Circuito Challenger Challenger, Copertina

Challenger San Benedetto del Tronto: Giornata nera per i colori italiani (Video)

20/07/2017 23:42 124 commenti
Stefano Travaglia nella foto
Stefano Travaglia nella foto

Secondo turno fatale per Federico Gaio, ottava testa di serie nonché campione in carica, battuto nel pomeriggio per 60 76(7) dall’argentino Federico Coria, per Luca Vanni, terzo favorito del tabellone, eliminato per 57 64 64 dal dominicano Jose Hernandez-Fernandez, e per Stefano Travaglia, numero 7 del seeding, sconfitto per 76(5) 62 dallo spagnolo Carlos Taberner.

Out anche Gianluca Mager, in gara con una wild card, sconfitto dall’altro spagnolo Marcel Granollers, secondo favorito del torneo.

Il programma di domani
CENTRALE – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Jose Hernandez-Fernandez DOM vs Federico Coria ARG
2. Carlos Taberner ESP vs [WC] Gianluca Mager ITA OR [2] Marcel Granollers ESP (non prima ore: 18:00)
3. Benjamin Bonzi FRA vs [4/SE] Laslo Djere SRB (non prima ore: 19:30)
4. Matteo Berrettini ITA vs [6] Pedro Sousa POR (non prima ore: 21:30)

COURT 3 – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Pietro Licciardi ITA / Gian Marco Moroni ITA vs Flavio Cipolla ITA / Adrian Ungur ROU
2. [1] Luca Margaroli SUI / Tristan-Samuel Weissborn AUT vs Carlos Taberner ESP / Pol Toledo Bague ESP




ITA Challenger San Benedetto CH | Terra | e64.000 – 2° Turno


CENTRALE – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Federico Coria ARG vs [8] Federico Gaio ITA

CH San Benedetto
Federico Coria
6
7
Federico Gaio [8]
0
6
Vincitore: F. CORIA

2. [3/WC] Luca Vanni ITA vs Jose Hernandez-Fernandez DOM (non prima ore: 17:30)

CH San Benedetto
Luca Vanni [3]
7
4
4
Jose Hernandez-Fernandez
5
6
6
Vincitore: J. HERNANDEZ-FERNAND

3. [7] Stefano Travaglia ITA vs Carlos Taberner ESP (non prima ore: 19:30)

CH San Benedetto
Stefano Travaglia [7]
6
2
Carlos Taberner
7
6
Vincitore: C. TABERNER

4. [WC] Gianluca Mager ITA vs [2] Marcel Granollers ESP (non prima ore: 21:30)

CH San Benedetto
Gianluca Mager
2
2
Marcel Granollers [2]
6
6
Vincitore: M. GRANOLLERS






COURT 3 – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Pietro Licciardi ITA / Gian Marco Moroni ITA vs Gabor Borsos HUN / Lorenzo Giustino ITA

CH San Benedetto
Pietro Licciardi / Gian Marco Moroni
6
6
Gabor Borsos / Lorenzo Giustino
1
4
Vincitori: LICCIARDI / MORONI

2. Benjamin Bonzi FRA / Maxime Janvier FRA vs Flavio Cipolla ITA / Adrian Ungur ROU (non prima ore: 18:30)

CH San Benedetto
Benjamin Bonzi / Maxime Janvier
4
6
4
Flavio Cipolla / Adrian Ungur
6
4
10
Vincitori: CIPOLLA / UNGUR




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124 commenti. Lasciane uno!

Serra (Guest) 20-07-2017 23:16

Travaglia è più forte di Cecchinato cit.

100
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gerulaitis (Guest) 20-07-2017 23:14

Ora perde velocemente anche Mager così facciamo l’en plein. Il solo ad avere una marcia in più è Berrettini, e non è nemmeno la superficie più adatta alle sue caratteristiche.

99
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becu rules (Guest) 20-07-2017 23:11

Scritto da Pollo
Che delusione ragazzi. Partita che rispecchia il tennis maschile italiano

Già…averceli anche noi i polacchi Giannessi e Fabbiano che continuano a salire in classifica ogni settimana….ma dai, basta dire stupidaggini sul tennis maschile italiano, ma al giovedì avere ancora una decina di giocatori in lizza è quasi un record (d’accordo non sono tornei dello Slam), e poi che Gaio e Vanni di questi tempi sono in crisi di risultati non è un mistero, forse visto l’annata spettacolare ci stava aspettarsi qualcosa meglio da Travaglia, che comunque anche questa settimana lima il best ranking….certo che in classifica da 330 a solo 140 e qualcosa in 6 mesi direi quasi scandaloso, neanche top 50, consiglierei il ritiro immediato…

98
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+1: Thetis.
Stefan Navratil (Guest) 20-07-2017 23:05

@ IlCera (#1902136)

Finalmente un commento condivisibile, lo spagnolo “sicuramente” diventerà un superfenomeno solo per il fatto di essere nato in Spagna, ma oggi ha perso Travaglia, dire che gli è già inferiore non si può leggere su!

97
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lallo (Guest) 20-07-2017 23:03

Scritto da GIOBAX
Delusione totale, Travaglia su tutti…

96
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leconte (Guest) 20-07-2017 23:00

Ci vuole il miracolo di mager ora.

95
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G. (Guest) 20-07-2017 22:59

Scritto da Sbt

Scritto da Koko
Aspiranti Carreno Busta crescono! Il dramma è che bastano per infinocchiare di pressione i nostri tennisti di semi-punta con le spallucce vittimiste! Ma noi un Carreno Busta dinamico e pressante lo sforneremo un giorno o produciamo solo svagatezza nelle nuovissime leve?

Vogliamo scommettere 100.000€ che all’uscita dal campo tutti erano a lodare Travaglia e a dire che lo spagnolo ha vinto SOLO per due nastri fortunosi?
Se in Italia manca Cultura, quella con la C maiuscola anche e soprattutto quella sportiva, non possiamo aspettarci chissà cosa.
Quì si dice: la cerqua (quercia) non fa le melarance.
Perciò non c’è nulla di cui lamentarsi, è tutto lì specchio di un Paese MALATO fino al midollo.

Non fa le melarance
Fa la ghianna

94
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Alecon (Guest) 20-07-2017 22:56

Scritto da Insalatiera76

Scritto da zedarioz
@ Insalatiera76 (#1901934)
Belle, che siano più o meno condivisibili, le tue disamine.
Prendo spunto dall’ultima frase: su Federer siamo ovviamente d’accordo.
Ma ti faccio una domanda: è possibile che in Italia in 40 anni, dopo Panatta, non sia nato tra le migliaia di giocatori di tennis che abbiamo avuto a tutti i livelli, un giocatore del livello di Rainer Schuttler? Tra migliaia di giocatori non abbiamo mai avuto un giocatore del livello di Thomas Johansson? O di Janko Tipsarevic? E potrei continuare a fare esempi per ore di giocatori top 10 non baciati dal talento di Federer.
Tu che idea ti sei fatto su un movimento ricchissimo numericamente che non riesce mai ad esprimere un solo giocatore di grande qualità a livello di risultati?
Finchè non ci si porrà questo problema, penso che il tennis italiano non farà mai un vero passo avanti dal punto di vista qualitativo.
Gli utenti di un sito, per quanto esterofili e disfattisti, non incidono minimamente sul movimento.
La totale mancanza di autocritica invece mi fa sospettare che qualcosa nel nostro sistema non funzioni a dovere.
Che ne pensi?

Io credo che il fatto che non riusciamo ad avere un giocatore top ten da 40 anni molto difficilmente si può imputare al caso. Sarebbe una sfiga alle soglie dell’impossibile. Però determinare le cause no. Il sistema tennis è troppo complesso ed articolato, ed io non credo di conoscerlo abbastanza per farmi un’opinione che abbia un senso. Le variabili in gioco e le loro correlazioni sono troppe perché io riesca ad averne il controllo.
Certo che le probabilità che ci siano delle grosse responsabilità di quelli che hanno diretto la FIT in questi 40 (ma pure 50) anni sono elevatissime. Ma non credo che possa essere solo quello.
Ok che non è colpa degli utenti del sito, anche se pure loro sono parte del movimento. Per intenderci, quando un utente scrive (poi speriamo che non sia vero) di essere un maestro ed è decisissimo ad insegnare solo il rovescio a due mani a tutti i suoi allievi perché per lui quella è sempre l’impostazione migliore, come faccio a non pensare che un pezzo di colpa sia pure sua?
Sulla mancanza di autocritica sfondi una porta aperta: abbiamo cariche apicali in federazione che vengono mantenute per 20 anni in assenza di risultati apprezzabili. È incredibile sia che nessuno si tiri indietro, sia che nessuno pensi di mettere in discussione i vertici. Evidentemente c’è un sistema di potere che si fonda su altri valori e non sulla validità dei risultati sportivi.

E’ chiaro che non può essere un caso. Carenza di tecnici di buon livello, ma questo riguarda quasi tutti gli sport in Italia benchè si affermi spesso il contrario, preparazione mentale deficitaria, propensione all’agonismo incostante, quindi tendenza ad accontentarsi , ad adagiarsi dopo pochi successi, preparazione fisica non sempre curata al meglio, senza dimenticare il ruolo non all’altezza della federazione, ma anche in questo caso il problema riguarda un po’ tutto lo sport italiano, in termini di reclutamento dei migliori prospetti in erba. Questo a parer mio spiega il poco che l’Italia ha espresso tennisticamente da quarant’anni a questa parte in campo maschile.

