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Federer e Nadal: l’IPTL val bene 4 milioni

07/03/2016 08:31 6 commenti
Federer e Nadal: l’IPTL val bene 4 milioni
Federer e Nadal: l’IPTL val bene 4 milioni

Quasi 4 milioni di dollari, per l’esattezza 3.9 milioni per una presenza limitata e condizionata da pause o stop vari: è questa la somma che Roger Federer e Rafael Nadal hanno percepito per prendere parte alla seconda edizione della International Premier Tennis League. In molti hanno storto il naso, gridando allo scandalo ma sinceramente la notizia non mi ha stupito per nulla, sebbene la loro presenza sia stata giudicata da molti risibile.

In un tennis che sempre più fa rima con business e guadagni personali, non mi stupisce infatti la decisione dei due campionissimi di accorciarsi le vacanze, di condizionare la propria preparazione in vista della lunga nuova stagione 2016 e giocare il tour asiatico delle esibizioni più ricche e redditizie al mondo.
Ognuno è libero di prendere le decisioni che vuole, di chiamarsi fuori da eventi che reputa infruttuosi per la propria vita sportiva sebbene ben remunerati ma altresì di giocare dove, come e quando vuole. Attenzione però, se appare evidente che le motivazioni dei due top player siano state esclusivamente economiche (per favore non si venga a parlare dell’intenzione edulcorata dei vari giocatori di diffondere il verbo tennistico in nuovi possibili mercati…), ciò che bisogna successivamente stare attenti a non commettere è l’errore del lamentarsi della durezza di un calendario.

Un calendario già fitto di appuntamenti è infatti stato spesso il bersaglio delle lamentele dei tennisti, anche dei più grandi, sempre pronti ad addossare la colpa dei propri infortuni ai troppi tornei ravvicinati: sinceramente vedo tali esibizioni un trampolino di lancio o un bel fortino economico per quei giocatori che la top10 o addirittura la top20 la vedono col binocolo (differente il discorso per la fine carriera), non comprendendo fino in fondo il bisogno dei più forti di prendervi parte.

È vero che i soldi fanno gola a tutti, anche a chi ne ha già tanti: ma proprio questi non dovrebbero dare la precedenza a ben altri tipi di incontri, dal valore ben diverso? Soprattutto quando le lamentele sono sempre dietro l’angolo…


Alessandro Orecchio


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6 commenti

Magazine 07-03-2016 16:02

Io resto convinto che non sono queste competizioni a rovinare la stagione ai tennisti, cosa volete che siano una decina di set giocati in compagnia di amici divertendosi senza pensare al risultato??? Se un giocatore ha una stagione negativa non e’ certo dovuta ad esibizioni come l’iptl

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luca (Guest) 07-03-2016 12:16

@ Ktulu (#1542778)

si però federer salta speso la davis poi va giocare queste competizioni inutili per soldi
un po’ di coerenza

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Ktulu 07-03-2016 11:30

Non mi pare che Federer si sia mai lamentato del calendario troppo fitto, anche perchè si è sempre saputo programmare al meglio.

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Alex break-point 07-03-2016 10:08

Avrei preteso molti più soldi se fosso stato in loro.che vanno a vedere ivanisevic tutto paonazzo o tomic….. Lo scandalo sta’ nel fatto che danno troppo pocchi soldi agli altri giocatori tipo monfils o brown o santoro o quel dio chiamato NESTOR che vale più di cento nadal

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frafra (Guest) 07-03-2016 09:40

Questi due fatturano più del Burkina Faso

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maxi2 (Guest) 07-03-2016 09:19

È tutto vero, tuttavia non mi pare che loro due siano tra quelli che si lamentano maggiormente per la durezza del calendario, anche perché sono tra quelli che si possono permettere una programmazione più rarefatta…
Forse ricordo male, ma le critiche maggiori spesso arrivano dai tennisti di seconda e terza fascia, proprio perché sono quasi costretti a giocare molto per raggranellare punti e soldi ovunque si può.
Comunque il concetto di fondo dell’articolo è più che corretto, specie se visto dal punto di vista dell’appassionato o del commentatore.
Però tendiamo a dimenticarci che i tennisti sono professionisti e per loro è un lavoro prima di tutto.
Ed è un lavoro pieno di incognite, perché non si sa cosa gli riserva il futuro prossimo…basta uno stupido infortunio e la carriera è finita, e con essa la possibilità di guadagno.
Difficile rinunciare a dei soldi, specie se sono tanti e facili, se si considera la relativa brevità e aleatoria della carriera sportiva.
Mi riferisco in particolare agli altri partecipanti dell’IPTL.
Certo Rafa e Roger di soldi ne hanno già tantissimi e per loro il discorso può essere diverso, ma appunto non mi paiono tra i più lamentosi in proposito.

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