Lemon Bowl 2016 Copertina, Generica, Junior

Lemon Bowl Higher 2016: Qualificazioni al via. Angelo Mangiante (sky sport) “al calciatore bastano i piedi, il tennista ha bisogno della testa”

28/12/2015 07:17 1 commento
(Credits: Biagio Milano)
(Credits: Biagio Milano)

Roma, 27 dicembre 2015 – Le qualificazioni del Lemon Bowl Higher 2016 hanno preso il via quest’oggi con ben 141 match disputati. Il torneo cadetto, che si protrarrà sino al 1 gennaio, vede già in campo tanti ragazzi dal buon tennis, a dimostrazione di un livello medio in costante crescita. Tra loro anche alcuni protagonisti dello scorso anno, costretti alle “quali” a causa del salto di categoria, come Benedetta Sensi e Maria Pia Vivenzio, rispettivamente finalista e semifinalista dell’edizione 2015 dell’under 10 femminile.

L’Opinione di Angelo Mangiante. Ospite sui campi del New Penta 2000, sede centrale del torneo, il noto giornalista (ed ex tennista) di Sky Sport Angelo Mangiante. “Sono qui in in questo meraviglioso circolo in veste di curioso e grande appassionato di tennis – racconta -. Ho portato i miei figli di 6 e 8 anni per far loro respirare un clima di festa e sana competizione. Mi piacerebbe giocassero un domani a tennis, proprio come il loro papà. Differenze tra calcio e tennis? Io dico sempre che per giocare a calcio bastano i piedi, ma per fare il tennista si ha bisogno della testa. Il rapporto padre-figlio nello sport? Credo che mio padre non sia mai venuto a vedere una mia partita di tennis. Se i miei figli vorranno praticare questo sport sarà solo per passione. Ad oggi giocano sia a calcio che a tennis alla Polisportiva Palocco, l’importante è che crescano all’aria aperta in un ambiente di sani valori sportivi”.

Riconoscere un talento. Tra i tantissimi giovani e giovanissimi presenti al Lemon Bowl Higher, si nascondono potenziali futuri professionisti della racchetta. Su questi campi sono passati negli anni tennisti del calibro di Ivan Ljubicic, Anna Kournikova, Mario Ancic, Anastasia Myskina, ma anche Camila Giorgi, Stefano Galvani e Mara Santangelo. Come scoprire dunque un talento in erba? “La determinazione, la voglia di imparare e la coordinazione di base – spiega Piero Melaranci, tecnico nazionale de Il Capanno di Latina – perché sono qualità che prescindono dagli aspetti tecnici su cui penso di possa lavorare più avanti”. Fondamentale pensare alla crescita tecnico-tattica e non al risultato immediato. “Siamo qui con quattro piccoli ragazzi – prosegue Melaranci -. L’intento è quello di fare esperienza e confrontarsi con alcuni dei migliori pari età d’Italia. In questa fase di costruzione del giocatore è importante che giochino per migliorare, non per vincere. È inutile mettere pressione, perché si ottiene un pericoloso effetto boomerang”.

Qualificazioni nel vivo. Domani in scena, a partire dalle ore 9.00, 135 incontri del tabellone cadetto suddivisi nei campi di New Penta 2000, Eschilo 2 e Polisportiva Palocco.

Tutte le informazioni, le foto e i commenti delle passate edizioni del torneo sono disponibili sul sito web ufficiale: www.lemonbowl.it


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1 commento

Sander (Guest) 28-12-2015 11:03

La testa serve in tutti gli sport altrimenti non si arriva a certi livelli, se non hai la testa giusta nel calcio come difensore ti perdi l’attaccante, non fai bene il fuorigioco, come portiere non sei presente bene sul campo, come attaccante vieni sovrastato dalla difesa;
C’e’ da dire che il tennis amplifica ancor di piu’ il fattore testa perche’ li sul campo sei da solo, non ti puoi nascondere e confondere tra i 22 in campo come a volte succede nel calcio.
Se non ci sei mentalmente perdi.
In ogni modo l’affermazione di Mangiante che a calcio bastono solo i piedi la trovo assolutamente non corrispondente al vero. (lo esprimo come mia valutazione sopggettiva anche se penso al 100% che sia oggettivo e assodato per qualsiasi addetto ai lavori nel mondo del calcio e non solo)

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