93
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Sottile 20-07-2017 22:54

Delusione Travaglia 🙁
Stasera non c’era proprio, non riusciva a impostare lo scambio e a tenere il palleggio
Spagnolo comunque odioso con quei nastri fortunati e tutti quegli urletti ogni punto vincente

92
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Alex81 20-07-2017 22:48

Tracollo

91
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Giambi. (Guest) 20-07-2017 22:48

Scritto da IlCera
Ma smettiamola per favore! I nastri, lo spagnolo fenomeno, il tie break…. Stetone ha giocato la peggiore partita delle 60 giocate nel 2017. Poco reattivo sulle gambe, nervoso, una marea di errori gratuiti. Giornata nerissima. Dispiace per la torcida ma forse è soltanto un pochino scarico dopo la prima metà dell’anno per lui comunque fenomenale.

Analisi perfetta. Succede dopi una bellissima cavalcata vincente. Ha giocato malissimo ed ha perso meritatamente. Bisogna prendere fiato e riprendere la marcia verso al top 100. Io ci credo.

90
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GIOBAX (Guest) 20-07-2017 22:44

Delusione totale, Travaglia su tutti…

89
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IlCera (Guest) 20-07-2017 22:43

Ma smettiamola per favore! I nastri, lo spagnolo fenomeno, il tie break…. Stetone ha giocato la peggiore partita delle 60 giocate nel 2017. Poco reattivo sulle gambe, nervoso, una marea di errori gratuiti. Giornata nerissima. Dispiace per la torcida ma forse è soltanto un pochino scarico dopo la prima metà dell’anno per lui comunque fenomenale.

88
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Sbt (Guest) 20-07-2017 22:40

Scritto da Koko
Aspiranti Carreno Busta crescono! Il dramma è che bastano per infinocchiare di pressione i nostri tennisti di semi-punta con le spallucce vittimiste! Ma noi un Carreno Busta dinamico e pressante lo sforneremo un giorno o produciamo solo svagatezza nelle nuovissime leve?

Vogliamo scommettere 100.000€ che all’uscita dal campo tutti erano a lodare Travaglia e a dire che lo spagnolo ha vinto SOLO per due nastri fortunosi?
Se in Italia manca Cultura, quella con la C maiuscola anche e soprattutto quella sportiva, non possiamo aspettarci chissà cosa.
Quì si dice: la cerqua (quercia) non fa le melarance.
Perciò non c’è nulla di cui lamentarsi, è tutto lì specchio di un Paese MALATO fino al midollo.

87
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Gabriele da Firenze 20-07-2017 22:37

Scritto da Becuzzi_style
E anche quest’altro challenger sul rosso italico rischia di essere avaro di soddisfazioni per i nostri ragazzi…no good!

Erano in dodici alla partenza e al momento solo 1 (Berrettini) è ai quarti…speriamo in Mager, adesso, anche se è dura…

86
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Gabriele da Firenze 20-07-2017 22:34

Scritto da QUINZI e GIORGI io ci credo(1926)

Scritto da Gabriele da Firenze
Meritatissima sconfitta di Travaglia, senza la testa non si va da nessuna parte.
Lo spagnolo solido e imperturbabile, non ha mai concesso un break, molto superiore al nostro nonostante oltre 160 posti più in basso nel ranking.
Ma cosa… gli insegnano a questi ragazzi in Spagna? Non è possibile che nascano tutti lì, è come li crecono che fa la differenza!
BERRETTINI scappa in spagna!!!!!

Travaglia nel primo set ha brekkato lo spagnolo infatti era avanti 4-2

intendevo nel secondo set, infatti poi mi sono corretto…

85
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QUINZI e GIORGI io ci credo(1926) (Guest) 20-07-2017 22:32

Scritto da Gabriele da Firenze
Meritatissima sconfitta di Travaglia, senza la testa non si va da nessuna parte.
Lo spagnolo solido e imperturbabile, non ha mai concesso un break, molto superiore al nostro nonostante oltre 160 posti più in basso nel ranking.
Ma cosa… gli insegnano a questi ragazzi in Spagna? Non è possibile che nascano tutti lì, è come li crecono che fa la differenza!
BERRETTINI scappa in spagna!!!!!

Travaglia nel primo set ha brekkato lo spagnolo infatti era avanti 4-2

84
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Giambi. (Guest) 20-07-2017 22:27

Troppo brutto Steto per essere vero.

83
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Pollo (Guest) 20-07-2017 22:26

Che delusione ragazzi. Partita che rispecchia il tennis maschile italiano

82
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+1: Gabriele da Firenze
Gabriele da Firenze 20-07-2017 22:25

Meritatissima sconfitta di Travaglia, senza la testa non si va da nessuna parte.
Lo spagnolo diciannovenne si è dimostrato solido e mai impensierito dal gioco di Travaglia, molto superiore al nostro nonostante sia n. 301 nel ranking.
Ma cosa… gli insegnano a questi ragazzi in Spagna? Non è possibile che nascano tutti lì, è come li crecono che fa la differenza!
BERRETTINI scappa in Spagna!!!!!

81
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ealesia (Guest) 20-07-2017 22:25

Scritto da Koko
Aspiranti Carreno Busta crescono! Il dramma è che bastano per infinocchiare di pressione i nostri tennisti di semi-punta con le spallucce vittimiste! Ma noi un Carreno Busta dinamico e pressante lo sforneremo un giorno o produciamo solo svagatezza nelle nuovissime leve?

NOi mai,stai sereno non è lo sport per noi italiani questo,intanto oggi en plein all’orizzonte con la solita terra di conquista straniera….e Vabè è un gioco e come tale va preso

80
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Becuzzi_style (Guest) 20-07-2017 22:25

E anche quest’altro challenger sul rosso italico rischia di essere avaro di soddisfazioni per i nostri ragazzi…no good!

79
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Presidenza a vita (Guest) 20-07-2017 22:24

@ Koko (#1902112)

Bina-binago’,rispondi Lei?

78
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Koko (Guest) 20-07-2017 22:16

Aspiranti Carreno Busta crescono! Il dramma è che bastano per infinocchiare di pressione i nostri tennisti di semi-punta con le spallucce vittimiste! Ma noi un Carreno Busta dinamico e pressante lo sforneremo un giorno o produciamo solo svagatezza nelle nuovissime leve?

77
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Becuzzi_style (Guest) 20-07-2017 22:16

dopo il nastro fortunato di Tabernar ero certo che avrebbe giocato un game di cacca e alzato bandiera bianca….mentalmente è lontanissimo dall’essere un giocatore vero

76
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+1: NexGenItaly
keope77 (Guest) 20-07-2017 22:14

Travaglia troppo nervoso.
Non è la prima volta che butta partite per la rabbia. È un aspetto sul quale deve assolutamente migliorare…

75
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+1: NexGenItaly
Stefan Navratil (Guest) 20-07-2017 22:14

Travaglia c’ha un po’ del Fognini stasera 😡

74
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+1: NexGenItaly
Gabriele da Firenze 20-07-2017 22:13

Ormai è caduto nella trappola dei nervi, è imbarazzante e sta facendo tutto per lo spagnolo…ed è addirittura doppio break…

73
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+1: NexGenItaly
sasuzzo 20-07-2017 22:11

Travaglia già da subito passivo, lontano dal campo, non spinge. Meritatamente indietro. E comunque il giovane spagnolo gli è già superiore.

72
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Gabriele da Firenze 20-07-2017 22:09

Tre nastri vincenti, ma che cxxo di culo ha sto spagnolo??? 👿

71
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IlCera (Guest) 20-07-2017 22:05

Scritto da Gabriele da Firenze
Tantissimi errori da parte di Steto e primo set regalato (ovviamente allo stramaledetto tie break) a questo spagnolo sconosciuto di 19 anni e n. 301 del ranking, che urla come un ossesso ad ogni punto vinto…

Certo non forte come il fan club sanbenedettese…..

70
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Giambi. (Guest) 20-07-2017 22:03

Scritto da Insalatiera76
@ Pierre herme the Picasso of pastry (#1901971)
Agosto 1974, coppa davis Italia Romania a Mestre Panatta-Bertolucci battono Nastase-Tiriac al quinto set, andiamo davanti 2-1 ed il giorno dopo Corrado batte Ion e ci dá il terzo e decisivo punto. In TV, avevo 10 anni e decisi che volevo imparare a giocare a tennis.

Cosa mi ha fatto ricordare!! Io avevo qualche hanno più di te mi ricordo benissimo quella partita in bianco e nero.Io in quel tempo giocavo al calcio ed a buoni livelli ma mi innamorai di questo sport unico al modo, presi la racchetta e me la sono portata dietro in tutto il mondo.Financo alle Maldive!! Sai che emozione giocare a ridosso del rif?

69
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Forza Italia! (Guest) 20-07-2017 22:01

2 bicchieri di Tabernello fresco al tavolo 2 😆

68
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albcors84 (Guest) 20-07-2017 22:01

Travaglia dopo wimble un po scarico! Ci sta è da gennaio che gioca ininterrottamente

67
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-1: Giuseppespartano
Gabriele da Firenze 20-07-2017 21:58

A parte che stasera gioca davvero male, poi si è fatto prendere dal nervoso e sta facendo il gioco dello spagnolo…

66
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tifoitaliani (Guest) 20-07-2017 21:55

Travaglia gioca male e perde meritatamente. E fa anche le sceneggiate.

65
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+1: Giuseppespartano
obione (Guest) 20-07-2017 21:51

Scritto da Giorgio Basile

Scritto da zedarioz
Che tunnel buio che sta attraversando. Immagino la sua frustrazione…

Nonostante questo, ragazzo super disponibile e gentile. Dopo la partita gli ho fatto una piccola intervista e devo dire che è molto piacevole scambiare qualche parola con lui.

