tuo ragionamento arriva ad una conclusione sballata, che dimostra il vizio intrinseco del ragionamento medesimo.

48
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Luca96 21-07-2017 23:15

Ottima partita di Matteo! Ora anche la semifinale è alla portata…avanti così.

47
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Valter (Guest) 21-07-2017 23:13

@ Pierre herme the Picasso of pastry (#1902633)

Vavassori

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Palmeria (Guest) 21-07-2017 23:12

Grandissimo Matteo!
Ci voleva questa settimana

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ealesia (Guest) 21-07-2017 23:12

Berretto la solita garanzia,vittoria non banale e avversario ostico,semplicemente chapeau

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Insalatiera76 21-07-2017 23:11

Scritto da pibla
Invece, in merito alla mancanza di un top player italiano da 40 anni a questa parte, nessuna casualità e nessun mistero, ovviamente.
I motivi sono molteplici e sarebbe impossibile elencarli tutti qui, rimane il fatto che da noi giocare a tennis, non intendo le una due orette settimanali bensì le svariate ore al giorno, tutti i giorni, indispensabili per svolgere attività agonistica di un certo livello, comporta dei costi folli, decisamente di più che nella maggior parte degli altri paesi dove comunque vi sono numerose strutture pubbliche che da noi mancano quasi completamente. Se conoscete qualcuno che ha avuto figli che hanno giocato a tennis ad un certo livello, provate a chiedere e sentite cosa vi rispondono.
Tutto ciò fa sì che solo pochissimi si possano permettere di far svolgere ai loro figli un’intensa attività agonistica e questo diminuisce di moltissimo il bacino di utenza da cui il tennis può attingere, tagliando fuori tutta una serie di categorie sociali e di zone del paese, dove magari ci sarebbe più fame di emergere.
Un piccolissimo esempio che vale più di mille parole, il più forte giocatore che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 40 anni, era semplicemente il figlio del custode del circolo tennis Parioli, quindi, la fame delle categorie meno abbienti unita ad un numero potenzialmente infinito di ore di campi a disposizione…
A ciò si aggiunga che l’Italia è un paese che, sportivamente parlando, per tradizione gira quasi del tutto intorno al calcio, che quindi attrae la gran parte del bacino disponibile, in uno sport di squadra a costi infinitamente più bassi del tennis e che il sistema di reclutamento che passa dalle scuole da noi di base funziona poco e male, per niente nel caso del tennis.
Riprendendo un discorso dei giorni scorsi, magari non è vero che noi avremmo rovinato anche Federer, ma magari da noi Roger avrebbe semplicemente giocato a calcio o comunque non avrebbe giocato a tennis perché la sua normalissima famiglia non se lo sarebbe potuto permettere, naturalmente la controprova non l’abbiamo ed è più che altro un paradosso, ma il sospetto che sarebbe potuto esser così c’è e ciò è abbastanza triste…

A me pare un ragionamento convincente. Magari non esaustivo, ma la mancanza di strutture economicamente accessibili alle masse è un fatto. La mancanza assoluta di reclutamento scolastico pure. Aggiungerei che forse il sistema di selezione dei ragazzi di talento che vengono sostenuti dalla federazione non è del tutto meritocratico?

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DelPo Fan (Guest) 21-07-2017 23:11

Grande Matteo! 😀 Primo set ottimo, secondo con qualche passaggio a vuoto ma bravo ad approfittare di un Sousa molto falloso.

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Ermanno (Guest) 21-07-2017 23:11

Grande Matteo. Mi spiace per Fognini, ma non può continuare a buttar via malamente un set. E’ ovvio che prima o poi la paga. Una nota di merito per Gianessi, una ricompensa per i sacrifici.

41
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-1: ibson
Steven (Guest) 21-07-2017 23:10

Bravo matteo,quando c’e’ da chiudere la partita non trema(e questo e’ gia’ un buon segnale).
Dai,lavorate su questo ragazzo,qui davvero ci puo” finalmente venir fuori un’ottimo giocatore!

