Welcome back Alessandro Petrone: “a Fano è iniziata la mia nuova carriera tennistica”

14/08/2016 08:30 10 commenti
Alessandro Petrone classe 1990
Alessandro Petrone classe 1990

Bentornato Alessandro Petrone. Il venticinquenne lombardo è ritornato all’attività professionistica dopo due anni di stop e, nel Challenger di Fano, ha centrato il miglior risultato in carriera, un secondo turno, partendo dalle qualificazioni, battendo due giovani interessanti come Bublik e Miedler.“Spero che questo risultato sia la svolta della mia carriera, visto che la mia nuova carriera è appena iniziata. Le vittorie ottenute a Fano sono sicuramente una grossa iniezione di fiducia per il proseguimento della stagione. Non avevo grosse aspettative riguardo a questo torneo, anche perché arrivavo da una settimana di tirocinio al centro estivo federale di Serramazzoni, ma nei tre giorni di allenamento prima di partire per Fano ho avuto buone sensazioni ed i risultati mi hanno dato ragione”.

Ciao Alessandro, negli ultimi due anni hai abbandonato la carriera da tennista, come mai hai nuovamente deciso di ritornare nel circuito professionistico?

A metà anno del 2014 ho abbandonato la carriera professionistica e ho iniziato a lavorare come maestro. Il primo anno al Training Team Rozzano, il secondo alla Golarsa Academy presso l’Harbour Club Milano, dove mi ero precedentemente allenato per tre anni. Ora ho concluso da poche settimane questo capitolo ‘lavorativo’ della mia vita per ributtarmi a pieno regime nel tennis giocato. Ho deciso di ritornare inizialmente perché girando con qualche ragazzo che ho allenato quest’anno mi è tornata voglia di giocare ed essendo ancora ‘giovane’ ho fatto questa scelta, ma sono tornato soprattutto perché sentivo di non essere mai riuscito a esprimermi al massimo delle mie potenzialità. Penso di essere maturato molto negli ultimi due anni e di aver capito tante cose che qualche anno non coglievo o a cui non davo importanza.



Pensi che sia tardi, a 25 anni e mezzo, intraprendere una nuova carriera e vivere di solo tennis?

Assolutamente no altrimenti non sarei tornato. Non ti nascondo, però, che uno dei fattori che mi hanno spinto a smettere nel 2014 era sicuramente quello economico, volevo iniziare a mantenermi da solo senza gravare più sulla mia famiglia. Come ormai è noto, è molto difficile sopravvivere nel mondo del tennis, solo i primi 150 del mondo possono permetterselo. Sicuramente i genitori hanno un ruolo fondamentale e sono chiamati a grandi sacrifici, soprattutto nella prima parte della carriera. Dopodiché ogni giocatore deve cercare di arrangiarsi trovando aiuti esterni, giocando competizioni a squadre e tornei nazionali, e infine cercando qualche sponsor che gli permetta di risparmiare il più possibile sull’attrezzatura tennistica. Permettimi di ringraziare la Karhu e la famiglia Arese per l’abbigliamento e Polyfibre Italia per le corde.



Raccontaci come è nata la passione per questo sport e chi ti ha indirizzato verso questo sport.

Ho iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni, grazie ai miei genitori che praticavano questo bellissimo sport allo Sporting Club Milano3, dove sono cresciuto e rimasto a giocare fino ai 9 anni.



Dove ti alleni abitualmente e da chi è composto il tuo staff?

Come ho detto prima, ho iniziato da pochi mesi ad allenarmi seriamente, ma solamente da metà luglio sono totalmente concentrato sulla mia carriera, visto che fino a un mese fa ero ancora impegnato con il mio lavoro da maestro. Ora sono allo Sporting Club Milano3 con Stefano Pescosolido e Andrea Serino come preparatore atletico. Colgo l’occasione per ringraziare loro, la famiglia Stilo e il responsabile dell’area tennis Dino Scaggiante, per la fiducia che mi hanno fin da subito concesso e spero di ripagarla con ottimi risultati.