Federico gran persona

64
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Insalatiera76 20-07-2017 21:50

Scritto da zedarioz
@ Insalatiera76 (#1901934)
Belle, che siano più o meno condivisibili, le tue disamine.
Prendo spunto dall’ultima frase: su Federer siamo ovviamente d’accordo.
Ma ti faccio una domanda: è possibile che in Italia in 40 anni, dopo Panatta, non sia nato tra le migliaia di giocatori di tennis che abbiamo avuto a tutti i livelli, un giocatore del livello di Rainer Schuttler? Tra migliaia di giocatori non abbiamo mai avuto un giocatore del livello di Thomas Johansson? O di Janko Tipsarevic? E potrei continuare a fare esempi per ore di giocatori top 10 non baciati dal talento di Federer.
Tu che idea ti sei fatto su un movimento ricchissimo numericamente che non riesce mai ad esprimere un solo giocatore di grande qualità a livello di risultati?
Finchè non ci si porrà questo problema, penso che il tennis italiano non farà mai un vero passo avanti dal punto di vista qualitativo.
Gli utenti di un sito, per quanto esterofili e disfattisti, non incidono minimamente sul movimento.
La totale mancanza di autocritica invece mi fa sospettare che qualcosa nel nostro sistema non funzioni a dovere.
Che ne pensi?

Io credo che il fatto che non riusciamo ad avere un giocatore top ten da 40 anni molto difficilmente si può imputare al caso. Sarebbe una sfiga alle soglie dell’impossibile. Però determinare le cause no. Il sistema tennis è troppo complesso ed articolato, ed io non credo di conoscerlo abbastanza per farmi un’opinione che abbia un senso. Le variabili in gioco e le loro correlazioni sono troppe perché io riesca ad averne il controllo.
Certo che le probabilità che ci siano delle grosse responsabilità di quelli che hanno diretto la FIT in questi 40 (ma pure 50) anni sono elevatissime. Ma non credo che possa essere solo quello.
Ok che non è colpa degli utenti del sito, anche se pure loro sono parte del movimento. Per intenderci, quando un utente scrive (poi speriamo che non sia vero) di essere un maestro ed è decisissimo ad insegnare solo il rovescio a due mani a tutti i suoi allievi perché per lui quella è sempre l’impostazione migliore, come faccio a non pensare che un pezzo di colpa sia pure sua?
Sulla mancanza di autocritica sfondi una porta aperta: abbiamo cariche apicali in federazione che vengono mantenute per 20 anni in assenza di risultati apprezzabili. È incredibile sia che nessuno si tiri indietro, sia che nessuno pensi di mettere in discussione i vertici. Evidentemente c’è un sistema di potere che si fonda su altri valori e non sulla validità dei risultati sportivi.

63
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Becuzzi_style (Guest) 20-07-2017 21:50

Stefano deve però iniziare a vincere anche qualche set tirato….Non può pensare di vncere sempre 6/2 6/3…

62
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demorpurgo (Guest) 20-07-2017 21:48

@ Sottile (#1902058)

a sotti’, facce el piacere 😉

61
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Roberto (Guest) 20-07-2017 21:47

@ Sottile (#1902058)

Sarà anche sconosciuto ma è spagnolo ed è un 97..
Attenzione ragazzi che la new generation spagnola (capitanata da kuhn e fokina) è forte e numerosa..
Ci sono anche munar,martinez portero e Zapata miralles tra i classe 97 spagnoli

60
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Sbt (Guest) 20-07-2017 21:47

L’asculà (plurale) che esultano ai gratuiti dello spagnolo…………

59
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Gabriele da Firenze 20-07-2017 21:47

Tantissimi errori da parte di Steto e primo set regalato (ovviamente allo stramaledetto tie break) a questo spagnolo sconosciuto di 19 anni e n. 301 del ranking, che urla come un ossesso ad ogni punto vinto… 👿

58
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NexGenItaly 20-07-2017 21:47

Nooooo cazzo, tie-break maledetti Travaglia, Gaio, Cecchinato

57
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Presidenza a vita (Guest) 20-07-2017 21:40

@ zedarioz (#1902024)

Anche angelone binagone dovrebbe dire che ne pensa

56
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IlCera (Guest) 20-07-2017 21:33

Partitaccia. Solo errori. Stetone irriconoscibile. Speriamo trovi un pochino del suo tennis che oggi dovrebbe bastare.

55
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Insalatiera76 20-07-2017 21:30

@ pibla (#1901999)

Conclusioni diverse si, in parte, ma non opposte. E comunque sull’errore dell’assolutizzare sono in piena sintonia con te.

54
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Gabriele da Firenze 20-07-2017 21:17

Ma cosa..urla lo spagnolo??? 👿

53
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Cogito ergo sum; gli uomini hanno incominciato a filosofare a causa della meraviglia; io so di non sapere; l’uomo è una corda tesa fra la bestia e il superuomo (Guest) 20-07-2017 21:04

Non so forse adesso Travaglia perde da Taberner e Mager batte Granollers…

52
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Sottile 20-07-2017 21:02

Travaglia dovrebbe fare un sol boccone di questo spagnolo semi-sconosciuto

51
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+1: NexGenItaly
Insalatiera76 20-07-2017 20:57

@ Pierre herme the Picasso of pastry (#1901971)

Agosto 1974, coppa davis Italia Romania a Mestre Panatta-Bertolucci battono Nastase-Tiriac al quinto set, andiamo davanti 2-1 ed il giorno dopo Corrado batte Ion e ci dá il terzo e decisivo punto. In TV, avevo 10 anni e decisi che volevo imparare a giocare a tennis.

50
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lallo (Guest) 20-07-2017 20:45

Scritto da zedarioz
@ Insalatiera76 (#1901934)
Belle, che siano più o meno condivisibili, le tue disamine.
Prendo spunto dall’ultima frase: su Federer siamo ovviamente d’accordo.
Ma ti faccio una domanda: è possibile che in Italia in 40 anni, dopo Panatta, non sia nato tra le migliaia di giocatori di tennis che abbiamo avuto a tutti i livelli, un giocatore del livello di Rainer Schuttler? Tra migliaia di giocatori non abbiamo mai avuto un giocatore del livello di Thomas Johansson? O di Janko Tipsarevic? E potrei continuare a fare esempi per ore di giocatori top 10 non baciati dal talento di Federer.
Tu che idea ti sei fatto su un movimento ricchissimo numericamente che non riesce mai ad esprimere un solo giocatore di grande qualità a livello di risultati?
Finchè non ci si porrà questo problema, penso che il tennis italiano non farà mai un vero passo avanti dal punto di vista qualitativo.
Gli utenti di un sito, per quanto esterofili e disfattisti, non incidono minimamente sul movimento.
La totale mancanza di autocritica invece mi fa sospettare che qualcosa nel nostro sistema non funzioni a dovere.
Che ne pensi?

i giocatori italiani escono esclusivamente dai tennis club che hanno una cultura devastante (economicamente elitaria ma in realtà culturalmente poverissima che, come in inghilterra produce il nulla o quasi). Va aggiunta la regolamentazione antidoping penale che negli ultimi 20 anni ha indotto i pro a emigrare in Spagna o svizzera…..
PS: francia ha stesse leggi antidoping ma produce buonissimi giocatori anche se non top….

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ago (Guest) 20-07-2017 20:41

Mamma mia Bobo che tabellone si era aperto! Che occasione mancata!

48
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albcors84 (Guest) 20-07-2017 20:38

Forzaaaa TRAVAGLIAAAAAAAAAAAA

47
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Giuli (Guest) 20-07-2017 20:32

Vanni conferma i suoi limiti!

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Gabriele da Firenze 20-07-2017 20:31

Forza Steto 🙂

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Nino88 (Guest) 20-07-2017 20:29

Vanni da qualche settimana sembra avere il fiato corto?
Non sarebbe meglio una pausa di una settimana / dieci giorni e poi via con i tornei sul veloce?

44
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Giambi. (Guest) 20-07-2017 20:20

Scritto da zedarioz
@ Insalatiera76 (#1901934)
Belle, che siano più o meno condivisibili, le tue disamine.
Prendo spunto dall’ultima frase: su Federer siamo ovviamente d’accordo.
Ma ti faccio una domanda: è possibile che in Italia in 40 anni, dopo Panatta, non sia nato tra le migliaia di giocatori di tennis che abbiamo avuto a tutti i livelli, un giocatore del livello di Rainer Schuttler? Tra migliaia di giocatori non abbiamo mai avuto un giocatore del livello di Thomas Johansson? O di Janko Tipsarevic? E potrei continuare a fare esempi per ore di giocatori top 10 non baciati dal talento di Federer.
Tu che idea ti sei fatto su un movimento ricchissimo numericamente che non riesce mai ad esprimere un solo giocatore di grande qualità a livello di risultati?
Finchè non ci si porrà questo problema, penso che il tennis italiano non farà mai un vero passo avanti dal punto di vista qualitativo.
Gli utenti di un sito, per quanto esterofili e disfattisti, non incidono minimamente sul movimento.
La totale mancanza di autocritica invece mi fa sospettare che qualcosa nel nostro sistema non funzioni a dovere.
Che ne pensi?

Ho fatto le tue stesse considerazioni un anno fa come mio primo commento in questo social. È un mistero, da quasi mezzo secolo mai un top ten, persino Cipro lo ha avuto! Per non parlare che mai abbiamo avuto un numero 1. Io ci stavo male ora invecchiando me ne sono fatto una ragione anche se il mister resta.