40
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GianlucaPozziPerSempre (Guest) 21-07-2017 23:08

@ Moreno (#1902951)

Ha conquistato quasi il 70% di punti con la prima di servizio ed ha annullato sette palle break….

39
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becu rules (Guest) 21-07-2017 23:08

E grande Berretto, e aggiungo (concetto già espresso) avesse le 10/12 WC all’anno per tornei del circuito maggiore come Rublev – che tra l’altro a Umag aveva perso anonimamente all’ultimo turno di quali e ripescato come LL – e sarebbe top 50 in un annetto…invece a spalare m..elma con WC nei terrosi challanger italici, dove il livello è altissimo e pieno di cagnacci, ci metti il triplo del tempo a salire in classifica, quando se fai anche 2 turni ti trovi con una manciata di punti

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+1: ibson
-1: alfredo94
Lupo77 (Guest) 21-07-2017 23:08

Siiii!!!Servizio così così,ma molto migliorato sul rovescio

37
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-1: ibson
Yes we can (Guest) 21-07-2017 23:07

Bravo Matteo 😉

36
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IlCera (Guest) 21-07-2017 23:07

Vabbè bene così dai aspettiamo le prossime sperando che liberi il gioco.

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-1: ibson
Elio 21-07-2017 23:06

Bravissimo Matteo ❗ 😉 😎

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QUINZI e GIORGI io ci credo(1926) (Guest) 21-07-2017 23:06

Siiiiiii

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IlCera (Guest) 21-07-2017 23:04

Io tutto questo spettacolo Berrettini non lo vedo. Vedo soprattutto un Sousa che gioca piuttosto male ed un Matteo che lotta con i suoi demoni. C’è un potenziale enorme ma ancora inespresso,!a prescindere da come vada a finire.

32
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-1: ibson
Becuzzi_style (Guest) 21-07-2017 23:02

Game di gran sofferenza e 6/2 5/3…ma se devo dire la verità (sto vedendo solo il secondo set) Berrettini non mi sta piacendo…match di rara bruttezza.
Certo che passare da Fognini- Rublev a Berrettini-Sousa sembrano 2 sport differenti…questo fa capire quanta distanza c’è fra i 2 mondi e quanto difficile sia raggiungere il circuito maggiore ed il suo livello di gioco.
Veramente….sembrano 2 sport differenti.
Cmq andiamoci a prendere la semi!un passetto alla volta…

31
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+1: Pablo08
Gabriele da Firenze 21-07-2017 23:01

Sousa dà l’impressione a tratti di non poterne più, di non vedere l’ora di essere sotto la doccia da come gioca svogliato…

30
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-1: ibson
Moreno (Guest) 21-07-2017 22:54

Ha perso quel buon servizio che lo aveva contraddistinto all’inizio…ma è possibile che in Italia non nasca un Isner o Karlovic??

29
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+1: Italian_Tennis
-1: NexGenItaly, Elio, TtAle5, S.re10, Miiiiiiii
Italian_Tennis 21-07-2017 22:15

Scritto da NexGenItaly
Ma possibile sono 3/4 giorni non riesco a vedere nessun match!! Mi dice tempo scaduto

28
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+1: NexGenItaly
daniele (Guest) 21-07-2017 22:12

berretto on fire

27
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+1: NexGenItaly
Gabriele da Firenze 21-07-2017 22:08

Matteo semplicemente SU-BLI-ME 🙂

26
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+1: NexGenItaly
NexGenItaly 21-07-2017 22:07

Ma possibile sono 3/4 giorni non riesco a vedere nessun match!! Mi dice tempo scaduto

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+1: NexGenItaly
-1: Fabiofogna
QUINZI e GIORGI io ci credo(1926) (Guest) 21-07-2017 22:04

Scritto da Giambi.

Scritto da paoloz.
beh primi 5 giochi spettacolari di beretto, speriamo tenga il livello

Quando gioca così rimani colpito di quanto è bravo. Deve solo trovare continuità e concentrazione fino in fondo.

