Resoconto da Brescia Challenger, Copertina

L”olandese volante plana su Brescia

21/11/2015 20:59 2 commenti
“Nel 2016 punto dritto ai top-100. Grazie al pubblico di Brescia, davvero sportivo. Ci vediamo l'anno prossimo!”
“Nel 2016 punto dritto ai top-100. Grazie al pubblico di Brescia, davvero sportivo. Ci vediamo l'anno prossimo!”

Mostrando un livello di gioco ben più alto rispetto alla sua attuale classifica, Igor Sijsling si aggiudica il Trofeo Città di Brescia. “Nel 2016 punto dritto ai top-100. Grazie al pubblico di Brescia, davvero sportivo. Ci vediamo l’anno prossimo!”

Ogni volta che un tennista olandese vince un torneo si abusa del titolo, ma il Trofeo Città di Brescia (42.500€, Play-It) ha davvero ospitato un olandese volante. A Illya Marchenko succede Igor Sijsling, 28enne di Amsterdam che ha giocato su una nuvola per tutta la settimana. La finale è stata forse il match più facile, contro un Mirza Basic un po’ stanco, o forse emozionato. E’ bastata poco più di un’ora per sigillare il 6-4 6-4 che mette fine alla seconda edizione del torneo bresciano. Per Sijsling è la settima vittoria Challenger in carriera, la prima dopo oltre tre anni (l’ultimo titolo risaliva al 2012, a Vancouver). Un successo che lo rilancia, forse dà il via a una seconda carriera. “Non so se è un nuovo inizio – ha raccontato il tulipano, capace di fulminare Basic con alcune risposte ultra-anticipate con i piedi per aria – però è il modo migliore per chiudere la stagione. Non capita spesso che un tennista vinca un torneo, quindi è una splendida sensazione”. La partita non ha avuto storia: sin dall’inizio, Sijsling è parso più sicuro nei colpi di inizio gioco e ha trovato il primo break sul 4-4, aiutato da un paio di erroracci di Basic dal 15-30. Nel secondo, lo strappo decisivo arrivava già al terzo game. Con le spalle al muro, Basic giocava più sciolto e per due volte arrivava a 40 sul servizio di Sijsling, ma non c’è stato nulla da fare. Il match si è sviluppato piuttosto rapidamente, conpochi scambi sopra i cinque colpi, ma lo spettacolo non è mancato. “Sono contento del modo in cui ho vinto – continua Sijsling – non è stato il miglior match della settimana, il più complicato è stato quello con Vanni. Oggi ero in grande fiducia, ho tirato i miei colpi senza paura e ce l’ho fatta in due set”. Adesso giocherà un paio di match nella Serie A1 italiana (è tesserato con la Società Tennis Bassano) poi si prenderà un po’ di relax nella sua Olanda.

Sijsling è uno specialista dei campi veloci: su una superficie simile ha colto i suoi migliori risultati, battendo Jo Wilfried Tsonga a Rotterdam e cogliendo una bella semifinale nello stesso torneo, nel 2014. E’ salito al numero 52 ATP, oggi è 167esimo ma i 90 punti intascati a Brescia gli dovrebbero garantire un salto di una ventina di posizioni. “Non credo di essere così lontano dal livello che mi ha portato al mio best ranking – ha continuato l’olandese – però ho avuto qualche problema nel trovare l’assetto ideale con il mio team. Per restare tra i primi 60-70 ATP devi essere sempre al 100%. Se sei anche solo al 99% non è sufficiente”. Lo ha appreso a sue spese, ma adesso ha trovato la formula ideale: si fa seguire da suo cugino Vedrah Tvrtkovic e insieme hanno trovato un buon feeling. “Anche se il tennis olandese andava meglio qualche anno fa. Oggi non è male, però avevamo Krajicek, Siemerink, un doppio formidabile come Eltingh-Haarhuis…adesso ci sono Robin Haase e Thiemo De Bakker tra i top-100 ATP, mentre io provo a tornarci. E’ dura perché ci sono tanti giocatori che arrivano da tutto il mondo e hanno tanta fame di starti davanti”. Termina così, col sorriso olandese, la seconda edizione di un torneo in crescita, sempre più solido nel circuito. Lo dice il buon successo di pubblico, ma soprattutto i dati sul campo di partecipazione. Su circa 160 Challenger giocati nel 2015, Brescia si colloca in ottima posizione nei parametri più importanti: il numero di top-100 presenti e la media ranking delle otto teste di serie. Con cinque top-100 in campo è in nona posizione assoluta e secondo in Italia, mentre la media ranking del seeding (94) lo colloca in tredicesima posizione. Numeri che incoraggiano in vista di una terza edizione che punta a consolidarsi ancora di più nel panorama internazionale. Con uno staff di ben 388 persone a vario titolo coinvolte nel torneo, non si può che puntare in alto. La pensa così Mauro Ricevuti, direttore del torneo: “C’è stato un miglioramento importante sul piano tecnico e organizzativo. Devo ringraziare tutti i collaboratori, sono stati splendidi. Anche il supervisor ha apprezzato il nostro lavoro e non si aspettava un pubblico del genere – ha detto – credo che il successo di un torneo sia decretato da pubblico e giocatori. Tra loro si parlano e ci fa piacere che tanti giocatori presenti l’anno scorso siano tornati anche quest’anno. Lo scorso anno Sijsling era la prima testa di serie e perse al primo turno, quest’anno ha vinto e ci ha già detto che l’anno prossimo ci onorerà della sua presenza”.

TROFEO CITTA’ DI BRESCIA (42.500€, Play-It)

Finale Singolare

Igor Sijsling (NED) b. Mirza Basic (BIH) 6-4 6-4

Finale Doppio

Igor Zelenay / Ilija Bozoljac (SVK-SRB) b. Mirza Basic / Nikola Mektic (BIH-CRO) 6-0 6-3

TUTTI I RECORD DEL TROFEO CITTA’ DI BRESCIA

Ace – Dustin Brown 72

Percentuale di prime palle – Farrukh Dustov 73,39%

Punti vinti con la prima palla – Luca Vanni 84,34%

Punti vinti con la seconda palla – Gianluca Mager 68,75%

Match più lungo – Berrer vs. Nedovyesov 2 ore e 16 minuti

Match più corto – Lacko vs. Ilhan 47 minuti


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2 commenti

brizz 21-11-2015 21:51

uno dei rovesci più belli al mondo 🙂

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Gabriele da Ragusa 21-11-2015 21:42

Si allena ad Amsterdam vicino casa mia. A me De Bakker cm talento pare di un’altra categoria sinceramente. Ma ha giocato una settimana formidabile, gli va riconosciuto

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