43
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zedarioz 20-07-2017 19:56

@ Insalatiera76 (#1901934)

Belle, che siano più o meno condivisibili, le tue disamine.
Prendo spunto dall’ultima frase: su Federer siamo ovviamente d’accordo.
Ma ti faccio una domanda: è possibile che in Italia in 40 anni, dopo Panatta, non sia nato tra le migliaia di giocatori di tennis che abbiamo avuto a tutti i livelli, un giocatore del livello di Rainer Schuttler? Tra migliaia di giocatori non abbiamo mai avuto un giocatore del livello di Thomas Johansson? O di Janko Tipsarevic? E potrei continuare a fare esempi per ore di giocatori top 10 non baciati dal talento di Federer.
Tu che idea ti sei fatto su un movimento ricchissimo numericamente che non riesce mai ad esprimere un solo giocatore di grande qualità a livello di risultati?
Finchè non ci si porrà questo problema, penso che il tennis italiano non farà mai un vero passo avanti dal punto di vista qualitativo.
Gli utenti di un sito, per quanto esterofili e disfattisti, non incidono minimamente sul movimento.
La totale mancanza di autocritica invece mi fa sospettare che qualcosa nel nostro sistema non funzioni a dovere.
Che ne pensi?

42
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IlCera (Guest) 20-07-2017 19:41

Scritto da pibla

Scritto da Insalatiera76

Scritto da pibla
Con riferimento ai discorsi di questi giorni:
preferite il tipo di tennis che volete, rimane il dato oggettivo che, nell’attuale tennis professionistico, il 75 % dei punti vengono distribuiti su superfici dure o erba e solo il rimanente 25 % sulla terra (ovviamente più lenta delle altre).
Da ciò ne consegue che, nonostante alcune superfici negli ultimi dieci anni circa siano state un pochino rallentate, i colpi di inizio gioco (non il solo servizio si badi bene), hanno assunto un’importanza preponderante, dato che, statistiche alla mano, ormai la gran parte degli scambi si conclude nei primi 3-4 colpi e ciò al di là del fatto che a noi piaccia o meno; si sta parlando di tennis professionistico e così è.
Va da sé che, se si gioca ed insegna tennis quasi solo sulla terra rossa, dove i colpi di inizio gioco incidono meno che sulle altre superfici, si tende inevitabilmente, come è successo da noi fino a qualche anno fa, a curarli ed insegnarli in modo meno efficace e così facendo mano mano si diventa meno competitivi a livello professionistico ed i risultati maschili stanno lì a ricordarcelo ogni giorno.
Solo due piccolissime aggiunte; 1) insegnare a rispondere non è come insegnare un diritto o un rovescio e sopratutto rispondere sulla terra è completamente diverso che rispondere sulle altre superfici ed anche qui si ritorna alla distribuzione attuale dei punti a livello ATP;
2) data l’enorme importanza che ha assunto la risposta nel tennis moderno, valutate voi se in media, fuori dalla terra, sia più vantaggioso rispondere con il rovescio bimane o con quello ad una mano, in media, ripeto, e quindi al netto dei fenomeni e di chi è naturalmente più portato per un colpo o per un altro.
Il resto, scusate se mi permetto, è un po’ tutta fuffa e nostalgia dei bei tempi andati, che peraltro c’ho anch’io, che mi divertivo molto di più quando a Wimbledon si faceva serve and volley…etc…etc, ma che poco ha a che fare col tennis professionistico attuale.

Caro Pibla, non posso dire di essere d’accordo con te, ma fino ad un certo punto seguo ed apprezzo il ragionamento.
Quello che non capisco è perché secondo te rispondere ad un servizio sarebbe così tanto diverso dal colpire una palla proveniente – per esempio – da un dritto (non sto dicendo che è uguale, solo che non è fondamentalmente diverso) e soprattutto perché la risposta di rovescio a due mani darebbe dei vantaggi. Semmai, a mio parere, essendo il rovescio bimane più macchinoso (mette in moto più muscoli, comporta maggiore avvitamento del tronco ecc.) più è veloce la palla che ti arriva, meno tempo di reazione hai e quindi viene avvantaggiato il colpo dalla meccanica più semplice.
A me pare così

Ciao, la differenza sostanziale sta nella velocità a cui ti arriva la palla, nessun diritto o rovescio ti può mai arrivare ad oltre 200 Km/h, questo fa sì che, nelle superfici più rapide della terra, pur utilizzando ovviamente la tecnica del diritto e del rovescio, la risposta diventi un colpo a sé stante, che ha bisogno di essere allenato in modo specifico. Quindi, il fatto di saper tirare bene un diritto od un rovescio non è garanzia automatica di saperlo fare anche con una palla che ti schizza via ad altissima velocità, per quello serve un allenamento specifico.
Sulle superfici rapide il vantaggio di rispondere a due mani dipende dal fatto che il colpo bimane è più compatto e necessita di minor tempo di esecuzione, oltre al fatto che il colpo, utilizzando entrambe le mani, ha maggiore controllo e quindi è più semplice tenere la risposta in campo anche con palle che arrivano a velocità altissima, questo vantaggio sulla terra ovviamente diminuisce moltissimo, perché si ha più tempo per organizzare il colpo ed anche se il controllo e la precisione rimangono sempre minori, però con la sbracciata ad una mano se ne guadagna in potenza (gente come Wawrinka o Thiem tirano delle autentiche fucilate col rovescio ad una mano, però hanno bisogno di tempo per organizzare il colpo ed infatti sono entrambi temibilissimi sulla terra).
In ogni caso Insalatiera, pur arrivando noi a conclusioni abbastanza diverse, si parte però da un assunto comune abbastanza netto e cioè che è profondamente sbagliato assolutizzare; ad es. se tu costruisci un giocatore solo su superfici rapide, probabilmente questi sarà molto forte sull’uno-due, ma poi il giorno che dovrà costruirsi un punto sarà una mezza tragedia e questo è il problema che hanno avuto negli States e loro ora fanno bene a cercar di far giocare i loro giocatori un po’ di più sulla terra, noi però abbiamo avuto il problema opposto ed in modo ancora più marcato, quindi nessuna demonizzazione della terra, che anzi è una superficie meravigliosa, però purtroppo da noi, a livello professionistico, i nostri ci giocano e ci si allenano troppo, in rapporto a quanti punti distribuisce ed in passato purtroppo ciò si è visto; troppo spesso i nostri si sono presentati con enormi lacune nei colpi di inizio gioco, spesso non riuscendo proprio ad entrare nello scambio, quando si giocava fuori dalla terra. Negli ultimi tempi pare esserci stata una certa variazione di tendenza, ma è ancora troppo poco, sopratutto fino a quando la distribuzione di punti a livello ATP rimarrà questa.

Concordo. Risposta e colpo da fondo durante lo scambio sono diversissimi. A meno che, su terra, non ci si posizioni 6 metri fuori dalla linea di fondo.
Comunque un bravo a voi. Sono opinioni interessanti, bene articolate ed espresse in maniera sempre educata.

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QUINZI e GIORGI io ci credo(1926) (Guest) 20-07-2017 19:36

Scritto da QUINZI e GIORGI io ci credo(1926)

Scritto da Gerry
Redazione nella classifica live Eremin non dovrebbe prendere 35 punti anzichè 27 per il Futures vinto in Corsica settimana scorsa dato che si trattava di un 25,000 $+H?

2 giorni fa ho scritto la stessa cosa ma la redazione non mi ha risposto spero tu sia più fortunato

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pibla (Guest) 20-07-2017 19:29

Scritto da Insalatiera76

Scritto da pibla
Con riferimento ai discorsi di questi giorni:
preferite il tipo di tennis che volete, rimane il dato oggettivo che, nell’attuale tennis professionistico, il 75 % dei punti vengono distribuiti su superfici dure o erba e solo il rimanente 25 % sulla terra (ovviamente più lenta delle altre).
Da ciò ne consegue che, nonostante alcune superfici negli ultimi dieci anni circa siano state un pochino rallentate, i colpi di inizio gioco (non il solo servizio si badi bene), hanno assunto un’importanza preponderante, dato che, statistiche alla mano, ormai la gran parte degli scambi si conclude nei primi 3-4 colpi e ciò al di là del fatto che a noi piaccia o meno; si sta parlando di tennis professionistico e così è.
Va da sé che, se si gioca ed insegna tennis quasi solo sulla terra rossa, dove i colpi di inizio gioco incidono meno che sulle altre superfici, si tende inevitabilmente, come è successo da noi fino a qualche anno fa, a curarli ed insegnarli in modo meno efficace e così facendo mano mano si diventa meno competitivi a livello professionistico ed i risultati maschili stanno lì a ricordarcelo ogni giorno.
Solo due piccolissime aggiunte; 1) insegnare a rispondere non è come insegnare un diritto o un rovescio e sopratutto rispondere sulla terra è completamente diverso che rispondere sulle altre superfici ed anche qui si ritorna alla distribuzione attuale dei punti a livello ATP;
2) data l’enorme importanza che ha assunto la risposta nel tennis moderno, valutate voi se in media, fuori dalla terra, sia più vantaggioso rispondere con il rovescio bimane o con quello ad una mano, in media, ripeto, e quindi al netto dei fenomeni e di chi è naturalmente più portato per un colpo o per un altro.
Il resto, scusate se mi permetto, è un po’ tutta fuffa e nostalgia dei bei tempi andati, che peraltro c’ho anch’io, che mi divertivo molto di più quando a Wimbledon si faceva serve and volley…etc…etc, ma che poco ha a che fare col tennis professionistico attuale.