Scritto da Ermanno
Berrettini, che spettacolo!!!! Avanti cosi ti prego.

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+1: NexGenItaly
Giambi. (Guest) 21-07-2017 22:04

Scritto da paoloz.
beh primi 5 giochi spettacolari di beretto, speriamo tenga il livello

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+1: NexGenItaly
Giambi. (Guest) 21-07-2017 22:03

Scritto da paoloz.
beh primi 5 giochi spettacolari di beretto, speriamo tenga il livello

Quando gioca così rimani colpito di quanto è bravo. Deve solo trovare continuità e concentrazione fino in fondo.

22
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+1: NexGenItaly
Ermanno (Guest) 21-07-2017 22:00

Berrettini, che spettacolo!!!! Avanti cosi ti prego.

21
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+1: NexGenItaly
paoloz. (Guest) 21-07-2017 21:59

beh primi 5 giochi spettacolari di beretto, speriamo tenga il livello

20
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QUINZI e GIORGI io ci credo(1926) (Guest) 21-07-2017 21:45

Scritto da Gabriele da Firenze
Forza Matteo!!!

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QUINZI e GIORGI io ci credo(1926) (Guest) 21-07-2017 21:45

Scritto da Gabriele da Firenze
Forza Matteo!!!

E

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gido 21-07-2017 21:31

anvedi quell’oldgen del Cipo: in doppio ci sa fare!! L’ha dimostrato anche a Wimbledon

17
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Gabriele da Firenze 21-07-2017 21:28

Forza Matteo!!! 🙂

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IlCera (Guest) 21-07-2017 21:23

Forza Berrettooo!!!!!

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DelPo fan (Guest) 21-07-2017 21:13

Oggi è molto complicata per Matteo, gioca contro uno specialista, più avanti in classifica, in grande crescita e vedendo gli ultimi risultati direi pure in un momento di forma più che buono. Poi chiaro che Pedro Sousa non è Nadal, ma in caso di sconfitta non vorrei proprio leggere le solite critiche insensate…

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Giorgio (Guest) 21-07-2017 21:01

Scritto da IlCera

Scritto da Pierre herme the Picasso of pastry

Scritto da Ermanno
Solo per chi ha occhi per vedere. Se si vuole capire le difficoltà della nostra scuola tennistica, e per i sostenitori del rovescio monomano, come fosse il colpo più bello da insegnare, basterebbe vedere l’incontro appena finito di Bolelli. Un mancino bassottello, 1,73 cm gli piazza 6 aces in 9 games di battuta sulla terra rossa. (1,73 metri e 6 aces). Ogni volta che si trova in difficoltà o deve salvare una palla break Belmenmans gli serve slice sul rovescio, o lo mette a fondo campo piazzandogli un dritto in top sul rovescio. Bolelli è costretto a spostarsi per proteggere il rovescio e allora subisce l’ace al centro. Risultato 6-2, 6-4 e a casa. E Bolelli ha comunque un discreto rovescio, tanto è vero che 3 volte riesce a piazzare un lungolinea molto arrischiato ma vincente. Adesso mi aspetto tutte le contestazioni di chi non ha mai provato a trovarsi di fronte un tennista che ti piazza un top pesante sul tuo rovescio.

Domanda: chi degli italiani ( nuove leve ) tira il rovescio ad una mano?

Musetti, Moroni….

Licciardi

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pibla (Guest) 21-07-2017 20:34

Invece, in merito alla mancanza di un top player italiano da 40 anni a questa parte, nessuna casualità e nessun mistero, ovviamente.

I motivi sono molteplici e sarebbe impossibile elencarli tutti qui, rimane il fatto che da noi giocare a tennis, non intendo le una due orette settimanali bensì le svariate ore al giorno, tutti i giorni, indispensabili per svolgere attività agonistica di un certo livello, comporta dei costi folli, decisamente di più che nella maggior parte degli altri paesi dove comunque vi sono numerose strutture pubbliche che da noi mancano quasi completamente. Se conoscete qualcuno che ha avuto figli che hanno giocato a tennis ad un certo livello, provate a chiedere e sentite cosa vi rispondono.