Su cosa si basa il tuo gioco? Quali i colpi in cui senti di dover migliorare? La tua superficie preferita?

Il mio gioco si basa principalmente sul servizio e dritto. Mi sento di dover migliorare con il rovescio e nel gioco al volo, dando sempre molta importanza alla condizione fisica e all’aspetto mentale, che reputo elementi essenziali per esprimersi al massimo. La superficie preferita è la terra battuta, perché è quella dove sono più abituato a giocare, ma mi piacciono molto anche le superfici veloci, ad eccezione dell’erba.



Quali sono i tuoi interessi e le passioni al di fuori del tennis?

A dir la verità il poco tempo che ho fuori dal campo lo dedico alla mia fidanzata e agli amici. Oltre al tennis seguo il calcio, in particolare sono tifoso del Milan e vado spesso allo stadio. Mi piace molto anche guardare film, in particolare serie tv, le mie preferite sono Prison Break e Narcos.



Come procederà la tua stagione dopo Fano? Quali sono i prossimi tornei a cui parteciperai?

Mi concentrerò prevalentemente sui tornei futures per cercare di ottenere vittorie e risalire con la classifica ATP, senza tralasciare qualche Challenger vista anche l’ottima prestazione a Fano. Ora sono a Ginevra impegnato nelle qualificazioni di un Futures da 10.000$, mentre il torneo successivo sarà il Challenger di Manerbio.



Quali sono gli obiettivi che ti sei prefissato nel mondo del tennis?

Per ora non mi sono posto obiettivi di classifica, ma solo quello di recuperare condizione e fiducia dopo due anni fuori dalle competizioni e lavorare per migliorarmi giorno dopo giorno. Non nascondo, però, che mi piacerebbe arrivare a poter giocare le qualificazioni dei grandi Slam.



Cosa vorresti “fare da grande”, una volta terminata la carriera?

Vorrei continuare con la carriera da maestro che avevo già intrapreso negli ultimi due anni, per questo sto frequentando il corso straordinario che mi permetterà di diventare a fine anno Maestro Nazionale. Mi piacerebbe, in futuro, lavorare come coach con ragazzi agonisti per indirizzarli e accompagnarli nella strada del professionismo.


Antonio Galizia


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10 commenti. Lasciane uno!

rexy00 (Guest) 14-08-2016 14:53

Scritto da nino88
Prospettive concrete di classifica??? Può valere un 200-300 Atp?

credo sia ormai troppo tardi per arrivarci, ma secondo me può tranquillamente battere chiunque dalla 200esima posizione in poi

10
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Gian50 14-08-2016 13:11

superate le quali in Svizzera terzo turno vinto 6-3 6-1

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nino88 (Guest) 14-08-2016 11:10

Prospettive concrete di classifica??? Può valere un 200-300 Atp?

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Kikko (Guest) 14-08-2016 11:06

Grandissimo Alessandro e bravi voi di livetennis.it ad intervistare tennisti emergenti o con storie interessanti.

Una domanda alla redazione, potete intervistare Jimbo Moroni?

7
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Leconte (Guest) 14-08-2016 10:45

Certo viene da pensare che per quei pochi tennisti che ce la fanno quanti sono invece quelli che fanno sacrifici che non saranno mai ripagati.

6
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Paky 71 (Guest) 14-08-2016 10:42

Davvero una bella storia di grande passione per il tennis…Alessandro ti aiutiamo noi col nostro tifo…forza

5
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El92 14-08-2016 10:23

Gli auguro il meglio, si merita di cogliere questa occasione.
Buona fortuna!

4
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Ace (Guest) 14-08-2016 09:53

Grande Alessandro Petrone. A Fano hai perso con un cagnaccio come Souza con grande dignità.

3
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Marcomp (Guest) 14-08-2016 09:36

Scritto da dieter
che bella storia, in bocca al lupo!

😉

2
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dieter (Guest) 14-08-2016 09:08

che bella storia, in bocca al lupo!

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