Caro Pibla, non posso dire di essere d’accordo con te, ma fino ad un certo punto seguo ed apprezzo il ragionamento.
Quello che non capisco è perché secondo te rispondere ad un servizio sarebbe così tanto diverso dal colpire una palla proveniente – per esempio – da un dritto (non sto dicendo che è uguale, solo che non è fondamentalmente diverso) e soprattutto perché la risposta di rovescio a due mani darebbe dei vantaggi. Semmai, a mio parere, essendo il rovescio bimane più macchinoso (mette in moto più muscoli, comporta maggiore avvitamento del tronco ecc.) più è veloce la palla che ti arriva, meno tempo di reazione hai e quindi viene avvantaggiato il colpo dalla meccanica più semplice.
A me pare così

Ciao, la differenza sostanziale sta nella velocità a cui ti arriva la palla, nessun diritto o rovescio ti può mai arrivare ad oltre 200 Km/h, questo fa sì che, nelle superfici più rapide della terra, pur utilizzando ovviamente la tecnica del diritto e del rovescio, la risposta diventi un colpo a sé stante, che ha bisogno di essere allenato in modo specifico. Quindi, il fatto di saper tirare bene un diritto od un rovescio non è garanzia automatica di saperlo fare anche con una palla che ti schizza via ad altissima velocità, per quello serve un allenamento specifico (che implica qualità ulteriori rispetto a quelle tecniche, tipo reattività, riflessi, che vanno appunto allenate).

Sulle superfici rapide il vantaggio di rispondere a due mani dipende dal fatto che il colpo bimane è più compatto e necessita di minor tempo di esecuzione, oltre al fatto che il colpo, utilizzando entrambe le mani, ha maggiore controllo e quindi è più semplice tenere la risposta in campo anche con palle che arrivano a velocità altissima, questo vantaggio sulla terra ovviamente diminuisce moltissimo, perché si ha più tempo per organizzare il colpo ed anche se il controllo e la precisione rimangono sempre minori, però con la sbracciata ad una mano se ne guadagna in potenza (gente come Wawrinka o Thiem tirano delle autentiche fucilate col rovescio ad una mano, però hanno bisogno di tempo per organizzare il colpo ed infatti sono entrambi temibilissimi sulla terra).

In ogni caso Insalatiera, pur arrivando noi a conclusioni abbastanza diverse, si parte però da un assunto comune abbastanza netto e cioè che è profondamente sbagliato assolutizzare; ad es. se tu costruisci un giocatore solo su superfici rapide, probabilmente questi sarà molto forte sull’uno-due, ma poi il giorno che dovrà costruirsi un punto sarà una mezza tragedia e questo è il problema che hanno avuto negli States e loro ora fanno bene a cercar di far giocare i loro giocatori un po’ di più sulla terra, noi però abbiamo avuto il problema opposto ed in modo ancora più marcato, quindi nessuna demonizzazione della terra, che anzi è una superficie meravigliosa, però purtroppo da noi, a livello professionistico, i nostri ci giocano e ci si allenano troppo, in rapporto a quanti punti distribuisce ed in passato purtroppo ciò si è visto; troppo spesso i nostri si sono presentati con enormi lacune nei colpi di inizio gioco, spesso non riuscendo proprio ad entrare nello scambio, quando si giocava fuori dalla terra. Negli ultimi tempi pare esserci stata una certa variazione di tendenza, ma è ancora troppo poco, sopratutto fino a quando la distribuzione di punti a livello ATP rimarrà questa.

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bYE (Guest) 20-07-2017 19:28

Scritto da Ermanno
@ pibla (#1901859)
Visto che il discorso del rovescio l’ho iniziato io prendendomi pure dell’incompetente tennistico, ripeto la osservazione: tra i primi top 10 della next generation (ovvero i futuri probabili top players) nessuno, dico nessuno gioca il rovescio ad una mano. Vorrà dire che maestri internazionali siano tutti incompetenti? Però se vogliamo continuare a far credere ai nostri di giocare col rovescio monomano perchè è più bello e più elegante, accontentiamoci di non avere un top ten per i prossimi 20 anni.

Beh Tsitsipas e shapovalov hanno rovescio a una mano..ok non saranno nella top 10 di quella classifica in quanto ’98 e 99 xò sono tra i top 10 dei futuribili..e pure Musetti ha ad una mano

38
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Potoandavi (Guest) 20-07-2017 18:57

@ Giorgio Basile (#1901956)

Federico Gaio a prescindere dall’aspetto tecnico,nel quale non entro in merito questa volta, è un ragazzo disponibile e gentile verso tutti, lo scorso anno ero a San Benedetto, e il suo comportamento sia in campo con raccattapalle, arbitro e avversario sia fuori a contatto col pubblico,è stato esemplare e coinvolto.E’ un ragazzo che dal lato umano merita tutta la simpatia.

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kas (Guest) 20-07-2017 18:52

Scritto da Insalatiera76
Veniamo alla terza ed ultima puntata di “le 3 affermazioni da cui si vede l’incompetente” di tennis: l’odio per la terra rossa (per chi volesse recuperare le puntate precedenti,
http://www.livetennis.it/post/275338/challenger-san-benedetto-del-tronto-quattro-azzurri-al-secondo-turno-luca-vanni-supera-adelchi-virgili-nel-derby-italiano-video/
commento n. 73) e
http://www.livetennis.it/post/275417/challenger-san-benedetto-del-tronto-i-risultati-con-il-live-dettagliato-della-terza-giornata/comment-page-1/#comment-1901362
Commento n. 3).
A mio parere il tema della terra va spacchettato secondo più direttrici di analisi: una cosa è giocarci a livello amatoriale, altra è vedere un incontro tra professionisti. Una cosa sono i costi di gestione di un campo, altri sono il fascino e la storia.
Partendo da quest’ultima, il tennis è nato sull’erba come tutti gli sport di origine britannica. A molti utenti di livetennis.it potrà sembrare strano, ma quando io ho cominciato a calcare i campi da tennis (era la prima metà degli anni 70) lo stesso dibattito che oggi ci impegna tra terra e cemento esisteva (ovviamente con differenti argomentazioni) tra erba e terra. Gli Australian Open erano su erba, gli US Open passavano proprio in quei giorni dalla storica erba alla terra (quella verde di Forrest Hills) ed a nessuno veniva in mente di giocare un qualsiasi sport su cemento, considerata una superfice da campi di basket all’aperto di Harlem (semmai si sentiva di campi sintetici, immagino qualcosa di simile al plexicushion che c’è a Melbourne, e ovviamente in nord Europa indoor giocavano su carpet, parquet eccetera). Capirete quindi che guardo con scettico distacco a questo dibattito, che probabilmente sarà sostituito entro qualche decennio da quello tra cemento (che nel frattempo senza dubbio si imporrà, ma solo per una questione di costi) e qualche altra diavoleria che nel frattempo avranno inventato.
E qui mi riallaccio ad uno degli aspetti (purtroppo) determinanti, che si misura in euro (o in dollari o sterline). L’Inghilterra ha un clima perfetto per i prati e poco adatto agli orti. In più la massima potenza coloniale dell’800 aveva ampi spazi in madrepatria visto che coltivava il suolo delle sue colonie. Il mondo cambiò, ed il costo dei campi in erba diventò insostenibile, soprattutto in relazione agli scarsi risultati (immaginate tenere in ordine un campo in erba su cui i soci giocano tutti i giorni nelle estati italiane o spagnole?). Probabilmente la scelta della terra fu fisiologica: più un campo in erba si spelacchia, più diventa simile ad un campo in terra battuta, e quindi la terra divenne la naturale evoluzione dei campi in erba secchi e malridotti: tanto vale togliere i 4 ciuffi sopravvissuti e battere il suolo, il rimbalzo è più regolare.
Certo che il tennis cambiò: sul prato ogni rimbalzo è un’incognita, ed è tendenzialmente basso: la palla schizza via. Ciò rende molto produttivo il gioco di volo ed induce a cercare una rapida soluzione allo scambio. Su terra il rimbalzo è molto più prevedibile ed anche più alto e più lento, ne furono avvantaggiati i giocatori regolari, gli scambi si allungarono e la percentuale dei vincenti si ridusse a vantaggio degli errori non provocati. Ma anche la gestione tattica dell’incontro acquistò un peso specifico maggiore: la lunghezza dello scambio dà più possibilità di leggere il gioco avversario e consente più variazioni tattiche.
Un passaggio simile si è avuto nello scambio terra/cemento (o comunque campi veloci, anche se non hanno ovviamente tutti caratteristiche omologabili). Più il campo è duro e meno velocità perde la palla con l’impatto al suolo. In più si è avuta una contemporanea evoluzione delle racchette, sia in termini di velocità di uscita della palla sia soprattutto di controllo. La somma dei due fattori ha portato ad avere tennisti che giocano come solo 30 anni fa era possibile solo nel ping pong: non colpiscono ma “schiacciano” e producono vincenti quasi solo da ace o da fondo campo. Prima del cemento e dei racchettoni i vincenti provenivano quasi esclusivamente dalle discese a rete: o era volée o era passante.
Ribadito che il primato del cemento è sancito dai costi infinitamente minori sia di realizzazione sia soprattutto di manutenzione, ed è quindi un fatto ineluttabile all’attuale stato della tecnica, mi pare legittimo chiedersi quale gioco sia più divertente. Premettendo che non ho mai giocato sull’erba, credo che sia essenziale fare due valutazioni diverse tra giocare e guardare. Entrano in gioco ovviamente le valutazioni ed i gusti personali, quindi tutto è lecito. A mio gusto, se devo guardare un match tra pro la mia classifica è: 1 erba; 2 cemento; 3 terra. Se invece parliamo di giocare, trovo molto più divertente giocare sulla terra, e lo trovo anche molto meno dannoso per le mie articolazioni.
L’unica cosa che mi pare invece insensata, e che leggo non di rado, è la bizzarra teoria secondo cui giocare su terra “fa male”: a parte l’idiozia di quello che scriveva ossessivamente che la terra aumenta il rischio di infortuni (ma ho sempre sospettato fosse un rappresentante di coperture sintetiche per campi da tennis) posso capire chi dice che giocare sempre e solo su terra (da Volandri a Cecchinato) è un limite e non aiuta il tennista a migliorarsi. Trovo invece totalmente irricevibili le teorie secondo cui il gioco su terra sarebbe la causa pressoché unica dei mancati successi del tennis italiano e addirittura avrebbe causato l’involuzione del gioco di Berrettini (giuro, qualcuno non si è vergognato e lo ha scritto).
Non credo che tali teorie siano meritevoli di confutazione: esattamente come quelle del “braccino italico” e degli italiani che perdono sempre i tie break, significherebbe dare ad esse più importanza di quel che meritano. Faccio solo notare che provengono da pochi (4 o 5, non di più) utenti accomunati anche da esterofilia galoppante (ho letto per esempio che se Galovic fosse stato totalmente italiano non avrebbe potuto vincere un challenger da n. 500), e avversione viscerale verso la FIT (ho letto perfino che Federer se fosse nato al di qua delle Alpi sarebbe stato condannato all’anonimato tennistico perché ne avrebbero fatto un mediocre pallettaro terraiolo). Immagino che ci sia un collegamento tra tali affermazioni, ma lascerei giudicare ad uno psichiatra se siano indice di disturbi della sfera cognitiva.