Tutto ciò fa sì che solo pochissimi si possano permettere di far svolgere ai loro figli un’intensa attività agonistica e questo diminuisce di moltissimo il bacino di utenza da cui il tennis può attingere, tagliando fuori tutta una serie di categorie sociali e di zone del paese, dove magari ci sarebbe più fame di emergere.

Un piccolissimo esempio che vale più di mille parole, il più forte giocatore che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 40 anni, era semplicemente il figlio del custode del circolo tennis Parioli, quindi, la fame delle categorie meno abbienti unita ad un numero potenzialmente infinito di ore di campi a disposizione…

A ciò si aggiunga che l’Italia è un paese che, sportivamente parlando, per tradizione gira quasi del tutto intorno al calcio, che quindi attrae la gran parte del bacino disponibile, in uno sport di squadra a costi infinitamente più bassi del tennis e che il sistema di reclutamento che passa dalle scuole da noi di base funziona poco e male, per niente nel caso del tennis.

Riprendendo un discorso dei giorni scorsi, magari non è vero che noi avremmo rovinato anche Federer, ma magari da noi Roger avrebbe semplicemente giocato a calcio o comunque non avrebbe giocato a tennis perché la sua normalissima famiglia non se lo sarebbe potuto permettere, naturalmente la controprova non l’abbiamo ed è più che altro un paradosso, ma il sospetto che sarebbe potuto esser così c’è e ciò è abbastanza triste…

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+1: Cla
IlCera (Guest) 21-07-2017 20:15

Scritto da Pierre herme the Picasso of pastry

Scritto da Ermanno
Solo per chi ha occhi per vedere. Se si vuole capire le difficoltà della nostra scuola tennistica, e per i sostenitori del rovescio monomano, come fosse il colpo più bello da insegnare, basterebbe vedere l’incontro appena finito di Bolelli. Un mancino bassottello, 1,73 cm gli piazza 6 aces in 9 games di battuta sulla terra rossa. (1,73 metri e 6 aces). Ogni volta che si trova in difficoltà o deve salvare una palla break Belmenmans gli serve slice sul rovescio, o lo mette a fondo campo piazzandogli un dritto in top sul rovescio. Bolelli è costretto a spostarsi per proteggere il rovescio e allora subisce l’ace al centro. Risultato 6-2, 6-4 e a casa. E Bolelli ha comunque un discreto rovescio, tanto è vero che 3 volte riesce a piazzare un lungolinea molto arrischiato ma vincente. Adesso mi aspetto tutte le contestazioni di chi non ha mai provato a trovarsi di fronte un tennista che ti piazza un top pesante sul tuo rovescio.

Domanda: chi degli italiani ( nuove leve ) tira il rovescio ad una mano?

Musetti, Moroni….

11
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QUINZI e GIORGI io ci credo(1926) (Guest) 21-07-2017 19:06

Scritto da Pierre herme the Picasso of pastry

Scritto da Ermanno
Solo per chi ha occhi per vedere. Se si vuole capire le difficoltà della nostra scuola tennistica, e per i sostenitori del rovescio monomano, come fosse il colpo più bello da insegnare, basterebbe vedere l’incontro appena finito di Bolelli. Un mancino bassottello, 1,73 cm gli piazza 6 aces in 9 games di battuta sulla terra rossa. (1,73 metri e 6 aces). Ogni volta che si trova in difficoltà o deve salvare una palla break Belmenmans gli serve slice sul rovescio, o lo mette a fondo campo piazzandogli un dritto in top sul rovescio. Bolelli è costretto a spostarsi per proteggere il rovescio e allora subisce l’ace al centro. Risultato 6-2, 6-4 e a casa. E Bolelli ha comunque un discreto rovescio, tanto è vero che 3 volte riesce a piazzare un lungolinea molto arrischiato ma vincente. Adesso mi aspetto tutte le contestazioni di chi non ha mai provato a trovarsi di fronte un tennista che ti piazza un top pesante sul tuo rovescio.

