18 mesi per Marco Copertina, Generica

Marco Cecchinato squalificato per 18 mesi

18/07/2016 23:02 244 commenti
Marco Cecchinato classe 1992
Marco Cecchinato classe 1992

Brutte, bruttissime notizie arrivano per Marco Cecchinato. Il Tribunale Federale FIT ha emesso la sentenza sportiva sull’azzurro.
Marco è stato squalificato per 18 mesi e dovrà pagare una multa di 40 mila euro per aver commesso atti contrari all’integrità del tennis.
In particolare avrebbe alterato il match contro Kamil Majchrzak al challenger di Mohammedia, inoltre avrebbe dato anche informazioni riservate su Andreas Seppi al Roland Garros 2015 nel match contro John Isner e ne avrebbe ricevute sulla partita di un Future con Lorenzo Frigerio in campo.

12 mesi per Riccardo Accardi e quattro per Antonio Campo. Patteggiamenti invece, per Vanni e Frigerio.
Cecchinato sicuramente si appellerà alla sentenza.


La sentenza del Tribunale Sportivo


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244 commenti. Lasciane uno!

Dave (Guest) 29-07-2016 02:30

Abolire le scommesse sportive non portano a nulla di buono!!!!

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LuchinoVisconti (Guest) 20-07-2016 13:26

Scritto da Radames

Scritto da LuchinoVisconti

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Anch’io penso che la pena di morte andrebbe reintrodotta ( non per Cecchinato, però ) e faccio solo un paio di osservazioni:
1) non è affatto dimostrato che non sia un deterrente, almeno per il mondo occidentale. IL fatto è che anche dove esiste non viene applicata o viene applicata solo saltuariamente e dopo anni, quando tutto è caduto nel dimenticatoio mentre, quando stabilita, dovrebbe essere applicata in tempi brevi e pubblicamente.
2) Le persone destinatarie della pena di morte non sono esseri “inutili”. Sono esseri altamente “dannosi” per la società, un cancro da estirpare al pià presto, dando un segnale a tutti della fine che sarà riservata a chi vuole emularlo.
3) E’ facile fare i buonisti e i buoni cristiani quando non si è toccati direttamente. Vorrei vedere se vostra sorella fosse stata stuprata, torturata e poi uccisa bruciata dopo essere stata cosparsa di benzina come la pensereste riguardo all’assassino.
4) Pensiamo alla cronaca recente della strage di Nizza. Il colpevole non andava ucciso subito, ma catturato, portato in piazza, torturato atrocemente per una settimana mandando i filmati in mondovisione e poi giustiziato. Penso che sarebbe un buon deterrente per chi volesse seguirlo in altri misfatti pazzoidi dello stesso tipo.
Scusate l’O.T.

oddio… se penso che queste persone quando escono da livetennis sono in giro per strada a fianco a noi… vanno negli stessi bar dove andiamo noi… per un terrorista-kamikaze che aspira alla morte la pena di morte sarebbe un deterrente… in America dove c’è la pena di morte si spara e si fanno stragi tutti i giorni… mi mettete i brividi, LuchinoVisconti e Marcus91. Io torno al tennis, vi lascio alle vostre elucubrazioni.

Se leggessi bene, prima di rispondere, forse il tuo pensiero avrebbe maggiore credibilità.
Per tuo uso e consumo riporto virgolettato e in maiuscolo: “non è affatto dimostrato che non sia un deterrente, ALMENO PER IL MONDO OCCIDENTALE”.
Spero che non ti capiti mai quanto detto al punto 3)

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yonex (Guest) 20-07-2016 12:56

Scritto da Radames

Scritto da Marcus91

Scritto da Radames

Scritto da Luca da Sondrio

Scritto da Marcus91

Scritto da nere

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

per l’appunto

Leggere attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex e non rispondete per farvi belli di fronte agli altri utenti, grazie!

Ho letto attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex, caro Marcus91. Fallo anche tu. Troverai espressioni come “esseri decisamente inutili”, o “cervello malato”, attribuendo tali qualifiche a persone a cui comminare la pena capitale. Ho letto opinioni come queste in un libro intitolato “Mein Kampf” scritto da un certo Adolf Hitler… Terrificante. Terribile. Orripilante.

bravo. Ho evitato di commentare per non uscire distantissimo dalla tematica tennistica. Concordo su tutto.

E ri-concordo, perché chi uccide, magari dopo la violenza dei bambini, i terroristi, i serial killer ed altri soggetti sono persone inutili, impossibile da recuperare e sono solo un peso per la società.
Vi porto solo un esempio che mi ha toccato profondamente. L’uccisione, da parte di un muratore che lavorava lì casa degli Onofri, a badilate di Tommy il bambino di Parma. Per me lì non ci sarà mai pena giusta…Poi se mi volete considerare nazista fatelo pure, ma state andando fuori strada decisamente

il vero problema consiste nel capire chi giudica l’ “inutilità” della persona e sulla base di cosa. Se tu oggi giudichi “inutile” qualcuno, domani qualcuno avrà le basi per giudicare “inutile” te. Un truffatore è utile alla società? Un ladro di appartamenti? Un barbone-ubriacone che vive nel parco? Dobbiamo ucciderli tutti?
Io sono ammirato dalla Norvegia. Hanno avuto un mostro terribile in casa, Anders Breivik, che ha pianificato ed eseguito una strage immane per motivi ideologici. E’ stato condannato a 21 anni, il massimo previsto dalla legge norvegese. Secondo gli ideologi della “deterrenza”, l’assenza di una pena estrema avrebbe dovuto comportare una spinta all’emulazione. Che invece non c’è stata e sapete perché? Perché quella è una nazione civile, ben educata, con un ottimo stato sociale, che giudica e condanna moralmente fatti del genere, che non dà risposte “di pancia”. Negli Stati Uniti, dove in molti stati è in vigore la pena di morte, ci sono stragi quasi quotidianamente. Mi sembra un interessante spunto di riflessione per Marcus91, Yonex, LuchinoVisconti, e tutti i sostenitori del giudice Lynch.

perdonami,ma dissento totalmente sul fatto che la condanna di breivik sia esemplare.
non puoi fare una strage come quella e cavartela con 21 anni (sempre ammesso che li sconti tutti,spero vivamente che l’ordinamento giuridico norvegese non somigli al nostro,dove tra sconti per rito abbreviato,patteggiamento,buona condotta ed indulti vari alla fine le pene sono irrisorie).
immagino scene di giubilo e feste varie quando tra meno di 20 anni uscirà dal carcere.
magari gli è piaciuto tanto che potrebbe riprovarci,alla faccia della nazione civile,ben educata e con ottimo stato sociale.
quanto agli u.s.a.,basta vedere come,pur con un presidente di colore (ma senza attributi),stanno riesplodendo le tensioni razziali,ennesima dimostrazione,se mai ve ne fosse stato bisogno,che razze diverse non possono coesistere nello stesso ambito.
la globalizzazione è una bellissima teoria,la pratica è tutta un’altra cosa.

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Radames 20-07-2016 09:41

Scritto da Marcus91

Scritto da Radames

Scritto da Luca da Sondrio

Scritto da Marcus91

Scritto da nere

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

per l’appunto

Leggere attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex e non rispondete per farvi belli di fronte agli altri utenti, grazie!

Ho letto attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex, caro Marcus91. Fallo anche tu. Troverai espressioni come “esseri decisamente inutili”, o “cervello malato”, attribuendo tali qualifiche a persone a cui comminare la pena capitale. Ho letto opinioni come queste in un libro intitolato “Mein Kampf” scritto da un certo Adolf Hitler… Terrificante. Terribile. Orripilante.

bravo. Ho evitato di commentare per non uscire distantissimo dalla tematica tennistica. Concordo su tutto.