apprezzo lo sforzo, concordo su parecchio, dissento su qualcosa, ma mi ci vorranno almeno tre giorni per leggere bene tutto ed eventualmente commentare… :mrgreen:

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 20-07-2017 18:50

Scritto da Insalatiera76
Veniamo alla terza ed ultima puntata di “le 3 affermazioni da cui si vede l’incompetente” di tennis: l’odio per la terra rossa (per chi volesse recuperare le puntate precedenti,
http://www.livetennis.it/post/275338/challenger-san-benedetto-del-tronto-quattro-azzurri-al-secondo-turno-luca-vanni-supera-adelchi-virgili-nel-derby-italiano-video/
commento n. 73) e
http://www.livetennis.it/post/275417/challenger-san-benedetto-del-tronto-i-risultati-con-il-live-dettagliato-della-terza-giornata/comment-page-1/#comment-1901362
Commento n. 3).
A mio parere il tema della terra va spacchettato secondo più direttrici di analisi: una cosa è giocarci a livello amatoriale, altra è vedere un incontro tra professionisti. Una cosa sono i costi di gestione di un campo, altri sono il fascino e la storia.
Partendo da quest’ultima, il tennis è nato sull’erba come tutti gli sport di origine britannica. A molti utenti di livetennis.it potrà sembrare strano, ma quando io ho cominciato a calcare i campi da tennis (era la prima metà degli anni 70) lo stesso dibattito che oggi ci impegna tra terra e cemento esisteva (ovviamente con differenti argomentazioni) tra erba e terra. Gli Australian Open erano su erba, gli US Open passavano proprio in quei giorni dalla storica erba alla terra (quella verde di Forrest Hills) ed a nessuno veniva in mente di giocare un qualsiasi sport su cemento, considerata una superfice da campi di basket all’aperto di Harlem (semmai si sentiva di campi sintetici, immagino qualcosa di simile al plexicushion che c’è a Melbourne, e ovviamente in nord Europa indoor giocavano su carpet, parquet eccetera). Capirete quindi che guardo con scettico distacco a questo dibattito, che probabilmente sarà sostituito entro qualche decennio da quello tra cemento (che nel frattempo senza dubbio si imporrà, ma solo per una questione di costi) e qualche altra diavoleria che nel frattempo avranno inventato.
E qui mi riallaccio ad uno degli aspetti (purtroppo) determinanti, che si misura in euro (o in dollari o sterline). L’Inghilterra ha un clima perfetto per i prati e poco adatto agli orti. In più la massima potenza coloniale dell’800 aveva ampi spazi in madrepatria visto che coltivava il suolo delle sue colonie. Il mondo cambiò, ed il costo dei campi in erba diventò insostenibile, soprattutto in relazione agli scarsi risultati (immaginate tenere in ordine un campo in erba su cui i soci giocano tutti i giorni nelle estati italiane o spagnole?). Probabilmente la scelta della terra fu fisiologica: più un campo in erba si spelacchia, più diventa simile ad un campo in terra battuta, e quindi la terra divenne la naturale evoluzione dei campi in erba secchi e malridotti: tanto vale togliere i 4 ciuffi sopravvissuti e battere il suolo, il rimbalzo è più regolare.
Certo che il tennis cambiò: sul prato ogni rimbalzo è un’incognita, ed è tendenzialmente basso: la palla schizza via. Ciò rende molto produttivo il gioco di volo ed induce a cercare una rapida soluzione allo scambio. Su terra il rimbalzo è molto più prevedibile ed anche più alto e più lento, ne furono avvantaggiati i giocatori regolari, gli scambi si allungarono e la percentuale dei vincenti si ridusse a vantaggio degli errori non provocati. Ma anche la gestione tattica dell’incontro acquistò un peso specifico maggiore: la lunghezza dello scambio dà più possibilità di leggere il gioco avversario e consente più variazioni tattiche.
Un passaggio simile si è avuto nello scambio terra/cemento (o comunque campi veloci, anche se non hanno ovviamente tutti caratteristiche omologabili). Più il campo è duro e meno velocità perde la palla con l’impatto al suolo. In più si è avuta una contemporanea evoluzione delle racchette, sia in termini di velocità di uscita della palla sia soprattutto di controllo. La somma dei due fattori ha portato ad avere tennisti che giocano come solo 30 anni fa era possibile solo nel ping pong: non colpiscono ma “schiacciano” e producono vincenti quasi solo da ace o da fondo campo. Prima del cemento e dei racchettoni i vincenti provenivano quasi esclusivamente dalle discese a rete: o era volée o era passante.
Ribadito che il primato del cemento è sancito dai costi infinitamente minori sia di realizzazione sia soprattutto di manutenzione, ed è quindi un fatto ineluttabile all’attuale stato della tecnica, mi pare legittimo chiedersi quale gioco sia più divertente. Premettendo che non ho mai giocato sull’erba, credo che sia essenziale fare due valutazioni diverse tra giocare e guardare. Entrano in gioco ovviamente le valutazioni ed i gusti personali, quindi tutto è lecito. A mio gusto, se devo guardare un match tra pro la mia classifica è: 1 erba; 2 cemento; 3 terra. Se invece parliamo di giocare, trovo molto più divertente giocare sulla terra, e lo trovo anche molto meno dannoso per le mie articolazioni.
L’unica cosa che mi pare invece insensata, e che leggo non di rado, è la bizzarra teoria secondo cui giocare su terra “fa male”: a parte l’idiozia di quello che scriveva ossessivamente che la terra aumenta il rischio di infortuni (ma ho sempre sospettato fosse un rappresentante di coperture sintetiche per campi da tennis) posso capire chi dice che giocare sempre e solo su terra (da Volandri a Cecchinato) è un limite e non aiuta il tennista a migliorarsi. Trovo invece totalmente irricevibili le teorie secondo cui il gioco su terra sarebbe la causa pressoché unica dei mancati successi del tennis italiano e addirittura avrebbe causato l’involuzione del gioco di Berrettini (giuro, qualcuno non si è vergognato e lo ha scritto).
Non credo che tali teorie siano meritevoli di confutazione: esattamente come quelle del “braccino italico” e degli italiani che perdono sempre i tie break, significherebbe dare ad esse più importanza di quel che meritano. Faccio solo notare che provengono da pochi (4 o 5, non di più) utenti accomunati anche da esterofilia galoppante (ho letto per esempio che se Galovic fosse stato totalmente italiano non avrebbe potuto vincere un challenger da n. 500), e avversione viscerale verso la FIT (ho letto perfino che Federer se fosse nato al di qua delle Alpi sarebbe stato condannato all’anonimato tennistico perché ne avrebbero fatto un mediocre pallettaro terraiolo). Immagino che ci sia un collegamento tra tali affermazioni, ma lascerei giudicare ad uno psichiatra se siano indice di disturbi della sfera cognitiva.

Complimenti , sei un grande
Domanda che e’ una mia curiosita’ : qual e’ il ricordo di tennis piu’ lontano che custodisci? Intendo match visto dal vivo o anche alla TV 🙂

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Giorgio Basile (Guest) 20-07-2017 18:39

Scritto da zedarioz
Che tunnel buio che sta attraversando. Immagino la sua frustrazione…

Nonostante questo, ragazzo super disponibile e gentile. Dopo la partita gli ho fatto una piccola intervista e devo dire che è molto piacevole scambiare qualche parola con lui.

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Ema80 (Guest) 20-07-2017 18:38

Insalatiera76 secondo me (quarta categoria terraiolo doc) la risposta al servizio e’ molto diversa dal colpo effettuato durante lo scambio soprattutto sul veloce perche’ la palla viaggia di piu’ ed il ribattitore ha meno tempo per rispondere. Irrimediabilmente se non si padroneggia un buon colpo di incontro si perde campo e ci si trova in posizione di svantaggio. Lo scambio si puo’ gestire anche variando con palle corte e cambi di ritmo in back in top o a campanile. Tale e’ il motivo per cui quando gioco sul veloce non vinco molto. Tutto rigorosamente imho

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Dancas (Guest) 20-07-2017 18:33

@ Ermanno (#1901890)
A me questo ragionamento non convince per nulla.
Non c’è un modo giusto e un modo sbagliato per giocare a tennis. Oppure vuoi dire a Wawrinka e a Federer che non sono degni della top ten perché non giocano il rovescio a due mani? Inoltre ragioni su una possibile e fantasiosa classifica dei top 10 futuri dandola per certa cosa che ovviamente non è. E infine chi vuoi che ti dia ragione se 3 degli ultimi 4 slam li hanno vinti dei tennisti con il rovescio a una mano?