Domanda: chi degli italiani ( nuove leve ) tira il rovescio ad una mano?

Bonadio

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 21-07-2017 18:08

Scritto da keope77
Per quanto riguarda l’ace esterno, è più facile subirlo con il rovescio a due mani, dato che con una mano si ha maggiore allungo.
Il problema di Bolelli non è stato di certo il rovescio ad una mano, bensì una mobilità veramente scarsa, problema storico, ma oggi emerso ancor più palesemente.
Tra l’altro non mi sembra che la nostra scuola prediliga il rovescio ad una mano, seguendo la classifica dei primi 200 solo Cecchinato e Gaio lo giocano ad una mano.
Inoltre Bemelmans è 1,83, non un gigante ma nemmeno un nano.

Infatti :
Cek ( 92 ) Bolelli ( 85 ) , Gaio ( 92 ) … e poi? ….Marcora ( 89 ) , non mi vengono in mente giovani che fanno il rovescio ad una mano… in passato e’ vero abbiamo avuto la predisposizione per il rovescio ” classico ” ad una mano ma ora non piu e da un pezzo ….

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 21-07-2017 18:03

Scritto da Insalatiera76
Aspetta tranquillo. Non ho letto nessun sostenitore del rovescio ad una mano in questi giorni. Quindi penso che aspetterai parecchio
Ci sono stati parecchi sostenitori – tra cui io – della tesi secondo cui non esiste un rovescio migliore per tutti. Ma se tu dici che oggi Bolelli avrebbe vinto se 20 anni fa il suo maestro lo avesse impostato col rovescio bimane, siccome la tua tesi non può essere dimostrata non può neanche essere smentita. Intuitivamente devo confessarti che l’impressione che sia una insensata però mi rimane…

Q U O T O N E

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 21-07-2017 18:00

Scritto da Ermanno
Solo per chi ha occhi per vedere. Se si vuole capire le difficoltà della nostra scuola tennistica, e per i sostenitori del rovescio monomano, come fosse il colpo più bello da insegnare, basterebbe vedere l’incontro appena finito di Bolelli. Un mancino bassottello, 1,73 cm gli piazza 6 aces in 9 games di battuta sulla terra rossa. (1,73 metri e 6 aces). Ogni volta che si trova in difficoltà o deve salvare una palla break Belmenmans gli serve slice sul rovescio, o lo mette a fondo campo piazzandogli un dritto in top sul rovescio. Bolelli è costretto a spostarsi per proteggere il rovescio e allora subisce l’ace al centro. Risultato 6-2, 6-4 e a casa. E Bolelli ha comunque un discreto rovescio, tanto è vero che 3 volte riesce a piazzare un lungolinea molto arrischiato ma vincente. Adesso mi aspetto tutte le contestazioni di chi non ha mai provato a trovarsi di fronte un tennista che ti piazza un top pesante sul tuo rovescio.

Domanda: chi degli italiani ( nuove leve ) tira il rovescio ad una mano?

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Stefan Navratil (Guest) 21-07-2017 17:54

@ Ermanno (#1902597)

Tutto vero, ma quanti hanno e avranno il top di Nadal? Già ora non è più quello di un tempo e ritirato lui, su quella diagonale si potrà tornare a giocare chi più chi meno anche ad una mano, senza essere Federer (magari basterà un Gasquet, un Dimitrov).
Bolelli sul rovescio è sempre stato in difficoltà, anzi ora sembra un po’ migliorato ma se non muovi le gambe non ti salva neanche un arto artificiale aggiuntivo.
Come già detto da altri può darsi che due mani tecnicamente aiutino il rovescio in certe situazioni ma tutto dipende anche dalla predisposizione personale e dal tipo di gioco che si vuole sviluppare, certo se a tre anni devi già giocare e subito competere e far vedere quanto sei bravo nel solo tipo di gioco che si insegna cioè corri e tira da fondo, soprattutto dalla parte del rovescio è quasi d’obbligo giocare bimani, ma qualche cosa di diverso tra i giovanissimi emergenti (solo in capo maschile purtroppo) si inizia a vedere