E ri-concordo, perché chi uccide, magari dopo la violenza dei bambini, i terroristi, i serial killer ed altri soggetti sono persone inutili, impossibile da recuperare e sono solo un peso per la società.
Vi porto solo un esempio che mi ha toccato profondamente. L’uccisione, da parte di un muratore che lavorava lì casa degli Onofri, a badilate di Tommy il bambino di Parma. Per me lì non ci sarà mai pena giusta…Poi se mi volete considerare nazista fatelo pure, ma state andando fuori strada decisamente

il vero problema consiste nel capire chi giudica l’ “inutilità” della persona e sulla base di cosa. Se tu oggi giudichi “inutile” qualcuno, domani qualcuno avrà le basi per giudicare “inutile” te. Un truffatore è utile alla società? Un ladro di appartamenti? Un barbone-ubriacone che vive nel parco? Dobbiamo ucciderli tutti?
Io sono ammirato dalla Norvegia. Hanno avuto un mostro terribile in casa, Anders Breivik, che ha pianificato ed eseguito una strage immane per motivi ideologici. E’ stato condannato a 21 anni, il massimo previsto dalla legge norvegese. Secondo gli ideologi della “deterrenza”, l’assenza di una pena estrema avrebbe dovuto comportare una spinta all’emulazione. Che invece non c’è stata e sapete perché? Perché quella è una nazione civile, ben educata, con un ottimo stato sociale, che giudica e condanna moralmente fatti del genere, che non dà risposte “di pancia”. Negli Stati Uniti, dove in molti stati è in vigore la pena di morte, ci sono stragi quasi quotidianamente. Mi sembra un interessante spunto di riflessione per Marcus91, Yonex, LuchinoVisconti, e tutti i sostenitori del giudice Lynch.

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Radames 20-07-2016 09:20

Scritto da LuchinoVisconti

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Anch’io penso che la pena di morte andrebbe reintrodotta ( non per Cecchinato, però ) e faccio solo un paio di osservazioni:
1) non è affatto dimostrato che non sia un deterrente, almeno per il mondo occidentale. IL fatto è che anche dove esiste non viene applicata o viene applicata solo saltuariamente e dopo anni, quando tutto è caduto nel dimenticatoio mentre, quando stabilita, dovrebbe essere applicata in tempi brevi e pubblicamente.
2) Le persone destinatarie della pena di morte non sono esseri “inutili”. Sono esseri altamente “dannosi” per la società, un cancro da estirpare al pià presto, dando un segnale a tutti della fine che sarà riservata a chi vuole emularlo.
3) E’ facile fare i buonisti e i buoni cristiani quando non si è toccati direttamente. Vorrei vedere se vostra sorella fosse stata stuprata, torturata e poi uccisa bruciata dopo essere stata cosparsa di benzina come la pensereste riguardo all’assassino.
4) Pensiamo alla cronaca recente della strage di Nizza. Il colpevole non andava ucciso subito, ma catturato, portato in piazza, torturato atrocemente per una settimana mandando i filmati in mondovisione e poi giustiziato. Penso che sarebbe un buon deterrente per chi volesse seguirlo in altri misfatti pazzoidi dello stesso tipo.
Scusate l’O.T.

oddio… se penso che queste persone quando escono da livetennis sono in giro per strada a fianco a noi… vanno negli stessi bar dove andiamo noi… per un terrorista-kamikaze che aspira alla morte la pena di morte sarebbe un deterrente… in America dove c’è la pena di morte si spara e si fanno stragi tutti i giorni… mi mettete i brividi, LuchinoVisconti e Marcus91. Io torno al tennis, vi lascio alle vostre elucubrazioni.

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Marcus91 19-07-2016 22:51

Scritto da Radames

Scritto da Luca da Sondrio

Scritto da Marcus91

Scritto da nere

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

per l’appunto

Leggere attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex e non rispondete per farvi belli di fronte agli altri utenti, grazie!

Ho letto attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex, caro Marcus91. Fallo anche tu. Troverai espressioni come “esseri decisamente inutili”, o “cervello malato”, attribuendo tali qualifiche a persone a cui comminare la pena capitale. Ho letto opinioni come queste in un libro intitolato “Mein Kampf” scritto da un certo Adolf Hitler… Terrificante. Terribile. Orripilante.

bravo. Ho evitato di commentare per non uscire distantissimo dalla tematica tennistica. Concordo su tutto.

E ri-concordo, perché chi uccide, magari dopo la violenza dei bambini, i terroristi, i serial killer ed altri soggetti sono persone inutili, impossibile da recuperare e sono solo un peso per la società.
Vi porto solo un esempio che mi ha toccato profondamente. L’uccisione, da parte di un muratore che lavorava lì casa degli Onofri, a badilate di Tommy il bambino di Parma. Per me lì non ci sarà mai pena giusta…Poi se mi volete considerare nazista fatelo pure, ma state andando fuori strada decisamente

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LuchinoVisconti (Guest) 19-07-2016 22:22

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Anch’io penso che la pena di morte andrebbe reintrodotta ( non per Cecchinato, però :mrgreen:) e faccio solo un paio di osservazioni:
1) non è affatto dimostrato che non sia un deterrente, almeno per il mondo occidentale. IL fatto è che anche dove esiste non viene applicata o viene applicata solo saltuariamente e dopo anni, quando tutto è caduto nel dimenticatoio mentre, quando stabilita, dovrebbe essere applicata in tempi brevi e pubblicamente.
2) Le persone destinatarie della pena di morte non sono esseri “inutili”. Sono esseri altamente “dannosi” per la società, un cancro da estirpare al pià presto, dando un segnale a tutti della fine che sarà riservata a chi vuole emularlo.
3) E’ facile fare i buonisti e i buoni cristiani quando non si è toccati direttamente. Vorrei vedere se vostra sorella fosse stata stuprata, torturata e poi uccisa bruciata dopo essere stata cosparsa di benzina come la pensereste riguardo all’assassino.
4) Pensiamo alla cronaca recente della strage di Nizza. Il colpevole non andava ucciso subito, ma catturato, portato in piazza, torturato atrocemente per una settimana mandando i filmati in mondovisione e poi giustiziato. Penso che sarebbe un buon deterrente per chi volesse seguirlo in altri misfatti pazzoidi dello stesso tipo.

Scusate l’O.T.

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alessandro zijno (Guest) 19-07-2016 22:02

@ Marcus91 (#1647906)

sì. ne sono sicuro. Innocente, cioè non colpevole, è proprio la parola giusta. E mi devi credere sulla parola, non è che io e Marco siamo amici, lo incontro spesso perchè frequentiamo gli stessi tornei. Però lo stimo, stop. Poi ci dobbiamo mettere d’accordo su un punto, che forse non è secondario: il concetto di equità.

237
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alessandro zijno (Guest) 19-07-2016 21:57

@ fisherman (#1647877)

solo un abbraccio amico mio. e un saluto caloroso. sono disgustato dall’atteggiamento di tanta gente che crede alle favole. “ustica, fu crollo strutturale” così titolavano i giornali, chi se lo ricorda? C’erano prove, perizie, testimonianze, una tragica fatalità. a qualcuno però, persino più rompicoglioni di me, che NON E’ UN DETTAGLIO, ci metto nome e cognome non mi nascondo dietro a un nick, venne lo schiribizzo di investigare meglio e uscì fuori il mondo. Libia, Francia, USA, Russia ecc ecc. Io ho più facilità, primo perchè la vicenda non vede nessun morto per fortuna, secondo perchè sono testimone sul campo, sto 12 ore al giorno a seguire i challenger e qualcosina la vedo.Ciao Fisherman

236
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luka (Guest) 19-07-2016 19:40

SF challenger di Todi 2016: Cecchinato vs Napolitano. Non ci si poteva credere all’ “impegno” messo per vincere la partita. Cecchinato sconfitto.