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Insalatiera76 20-07-2017 18:27

Scritto da pibla
Con riferimento ai discorsi di questi giorni:
preferite il tipo di tennis che volete, rimane il dato oggettivo che, nell’attuale tennis professionistico, il 75 % dei punti vengono distribuiti su superfici dure o erba e solo il rimanente 25 % sulla terra (ovviamente più lenta delle altre).
Da ciò ne consegue che, nonostante alcune superfici negli ultimi dieci anni circa siano state un pochino rallentate, i colpi di inizio gioco (non il solo servizio si badi bene), hanno assunto un’importanza preponderante, dato che, statistiche alla mano, ormai la gran parte degli scambi si conclude nei primi 3-4 colpi e ciò al di là del fatto che a noi piaccia o meno; si sta parlando di tennis professionistico e così è.
Va da sé che, se si gioca ed insegna tennis quasi solo sulla terra rossa, dove i colpi di inizio gioco incidono meno che sulle altre superfici, si tende inevitabilmente, come è successo da noi fino a qualche anno fa, a curarli ed insegnarli in modo meno efficace e così facendo mano mano si diventa meno competitivi a livello professionistico ed i risultati maschili stanno lì a ricordarcelo ogni giorno.
Solo due piccolissime aggiunte; 1) insegnare a rispondere non è come insegnare un diritto o un rovescio e sopratutto rispondere sulla terra è completamente diverso che rispondere sulle altre superfici ed anche qui si ritorna alla distribuzione attuale dei punti a livello ATP;
2) data l’enorme importanza che ha assunto la risposta nel tennis moderno, valutate voi se in media, fuori dalla terra, sia più vantaggioso rispondere con il rovescio bimane o con quello ad una mano, in media, ripeto, e quindi al netto dei fenomeni e di chi è naturalmente più portato per un colpo o per un altro.
Il resto, scusate se mi permetto, è un po’ tutta fuffa e nostalgia dei bei tempi andati, che peraltro c’ho anch’io, che mi divertivo molto di più quando a Wimbledon si faceva serve and volley…etc…etc, ma che poco ha a che fare col tennis professionistico attuale.

Caro Pibla, non posso dire di essere d’accordo con te, ma fino ad un certo punto seguo ed apprezzo il ragionamento.
Quello che non capisco è perché secondo te rispondere ad un servizio sarebbe così tanto diverso dal colpire una palla proveniente – per esempio – da un dritto (non sto dicendo che è uguale, solo che non è fondamentalmente diverso) e soprattutto perché la risposta di rovescio a due mani darebbe dei vantaggi. Semmai, a mio parere, essendo il rovescio bimane più macchinoso (mette in moto più muscoli, comporta maggiore avvitamento del tronco ecc.) più è veloce la palla che ti arriva, meno tempo di reazione hai e quindi viene avvantaggiato il colpo dalla meccanica più semplice.
A me pare così

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Pollicino (Guest) 20-07-2017 18:24

povero gaio

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palomo1 20-07-2017 18:22

Problemi al braccio destro per Vanni che fa molta fatica a remare da fondo

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Ug (Guest) 20-07-2017 18:22

Cosa è successo a vanni ?

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Insalatiera76 20-07-2017 18:19

Veniamo alla terza ed ultima puntata di “le 3 affermazioni da cui si vede l’incompetente” di tennis: l’odio per la terra rossa (per chi volesse recuperare le puntate precedenti,
http://www.livetennis.it/post/275338/challenger-san-benedetto-del-tronto-quattro-azzurri-al-secondo-turno-luca-vanni-supera-adelchi-virgili-nel-derby-italiano-video/
commento n. 73) e
http://www.livetennis.it/post/275417/challenger-san-benedetto-del-tronto-i-risultati-con-il-live-dettagliato-della-terza-giornata/comment-page-1/#comment-1901362
Commento n. 3).
A mio parere il tema della terra va spacchettato secondo più direttrici di analisi: una cosa è giocarci a livello amatoriale, altra è vedere un incontro tra professionisti. Una cosa sono i costi di gestione di un campo, altri sono il fascino e la storia.
Partendo da quest’ultima, il tennis è nato sull’erba come tutti gli sport di origine britannica. A molti utenti di livetennis.it potrà sembrare strano, ma quando io ho cominciato a calcare i campi da tennis (era la prima metà degli anni 70) lo stesso dibattito che oggi ci impegna tra terra e cemento esisteva (ovviamente con differenti argomentazioni) tra erba e terra. Gli Australian Open erano su erba, gli US Open passavano proprio in quei giorni dalla storica erba alla terra (quella verde di Forrest Hills) ed a nessuno veniva in mente di giocare un qualsiasi sport su cemento, considerata una superfice da campi di basket all’aperto di Harlem (semmai si sentiva di campi sintetici, immagino qualcosa di simile al plexicushion che c’è a Melbourne, e ovviamente in nord Europa indoor giocavano su carpet, parquet eccetera). Capirete quindi che guardo con scettico distacco a questo dibattito, che probabilmente sarà sostituito entro qualche decennio da quello tra cemento (che nel frattempo senza dubbio si imporrà, ma solo per una questione di costi) e qualche altra diavoleria che nel frattempo avranno inventato.
E qui mi riallaccio ad uno degli aspetti (purtroppo) determinanti, che si misura in euro (o in dollari o sterline). L’Inghilterra ha un clima perfetto per i prati e poco adatto agli orti. In più la massima potenza coloniale dell’800 aveva ampi spazi in madrepatria visto che coltivava il suolo delle sue colonie. Il mondo cambiò, ed il costo dei campi in erba diventò insostenibile, soprattutto in relazione agli scarsi risultati (immaginate tenere in ordine un campo in erba su cui i soci giocano tutti i giorni nelle estati italiane o spagnole?). Probabilmente la scelta della terra fu fisiologica: più un campo in erba si spelacchia, più diventa simile ad un campo in terra battuta, e quindi la terra divenne la naturale evoluzione dei campi in erba secchi e malridotti: tanto vale togliere i 4 ciuffi sopravvissuti e battere il suolo, il rimbalzo è più regolare.
Certo che il tennis cambiò: sul prato ogni rimbalzo è un’incognita, ed è tendenzialmente basso: la palla schizza via. Ciò rende molto produttivo il gioco di volo ed induce a cercare una rapida soluzione allo scambio. Su terra il rimbalzo è molto più prevedibile ed anche più alto e più lento, ne furono avvantaggiati i giocatori regolari, gli scambi si allungarono e la percentuale dei vincenti si ridusse a vantaggio degli errori non provocati. Ma anche la gestione tattica dell’incontro acquistò un peso specifico maggiore: la lunghezza dello scambio dà più possibilità di leggere il gioco avversario e consente più variazioni tattiche.
Un passaggio simile si è avuto nello scambio terra/cemento (o comunque campi veloci, anche se non hanno ovviamente tutti caratteristiche omologabili). Più il campo è duro e meno velocità perde la palla con l’impatto al suolo. In più si è avuta una contemporanea evoluzione delle racchette, sia in termini di velocità di uscita della palla sia soprattutto di controllo. La somma dei due fattori ha portato ad avere tennisti che giocano come solo 30 anni fa era possibile solo nel ping pong: non colpiscono ma “schiacciano” e producono vincenti quasi solo da ace o da fondo campo. Prima del cemento e dei racchettoni i vincenti provenivano quasi esclusivamente dalle discese a rete: o era volée o era passante.
Ribadito che il primato del cemento è sancito dai costi infinitamente minori sia di realizzazione sia soprattutto di manutenzione, ed è quindi un fatto ineluttabile all’attuale stato della tecnica, mi pare legittimo chiedersi quale gioco sia più divertente. Premettendo che non ho mai giocato sull’erba, credo che sia essenziale fare due valutazioni diverse tra giocare e guardare. Entrano in gioco ovviamente le valutazioni ed i gusti personali, quindi tutto è lecito. A mio gusto, se devo guardare un match tra pro la mia classifica è: 1 erba; 2 cemento; 3 terra. Se invece parliamo di giocare, trovo molto più divertente giocare sulla terra, e lo trovo anche molto meno dannoso per le mie articolazioni.
L’unica cosa che mi pare invece insensata, e che leggo non di rado, è la bizzarra teoria secondo cui giocare su terra “fa male”: a parte l’idiozia di quello che scriveva ossessivamente che la terra aumenta il rischio di infortuni (ma ho sempre sospettato fosse un rappresentante di coperture sintetiche per campi da tennis) posso capire chi dice che giocare sempre e solo su terra (da Volandri a Cecchinato) è un limite e non aiuta il tennista a migliorarsi. Trovo invece totalmente irricevibili le teorie secondo cui il gioco su terra sarebbe la causa pressoché unica dei mancati successi del tennis italiano e addirittura avrebbe causato l’involuzione del gioco di Berrettini (giuro, qualcuno non si è vergognato e lo ha scritto).
Non credo che tali teorie siano meritevoli di confutazione: esattamente come quelle del “braccino italico” e degli italiani che perdono sempre i tie break, significherebbe dare ad esse più importanza di quel che meritano. Faccio solo notare che provengono da pochi (4 o 5, non di più) utenti accomunati anche da esterofilia galoppante (ho letto per esempio che se Galovic fosse stato totalmente italiano non avrebbe potuto vincere un challenger da n. 500), e avversione viscerale verso la FIT (ho letto perfino che Federer se fosse nato al di qua delle Alpi sarebbe stato condannato all’anonimato tennistico perché ne avrebbero fatto un mediocre pallettaro terraiolo). Immagino che ci sia un collegamento tra tali affermazioni, ma lascerei giudicare ad uno psichiatra se siano indice di disturbi della sfera cognitiva.