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Ermanno (Guest) 21-07-2017 17:34

@ Insalatiera76 (#1902532)

Non ho detto che avrebbe vinto, perchè mettermi in bocca parole non detto? Ho detto solo che la difficoltà di Bolelli sul rovescio contro un mancino era più che visibile. Del resto rimane storica la difficoltà che ha sempre avuto Federer contro Nadal con cui perdeva regolarmente (contrariamente a Diokovic). Poi Federer è un superfuoriclasse e si è inventato un gioco che può fare solo lui e il padreteno. Cioè rispondere in controbalzo ai tops di Nadal. Quanti altri potrebbero farlo? Ma sulla terra non avrebbe avuto scampo, e sapendolo (anche per questo motivo) ha rinunciato.

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Ermanno (Guest) 21-07-2017 17:26

@ keope77 (#1902528)

Veramente la sua scheda su tennislive dice altezza 1,73 x 60 kg. Se è un errore me ne scuso ma cosi c’è scritto. Comunque non bisogna essere campioni di tennis per vedere le difficoltà che aveva Bolelli in risposta al servizio e quando pressato sul rovescio. Per chi dice che chi risponde monomano è avvantaggiato dico solo che a memoria mia i migliori risponditori sono stati Agassi e Diokovic (quello vero). Comunque penso che entro pochi anni con il ritiro di Federer e Stan, rimarrà solo Thiem nei top col rovescio monomano. Non è una scelta stilistica, ma l’avvento dei nuovi materiali impone questa scelta.

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Insalatiera76 21-07-2017 16:17

Aspetta tranquillo. Non ho letto nessun sostenitore del rovescio ad una mano in questi giorni. Quindi penso che aspetterai parecchio
Ci sono stati parecchi sostenitori – tra cui io – della tesi secondo cui non esiste un rovescio migliore per tutti. Ma se tu dici che oggi Bolelli avrebbe vinto se 20 anni fa il suo maestro lo avesse impostato col rovescio bimane, siccome la tua tesi non può essere dimostrata non può neanche essere smentita. Intuitivamente devo confessarti che l’impressione che sia una insensata però mi rimane…

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+1: Ken_Rosewall
keope77 (Guest) 21-07-2017 16:10

Per quanto riguarda l’ace esterno, è più facile subirlo con il rovescio a due mani, dato che con una mano si ha maggiore allungo.
Il problema di Bolelli non è stato di certo il rovescio ad una mano, bensì una mobilità veramente scarsa, problema storico, ma oggi emerso ancor più palesemente.
Tra l’altro non mi sembra che la nostra scuola prediliga il rovescio ad una mano, seguendo la classifica dei primi 200 solo Cecchinato e Gaio lo giocano ad una mano.

Inoltre Bemelmans è 1,83, non un gigante ma nemmeno un nano.

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+1: Ken_Rosewall, gattone
Ermanno (Guest) 21-07-2017 15:57

Solo per chi ha occhi per vedere. Se si vuole capire le difficoltà della nostra scuola tennistica, e per i sostenitori del rovescio monomano, come fosse il colpo più bello da insegnare, basterebbe vedere l’incontro appena finito di Bolelli. Un mancino bassottello, 1,73 cm gli piazza 6 aces in 9 games di battuta sulla terra rossa. (1,73 metri e 6 aces). Ogni volta che si trova in difficoltà o deve salvare una palla break Belmenmans gli serve slice sul rovescio, o lo mette a fondo campo piazzandogli un dritto in top sul rovescio. Bolelli è costretto a spostarsi per proteggere il rovescio e allora subisce l’ace al centro. Risultato 6-2, 6-4 e a casa. E Bolelli ha comunque un discreto rovescio, tanto è vero che 3 volte riesce a piazzare un lungolinea molto arrischiato ma vincente. Adesso mi aspetto tutte le contestazioni di chi non ha mai provato a trovarsi di fronte un tennista che ti piazza un top pesante sul tuo rovescio.

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