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Becu rules (Guest) 19-07-2016 19:34

Scritto da gigetto
@ Mauro64 (#1647962)
Hai perfettamente ragione!
Pare che la notizia si sapesse già poco prima della Davis ma ovviamente è stata fatta uscire oggi. Sia la squadra di Davis,sia la Fit ma anche i giornalisti hanno la loro parte perché per far parte del gioco devono sottostare ai diktat imposti. Complimenti a tutti!! Così non si risolve nulla!

Io evidentemente me l’ero perso, e forse molti altri qui dentro, ma c’era già un articolo sulla Gazzetta l’11 marzo 2016 del procedimento contro Cecchinato (anche se la sentenza è arrivata in queste ore). Ora, se è giusto essere garantisti e non condannare nessuno prima della sentenza, c’è anche un codice etico che impone ad una Federazione di non convocare o schierare a difendere i colori italiani un giocatore fortemente sospettato di frode sportiva, almeno per il periodo che intercorre dall’inizio alla conclusione del ‘processo’. Ora che il procedimento fosse in corso doveva essere informazione pacifica e chiara a tutti all’interno della Federazione. Se adesso cascano dal pero mi fanno veramente ridere. O sono incompetenti o sono in malafede, e non so quale delle due opzioni è la peggiore.

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luca14 (Guest) 19-07-2016 19:29

Scritto da fabio
Il problema è uno solo, questi poveretti con i challenger non vivono anzi ci rimettono. Se gli fosse garantito un minimo per vivere con la contestuale diminuzione degli introiti collegati al circuito maggiore diminuirebbero anche i tentativi di frode sportiva.

il problema non è certo questo per Cecchinato che un buon stipendio sicuramente se lo tirava fuori (40.000 € per la passeggiata agli US Open dello scorso anno..).

Qua si tratta di ludopatia, mista a grettezza morale e magari qualche giro anomalo di frequentazioni …

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luca14 (Guest) 19-07-2016 19:26

Scritto da AndryREAX
@ luca14 (#1647979)
Lo scorso anno peró agli US Open perse con Fish

scusa hai ragione, ero andato a memoria :mrgreen:

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Il Ghiro (Guest) 19-07-2016 19:10

Scritto da Radames

Scritto da Il Ghiro

Scritto da Yes2.0

Scritto da Il Ghiro

Scritto da Yes2.0

Scritto da mriz27
@ Yes2.0 (#1647612)
Non c’è bisogno del sociologo per capire che se so che alterando una partita rischio nulla, un buon guadagno mi può incentivare; se il rischio è la fine della carriera, è ovvio che una qualsiasi persona normale ci penserebbe varie volte. L’associazione con la pena di morte e il tasso di criminalità non c’entra nulla. In quel caso ci sono risvolti sociali e psicologici che non appartengono allo sportivo che bara. Elementare.

E invece sbagli proprio qui: non è la quantità e l’entità della pena che funge da deterrente. E’ il lavoro che sta alla base che può garantire che questo eventi non si verifichino più. La pena serveed è fondamentale, ma la minaccia della radiazione a vita non funge da deterrente, o quantomeno non ha più potere deterrente di una pena minore. Per evitare che queste cose accadano occorre un lavoro alla base: occorre che al ragazzino che inizia a giocare venga trasmesso il vero valore dello sport, il valore della lealtà, del “fair”. Purtroppo così non è sempre. Occorre un’educazione alla legalità ed alla civilità.

Scusa, tutto bene, tutto bellissimo….ma c’è un però.
Non si capisce quale dovrebbe essere per te il sistema sanzionatorio, posto che tu ne preveda uno.
Sino ad educare i giovani al rispetto della legalità, insegnare l’educazione civica, l’autostima, ecc., ecc, …credo che ci siamo tutti.
La tua proposta nel caso specifico quale sarebbe?
Ad oggi, tu, dando per scontato che siano colpevoli(per esigenze dialettiche),che faresti?
Rimandare gli imputati a scuola, fargli frequentare corsi, lavori di formazione???
Posto che Gratteri ha sempre detto:l’unico modo di sconfiggere l’illegalità è renderla antieconomica o comunque non conveniente.

Forse non sono stato chiaro: non ho criticato la sanzione, anzi, ho sottolinato che è giusto che Cecchinato venga squalificato e qunt’altro. La mia critica è rivolta a coloro che invocano la radiazione, il ritiro della racchetta elescarpette da tennis.

Sai, sulla radiazione ho dei dubbi anch’io.
Usiamo un artifici retorico, per evitare di scrivere in punta di tastiera per paura di querele, analizziamo il caso del Ghiro.
Il Ghiro e’ un tennista 26 enne, di buone speranze (facciamo n.50 circa), che essendo fidanzato con la Sharapova, e dovendola portare tutte le sere in trattoria e in balera, si è venduto la partita con Radames a Mosca e con Pierre a Pechino.
Si è venduto le partite, ci ha scommesso e ci sono prove di ogni tipo, colpevole e reo confesso, zero appelli, zero discussioni.
In primis, non farei paragoni con la pena di morte, neanche morte civile o morte sportiva.
Nessuno gli vieta di cambiare ambito lavorativo.
Il caso degli sportivi e’ peculiare, hanno una carriera che ha uno stop biologico forzato intorno ai 35 anni massimo,vivono in un ambiente limitato, vengono avvicinati e tentati da molti delinquenti perché hanno la possibilità, attraverso le scommesse ad esempio, di realizzare lauti e repentini guadagni.
Negli sport individuali a maggior ragione, perché se ne corrompi uno sei a cavallo,salvo sfiga e altro tennista che ha scommesso in contemporanea contro se stesso.
Ora, prendiamo un’esperienza affine, i ciclisti trovati positivi per doping, limitandoci agli italiani, mi vengono in mente almeno 3 casi celebri di “riabilitati”, che poi hanno rifatto esattamente ciò per cui erano stati condannati, spiegando che l’hanno rifatto perché ci guadagnavano.
Anche nel tennis c’è’ questo rischio, chi garantisce che tra 2 anni, scaduta la squalifica, Il Ghiro non si avvicini ai giovani Gido e Yes 2.0 offrendo di perdere la partita?
Basta poco a tirarli dentro ai giri.
Parli del valore rieducativo della pena, il Ghiro guadagna 1000/2000/3000 euro al mese, pagati allenatori, viaggi, Sharapove….se al rientro gli offrissero di perdere contro Marco(17 anni) la nuova star del tennis italiano, nel challenger di casa di quest’ultimo, garantendogli 25.000 euro?
Ripeto, non farei paragoni con la pena di morte, ma l’ambiente sportivo, tennistico in questo caso, e’ precipuo e mi pare che bisogna avere come priorità quella di isolare i professionisti dal contagio dei Ghiri.

tutto il discorso sull’equità della pena ruota intorno al concetto etico-giuridico di punizione ed espiazione. Qual è il periodo minimo di pena che consente al detenuto di espiare la propria colpa? Qual è il periodo minimo che possa scoraggiare altri dal ripetere le gesta efferate del colpevole?
Forse per una colpa del genere, per un primo episodio, si può cercare di essere magnanimi, per poi colpire duro in caso di reiterazione del reato? Forse un anno è sufficiente?