27
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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 20-07-2017 18:13

@ Ermanno (#1901890)

Mi dici dei ns chi gioca il rovescio ad una mano?

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mac (Guest) 20-07-2017 18:00

Scritto da Ermanno
@ pibla (#1901859)
Visto che il discorso del rovescio l’ho iniziato io prendendomi pure dell’incompetente tennistico, ripeto la osservazione: tra i primi top 10 della next generation (ovvero i futuri probabili top players) nessuno, dico nessuno gioca il rovescio ad una mano. Vorrà dire che maestri internazionali siano tutti incompetenti? Però se vogliamo continuare a far credere ai nostri di giocare col rovescio monomano perchè è più bello e più elegante, accontentiamoci di non avere un top ten per i prossimi 20 anni.

ma sei sicuro che uno di questi 10 avrà la carriera (la carriera se è una generazione mediocre magari si, diciamo il valore) di un sampras,fedrer o mc enroe? …o edberg o becker? o al limite di un korda,forget o leconte? alla loro età i federer ,i nadal,i sampras erano quasi già li.

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Mathland (Guest) 20-07-2017 17:51

Maledizione…tie-break in mano poi perso.
Veramente problemi di fiducia.

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Gerry (Guest) 20-07-2017 17:43

@ Ermanno (#1901890)

Lo giocano Tsitsipas e Shapovalov, due tra i più promettenti tennisti della next generation

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lenci (Guest) 20-07-2017 17:41

Scritto da Koko

Scritto da Gerry
Redazione nella classifica live Eremin non dovrebbe prendere 35 punti anzichè 27 per il Futures vinto in Corsica settimana scorsa dato che si trattava di un 25,000 $+H?

In pratica i grandi malati di wildcardite acuta inutile come Eremin e Mager sono riemersi grazie ai futuroni che per loro è una scelta logica. Anche Travaglia è riemerso grazie ad essi!

Mager invece stasera per me fa l’impresa

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zedarioz 20-07-2017 17:40

Che tunnel buio che sta attraversando. Immagino la sua frustrazione…

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Ale (Guest) 20-07-2017 17:19

@ Mik (#1901894)

Scusa che significa?
Il match va valutato per intero, se ti faccio 3 pregevoli dropshot e ne sbaglio altri 10 o cosi anche dritto e rovescio non dico di certo che ci sono mezzi tecnici notevoli

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Mik (Guest) 20-07-2017 17:09

Come ha ribaltato il game del 4-3 Coria. Gaio ha tanti mezzi validissimi, il problema è che il suo gioco non permette continuità

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zedarioz 20-07-2017 17:06

Scritto da ross
Ma come fa Gaio ad essere 160 al mondo?

E’ stato hackerato il sito ATP e gli hanno assegnato un sacco di punti a casaccio.
Odio commentare i post, ma il tuo è vergognoso.
Perché non hai fatto questa domanda quando giocava da Dio e vinceva i challenger?
Perché aspettare sempre che uno abbia un momento di difficoltà per ironizzare sul suo valore?

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+1: Fabiofogna, Ken_Rosewall, Thetis.
Ermanno (Guest) 20-07-2017 17:04

@ pibla (#1901859)

Visto che il discorso del rovescio l’ho iniziato io prendendomi pure dell’incompetente tennistico, ripeto la osservazione: tra i primi top 10 della next generation (ovvero i futuri probabili top players) nessuno, dico nessuno gioca il rovescio ad una mano. Vorrà dire che maestri internazionali siano tutti incompetenti? Però se vogliamo continuare a far credere ai nostri di giocare col rovescio monomano perchè è più bello e più elegante, accontentiamoci di non avere un top ten per i prossimi 20 anni.

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-1: ASHTONEATON
Ale (Guest) 20-07-2017 17:02

Purtroppo gli italiani sono sempre gonfiati, i limiti di Gaio sono evidenti.

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-1: Ken_Rosewall, ASHTONEATON
Pablo08 20-07-2017 17:00

Purtroppo ha avuto un’involuzione pazzesca quest’anno. A cosa sia dovuta non si sa!

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Gerry (Guest) 20-07-2017 16:58

@ ernests (#1901881)

Io ho guardato il sito ITF poichè esso è l’organo che organizza e gestisce i tornei Futures e c’è scritto che il torneo francese di settimana scorsa è un 25,000 $ con ospitalità. Per questo mi è sorto il dubbio

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NexGenItaly 20-07-2017 16:49

Gaio in questo inizio di partita sta rispecchiando il suo rendimento degli ultimi mesi, nulla di nuovo

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+1: NexGenItaly
-1: Fabiofogna, ASHTONEATON
ernests 20-07-2017 16:47

@ Gerry (#1901837)

Secondo il sito atp era un 25000 senza ospitalità

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 20-07-2017 16:43

Perso il 1mo , 6.0 o 7.6 cambia niente….
Adesso bisogna girare pagina e vincere 2 set

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+1: Ken_Rosewall
Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 20-07-2017 16:42

Scritto da ross
Ma come fa Gaio ad essere 160 al mondo?

Anno scorso ha vinto 2 challenger

10
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+1: NexGenItaly
ross (Guest) 20-07-2017 16:39

Ma come fa Gaio ad essere 160 al mondo?

9
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-1: NexGenItaly, Fabiofogna, ASHTONEATON, Insalatiera76, Ken_Rosewall, mimmo0179, giuly97top10
Alex81 20-07-2017 16:36

Gaio …… … stai facendo?

8
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+1: Alex81
-1: NexGenItaly
Gian50 20-07-2017 16:32

pessimo inizio di Gaio 0-6 non e’ il massimo della vita

7
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-1: NexGenItaly
pibla (Guest) 20-07-2017 16:07

Con riferimento ai discorsi di questi giorni:

preferite il tipo di tennis che volete, rimane il dato oggettivo che, nell’attuale tennis professionistico, il 75 % dei punti vengono distribuiti su superfici dure o erba e solo il rimanente 25 % sulla terra (ovviamente più lenta delle altre).

Da ciò ne consegue che, nonostante alcune superfici negli ultimi dieci anni circa siano state un pochino rallentate, i colpi di inizio gioco (non il solo servizio si badi bene), hanno assunto un’importanza preponderante, dato che, statistiche alla mano, ormai la gran parte degli scambi si conclude nei primi 3-4 colpi e ciò al di là del fatto che a noi piaccia o meno; si sta parlando di tennis professionistico e così è.

Va da sé che, se si gioca ed insegna tennis quasi solo sulla terra rossa, dove i colpi di inizio gioco incidono meno che sulle altre superfici, si tende inevitabilmente, come è successo da noi fino a qualche anno fa, a curarli ed insegnarli in modo meno efficace e così facendo mano mano si diventa meno competitivi a livello professionistico ed i risultati maschili stanno lì a ricordarcelo ogni giorno.

Solo due piccolissime aggiunte; 1) insegnare a rispondere non è come insegnare un diritto o un rovescio e sopratutto rispondere sulla terra è completamente diverso che rispondere sulle altre superfici ed anche qui si ritorna alla distribuzione attuale dei punti a livello ATP;
2) data l’enorme importanza che ha assunto la risposta nel tennis moderno, valutate voi se in media, fuori dalla terra, sia più vantaggioso rispondere con il rovescio bimane o con quello ad una mano, in media, ripeto, e quindi al netto dei fenomeni e di chi è naturalmente più portato per un colpo o per un altro.

Il resto, scusate se mi permetto, è un po’ tutta fuffa e nostalgia dei bei tempi andati, che peraltro c’ho anch’io, che mi divertivo molto di più quando a Wimbledon si faceva serve and volley…etc…etc, ma che poco ha a che fare col tennis professionistico attuale.

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+1: Ken_Rosewall, gattone
Gerry (Guest) 20-07-2017 15:57

@ Koko (#1901848)

Sono d’accordo con te. Bisogna alternare Futures da 25000 $ con i Challenger secondo me per tennisti come Eremin e Mager che non hanno una classifica per entrare in MD stabilmente in questi ultimi. In ogni caso sono giocatori ancora giovani che hanno un grande potenziale tennistico e quindi potrebbero fare un exploit in un Challenger che gli garantisca una classifica per l’accesso diretto in MD oltre che fiducia. E con potenziale tennistico e fiducia nei propri mezzi la continuità è solo una conseguenza

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Koko (Guest) 20-07-2017 15:48

Scritto da Gerry
Redazione nella classifica live Eremin non dovrebbe prendere 35 punti anzichè 27 per il Futures vinto in Corsica settimana scorsa dato che si trattava di un 25,000 $+H?

In pratica i grandi malati di wildcardite acuta inutile come Eremin e Mager sono riemersi grazie ai futuroni che per loro è una scelta logica. Anche Travaglia è riemerso grazie ad essi!

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+1: Koko
-1: Fabiofogna, ASHTONEATON, giuly97top10
QUINZI e GIORGI io ci credo(1926) (Guest) 20-07-2017 15:26

Scritto da Gerry
Redazione nella classifica live Eremin non dovrebbe prendere 35 punti anzichè 27 per il Futures vinto in Corsica settimana scorsa dato che si trattava di un 25,000 $+H?

2 giorni fa ho scritto la stessa cosa ma la redazione non mi ha risposto spero tu sia più fortunato

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lenci (Guest) 20-07-2017 15:17

Per Gaio la vedo dura oggi.

Coria è un cagnaccio.

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Gerry (Guest) 20-07-2017 15:11

Redazione nella classifica live Eremin non dovrebbe prendere 35 punti anzichè 27 per il Futures vinto in Corsica settimana scorsa dato che si trattava di un 25,000 $+H?

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