Come ha detto Pierre, questa pena, più il conseguente sputtanamento sono (a mio avviso) sufficienti.
Però non ci deve essere una seconda volta.
Poi, se in appello riesce a farselo ridurre, buon per lui, ma ripeto, non ci può essere una seconda volta.

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fabio (Guest) 19-07-2016 18:43

Il problema è uno solo, questi poveretti con i challenger non vivono anzi ci rimettono. Se gli fosse garantito un minimo per vivere con la contestuale diminuzione degli introiti collegati al circuito maggiore diminuirebbero anche i tentativi di frode sportiva.

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Mauro64 (Guest) 19-07-2016 18:35

@ gigetto (#1647967)

Grazie Gigetto, mi rivolgo anche agli altri commentatori del blog, io sono un grande appassionato di Tennis e non ho alcuna voglia di vedere questo sport e soprattutto il settore tennis finire in brutte vicende e in cattive acque, per colpa di alcuni del settore, il tennis non deve prendere esempio negativo da altre discipline sportive, non faccio i nomi, ma già avete sicuramente capito a chi mi rivolgo, si dovrebbe continuare con il contesto della competizione fatta sul campo da gioco, in forma lineare e giusta, il resto è da eliminare e da scartare.
Viva il tennis pulito, solo cosi darebbe un ottimo esempio di comportamento leale e di trasparenza, ne abbiamo veramente bisogno.
Grazie a tutti

229
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magilla (Guest) 19-07-2016 18:27

Scritto da Radames

Scritto da Marcus91

Scritto da nere

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

per l’appunto

Leggere attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex e non rispondete per farvi belli di fronte agli altri utenti, grazie!

si può essere contro la pena di morte solo con lo scopo di farsi belli?

per fortuna c’è la libertà dipensiero. di culto, di parola…..credo che la pena di morte sia una cosa per paesi incivili e un segno di debolezza per chi la impone.l’essere umano puo’ giudicare il reato e non l’essere umano con una pena capitale.chi ha il potere di decidere quali pene sono punibili con un omicidio (in quanto di questo si tratta)….ragazzi limitiamoci a parlare di tennis…..perche per parlare di certi argomenti minimo bisognerebbe guardarsi negli occhi!

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rosencranz (Guest) 19-07-2016 18:21

La discussione etico-giuridica sulla congruità della pena mi ha un po’ annoiato. Resto ai fatti. Dalla lettura della sentenza emerge un quadro di miseria morale tale che di Cecchinato e degli altri (che non ho mai sentito nominare) non voglio mai più sentir parlare. Non si tratta di sei, dodici, diciotto o duecento mesi, per me non esistono più.

227
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AndryREAX 19-07-2016 18:17

@ luca14 (#1647979)

Lo scorso anno peró agli US Open perse con Fish :mrgreen:

226
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andrewthefirst (Guest) 19-07-2016 18:13

gigetto 10 e lode…

225
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luca14 (Guest) 19-07-2016 18:06

lo scorso anno agli US Open, dopo la sconfitta con Raonic, dichiarò che la sua carriera cominciava in quel momento…

Direi che non è stato buon profeta, e i 40.000 € di prize money di Flushing Meadows dovrà “recuperarli” in altro modo :mrgreen:

224
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Marco (Guest) 19-07-2016 17:58

Scritto da Yes2.0

Scritto da Marco

Scritto da Yes2.0

Scritto da Marco

Scritto da Yes2.0

Scritto da Marco

Scritto da Yes2.0
A quelliche invocano la radiazione a vita dal circuito tennistico, pene esemplari e urlano come il migliore populista non sarebbe in grado di fare, vorrei solo ricordare che gli Stati che hanno la pena di morte e l’ergastolo sono quelli con i più alti tassi dicriminalità.
Il potere deterrente è stato oramai superato da anni dalla sociologia.
Informatevi un pochino prima di gridare vendetta e pene esemplari.
Detto ciò, la sentenza è chiara, si è rovinato con le sue stesse mani Cecchinato.

Che cosa sarebbe un “populista”?
Il “potere deterrente superato da anni dalla sociologia”?
Ma (terza e ultima domanda allibita che mi sorge spontanea) da dove esce fuori questo Yes2.0?

Il mio intervento si chiudeva proprio con un invito ad informarsi. Vedo che mi poni alcune domande. Purtroppo non è questa la sede per fornirti adeguate risposte, ma puoi iniziare dal web a cercare le teorie giuridico-sociali sul potere deterrente della pena. Segui il mio consiglio e prova ad informarti un pochino, vedrai come ti apre la mente.
Con riferimento all’ultima domanda, ti dico che io almeno sono un utente regolarmente registrato, a differenza tua che potresti benissimo ogni volta commentare con diverso nome.

Mi sa che tu sei un ragazzo intriso di teorie, ma con poca esperienza di vita..
E’ condivisibilissimo ciò che dici sull’educazione e su tutto il lavoro alla base. Ma c’è sempre il problema di un “retaggio” su cui ormai non si può fare più di tanto (il lavoro alla base non c’è stato).
Ma quando dici:
” ..la minaccia della radiazione a vita non funge da deterrente, o quantomeno non ha più potere deterrente di una pena minore..”
sei proprio fuori dalla grazia del Signore
Non lo sai che per i medici, ad esempio, per certi casi c’è la radiazione?
Non lo sai che per gli avvocati, ad esempio, per certi casi c’è la radiazione?
Non lo sai che per i giornalisti, ad esempio, per certi casi c’è la radiazione?
ecc. ecc.
Non hai sentito i telegiornali ultimamente sull’inasprimento contro i “furbetti del cartellino”?
Pensi che tutte queste scelte operative siano state prese con totale ignoranza (volontaria o involontaria) delle da te citate teorie giuridico-sociali sull’inasprimento delle pene?
Diciamo, questo sì, che i politici finora hanno brillantemente evitato di prendere queste decisioni “sanzionatorie” sull’operato di.. se stessi!

Il discorso è un po’ più complesso di come lo stai rappresentando.
Già che parli di “esperienza di vita” dimostra che sei fuori strada. Su questi argomenti non si parlasulla base di “esperienze di vita”. Ci sono secolidi studi di psicologia e sociologia dietro, e non puoi avere la presunzione di parlare sulla base della tua esperienza di vita. L’esempio dei furbettidel cartellino – situazione ben nota grazie ai classici programmi che vengono dati in pasto al popolo (cfr. Barbara D’Urso &co) -altro non è che sintomo della superficialità con la quale stai affrontando l’argomento.
Se i giudici, in questo caso, hanno ritenuto sufficiente la pena di 18 mesi, evidentemente è stata fatta una riflessione alle spalle. Prima di invocare la radiazione nei confronti di un ragazzo di 23 anni (23 anni! ha ancora una carriera davanti!) perché si è giocato una partita, forse sarebbe il caso di rifletterci.
Che debba essere punito non ci piove. E’ la ricerca del colpevole a tutti costi, la “pena esemplare” e roba del genere che trovo di una assurdità unica perché: (i) non ha maggiore funzione deterrente rispetto ad una pena equa; (ii) non serve per il recupero del colpevole; (iii) non serve al sistema nel suo complesso.

Attenzione a quello che leggi, ho scritto sopra che l’esperienza di vita è quella che tu sembri non avere..
E quindi in un certo senso ti fai forte dei “secoli di studi di sociologia dietro”,
L’esempio dei furbetti del cartellino è chiaramento soltanto un esempio sintetico ma calzante (per le ripercussioni sanzionatorie conseguenti, insomma il nuovo deterrente messo in piedi per loro), e ti posso assicurare che la situazione è diventato nota al pubblico non grazie ai “classici programmi che vengono dati in pasto al popolo (cfr. Barbara D’Urso &co)” (o forse anche ma, mi spiace, non li ho visti.. ),
bensì grazie ai telegiornali!

Provo a rispiegarti per punto:
1. L’esperienza di vita è un non parametro in questi casi. Non sono situazioni che si affrontano sulla base dell’esperienza di vita, il discorso è assai più ampio;
2. Scommettiamo che fra qualche mese sentiremo di nuovo dalla durso (o al telegiornale, come preferisci) di nuovi furbetti del cartellino?

1) il discorso può essere detto in modo abbastanza semplice, sei tu che cerchi di farti forte di una presunta complessità che non esiste. D’altra parte, ho letto che ne hai parlato negli altri post, riguardo a concetti certamente condivisibili come equità e certezza della pena, della sanzione.
L’esperienza in ogni caso, l’aver visto e magari sperimentato come vanno le cose nel mondo, ti aiuterà a dotarti di un pensiero sintetico, te ne renderai conto..
2) può darsi, come esisteranno anche avvocati che si macchieranno di crimini, o medici che utilizzeranno la loro professioni per scopi illegali, ma non sarà questo a far ritenere insensato l’aver introdotto il deterrente della radiazione dall’albo degli avvocati e dall’ordine dei medici, o l’aver introdotto la misura dell’immediato licenziamento per i furbetti di cui sopra..!

223
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nere 19-07-2016 17:56

Scritto da Luca da Sondrio

Scritto da Marcus91

Scritto da nere

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

per l’appunto

Leggere attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex e non rispondete per farvi belli di fronte agli altri utenti, grazie!

Ho letto attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex, caro Marcus91. Fallo anche tu. Troverai espressioni come “esseri decisamente inutili”, o “cervello malato”, attribuendo tali qualifiche a persone a cui comminare la pena capitale. Ho letto opinioni come queste in un libro intitolato “Mein Kampf” scritto da un certo Adolf Hitler… Terrificante. Terribile. Orripilante.

bravo. esatto, per quanto sia per la libera espressione sempre e comunque, per una volta mi è venuto voglia di invocare la censura per un commento tanto stupido e idiota…

222
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gigetto (Guest) 19-07-2016 17:50

@ Mauro64 (#1647962)

Hai perfettamente ragione!
Pare che la notizia si sapesse già poco prima della Davis ma ovviamente è stata fatta uscire oggi. Sia la squadra di Davis,sia la Fit ma anche i giornalisti hanno la loro parte perché per far parte del gioco devono sottostare ai diktat imposti. Complimenti a tutti!! Così non si risolve nulla!

221
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Mauro64 (Guest) 19-07-2016 17:39

Inoltre il capitano Barazzutti, che lo convoca in davis e sia lui che Binaghi e Malagò, che non ne sapevano niente della vicenda.
Ma fatela finita di giustificarvi e di nascondere sempre le verità.
Continuano con questi atteggiamenti che non si andrà mai da nessuna parte.

220
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Mauro64 (Guest) 19-07-2016 17:26

Brutta vicenda e pessimo comportamento di Ceck, inoltre faccio notare che è stata commessa da un tennista che più o meno figura tra i 100 del ranking ATP, con questo non voglio salvare e tutelare la fascia di tennisti con ranking più scarsi e meno vantaggiosi, anzi sentenza equa con colpevolezza per tutti, ma mi chiedo se Ceck aveva cosi tanto bisogno, scusate il termine di sputtanarsi e infangare la sua carriera e i suoi valori, per questi sporchi e ridicoli soldi.

219
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Radames 19-07-2016 17:19

Scritto da Il Ghiro

Scritto da Yes2.0

Scritto da Il Ghiro

Scritto da Yes2.0

Scritto da mriz27
@ Yes2.0 (#1647612)
Non c’è bisogno del sociologo per capire che se so che alterando una partita rischio nulla, un buon guadagno mi può incentivare; se il rischio è la fine della carriera, è ovvio che una qualsiasi persona normale ci penserebbe varie volte. L’associazione con la pena di morte e il tasso di criminalità non c’entra nulla. In quel caso ci sono risvolti sociali e psicologici che non appartengono allo sportivo che bara. Elementare.

E invece sbagli proprio qui: non è la quantità e l’entità della pena che funge da deterrente. E’ il lavoro che sta alla base che può garantire che questo eventi non si verifichino più. La pena serveed è fondamentale, ma la minaccia della radiazione a vita non funge da deterrente, o quantomeno non ha più potere deterrente di una pena minore. Per evitare che queste cose accadano occorre un lavoro alla base: occorre che al ragazzino che inizia a giocare venga trasmesso il vero valore dello sport, il valore della lealtà, del “fair”. Purtroppo così non è sempre. Occorre un’educazione alla legalità ed alla civilità.

Scusa, tutto bene, tutto bellissimo….ma c’è un però.
Non si capisce quale dovrebbe essere per te il sistema sanzionatorio, posto che tu ne preveda uno.
Sino ad educare i giovani al rispetto della legalità, insegnare l’educazione civica, l’autostima, ecc., ecc, …credo che ci siamo tutti.
La tua proposta nel caso specifico quale sarebbe?
Ad oggi, tu, dando per scontato che siano colpevoli(per esigenze dialettiche),che faresti?
Rimandare gli imputati a scuola, fargli frequentare corsi, lavori di formazione???
Posto che Gratteri ha sempre detto:l’unico modo di sconfiggere l’illegalità è renderla antieconomica o comunque non conveniente.

Forse non sono stato chiaro: non ho criticato la sanzione, anzi, ho sottolinato che è giusto che Cecchinato venga squalificato e qunt’altro. La mia critica è rivolta a coloro che invocano la radiazione, il ritiro della racchetta elescarpette da tennis.

Sai, sulla radiazione ho dei dubbi anch’io.
Usiamo un artifici retorico, per evitare di scrivere in punta di tastiera per paura di querele, analizziamo il caso del Ghiro.
Il Ghiro e’ un tennista 26 enne, di buone speranze (facciamo n.50 circa), che essendo fidanzato con la Sharapova, e dovendola portare tutte le sere in trattoria e in balera, si è venduto la partita con Radames a Mosca e con Pierre a Pechino.
Si è venduto le partite, ci ha scommesso e ci sono prove di ogni tipo, colpevole e reo confesso, zero appelli, zero discussioni.
In primis, non farei paragoni con la pena di morte, neanche morte civile o morte sportiva.
Nessuno gli vieta di cambiare ambito lavorativo.
Il caso degli sportivi e’ peculiare, hanno una carriera che ha uno stop biologico forzato intorno ai 35 anni massimo,vivono in un ambiente limitato, vengono avvicinati e tentati da molti delinquenti perché hanno la possibilità, attraverso le scommesse ad esempio, di realizzare lauti e repentini guadagni.
Negli sport individuali a maggior ragione, perché se ne corrompi uno sei a cavallo,salvo sfiga e altro tennista che ha scommesso in contemporanea contro se stesso.
Ora, prendiamo un’esperienza affine, i ciclisti trovati positivi per doping, limitandoci agli italiani, mi vengono in mente almeno 3 casi celebri di “riabilitati”, che poi hanno rifatto esattamente ciò per cui erano stati condannati, spiegando che l’hanno rifatto perché ci guadagnavano.
Anche nel tennis c’è’ questo rischio, chi garantisce che tra 2 anni, scaduta la squalifica, Il Ghiro non si avvicini ai giovani Gido e Yes 2.0 offrendo di perdere la partita?
Basta poco a tirarli dentro ai giri.
Parli del valore rieducativo della pena, il Ghiro guadagna 1000/2000/3000 euro al mese, pagati allenatori, viaggi, Sharapove….se al rientro gli offrissero di perdere contro Marco(17 anni) la nuova star del tennis italiano, nel challenger di casa di quest’ultimo, garantendogli 25.000 euro?
Ripeto, non farei paragoni con la pena di morte, ma l’ambiente sportivo, tennistico in questo caso, e’ precipuo e mi pare che bisogna avere come priorità quella di isolare i professionisti dal contagio dei Ghiri.

tutto il discorso sull’equità della pena ruota intorno al concetto etico-giuridico di punizione ed espiazione. Qual è il periodo minimo di pena che consente al detenuto di espiare la propria colpa? Qual è il periodo minimo che possa scoraggiare altri dal ripetere le gesta efferate del colpevole?
Forse per una colpa del genere, per un primo episodio, si può cercare di essere magnanimi, per poi colpire duro in caso di reiterazione del reato? Forse un anno è sufficiente?

218
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Radames 19-07-2016 17:12

Scritto da Marcus91

Scritto da nere

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

per l’appunto

Leggere attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex e non rispondete per farvi belli di fronte agli altri utenti, grazie!

si può essere contro la pena di morte solo con lo scopo di farsi belli?

217
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Radames 19-07-2016 17:10

Scritto da Luca da Sondrio

Scritto da Marcus91

Scritto da nere

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

per l’appunto

Leggere attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex e non rispondete per farvi belli di fronte agli altri utenti, grazie!

Ho letto attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex, caro Marcus91. Fallo anche tu. Troverai espressioni come “esseri decisamente inutili”, o “cervello malato”, attribuendo tali qualifiche a persone a cui comminare la pena capitale. Ho letto opinioni come queste in un libro intitolato “Mein Kampf” scritto da un certo Adolf Hitler… Terrificante. Terribile. Orripilante.

bravo. Ho evitato di commentare per non uscire distantissimo dalla tematica tennistica. Concordo su tutto.

216
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Luca da Sondrio (Guest) 19-07-2016 16:58

Scritto da Marcus91

Scritto da nere

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

per l’appunto

Leggere attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex e non rispondete per farvi belli di fronte agli altri utenti, grazie!

Ho letto attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex, caro Marcus91. Fallo anche tu. Troverai espressioni come “esseri decisamente inutili”, o “cervello malato”, attribuendo tali qualifiche a persone a cui comminare la pena capitale. Ho letto opinioni come queste in un libro intitolato “Mein Kampf” scritto da un certo Adolf Hitler… Terrificante. Terribile. Orripilante.

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Yes2.0 19-07-2016 16:50

Scritto da Marco

Scritto da Yes2.0

Scritto da Marco

Scritto da Yes2.0

Scritto da Marco

Scritto da Yes2.0
A quelliche invocano la radiazione a vita dal circuito tennistico, pene esemplari e urlano come il migliore populista non sarebbe in grado di fare, vorrei solo ricordare che gli Stati che hanno la pena di morte e l’ergastolo sono quelli con i più alti tassi dicriminalità.
Il potere deterrente è stato oramai superato da anni dalla sociologia.
Informatevi un pochino prima di gridare vendetta e pene esemplari.
Detto ciò, la sentenza è chiara, si è rovinato con le sue stesse mani Cecchinato.

Che cosa sarebbe un “populista”?
Il “potere deterrente superato da anni dalla sociologia”?
Ma (terza e ultima domanda allibita che mi sorge spontanea) da dove esce fuori questo Yes2.0?

Il mio intervento si chiudeva proprio con un invito ad informarsi. Vedo che mi poni alcune domande. Purtroppo non è questa la sede per fornirti adeguate risposte, ma puoi iniziare dal web a cercare le teorie giuridico-sociali sul potere deterrente della pena. Segui il mio consiglio e prova ad informarti un pochino, vedrai come ti apre la mente.
Con riferimento all’ultima domanda, ti dico che io almeno sono un utente regolarmente registrato, a differenza tua che potresti benissimo ogni volta commentare con diverso nome.

Mi sa che tu sei un ragazzo intriso di teorie, ma con poca esperienza di vita..
E’ condivisibilissimo ciò che dici sull’educazione e su tutto il lavoro alla base. Ma c’è sempre il problema di un “retaggio” su cui ormai non si può fare più di tanto (il lavoro alla base non c’è stato).
Ma quando dici:
” ..la minaccia della radiazione a vita non funge da deterrente, o quantomeno non ha più potere deterrente di una pena minore..”
sei proprio fuori dalla grazia del Signore
Non lo sai che per i medici, ad esempio, per certi casi c’è la radiazione?
Non lo sai che per gli avvocati, ad esempio, per certi casi c’è la radiazione?
Non lo sai che per i giornalisti, ad esempio, per certi casi c’è la radiazione?
ecc. ecc.
Non hai sentito i telegiornali ultimamente sull’inasprimento contro i “furbetti del cartellino”?
Pensi che tutte queste scelte operative siano state prese con totale ignoranza (volontaria o involontaria) delle da te citate teorie giuridico-sociali sull’inasprimento delle pene?
Diciamo, questo sì, che i politici finora hanno brillantemente evitato di prendere queste decisioni “sanzionatorie” sull’operato di.. se stessi!

Il discorso è un po’ più complesso di come lo stai rappresentando.
Già che parli di “esperienza di vita” dimostra che sei fuori strada. Su questi argomenti non si parlasulla base di “esperienze di vita”. Ci sono secolidi studi di psicologia e sociologia dietro, e non puoi avere la presunzione di parlare sulla base della tua esperienza di vita. L’esempio dei furbettidel cartellino – situazione ben nota grazie ai classici programmi che vengono dati in pasto al popolo (cfr. Barbara D’Urso &co) -altro non è che sintomo della superficialità con la quale stai affrontando l’argomento.
Se i giudici, in questo caso, hanno ritenuto sufficiente la pena di 18 mesi, evidentemente è stata fatta una riflessione alle spalle. Prima di invocare la radiazione nei confronti di un ragazzo di 23 anni (23 anni! ha ancora una carriera davanti!) perché si è giocato una partita, forse sarebbe il caso di rifletterci.
Che debba essere punito non ci piove. E’ la ricerca del colpevole a tutti costi, la “pena esemplare” e roba del genere che trovo di una assurdità unica perché: (i) non ha maggiore funzione deterrente rispetto ad una pena equa; (ii) non serve per il recupero del colpevole; (iii) non serve al sistema nel suo complesso.

Attenzione a quello che leggi, ho scritto sopra che l’esperienza di vita è quella che tu sembri non avere..
E quindi in un certo senso ti fai forte dei “secoli di studi di sociologia dietro”,
L’esempio dei furbetti del cartellino è chiaramento soltanto un esempio sintetico ma calzante (per le ripercussioni sanzionatorie conseguenti, insomma il nuovo deterrente messo in piedi per loro), e ti posso assicurare che la situazione è diventato nota al pubblico non grazie ai “classici programmi che vengono dati in pasto al popolo (cfr. Barbara D’Urso &co)” (o forse anche ma, mi spiace, non li ho visti.. ),
bensì grazie ai telegiornali!

Provo a rispiegarti per punto:
1. L’esperienza di vita è un non parametro in questi casi. Non sono situazioni che si affrontano sulla base dell’esperienza di vita, il discorso è assai più ampio;
2. Scommettiamo che fra qualche mese sentiremo di nuovo dalla durso (o al telegiornale, come preferisci) di nuovi furbetti del cartellino?

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Marcus91 19-07-2016 16:24

Scritto da alessandro zijno
@ fisherman (#1647816)
ciao fisherman, ci siamo conosciuti al challenger di milano, ricordi? Credi solo a quello che ti dice la gente che ti guarda negli occhi come faccio io, non alle balle di persone che hanno interessi…

Fammi capire, pensi che Cecchinato sia innocente?

213
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Marcus91 19-07-2016 16:23

Scritto da nere

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

per l’appunto

Leggere attentamente quello che ha scritto l’utente Yonex e non rispondete per farvi belli di fronte agli altri utenti, grazie!

212
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nere 19-07-2016 16:15

Scritto da Mats

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.
Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

:mrgreen: :mrgreen: per l’appunto

211
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giuliano da viareggio (Guest) 19-07-2016 15:50

No comment…….

210
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fisherman (Guest) 19-07-2016 15:47

Scritto da alessandro zijno
@ fisherman (#1647816)
ciao fisherman, ci siamo conosciuti al challenger di milano, ricordi? Credi solo a quello che ti dice la gente che ti guarda negli occhi come faccio io, non alle balle di persone che hanno interessi…

Ciao egregio Alessandro…!
Certo qua si sta parlando sulla scorta e sulle onda della sentenza, quindi a caldo…vediamo cosa ne uscirà da tutto il procedimento…adesso arriverà la richiesta d appello. .staremo a vedere.
Comunque ciò non toglie che sia una brutta pagina per il tennis italiano, se verrà confernata. Un saluto a te..!

209
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Mats 19-07-2016 15:39

Scritto da Marcus91

Scritto da yonex
@ Radames (#1647718)
io sono un sostenitore della pena di morte.
non come deterrente,in quanto è stato dimostrato che non lo è.
pero’ per certi crimini che non hanno nulla di umano,mi pare la logica conseguenza,senza calcolare poi il risparmio economico nel non mantenere in vita esseri decisamente inutili e non recuperabili.
sono state emesse sentenze che fanno accapponare la pelle,grazie al buonismo dilagante che ha insinuato nel cervello malato di tanti che tutto è lecito e permesso,tanto le eventuali conseguenze da sopportare sono ridicole.

Concordo!!

Molto medioevale.

Magari si può richiedere la vendita delle armi anche nei supermercati, così ci si spara tra di noi e si risparmia anche sui tribunali guidici e forze di polizia.

208
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yacu 19-07-2016 15:27

altro palese esempio di italianità nel mondo

207
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alessandro zijno (Guest) 19-07-2016 15:21

@ cataflic (#1647852)

esatto, cataflic, credo tu sia dell’ambiente tennistico di livello alto. Tutto giusto. Le notizie che spesso hanno i book fanno parte del loro lavoro. Fanno bene ad averle. Ma non si può chiedere ad un competitor che in questo caso è uno scommettitore di non cercarne a suo favore nello stesso modo. Quando vediamo che una quota è sbagliata, perchè fanno favorito un ragazzo che noi riteniamo inferiore, è perchè hanno informazioni.Quindi condannando chi dà informazioni porteremmo in ballo una questione nuova: perchè lo stesso dritto ad accedere alle stesse informazioni non viene lasciato ai due competitor?

206
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Marco (Guest) 19-07-2016 15:20

Scritto da Yes2.0

Scritto da Marco

Scritto da Yes2.0

Scritto da Marco

Scritto da Yes2.0
A quelliche invocano la radiazione a vita dal circuito tennistico, pene esemplari e urlano come il migliore populista non sarebbe in grado di fare, vorrei solo ricordare che gli Stati che hanno la pena di morte e l’ergastolo sono quelli con i più alti tassi dicriminalità.
Il potere deterrente è stato oramai superato da anni dalla sociologia.
Informatevi un pochino prima di gridare vendetta e pene esemplari.
Detto ciò, la sentenza è chiara, si è rovinato con le sue stesse mani Cecchinato.

Che cosa sarebbe un “populista”?
Il “potere deterrente superato da anni dalla sociologia”?
Ma (terza e ultima domanda allibita che mi sorge spontanea) da dove esce fuori questo Yes2.0?

Il mio intervento si chiudeva proprio con un invito ad informarsi. Vedo che mi poni alcune domande. Purtroppo non è questa la sede per fornirti adeguate risposte, ma puoi iniziare dal web a cercare le teorie giuridico-sociali sul potere deterrente della pena. Segui il mio consiglio e prova ad informarti un pochino, vedrai come ti apre la mente.
Con riferimento all’ultima domanda, ti dico che io almeno sono un utente regolarmente registrato, a differenza tua che potresti benissimo ogni volta commentare con diverso nome.

Mi sa che tu sei un ragazzo intriso di teorie, ma con poca esperienza di vita..
E’ condivisibilissimo ciò che dici sull’educazione e su tutto il lavoro alla base. Ma c’è sempre il problema di un “retaggio” su cui ormai non si può fare più di tanto (il lavoro alla base non c’è stato).
Ma quando dici:
” ..la minaccia della radiazione a vita non funge da deterrente, o quantomeno non ha più potere deterrente di una pena minore..”
sei proprio fuori dalla grazia del Signore
Non lo sai che per i medici, ad esempio, per certi casi c’è la radiazione?
Non lo sai che per gli avvocati, ad esempio, per certi casi c’è la radiazione?
Non lo sai che per i giornalisti, ad esempio, per certi casi c’è la radiazione?
ecc. ecc.
Non hai sentito i telegiornali ultimamente sull’inasprimento contro i “furbetti del cartellino”?
Pensi che tutte queste scelte operative siano state prese con totale ignoranza (volontaria o involontaria) delle da te citate teorie giuridico-sociali sull’inasprimento delle pene?
Diciamo, questo sì, che i politici finora hanno brillantemente evitato di prendere queste decisioni “sanzionatorie” sull’operato di.. se stessi!

Il discorso è un po’ più complesso di come lo stai rappresentando.
Già che parli di “esperienza di vita” dimostra che sei fuori strada. Su questi argomenti non si parlasulla base di “esperienze di vita”. Ci sono secolidi studi di psicologia e sociologia dietro, e non puoi avere la presunzione di parlare sulla base della tua esperienza di vita. L’esempio dei furbettidel cartellino – situazione ben nota grazie ai classici programmi che vengono dati in pasto al popolo (cfr. Barbara D’Urso &co) -altro non è che sintomo della superficialità con la quale stai affrontando l’argomento.
Se i giudici, in questo caso, hanno ritenuto sufficiente la pena di 18 mesi, evidentemente è stata fatta una riflessione alle spalle. Prima di invocare la radiazione nei confronti di un ragazzo di 23 anni (23 anni! ha ancora una carriera davanti!) perché si è giocato una partita, forse sarebbe il caso di rifletterci.
Che debba essere punito non ci piove. E’ la ricerca del colpevole a tutti costi, la “pena esemplare” e roba del genere che trovo di una assurdità unica perché: (i) non ha maggiore funzione deterrente rispetto ad una pena equa; (ii) non serve per il recupero del colpevole; (iii) non serve al sistema nel suo complesso.

Attenzione a quello che leggi, ho scritto sopra che l’esperienza di vita è quella che tu sembri non avere..
E quindi in un certo senso ti fai forte dei “secoli di studi di sociologia dietro”,
L’esempio dei furbetti del cartellino è chiaramento soltanto un esempio sintetico ma calzante (per le ripercussioni sanzionatorie conseguenti, insomma il nuovo deterrente messo in piedi per loro), e ti posso assicurare che la situazione è diventato nota al pubblico non grazie ai “classici programmi che vengono dati in pasto al popolo (cfr. Barbara D’Urso &co)” (o forse anche ma, mi spiace, non li ho visti.. :mrgreen: ),
bensì grazie ai telegiornali! :mrgreen:

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cataflic (Guest) 19-07-2016 15:16

Per me qualsiasi scommessa dove chi trucca è perdente per definizione fa parte delle probabilità che un bookmaker deve calcolare.
Sarà assottigliando i margini che si rifarà negli eventi con andamento normale.
Chi va a questuare sul fatto che sia una truffa che pinco pallo sia dato ad 1.5 invece che 1.6 ???
Come diceva qualcuno è risibile che chi ha informazioni non possa scommettere…dove si trova il confine tra:
il sentito dire
il sentito dire da persone affidabili,
il sentito dire da persone vicine all’interessato,
il sentito dire da persone molto vicine all’interessato
la visione di straforo di un possibile problema muscolare
la visione chiara di un problema muscolare
la dichiarazione dell’interessato che non sa se andrà in campo
la dichiarazione dell’interessato che se ne deve andare prima
etcetcetc….

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Il Ghiro (Guest) 19-07-2016 15:15

Scritto da Yes2.0

Scritto da Il Ghiro

Scritto da Yes2.0

Scritto da mriz27
@ Yes2.0 (#1647612)
Non c’è bisogno del sociologo per capire che se so che alterando una partita rischio nulla, un buon guadagno mi può incentivare; se il rischio è la fine della carriera, è ovvio che una qualsiasi persona normale ci penserebbe varie volte. L’associazione con la pena di morte e il tasso di criminalità non c’entra nulla. In quel caso ci sono risvolti sociali e psicologici che non appartengono allo sportivo che bara. Elementare.

E invece sbagli proprio qui: non è la quantità e l’entità della pena che funge da deterrente. E’ il lavoro che sta alla base che può garantire che questo eventi non si verifichino più. La pena serveed è fondamentale, ma la minaccia della radiazione a vita non funge da deterrente, o quantomeno non ha più potere deterrente di una pena minore. Per evitare che queste cose accadano occorre un lavoro alla base: occorre che al ragazzino che inizia a giocare venga trasmesso il vero valore dello sport, il valore della lealtà, del “fair”. Purtroppo così non è sempre. Occorre un’educazione alla legalità ed alla civilità.

Scusa, tutto bene, tutto bellissimo….ma c’è un però.
Non si capisce quale dovrebbe essere per te il sistema sanzionatorio, posto che tu ne preveda uno.
Sino ad educare i giovani al rispetto della legalità, insegnare l’educazione civica, l’autostima, ecc., ecc, …credo che ci siamo tutti.
La tua proposta nel caso specifico quale sarebbe?
Ad oggi, tu, dando per scontato che siano colpevoli(per esigenze dialettiche),che faresti?
Rimandare gli imputati a scuola, fargli frequentare corsi, lavori di formazione???
Posto che Gratteri ha sempre detto:l’unico modo di sconfiggere l’illegalità è renderla antieconomica o comunque non conveniente.

Forse non sono stato chiaro: non ho criticato la sanzione, anzi, ho sottolinato che è giusto che Cecchinato venga squalificato e qunt’altro. La mia critica è rivolta a coloro che invocano la radiazione, il ritiro della racchetta elescarpette da tennis.

Sai, sulla radiazione ho dei dubbi anch’io.
Usiamo un artifici retorico, per evitare di scrivere in punta di tastiera per paura di querele, analizziamo il caso del Ghiro.
Il Ghiro e’ un tennista 26 enne, di buone speranze (facciamo n.50 circa), che essendo fidanzato con la Sharapova, e dovendola portare tutte le sere in trattoria e in balera, si è venduto la partita con Radames a Mosca e con Pierre a Pechino.
Si è venduto le partite, ci ha scommesso e ci sono prove di ogni tipo, colpevole e reo confesso, zero appelli, zero discussioni.
In primis, non farei paragoni con la pena di morte, neanche morte civile o morte sportiva.
Nessuno gli vieta di cambiare ambito lavorativo.
Il caso degli sportivi e’ peculiare, hanno una carriera che ha uno stop biologico forzato intorno ai 35 anni massimo,vivono in un ambiente limitato, vengono avvicinati e tentati da molti delinquenti perché hanno la possibilità, attraverso le scommesse ad esempio, di realizzare lauti e repentini guadagni.
Negli sport individuali a maggior ragione, perché se ne corrompi uno sei a cavallo,salvo sfiga e altro tennista che ha scommesso in contemporanea contro se stesso. :mrgreen:
Ora, prendiamo un’esperienza affine, i ciclisti trovati positivi per doping, limitandoci agli italiani, mi vengono in mente almeno 3 casi celebri di “riabilitati”, che poi hanno rifatto esattamente ciò per cui erano stati condannati, spiegando che l’hanno rifatto perché ci guadagnavano.
Anche nel tennis c’è’ questo rischio, chi garantisce che tra 2 anni, scaduta la squalifica, Il Ghiro non si avvicini ai giovani Gido e Yes 2.0 offrendo di perdere la partita?
Basta poco a tirarli dentro ai giri.
Parli del valore rieducativo della pena, il Ghiro guadagna 1000/2000/3000 euro al mese, pagati allenatori, viaggi, Sharapove….se al rientro gli offrissero di perdere contro Marco(17 anni) la nuova star del tennis italiano, nel challenger di casa di quest’ultimo, garantendogli 25.000 euro?
Ripeto, non farei paragoni con la pena di morte, ma l’ambiente sportivo, tennistico in questo caso, e’ precipuo e mi pare che bisogna avere come priorità quella di isolare i professionisti dal contagio dei Ghiri.

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alessandro zijno (Guest) 19-07-2016 15:13

@ fisherman (#1647816)
ciao fisherman, ci siamo conosciuti al challenger di milano, ricordi? Credi solo a quello che ti dice la gente che ti guarda negli occhi come faccio io, non alle balle di persone che hanno interessi…

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fisherman (Guest) 19-07-2016 15:01

Scritto da fisherman
Che dire…mo unisco al coro dei delusi e degli amareggiati…Qui si parla di un illecito e anche se lui farà sicuramente appello ,le prove parrebbero inchiodato alle sue responsabilita’..comunque è chiaro che ha tradito prima di tutto se stesso,di conseguenza i suoi tifosi..
A questo punto se venisse confermata la sentenza in appello, 18 mesi non sono pochi e potrebbero anche minare la sua carriera ma tant’e’..il dolo non gli è stato provocato dalla esterno ma se l è cercato…
vedremo…
.

xxx- le prove parrebbero inchiodarlo alle sue responsabilità-

Vorrei aggiungere che Marco veniva fra l altro da un momento in cui aveva dimostrato di essere tornato in fiducia e si erano create ottime premesse e presupposti per risultati anche nel circuito ATP dove aveva gia colto i quarti (Bucarest).
Tornare all attività dopo un anno e mezzo sarà tutt altro che una paseggiata di salute.

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